Frasi su sud
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“Avevo un sentore su questa vicenda pensavo che la Procura facesse verifiche, ma non che lo indagasse per estorsione. I calciatori del Sud hanno amicizie con persone di tutti i tipi. Chissà a quanti balordi avrò dato la mano e con quanti di loro mi sarò fatto fotografare. In ogni caso, pensavo comunque che Miccoli avrebbe fatto bene ad andare via da Palermo.”

Maurizio Zamparini (1941) imprenditore italiano

Origine: Citato in Valerio Tripi I tifosi condannano capitan Miccoli "Non sei degno della Sicilia" http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/06/23/news/i_tifosi_condannano_capitan_miccoli_non_sei_degno_della_sicilia-61689451/,la Repubblica, 23 giugno 2013.

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“Sul mare sei nato tu in una città del Sud | la lasciasti un giorno e poi non ci sei andato più.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da La ballata del meridionale trapiantato, 10<sup>a</sup> composizione, p. 61
Ma il cielo è sempre più blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite, Canzoni inedite, Primo quaderno

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“Tutti coloro che hanno svolto pubbliche funzioni in Sicilia sono rimasti e sono tuttora in qualche modo «collusi» con la mafia. Lo furono quotidianamente, e per secoli, il governo e la polizia borbonica. Lo fu Garibaldi che in essa trovò, dopo lo sbarco, la sua prima alleata. Lo furono i governi nazionali sia di destra che di sinistra. Lo fu Giolitti che pure non scese mai, a ch'io sappia, a sud di Napoli. Lo fu il presidente della vittoria, Orlando, che quando tornava a Palermo, la prima visita che rendeva non era al prefetto né all'arcivescovo, ma al capomafia. Tentò di non esserlo Mori che aveva licenza di uccidere garantita da un regime totalitario, e ci rimise il posto. Lo sono stati tutti i politiconi e politicastri della Prima Repubblica. Anche il cautissimo Andreotti? Può darsi, attraverso i suoi proconsoli in loco. Ma il Tribunale deve aver capito che l'imputato non era lui. Era il costume morale e politico della nostra vita pubblica, sul quale un Tribunale non ha, né può né deve avere competenza. […] E il problema, secondo me, è questo: che fin quando noi italiani crederemo di salvarci dalla peste mandando sul rogo una strega o un untore, dalla peste non ci libereremo mai.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

da Il tribunale della storia https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1999/ottobre/24/TRIBUNALE_DELLA_STORIA_co_0_991024441.shtml, 24 ottobre 1999, p. 1
Corriere della Sera

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“In Grecia, in Italia e nell'Europa del Sud in genere siamo testi­moni di una crisi senza pre­ce­denti, che è stata impo­sta attra­verso una dura auste­rità che ha fatto esplo­dere a livelli sto­rici la disoccupazione, ha dis­solto lo stato sociale e annul­lato i diritti poli­tici, eco­no­mici, sociali e sin­da­cali con­qui­stati. Que­sta crisi distrugge ogni cosa che tocca: la società, l'economia, l'ambiente, gli uomini.”

Alexīs Tsipras (1974) politico greco

Origine: Citato in Luca Sappino, Tsipras risponde all'appello italiano: "Sì ad una lista, ma a queste condizioni" http://espresso.repubblica.it/palazzo/2014/01/24/news/alexis-tsipras-risponde-all-appello-italiano-si-ad-una-lista-ma-a-queste-condizioni-1.149839, L'Espresso.it, 24 gennaio 2014.

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“[Su Via Castellana Bandiera] Il film è una metafora del momento che stiamo vivendo, le protagoniste sono in uno stallo che ricorda quello che stiamo vivendo come società. Il mio non è un film sul Sud, racconta uno stato dell'essere non uno stato geografico. È ambientato a Palermo perché quelle sono le mie radici, il Sud è una torretta di osservazione sul mondo.”

