Frasi su livello
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“Quando ero piccolo realizzavo dei filmati come hobby. Avevo una piccola telecamera, facevo degli 8mm, e questo è andato avanti fino a quando avevo circa 16 anni. E poi una sera stavo guardando la televisione e ho visto un programma che si chiama twenty/twenty dove passavano un profilo di Steven Spielberg, raccontavano la sua storia. Era il 1982, l'epoca dell'uscita di "E. T.". Ho scoperto che Spielberg era ebreo come me, e che anche lui ha cominciato girando con una 8mm come me. Inoltre non era molto bravo a scuola come me, e quindi ho preso coscienza, in quel momento, che quello che avrei voluto fare nella vita era il regista. E lo volevo fare a livello professionale, volevo fare il cinema. E volevo fare dei grandi film per raggiungere un grande pubblico. Per questo motivo poi nella mia carriera ho cercato sempre di tenere una mia autorialità all'interno di generi come la fantascienza, il fantasy, e un film come Operazione Valchiria, un film storico ma che può raggiungere un pubblico molto, molto ampio. Questo vale anche per I soliti sospetti che è uscito come un film indipendente ma io ho sempre sperato che lo potessero vedere più gente possibile. Quindi di una cosa sono sicuro: sto facendo i film che sognavo di realizzare.”

Bryan Singer (1965) regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense

citato in Film.it http://www.film.it/articolo/operazione-valchiria-intervista-a-bryan-singer/4496903

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“Mourinho? A livello personale, Mourinho è stato uno dei migliori allenatori che ho avuto, senza dubbio. Ha vinto ovunque è andato, è molto capace e ha una mentalità vincente.”

Diego Milito (1979) calciatore argentino

Origine: Citato in Milito: "Futuro? Vedrò a giugno. Su Tévez, Palacio e Mou vi dico..." http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=71511, Fcinternews.it, 7 febbraio 2012.

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“Il mio punto di vista è che l'arbitro è un uomo e può sbagliare, anche se sono stati commessi errori marchiani e lo sbaglio pesa tutto su una delle due squadre e favorisce chiaramente l'altra. Vede, io ho girato il mondo nel mio lavoro, e posso assicurarle che i nostri arbitri sono i migliori di tutti. Purtroppo nei loro confronti esistono molte pressioni e il malcostume di chi fa parte di questo ambiente. L'arbitro può sbagliare, è un uomo, e purtroppo la sudditanza psicologica esiste e continuerà ad esistere. È una molla che scatta a livello inconscio, qualcosa di inevitabile.”

Pietro Lo Monaco (1954) dirigente sportivo, allenatore di calcio e calciatore italiano

Origine: Da Paolo Camedda, Lo Monaco legge così i fatti di Catania-Juventus: "Sono stati errori marchiani ma pur sempre errori. L'arbitro è un uomo e può sbagliare, purtroppo la sudditanza psicologica esiste" http://www.goal.com/it/news/1942/esclusiveinterviste/2012/10/30/3488770/lo-monaco-legge-cos%C3%AC-i-fatti-di-catania-juventus-sono-stati, Goal.com, 30 ottobre 2012.

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“Sono un tifoso bianconero perché è il club che ha vinto di più nella storia del calcio italiano, un po' come il Bayern da noi, e ha sempre avuto campioni e allenatori di grandissimo livello. Per questo motivo da sempre sono un suo sostenitore.”

Franz Beckenbauer (1945) calciatore, allenatore, e dirigente sportivo tedesco

Origine: Citato in Un «Kaiser» per i bianconeri Beckenbauer: «Io tifo Juve» http://archiviostorico.gazzetta.it/2003/maggio/24/Kaiser_per_bianconeri_Beckenbauer_tifo_ga_0_0305249316.shtml, Gazzetta dello Sport, 24 maggio 2003.

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“L'arte è al livello più alto del pensiero immaginativo, come la scienza al livello più alto del pensiero razionale.”

Giulio Carlo Argan (1909–1992) critico d'arte, politico e docente italiano

Origine: Da Storia dell'arte italiana.

