Frasi sulla sincerità

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema sincerità, essere, vita, proprio.

Migliori frasi sulla sincerità

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“Chiunque ama veramente rinuncia alla sincerità.”

I falsari

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“Nulla è più complicato della sincerità.”

Luigi Pirandello (1867–1936) drammaturgo, scrittore e poeta italiano premio Nobel per la Letteratura nel 1934

da Novelle per un anno, Mondadori
Citazioni di Jacopo marino

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“La sincerità non vi è oro che la paghi.”

Origine: Gl'innamorati, p. 57

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“La sincerità è una virtù comunista.”

Origine: Assassinio al Comitato Centrale, p. 173

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“La mia sincerità per rubare la sua verginità.”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

da Pensieri e parole, lato B, n. 1
Lucio Battisti vol. 4

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“Dove cominciano i complimenti finisce la sincerità.”

Denis Ivanovič Fonvizin (1745–1792) scrittore, commediografo e drammaturgo russo

Il Minorenne

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“In tutta sincerità credo di aver chiuso con Sanremo.”

Patty Pravo (1948) cantante italiana

p. 20

Frasi sulla sincerità

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“Io trovo vergognoso che tanti italiani e tanti europei abbiano scelto come vessillo il signor (si fa così per dire) Arafat. Questa nullità che grazie ai soldi della Famiglia Reale Saudita fa il Mussolini ad perpetuum e che nella sua megalomania credi di passare alla Storia come il George Washington della Palestina. Questo sgrammaticato che quando lo intervisti non riesce nemmeno a compilare una frase completa, un discorso articolato. Sicché per ricomporre il tutto, scriverlo, pubblicarlo, duri una fatica tremenda e concludi che paragonato a lui perfino Gheddafi diventa Leonardo da Vinci. Questo falso guerriero che va sempre in uniforme come Pinochet, mai che indossi un abito civile, e che tuttavia non ha mai partecipato ad una battaglia. La guerra la fa fare, l'ha sempre fatta fare, agli altri. Cioè ai poveracci che credono in lui. Questo pomposo incapace che recitando la parte del Capo di Stato ha fatto fallire i negoziati di Camp David, la mediazione di Clinton. No-no-Gerusalemme-la-voglio-tutta-per-me, Questo eterno bugiardo che ha uno sprazzo di sincerità soltanto quando (en privè) nega a Israele il diritto di esistere, e che come dico nel mio libro si smentisce ogni cinque secondi. Fa sempre il doppio gioco, mente perfino se gli chiedi che ora è, sicché di lui non puoi fidarti mai. Mai! Da lui finisci sistematicamente tradito. Questo eterno terrorista che sa fare solo il terrorista (stando al sicuro) e che negli Anni Settanta cioè quando lo intervistai addestrava pure i terroristi della Baader-Meinhof. Con loro, i bambini di dieci anni. Poveri bambini. (Ora li addestra per farne kamikaze. Cento baby-kamikaze sono in cantiere: cento!). Questa banderuola che la moglie la tiene a Parigi, servita e riverita come una regina, e che il suo popolo lo tiene nella merda. Dalla merda lo toglie soltanto per mandarlo a morire, a uccidere e a morire, come le diciottenni che per meritarsi l'uguaglianza con gli uomini devono imbottirsi d'esplosivo e disintegrarsi con le loro vittime. Eppure tanti italiani lo amano, sì. Proprio come amavano Mussolini. Tanti altri europei, lo stesso.”

Oriana Fallaci (1929–2006) scrittrice italiana

Origine: Da Sull'antisemitismo http://www.oriana-fallaci.com/18-aprile-2002/articolo.html, Panorama, 18 aprile 2002.

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“Fondamento della giustizia è la fede, cioè la costanza e la sincerità nel mantenere le cose dette e convenute.”

Marco Tullio Cicerone (-106–-43 a.C.) avvocato, politico, scrittore, oratore e filosofo romano

I, 7, 23

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“Ci furono sempre malati fra coloro che sognano e cercano Dio; e tutti odiano ferocemente chi aspira alla conoscenza e la più giovane tra le virtù, che ha nome sincerità.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

