Frasi su questione
pagina 2

Douglas Adams photo

“Indiscreto e sfacciato. Non lo nego. Ma io sono un investigatore privato. Mi pagano perché sia indiscreto e sfacciato. Non spesso né in abbondanza come vorrei, ma io sono comunque professionalmente indiscreto e sfacciato.»
«Che peccato. Io trovo che sia molto più divertente essere indiscreti e sfacciati per hobby. E così lei è un professionista e io una dilettante a livello olimpionico. Lei non ha l'aria di un investigatore privato.»
«Nessun investigatore privato ha l'aria dell'investigatore privato. Questa è una delle regole fondamentali dell'investigazione privata.»
«Ma se nessun investigatore privato ha l'aria dell'investigatore privato, come fa l'investigatore privato a sapere che aria non deve avere? A me pare che qui nasca un problema.»
«Sì, ma non così grosso da tenermi sveglio la notte» ribatte Dirk esasperato. «Comunque, io non sono come gli altri investigatori privati. I miei metodi sono olistici e, nel senso proprio della parola, caotici. Io opero investigando la fondamentale interconnessione tra tutte le cose.»
Sally Mills non disse nulla, batté solo le palpebre.
«Ogni particella dell'universo» continuò Dirk infervorandosi e cominciando a mostrare un certo sguardo spiritato «influisce su ogni altra particella, per quanto debolmente o indirettamente. Ogni cosa è interconnessa con ogni altra cosa. Il battito delle ali di una farfalla in Cina può influire sul percorso di un uragano nell'Atlantico. Se io potessi interrogare la gamba di questo tavolo in un modo che avesse senso per me o per la gamba del tavolo, essa potrebbe darmi la risposta a ogni interrogativo sulla natura dell'universo. Potrei porre a una persona qualsiasi, scelta a caso, tutte le domande che mi vengono in mente; e le sue risposte, o l'assenza delle risposte, sarebbero in qualche modo pertinenti al problema di cui sto cercando la soluzione. È solo questione di sapere come interpretarle. Anche lei, che ho incontrato in modo del tutto casuale, probabilmente è a conoscenza di cose che hanno un'importanza fondamentale per la mia investigazione, se solo sapessi che cosa chiederle, cosa che non so, e se solo me ne prendessi la briga, cosa che non voglio.”

capitolo 10
Serie di Dirk Gently, La lunga oscura pausa caffè dell'anima

Galileo Galilei photo

“Io stimo più il trovar un vero, benché di cosa leggiera, che 'l disputar lungamente delle massime questioni senza conseguir verità nissuna.”

Galileo Galilei (1564–1642) scienziato italiano

da Scritti letterari, a cura di Alberto Chiari, Le Monnier

Galileo Galilei photo
Milan Kundera photo

“Chi pensa che i regimi comunisti dell'Europa Centrale siano esclusivamente opera di criminali, si lascia sfuggire una verità fondamentale: i regimi criminali non furono creati da criminali ma da entusiasti, convinti di aver scoperto l'unica strada per il paradiso. Essi difesero con coraggio quella strada, giustiziando per questo molte persone. In seguito, fu chiaro che il paradiso non esisteva e che gli entusiasti erano quindi degli assassini. Allora tutti cominciarono a inveire contro i comunisti: Siete responsabili delle sventure del paese (è impoverito e ridotto in rovina), della perdita della sua indipendenza (è caduto in mano alla Russia), degli assassinii giudiziari Coloro che venivano accusati rispondevano: Noi non sapevamo! Siamo stati ingannati Noi ci credevamo! Nel profondo del cuore siamo innocenti! La discussione si riduceva a questa domanda: Davvero loro non sapevano? Oppure facevano solo finta di non aver saputo nulla? Tomas seguiva la discussione (così come la seguivano tutti i dieci milioni di cechi) e si diceva che tra i comunisti c'era sicuramente chi non era del tutto all'oscuro (dovevano pur sempre aver sentito parlare degli orrori che erano stati commessi e che venivano ancora commessi nella Russia postrivoluzionaria). Ma era probabile che la maggior parte di loro non ne sapesse davvero nulla. E si disse che la questione fondamentale non era: Sapevamo o non sapevamo?, bensì: Si è innocenti solo per il fatto che non si sa? Un imbecille seduto sul trono è sollevato da ogni responsabilità solo per il fatto che è un imbecille? Ammettiamo pure che un procuratore ceco che all'inizio degli Anni Cinquanta chiedeva la pena di morte per un innocente sia stato ingannato dalla polizia segreta russa e dal proprio governo. Ma ora che sappiamo tutti che le accuse erano assurde e i giustiziati innocenti, com'è possibile che quello stesso procuratore difenda la purezza della propria anima e si batta il petto: La mai coscienza è senza macchia, io non sapevo, io ci credevo. La sua irrimediabile colpa non risiede proprio in quel 'Io non sapevo! Io ci credevo!'? Fu allora che a Tomas tornò in mente la storia di Edipo: Edipo non sapeva di dormire con la propria madre ma, quando capì ciò che era accaduto, non si sentì innocente. Non poté sopportare la vista delle sventure che aveva causato con la propria ignoranza, si cavò gli occhi e, cieco, partì da Tebe. Tomas sentiva le grida dei comunisti che difendevano la loro purezza interiore e diceva tra sé: Per colpa della vostra incoscienza la nostra terra ha perso, forse per secoli, la sua libertà e voi gridate che vi sentite innocenti? Come potete ancora guardarvi intorno? Come potete non provare raccapriccio? Siete o non siete capaci di vedere? Se aveste gli occhi, dovreste trafiggerveli e andarvene da Tebe!”