Emma Dante (1967) attrice teatrale, regista teatrale e drammaturga italiana

Origine: Citato in Chiara Ugolini, "Via Castellana Bandiera" di Emma Dante: tanti applausi per il western al femminile http://www.repubblica.it/speciali/cinema/venezia/edizione2013/2013/08/29/news/via_castella_bandiera-65474173/, Repubblica.it, 29 agosto 2013.

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“È una scelta coraggiosa, ma questa di uno statuto ad hoc per le regioni del Sud è la sola in grado di trasformare "mafia" e "camorra" in istituzioni tollerabili.”

Gianfranco Miglio (1918–2001) giurista, politologo e politico italiano

L'asino di Buridano, Il "clientelismo". Uno "statuto" per il Sud

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“Tutto è venuto dal Sud: la religione e la morte. Nelle poesie di Marino Piazzolla si respira quest'aria di civiltà, così antica da avere dimenticato origine e svolgimento.”

Pietro Cimatti (1929–1991) poeta e scrittore italiano

Origine: Da Marino Piazzolla, un poeta da riscoprire, La fiera letteraria, XV, 14 febbraio 1960; citato in Stefano Lanuzza, Lo sparviero sul pugno: guida ai poeti italiani degli anni Ottanta, Spirali, Milano, 1987, p. 77.

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“Se non c'è giustificazione morale all'ignorare la sofferenza quando è presente — ed essa è presente nelle altre specie — che cosa dire del nostro atteggiamento nei confronti di queste altre specie? Richard Ryder, un altro collaboratore di Animals, Men and Morals, usa il termine speciesism («specismo») per definire la nostra convinzione di aver diritto a trattare i membri di altre specie in una maniera che non sarebbe ammessa per i membri della nostra stessa specie. Il termine […] rende bene le analogie tra questo atteggiamento e il razzismo. Il non razzista farà bene a tenerle presenti quando è portato a difendere il comportamento umano nei confronti dei non umani. «Non dobbiamo preoccuparci della condizione della nostra stessa specie prima di occuparci delle altre?» si chiederà, magari, il non razzista. Se sostituiamo «razza» a «specie» vediamo che si tratta di una domanda che è meglio non porsi. «È adeguata, dal punto di vista della nutrizione, una dieta esclusivamente vegetariana?» è una domanda che richiama alla mente l'argomento del proprietario di schiavi secondo cui lui e tutta l'economia del Sud sarebbero andati in rovina senza il sostegno della manodopera schiava. C'è perfino un parallelo con gli scetticismi e i dubbi circa le sofferenze degli animali, perché secondo alcuni schiavisti c'era da dubitare che i negri soffrissero nella stessa misura dei bianchi.”

Peter Singer (1946) filosofo australiano

Origine: Le sofferenze inflitte agli animali è una recensione di Singer al libro Animals, Men and Morals (1973), che costituisce una raccolta di articoli di vari autori contro le crudeltà verso gli animali.
Origine: Le sofferenze inflitte agli animali, p. 251

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“La gente del sud è più buona e intelligente.”

Franca Pilla (1920) moglie di Carlo Azeglio Ciampi

Origine: Citato in Franca Ciampi: "Al sud più intelligenti". Calderoli non ci sta: "Parole razziste" http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/politica/fciampi/fciampi/fciampi.html, Repubblica.it, 3 gennaio 2006.

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“Non sapere dove si va, d'accordo, è banale, ma ignorare da dove si viene! Ci si sente perduti da qualche parte fra Nord e Sud, senza punto di riferimento.”

Jean Muno (1924–1988)

da Storia esecrabile di un eroe brabantino
Origine: Citato in Tutto sapere, Letterature europee, prima parte, francese – belga – spagnola – romena – neogreca, autore dei testi per la letteratura belga di lingua francese Jean Robaey, Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo, 1991, p. 74.

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“Possibile che sia così difficile trovare al Sud un amministratore che non abbia la moglie o la sorella, un parente o un compare proprietario di una clinica?”

Giulio Tremonti (1947) politico e avvocato italiano

dall'intervista al Corriere della sera, 16 settembre 2009

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“L'ingresso di Saverio Romano nel Governo [Berlusconi IV] sancisce una significativa svolta che consentirà alla coraggiosa ma consapevole assunzione di responsabilità compiuta dal nostro gruppo di tradursi in un determinante contributo all'azione di rilancio dell'economia e del sud in particolare".”