I, Di coloro che abitano un mondo dietro il mondo, 1963

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“«Le strade di Fantàsia», disse Graogramàn, «le puoi trovare solo grazie ai tuoi desideri. E ogni volta puoi procedere soltanto da un desiderio al successivo. Quello che non desideri ti rimane inaccessibile. Questo è ciò che qui significano le parole 'vicino' e 'lontano'. E non basta volere soltanto andar via da un luogo. Devi desiderarne un altro. Devi lasciarti guidare dai tuoi desideri.»
«Ma io non desidero affatto andarmene da qui», ribatté Bastiano.
«Dovrai trovare il tuo prossimo desiderio», replicò Graogramàn in tono quasi severo.
«E quando l'avrò trovato», fece Bastiano di rimando, «come potrò andarmene da qui?»
«Ascolta, mio signore», disse Graogramàn a voce bassa, «in Fantàsia c'è un luogo che conduce ovunque e al quale si può giungere da ogni parte. Viene chiamato il Tempio delle Mille Porte. Nessuno lo ha visto dall'esterno, perché non ha un esterno. Il suo interno consiste in un labirinto di porte. Chi lo vuole conoscere deve avere il coraggio di inoltrarsi in quel labirinto.»
«Ma come è possibile, se non ci si può avvicinare dall'esterno?»
«Ogni porta», continuò il leone, «ogni porta in tutta Fantàsia, persino una comunissima porta di cucina o di stalla, sicuro, persino l'anta di un armadio, può in un determinato momento diventare la porta d'ingresso al Tempio delle Mille Porte. Passato quell'attimo, torna a essere quello che era, una porta qualsiasi. Perciò nessuno
può passare per più di una volta dalla stessa porta. E nessuna delle mille porte riconduce là da dove si è venuti. Non esiste ritorno.»
«Ma una volta che si è dentro», domandò Bastiano, «si può uscirne?»
«Sicuro», rispose il leone, «però non è così facile come nei soliti edifici. Perché attraverso il labirinto delle Mille Porte ti può guidare solo un vero desiderio. Chi non lo ha è costretto a continuare a vagarci dentro fino a quando sa esattamente che cosa desidera. E questo talvolta richiede molto tempo.»
«E come si fa a trovare la porta d'ingresso?»
«Bisogna desiderarlo.»
Bastiano rifletté a lungo e poi disse:
«È strano che non si possa semplicemente desiderare quello che si vuole. Ma, per la verità, da dove ci vengono i desideri? E che cos'è un desiderio?»
Graogramàn guardò il ragazzo a occhi spalancati, ma non rispose.

Qualche giorno più tardi ebbero un altro colloquio molto importante.
Bastiano aveva mostrato al leone la scritta sul rovescio dell'amuleto. «Che cosa può significare?» domandò. «FA' CIO' CHE VUOI, questo vuol dire che posso fare tutto quello che mi pare, non credi?»
Il volto di Graogramàn assunse d'improvviso un'espressione di terribile serietà e i suoi occhi divennero fiammanti.
«No», esclamò con quella sua voce profonda e tonante, «vuol dire che devi fare quel che è la tua vera volontà. E nulla è più difficile.»
«La mia vera volontà?» ripeté Bastiano impressionato. «E che cosa sarebbe?»
«È il tuo più profondo segreto, quello che tu non conosci.»
«E come posso arrivare a conoscerlo?»
«Camminando nella strada dei desideri, dall'uno all'altro, e fino all'ultimo. L'ultimo ti condurrà alla tua vera volontà.»
«Ma questo non mi pare tanto difficile.»
«Di tutte le strade è la più pericolosa», replicò il leone.
«Perché?» domandò Bastiano. «Io non ho paura.»
«Non è di questo che si tratta», ruggì Graogramàn, «ciò richiede la massima sincerità e attenzione, perché non c'è altra strada su cui sia tanto facile perdersi definitivamente.»”

Michael Ende (1929–1995) scrittore tedesco
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“In me ogni affetto si verifica in superficie, ma con sincerità. Sono stato sempre attore, e sul serio. Ogni volta che ho amato ho finto di amare, e ho finto come me stesso.”

Fernando Pessoa (1888–1935) poeta, scrittore e aforista portoghese

da Il libro dell'inquietudine, a cura di Maria José de Lancastre, prefazione di Antonio Tabucchi, Feltrinelli, Milano 1987, p. 161
Il poeta è un fingitore

“La sincerità verso se stessi è fondamentale però verso gli altri deve essere governata dall'intelligenza.”

Cesare Rimini (1932) avvocato, giornalista e scrittore italiano

Origine: Citato in City, 24 maggio 2011, p. 1.

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“Gli utilitaristi si sono dati molto da fare per dimostrare che la vita di un maiale non è più felice di quella di un filosofo: proposizione assai dubbia; se avessero considerato la questione con sincerità, ben difficilmente sarebbero giunti tutti alla medesima conclusione.”