L'insostenibile leggerezza dell'essere

Friedrich Nietzsche photo
Hans Küng photo
John Stuart Mill photo
Milton Friedman photo

“Come principio politico, l'imposizione di tasse e la destinazione dei proventi sono una funzione dei governi. Abbiamo istituito complesse norme costituzionali, parlamentari e giudiziarie per controllare tali funzioni, per garantire che le tasse vengano imposte quanto più possibile in accordo con le preferenze e i desideri della popolazione: alla fin fine, "niente tassazione senza rappresentazione" era uno dei gridi di battaglia della Rivoluzione americana. Abbiamo un sistema di controlli e contrappesi tra poteri proprio per separare la funzione legislativa di imporre tasse e stabilire i capitoli di spesa dalla funzione dell'esecutivo di riscuotere le tasse e amministrare i programmi di spesa e dalla funzione giudiziaria di mediare le dispute e interpretare la legge.
Nel caso in questione l'uomo d'affari — per iniziativa propria o incaricato, direttamente o indirettamente, dagli azionisti — sarebbe simultaneamente legislatore, amministratore e giurista. A lui toccherebbe decidere chi tassare, per quale importo e a quale fine e sempre a lui spetterebbe scegliere la destinazione del gettito. In tale funzione egli sarebbe guidato esclusivamente da una generica esortazione proveniente dall'alto a limitare l'inflazione, a migliorare la qualità dell'ambiente, a combattere la povertà e così via. (da La responsabilità sociale delle imprese consiste nell'aumentare i profitti”

Milton Friedman (1912–2006) economista statunitense

The Social Responsibility of Business is to Increase its Profits http://www.colorado.edu/studentgroups/libertarians/issues/friedman-soc-resp-business.html), New York Times Magazine, 13 settembre 1970

Karl Marx photo
Italo Calvino photo
Robert Anson Heinlein photo
Lev Nikolajevič Tolstoj photo

“Una delle più penose condizioni per i gelosi (e gelosi sono tutti nella nostra vita di società) è trovarsi costretti a quelle relazioni mondane che mettono in una grande e pericolosa intimità gli uomini e le donne. Bisogna diventar ridicoli oppure permettere l'intimità nei balli, l'intimità tra i medici e le loro clienti, l'intimità con gli artisti, i pittori e specialmente i musicisti. Le persone si occupano insieme della più nobile tra le arti, la musica: perciò è necessaria quella tale intimità, e quell'intimità non ha nulla di biasimevole: soltanto un marito scioccamente geloso può vedervi qualcosa di male. E intanto tutti sanno che proprio a mezzo di occupazioni, e specialmente della musica, avviene la maggior parte degli adultèri nel nostro mondo. Evidentemente li avevo messi nella medesima situazione penosa nella quale mi trovavo io: per un pezzo non mi riuscì di dir nulla. Ero come una bottiglia capovolta dalla quale l'acqua non esce perché è troppo piena. Volevo ingiuriarlo, scacciarlo, ma invece sentivo che dovevo invece mostrarmi amabile e affettuoso con lui. E così feci. Finsi di approvare tutto, per quello stesso strano sentimento che mi obbligava a rivolgermi a lui con tanta maggiore gentilezza quanto più la sua presenza mi era penosa. Gli dissi che mi affidavo al suo gusto e consigliai lo stesso a mia moglie. Egli rimase ancora un poco, quanto bastava per cancellare la sgradevole impressione che aveva prodotto la mia subitanea entrata nella stanza, con quel viso stravolto e quel mio silenzio, e poi se ne andò, figurando di aver finalmente deciso quel che si dovesse suonare. Io ero interamente persuaso che a paragone di ciò che li preoccupava la questione dei pezzi da suonare era per loro senza alcuna importanza.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo

