Frasi su sogno
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“Un soffio caldo, libertà | Un sogno caldo, libertà.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da Un soffio caldo

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“Penetrando nel museo, la scorsi subito in fondo ad una sala, e bella proprio come l'avevo immaginata. Non ha la testa, le manca un braccio; mai tuttavia la forma umana mi è parsa più meravigliosa e più seducente. Non è la donna vista dal poeta, la donna idealizzata, la donna divina o maestosa, come la Venere di Milo, è la donna così com'è, così come la si ama, come la si desidera, come la si vuole stringere. È robusta, col petto colmo, l'anca possente e la gamba un po' forte, è una Venere carnale che si immagina coricata quando la si vede in piedi. Il braccio caduto nascondeva i seni; con la mano rimasta, solleva un drappeggio col quale copre, con gesto adorabile, i fascini più misteriosi. Tutto il corpo è fatto, concepito, inclinato per questo movimento, tutte le linee vi si concentrano, tutto il pensiero vi confluisce. Questo gesto semplice e naturale, pieno di pudore e di impudicizia, che nasconde e mostra, che vela e rivela, che attrae e che fugge, sembra definire tutto l'atteggiamento della donna sulla terra. Ed il marmo è vivo. Lo si vorrebbe palpeggiare, con la certezza che cederà sotto la mano, come la carne. Le reni soprattutto sono indicibilmente animate e belle. Si segue, in tutto il suo fascino, la linea morbida e grassa della schiena femminile che va dalla nuca ai talloni, e che, nel contorno delle spalle, nelle rotondità decrescenti delle cosce e nella leggera curva del polpaccio assottigliato fino alle caviglie, rivela tutte le modulazioni della grazia umana. Un'opera d'arte appare superiore soltanto se è, nello stesso tempo, il simbolo e l'esatta espressione di una realtà. La Venere di Siracusa è una donna, ed è anche il simbolo della carne. Dinnanzi al volto della Gioconda, ci si sente ossessionati da non so quale tentazione di amore snervante e mistico. Esistono anche donne viventi i cui occhi ci infondono quel sogno di tenerezza irrealizzabile e misteriosa. Si cerca in esse qualcos'altro dietro le apparenze, perché sembrano contenere ed esprimere un po' di quell'ideale inafferrabile. Noi lo inseguiamo senza mai raggiungerlo, dietro tutte le sorprese della bellezza che pare contenere un pensiero, nell'infinito dello sguardo il quale è semplicemente una sfumatura dell'iride, nel fascino del sorriso nato da una piega delle labbra e da un lampo di smalto, nella grazia del movimento fortuito e dell'armonia delle forme. Così i poeti, impotenti staccatori di stelle, sono sempre stati tormentati da una sete di amore mistico. L'esaltazione naturale di un animo poetico, esasperato dall'eccitazione artistica, spinge quegli esseri scelti a concepire una specie di amore nebuloso, perdutamente tenero, estatico, mai sazio, sensuale senza essere carnale, talmente delicato che un nonnulla lo fa svanire, irrealizzabile sovrumano. E questi poeti sono, forse, i soli uomini che non abbiano mai amato una donna, una vera donna in carne ossa, con le sue qualità di donna, i suoi difetti di donna, la sua mente di donna, ristretta ed affascinante, i suoi nervi di donna e la sua sconcertante femminilità. Qualsiasi creatura davanti a cui si esalta il loro sogno diventa il simbolo di un essere misterioso, ma fantastico: l'essere celebrato da quei cantori di illusioni. E la creatura vivente da loro adorata è qualcosa come la statua dipinta, immagine di un dio di fronte al quale il popolo cade in ginocchio. Ma dov'è questo dio? Qual è questo dio? In quale parte del cielo abita la sconosciuta che quei pazzi, dal primo sognatore fino all'ultimo, hanno tutti idolatrata? Non appena essi toccano una mano che risponde alla stretta, la loro anima vola via nell'invisibile sogno, lontano dalla realtà della carne. La donna che stringono, essi la trasformano, la completano, la sfigurano con la loro arte poetica. Non sono le sue labbra che baciano, bensì le labbra sognate. Non è in fondo agli occhi di lei, azzurri o neri, che si perde così il loro sguardo esaltato, è in qualcosa di sconosciuto e di inconoscibile. L'occhio della loro dea non è altro che un vetro attraverso cui essi cercano di vedere il paradiso dell'amore ideale. Se tuttavia alcune donne seducenti possono dare alle nostre anime una così rara illusione, altri non fanno che eccitare nelle nostre vene l'amore impetuoso che perpetua la razza. La Venere di Siracusa è la perfetta espressione della bellezza possente, sana e semplice. Questo busto stupendo, di marmo di Paros, è - dicono - La Venere Callipigia descritta da Ateneo e Lampridio, data da Eliogabalo ai siracusani. Non ha testa! E che importa? Il simbolo non è diventato più completo. È un corpo di donna che esprime tutta l'autentica poesia della carezza. Schopenhauer scrisse che la natura, volendo perpetuare la specie, ha fatto della riproduzione una trappola. La forma di marmo, vista a Siracusa, è proprio l'umana trappola intuita dall'artista antico, la donna che nasconde rivela l'incredibile mistero della vita. È una trappola? Che importa! Essa chiama la bocca, attira la mano, offre ai baci la tangibile realtà della carne stupenda, della carne soffice bianca, tonda e soda e deliziosa da stringere. È divina, non perché esprima un pensiero, bensì semplicemente perché è bella.”