Bertrand Russell (1872–1970) filosofo, logico e matematico gallese

Origine: Da L'autobiografia, Longanesi, 1969, p. 261; citato in Edward Johnson, Vita, morte e animali, in Aa. Vv., Etica e animali, Liguori, 1998, p. 125. ISBN 88-207-2686-6

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“In tutte le questioni di vitale importanza, lo stile, e non la sincerità, è ciò che conta.”

Gwendolen: III; 2004, p. 159
L'importanza di chiamarsi Ernesto

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“Pochi mesi fa nel febbraio di quest'anno (2017), ancora per una volta, Adele batte Adele. La cantautrice inglese vince 5 Grammy e decide a sorpresa di aprire la cerimonia di premiazione con una straziante interpretazione di "Fastlove" la meravigliosa canzone di George Michael. È un suo emozionante tributo al celeberrimo cantante purtroppo scomparso un anno fa. Adele commuove e si commuove. Quando un grande talento arriva al successo e riesce ancora a commuoversi con reale sincerità davanti al suo pubblico vince il più importante premio, quello del cuore. Così anche in questa occasione, Adele batte Adele.”

Carlo Zannetti (1960) chitarrista, cantautore e scrittore italiano

Variante: Pochi mesi fa nel febbraio di quest’anno (2017), ancora per una volta, Adele batte Adele. La cantautrice inglese vince 5 Grammy e decide a sorpresa di aprire la cerimonia di premiazione con una straziante interpretazione di “Fastlove” la meravigliosa canzone di George Michael. È un suo emozionante tributo al celeberrimo cantante purtroppo scomparso un anno fa. Adele commuove e si commuove. Quando un grande talento arriva al successo e riesce ancora a commuoversi con reale sincerità davanti al suo pubblico vince il più importante premio, quello del cuore. Così anche in questa occasione, Adele batte Adele.
Origine: Da Adele batte Adele http://www.ilpopoloveneto.it/notizie/musica/2017/06/11/43251-adele-batte-adele, Il Popolo Veneto.it, 11giugno 2017.

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“Per quanto possiamo diffidare della sincerità di chi ci parla, crediamo sempre che dicano il vero più con noi che con gli altri.”

François de La Rochefoucauld (1613–1680) scrittore, filosofo e aforista francese

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Massime, Riflessioni morali

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“… BOSWELL. «Quando venni a trovarvi, pensavo di vedere un grandissimo ma cattivissimo uomo». VOLTAIRE. «Siete molto sincero». BOSWELL. «Sì, ma la stessa [sincerità] mi fa confessare che ho trovato il contrario. Solo il vostro Dictionnaire philosophique [mi turba]. Per esempio. Âme, l'Anima…». VOLTAIRE. «Quello è un buon articolo». BOSWELL. «No. Scusate. Non è [l'immortalità] un'idea piacevole? Non è più nobile?». VOLTAIRE. «Sì. Voi avete il noblie desiderio di essere il Re d'Europa. [Dite] "Lo desidero, e chiedo la vostra protezione [per continuare a desiderarlo]". Ma non è probabile». BOSWELL. «No. Ma se non può essere in un modo, non è detto che non possa essere nell'altro. [Come Catone, diciamo] "Dev'essere così", finché [arriviamo a possedere] l'immortalità». VOLTAIRE. «Ma prima di dire che quest'anima esisterà, dobbiamo sapere che cosa sia. Io non conosco la causa. Non posso giudicare. Non posso essere un giudice. Cicerone dice, potius optandum quam probandum. Noi siamo esseri ignoranti. Siamo gli zimbelli della Provvidenza. Io sono il povero Punch». BOSWELL. «Non vorreste che vi fossero pubbliche funzioni?». VOLTAIRE. «Sì, con tutto il cuore. Riuniamoci quattro volte all'anno in un gran tempio con musica, e ringraziamo Dio di tutti i suoi doni. V'è un solo sole. V'è un solo Dio. Vi sia una sola religione. Allora tutti gli uomini saranno fratelli». BOSWELL. «Potrò scrivervi in inglese, e voi mi risponderete?»”

Voltaire (1694–1778) filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e s…

VOLTAIRE. «Sì. Addio».
Origine: Citato in James Boswell, Visita a Rousseau e a Voltaire, traduzione di Bruno Fonzi, Adelphi, 1973, pp. 108-109.

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“Non so chi sono, che anima ho.
Quando parlo con sincerità non so con quale sincerità parlo. Sono variamente altro da un io che non so se esiste.”

