Frasi su volte
pagina 3

Nicholas Sparks photo
Cassandra Clare photo
Noyz Narcos photo
Alda Merini photo

“La pazzia mi visita almeno due volte al giorno.”

Aforismi e magie

Nicholas Sparks photo
Cassandra Clare photo
Luciano De Crescenzo photo
Luis Sepúlveda photo
Franco Califano photo

“In amore, come nella vita, chi parte per primo vince due volte, ricordatevelo.”

Franco Califano (1938–2013) cantautore, poeta e scrittore italiano

libro Il cuore nel sesso. Libro sull'erotismo, il corteggiamento e l'amore scritto da uno «pratico»

Roberto Benigni photo
Cassandra Clare photo
Cassandra Clare photo
Luciano De Crescenzo photo
Stephen King photo

“"[…] Ma volevo che tu sapessi che ti penso, Sarah. Davvero, per me non c'è mai stata qualcun'altra e quella notte fu la nostra notte più bella […] e quella notte fu la nostra notte più bella, anche se a volte mi è difficile credere che vi sia mai stato un anno 1970 e le dimostrazioni nei campus e Nixon presidente. Senza calcolatori tascabili, senza videocassette, senza orchestre punk e rock. E altre volte mi sembra che quel tempo sia tutt'ora vicinissimo, da poterlo quasi toccare. Mi sembra che se potessi tenerti tra le braccia, o toccare la tua guancia, o la tua nuca, potrei portarti con me in un futuro diverso senza dolore o tenebre o scelte amare.
Bene, tutti facciamo quello che possiamo e dobbiamo accontentarci… e se non ci basta, dobbiamo rassegnarci. Spero soltanto che tu mi penserai nel modo migliore che ti riesce, Sarah cara. Con tutto il cuore e tutto il mio amore. Johnny."
Le si mozzò il respiro di colpo e restò con la schiena rigida e gli occhi sbarrati. "Johnny…?"
Era andato.
Si alzò, si girò e naturalmente non c'era nulla. Ma poteva vederlo, ritto lì accanto, le mani sprofondate nelle tasche, il caldo sorriso un po' obliquo sul volto più attraente che bello che si appoggiava snello e disinvolto ad una tomba o ad un pilastro dell'ingresso o forse contro un albero rosseggiante d'autunno. Bella roba, Sarah, annusi ancora quella dannata cocaina?
Niente intorno se non Johnny, lì vicino. Forse ovunque.
Tutti noi facciamo quello che possiamo e dobbiamo accontentarci… e se non ci basta, dobbiamo rassegnarci. Niente è perduto per sempre, Sarah. Niente che non possa esser ritrovato.
"Sempre il vecchio Johnny", sussurrò Sarah. Uscì dal cimitero e attraversò la strada. Indugiò un attimo, voltandosi a guardare. Il tiepido vento d'ottobre alitava robusto e grandi cortine di luce e d'ombra sembravano attraversare il mondo. Gli alberi frusciavano misteriosamente.
Sarah salì in macchina e si allontanò.”

Origine: La zona morta, p. 458-460

Albert Einstein photo

“È difficile sapere cosa sia la verità, ma a volte è molto facile riconoscere una falsità.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Variante: É difficile sapere cosa sia la verità, ma a volte è molto facile riconoscere una falsità
Origine: Da una lettera a Jeremiah McGuire, 24 ottobre 1953; Archivio Einstein 60-483.
Origine: Pensieri di un uomo curioso, p. 166

