Frasi sull'acqua
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“Mi dispiace – esclamò un italiano – che non sia peccato bere l'acqua: come sarebbe gustosa!”

Georg Christoph Lichtenberg (1742–1799) fisico, scrittore e aforista tedesco

Osservazioni e pensieri

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“A chi desidera acquisire un'idea intuitiva e non astratta della stessa, non mi riferisco all'Elena greca e neppure alla Lucrezia romana bensì alla Santissima Trinità, non posso consigliare di meglio che sognare niente, finché non si sia addormentato, ma al contrario, di vegliare nel signore e di esaminare attentamente questo periodo, dato che in esso è compreso il concetto palese. Innalzandoci sino alla sua altezza che dista gradini dal punto in cui ci troviamo e che galleggia in alto come una nuvola, e ci si presenterà il gigantesco "non"; avviciniamoci alla sua metà e ci spaventeremo per l'enorme "niente"; quando scenderemo poi nella sua profondità, entrambi si concilieranno ancora armoniosamente nel "non" che ci si presenterà dinanzi con una fiammeggiante eretta ed audace scrittura.
"Non", "niente", "non",
questo è il concetto intuitivo della Santissima Trinità, ma chi potrebbe scoprire quello astratto, dato che: "chi sale su in cielo e ne discende?", "chi nelle sue mani tiene il vento?", "chi nella sua veste raccoglie l'acqua?", "chi ha fatto nascere tutte le terre del mondo?", "Come si chiama, e come si chiama suo figlio? Sai tu questo?"”

Karl Marx (1818–1883) filosofo, economista, storico, sociologo e giornalista tedesco

dice Salomone il saggio.
Origine: Da Scorpione e felice – Romanzo Umoristico (Einige Kapitel aus SKorpion und Felix, Humoristischer Roman), a cura di Domenico Commisso e Gianni Jotti, traduzione di Lorenzo Compagnoni, Edizione Integrale La Piramide 1970, p. 73.

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“Il talento è una fonte da cui sgorga acqua sempre nuova. Ma questa fonte perde ogni valore se non se ne fa il giusto uso.”

Ludwig Wittgenstein (1889–1951) filosofo e logico austriaco

1931
Pensieri diversi

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“Fa prima la ricchezza ad indurire il cuore che l'acqua bollente un uovo.”

Karl Ludwig Borne (1786–1837) scrittore

citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, 1992, n. 2926. ISBN 881714634X

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“Cos'ha che non va l'acqua britannica?”

Margaret Thatcher (1925–2013) primo ministro del Regno Unito

nel 1989 quando ad un pranzo gli viene portata l'acqua francese Perrier

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“Per me era peso il passato, e l'acqua sembrava leggera.”

Francesco Guccini (1940) cantautore italiano

da La ballata degli annegati, n. 9
Folk beat n. 1

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“Di giorno bevo l'acqua e faccio il saggio, per questo solo a notte ho quattro soldi di messaggio.. da urlare in faccia a chi non lo raccoglie.”

Francesco Guccini (1940) cantautore italiano

da Canzone delle situazioni differenti
Stanze di vita quotidiana

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“Le rivoluzioni non si fanno con l'acqua di rose.”

Edward Bulwer-Lytton (1803–1873) scrittore, drammaturgo e politico britannico

Origine: Da The Parisians.

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“Fino alle tre preferisco l'acqua di Lourdes! È più pio.”

Teresa di Lisieux (1873–1897) religiosa e mistica francese

27 settembre 1897

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“L'acqua, cadendo goccia a goccia, riempie anche una giara. L'uomo saldo si colma di bene, anche se lo accumula poco a poco.”

Gautama Buddha (-563–-483 a.C.) monaco buddhista, filosofo, mistico e asceta indiano, fondatore del Buddhismo

122; 1994, p. 63
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“Già i Giochi e le Ferie Latine erano stati rinnovati, già l'acqua del lago Albano era stata dispersa per i campi, già il destino incombeva su Veio.”

