Frasi su nuovo
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“Abbiamo edifici più alti ma temperamenti più corti, strade più larghe ma punti di vista più ristretti; spendiamo di più ma abbiamo di meno; compriamo di più, ma gustiamo di meno; abbiamo case più grandi e famiglie piccole; più comodità, ma meno tempo; abbiamo più lauree ma meno buon senso; più conoscenza ma meno criterio; più specialisti, ma ancora più problemi; abbiamo più gadgets ma meno soddisfazione; più medicine, ma meno benessere; assumiamo più vitamine ma vediamo meno risultati. Beviamo troppo; fumiamo troppo; spendiamo troppo incautamente; ridiamo troppo poco; guidiamo in maniera spericolata; ci arrabbiamo troppo; rimaniamo alzati fino a tardi; ci svegliamo troppo stanchi; leggiamo troppo poco, guardiamo troppo la TV e preghiamo raramente.
Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori; voliamo con aerei più veloci per arrivare presto, per fare meno e tornare prima; firmiano più contratti solo per realizzare meno profitti; parliamo troppo; amiamo troppo poco e mentiamo troppo spesso; abbiamo imparato a condurre un'esistenza, ma non una vita; abbiamo aggiunto anni alla vita, non vita agli anni. Abbiamo raggiunto la Luna e ne siamo tornati, ma abbiamo problemi ad attraversare la strada per incontrare un nuovo vicino; abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non quello interiore; abbiamo fatto cose più grandi, ma non migliori; abbiamo pulito l'aria, ma inquinato l'anima; abbiamo separato l'atomo, ma non il nostro pregiudizio; scriviamo di più, ma impariamo di meno; pianifichiamo di più, ma realizziamo di meno; facciamo aerei più veloci, ma linee più lunghe; abbiamo imparato ad affrettarci, ma non ad aspettare; abbiamo più armi ma meno pace; redditi maggiori ma meno moralità; più feste, ma meno divertimento; più cibo ma meno appagamento; più conoscenze, ma meno amicizie; più fatica me meno successo. Costruiamo più computer per contenere più informazioni e produrre più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno; guidiamo macchine più piccole che hanno grandi problemi; costruiamo grandi fabbriche che producono di meno. Ci siamo allargati nella quantità, ma accorciati nella qualità. Questi sono i tempi dei fast food e della digestione lenta; uomini alti ma con carattere debole; profitti esorbitanti e relazioni poco profonde. Questi sono i tempi di pace nel mondo, ma di guerriglia domestica; più piacere e meno divertimento; francobolli più costosi, ma spedizioni più lente; più varianti di cibo, me meno nutrizione. Questi sono i giorni dei due stipendi in famiglia, ma più divorzi; questi viaggi brevi, pannolini usa e getta, soggiorni di cartone, moralità usa e getta, esperienze di una notte, fisici sovrappeso, pillole che fanno tutto dal rallegrarti, a prevenire, rilassare o uccidere. E' una epoca in cui c'e' molto in vetrina e poco in magazzino.”

Words Aptly Spoken (1995)

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“La Sicilia vada via dall'Italia e punti sul separatismo. L'Isola non sarà governata più dalla mafia, dalla politica, dai Calogero Sedara, ma dai siciliani veri, compresi i nobili, come ai tempi di Federico II. E di nuovo stupirà il mondo…”

Edward Luttwak (1942) economista e saggista rumeno

Origine: Citato in Luttwak: "La Sicilia vada via dall'Italia e punti sul separatismo". I grillini al timone? http://www.lavocedinewyork.com/Luttwak-La-Sicilia-vada-via-dall-Italia-e-punti-sul-separatismo-I-grillini-al-timone/d/13893/, La Voce di New York.com, 16 agosto 2015.

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“Secondo la regola, | il prigioniero nuovo | deve dormire | accanto alla latrina.”

Ho Chi Minh (1890–1969) rivoluzionario vietnamita

Regole carcerarie, p. 43
Diario dal carcere

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“Noi non vogliamo affrontare problemi che sembrano impossibili da affrontare. Insomma, sono tutti noiosi: la povertà, la criminalità e tutta quella merda. Sembrano intrattabili; sembrano irreparabili. Nessuno può risolverli, quindi cerchiamo di tirarci fuori dalla questione e di preoccuparci di ciò che è immaginario, tanto per cominciare. Non sembra come in quei libri, 1984 e Il nuovo mondo?”