Giuseppe Ruvolo (1951) politico italiano

citato in Ruvolo (Pid): nomina Romano, felice e pronto a lavorare al suo fianco http://www.giusepperuvolo.it/index.php?option=com_content&task=view&id=303&Itemid=21, Sito ufficiale Giuseppe Ruvolo, 23 marzo 2011

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“Le periferie, che sono molto più integrate da un punto di vista di comunicazione rispetto a quelle del secolo scorso, sono invece distaccate e non rappresentate da un punto di vista sociale e politico. Qui spesso le reti sociali sono scadenti o assenti. Il controllo sugli spazi urbani periferici risulta complesso e difficile, tanto che vaste aree — specie nelle megalopoli — finiscono sotto il dominio di mafie e di cartelli internazionali o nazionali del crimine. La città del XXI secolo è sempre meno una comunità di destino. Anzi, mentre una parte di essa viene assorbita nei flussi globali e procede sulla via dell’internazionalizzazione, un’altra resta ai margini e fuori dai circuiti di integrazione, se non sprofonda in una condizione di isolamento. Sono i quartieri abbandonati dove spesso le persone vivono per l’intera esistenza e dove forse i figli faranno la stessa vita dei genitori. L’universo delle megalopoli si è strutturato in modo che molto spazio abitato diventi luogo di esclusione. La megalopoli produce costantemente periferie urbane e periferizzazioni umane. Di fronte a questa realtà, specie nel Sud del mondo, lo Stato e le istituzioni sovente rinunciano ad un controllo reale di questi spazi. Diventa un mondo perduto, in cui i drammi umani e sociali si annodano con reti criminose e ribellismi endemici, nel quadro di una cultura della sopravvivenza. Il cristianesimo — su impulso di papa Bergoglio — ha la possibilità di comprendere in modo nuovo la condizione umana e urbana del XXI secolo.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

da Periferie. Crisi e novità per la Chiesa, Jaka Book, 2016
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“Perché in quello stesso periodo in Sicilia e in tutto il sud ovest, anche Calabria, si muovevano delle strane leghe meridionali che, in sintonia con la Lega Nord – c'era stato addirittura a Lamezia Terme con un rappresentante della Lega Nord – si proponevano di secedere, di staccare Sicilia, Calabra… infatti si chiamavano "Sicilia libera", "Calabria libera". Era tutto un fronte di leghe molto strano: invece di esserci i padani inferociti lì c'erano strani personaggi legati un po' alla mafia, un po' alla 'ndragheta e un po' alla P2 e uno di questi, il principe Orsini che aveva legami con questi personaggi, aveva legami anche con Marcello Dell'Utri. Quindi noi sappiamo che Dell'Utri – lo ha dimostrato Gioacchino Genchi, ma guarda un po', andando a incrociare i telefoni e i tabulati di questi personaggi – aveva contatti diretti con questo Principe Orsini. Dell'Utri inizialmente tiene d'occhio questi ambienti, perché sono le organizzazioni mafiose, legate a personaggi della P2 e dell'eversione nera, che si stanno mettendo insieme perché sentono odore di colpo di Stato, sentono odore di nuova Repubblica e vogliono far pesare, ancora una volta, la loro ipoteca con un partito o una serie di partiti nuovi. Come Sicilia Libera, della quale si interessano direttamente boss come Tullio Cannella, Leoluca Bagarella, i fratelli Graviano e Giovanni Brusca.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

da I nuovi padri della patria http://www.beppegrillo.it/2009/03/passaparola_lun_22.html#comments, 30 marzo 2009
BeppeGrillo.it

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“La ‪Sicilia‬, ‪‎Ragusa Ibla‬, ‪‎Modica‬ e ‪‎Noto‬. La Sicilia sud-orientale è la cultura declinata nelle sue migliori espressioni.”

