
da Cervo a primavera, n. 1
Cervo a primavera
da Cervo a primavera, n. 1
Cervo a primavera
da Dedicato a Pino Daniele, ed. Ultimo round, n. 20
Miracolo!
da Canto XIX
Ipazia ovvero delle filosofie
Inno a Santa Ripsima
Origine: In Orfeo, il tesoro della lirica universale, a cura di Vincenzo Errante e Emilio Mariano, sesta edizione rinnovata e accresciuta da Emilio Mariano, Sansoni, Firenze, traduzione di Anonimo Padre Mechitarista, pp. 277-278.
citato da Aulo Gellio, Notti attiche, XIV, 1
Origine: Traduzione di Adelmo Barigazzi in Luciano De Crescenzo, Storia della filosofia greca, volume II, Da Socrate in poi, Mondadori, 1988, p. 200.
Origine: Citazione dallo Shu Ching, testo classico della letteratura cinese. Come il cielo è indispensabile alla vita di tutte le creature (ad esempio per la luce ed il calore del sole e la pioggia), così il cibo. nota a p. 164 di Ore d'ozio.
Origine: Ore d'ozio, p. 78
Smith & Wesson
Variante: [... ] Si semina, si raccoglie, e non c'è nesso tra una cosa e l'altra. Ti insegnano che c'è, ma... Non so, io non l'ho mai visto. Accade di seminare, accade di raccogliere, tutto lì. Per questo la saggezza è un rito inutile e la tristezza un sentimento inesatto, sempre. Seminammo con cura, tutti, quella volta, seminammo immaginazione, follia e talento. Ecco cosa abbiamo raccolto, un frutto ambiguo: la luce bella di un ricordo e il privilegio di una commozione che per sempre ci renderà eleganti, e misteriosi. Voglia il cielo che questo basti a salvarci, per tutto il tempo che ci sarà dato, ancora.
da Balla balla ballerino, lato A, n. 1
Dalla
1983)
Origine: In Abdallah , Versetti per un viaggiatore, a cura di Claudia Gasparini, Fondazione Piazzolla, Roma, 1994, p. 143.
Fluo. Storie di giovani a Riccione
dalle Prediche, Predica per la festa di San Giovanni Evangelista; cap. XXXV, p. 390
“Ho bisogno di cielo… | Io chiudo gli occhi | e sono infine | nell' infinito.”
da Dentro, qualcosa, vv. 18-21
L' attimo e l' infinito
La terra di Cec, pp. 18-19
Mehmed Sinap
Origine: Nome, con connotazione dispregiativa, che i turchi davano alle persone di di fede cristiana. nota a p. 18.
Origine: Bulgari di fede mussulmana. nota a p. 18
Origine: Cesare e Galileo è il titolo dell'opera teatrale di Ibsen che Slataper analizza.
Origine: Ibsen, pp. 140-141
da Per te, non contro di te mi incollerisco, p. 55
In Poeti ungheresi del '900
dalla nota di diario di giovedì 27 febbraio 1941, p. 60
Diario 1940 – 1943
“Io e te, come bellissime stelle, 30 mila metri sopra il cielo”
citato in Corriere della sera, 22 ottobre 2009
Saper amare
da Poesia d'amore nel giorno dell'Immacolata
Origine: In Poeti ungheresi del '900, a cura di Umberto Albini, ERI, Torino, 1976, p. 95.
Origine: Citato in Piccolo beviario zen, a cura di David Schiller, traduzione di Francesco Saba Sardi, Sonzogno, p. 233. ISBN 8845407187
da Testo e contesto: semiotica dell'arte e della cultura, a cura di Simonetta Salvestroni, Laterza, Roma-Bari, 1980.
Origine: Citato in A. Tocco, G. Domestico, A. Maiorano e A. Palmieri, Parole nel tempo, [Testi, contesti, generi e percorsi attraverso la letteratura italiana, 1A, Dalle origini al Trecento], Loffredo Editore, Napoli, p. 345. ISBN 978887564209-9
“… altro non resta che alzare lo sguardo al cielo | la mente assorta a riguardar le stelle.”
da Forse i fiori mi sogneranno, vv. 18-19
Il deserto e il cactus
“La pace è sempre bella, | il mito del cielo significa pace e notte.”
7, p. 539
Foglie d'erba, I dormienti
Origine: Sole e nebbie, p. 79
Origine: Dall'intervista di Dario Ronzoni, L'Italia ignorante e sospettosa, nemica della scienza http://www.linkiesta.it/it/article/2016/01/16/litalia-ignorante-e-sospettosa-nemica-della-scienza/28923/, linkiesta.it, 16 gennaio 2016.
Il fior di notte, Canti del Viggianese, in La letteratura italiana, pp. 228-229
Origine: Petali. La letteratura italiana, nota a p 228.
cap. XV, pp. 148-149
Vecchia gente e le cose che passano
Origine: Pride and Prejudice, p. 378
The Ragazzi
“La gente valiente nunca se siente valiente, cielo.
Rose Twitchell”
Under the Dome
The Aleph and Other Stories
“Le stelle in cielo
Non conoscono l'ira
Bla, bla, bla, fine”
Fight Club
Black Dagger Brotherhood, #1-9
All Things Cease to Appear
The Shadows
Variante: Se qualcun altro avesse voluto percepire il senso di infinito del tempo e dell’esistenza, quello che doveva fare era guardare il cielo notturno e sentire i propri cari che ricambiavano lo sguardo. Era la grande dualità dell’unione e della separazione.