Guy de Maupassant (1850–1893) scrittore e drammaturgo francese

Incipit di alcune opere, Viaggio in Sicilia

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“Chiunque voglia davvero fare il grande cinema non può rimanersene a casa, deve andare a Hollywood, perché è lì che c'è il vero business. Comunque, il mio sogno è sempre stato quello di essere un attore, non solo di arti marziali. Al Pacino è per me un mito, darei qualsiasi cosa per lavorare con lui.”

Jean-Claude Van Damme (1960) attore belga

Origine: Citato in Il cinema secondo Van Damme: l'evoluzione del cinema d'azione da Bruce Lee a Bruce Willis, a cura di Simone Bedetti e Lorenzo De Luca, Castelvecchi, Roma, 2000, p. 88. ISBN 8882101851

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“il graffiante segno di un sogno anarco-conservatore.”

Mario Praz (1896–1982) critico d'arte, critico letterario e saggista italiano
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“L'onorevole Fini ha proposto il progetto della Destra italiana e direi che più che un progetto per la Destra è un progetto essenzialmente per l'Italia, perché un cattolico e un liberale possono aderirvi: ma non è un progetto di Destra. È un progetto così ampio. La Destra possiede l'idea di nazione, tutto il Risorgimento italiano è stato fatto sull'idea di nazione. La Destra possiede sicuramente l'idea di Stato, ma la Destra possiede anche l'idea di patria. Se nel documento questa idea non è chiarita, si può cadere nella posizione che l'idea di patria sia fuori dall'idea di Destra. L'idea di patria non è l'idea di nazione né di stato. Se non teniamo ferma l'idea di patria non ha senso Alleanza Nazionale, potremmo essere un movimento liberale o qualsiasi altro movimento di Destra. […] Fini ci ha fatto una lezione molto curiosa, da cui emerge che il sistema è tutto costruito sulla legge elettorale: questa visione della politica costruita sulle varie leggi elettorali non è una visione di Destra, può essere benissimo una visione di Sinistra; Gramsci ha certamente teorizzato l'idea delle leggi elettorali, ma la posizione di Destra non può essere determinata dal fatto che c'è una legge elettorale maggioritaria o proporzionale. […] Una volta nei nostri congressi si faceva sempre capo alla letteratura, alla cultura, e si citava per esempio Gentile, non c'era congresso del Movimento Sociale dove non vi fosse Gentile di mezzo, Céline o Ezra Pound, del quale cito: "Ama il tuo sogno e disprezza ogni amore meschino, i sogni possono veramente essere e perciò in sogno ti raggiungo e mi avvio, o Patria mia."”

