Frasi su risveglio
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“L'uomo risveglia sulla scena cosmica il male ch'era sopito in Dio.”

Luigi Pareyson (1918–1991) filosofo italiano

Ontologia della libertà

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“Questo cambiamento [il retrocedere dell'uomo vecchio e l'inizio dell'attività dell'uomo nuovo] può prodursi progressivamente, per mezzo di molti sforzi, di fatiche e di tentativi, sostenuti con pazienza e tenacia, grazie anche a molte preghiere con lacrime, grida, violenza, dolore e tristezza. Infatti si tratta di una dolorosa duplice operazione di morte e di parto, espressa da una stessa parola nella Bibbia [1]: sono da un lato i dolori della morte dell'uomo vecchio recalcritrante che vi si oppone con tutto il suo essere e dall'altro i dolori del parto dell'uomo nuovo: essi implicano un'immensa trasformazione dell'essere che l'uomo subisce faticosamente, perché rinasce a immagine del suo Creatore nella giustizia e nella santità della verità. Le forze repulsive richieste per espellere il vecchio e el eforze di attrazione necessarie per mettere in opera il nuovo superano le capacità umane. È come se l'essere uomo dovesse ingaggiare la lotta contro se stesso e mettersi a morte. Se non fosse stato per le qualità eccezionali dell'uomo nuovo, la nuova nascita sarebbe stata impossibile. Ma Dio l'ha creato perché viva, perché domini e nulla possa impedirgli di vivere. Le forze vitali dell'uomo nuovo hanno la meglio sugli atteggiamenti recalcitranti dell'uomo vecchio, con una potenza invincibile che il soggetto percepisce con ammirazione, chiedendosi da dove gli venga questo aiuto, e perché prima fosse nascosto. Egli ha l'impressione di essere liberato da ciò che l'ostacolava e comincia a discernere come l'eco di una voce che lo chiama dall'intimo del suo essere e che lo invita alla traversata. Tuttavia questo stesso cambiamento può anche prodursi all'improvviso – come testimonia l'esperienza di molti – senza sforzo né dolore, come un risveglio dopo un profondo sonno. Sul punto di nascere, l'essere nuovo attende solo più un impulso della grazia, in un movimento di fede ardente nel cuore. Allora si sveglia, si manifesta e suscita lo stupore e l'ammirazione. Si dice allore che il tale si è "rinnovato", si è trasformato. Egli stesso percepisce bene che qualcosa è cambiato nel suo essere, nel suo fisico, nel suo stesso corpo. La sua voce, la sua intonazione, l'espressione del suo viso hanno qualcosa di nuovo. Una gioia serena inonda il suo cuore e sprizza dal suo viso e da tutto il suo essere. La calma interiore colma tutta la sua vita: altrettanti segni che una nuova nascita nello Spirito è effettivamente avvenuta. L'uomo si sente riempito di nuove energie spirituali che gli sembrano venire dall'alto ma che, in realtà, hanno la loro origine all'interno, nell'essenza stessa della sua creazione e della sua eredità celeste. [1] Il travaglio del parto (cf. Rm 8,22) e l'agonia della morte (cf. At 2,24) sono espressi in greco dallo stesso termine: odinas.”

Matta El Meskin (1919–2006) monaco egiziano

Il cristiano: nuova creatura

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“Dall'odore dei campi al risveglio della terra | il vento è una carezza nel respiro | è come il primo sogno di chi ha smesso di soffrire | e finalmente in pace può impazzire.”

Gianna Nannini (1954) cantautrice e musicista italiana

da Io e Bobby McGee, traduzione della celebre Me and Bobby McGee
California

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“Quando colpite con un bastone un serpente, esso diventa dritto e rigido come un bastone. E così che dovete vedere [la kuṇḍalinī] quando il maestro la risveglia.”

Lilian Silburn (1908–1993) indologa francese

Origine: La Kuṇḍalinī o L'energia del profondo, p. 95

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“Ero troppo cerebrale e triste, non ero abbastanza normale, tendevo a innamorarmi troppo.”

Filippo Facci (1967) giornalista italiano

da L'amore risveglia il senso d'inferiorità anche negli uomini più presuntuosi http://blog.graziamagazine.it/blog/2009/04/14/l%E2%80%99amore-risveglia-il-senso-d%E2%80%99inferiorita-anche-negli-uomini-piu-presuntuosi/, 14 aprile 2009

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“Io non voglio avere responsabilità | Al mio risveglio non ne voglio nemmeno metà.”

Nesli (1980) rapper, beatmaker e cantautore italiano

da Non fai per me, n. 12
Le verità nascoste

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“Più un Contemplatore ha l'anima sensibile, più si abbandona all'estasi, che risveglia in lui questo accordo.”

