Frasi su sosta

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema sosta, tempo, vita, essere.

Frasi su sosta

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“Rio. Fin dall'alba avevo vagabondato in questa residenza del dio solare, il cui portale di roccia accoglie il forestiero apparendogli come le nuove colonne d'Ercole, varcate le quali egli dimentica il Vecchio Mondo. […]Solo nel tardo pomeriggio mi destai come da un sogno nel quale avevo dimenticato di mangiare e di bere, e sentivo che lo spirito cominciava ad affaticarsi sotto la profusione delle immagini. Eppure non riuscivo a separarmene, e mi comportavo da spilorcio col mio tempo. Senza concedermi sosta svoltai in strade e piazze sempre nuove.
Ma presto mi parve che i miei passi divenissero più leggeri e che la città mutasse aspetto, stranamente. Nello stesso tempo, mutò il mio modo di vedere: mentre fino a quel momento avevo dissipato gli sguardi nella visione del nuovo e dell'ignoto, ora le immagini penetrarono in me senza sforzo. Ora poi mi erano note; mi sembrarono ricordi, composizioni di me stesso. Strumentai il mio umore a piacere, come uno che vada a passeggio con la sua bacchetta direttoriale e, gesticolando con essa in questa o in quella direzione, faccia musica col mondo. […] La sera, in un caffé presso Copacabana, meditavo su queste relazioni. Pensai che esiste un'eco non soltanto per l'orecchio, ma anche per l'occhio: anche le immagini che osserviamo richiamano una rima, e come per ogni eco esistono relazioni sonore particolarmente favorevoli, così qui è la bellezza che risuona con maggior forza.
Ma in formula più semplice e precisa, le cose si presentano in questo modo: con lo sguardo profondo e gioioso che rivolgiamo alle immagini, noi offriamo un sacrificio, e ogni volta siamo esauditi secondo il valore della nostra offerta.”

Ernst Jünger (1895–1998) filosofo e scrittore tedesco

da L'eco delle immagini, pp. 174-175
Il cuore avventuroso. Figurazioni e capricci

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“Solo io rimango a guardare il vero | in questo mondo che è una finta | dell'apparenza.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da Il divieto di sosta, 6<sup>a</sup> composizione, p. 58
Ma il cielo è sempre più blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite, Canzoni inedite, Primo quaderno

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“Ma non posso restare in questo mondo come ora faccio | io guardo in faccia la vita le cose i fatti di tutti.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da Il divieto di sosta, 6<sup>a</sup> composizione, p. 58
Ma il cielo è sempre più blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite, Canzoni inedite, Primo quaderno

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“Per capire una città bisogna conoscerne l'anima. Imbevuta del passato e in costante trasformazione, l'anima di una città rimane strettamente legata alla sua fisicità e alle azioni di quanti la amministrano. A volte ci si innamora o si ha disgusto di un posto dal primo momento : in un caso come nell'altro, è raro che questa prima impressione porti alla scoperta dell'anima. Le anime sono pudiche, rifuggono la ribalta e perfino la conversazione. Bisogna scovarle. Comunicano attraverso uno sguardo, un gesto, una parola. Quelle delle città comunicano attraverso le pietre, le piante, le strutture urbane, la folla e i singoli abitanti. La conoscenza di una città può avvenire per mezzo di libri, giornali, televisione, oltre che con l'osservazione diretta. Raramente, comunque, l'anima di una città si rivela per caso. Le città che si presentano al visitatore frontalmente, nella propria nudità, sono spesso false : costituiscono la difesa della città che sta sotto. Ciò non toglie che in certi casi la loro anima possa essere talmente forte e imperiosa da manifestarsi come tale al primo impatto.
In una città nuova, mi lascio andare ai sensi e al caso. Senza pensare a niente, cammino, mi guardo intorno, mi unisco a una piccola folla curiosa, prendo i mezzi pubblici, compro il cibo di strada e mangio nei posti meno frequentati. Faccio una sosta, seduta su una panchina in un parco, bevendo una bibita in un caffè o appoggiata alla facciata di un edificio, come una mosca su un muro : e da lì osservo, odoro, ascolto. Se sono fortunata, piano piano l'anima del luogo mi si rivela.”