Fernando Pessoa (1888–1935) poeta, scrittore e aforista portoghese

da Una sol moltitudine, a cura di Antonio Tabucchi con la collaborazione di M. J. de Lancastre, Adelphi, Milano 1979, vol. I, p. 69
Il poeta è un fingitore

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“Non affermo di aver controllato gli eventi, anzi confesso in tutta sincerità di essere stato controllato dagli eventi.”

Abraham Lincoln (1809–1865) 16º Presidente degli Stati Uniti d'America

Origine: Dalla lettera del 4 aprile 1864 ad Albert G. Hodges, editore del Frankfort, Kentucky, Commonwealth (riportando la loro conversazione del 26 marzo 1864). Manuscript at The Library of Congress http://www.loc.gov/exhibits/treasures/trt027.html; anche in The Collected Works of Abraham Lincoln, ed. Roy P. Basler, volume VII, p. 281.

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“Ella' assale ogni cuore appassionato | che ama la bellezza | con sguardi come frecce e spade indiane. || Ella prende con mano | soffice e lieve, come seta pura, | profumata con nadd e muschio in briciole. || Quando guarda, con gli occhi fondi scruta | di una gazzella giovane, | ed al suo sguardo è proprio | dell'antimonio il nero. || Le adornan gli occhi seduzione | ed un mortale incanto; | circondano i suoi fianchi lo stupore | e una bellezza senza paragoni. || È snella ma non ama ciò che amo, | e con sincerità | i patti non rispetta.”

Ibn Arabi (1165–1240) filosofo, mistico e poeta arabo

XXII, ss. 5-9; 2008
L'interprete delle passioni
Origine: Si tratta di Niẓām ʿAyn al-Shams waʾl-bahāʾ, giovane donna che il poeta afferma di aver conosciuto durante un pellegrinaggio alla Mecca. Niẓām vuol dire Armonia; ʿAyn al-Shams waʾl-bahāʾ invece Occhio del Sole e dello Splendore, molti critici sostengono che la donna sia una finzione del poeta.

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“Il rito è labilità della lealtà e della sincerità | e foriero di disordine.”

XXXVIII, Parinetto
Tao Te Ching

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“[…] Dovremmo, tutt[i] insieme, […] ridere di gusto sugli sproloqui di chi vuole farci credere di intendersi di economia. Da circa una cinquantina d'anni, ogni giorno, in ogni telegiornale, su ogni giornale, in ogni intervista, in ogni dibattito, in ogni dichiarazione, molti, moltissimi, troppi, a diverso titolo, affermano di volerci informare sui problemi di economia, di consegnarci ricette adatte alla soluzione e di chiederci in cambio la fiducia espressa in un voto in cabina. Mi pare, ma posso anche sbagliarmi, che non sia successo mai niente che indirizzasse le nostre vite alla sicurezza di un lavoro, inteso come diritto, e alla stabilità, pur con i fisiologici alti e bassi che, sempre noi normali, potremmo accettare. L'economia basata sul debito, la distanza tra "ricchezza o povertà" e economia reale, l'antidemocraticità della finanza tramata in salotti, cupole e club, così silenziosa da fare ribrezzo, sono gli elementi della mia disillusione. E, siccome non voglio piangere, rido di chi, con sussiego o arroganza, cialtroneria o competenza, sincerità o folklore, interesse o irresponsabilità, finge di capire, di volermi far capire e, solo per questo, mi chiede qualcosa in cambio. Non darò niente in cambio. Solo una risata, il più irrispettosa possibile. […] Faranno sempre i seriosi quelli che, se aprono bocca, sono capaci di invertire un andamento di borsa, fregandosene se ciò avverrà per un giorno solo, mentre l'anno, gli anni, le vite continuano a essere sul bordo di un precipizio. L'arma più certa per garantire il perpetuarsi della nostra illusione di libertà è tenerci nella paura sventolando gli incubi dei futuri bui.”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

dalla rubrica "Mina per voi" http://minapervoi.vanityfair.it/2012/07/31/1349/, 31 luglio 2012
Citazioni di Mina