José Saramago photo
Luigi Pirandello photo

“Invecchio, sì; perdo il gusto di comandare. Me lo fa perdere la servilità che scopro in tutti. Uomini, vorrei uomini! Mi vedo attorno automi, fantocci che devo atteggiare così o così, e che mi restano davanti, quasi a farmi dispetto, nell'atteggiamento che ho dato loro, finché non lo cambio con una manata. Soltanto di fuori però, capisci? si lasciano atteggiare! Dentro… eh, dentro, restano duri, coi loro pensieri copert, nemici, vivi solamente per loro. Che puoi su questi? Docili di fuori, miti, malleabili, visi ridenti, schiene ossequiose, t'approvano, t'approvano sempre. Ah, che sdegno! Vorrei sapere perché mi arrovello così; perché e per chi lo faccio… Domani morrò. Ho comandato! Sì, ecco: ho assegnato la parte a questo e a quello, a tanti che non hanno mai saputo veder altro in me che la parte che rappresento per loro. E di tant'altra vita, vita d'affetti e di idee che mi s'agita dentro, nessuno che abbia mai avuto il più lontano sospetto… Con chi vuoi parlarne? Sono fuori dalla parte che devo rappresentare… Certe volte, a qualcuno che viene qua a visitarmi, a incensarmi, mi diverto a rivolgere certi sguardi, certi sguardi che sfondano la parete, e me lo vedo allora per un attimo, restar davanti sospeso, impacciato, goffo; Dio sa che forza devo fare su me stesso per non scoppiargli a ridere in faccia. Mi crederebbe ammattito, per lo meno. E anche tu, caro mo, se vedessi con che occhi mi stai guardando in questo momento…
– Io no! – disse subito Aurelio, riscuotendosi.
Flaminio Salvo rise, scotendo il capo:
– Anche tu, anche tu… È così; per forza è così… Ti posso io dire quello che vorrei veramente da te? Il piacere che mi faresti, se tu agissi com'io forse al tuo posto agirei?
– E perché no? – domandò Aurelio, levandosi. – Mi dica…
– Ma perché no, – negò subito il Salvo, stringendosi nelle spalle, – perché non posso… Puoi dirmi tu quel che pensi, quel che senti, la vita che hai dentro in questo momento?… Non puoi… Sei davanti a me nella relazioni che possono correre tra me e te: tu sei il mio ingegnere, il mio buon figliolo che amo, a cui questa sera, davanti a una ventina di marionette, ho dato l'incarico di recarsi a Colimbetra, messaggero di trionfo: e basta! Che altro potrei dirti? Questo soltanto, forse, per il tuo bene…
E Flaminio Salvo posò una mano sulla spalla di Aurelio:
– Non ti tracciar vie da seguire, figliuolo mio; né abitudini, né doveri; va', va', muoviti sempre; scròllati di tratto in tratto d'addosso ogni incrostatura di concetti; cerca il tuo piacere e non temere il giudizio degli altri e neanche il tuo, che puoi stimar giusto oggi e falso domani. Conosci don Cosmo Laurentano? Se sapessi quanta ragione ha quel matto! Va', va', è tardi; andiamo a dormire. Addio.”

Luigi Pirandello (1867–1936) drammaturgo, scrittore e poeta italiano premio Nobel per la Letteratura nel 1934
Pablo Neruda photo

“La pazzia, una certa pazzia, va molte volte a braccetto con la poesia.”

da Confesso che ho vissuto
Confesso che ho vissuto

Charles Bukowski photo

“Tentai il suicidio 2 o 3 volte ma fallii per una ragione o l'altra: semplicemente, non ero un buon suicida professionista.”

Charles Bukowski (1920–1994) poeta e scrittore statunitense

Shakespeare non l'avrebbe mai fatto

Daniel Defoe photo

“La paura del pericolo è […] diecimila volte più agghiacciante del pericolo stesso: il peso dell'ansia ci pare più greve del male temuto.”

Daniel Defoe (1660–1731) scrittore

da Robinson Crusoe, traduzione di Alberto Cavallari, Feltrinelli

Giacomo Casanova photo
Giacomo Casanova photo
Giacomo Leopardi photo
Arthur Schopenhauer photo
Boris Leonidovič Pasternak photo
Patch Adams photo
Giuseppe Dossetti photo
Giuseppe Fava photo
Marilyn Manson photo
Marilyn Manson photo

“A volte l'odio non basta per ridurre tutto in cenere.”

Marilyn Manson (1969) cantautore, attore e pittore statunitense

da Running to the Edge of the World
The High End of Low

Alessandro Baricco photo
Alessandro Baricco photo
Alessandro Baricco photo
Leonardo Sciascia photo
Marco Mengoni photo

“Di lei vorrei quelle volte che camminerà per le strade senza di me, sarei la sua stella al fianco.”