John Carpenter (1948) regista statunitense

Tutte le cose in quei libri sembrano avverarsi.
I don't think we want to deal with the problems that seem to be impossible to deal with. Y'know, they're all boring: poverty, crime and all that shit. They seem intractable; they seem beyond repair. Nobody can solve this, so let's hype ourselves out and worry about what's imaginary to begin with. Doesn't it sound like those books, 1984 and Brave New World? All of the things in those books seem to be coming true.

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“Le periferie, che sono molto più integrate da un punto di vista di comunicazione rispetto a quelle del secolo scorso, sono invece distaccate e non rappresentate da un punto di vista sociale e politico. Qui spesso le reti sociali sono scadenti o assenti. Il controllo sugli spazi urbani periferici risulta complesso e difficile, tanto che vaste aree — specie nelle megalopoli — finiscono sotto il dominio di mafie e di cartelli internazionali o nazionali del crimine. La città del XXI secolo è sempre meno una comunità di destino. Anzi, mentre una parte di essa viene assorbita nei flussi globali e procede sulla via dell’internazionalizzazione, un’altra resta ai margini e fuori dai circuiti di integrazione, se non sprofonda in una condizione di isolamento. Sono i quartieri abbandonati dove spesso le persone vivono per l’intera esistenza e dove forse i figli faranno la stessa vita dei genitori. L’universo delle megalopoli si è strutturato in modo che molto spazio abitato diventi luogo di esclusione. La megalopoli produce costantemente periferie urbane e periferizzazioni umane. Di fronte a questa realtà, specie nel Sud del mondo, lo Stato e le istituzioni sovente rinunciano ad un controllo reale di questi spazi. Diventa un mondo perduto, in cui i drammi umani e sociali si annodano con reti criminose e ribellismi endemici, nel quadro di una cultura della sopravvivenza. Il cristianesimo — su impulso di papa Bergoglio — ha la possibilità di comprendere in modo nuovo la condizione umana e urbana del XXI secolo.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

da Periferie. Crisi e novità per la Chiesa, Jaka Book, 2016
Libri

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“Fight Club è una montagna russa mascherata da filosofia — il tipo di montagna russa in cui alcuni finiscono per vomitare mentre altri non vedono l'ora di salirci di nuovo.”

Roger Ebert (1942–2013) critico cinematografico statunitense

Fight Club is a thrill ride masquerading as philosophy--the kind of ride where some people puke and others can't wait to get on again.

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“Egli [Balthasar] ci parlò fin dall'inizio di Adrienne e subito destò il nostro interesse appassionato, perché la sensibilità cristiana a cui siamo stati educati ci rendeva assetati di chi ha il dono di vivere un rapporto grande e significativo con Dio e di saperlo comunicare. Affascinati dalla teologia di von Balthasar non potevamo non inoltrarci con lui sulla strada di un nuovo connubio tra teologia e santità.”

Angelo Scola (1941) cardinale e arcivescovo cattolico italiano

Origine: Dalla Prolusione https://books.google.it/books?id=MeIBWogbfiUC&pg=PA7 in Aa. Vv., La missione ecclesiale di Adrienne Von Speyr. Atti del II° Colloquio Internazionale del pensiero cristiano, promosso da ISTRA (Istituto di Studi per la Transizione), Jaca Book, Milano, 1986. ISBN 88-16-30140-6

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“Eros qual fabbro con un grande maglio | di nuovo m'ha colpito, | nel torrente invernale m'ha tuffato.”

Anacreonte (-570–-485 a.C.) poeta greco antico

da Libro II; in Anacreonte, p. 145
Origine: Con l'immagine del fabbro è raffigurato il terribile potere di Eros che prima arroventa e poi raggela. nota a p. 145 di Anacreonte.