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“Provengo da Abitibi. A 14 anni, quando arrivi a Montreal, è affascinante. È stato curioso. La vita notturna, il lato oscuro della città ed anche della gente, mi hanno attratto. All'inizio non era facile perché la vita notturna, le sostanze, erano il tuo modo di vivere, l'espressione di te stesso. Quando elimini tutto questo, ed io ho eliminato tutto dal giorno alla notte, tu perdi un po' delle tue certezze. Da avere una dozzina di amici ne rimani con solo 3 o 4. Ti senti offuscato, disinteressato. Non hai più nulla da fare, non sei più eccezionale contando sulle droghe e l'alcool che ti avevano coinvolto, o diverso dal resto. Dunque sì, è la conseguente depressione che ne segue. Avrei potuto andare oltre. Arrivai al mio limite. Io penso di aver incontrato delle buone persone che mi hanno portato ad un nuovo livello di coscienza così ho deciso di fermarmi. In fine avevo anche degli interessi nella mia vita e una carriera che amavo. Questo è quello che mi ha aiutato a scegliere di vivere. Adesso mi sento bene, lucido. Di tanto in tanto prenderò un bicchiere di vino perché non bevo tanto come prima, mi da un po' alla testa e non mi piace. Non mi piace perdere la mia lucidità abbastanza semplicemente. Vorrei cercare di prendere la vita il più lucidamente possibile.”

Roy Dupuis (1963) attore cinematografico e attore televisivo canadese

dall'intervista a Echo Vedettes del 15 marzo 2002
2002

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“Nuje simmo serie… appartenimmo 'a morte!”

Totò (1898–1967) attore, commediografo, paroliere, poeta e sceneggiatore italiano

da <nowiki>'</nowiki>A livella
Poesie, A livella

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“[Sulla questione dei pari montepremi tra tennis maschile e femminile] Non conta quanta gente ci sia a vederci, ma conta il nostro livello di gioco. C'è lo stesso impegno, gli stessi sacrifici, lo stesso lavoro tecnico e atletico, e non è detto che i match a cinque set siano sempre migliori di quelli al meglio dei tre.”

Samantha Stosur (1984) tennista australiana

Origine: Citato in Davide Uccella, Vicenda "Pari Montepremi": le reazioni di Bartoli, Stephens e Stosur http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/06/28/735996-vicenda_pari_montepremi_reazioni_bartoli_stephens_stosur.shtml, Ubitennis.com, 28 giugno 2012.

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“Ad eccezione di Capello, il resto degli allenatori che sono stati al Real volevano iniziare a farsi un curriculum. Quando sono arrivati si sono dovuti mettere a sperimentare ed hanno accusato la differenza di livello rispetto ai giocatori. Per questo motivo il club ha scelto ora un allenatore che ha vinto più dei giocatori ed ha un curriculum più importante.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Real Madrid (2010 – 2013)
Origine: Citato in Mou: "Al Real per la Champions. Il mercato? Niente spese folli" http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Liga/17-07-2010/mou-al-real-la-champions-71474830863.shtml, Gazzetta dello Sport, 17 luglio 2010.

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“Senza dubbio, il riconoscimento del termine genocidio da parte dei turchi sarebbe la via più breve verso una riconciliazione tra le nostre nazioni. È una mia ferma convinzione: se questo sarà fatto e sarà fatto sinceramente, credo che in un breve periodo di tempo le nostre relazioni, cioè le relazioni tra le nazioni turca e armena potranno elevarsi verso un nuovo, più alto livello.”

Serž Sargsyan (1954) politico armeno

Origine: Citato in Il presidente armeno: il riconoscimento del genocidio essenziale per le relazioni con la Turchia http://it.euronews.com/2015/04/22/il-presidente-armeno-il-riconoscimento-del-genocidio-essenziale-per-le/, Euronews.it, 22 aprile 2015.

