Frasi su terra
pagina 10
La vita spirituale
Senza fonte, Citazioni da Mai dire Gol

Origine: Da La libertà degli uguali, a cura di G. N. Berti, Elèuthera editrice.

26 dicembre 2010 http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/angelus/2010/documents/hf_ben-xvi_ang_20101226_santa-famiglia_it.html
Angelus, Regina Coeli

frammento 4
Frammenti di Sulla natura (titolo convenzionale)
da La filosofia alle soglie del Duemila
La filosofia alle soglie del Duemila

citato in Claudio Malagoli, Etica dell'alimentazione: prodotti tipici e biologici, Ogm e nutraceutici, commercio equo e solidale, Aracne, 2006, p. 45

da Dei costumi dell'isola di Sardegna, p. 16

La terra del Blues

Origine: Citato in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/07/31/108596-citazioni_bordo_campo_luglio.shtml, Ubitennis.com, luglio 2008.

Origine: Citato in Vincenzo Martucci, McEnroe: «Manca la fantasia» http://archiviostorico.gazzetta.it/2002/luglio/04/McEnroe_Manca_fantasia__ga_0_0207042391.shtml, Gazzetta dello Sport, 4 luglio 2002.

“Cristo è Dio in quanto la Terra poté manifestare Dio.”

Origine: Citato in Ubaldo Scanagatta, I tennisti dicono la loro. E voi? http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2011/06/07/520091-nadal_federer_bjorn_borg_tennisti_dicono_loro.shtml, Ubitennis.com, 8 giugno 2011

Mercoledì delle Ceneri
introduzione GP d'Australia di Formula 1 2013

Ultimo discorso del presidente Allende al popolo cileno
da Che ci faccio qui?

da La guerra di Piero, n. 9
Tutto Fabrizio De André
da Costumi – I Viggianesi, citato in Poliorama pittoresco, Volume 1, 1836, p. 405

“D'amor la terra è pregna, | anche se gramigna nel seme, il seme ha | dell'esclusività.”
da Macchina del tempo, lato B, n. 6
Anima latina
Viaggio attraverso la Sicilia e la Magna Grecia

dall'intervista Hoyle on Evolution, Nature, Vol. 294, 12 novembre 1981, p. 105; citato in Fred Hoyle l'uomo che inventò il big bang http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/08/23/fred-hoyle-uomo-che-invento-il-big.html, la Repubblica, 23 agosto 2001, p. 37
“[…] E io parlo della terra
a una candela;
di te e di noi, di noi soli, creati.”
Origine: Dove eravamo già stati, p. 86

citato in Luciano De Crescenzo, Così parlò Bellavista, Arnoldo Mondadori, Milano, 1977
Amice miei, popolo mio, gente: vuie ve credite ca io sò pazzo e forze avite raggione vuie: io sò pazze overamente. Ma nunn'è colpa da mia, so state lloro che m'hanno fatto'ascì afforza n'fantasia! Io ve vulevo sulamente bbene e forze sarrà chesta 'a pazzaria ca tengo 'ncapa. Vuie primme eravate munnezza e mò site libbere. Io v'aggio fatto libbere. Ma quanto pò durà sta libbertà? Nu juorno?! Duie juorne?! E già pecchè pò ve vene 'o suonno e ve jate tutte quante 'a cuccà. E facite bbuone: nun se pò campà tuttà a vita cu na scupetta 'mmano. Facite comm'a Masaniello: ascite pazze, redite e vuttateve 'nterra, ca site pat' 'e figlie. Ma si ve vulite tenere 'a libbertà, nun v'addurmite! Nun pusate ll'arme! 'O vedite? A me m'hanno avvelenate e mò me vonno pure accidere. E ci 'hanno raggione lloro quanno diceno ca nu pisciavinnolo nun pò addeventà generalissimo d'a pupulazione a nu mumento a n'ato. Ma io nun vulevo fa niente 'e male e manco niente voglio. Chi me vo' bbene overamente diccesse sulo na preghiera pe me: nu requia-materna e basta pé quanno moro. P' 'o rriesto v' 'o torno a dì: nun voglio niente. Annudo so' nato e annudo voglio murì. Guardate!!
da Sulle poesie sparse e ultime di Rilke, p. 281
Studi di letteratura greca e tedesca

La terra degli avi
Antologia poetica

“Oh, quanto è meglio stare in Paradiso che non su questa terra!.”

Origine: Da Le mie favole.

ti trascinerò subito dal pretore e t'intenterò un processo, se non restituisci...
Liconide: Cosa dovrei restituirti?
Euclione: Ciò che mi hai rubato.
Liconide: Io? rubato? dove? Cosa significa?
Euclione: [ironicamente] Che Giove ti protegga, com'è vero che tu non sai niente!
Liconide: A meno che tu non dica cosa stai cercando... (vv. 713-762; 1998)
Aulularia
Origine: Nel lamento dell'avaro Euclione per il furto della pentola dell'oro, Plauto parodia i registri della poesia tragica, come farà anche Gaio Lucilio nel libro XXVI delle Satire.
Origine: Fedria, figlia dell'avaro Euclione, ha partorito prima del matrimonio. Il padre del bambino è Liconide, che l'aveva violentata nove mesi prima, durante le Cerealia. Per riparare al danno, vuole prenderla in sposa, ma deve prima parlarne con il padre della ragazza, Euclione. Gli si avvicina, origlia, lo vede in preda al dolore e subito crede che egli abbia saputo della maternità della figlia. Infatti non sa che Euclione ha una pentola d'oro, il cui furto è la causa di tanto dolore. Il giovane si fa coraggio e gli parla: entrambi sottintendono la causa del dolore, così che il dialogo si intride di equivoco, in quanto Liconide confessa d'aver reso incinta Fedria mentre Euclione lo crede reo confesso del furto della pentola. Questa, per Plauto, è un'occasione d'oro per impostare la satira contro la categoria degli avari: l'avaro, influenzato nelle decisioni dalla sua stessa avarizia, formula male la classifica delle sue priorità e pospone la preoccupazione per i figli alla salvezza del patrimonio, che finisce per trascendere l'utilità e non procura altro che vane preoccupazioni.

da Catalogo dei Viventi 2007

in occasione del primo scudetto vinto dal Napoli
Origine: Dal programma televisivo La domenica sportiva, Rai 2, 10 maggio 1987.

Origine: Decima Flottiglia Mas, p. 127

dall'intervista a La Presse dell'8 gennaio 1994
1994

dall'intervista a Echo Vedettes del 20 marzo 1999
1999

dall'intervista a 7 Jours del 30 giugno 2001
2001

dall'intervista a L'Actualité del febbraio 2002
2002

dall'intervista a 7 Jours del 30 novembre 2002
2002

dall'intervista a 7 Jours del 30 novembre 2002
2002

dall'articolo in Le Journal de Montréal del 27 gennaio 2007
2007

dall'articolo in Le Journal de Montréal del 13 aprile 2008
2008

dall'intervista in L'Itinéraire del 15 agosto 2008
2008

“Fatiche ed umiltà rendono l'uomo un dio sulla terra.”
Discorsi ascetici – prima collezione

Origine: Da I Frammenti, a cura di A. Garzya, Napoli, 1954, fr. 49, pp. 126 ss.