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“[A Silvio Berlusconi] Bisogna trovare un'etichetta, un nome nuovo, un simbolo, un qualcosa che possa unire gli elettori moderati che un tempo votavano per il pentapartito. Con l'arma che tu hai in mano delle televisioni, attraverso le quali puoi fare una propaganda martellante, ti basterà organizzare un'etichetta, un contenitore. Hai uomini sul territorio in tutta Italia, puoi riuscire a recuperare quella parte di elettorato che è sconvolto, confuso, ma anche deciso a non farsi governare dai comunisti, e salvare il salvabile.”

Bettino Craxi (1934–2000) politico italiano

Origine: Da una riunione avvenuta il 4 aprile 1993 a Villa San Martino, residenza di Berlusconi, e riportata da Ezio Cartotto, lì presente; citato in Gianni Barbacetto, Berlusconi, 20 anni fa la discesa in campo. Con la regia di Craxi e Dell’Utri http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/26/berlusconi-20-anni-fa-la-discesa-in-campo-con-la-regia-di-craxi-e-dellutri, IlFattoQuotidiano.it, 26 gennaio 2014.

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“Il disegno dei borghi fu commesso, con opportuna delibera, ad otto architetti siciliani; perché fin dal suo sorgere (nella luce nuova delle opere e dei giorni attesi) l'edilizia rurale dell'appoderamento ripetesse dagli autori e inventori, nati nell'isola, forme congeniali alla natura e ai paesi di Sicilia: direi al senso del suo costume e della sua storia mediterranea, al suo essere: antico e nuovo. E davvero le forme han corrisposto, per felicità intera e nativa, all'aspettazione ed alla fede. Ho veduto i raduni bianchi dei cubi nella immensità della terra, quasi gregge portatovi da Geometria: e una limpida disciplina di masse, riquadri, diedri, gradi; e li avviva una grazia semplice, un'opportunità dell'atto, una speranza. E mi parvero già custoditi dal senno: non nati dall'arbitrio tetro, come può accadere a chi ha matita tra mano da fare i rettangoli, e soltanto matita. E vi erano brevi, puri portici: tinti alla calce i volti, i pilastri: e a sfondo il sereno. Archi a sesto, campiti di turchese. E la torre. Sul lastrico del cortile erano portate le ombre, come ore. E gli sgrondi cadevano alla serpentina lunga dei tegoli veduti in taglio, quasi ghirigoro o belluria: ma non ghirigoro, disegno sano anzi e venuto da necessità. E la porta era accesso già sacro, e la cucina in luce, con l'acquaio, pareva sbandire tutti i mali del luogo come dèmoni il fulgore dell'Arcangelo.”

Carlo Emilio Gadda (1893–1973) scrittore italiano

Origine: Da I nuovi borghi della Sicilia rurale http://www.gadda.ed.ac.uk/Pages/resources/essays/borghisici.php, La Nuova Antologia, Roma, 1941, 1° febbraio 1941, p. 7.

