Frasi su bella
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“La vita è la più bella delle avventure ma solo l'avventuriero lo scopre.”

Gilbert Keith Chesterton (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista inglese

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“Quant'è bella giovinezza, | che si fugge tuttavia! | chi vuol esser lieto, sia: | di doman non c'è certezza.”

Lorenzo de' Medici (1449–1492) scrittore, politico e mecenate italiano

da Canzona di Bacco, vv. 1-4
sul tema del carpe diem
Canti carnascialeschi

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“Ma no! Ma se esiste una cosa più bella del basket, ditecelo! Mandateci una mail!”

Flavio Tranquillo (1962) giornalista e scrittore italiano

Oklahoma City Thunder vs Los Angeles Clippers, Semifinali della Western Conference, gara 5
Citazioni tratte da telecronache, NBA

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“Mi era arrivata la voce dai primi di gennaio che gli ultranazisti ungheresi volevano rastrellare tutti gli ebrei del ghetto internazionale per portarli al ghetto comune, chiuderli dentro, dare fuoco al ghetto, e uccidere quelli che tentavano di scappare. C'era già un muro intorno. Io non credevo a una cosa del genere perché mi sembrava un'enormità, un'atrocità enorme. Non ci credevo. Però, una bella mattina, ho visto passare una colonna di ebrei […] portati verso il ghetto che era lì a trecento metri. Ho domandato chi erano, e mi hanno detto che erano i portoghesi, ebrei ungheresi protetti dalla legazione del Portogallo. Durante la notte - credo le due di notte - era venuto in legazione un inviato della legazione portoghese: mi chiedevano che assumessi la protezione degli interessi portoghesi perché lui non ce la faceva più. Quando la mattina ho visto passare questa colonna di ebrei ungheresi protetti dalla legazione portoghese, ho cominciato a capire che qualcosa stava succedendo. E così ho scritto una lettera a questo ministro Vajna, dicendo che ho sentito queste voci e sono sicuro che lui, come ministro dell'interno e responsabile civile e militare della capitale assediata, non avrebbe permesso una cosa del genere. Quello non ha risposto. Allora […] mi sono presentato lì dove lui aveva la sua sede, nel sotterraneo del municipio di Budapest, che è un grandioso edificio, con un sotterraneo spazioso con uffici, e lì ho trovato Wallenberg, lo svedese, e Zürcher lo svizzero, ai quali ho detto "adesso io vado dentro e poi vi saprò dire". Sono andato da questo signore, il quale mi ha detto chiaro e tondo che lui aveva intenzione di fare una cosa del genere. Io ero sbalordito. Pensavo dentro di me: "ma questo qui proprio sta diventando matto, lui è ministro degli interni, è responsabile civile e militare della capitale assediata, come fa a pensare di fare una strage del genere?". Penso che ci fossero dentro nel ghetto sessantamila [prigionieri], più trentamila che venivano dalle case protette, insomma: si trattava di ammazzare un centinaio di migliaia di persone, oltre che distruggere la parte storica della capitale.”

Giorgio Perlasca (1910–1992) funzionario italiano
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“"[…] Ma volevo che tu sapessi che ti penso, Sarah. Davvero, per me non c'è mai stata qualcun'altra e quella notte fu la nostra notte più bella […] e quella notte fu la nostra notte più bella, anche se a volte mi è difficile credere che vi sia mai stato un anno 1970 e le dimostrazioni nei campus e Nixon presidente. Senza calcolatori tascabili, senza videocassette, senza orchestre punk e rock. E altre volte mi sembra che quel tempo sia tutt'ora vicinissimo, da poterlo quasi toccare. Mi sembra che se potessi tenerti tra le braccia, o toccare la tua guancia, o la tua nuca, potrei portarti con me in un futuro diverso senza dolore o tenebre o scelte amare.
Bene, tutti facciamo quello che possiamo e dobbiamo accontentarci… e se non ci basta, dobbiamo rassegnarci. Spero soltanto che tu mi penserai nel modo migliore che ti riesce, Sarah cara. Con tutto il cuore e tutto il mio amore. Johnny."
Le si mozzò il respiro di colpo e restò con la schiena rigida e gli occhi sbarrati. "Johnny…?"
Era andato.
Si alzò, si girò e naturalmente non c'era nulla. Ma poteva vederlo, ritto lì accanto, le mani sprofondate nelle tasche, il caldo sorriso un po' obliquo sul volto più attraente che bello che si appoggiava snello e disinvolto ad una tomba o ad un pilastro dell'ingresso o forse contro un albero rosseggiante d'autunno. Bella roba, Sarah, annusi ancora quella dannata cocaina?
Niente intorno se non Johnny, lì vicino. Forse ovunque.
Tutti noi facciamo quello che possiamo e dobbiamo accontentarci… e se non ci basta, dobbiamo rassegnarci. Niente è perduto per sempre, Sarah. Niente che non possa esser ritrovato.
"Sempre il vecchio Johnny", sussurrò Sarah. Uscì dal cimitero e attraversò la strada. Indugiò un attimo, voltandosi a guardare. Il tiepido vento d'ottobre alitava robusto e grandi cortine di luce e d'ombra sembravano attraversare il mondo. Gli alberi frusciavano misteriosamente.
Sarah salì in macchina e si allontanò.”