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“… c'è un'idea di Patrick Bateman, una sorta di astrazione, ma non esiste un vero e proprio "me". C'è soltanto qualcosa di illusorio, al mio posto, un'entità che è anche possibile toccare con mano, sennonché io non ci sono. Puoi pure sentire la mia carne a contatto con la tua, e credere che i nostri stili di vita siano comparabili, ma io semplicemente non ci sono. Per me, è difficile avere un senso, a qualsiasi livello. Io sono un'invenzione, un'aberrazione. Sono un essere umano incoerente. La mia personalità è appena abbozzata, informe; solo la mia crudeltà è persistente e alligna nel profondo. La mia coscienza, la mia pietà, le mie speranze, sono scomparse molto tempo fa (probabilmente ad Harvard), se mai sono esistite. Non esistono più frontiere da varcare. Sono ormai al di là di ogni cosa. Sono assolutamente indifferente al male che ho fatto. Non me ne importa niente di ciò che ho in comune con i pazzi e gli energumeni, con i viziosi e i maligni. Tuttavia mi tengo ancora saldo a una singola, squallida verità: nessuno è al sicuro, nessuno si salva, non c'è redenzione per nessuno. Comunque, non mi si può biasimare. Si presume che qualsiasi modello di comportamento umano abbia una sua validità. Il male sta in quello che sei? O in quello che fai? La mia pena è costante, acuta, e io non spero in un mondo migliore, per alcuno. Anzi, voglio che la mia pena sia inflitta anche ad altri. Ma anche dopo aver ammesso questo (e io l'ho ammesso innumerevoli volte, pressoché in ogni atto che ho commesso), anche dopo essermi trovato a faccia a faccia con queste verità, non avviene la catarsi. Non acquisto una conoscenza più profonda di me stesso. Nessuna nuova comprensione si ricava da ciò che racconto. Non avevo, non ho nessun motivo per raccontarvi tutto questo. Questa mia confessione non significa assolutamente nulla…”

Bret Easton Ellis (1964) scrittore statunitense

Fine di un decennio; p. 412
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“In età molto tenera i bambini sono indifesi e completamente dipendenti; li si può controllare facilmente esprimendo disapprovazione oppure facendo ricorso alla forza fisica e alle punizioni. Nei confronti dei bambini più grandi si può raggiungere lo stesso scopo con la seduzione. Al bambino viene promesso un trattamento speciale, una maggiore intimità, se si adeguerà ai desideri dei genitori. […] II bambino che viene portato a sentirsi speciale diventa il centro della lotta dei genitori per il potere e la sua posizione diventa particolarmente critica nel periodo edipico. Se è maschio entra in competizione con il padre, perché la madre lo induce a sentirsi superiore a lui. L'interesse speciale che il padre riversa sulla ragazza fa sì che questa divenga la rivale della madre. Il bambino è intrappolato in una situazione disperata. C'è sempre, da un lato, il pericolo dell'ostilità del genitore dello stesso sesso e dall'altra, se c'è stata una risposta sessuale alla seduzione, la paura dell'incesto o di un rifiuto umiliante. In quasi tutti i casi, il genitore che seduce è anche un genitore che rifiuta. A quell'età la paura dell'incesto è paura fisica dell'organo genitale adulto, che appare potente. Purtroppo per il bambino non c'è via d'uscita da questo genere di situazione edipica se non quella di sopprimere i sentimenti sessuali. Il bambino non soffoca la genitalità ma la sessualità – e cioè sensazioni di languore nell'area della pelvi, che sono la base dell'amore sessuale. Ma la soppressione dei sentimenti equivale a una castrazione psicologica e lascia orgasticamente impotenti. Sono fermamente convinto che, al livello più profondo, questa impotenza sia alla base della lotta per il potere.”