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“Invitare i lettori a non leggere gli articoli di Wikipedia e a preferire loro la Treccani, la Britannica o un’altra enciclopedia, cartacea o online, ma comunque provvista di un comitato editoriale è una cosa; convincerli davvero a farlo è un’altra. Di fatto, il problema dell’autorevolezza si pone a chiunque cerchi un’informazione. E dato che chiunque cerchi un’informazione ha molte probabilità di farlo usando Google, se un articolo di Wikipedia si trova in cima alla pagina di risposta di Google, come spesso capita, allora è inevitabile che si vada poi a guardare l’articolo di Wikipedia. La battaglia da combattere quindi non è invitare a non consultare Wikipedia o cercare di convincere che sarebbe meglio non guardare Wikipedia, quanto cercare di migliorare la qualità di quello che vi si trova, dato che è lì e non altrove che è probabile che i vostri amici, figli, colleghi e studenti finiranno per guardare, e dato che Wikipedia può venir editata.
Invitare ad intervenire su Wikipedia non è certo esente da rischi; innumerevoli possibilità di inquinamento si profilano all’orizzonte: persone che scrivono elogi ai propri beniamini (inclusi se stessi) e filippiche contro i propri nemici, interventi pubblicitari, vandalismo tribale o religioso, incapacità di mettere due parole in croce, impertinenza, dilettantismo e via dicendo. Ma non c’è nulla di nuovo sotto il sole. L’aneddotica invita a una certa cautela anche nel caso di enciclopedie cartacee di vecchio pelo. L’impareggiabile Edwards, luminosa enciclopedia di filosofia degli anni ’60 dello scorso secolo, avendo subappaltato le voci sulla filosofia italiana, offre al lettore una voce sull’assai marginale ‘Gallarate movement’ che tradisce la volontà del subappaltatore di dar lustro alle sue amicizie. Il Lexicon der Renaissance pubblicato nella ex Germania Orientale poco prima del crollo del Muro di Berlino può servire per un corso sulla cultura di regime della ddr e molto meno per ottenere informazioni sul Rinascimento. Più banalmente le enciclopedie, capitolazioni al tentativo di mettere ordine nel sapere imponendo l’unico registro classificatorio su cui nessuno ha obiezioni, ovvero l’ordine alfabetico, sono inevitabili specchi del loro tempo; non esistono enciclopedie perfette né metodi consensuali per generarle; non esiste un loro lettore da cima a fondo – e quando esiste, è un po’ eccentrico; sono collezioni di frammenti, legati a logiche decisionali che muovono da piani grandiosi e producono compilazioni di liste della spesa. E se servono, come servono, più a chi le scrive che a chi le legge, in quanto aiutano a mettere in forma semplice e concisa un sapere, o in quanto creano o cristallizzano identità culturali; allora la funzione addizionale di Wikipedia è che aiuta molti a chiarirsi le idee; non leggendo, ma scrivendo.”

Roberto Casati (1961) filosofo italiano

cap. Ha senso fare la guerra a Wikipedia?
Contro il colonialismo digitale

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“Non riesci mai totalmente ad adattarti a un posto nuovo. Puoi soltanto trovare un modo per fare in modo che funzioni.”

Gael García Bernal (1978) attore messicano

Variante: Non riesci mai totalmente ad adattarti a un posto nuovo. Puoi soltanto trovare un modo affinchè funzioni.

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“Le masse scontente sono simili a zeri, che certo possono diventare temibili, appena una unità dia loro di nuovo un significato.”

Ernst Jünger (1895–1998) filosofo e scrittore tedesco

da Nota di diario del 19 giugno 1943, Parigi, p. 277
Irradiazioni. Diario 1941-1945

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“Robert ha di nuovo, diciamo, mascolinizzato il panorama degli attori americani, ma i suoi personaggi riflettono anche tanta fragilità e i difficili legami che spesso i ragazzi di oggi hanno con la famiglia o nei rapporti.”

Allen Coulter regista statunitense

Origine: Citato in Il vampiro Pattinson ora è un ribelle come James Dean https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/marzo/02/vampiro_Pattinson_ora_ribelle_come_co_9_100302078.shtml, Corriere della Sera, 2 marzo 2010.

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“Non arrenderti, | domani vedrai | che sarai di nuovo in piedi | a volte il mondo ti metterà KO, | ma capirai chi sei, chi sono i tuoi amici.”

Lenny Kravitz (1964) cantautore, polistrumentista e produttore discografico statunitense

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“Casa fatta di nuovo e vigna posta, non può l'uom sapere quanto gli costa.”

Cristoforo Poggiali (1721–1811) bibliotecario, erudito ed ecclesiastico italiano

Origine: Proverbj, motti e sentenze ad uso ed istruzione del popolo, p. 232

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“Il Nuovo Testamento contiene bensì dei miti, ma il mito è la forma espressiva naturale, forse insostituibile della religione: soltanto il mito infatti può descrivere il fatto paradossale, irriducibile al pensiero razionale come al pensiero storico, dell'irruzione della trascendenza nella nostra storia, della «Parola fatta carne.»”

Giovanni Miegge (1900–1961) teologo italiano

da L'evangelo e il mito nel pensiero di Rudolf Bultmann, Milano, Edizioni di comunità, 1956, p. 128.
Origine: Citato in Gianfranco Morra, Specchio dei tempi. Antologia interdisciplinare, Editrice La Scuola, 1981, p. 533.

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