Frasi su social
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“Chi ha un forte senso individualistico deve riconoscere che la vita è una lotta tra sacrificio e fierezza, tra il riconoscimento sociale e la salvezza della personalità.”

Hermann Hesse (1877–1962) scrittore, poeta e aforista tedesco

da Letture da un minuto, a cura di Volker Michels, traduzione di Maria Teresa Giannelli, Rizzoli, 1983
Letture da un minuto

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“Noi abbiamo bisogno di qualcosa di più alto del nazionalismo: abbiamo bisogno d'un cattolicesimo veramente politico e sociale.”

George Bernard Shaw (1856–1950) scrittore, drammaturgo e aforista irlandese

Origine: Ginevra, p. 82

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“Il più grande servizio sociale che chiunque possa rendere al Paese ed all'umanità è forse quello di allevare una famiglia.”

George Bernard Shaw (1856–1950) scrittore, drammaturgo e aforista irlandese

Origine: Guida della donna intelligente, p. 38

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“[…] l'unico pericolo sociale è l'ignoranza.”

2004, p. 489
I miserabili

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“La politica sociale è la disperata decisione di operare i calli di un malato di cancro.”

Karl Kraus (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista austriaco

Detti e contraddetti

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“Occupa una posizione sociale. Contro chi?”

Stanisław Jerzy Lec (1909–1966) scrittore, poeta e aforista polacco

Pensieri spettinati

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“Grazie all'eticità dei costumi e alla sociale camicia di forza l'uomo venne reso effettivamente calcolabile.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

II, 1; 1991

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“Ciò che è perduto in questo mondo sociale viene proiettato in un mitico aldilà.”

Ernst Fischer (1899–1972) politico austriaco

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L'arte è necessaria?

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“La burocrazia è tra le strutture sociali più difficili da distruggere.”

Max Weber (1864–1920) economista, sociologo, filosofo e storico tedesco

Origine: Citato in Focus, n. 114, p. 151.

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“Quando il popolo penserà esattamente come voi, la questione sociale sarà vicinissima a esser risolta, e al minimo prezzo.”

Georges Bernanos (1888–1948) scrittore francese

I grandi cimiteri sotto la luna

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“[…] si può dire ancora che vi siano delle 'donne'? Certo la teoria dell'eterno femminino conta numerosi adepti […]; altri sospirano: 'La donna si perde, la donna è perduta.'. Non è più chiaro se vi siano ancora donne, se ve ne saranno sempre, se bisogna augurarselo o no, che posto occupano nel mondo, che posto dovrebbero occuparvi. 'Dove sono le donne?' […]. Ma innanzi tutto: cos'è una donna? 'Tota mulier in utero: è una matrice', dice qualcuno. Tuttavia parlando di certe donne, gli esperti decretano 'non sono donne', benché abbiano un utero come le altre. Tutti sono d'accordo nel riconoscere che nella specie umana sono comprese le femmine, le quali costituiscono oggi come in passato circa mezza umanità del genere umano; e tuttavia ci dicono 'la femminilità è in pericolo'; ci esortano: 'siate donne, restate donne, divenite donne'. Dunque non è detto che ogni essere umano di genere femminile sia una donna; bisogna che partecipi di quell'essenza velata dal mistero e dal dubbio che è la femminilità. La femminilità è una secrezione delle ovaie o sta congelata sullo sfondo di un cielo platonico? Basta una sottana per farla scendere in terra? Benché certe donne si sforzino con zelo di incarnarla, ci fa difetto un esemplare sicuro, un marchio depositato. Perciò essa viene descritta volentieri in termini vaghi e abbaglianti, che sembrano presi in prestito dal vocabolario delle veggenti. […] le scienze biologiche e sociali non credono nell'esistenza di entità fisse e immutabili che definiscano dati caratteri, come quelli della donna, dell'Ebreo o del Negro; esse considerano il carattere una reazione secondaria a una situazione. Se oggi la femminilità è scomparsa è perché non è mai esistita. […] il fatto è che ogni essere umano concreto ha sempre la sua particolare situazione. Respingere le nozioni di eterno femminino, di anima negra, di carattere giudaico non significa negare che vi siano, oggi Ebrei, Negri e donne: questa negazione non ha per gli interessati un significato di libertà ma una fuga dall'autenticità.”

dall'introduzione; Il saggiatore, 1949, p. 13
Il secondo sesso

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“Se devi morire, muori combattendo. Le proporzioni della tua guardia d'onore stabiliranno la tua posizione sociale all'inferno.”

Robert Anson Heinlein (1907–1988) autore di fantascienza statunitense

Lazarus Long l'Immortale

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“Solo un briccone sadico – o uno sciocco – dice la verità nuda e cruda negli incontri sociali.”

Robert Anson Heinlein (1907–1988) autore di fantascienza statunitense

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“Nei Paesi fascisti, l'omosessualità, rovina dei giovani, fiorisce impunemente; nel Paese dove il proletariato ha audacemente conquistato il potere, l'omosessualità è stata dichiarata crimine sociale e severamente punita. Eliminate gli omosessuali e il fascismo scomparirà.”

Maksim Gor'kij (1868–1936) scrittore e drammaturgo russo

Origine: Citato in Gian Antonio Stella, E il ministro Calderoli fece il macho http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/01_Gennaio/15/calderoli.shtml, Corriere della Sera, 15 gennaio 2006.

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