Marco Mengoni (1988) cantante italiano

da In viaggio verso me, n. 6
Re matto

Vasco Rossi photo
Fabio Volo photo
Emil Cioran photo

“Tutte le volte che non penso alla morte ho l'impressione di barare, di ingannare qualcuno in me.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Quaderni 1957-1972

Tiziano Ferro photo

“È assurdo pensare che a volte le cose non vadano bene e vadano rese.”

Tiziano Ferro (1979) cantautore italiano

da Assurdo pensare, n. 10
Alla mia età

Lewis Carroll photo

“Questo ve l'ho detto tre volte, e perciò è vero.”

Lewis Carroll (1832–1898) scrittore, matematico e fotografo britannico

da The Hunting of the Snark

Angelo Branduardi photo

“Donna sei luce, donna sei cenere | donna sei ansia, donna sei danza | e a volte nuvola sei…”

Angelo Branduardi (1950) cantautore, violinista e chitarrista italiano

da Donna ti voglio cantare, n. 4
Cogli la prima mela

Michel Houellebecq photo

“In genere da una donna in analisi è impossibile cavare alcunché. Come ho avuto modo di constatare più volte, le sventurate che cadono in mano agli psicanalisti diventano definitivamente e letteralmente inutilizzabili. Questa conseguenza non va considerata come un effetto secondario della psicanalisi, bensì come il suo scopo principale. Con l'alibi della ricostruzione dell'io, in realtà gli psicanalisti procedono a una scandalosa demolizione dell'essere umano. Innocenza, generosità, purezza… tutto ciò viene rapidamente triturato dalle loro rozze mani. Gli psicanalisti, pinguamente remunerati, supponenti e stupidi, annientano definitivamente nei loro cosiddetti pazienti qualunque attitudine all'amore, sia mentale che fisico; in pratica si comportano da veri e propri nemici dell'umanità. Spietata scuola di egoismo, la psicanalisi sfrutta con agghiacciante cinismo le brave figliole un po' smarrite e le trasforma in ignobili bagasce dall'egocentrismo delirante, incapaci di suscitare altro che un legittimo disgusto. In nessun caso bisogna accordare la minima fiducia a una donna che sia passata per le mani degli psicanalisti. Meschinità, egoismo, arrogante ottusità, completa assenza di senso morale, cronica incapacità di amare: ecco il ritratto esaustivo di una donna "analizzata". Véronique, va detto, corrispondeva punto per punto a questa descrizione. L'ho amata quanto più ho potuto – il che significa parecchio amore.”

Michel Houellebecq (1956) scrittore, saggista e poeta francese

Origine: L'estensione del dominio della lotta, pp. 100-101

Romano Battaglia photo
Avril Lavigne photo
Madre Teresa di Calcutta photo
Haruki Murakami photo
Giorgio Faletti photo
Sri Aurobindo photo
Nazım Hikmet photo
Nesli photo
Nesli photo
Dario Fo photo
Stephen Curry photo
Cassandra Clare photo

“A volte nell'assurdo c'è molto senso, a volerlo cercare.”

Cassandra Clare (1973) scrittrice statunitense

Will Herondale
Shadowhunters – Le origini, L'angelo

Ignazio Silone photo

“Per ordine del Podestà sono proibiti tutti i ragionamenti. Berardo provvide ad affiggere il cartello, in alto, sulla facciata. La sua condiscendenza ci sbalordiva assai. Ma poi Berardo disse: "Quello che il Podestà ordina da oggi, io l'ho sempre ripetuto. Coi padroni non si ragiona, questa è la mia regola. Tutti i guai dei cafoni vengono dai ragionamenti. Il cafone è un asino che ragiona. Perciò la nostra vita è cento volte peggiore di quella degli asini veri, che non ragionano. L'asino irragionevole porta 70 chili di peso, oltre non ne porta. L'asino irragionevole ha bisogno di una certa quantità di paglia. Tu non puoi ottenere da lui quello che ottieni dalla vacca, o dalla capra, o dal cavallo. Nessun ragionamento lo convince. Nessun discorso lo muove. Lui non ti capisce, o finge di non capire. Ma il cafone invece, ragiona. Il cafone può essere persuaso. Può essere persuaso a digiunare. Può essere persuaso a dar la vita per il suo padrone. Può essere persuaso ad andare in guerra. Può essere persuaso che nell'altro mondo c'è l'inferno benché lui non l'abbia mai visto. Vedete le conseguenze. Guardatevi intorno e vedete le conseguenze. Un essere irragionevole non ammette il digiuno. Se mangio lavoro. Se non mangio non lavoro. O meglio neppure lo dice, perché allora ragionerebbe, ma agisce così per natura. Pensa un po' se gli ottomila uomini che coltivano il Fucino, invece di essere asini ragionevoli, cioè addomesticabili, cioè convincibili, cioè esposti al timore del carabiniere, del prete, del giudice, fossero invece veri somari, completamente privi di ragione. Il principe potrebbe andare per elemosina. E cosa ci impedisce ora di strappare quel cartello che ci hai portato e strangolarti a morte? Ce lo può impedire solo il ragionamento delle possibili conseguenze dell'assassinio. Ma tu, di tua mano, hai scritto su quel cartello che da oggi, per ordine del Podestà, sono proibiti i ragionamenti. Tu hai rotto il filo al quale era legata la tua incolumità."”