cap. XXI, 1968

Christopher Hitchens photo
Anthony de Jasay photo
Carl Schmitt photo
Arno Schmidt photo
Paul Davies photo
Giovanni Allevi photo
Alessandro Baricco photo
Nikolaj Aleksandrovič Berdjaev photo
Vincenzo De Luca photo

“Rimangono due questioni completamente irrisolte all'interno del Pd: la chiarezza programmatica e l'assoluta mancanza di radicamento nei territori. Come altro si può spiegare che davanti ad una crisi drammatica del centrodestra, il Pd non riesca a schiodarsi dal suo 25%?”

Vincenzo De Luca (1949) politico italiano

Origine: Da un post http://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=163882880293483&id=53388213256 sulla pagina ufficiale, Facebook.com, 27 settembre 2010.

André Louf photo
Francesco di Sales photo
Papa Pio X photo
Edward Luttwak photo
David Foster Wallace photo
Vandana Shiva photo
Francesco Saverio Nitti photo
Lucio Battisti photo
Tommaso d'Aquino photo

“Il bene si diffonde.”

Tommaso d'Aquino (1225–1274) frate domenicano

I, questione 5, articolo 4, ad 2

Fred Perry photo

“Non è questione di produrre un campione, ma che qualcuno abbia talmente tanta fame di vincere che riesca ad arrivare.”

Fred Perry (1909–1995) tennista britannico

Origine: Citato in Enos Mantoani, In odor di GOAT: Fred Perry http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2011/07/04/537693-odor_goat_fred_perry.shtml, Ubitennis.com, 4 luglio 2011.

“Vespa non lo considero un giornalista, lo considero un servo di regime. […] Non [è una questione, NdR] di sinistra o di destra: non si può essere considerati giornalisti se non si ha il coraggio di dire la verità, e la verità non è né di sinistra né di destra.”

Giorgio Bocca (1920–2011) giornalista italiano

Origine: Da un' intervista http://www.la7.it/invasionibarbariche/pvideo-stream?id=i365857 a Daria Bignardi nel programma Le invasioni barbariche, LA7, 10 dicembre 2010; citato in Giorgio Bocca: "Vespa non è un giornalista, è un servo di regime" http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12/11/giorgio-bocca-vespa-non-e-un-giornalista-e-un-servo-di-regime/81388/, il Fatto Quotidiano.it, 11 dicembre 2010.

Stefano Rodotà photo
Papa Leone XIII photo
Piero Angela photo
Silvio Berlusconi photo
Pif photo
Margherita Hack photo
Lothar Matthäus photo

“So tutto dell'Inter. È la mia squadra, lo sarà per sempre. È una questione affettiva difficile da spiegare. Quando la vedo giocare, dentro di me è un tumulto di emozioni.”

Lothar Matthäus (1961) allenatore di calcio e calciatore tedesco

Origine: Citato in "Eto'o fai come Berti E l'Inter spicca il volo http://archiviostorico.gazzetta.it/2011/marzo/31/Eto_fai_come_Berti_Inter_ga_10_110331009.shtml, Gazzetta dello Sport, 31 marzo 2011

Roger Federer photo
Samantha Stosur photo

“[Sulla questione dei pari montepremi tra tennis maschile e femminile] Non conta quanta gente ci sia a vederci, ma conta il nostro livello di gioco. C'è lo stesso impegno, gli stessi sacrifici, lo stesso lavoro tecnico e atletico, e non è detto che i match a cinque set siano sempre migliori di quelli al meglio dei tre.”