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“Tripitaka giunse le mani e disse: "Per chi si è fatto monaco vien meno l'ostacolo del concatenarsi delle cause. Per chi comprende la natura, tutti i fenomeni sono illusori. La Grande Sapienza, vasta e a disposizione di tutti, risiede nella non-nascita; immersa nel silenzio dei veri misteri, essa vaga nel nirvana. Si vuotano i tre mondi, e allora ogni origine è al suo posto; si purificano i sei sensi, e allora ogni germe si esaurisce. Chi rafforza sincerità e coscienza, conoscerà il proprio cuore e il proprio spirito. L'anima purificata è uno specchio terso, che purifica anche ciò che vi si riflette.
"Un volto autentico non manca di nulla e non ha nulla di troppo, e ciò si vede dalla sua vita precedente. Ogni forma illusoria corre verso la distruzione: non serve a nulla cercarne altre fuori dal proprio stato. I meriti e la meditazione consentono la concentrazione; elemosine e carità sono le basi dell'austerità. La suprema abilità sembra goffaggine, perché in ogni circostanza si astiene dall'azione. Il miglior pianificatore non perde tempo in calcoli, perché sa che bisogna lasciar andare le cose per il loro verso. Basta non agitare lo spirito, e tutto andrà alla perfezione. L'idea di rafforzare lo yang attingendo allo yin è sbagliata. Chi promette di cibarti di immortalità, ti inganna con vane parole.
"Invece bisogna tener presente che tutto è niente, e respingere la polvere che ostacola la conoscenza. Il segreto del godimento naturale di una vita senza fine risiede nella semplicità e nell'abbandono dei desideri."”

Wú Chéng'ēn (1500–1582)

Viaggio in occidente

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“Tripitaka giunse le mani e disse: "Per chi si è fatto monaco vien meno l'ostacolo del concatenarsi delle cause. Per chi comprende la natura, tutti i fenomeni sono illusori. La Grande Sapienza, vasta e a disposizione di tutti, risiede nella non-nascita; immersa nel silenzio dei veri misteri, essa vaga nel nirvana. Si vuotano i tre mondi, e allora ogni origine è al suo posto; si purificano i sei sensi, e allora ogni germe si esaurisce. Chi rafforza sincerità e coscienza, conoscerà il proprio cuore e il proprio spirito. L'anima purificata è uno specchio terso, che purifica anche ciò che vi si riflette.
"Un volto autentico non manca di nulla e non ha nulla di troppo, e ciò si vede dalla sua vita precedente. Ogni forma illusoria corre verso la distruzione: non serve a nulla cercarne altre fuori dal proprio stato. I meriti e la meditazione consentono la concentrazione; elemosine e carità sono le basi dell'austerità. La suprema abilità sembra goffaggine, perché in ogni circostanza si astiene dall'azione. Il miglior pianificatore non perde tempo in calcoli, perché sa che bisogna lasciar andare le cose per il loro verso. Basta non agitare lo spirito, e tutto andrà alla perfezione. L'idea di rafforzare lo yang attingendo allo yin è sbagliata. Chi promette di cibarti di immortalità, ti inganna con vane parole.
"Invece bisogna tener presente che tutto è niente, e respingere la polvere che ostacola la conoscenza. Il segreto del godimento naturale di una vita senza fine risiede nella semplicità e nell'abbandono dei desideri.”

Zhuangzi (-369–-286 a.C.) filosofo

da Wù Chéng'ēn, Viaggio in Occidente: parafrasi di una sezione del canone taoista di Zhuangzi)
Variante: Tripitaka giunse le mani e disse: "Per chi si è fatto monaco vien meno l'ostacolo del concatenarsi delle cause. Per chi comprende la natura, tutti i fenomeni sono illusori. La Grande Sapienza, vasta e a disposizione di tutti, risiede nella non-nascita; immersa nel silenzio dei veri misteri, essa vaga nel nirvana. Si vuotano i tre mondi, e allora ogni origine è al suo posto; si purificano i sei sensi, e allora ogni germe si esaurisce. Chi rafforza sincerità e coscienza, conoscerà il proprio cuore e il proprio spirito. L'anima purificata è uno specchio terso, che purifica anche ciò che vi si riflette.
"Un volto autentico non manca di nulla e non ha nulla di troppo, e ciò si vede dalla sua vita precedente. Ogni forma illusoria corre verso la distruzione: non serve a nulla cercarne altre fuori dal proprio stato. I meriti e la meditazione consentono la concentrazione; elemosine e carità sono le basi dell'austerità. La suprema abilità sembra goffaggine, perché in ogni circostanza si astiene dall'azione. Il miglior pianificatore non perde tempo in calcoli, perché sa che bisogna lasciar andare le cose per il loro verso. Basta non agitare lo spirito, e tutto andrà alla perfezione. L'idea di rafforzare lo yang attingendo allo yin è sbagliata. Chi promette di cibarti di immortalità, ti inganna con vane parole.
"Invece bisogna tener presente che tutto è niente, e respingere la polvere che ostacola la conoscenza. Il segreto del godimento naturale di una vita senza fine risiede nella semplicità e nell'abbandono dei desideri."