Domenico Cirillo (1739–1799) medico e botanico italiano

Origine: Discorsi accademici, p. 44

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“[Lettera a Pasquale Villari] L'unità d'Italia è stata e sarà – ne ho fede invitta – la nostra redenzione morale. Ma è stata, purtroppo, la nostra rovina economica. Noi eravamo, il 1860, in floridissime condizioni per un risveglio economico, sano e profittevole. L'unità ci ha perduti. E c'è di peggio. Tutto il macchinario dello Stato presente, se è tollerabile dalle forze dell'Alta Italia, è intollerabile dalle esauste nostre forze. E come se questo non bastasse, è provato, contrariamente all'opinione di tutti, che lo Stato italiano profonda i suoi beneficii finanziari nelle province settentrionali in misura ben maggiore che nelle meridionali. Tutto ciò, forse, Vi parrà un'eresia. Ma aspettate ancora due o tre mesi: avrete allora un libro di Francesco Saverio Nitti, magnifico e terribile, a un tempo, che Vi toglierà ogni dubbio, facendovi toccar con mano la dura verità delle Cose. Quel libro sarà una benedizione… Esso combatterà uno de' maggiori, de'peggiori pregiudizii de' settentrionali, specialmente de' signori lombardi, quello, cioè, secondo cui i meridionali non pagano imposte e scialacquano sul bilancio dello Stato. Esso "proverà" il contrario. Il libro potrebbe esser dannoso, se potesse esercitare azione su' meridionali. Ma questo pericolo non c'è. L'unità non corre, non correrà mai rischio per opera dei meridionali. Potete giurare su ciò. E poi, i meridionali non leggono!”

Giustino Fortunato (1848–1932) politico e storico italiano

da Carteggio 1865-1911, Laterza, 1978, pp. 64-65

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“Accade talvolta che, mentre si legge, si sentono pronunziare, da persona che si trova nella stanza, precisamente le stesse parole sulle quali i nostri occhi si posano in quel punto della pagina. Spesso si tratta delle più semplici parole, e non facciamo più caso che d'una curiosa coincidenza tra fatti senza rapporto alcuno tra loro. V'è tuttavia qualcosa di preternaturale in questa che sembra come l'eco udibile di parole mute, quasiché ci sorprendessimo a ripetere con voce non nostra ciò che leggiamo, o che l'altra persona nella stanza pronunziasse per telepatia il nostro testo. Non ci sfugge il carattere strano di queste coincidenze, che per lo meno ci danno un piccolo brivido di sorpresa come la gherminella d'un prestigiatore che, ad esempio, ti fa ritrovare in tasca l'oggetto veduto un attimo prima sul tavolino. Altre volte la coincidenza è più profonda, e veramente ci fa trasalire. Havelock Ellis racconta nella sua Vita come, mentre assisteva la madre ammalata, s'era preso da leggere per la prima volta Peer Gynt di Ibsen; e proprio la mattina che leggeva la scena in cui Peer Gynt è al capezzale di mamma Aase morente, udì dal letto presso cui stava un suono di respiro penoso: quello della propria madre che entrava in agonia. […] Quell'improvvisa rima tra due fatti in apparenza slegati, quella strana cadenza in cui essi combaciano e si fondono quasi, par suggerire un'identità segreta, alzare per un momento il velo d'un mondo metafisico di cui ordinariamente ignoriamo l'esistenza […], perché ci sono momenti in cui effettivamente par che alle nostre parole, alle nostre azioni un'eco si risvegli nel grembo dell'invisibile mondo.”

Mario Praz (1896–1982) critico d'arte, critico letterario e saggista italiano

Origine: Citato in La lingua, la parola e la scrittura http://www.ildialogo.org/filosofia/documenti_1279749889.htm, a cura di Federico La Sala, ildialogo.org, 22 luglio 2010.
Origine: Il patto col serpente, p. 82

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“Il paradiso è sempre presente. Ciò che ce ne separa è il fatto di essere ricolmi di coscienza personale.”

da L'essenza della vita. Il risveglio della consapevolezza nel cammino spirituale, La parola, Roma, 2007

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“Che cosa pensano, che mi basti questo? Che mi basti rivedere dei vecchi attori che rifanno le stesse identiche cose, per farmi piacere un film?
È davvero questo, ciò che pensano di me?
È davvero questo, che pensano del pubblico?”

recensione di Star Wars: Il risveglio della Forza
Citazioni da fumetti vari, CineMAH
Origine: Da Star Wars VII - Mi risveglio a Forza https://leortola.wordpress.com/2015/12/25/star-wars-vii-mi-risveglio-a-forza/, Come Non Detto, 25 dicembre 2015.