Fontamara

Daniel Pennac photo
Gaio Valerio Catullo photo
Winston Churchill photo
Michelangelo Buonarroti photo
Stephen King photo

“Solo allora saprai che qualsiasi strada è solo una strada, e che non c'è nessun affronto, a se stessi o agli altri, nel lasciarla andare se questo è ciò che il tuo cuore ti dice di fare. Ma il tuo desiderio di insistere sulla strada o di abbandonarla deve essere libero dalla paura e dall'ambizione. Ti avverto. Guarda ogni strada attentamente e deliberatamente. Mettila alla prova tutte le volte che lo ritieni necessario. Quindi poni a te stesso, e a te stesso soltanto, una domanda. Questa è una domanda posta solo da un uomo molto vecchio. Il mio benefattore me l'ha detta una volta quando ero giovane, e il mio sangue era troppo vigoroso perché la comprendessi. Ora la comprendo. Ti dirò cosa è: questa strada ha un cuore? Tutte le strade sono uguali; non portano da nessuna parte. Sono strade che passano attraverso la boscaglia o che vanno nella boscaglia. Nella mia vita posso dire di aver percorso strade lunghe, molto lunghe, ma io non sono da nessuna parte. La domanda del mio benefattore ha adesso un significato. Questa strada ha un cuore? Se lo ha, la strada è buona. Se non lo ha, non serve a niente. Entrambe le strade non portano da nessuna parte; ma una ha un cuore e l'altra no. Una porta a un viaggio lieto; finché la segui sei una sola cosa con essa. L'altra ti farà maledire la tua vita. Una ti rende forte. L'altra ti indebolisce.”

The Teachings of Don Juan

Jim Morrison photo
Albert Einstein photo
José Saramago photo
Pablo Neruda photo

“Perché tu possa ascoltarmi | le mie parole | si fanno sottili, a volte, | come impronte di gabbiani sulla spiaggia.”

Pablo Neruda (1904–1973) poeta e attivista cileno

V – Perché tu possa ascoltarmi
Venti poesie d'amore e una canzone disperata

Charles Bukowski photo
Friedrich Nietzsche photo

“L'amore è quello stato in cui l'uomo vede, il più delle volte, le cose così come non sono.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

23; 2008

Marcel Proust photo
Cesare Pavese photo
Gabriel García Márquez photo

“… gli esseri umani non nascono sempre il giorno in cui le loro madri li danno alla luce, ma che la vita li costringe ancora molte altre volte a partorirsi da sé.”

Love in the Time of Cholera
L'amore ai tempi del colera
Variante: si lasciò trasportare dalla sua convinzione che gli esseri umani non nascono sempre il giorno in cui le loro madri le danno alla luce, ma che la vita li costringe ancora molte altre volte a partorirsi da sé.