Samantha Stosur (1984) tennista australiana

Origine: Citato in Davide Uccella, Vicenda "Pari Montepremi": le reazioni di Bartoli, Stephens e Stosur http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/06/28/735996-vicenda_pari_montepremi_reazioni_bartoli_stephens_stosur.shtml, Ubitennis.com, 28 giugno 2012.

Fabio Caressa photo
Felice Ippolito photo
Beppe Fenoglio photo
Yukio Mishima photo
Umberto II di Savoia photo
Bertrand Russell photo

“Gli utilitaristi si sono dati molto da fare per dimostrare che la vita di un maiale non è più felice di quella di un filosofo: proposizione assai dubbia; se avessero considerato la questione con sincerità, ben difficilmente sarebbero giunti tutti alla medesima conclusione.”

Bertrand Russell (1872–1970) filosofo, logico e matematico gallese

Origine: Da L'autobiografia, Longanesi, 1969, p. 261; citato in Edward Johnson, Vita, morte e animali, in Aa. Vv., Etica e animali, Liguori, 1998, p. 125. ISBN 88-207-2686-6

Paolo Crepet photo

“C'è un problema psicologico, non giuridico: voi siete mamme e non ve lo devo dire io che quei nove mesi non sono solo una questione di crescita biologica. Ci sono migliaia di studi che testimoniano che tra la mamma e il bambino che ha in pancia si stabilisce una relazione affettiva. […] Le donne che chiedono ad altre di portare avanti, per loro, la gravidanza? Orribile, nazismo, nazismo puro. Voi parlate dei diritti degli adulti e non dei diritti dei bambini.”

Paolo Crepet (1951) medico, psichiatra e scrittore italiano

Origine: Durante il programma televisivo Tagadà, 12 gennaio 2016; citato in Lo psichiatra Paolo Crepet: «la gestazione per altri? Nazismo puro» http://www.uccronline.it/2016/01/16/lo-psichiatra-paolo-crepet-la-gestazione-per-altri-nazismo-puro/, UccrOnline.it, 16 gennaio 2016.

Giorgia Meloni photo
Mina (cantante) photo
Andrea Camilleri photo
Luciano De Crescenzo photo

“[…] perché anche l'amore per una città può essere incondizionato, soprattutto se la città in questione è Napoli.”

Luciano De Crescenzo (1928–2019) scrittore italiano

Non parlare, baciami: La Filosofia e l'Amore

Rex Stout photo
Franco Fochi photo

“Pensare è inevitabile. Privilegio della creatura ragionevole, è anche il suo continuo tormento. La mamma, contemplando il bimbo che dorme, beato, nella sua culla, arriva a invidiarlo “perché ancora non pensa”…
Ma si tratta, nella generalità dei casi e degl’individui, d’occupare la mente in bisogni immediati o poco più. Raramente vuol dire immergersi in ciò che, né semplice né trasparente, si presenta come un abisso da mozzare il fiato. Domandiamoci se quest’altro pensare — che è considerare, scrutare, meditare — sia da tutti, o se invece non abbia in sé qualcosa che, come effetto più naturale e comune, dia lo sgomento ai più e li induca a rifuggirne. Per meditare, bisogna esserci avvezzi, o nati addirittura.
Ecco allora che la ragione, impreparata e tuttavia chiamata a pronunciarsi sulla più grave questione che si possa offrire, rivela una miserevole impotenza: le sue risposte sono spesso le più meschine e goffe che si possano immaginare; le sue contraddizioni hanno dell’incredibile. Per esempio, che cosa può esserci di più sciocco e assurdo che la frase di conforto usuale: Fatti coraggio, la vita è tutta così? Bel conforto. Eppure è formula di dovere nelle visite a persone colpite da un lutto o da altra grave disgrazia. Intanto si augura ai vicini, o a noi stessi, di campare il più a lungo possibile; per tornare poi, di lì a un momento, all’dea squallida che meglio sarebbe non esser mai nati. E il coro dei presenti fa eco: Proprio.”