Simonetta Agnello Hornby (1945) scrittrice italiana

La mia Londra

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“Bisogna predicare senza sosta ai popoli i benefici dell'autorità, e ai re i benefici della libertà.”

Joseph De Maistre (1753–1821) filosofo, politico e diplomatico italiano

da Memoires politiques et correspondance diplomatique

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“Puttana puttana quella vigilessa, mi ha fatto cento mila per divieto di sosta, che cosa devo fare, io non la voglio pagare.”

Andrea Poltronieri (1965) comico, polistrumentista e cantante italiano

da La vigilessa, n. 9, parodia di Io sono Francesco di Tricarico
La mucca non è una vacca

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“Il crinale fra teoria e prassi è un luogo di sosta insicuro e, alla lunga, insoddisfacente.”

Ralf Dahrendorf (1929–2009) filosofo e sociologo tedesco

Origine: Per un nuovo liberalismo, p. V

“Tra le prove dello Slam l'Australian Open è la più difficile da prevedere. La sosta agonistica tra ottobre e gennaio (finale di Davis e i due Masters riguardano pochi tennisti) può determinare variazioni di forma che non tutti sanno assorbire nello stesso modo. In Australia c'è un atmosfera di ambizioni e propositi che può provocare conseguenze tecniche e psicologiche.”

Rino Tommasi (1934) giornalista e conduttore televisivo italiano

Origine: Da Wozniacki leader solo al computer http://archiviostorico.gazzetta.it/2011/gennaio/17/Wozniacki_leader_solo_computer_ga_10_110117088.shtml, Gazzetta dello Sport, 17 gennaio 2011.

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“LeBron non si ferma mai. Dopo aver vinto il titolo è andato subito ai Giochi Olimpici, per poi tornare pensando a prepararsi per la prossima stagione. Sarebbe facile per lui trovarsi una scusa e prendersi un giorno di riposo dagli allenamenti. Ma lui non è fatto così, preferisce lavorare senza sosta. È motivato e ce la mette tutta giorno dopo giorno.”

Udonis Haslem (1980) cestista statunitense

Origine: Citato in LeBron punta al massimo: "Sarò il migliore di sempre" http://www.gazzetta.it/Nba/27-10-2012/lebron-pronto-ripetersi-voglio-essere-migliore-sempre-913033021724.shtml, Gazzetta.it, 27 ottobre 2012.

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“Conte è un fenomeno. È l'allenatore dell'intensità. Lui guida uomini, non primedonne. Ti tiene sulla corda senza sosta perché ritiene che sia la strategia migliore per ottenere sempre il massimo.”

Angelo Ogbonna (1988) calciatore italiano

Origine: Durante un evento organizzato dall'associazione Italian Society al King's College di Londra; citato in Ogbonna in cattedra: "Inglesi poco socievoli, difficile stabilire contatti umani" http://www.goal.com/it/news/61/inghilterra-premier-league/2016/01/27/19727642/ogbonna-in-cattedra-inglesi-poco-socievoli-difficile, Goal.com, 27 gennaio 2016.

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“Primaverile, | di folti l'orto odora | fiori di pesco – | una fanciulla sosta | nell'ombra rosea dolce.”

Ōtomo no Yakamochi (718–785) poeta e politico giapponese

Marzo 750
Origine: Da Antiche liriche giapponesi, traduzione di T. Chiba e G. Prampolini, All'insegna del pesce d'oro; in Barelli, p. 687.