Alexander Lowen (1910–2008) psicoterapeuta, medico e psichiatra statunitense

Origine: Il narcisismo. L'identità rinnegata, pp. 77-79

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“Quelli che scrivono cazzate non ci sono oggi, vero? Bene, come sempre. Scrivono le cazzate, dicono cazzate e non ci sono e non hanno il coraggio di dirti in faccia, di guardarti in faccia. Bene, perfetto. […] Cioè, non è che sono nato ieri. Demotivato, mollo. Ma che mollo? Ma che…cosa dite? Mollo che? Ma che mollo? Ma quale mollo? Cioè, cosa vuol dire mollo, qua? Non capisco, io. Devo fare i salti in panchina? Non è nel mio carattere fare i salti in panchina. C'è qualche allenatore che fa i salti perché li ha sempre fatti. Io faccio le esultanze magari, però i salti in panchina non li ho mai fatti. Ma con questo non è che sono mollo. Mollo… se uno resiste 21 anni a questi livelli qua non credo che sia tanto mollo. Un po' di rispetto anche lì. Che mollo? Siete molli voi quando dite quelle…queste cose qua, perché vi fa comodo dire 'ste cose qua che uno è mollo. No voi tu…qualcuno, qualcuno fra virgolette. Non sono mollo. Quale mollo? Eh…ci mancherebbe, se sei mollo non fai st'attività qua. Ricordatevelo. Quest'a…è la più dura al mondo. Questa è l'attività più dura al mondo. […]Se sei mollo non vai da nessuna parte. Ok? Mollo non lo sono. Mollo saranno gli altri. Gli fa comodo dire che sono mollo. […] Qual è il problema? Perché uno dice mollo? Ma che mollo che? Cioè, siamo pazzi qua? Molli non sia…chi fa sto mestiere non è mollo. Assolutamente non può essere un mollo chi fa sto mestiere qua, ok? […] Chi dice che sono mollo non ha mai detto una volta che noi… il nostro attaccante titolare era Zé Edoardo, nel progetto nostro. […] Avete vist…avete sentito una volta che mi son lamentato, il mollo? Avete sentito il mollo che si lamenta? No! Vuol dire che non sono mollo. […] Il mollo dice un'altra cosa. […] Eccolo qua: questo vi dice quello che… che voi dite che è mollo. Non sono mollo, ho tanta grinta ancora, nel momento in cui mi sento mollo, io smetto, non è che…ci metto 30 secondi, ho sempre deciso in trenta secondi le mie…le mie cose, no no non sto lì tanti anni, no non mi voglio far niente, non voglio che la gente che mi…piangermi addosso eccetera su…c'ho tanta grinta, c'ho tanta voglia, e…io ci metterò l'anima per questa squadra, perché…per questa società, ci metterò l'anima fino, fino… sudore e lacrime anche per me, perché io a questo punto della mia carriera voglio far bene, finire bene, non non sono aspetti economici e non sono aspetti di nessun tipo che m'interessan, m'interessa solo far bene… Quando, specifico un'altra cosa, quando dico "mi diverto", non è che è un divertimento 'sto lavoro, mi diverto nel senso che ho una squadra di ragazzi che mi seguono, stiam facendo…stiam provando…concettualmente dei lavori particolari, eccetera, e questo è il divertimento, non è: se perdo mi diverto. Se perdo m'incazzo e non dormo per tre notti, se perdo sono in…spengo il cellulare e non voglio sentir nessuno, litigo a casa, litigo con tutti, non son mollo neanche qua. Anzi, sono più nervoso di tanti altri magari. Una sconfitta per me è un macigno nella testa, soffro tantissimo. Devo fare la mia autobiografia, vero, per farvi capire, per farla finita? Io vorrei più onestà professionale, io il calcio…io il calcio non lo maltratto, io il calcio, io al calcio gli voglio bene…voglio bene al calcio, soprattutto sono…ho spirito nazionalista: il calcio italiano, gli allenatori italiani, i giocatori, a tut…cioè, il b…io non voglio maltrattarlo con sterili polemiche, con cose da bassofondo. Guardiamo avanti invece, guardiamo avanti… poi l'allenatore, se perde, paga, non è un problema quello. […] Io son fatto così, son coragioso, non sono mollo. [uscendo] Vi saluta il mollo!”

Alberto Malesani (1954) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Dalla conferenza stampa al Genoa, 1 dicembre 2011 ( video su YouTube https://www.youtube.com/watch?v=hBVQAOO6zmM, video su YouTube https://www.youtube.com/watch?v=vNcSWOoUQU4)

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“Londra ha una dimensione internazionale ma non europea. I londinesi non vivono l'Europa né a livello finanziario, né a livello culturale.”

Flavio Briatore (1950) imprenditore italiano

Origine: Dall'intervista di Daniele Dallera, Briatore: «Londra? Poco europea» E scommette: vincerà la Brexit http://www.corriere.it/esteri/16_febbraio_21/briatore-londra-poco-europea-scommette-vincera-brexit-3ceb6a4c-d8d9-11e5-842d-faa039f37e46.shtml, Corriere.it, 21 febbraio 2016.