Massimiliano Fuksas (1944) architetto italiano

Origine: Citato in Fuksas: il posto più bello del mondo? Ibla, Modica e Noto http://www.ragusanews.com/articolo/53817/fuksas-il-posto-piu-bello-del-mondo-ibla-modica-e-noto, Ragusanews.com.it, 26 maggio 2015.

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“Appena a sud del carbonio c'è il silicio. Come accade spesso tra i vicini si tratta di una prossimità ambigua, che crea un po' di disagio. Come il carbonio, ma in misura minore, il silicio ha la capacità di formare alcune tra le lunghe molecole a catena necessarie per i processi complessi come la vita. E tuttavia il silicio non ha dato origine a un proprio tipo di vita; forse però da questo punto di vista è solamente dormiente. I prodotti principali del carbonio, gli organismi viventi, hanno impiegato miliardi di anni per mettere a punto meccanismi di accumulo e dispersione dell'informazioni (una definizione austera e sintetica di ciò che intendiamo per «vita»); nel frattempo il silicio è rimasto in attesa. La recente alleanza tra le due regioni, che ha visto organismi basati sul carbonio sviluppare utensili basati sul silicio per la tecnologia dell'informazione, ha portato alla schiavizzazione del silicio. Però gli organismi basati sul carbonio sono ricchi d'inventiva e stanno sviluppando sempre più le potenzialità nascoste del silicio, tanto che forse un giorno il silicio capovolgerà i rapporti di forza con il suo vicino settentrionale e assumerà il ruolo dominante. Sicuramente sui tempi lunghi il silicio ha grandi potenzialità, perché il suo metabolismo e la sua replicazione possono essere meno complessi di quelli del carbonio. Questo potrebbe rivelarsi uno dei più astuti giochi di alleanze di tutto il Regno: il silicio potrà realizzare il proprio potenziale soltanto se il carbonio si sarà prima sobbarcato tutto il lavoro preparatorio.”

Peter Atkins (1940) chimico, saggista e divulgatore scientifico britannico

Origine: Il Regno periodico, pp. 29-30

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“[Alle cerimonia di posa della prima pietra dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria del 22 gennaio 1962] Un anno e mezzo fa, presentando il governo al Parlamento, assunsi l'impegno di fare proseguire la dorsale autostradale italiana fino a Reggio Calabria. Alla fine del 1960, il Consiglio dei Ministri finanziò l'opera. Nel luglio 1961 l'approvò il Parlamento. Ora si iniziano a Reggio Calabria e in serata a Salerno i lavori per la nuova autostrada. Essa entro tre anni congiungerà nel modo più moderno l'estremo sud della penisola alle Alpi. Proprio l'inizio di questa importante opera consente di ricordare che nient'altro che questo assunse mandato di fare il governo che ho avuto l'onore di dirigere per diciotto mesi: cioè con nuove iniziative e nuove leggi unire serenamente, nel lavoro e nel progresso, libere e pacifiche, tutte le genti d'Italia, inserendole sempre più autorevolmente nella famiglia europea, nella consociazione atlantica, nel consesso umano. Queste parole esprimono, quindi, la speciale soddisfazione che, dando inizio a questa singolare opera, si prova, ripensando ai servigi che dall'estate del 1960 al gennaio del 1962 la fiducia convergente delle forze democratiche ci ha consentito di rendere alta la nostra Italia.”

Amintore Fanfani (1908–1999) politico, economista e storico italiano

Origine: Citato in Fanfani dà il via ai lavori della Salerno-Reggio Cal. http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,0084_02_1962_0019_0009_17495529/, La Stampa, 22 gennaio 1962.

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“Pago amarissimamente gli scherzi che mi sono permesso sui furiosi amori del Sud; del Sud a cui appartengo interamente e di cui sono, me ne accordo ora, il più pazzo ed avvelenato figliuolo.”