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“Grande, importante malattia quella di Basedow! Per me fu importantissimo di averla conosciuta. La studiai in varie monografie e credetti di scoprire appena allora il segreto essenziale del nostro organismo. Io credo che da molti come da me vi sieno dei periodi di tempo in cui certe idee occupino e ingombrino tutto il cervello chiudendolo a tutte le altre. Ma se anche alla collettività succede la stessa cosa! Vive di Darwin dopo di essere vissuta di Robespierre e di Napoleone eppoi di Liebig o magari di Leopardi quando su tutto il cosmo non troneggi Bismark.
Ma di Basedow vissi sol io! Mi parve ch'egli avesse portate alla luce le radici della vita la quale è fatta così: tutti gli organismi si distribuiscono su una linea, ad un capo della quale sta la malattia di Basedow che implica il generosissimo, folle consumo della forza vitale ad un ritmo precipitoso, il battito di un cuore sfrenato, e all'altro stanno gli organismi immiseriti per avarizia organica, destinati a perire di una malattia che sembrerebbe di esaurimento ed è invece di poltronaggine. Il giusto medio fra le due malattie si trova al centro e viene designato impropriamente come la salute che non è che una sosta. E fra il centro ed un'estremità — quella di Basedow — stanno tutti coloro ch'esasperano e consumano la vita in grandi desiderii, ambizioni, godimenti e anche lavoro, dall'altra quelli che non gettano sul piatto della vita che delle briciole e risparmiano preparando quegli abietti longevi che appariscono quale un peso per la società. Pare che questo peso sia anch'esso necessario. La società procede perché i Basedowiani la sospingono, e non precipita perché gli altri la trattengono. Io sono convinto che volendo costituire una società, si poteva farlo più semplicemente, ma è fatta così, col gozzo ad uno dei suoi capi e l'edema all'altro, e non c'è rimedio. In mezzo stanno coloro che hanno incipiente o gozzo o edema e su tutta la linea, in tutta l'umanità, la salute assoluta manca.”

Origine: La coscienza di Zeno, Storia di un'associazione commerciale, pp. 387-389

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“Il popolo coreano ha lottato per più di venti anni per l'unificazione del paese e contro l'occupazione della Corea del sud da parte dell'imperialismo yankee. La rivoluzione coreana è parte del movimento rivoluzionario internazionale e la lotta rivoluzionaria del popolo coreano si sviluppa dentro la lotta comune dei popoli di tutto il mondo per la pace, la democrazia l'indipendenza nazionale e il socialismo. Il popolo coreano lotta per completare la sua causa di liberazione nazionale e, nello stesso tempo, compie tutti gli sforzi per accelerare lo sviluppo generale del movimento rivoluzionario internazionale. Il nostro popolo solidarizza con tutte le forze che si oppongono all'imperialismo nordamericano ed appoggia senza sosta la lotta dei popoli di tutti i paesi contro l'imperialismo yankee. Noi consideriamo questo come un fattore importante per il trionfo della rivoluzione coreana. L'imperialismo è una forza in agonia la cui epoca è ormai tramontata e la lotta per la libertà dei popoli è una forza nuova che aspira al progresso dell'umanità. Sebbene si possano incontrare numerose difficoltà, ostacoli e contrattempi sulla strada della lotta per la liberazione dei popoli, la disfatta dell'imperialismo e il trionfo di questa lotta è una legge dello sviluppo della storia, che non si può impedire. Sebbene gli imperialisti, ammaestrati dall'imperialismo yankee, facciano sforzi disperati per frenare la sempre pili vasta lotta di liberazione dei popoli, questo non è altro che l'ultimo delirio dei condannati alla rovina. Quanto più gli imperialisti nordamericani si disperano, tanto più peggiorano la situazione. L'imperialismo yankee va tramontando e il suo destino è uguale a quello del sole di ponente. Gli imperialisti nordamericani saranno cacciati sicuramente dall'Asia, dall'Africa e dall'America latina, grazie alla lotta di liberazione dei popoli. La grande causa rivoluzionaria antimperialista dei popoli dell'Asia, dell'Africa e dell'America latina è invincibile.”