Francesco Grisi (1927–1999) scrittore, critico letterario e giornalista italiano

Origine: Dall'intervento tenuto il 7 febbraio 1998 durante l'Assemblea nazionale di Alleanza Nazionale presso l'Hotel Ergife, Roma; ascoltabile su Radioradicale.it http://www.radioradicale.it/scheda/98372/98727-assemblea-nazionale-di-alleanza-nazionale-co-hotel-ergife.

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“Manicomio è parola assai più grande | delle oscure voragini del sogno.”

Alda Merini (1931–2009) poetessa italiana

Manicomio è parola
La Terra santa

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“L'oggetto del sogno è la vita, l'ordinarietà della vita, la profondità della vita.”

Mauro Leonardi (1959) giornalista italiano

Il Signore dei Sogni

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“Meridionale colto, lucano, evase con il sogno americano e con la passione per quella letteratura entro la quale era «immigrato» più di quanto non lo fosse a Roma. Dotto e brutto, Beniamino Placido era facile da prendere in giro per l'aspetto, per il vistoso naso, ma il suo pensiero era sottile, mai banale (come quando fece indispettire i suoi colleghi di sinistra dichiarando che l'Einaudi era stata faziosa e partigiana nella scelta dei titoli e nell’'indicazione di una linea culturale) e la sua prosa arguta, divertente anche quando era dissacrante”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

intendo non in astratto ma contro di me, suo amministrato, suo beniamino, anche se criticabile, criticabilissimo
Citazioni di altro tipo
Origine: Da Addio amato nemico È stato bello litigare con un critico come te http://www.ilgiornale.it/news/addio-amato-nemico-stato-bello-litigare-critico-te.html, il Giornale.it, 7 gennaio 2010.

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“Sopra una riva c'è una barca vuota: | sotto si bagnano cespi di viole. | Il mondo è grande quant'è grande un sogno: | eppure può star tutto sopra un fiore.”

Sándor Weöres (1913–1989)

Cammeo
Origine: In Lirici ungheresi, scelti e tradotti da Folco Tempesti, con introduzione e note, Vallecchi Editore, Firenze, 1950, p. 360.

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“[Dopo l'annuncio delle dimissioni di Maurizio Lupi dall'incarico di ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti] Sa cosa significa corruzione? Significa rompere in tanti pezzi. La corruzione ha rotto in tanti pezzi questo Paese, l'ha sbriciolato garantendo abbondanti mangiatoie a pochi e briciole a tutti gli altri. La corruzione ha prodotto il cancro nella «terra dei fuochi» e l'abbandono dell'Italia da parte dei suoi giovani migliori; ha provocato notti insonni a padri che non sanno come pagare gli studi a figli, attacchi di panico di neolaureati che non sanno come trovare lavoro. La corruzione ha prodotto il dramma di imprenditori che preferiscono mettersi il cappio al collo piuttosto che dire in giro che stanno fallendo, le lacrime di malati costretti ad aspettare mesi per trovare un posto letto in un ospedale. La corruzione ha trasformato l'Italia in una giungla dove delinquenti ottengono appalti, conti correnti milionari, case da sogno, barche di lusso che attraccano sulle coste liguri, sarde o in qualche porto nel Gargano. La Liguria, la Sardegna, il Gargano, dove migliaia di italiani aspettano le briciole da uno Stato corrotto che non sa proteggerli neppure dalla pioggia.”

Alessandro Di Battista (1978) politico italiano

Origine: Dall'intervento alla Camera dei Deputati durante la seduta n. 396 del 20 marzo 2015 della XVII Legislatura; trascritto in Resoconto stenografico dell'Assemblea http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?idLegislatura=17&sezione=assemblea&tipoDoc=alfabetico_stenografico&idSeduta=0396.

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“L'Inter era la squadra del mio cuore, così realizzai un sogno quando ci andai. Anche se cambiarono tanti giocatori e allenatori in quel periodo. Poi io non fui continuo e loro mi cedettero.”

Andrea Pirlo (1979) calciatore italiano

Origine: Citato in Pirlo si racconta: "Potevo andare al Real Madrid, ora gioco senza stress" http://www.goal.com/it/news/13502/nord-america-mls/2016/11/15/29544312/pirlo-si-racconta-potevo-andare-al-real-madrid-ora-gioco, Goal.com, 15 novembre 2016.