V, 19; 1997
Iam ludi Latinaeque instaurata erant, iam ex lacu Albano aqua emissa in agros, Veiosque fata adpetebant.
Ab urbe condita, Proemio – Libro X

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“Chi l'acqua beve | Mai non riceve | Grazie da me.”

citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 571
Bacco in Toscana

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“Vadan pur, vadano a svellere | La cicoria e raperonzoli | Certi magri mediconzoli, | Che coll'acqua ogni mal pensan di espellere.”

citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 571
Bacco in Toscana

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“[Su Dalembert]: Quindici anni lavandoti con l'acqua piovana, e poi stai un pochino più attento al dollaro che guadagni nell'NBA…”

Federico Buffa (1959) giornalista italiano

dalla partita Seattle Supersonics-Philadelphia Sixers, Gennaio 2006
Citazioni tratte da telecronache

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“Del resto, un po' di fede, di speranza e di carità, è tutto quello con cui possiamo contribuire alla edificazione del regno di Dio e la fede non sarebbe necessaria, se conoscessimo tutto. Grazie a Dio, non sappiamo tutto; se lo sapessimo la nostra vita ne sarebbe smisuratamente impoverita. È una cosa meravigliosa potersi fidare di qualcuno, e dire con interiore certezza: quest'uomo è onesto, questa donna è fedele. Se lo sapessimo per conoscenza, sarebbe come dire che la pietra è dura e l'acqua è liquida.”

Variante: "Del resto, un po' di fede, di speranza e di carità, è tutto quello con cui possiamo contribuire alla edificazione del regno di Dio e la fede non sarebbe necessaria, se conoscessimo tutto. Grazie a Dio, non sappiamo tutto; se lo sapessimo la nostra vita ne sarebbe smisuratamente impoverita. È una cosa meravigliosa potersi fidare di qualcuno, e dire con interiore certezza: quest'uomo è onesto, questa donna è fedele. Se lo sapessimo per conoscenza, sarebbe come dire che la pietra è dura e l'acqua è liquida."
Origine: L'ultimo crociato, p. 245

“La mamma ti diede una religione col battesimo dell'acqua: rendila tutta tua col battesimo delle lagrime.”

Ambrogio Bazzero (1851–1882) scrittore e poeta italiano

Storia di un'anima, Lagrime e sorrisi

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“Aveva raggiunto quello stadio in cui si vedono al tempo stesso l'orrore e la piccolezza dell'universo – quel crepuscolo della doppia visione in cui sono avvolte tante persone anziane. Se questo mondo non è di nostro gusto, ebbene, in ogni caso c'è il Cielo, l'Inferno, il Nulla – l'una o l'altra di queste grandi cose, quell'immenso fondale di stelle, fuochi, atmosfera azzurra o nera. Ogni sforzo eroico, e tutto ciò che è conosciuto come arte, suppone che ci sia quel fondale, proprio come ogni sforzo pratico, quando il mondo è di nostro gusto, suppone che il mondo sia Ritto. Ma nel crepuscolo della doppia visione si deposita una mota spirituale per cui non si possono trovare parole altisonanti; non possiamo né agire né astenerci dall'azione, non possiamo né ignorare né rispettare l'Infinito. La signora Moore era sempre stata incline alla rassegnazione. Non appena sbarcata in India tutto le era parso bello, e quando aveva visto l'acqua viva nella vasca lustrale della moschea, o il Gange, o la luna, presa nello scialle della notte con tutte le stelle, le era parso di aver raggiunto una meta bella e anche facile. Essere tutt'uno con l'universo! Cosí dignitoso e semplice. Ma prima bisognava sempre compiere qualche piccolo dovere, sempre i irar fuori dal mazzo che si assottigliava una nuova carta da mettere al suo posto, e mentre lei si affannava tanto, il Marabar aveva battuto il suo gong.”

cap. XXIII, p. 229
Passaggio in India

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“Mi ritengo uno dei miracolati, con tutti i prodotti che ho assunto a vent'anni oggi devo sentirmi contento di essere vivo. Nell'Udinese mi davano il Micoren per rompere il fiato, il Cortex e il Norden per recuperare, poi il Sustanol, tutte cose oggi vietate. Le prendevo come fosse acqua minerale.”

Giovanni Galeone (1941) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Da un'intervista al TGR Abruzzo; citato in Corrado Zunino, Dopo Galeone parla Agroppi "Negli anni '60, calcio e pasticche" http://www.repubblica.it/2004/a/sezioni/sport/calcio/doping1/doping1/doping1.html, Repubblica.it, 11 gennaio 2004.

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“Ogni tanto, nelle giornate di vento, scendeva fino al lago e passava ore e guardarlo, giacché, disegnato sull'acqua, gli pareva di vedere l'inspiegabile spettacolo, lieve, che era stata la sua vita.”