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“Me ne infischio, un altro fiasco e mi addormenterò tranquillo | e al mio risveglio so che non vedrò ciò che ho veduto essendo brillo, | per te.”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

da Stango e Sbronzo, n. 4
Verità supposte

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“Si tratta di un autentico cult movie, tra i pochi che può vantare il cinema italiano del dopoguerra. Un'intuizione geniale è all'origine del film, che può essere definito un road movie; il confronto di due generazioni nel territorio neutro di una giornata di vacanza. La complementarietà dei caratteri dei due protagonisti è un supporto dalle solide basi. La sceneggiatura di Scola, Risi e Maccari è in perfetto equilibrio tra la commedia all'italiana e il dramma sociale, questo appena accennato con alcune allarmanti sequenze disseminate nel film e concluso nell'impietoso finale. Il cialtronesco Gassman, finalmente libero, come lui stesso ammette, dai vincoli delle caratterizzazioni, dai ghigni classicheggianti, esprime in alcune sequenze la sua dirompente fisicità. Distrugge con l'intuizione del superficiale i luoghi comuni che lo studente Trintignant si era costruito in un'intera vita, sui suoi parenti. Libera lo charme opaco di una zia del suo amico. In ogni spostamento, dalla Roma deserta del mattino di Ferragosto lungo le strade della Versilia fino alla Costa Azzurra, si gioca la sua dignità e persino la sua figura di padre. la partita a ping-pong con Gora è al riguardo esemplare. L'attonito Trintignant in questa scuola dei diritti è infatti l'unico a soccombere, emblematicamente. Non pochi hanno lamentato il cambio di atmosfera dell'epilogo: un brusco risveglio dalla partitura scoppiettante di una pellicola che sembrava dover dispensare un eclettico piacere a fior di pelle. Come in La grande guerra e Una vita difficile il cinema italiano aveva trovato, se non un vero e proprio stile, un equilibrio basato su una precisa rappresentazione della società italiana, senza dover ricorrere ai macchiettoni che il depravato cinema d'oggi mostra con lugubre allegria. Il rimpianto di quel cinema è presente in ogni spettatore che abbia solo visto quei film pur non facendo parte di quella generazione. Ed ecco allora la Lancia Aurelia Sport diventare un oggetto mitico. Così come alcune battute di questi film vengono tramandate con puntuale approssimazione, ma con sincera partecipazione. Il sorpasso, al suo apparire quasi snobbato dalla critica, si è ritagliato col tempo uno spazio che appartiene di diritto alle grandi memorie del cinema.”

Il Farinotti (1951) critico cinematografico italiano

Il sorpasso, p. 1892

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“La poesia dei T'ang, come ogni altra poesia cinese, è essenzialmente impressionista. Il tono epico e il tono oratorio le sono estranei; si potrebbe dire che agisce direttamente sul sistema nervoso, e così risveglia risonanze sorde e potenti nei centri della sensibilità estetica.”

Paul Demiéville (1894–1979)

Origine: Da Letteratura Cinese, in Le civiltà dell'Oriente, Casini, Roma, 1957, vol. II, p. 927; citato in Poesie cinesi d'amore e di nostalgia, cura e traduzione di Girolamo Mancuso, Newton Compton, Grandi Tascabili Newton, Roma, 1995<sup>1</sup>, p. 26. ISBN 88-7983-873-3

“E poi c'è il risveglio. Il gatto lo mima. Spalanca gli occhi, li richiude, e torna a spalancarli.”

Pietro Citati (1930) scrittore e critico letterario italiano

Origine: L'armonia del mondo, p. 12

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“È realtà diffusa in tutta Italia il risveglio dell'amor di Patria. Ed è per me naturale dare voce a questo sentimento.”

Carlo Azeglio Ciampi (1920–2016) 10º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Dal messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi agli italiani, 31 dicembre 2003. Riportato in Quirinale.it http://presidenti.quirinale.it/Ciampi/dinamico/continuaciampi.aspx?tipo=discorso&key=23858.

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“Ogni mattina, al risveglio, provo un piacere supremo, il piacere di essere Salvador Dalí.”

Salvador Dalí (1904–1989) pittore, scultore, scrittore, cineasta e designer spagnolo

Origine: Citato in Mino Vignolo, Il piacere? Guardarsi allo specchio e scoprirsi Dalí https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2003/dicembre/09/piacere_Guardarsi_allo_specchio_scoprirsi_co_0_031209090.shtml, Corriere della Sera, 9 dicembre 2003, p. 35.

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“Come un forte inebriato | Il Signor si risvegliò.”

Alessandro Manzoni (1785–1873) scrittore italiano

Origine: Da La resurrezione; citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, p. 487.

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“E al mattino al mio risveglio | cerco in cielo gli aironi | e il profumo bianco del giglio.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da Cerco, lato B, n. 4
Nuntereggae più

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“Come i sogni il passato | tratti che sempre più sfumano nel risveglio | e poi scompaiono.”

Pietro Nigro (1939) poeta italiano

da Passato, vv. 18-20
Alfa e Omega

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“Non conta il sogno ma quanto è brusco il risveglio.”

Rayden (1985) rapper e beatmaker italiano

da In ogni dove, n. 15
In Ogni Dove

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“Maggio risveglia i nidi, | maggio risveglia i cuori; | porta le ortiche e i fiori, | i serpi e l'usignol. (Libro III, Maggiolata, vv. 1-4)”

Rime nuove
Variante: Maggio risveglia i nidi, | maggio risveglia i cuori; | porta le ortiche e i fiori, | i serpi e l'usignol. (Maggiolata, L, vv. 1-4)

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