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“Serse, antecessore di Dario, te ne ricordi?”

Francesco Domenico Guerrazzi (1804–1873) politico e scrittore italiano

da L'asino: sogno http://www.liberliber.it/mediateca/libri/g/guerrazzi/l_asino_sogno/pdf/l_asin_p.pdf, p. 153

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“Quello che ha fatto provare ai tifosi le emozioni più forti, che poi è l’essenza del calcio, è stato Ronaldo. Un altro giocatore, che ci ha fatto vincere tanto, è Ibrahimovic. Poi ce ne sono tanti: io insisto su Recoba. Ma Recoba è sempre rimasto un sogno: tu lo mettevi in campo e sapevi che poteva farti in ogni momento la cosa più bella che avevi mai visto. Ma sono orgoglioso di tutti.”

Massimo Moratti (1945) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Dall'intervista rilasciata ad Alberto Brandi per la trasmissione televisiva Passione Calcio, Premium Sport; citato in Inter, Massimo Moratti: "Trofeo a cui sono più legato scudetto a tavolino" http://www.ilgiornale.it/news/sport/inter-massimo-moratti-trofeo-cui-sono-pi-legato-scudetto-tav-1163718.html, IlGiornale.it, 26 agosto 2015.

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“Non sono morti invano. Sono degli eroi. Martin Luther King ha dato speranza a milioni di persone. L'America è divenuta più libera e giusta, non solo per gli afro-americani ma anche per i latinos e i gay. Grazie a loro sono cambiati i legislatori, il Congresso, e alla fine anche la Casa Bianca è cambiata. E ora noi abbiamo il dovere di continuare il loro sogno.”

Barack Obama (1961) 44º Presidente degli Stati Uniti d'America

2013
Origine: Citato in Katia Riccardi, "I have a dream", il sogno 50 anni dopo. Obama: "Liberi grazie a Martin Luther King" http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin-luther-king_50_anni-65433896/, Repubblica.it, 28 agosto 2013.

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“Mansueti animali, | le pupille d'aria, | bevono in sogno.”

L'ànapo
Ed è subito sera, Erato e Apòllion

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“Si riprese a vivere senza sapere di vivere. Né il gioco né la guerra ci erano serviti a qualche cosa. Tutto era passato su di noi, da una primavera all'altra, senza lasciarci un segno di salvezza o di speranza.
Di tutti quei giocatori, di tutta quella gioventù, non ci fu nessuno, tranne i morti, a cui riuscisse il sogno di evadere dal paese, di andarne fuori in ogni senso eppure di non perderlo, come non si può perdere la memoria dei primi anni di vita. I più lontani, quelli annidati in fondo alle Americhe o nel cuore dell'Etiopia, al pari di quelli che sono vicini, a Milano o in altri luoghi conosciuti, sentono di non essersi liberati da una specie di peso o di intoppo che la vita del paese ha lasciato in loro.
Non si sa se questo sia un bene o un male. Si sa soltanto che è un velo oltre il quale potrebbe aprirsi la vera vita, se si potesse capire com'è la vera vita.
Un poeta o un pittore che nascesse qui inosservato e prima di legarsi all'ambiente volasse via, forse troverebbe la strada della liberazione.
Ci sarà qualcuno che l'ha trovata, come Bernardino che dipingendo in tanti luoghi diversi ha sempre ricomposto questo paesaggio, mescolandolo ad altre cose del mondo. Ci sarà certamente stato fra di noi, senza che ce ne accorgessimo, qualcuno a cui è riuscito di evadere in un modo che a nessun altro è mai stato possibile.
Lo aspettiamo di ritorno, un giorno o l'altro, perché ci racconti la sua storia.”

Il piatto piange, Explicit

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“Non è il sonno a provocore il sogno. È il sogno che chiama il sonno.”