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Variante: Ogni tanto, nelle giornate di vento, scendeva fino al lago e passava ore a guardarlo, giacché, disegnato sull'acqua, gli pareva di vedere l'inspiegabile spettacolo, lieve, che era stata la sua vita.

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“Dei primi filosofi, i più hanno pensato che vi siano solo principi materiali delle cose. Ciò da cui le cosa hanno il loro essere e da cui si originano e in cui corrompendosi si risolvono – poiché la sostanza permane pur mutando negli accidenti – dicono sia l'elemento primordiale e, essa sostanza, il principio delle cose; per questo pensano che niente si generi o perisca in assoluto, dato che tale sostanza permane in eterno… Ci dev'essere infatti una qualche sostanza, una o più d'una, da cui si generi il resto pur restando essa immutata. Quanto poi al numero e alla forma di tale principio non hanno tutti la stessa opinione: Talete, l'iniziatore di questa filosofia, dice per parte sua che esso è l'acqua (e per questo sostiene che la terra poggia sull'acqua) e tale opinione gli viene forse dall'aver osservato che il nutrimento di tutte le cose è umido e che perfino il caldo si genera dall'acqua e vive di essa (ma ciò onde tutte le cose si originano è il loro principio); da questo era stato indotto a tale opinione e anche dal fatto che ogni germe ha una natura umida; e anche l'acqua è il principio della natura di ciò che è umido. Vi sono poi alcuni che credono che i primi antichissimi teologi, vissuti molto prima del nostro tempo, abbiano avuto la stessa opinione sulla sostanza primordiale perché chiamavano Oceano e Teti i padri della generazione e perché dicevano che gli dei giurano per l'acqua, che quei poeti chiamavano Stige. Si onora sempre ciò che è più antico e niente è più onorato del giuramento. Non è poi sicuro che quest'opinione sulla sostanza primordiale delle cose sia talmente antica, ma si dice tuttavia, che questo fosse il pensiero di Talete sulla causa prima.”

Metafisica

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“Il barone Fisichella, che tra monsignor Airoldi e l'abate Vella faceva la spola, arrivò in casa dell'abate di prima mattina: a sorpresa, ché di solito compariva nel pomeriggio; e trafelato, sudato, confuso. Disse subito che aveva brutte nuove, ma ce ne volle prima che arrivasse a dire chiaro e tondo "Vi arresteranno, prima di sera vi arresteranno."
L'abate restò Impassibile.
"Monsignore è dispiaciuto, amareggiato… Proprio non se l'aspettava."
"Io me l'aspettavo" disse l'abate.
"Ma santo cristiano, e non potevate difilarvi da qualche parte, nascondervi?"
"Non ho voglia di muovermi, sono stanco… E poi, chiamatemi pazzo, ma ho il desiderio di vedere dove si va a finire."
"Ma questo posso dirlo io che ne sono fuori: vediamo come finisce quest'imbroglio, stiamo a vedere come se la cava l'abate Vella… Ma voi ci siete infilato così" portò la mano di taglio al disotto della bocca, ad indicare il livello d'acqua in cui l'abate stava per affogare.
L'abate scrollò di noncuranza le spalle.
"Non vi capisco" disse il barone "parola mia d'onore, non vi capisco."
"Nemmeno io" disse l'abate.
"Ma, dico: il carcere… Non vi impressiona, non vi spaventa?"
"Mi mancava a provarlo."
"A me manca di provare… Scusatemi, stavo per dirla grossa… Beh sì, mi manca di provare… Voi mi capite… E che, mi faccio…?"
"Quello che a voi manca di provare non appartiene all'uomo: ché capisco quello che volete dire… Ma il carcere sì, il carcere è dell'uomo; direi anzi che è nell'uomo."”

Leonardo Sciascia (1921–1989) scrittore e saggista italiano

Opere – 1956.1971, pp. 623-624
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“All'acqua e a ô sole fràveca' | cu na cucchiara 'mmano, | pe' ll'aria 'ncopp'a n'anneto', | fore a nu quinto piano. || Nu pede miso fauzo', | nu muvimento stuorto, | e fa nu vuolo 'e l'angelo, | primma c'arriva, è muorto.”

Raffaele Viviani (1888–1950) poeta, commediografo e compositore italiano

Fravecature
Poesie
Origine: Fabbrica, costruisce.
Origine: Impalcatura.
Origine: Falso.
Origine: Carpentieri.