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“[Su Mario Trevi] È stata la mia unica esperienza al suo fianco. Interpretavo il ruolo della moglie, quindi ero la protagonista con lui, cui ammazzavano il figlio piccolissimo. Una di quelle storie di camorra e dolore che in quegli anni funzionava. Una rarità, purtroppo. Eppure, credo di essere adatta a ruoli seri, ma non me ne hanno mai affidati. Quello lo ricordo con piacere. Negli Anni Settanta, Mario Trevi aveva raccolto i frutti del suo lavoro, era considerato già un grande interprete della canzone napoletana. Era un cantante famoso, un personaggio doc. Poi, aveva lanciato Indifferentemente, una delle più belle canzoni del nostro repertorio, quindi per me era emozionante lavorare con lui e quel ruolo mi sembrò ancora più importante, anche se i film tratti dalle sceneggiate restavano un po' relegati in ambiti ristretti. Lui, inoltre, fu molto carino con me, che ero giovane e avevo ancora tanto da imparare. Era un'epoca meravigliosa, ricca di vitalità. Per un artista che avesse veramente voglia di fare questo mestiere era davvero stimolante. Mi ero appena trasferita a Roma. Nella capitale c'era tutto: il cinema, la musica, l'arte. S'incontravano i pittori, i poeti. Napoli era pervasa dalla stessa creatività, dalla stessa voglia di fare che si respirava dovunque. La nota dominante di quegli anni era la passione, ricordo anche il produttore del film La pagella, era un tipo particolare. Avevano coraggio, allora, rischiavano in proprio per produrre spettacoli di qualità. Tutti noi venivamo da quell'epoca, che volevamo fare gli attori, i cantanti, i musicisti, avevamo grandi maestri da imitare, ai quali ispirarci e ci avvicinavamo a loro con umiltà e serietà. Volevamo crescere, conoscere, sapere tutto quel che si poteva perché ci tenevamo a realizzare spettacoli di buon livello. Ragioniamo ancora così. Oggi, invece, tranne che per rare eccezioni (penso a Fabio Fazio, a Fiorello, per esempio), il successo immediato, i guadagni, la facile popolarità sembrano diventati gli unici obiettivi.”

Marisa Laurito (1951) attrice, showgirl e cantante italiana

Origine: Citato in Angela Matassa, Laurito: «Io, attrice drammatica in un film con Mario», Il Mattino, 17 aprile 2005.

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“[Su Marco Verratti] Per arrivare ai livelli di Pirlo deve mangiarne di pane! Nella sua posizione deve lasciare il pallone molto velocemente. Tuttavia nei controlli è fantastico. Non sente la pressione dell'avversario. Speriamo che in futuro diventi ancora più rapido nelle giocate.”

Carlo Ancelotti (1959) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in PSG, Ancelotti: "Verratti come Pirlo? deve mangiarne di pane" http://m.calcionews24.com/psg-ancelotti-verratti-come-pirlo-deve-mangiarne-di-pane-267416.html, Calcionews24.com, 21 settembre 2012.

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“A livello personale è stato molto difficile per me essere fischiato senza aver fatto nulla di sbagliato: superare questo, dare la giusta risposta in pista e alla fine essere accettato mi rende molto orgoglioso.”

Sebastian Vettel (1987) pilota automobilistico tedesco

Origine: Citato in Vettel: "Sento di essere rispettato dai piloti" http://www.formulapassion.it/2013/10/f1-vettel-sento-rispettato-dai-piloti/, Formulapassion.it, 27 ottobre 2013.

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“Mannerini mi ha insegnato che essere intelligenti non significa tanto accumulare nozioni, quanto selezionarle una volta accumulate, cercando di separare quelle utili da quelle disutili. […] Questa capacità di analisi, di osservazione, praticamente l'ho imparata da lui. Mi ha anche influenzato a livello politico, rafforzando delle idee che già avevo. Sicuramente è stata una delle figure più importanti della mia vita.”

Fabrizio De André (1940–1999) cantautore italiano

Origine: Citato in Antonio Oleari, Un viaggio lungo 40 anni, Aereostella, Milano, 2008, p. 20. Citato anche in Francesco De Nicola, Il sogno e l'avventura: la vita e la poesia di Riccardo Mannerini in Riccardo Mannerini, Il sogno e l'avventura. Poesie 1955 – 1980, a cura di Francesco De Nicola e Maria Teresa Caprile, Liberodiscrivere edizioni, Genova, 2009, p. 13. ISBN 978-88-7388-236-7

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“Alle masse si presentò come il patriota che restaura l'ordine. Curioso patriottismo il suo, in verità: un militare che, per debellare l'opposizione armata, non esita a far ricorso a mercenari stranieri.
Mobutu però non diede mai di sé l'immagine del tipico macellaio africano. A livello planetario, il suo berretto in pelliccia di leopardo, gli occhiali scuri e il bastone d'avorio, gli conferivano quell'aura un po' paternalistica e un po' pittoresca. La sua immagine, veneranda. I suoi modi, affabili. Il suo gusto per i vini francesi, eccellente. Quasi tutti i governi erano disposti a perdonargli che si proclamasse il Messia, il Redentore o il Timoniere. A ben guardare, non doveva essere per niente facile governare un paese immenso come lo Zaire.”