Franco Fochi (1921–2007) linguista e saggista italiano

Origine: La festa turbata, p. 18

Oscar Wilde photo
Italo Calvino photo
Richard Bach photo
Marco Travaglio photo

“Gli Italiani, quando scoprirono di essere stati derubati e grassati per anni dai loro sedicenti rappresentanti, s'incazzarono. Finché durò il fruscio delle mazzette negli orecchi degli Italiani, fu facile per loro comprendere chi fossero le vittime della Grande Ruberia: erano loro. I partiti, per mantenere i loro apparati elefantiaci ed il tenore di vita principesco di molti loro boss, imponevano il pizzo su ogni loro appalto; gli imprenditori gonfiavano i prezzi dei lavori con continue varianti in corso d'opera, lo Stato si svenava con una spesa pubblica sempre più fuori controllo, ed ogni anno veniva da noi a bussare a quattrini con leggi finanziarie sempre più giugulatorie. Nel 1993 eravamo sull'orlo della bancarotta. Lo Stato italiano non aveva letteralmente più un soldo in cassa: mancava persino di che pagare gli stipendi ai dipendenti pubblici. Una situazione pre-Argentina, che costrinse il governo Amato a varare la più spaventosa legge finanziaria della storia d'Europa. Era, quello, lo scontrino fiscale di Tangentopoli. E toccò ai cittadini pagare il conto. Che dovevano fare i derubati? Metter mano ai portafogli e ringraziare chi li aveva ridotti così? Il minimo che si dovesse fare era quel che fecero decine di veneziani, inseguendo De Michelis per le calli della Laguna al grido di «ladròn, ladròn». E quel che fecero migliaia di romani di destra e di sinistra, lanciando banconote false contro Craxi che usciva dalla sua suite all'Hotel Raphael, cantando beffardamente sull'aria Guantanamera: «Vuoi pure queste? Bettino, vuoi pure queste?». Fu una reazione normale, e non c'è proprio nulla di cui vergognarsi. Anche perché il Craxi in questione era stato appena salvato dalla Camera dei deputati, che aveva respinto gran parte delle richieste di autorizzazione a procedere nei suoi confronti per gravi episodi di corruzione, e tutte le richieste di arresto e perquisizione avanzate dal pool di Milano. Lo stesso Craxi, pochi mesi prima, si era presentato alla Camera con l'aria dell'accusatore per tenere un discorso ricattatorio puntando il dito sui colleghi e chiamandoli a correo dei propri reati.”

La scomparsa dei fatti

Walt Disney photo
Harriet Taylor Mill photo

“La questione reale è se sia giusto e opportuno che metà della razza umana attraversi la vita in uno stato di subordinazione forzata nei confronti dell'altra metà; se lo stato migliore della società umana sia quello di essere divisa in due parti, una di individui dotati di volontà e di un'esistenza indipendente, l'altra di umili compagne di questi, ciascuna attaccata a uno di essi allo scopo di crescere i suoi figli e rendere la sua casa piacevole per lui. Se questo è il ruolo assegnato alle donne, non è che una forma di gentilezza istruirle per esso e far loro credere che la più grande fortuna che possa loro capitare sia quella di essere scelte da un uomo per questo scopo e che ogni altra carriera che il mondo giudica felice e onorevole sia loro preclusa dalla legge, non delle istituzioni sociali, dalla natura e dal destino. Tuttavia, quando chiediamo perché l'esistenza di metà della specie dovrebbe essere meramente ancillare rispetto a quella dell'altra, perché ogni donna dovrebbe essere una mera appendice di un uomo, non autorizzata ad avere interessi propri in modo che nulla possa compete nella sua mente, con gli interessi e i piaceri di lui, l'unica ragione che ci può essere fornita è che agli uomini piace così. È gradevole per loro che essi vivano per se stessi e le donne per loro: ed essi sono riusciti per molto tempo a far sì che le loro sottoposte considerassero le qualità e la condotta che sono piacevoli per chi le governa le loro virtù appropriate.”

