Frasi su finestra
pagina 5
Memorie di una geisha
parte III, cap. III, p. 185
Le quattro ragazze Wieselberger

dalla nota di diario del 14 agosto 1940, p. 23
Diario 1940 – 1943

Il fior di notte, Canti del Viggianese, in La letteratura italiana, pp. 228-229
Origine: Petali. La letteratura italiana, nota a p 228.

cap. XV, pp. 148-149
Vecchia gente e le cose che passano
Heap House
My Brilliant Friend

Il Bonami dell'arte: Incontri ravvicinati nella giungla contemporanea
Mai ci eravamo annoiati
The Thirteenth Tale
Girl, Interrupted
Hardboiled & Hard Luck

2004
Effetti collaterali (Side Effects), "Fabrizio's": critica e replica
Variante: Amo le città, le strade, gli edifici, le finestre, i balconi, i muri, le strutture… La città è un concentrato di energia umana sul punto di esplodere. È lo scontro tra il vecchio e il nuovo, dove passato, presente e futuro sono compressi in un blocco unico. L’architettura per me è un simbolo. Rappresenta lo spirito del tempo, pietrificato nei muri e nelle finestre, fluido invisibile racchiuso nella pietra da misure, proporzioni e forme: gli edifici sono dei perfetti romanzi fatti di pietre e spazi vuoti… ma alla fine è l’energia umana, sono le vite vissute dietro queste pareti che conferiscono loro bellezza.
Origine: Dall'intervista di Lorenzo Bertuzzi, Oltre la città del sole http://www.fucinemute.it/1999/05/oltre-la-citta-del-sole/, FucineMute.it, 1º maggio 1999.

Capitolo primo, p. 27-28
Storia dello squadrismo
Origine: Il 15 aprile 1919, a Milano, nazionalisti, fascisti, allievi ufficiali e arditi assaltarono e devastarono la sede del quotidiano socialista Avanti! voce su Wikipedia.
Presto e bene, p. 251
Parlare italiano
Capitolo 13, p. 95
Sof'ja Petrovna
Capitolo VI – Il risveglio dell'Occidente, p. 137
La storia del mondo in 300 minuti
Origine: Aliens. Incubo, p. 7

Origine: Citato in Paolo Granzotto, Indro Montanelli, p. 92.
Origine: Qui non riposano, p. 189

“Non c’è donna più bella di quella che passa sotto la tua finestra e un attimo dopo non c’è più.”

da Una finestra tra le stelle, n. 7
Splende

vol. 8, parte 1, p. 919
Storia dell'arte italiana, L'architettura del Quattrocento
Variante: Aflak era un siriano di religione cristiana, un greco-ortodosso, ed era celebre anche per le sue lunghissime immersioni nell'acqua bollente. Mi aspettavo dunque di trovarlo in una vasca da bagno, come Marat: era invece seduto accanto alla finestra e guardava il fiume gonfio delle piogge invernali. Lo scorrere dell'acqua gli suggeriva molte idee: così era anche il corso impetuoso del nazionalismo arabo guidato dal Baas (Rinascimento) verso un'inevitabile unità araba dal Cairo alle sponde del Tigri sulle quali noi ci trovavamo. I vari fiumi non si versano in un unico mare? Aflak era incerto sul dove costruire la capitale del mondo arabo unito. Per evitare un conflitto tra il Cairo, Damasco e Bagdad in concorrenza tra di loro, bisognava crearne una nuova. Ma in quale deserto? Ricordo quell'incontro come uno degli episodi più surrealisti della mia vita professionale.

Origine: Da Mai all'altezza, Mondadori, 2017, p. 112 https://books.google.it/books?id=nBXeDQAAQBAJ&pg=PT112. ISBN 88-520-7851-7
da Hotel de la pension anglaise
Origine: Incipit di alcune opere, Poesie grigie, p. 81

vol. 8, parte 1, pp. 917-919
Storia dell'arte italiana, L'architettura del Quattrocento
Stramonio

da Serate futuriste, Editrice Tirrena, Napoli, 1930
Variante: Il restaurant Astarita è abbacinato di luce elettrica e resta avvitato nel mare dai violenti riflessi di gesso elettrico liquido. Le barche da nolo nella penombra turchina si ninnano come fette di poponi. Le caldarroste scoppiettano. Una padella frigge. Un odore di olio e di pesce fritto e di mare. Seduti a riva gruppi di popolane stritolano i tarallini bagnati nell'acqua sulfurea. Il mozzo resupino nella speranza, con gli occhi e la bocca alle stelle, canta una canzone di nasse... Gli abitanti marinai del borgo luciano, sono addossati alle finestre terrene dalle quali sfolgora l'aureo salone dello chalet Savoia. quei vani dame in décolletés e cavalieri in frac. Salone, dame e cavalieri tipo Vedova allegra... A mezzanotte, poi, nei restaurants di Santa Lucia Nuova trillano tutti i mandolini dei posteggiatori della riva, che cantano alle mense delle chanteuses ancora pulsanti di canzoni cantate e ballate...
E allora tu, nell'odor del mare, senti un odor d'amore...(da Serate futuriste, Editrice Tirrena, Napoli, 1930)
Origine: Citato in Giovanni Artieri, Napoli, punto e basta?, [Divertimenti, avventure, biografie, fantasie per napoletani e non], Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1980, pp. 605-606.

da Una finestra tra le stelle, n. 7
Splende
Origine: Antichi pittori italiani, p. 429


Sento il garrire confuso delle rondini che si sono impossessate del tetto di casa, il cinguettio degli altri uccelli che abitano negli olmi: allora mille idee ridenti colmano il mio spirito; e, nell'universo intero, nessuno ha un risveglio altrettanto piacevole e tranquillo del mio. (V; 1990, p. 29)
Viaggio intorno alla mia camera

“È forse con Dalí che per la prima volta sono state spalancate le finestre della mente.”
Origine: Citato in AA.VV., Il libro dell'arte, traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 312. ISBN 9788858018330

lettera del 5 maggio 1947 a D. J. e Florence Thomas; p. 341
Lettere

Un fiocchetto di neve, Lumehelbeke, 1891
Origine: In La poesia estone, Eesti luule, 1967; in Poeti estoni, a cura di Margherita Guidacci e Vello Salo, Edizioni Abete, Roma, 1973, p. 42.