Vitaliano Brancati (1907–1954) scrittore, sceneggiatore

Origine: Da una lettera ad Anna Proclemer; nella prima puntata del programma Vitaliano Brancati: la presenza, il segno di Bruno Russo, Rai Teche; video disponibile in Vitaliano Brancati: la presenza, il segno http://www.regionesicilia.rai.it/dl/sicilia/video/ContentItem-01a8d7cf-cb2a-4ad7-8760-80bbc2624f8e.html, Regionesicilia.rai.it.

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“La scoperta della Sicilia è uno dei motivi più fertili e frequenti della letteratura sette-ottocentesca dei «viaggiatori» stranieri in Italia. L'aspirazione al mitico, solare Sud sembra, nella immaginazione di tedeschi, inglesi francesi nordici, raggiungere l'apice più ricco di sorprese e di novità nell'esplorazione attonita, stupita (ma non per questo meno animata da vigile spirito critico e selettivo) dell'isola «del sole», della «terra del fuoco», della «terra della primavera perenne»
Ma la scoperta – come "comprensione" e serena valutazione – della Sicilia è un fatto che riguarda ancor oggi noi italiani. E possiamo compierla, completarla anche seguendo la lunga eco che il Viaggio in Sicilia ha suscitato attraverso le pagine dei viaggiatori stranieri.
Ogni scrittore, dal Settecento al Novecento, possiede una sua «retorica» della Sicilia, che è in parte la retorica del suo tempo, in parte il contributo di una propria suggestione, colma d'attesa e di speranza. E la scoperta si conclude sempre, o quasi sempre, col senso di una gioiosa meraviglia: questo sentimento di un mirabile remoto paradiso che aveva donato al Goethe il gusto dolcissimo e malinconico della sua celeberrima evocazione:
«sai tu la terra ove i cedri fioriscono?
Splendon tra le brune foglie arance d'oro
pel cielo azzurro spira un dolce zeffiro
umil germoglia il mirto, alto l'alloro…»
Da Goethe a Peyrefitte – i due estremi cronologici e spirituali di questa antologia – il senso dell'ammirata scoperta si ripete e si conferma.”

dalla prefazione a Viaggiatori stranieri in Sicilia

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“Non lo dimentichiamo: esistono treni rapidi che «avvicinano» Torino (o Düsseldorf) al meridione, c'è la televisione che invia messaggi di… unità attraverso i presentatori e le acconciature delle belle annunciatrici, c'è il cinema, ci sono anche i libri e i rotocalchi (senza contare l'azione più specificamente politica dei partiti governativi e delle opposizioni)… Pure non si sfugge all'impressione che il Mezzogiorno resti ancora e in larga parte la terra solitaria e difficile, talvolta incomprensibile, che Abba e gli altri – le armi in pugno – vennero a scoprire e a «ricondurre» all'Italia vincendo, com'è noto, molte e cruente e gloriose battaglie ma in definitiva perdendo la loro guerra liberatrice. […] non è una affermazione che si faccia a cuor tranquillo, giacché resta comunque incomprensibile come un secolo così complesso di tragedie e di sommovimenti possa aver lasciato tanta parte del Mezzogiorno ferma ed estranea.
Come è possibile questo?
Se appena però ci si rifiuta di limitare il ragionamento alle modifiche più evidenti e naturali del costume meridionale (del resto molto limitate per esempio nei paesi dell'interno) e si bada invece al crescente dislivello nello sviluppo economico e culturale del sud rispetto alle altre regioni italiane (dislivello paurosamente cresciuto negli ultimi dieci anni) si deve ammettere come un dato della situazione italiana la perdurante «estraneità» del sud rispetto al resto della Nazione.
Né vi può ormai essere alcuno disposto seriamente a imputare questo ai meridionali in genere e non al blocco industriale-agrario che ha guidato secondo il proprio interesse la Nazione determinando per il Mezzogiorno una funzione e un destino coloniali.”

Aldo De Jaco (1923–2003) giornalista e scrittore italiano

da Letteratura e Mezzogiorno a cento anni dall'Unità, in Francesco D'Episcopo, «Le ragioni narrative» 1960-1961, Antologia di una rivista, Tullio Pironti Editore, Napoli, 2012, pp. 194-195. ISBN 978-88-7937-408-8

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