Harriet Taylor Mill (1807–1858) filosofa inglese

da The Enfranchisement of Women, 1851; traduzione di M. Reichlin in Sull'eguaglianza e l'emancipazione femminile, a cura di N. Urbinati, Einaudi, Torino, 2001, p. 52

Cormac McCarthy photo
George Patton photo
Enrico Berlinguer photo
Wisława Szymborska photo
Daniel Pennac photo
Erica Jong photo
Klaus Dibiasi photo
Flavio Claudio Giuliano photo
Haile Selassie photo
Haile Selassie photo
Nelson Mandela photo
Stalin photo
Haile Selassie photo
Henry De Montherlant photo
Lenin photo

“Paul Levi vuole conquistarsi le simpatie della borghesia – e, conseguentemente, dei suoi agenti, la Seconda Internazionale e l'Internazionale due e mezzo – pubblicando proprio le opere di Rosa Luxemburg in cui ella aveva torto. A ciò noi rispondiamo citando poche righe di una vecchia favola russa: a volte un'aquila può volare più in basso di una gallina, ma una gallina non può mai salire tanto in alto quanto un'aquila. Rosa Luxemburg errò nella questione dell'indipendenza polacca; errò nel 1903 nel valutare il menscevismo; errò nella teoria dell'accumulazione del capitale; errò quando nel luglio 1914 si batté con Plechanov, Vandervelde, Kautsky e altri per l'unificazione dei bolscevichi con i menscevichi; errò nei suoi scritti dal carcere nel 1918 (anche se in gran parte ella stessa corresse i propri errori dopo essere uscita dal carcere, alla fine del 1918 e al principio del 1919). Ma nonostante tutti questi errori era e rimane un'aquila: e non solo la sua memoria rimarrà sempre cara ai comunisti del mondo intero, ma anche la sua biografia e l'edizione integrale delle sue opere […] costituiranno una lezione molto utile nell'educazione di molte generazioni di comunisti del mondo intero.”

Lenin (1870–1924) rivoluzionario e politico russo

Origine: Da Appunti di un giornalista scritto nel febbraio 1922 e pubblicato per la prima volta su Pravda, 16 aprile 1924; citato in Peter J. Nettl, Rosa Luxemburg, Milano, Il Saggiatore, 1970, II, p. 370.

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
Henry Dunant photo

“Le questioni politiche che sta sollevando Salvini sono questioni che stanno continuando a piacere, a conquistare gli italiani.”

Maria Giovanna Maglie (1952) giornalista, opinionista e scrittrice italiana

Origine: Da una trasmissione televisiva. Video disponibile https://www.youtube.com/watch?v=YyE992HjW9Y/ suLa7 Attualità, Youtube.com, 5 agosto 2019.

Recep Tayyip Erdoğan photo

“La nostra sensibilità sulla questione cipriota non è seconda a quella di nessuno.”

Recep Tayyip Erdoğan (1954) politico turco

Origine: Citato in Ankara incorona Erdogan «conquistatore d'Europa» http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,0215_01_2004_0349_0009_13396596/, La Stampa, 19 dicembre 2004

Farah Pahlavi photo
Gennaro Gattuso photo

“Decidere di lasciare la panchina del Milan non è semplice. Ma è una decisione che dovevo prendere. Non c’è stato un momento preciso in cui l’ho maturata: è stata la somma di questi diciotto mesi da allenatore di una squadra che per me non sarà mai come le altre. Mesi che ho vissuto con grande passione, mesi indimenticabili. La mia è una scelta sofferta, ma ponderata. Rinuncio a due anni di contratto? Sì, perché la mia storia col Milan non potrà mai essere una questione di soldi.”

Gennaro Gattuso (1978) calciatore italiano

Origine: Da un'intervista a La Repubblica; citato in Milan, Gattuso conferma: "Mi dimetto, scelta sofferta. Sono stati 18 mesi indimenticabili" https://www.sportmediaset.mediaset.it/mercato/milan/milan-gattuso-conferma-mi-dimetto-scelta-sofferta-sono-stati-18-mesi-indimenticabili-_1277839-201902a.shtml/, sportmediaset.it, 28 maggio 2019.

Carlo Zannetti photo
Jim Morrison photo
Giuseppe Mazzini photo
Friedrich Dürrenmatt photo
Winston Churchill photo
Henry Kissinger photo
Adolf Hitler photo
Sigmund Freud photo

“Dove sono coinvolte questioni religiose, gli uomini si rendono colpevoli di ogni sorta di disonestà e di illecito intellettuale.”

Sigmund Freud (1856–1939) neurologo e psicoanalista austriaco, fondatore della psicoanalisi

Origine: Citato in Corrado Augias, Inchiesta sul cristianesimo. Come si costruisce una religione, Mondadori, Milano, 2008.

Erich Fromm photo
Erich Fromm photo