Andrzej Sapkowski photo
Nikolaj Vasiljevič Gogol photo

“Un uomo è convinto di essere morto. Dice ai familiari: «Sono morto» e i familiari lo mandano da uno specialista. Subito tra medico e paziente incomincia un'accanita discussione. Il medico fa appello ai sentimenti dell'uomo verso la vita, verso la famiglia. Poi prova a farlo ragionare, dimostrandogli l'intrinseca contraddizione di una frase come «Sono morto»: i morti non sono in grado di dire che sono morti, perché è appunto in questo che consiste l'essere morti. Alla fine il medico ricorre all'evidenza dei sensi. Domanda all'uomo: «I morti sanguinano?». «Certo che no» risponde l'uomo, spazientito dall'ottusa dabbenaggine della mente dei medici. «Lo sanno tutti che i morti non sanguinano». Al che il medico gli punge un dito. Ne esce una goccia di sangue. «Ma guarda un po', chi l'avrebbe mai detto» esclama l'uomo. «I morti sanguinano, eccome». Incorreggibile. Le percezioni e i ragionamenti confermano, anziché contraddirla, l'idea di essere morto. Il sentimento, la ragione e i dati di fatto collaborano alla costruzione di un sistema di difese volte a spiegare l'esperienza primaria, un'esperienza primaria che è uno stato di conoscenza, una realtà noetica dentro la quale il paziente è fissato e che conferisce significato a tutti gli altri eventi. «L'ambiente offre un mondo di nuovi significati. Tutta l'attività di pensiero è pensiero intorno ai significati … Si ha una conoscenza diretta e intrusiva del significato e questa appunto, in se stessa, è l'esperienza delirante.»”

James Hillman (1926–2011) psicoanalista, saggista e filosofo statunitense

La paranoia è un disturbo del significato.

Jonathan Safran Foer photo

“Non ricordo quante volte, dopo aver detto che sono vegetariano, il mio interlocutore ha reagito sottolineando una qualche incoerenza nel mio stile di vita o cercando di trovare qualche fallacia in un ragionamento che non avevo mai fatto.”

Spesso ho avuto la sensazione che il mio vegetarianismo importasse molto più a queste persone che a me.
Origine: Se niente importa, Tutto o niente o qualcos'altro, p. 41

Alessandro Baricco photo
William Golding photo
Alberto Castagna photo

“Io sono uno dei tanti dializzati in attesa di trapianto, Celentano dovrebbe provare a dipendere da una macchina tre volte la settimana, sapendo che con un'operazione e con un nuovo organo la vita potrebbe cambiare e tornare normale. Quello che ha detto è proprio in linea con il titolo del programma. Mi chiedo perché non continui a cantare invece che parlare di argomenti che non conosce.”

Alberto Castagna (1945–2005) giornalista e conduttore televisivo italiano

Origine: Il monologo di Celentano sui trapianti d'organo e sulla legge italiana del "silenzio-assenso" pronunciato in diretta televisiva nel corso della trasmissione 125 milioni di caz..te è stato oggetto di numerose critiche nei giorni successivi. In particolare Castagna si riferisce ad una parte del monologo di Celentano: «In Italia c'è una legge che sono sicuro che è sbagliata. La legge che ci obbliga a donare gli organi. [...] Come fa lo stato a obbligarci a donare gli organi? Sulla legge è scritto che lo stato deve aspettare che l'encefalogramma è piatto. Così un bel giorno io mi posso svegliare in ospedale senza un braccio. "Avevi l'encefalogramma piatto", mi verrebbe comunicato. Adesso uno non può avere più neppure l'encefalogramma piatto.»
Origine: Citato in Maria Volpe, Castagna indignato: aspetto un trapianto. La Mori: Adriano frainteso https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/aprile/28/Castagna_indignato_aspetto_trapianto_Mori_co_0_0104282165.shtml, Corriere della Sera, 28 aprile 2001, p. 33.

Andrea Gallo photo
Luciano Ligabue photo
Max Pezzali photo
Max Pezzali photo
Dave Eggers photo
Luca Carboni photo

“A volte penso che sei come l'acqua che sai si può bere però non si può strigere mai.”

Luca Carboni (1962) cantautore e musicista italiano

da È caduta una stella
...le band si sciolgono

Piero Angela photo

“Maledetto il sesso | che picchia così forte | che a volte mi dimentico | persino della morte.”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

da Canzone maledetta
Piccolino

Nek photo
Fabrizio Moro photo
Fabrizio Moro photo
Fabri Fibra photo
Fabri Fibra photo

“Non esiste partito, non esiste paladino, | avete visto troppe volte "Il padrino."”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Raggi laser, n. 12
Guerra e pace

Heinz Guderian photo
Oreste Benzi photo
Gianni Clerici photo
Zygmunt Bauman photo