Roger Munier (1923–2010) scrittore, critico

n. 75
Il meno del mondo

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“Nel nostro G7 terremo insieme sogno e concretezza. Farlo in Sicilia non è un caso. La Sicilia della Magna Grecia, della bellezza, della filosofia, del barocco ma anche del volontariato e del farsi carico degli altri.”

Matteo Renzi (1975) politico italiano

Origine: Citato in Renzi: il G7 italiano sarà sogno e concretezza http://www.lastampa.it/2016/05/27/italia/politica/renzi-il-g-italiano-sar-sogno-e-concretezza-ewOyY6Vcj7CjyCBt7CPajL/pagina.html, La Stampa.it, 27 maggio 2016.

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“C'è l'Italia finta dei sogni di Berlusconi e dei suoi ministri, fatta di plastica e di set televisivi. C'è anche un'altra Italia, quella vera e reale – l'abbiamo vista oggi per le vie di Roma con le proteste dei disabili e delle loro famiglie, e con le proteste dei terremotati de L'Aquila – abbindolata dal sogno berlusconiano, presa in giro dal governo un attimo dopo aver spento i riflettori dei teatrini di posa tv.”

Nichi Vendola (1958) politico italiano

Origine: Da "C'è l'Italia Berlusconiana fatta di plastica" http://www.sinistraeliberta.eu/comunicati-stampa/nichi-vendola-c%e2%80%99e-l%e2%80%99italia-berlusconiana-fatta-di-plastica-ma-ci-sono-gli-italiani-in-carne-e-ossa-presi-in-giro-che-non-si-meritano-le-manganellate-ma-esigono-fatti-e-il-poter-manif, SinistraeLibertà.eu, 7 luglio 2010.

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“La nostra vita non è un sogno, ma deve diventarlo e lo diventerà.”

Novalis (1772–1801) poeta e teologo tedesco

Origine: Citato in Nicola Abbagnano e Giovanni Fornero, La filosofia, tomo 2b, p. 344.

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“Cercate di capire se il vostro sogno è un sogno autentico. Se scoprite che lo è, perseguitelo, non guardate in faccia a nessuno.”

Giuseppe Tornatore (1956) regista italiano

Origine: Citato in “Baarìa, il film della mia vita” Libro-intervista di Tornatore http://livesicilia.it/2009/10/15/baaria-il-film-della-mia-vita-libro-intervista-di-tornatore-e-calabrese_30978/, Live Sicilia, 15 ottobre 2009.

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“Chi non ha mai avuto un sogno forse ha solo sognato di vivere.”

Fausto Cercignani (1941) filologo, critico letterario e poeta italiano

p. 14

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“Cassandra [rivolgendosi al Capo coro] Aiuto, aiuto! | di nuovo l'angoscia divina in me | fa vorticare la sua tempesta di voci! | Guardate questi ragazzi seduti | davanti al palazzo, ombre di sogno: | sì, sono i figli massacrati dai parenti, | le mani colme di carne, portano in pasto | le loro interiora, le loro viscere, | a un padre che se le porta alla bocca… | Ve lo dico: c'è uno di cui qualcuno vuole | la vendetta, un leone – ma un leone pavido, | nella casa, accucciato sul letto, che aspetta | che ritorni il padrone: padrone anche mio, | se mi trascina nelle catene della schiava. | E il capo della flotta, il distruttore di Troia, | non sa cosa l'atroce cagna, la cui voce | non fa che ridire una gioia ch'è morte, | gli prepara in nome delle vecchie colpe. | È dannata. Femmina assassina del maschio, | solo qualche mostro – Scilla, con le sue | due teste, terrore dei naviganti – forse | potrebbe prestarle il nome che si merita, | madre infuriata, uscita dall'inferno, in guerra | contro tutti i suoi! Ah, il grido di trionfo, | ch'essa ha lanciato, come sul nemico morto! | E doveva essere gioia per un felice ritorno! | Che mi crediate o non mi crediate, che importa? | Tutto si compirà. E tu, pieno di dolore, | vedrai che ho detto soltanto la verità.”

Agamennone
Origine: Da L'Orestiade: Agamennone, traduzione di Pier Paolo Pasolini, Istituto Nazionale del Dramma Antico, 1960.