Kim Il-sung (1912–1994) politico nordcoreano
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“La prima sosta di una bella vita si spenda nel parlare con i morti; noi nasciamo per apprendere e per conoscerci, e i libri, servendoci fedelmente, fan di noi persone.”

Baltasar Gracián (1601–1658) gesuita, scrittore e filosofo spagnolo

da Saper ripartire saggiamente la nostra vita, p. 138
Oracolo manuale e arte di prudenza

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“Quante avevano | ciò che tu hai ancora! | Regalami solo la tua ombra | per una breve sosta.”

Joachim Ringelnatz (1883–1934) scrittore, cabarettista e pittore tedesco

Origine: Da Alter Mann spricht junges Mädchen an (Un anziano si rivolge ad una giovane). Citato in Alfred Polgar, Piccole storie senza morale, prefazione di Siegfried Melchinger. Con due saggi di Walter Benjamin e Robert Musil, traduzione di Cristina Pennavaja, Adelphi, 2010<sup>2</sup>, p. 226. ISBN 978-88-459-1071-5

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“Per un momento di memoria vera bastano anche il fiore deposto, il gesto grato, lo scorcio di muro, la fotografia, il portone, la lapide, il cippo, la breve sosta silenziosa. Basta un minuto per sentire che oggi è il 25 Aprile.”

Michele Serra (1954) giornalista, scrittore e autore televisivo italiano

25 aprile 2017 http://www.repubblica.it/rubriche/l-amaca/2017/04/25/news/l_amaca_del_25_aprile_2017-163858397/
la Repubblica, L'Amaca

“Mamma, la più bella parola del mondo, la più bella parola d'amore che possa mai esserci, un'infinità di significati profondi racchiusi in un'unica persona lei dolce profumo indimenticabile che sa di giardino di rose fiorito nell'anima del nostro destino che sa di vita vera, e ancora molto molto di più e amore puro, autentico, indescrivibile!
Colei che ad un semplice sguardo fuggente del proprio figlio risponde con un bacio caldo nelle sue carezze più sentite, colei che vorrebbe stringere forte al suo petto trattenendo nelle sue braccia per sempre l'unico tesoro importante, e che per esso darebbe la propria vita ma a sua volta trova la forza nel dargli una spinta e dirgli "Vai!" solo per il suo bene. Colei che sbaglia ma per troppo amore, in lei la tenerezza delle sue effusioni da donare nella sua sensibilità, quel bacio della buonanotte nella quiete del silenzio che il sonno trasmette, colei che nelle notti insonne non conta le ore ma i respiri del proprio figlio, dolce mano che dona sicurezza incoraggiando nei passi della vita la forza dell'avventura in ogni circostanza, quel rifugio e conforto sicuro nelle lacrime delle delusioni che si incontrano inevitabilmente nel camino. Saggia educazione nello spirito introducendo e proiettando nel mondo il cuore che cura amorevolmente in quello che è la realtà, e mentre veglia incessantemente tenendosi da parte mentre tutto vede ma nel contempo tace, soffre ma sorride trovando il tempo per mille lavori per il benessere del proprio figlio non curandosi di chiedere in cambio un semplice "Grazie".
Con grande tenacia non molla mai la presa, anche quando sommersa da grandi sacrifici!
Auguri mamma, auguri per quello che rappresenti per l'amore che sai mantenere e dare senza sosta, senza riserve!
Auguri per te mamma, che non ti risparmi mai, auguri speciali a te nel giorno della tua festa, tu che conosci fino in fondo nel profondo del tuo cuore l'emozione di cosa vuol dire davvero essere e sentirsi chiamare mamma.
Auguri a te che non fai mai pesare l'importanza che rappresenti in famiglia e nel mondo, ma che vuoi essere fin in fondo da quando hai deciso di esserlo, per scelta e per amore!”