Albert Sánchez Piñol (1965) scrittore e antropologo spagnolo

Variante: Alle masse si presentò come il patriota che restaura l'ordine. Curioso patriottismo il suo, in verità: un militare che, per debellare l'opposizione armata, non esita a far ricorso a mercenari stranieri.Mobutu però non diede mai di sé l'immagine del tipico macellaio africano. A livello planetario, il suo berretto in pelliccia di leopardo, gli occhiali scuri e il bastone d'avorio, gli conferivano quell'aura un po' paternalistica e un po' pittoresca. La sua immagine, veneranda. I suoi modi, affabili. Il suo gusto per i vini francesi, eccellente. Quasi tutti i governi erano disposti a perdonargli che si proclamasse il Messia, il Redentore o il Timoniere. A ben guardare, non doveva essere per niente facile governare un paese immenso come lo Zaire. (pp. 78-79)
Origine: Pagliacci e mostri, pp. 78-79

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“Il mondo è sempre più diseguale ed è ormai evidente che non solo esistono elevati livelli di disuguaglianza nella maggior parte dei paesi, ma che queste disparità sono in aumento.”

Joseph Stiglitz (1943) economista e saggista statunitense

Origine: Da Io premio Nobel vi dico: le diseguaglianze sono troppe http://espresso.repubblica.it/attualita/2017/11/01/news/io-premio-nobel-vi-dico-le-diseguaglianze-sono-troppe-1.313011?ref=RHRR-BE, L'Espresso.it, 1° novembre 2017.

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“Non temo affatto di affermare che il livello medio degli animi e delle menti non cesserà di degradarsi fino a quando uguaglianza e dispotismo procederanno insieme.”

Alexis De Tocqueville (1805–1859) filosofo, politico e storico francese

dalla prefazione a L'Antico regime e la Rivoluzione; citato in Zagrebelsky 2008, p. 145

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“La grande musica è sempre drammatica, crea continuamente delle tensioni e le risolve ad un livello più alto.”

Hans Urs Von Balthasar (1905–1988) presbitero e teologo svizzero

La verità è sinfonica

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“In una mattina d'inverno – fuori la neve cadeva nella luce cupa – K. sedeva nel suo ufficio, straordinariamente stanco già nelle prime ore. Per difendersi almeno dagli impiegati di livello inferiore aveva dato al commesso l'ordine di non lasciar passare nessuno di loro perché era occupato in un lavoro importante. Ma invece di lavorare si rigirava sulla sedia, spostava lentamente qualche oggetto sul tavolo, poi senza avvedersene fece cadere il braccio disteso lungo il piano del tavolo e rimase immobile con la testa china.
Il pensiero del processo non lo lasciava più. Aveva già più volte pensato se non sarebbe stato meglio redigere una difesa e inoltrarla al tribunale. Voleva anteporvi una breve descrizione della sua vita e chiarire, riguardo ad ogni evento in qualche modo più importante, le ragioni del suo comportamento e se, secondo il suo giudizio attuale il suo modo di agire era da riprovare o approvare e quali motivi poteva addurre in un caso o nell'altro. I vantaggi di una tale difesa scritta rispetto alla pura e semplice difesa dell'avvocato, del resto per niente ineccepibile, erano indubbi. K. non sapeva affatto quello che l'avvocato intendesse fare; in ogni caso non doveva essere molto, già da un mese non lo aveva più chiamato, e in nessuna delle conversazioni precedenti K. aveva avuto l'impressione che quell'uomo potesse far molto per lui.”

Franz Kafka (1883–1924) scrittore e aforista boemo di lingua tedesca

1989

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“Non esiste un luogo, all'infuori di una conferenza sindacale di fraterna utilità, dove trovare tanta reciproca sfiducia e sospetto come in una riunione di maghi di alto livello.”

Terry Pratchett (1948–2015) scrittore e glottoteta britannico

Serie del Mondo Disco, 2. La luce fantastica (1983)

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“[L'amicizia] Unica tra tutti gli affetti, essa sembra innalzare l'uomo al livello degli dèi, o degli angeli.”

Clive Staples Lewis (1898–1963) scrittore e filologo britannico

Origine: I quattro amori, p. 79