Origine: La zona morta, p. 458-460

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“La vita non è né brutta né bella, ma è originale!”

Zeno; p. 405
La coscienza di Zeno (1923)

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“Basta non farsi mai prendere in giro o, almeno, non farsi portare lontano vedi che bella la vita basta andare più piano.”

Luca Carboni (1962) cantautore e musicista italiano

da Ci stiamo sbagliando
...intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film

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“Se penso al mio futuro mi vedo un po' come Clint Eastwood: a 60 anni spaccherò ancora il culo!”

Bassi Maestro (1973) rapper, disc jockey e beatmaker italiano

da Bella Bassi
Contro gli estimatori

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“Parto. Non dimenticherò né la via Toledo né tutti gli altri quartieri di Napoli; ai miei occhi è, senza nessun paragone, la città più bella dell'universo.”

Stendhal (1783–1842) scrittore francese

Origine: Da Rome, Naples et Florence http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k69362.zoom.f23.pagination.langFR#, a cura di Henri Martineau, Paris, Le divan, 1927 vol III, p. 22, annotazione dell'8 marzo 1817

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“Se la vita ti dà limoni, fatti una bella limonata.”

Cujo
Origine: Elbert Hubbard: «Era una confutazione vivente del dogma Mens sana in corpore sano. Era una mente sana in un corpo malato. Ha dimostrato il paradosso eterno delle cose. Ha approfittato delle sue disabilità. Ha raccolto i limoni che il destino gli aveva mandato e ha aperto un chiosco di limonate.» Vedi anche la spiegazione dettagliata sull'origine e la diffusione della citazione.

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“Una bella spiaggia; è un peccato però che l'abbiano fatta in riva al mare.”

Vladimir Vladimirovič Majakovskij (1893–1930) poeta e drammaturgo sovietico

Origine: L'elefante e il fiammifero, p. 191

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“La verità quando è nuda è più bella.”

Arthur Schopenhauer (1788–1860) filosofo e aforista tedesco

Parerga e Frammenti postumi

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“Basta poco | a fare bella figura, | basta poco, | basta esser buoni la domenica mattina.”

Vasco Rossi (1980) cantautore italiano

da Basta poco, n. 12
Il mondo che vorrei

“Mi pare ormai afferrato il concetto che sono proprio una gran bella fighejra.”

Anna Marchesini (1953–2016) attrice, doppiatrice e scrittrice italiana

Personaggi, Ne I promessi sposi, Bella Fighejra

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“Oh! Questa è bella, volete che mi parli in francese [la Madonna]? Credete che lo sappia io?”

Bernadetta Soubirous (1844–1879) religiosa e mistica francese

Le parole di Bernadette

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“Piu bella cosa non c'é, | più bella cosa di te, | unica come sei, | immensa quando vuoi, | grazie di esistere…”

Eros Ramazzotti (1963) cantautore italiano

da Più bella cosa
Dove c'è musica

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“Chi mi ha raccontato qualche bella storia anche se non era vera.”

Jovanotti (1966) cantautore, rapper e disc jockey italiano

da Quando sarò vecchio, n. 12
Ora

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“O Magali, mia tanto amata, metti la testa | alla finestra, ascolta un po' quest'albada di tam- | burini e violini. || È pieno di stelle lassù, il vento è caduto: | ma le stelle impallidiranno, quando ti vedranno. || Non più che del mormorare delle frasche, | della tua albada io fo caso. Ma io me ne vo nel | mar biondo a farmi anguilla di rocca. || O Magali, se tu ti fai il pesce dell'onda, io | il pescatore mi farò, ti pescherò. || Oh, ma se tu ti fai pescatore, quando le tue | nasse getterai, io mi farò l'uccello volatore, vo- | lerò nelle lande. || O Magali, se tu ti fai l'uccel dell'aria, io il | cacciatore mi farò, ti caccerò. || Alle pernici, agli uccellini [di becco fine] se | vieni tu a tendere i lacci, io mi farò l'erba fio- | rita e mi nasconderò nelle praterie. || O Magali, se tu ti fai la margherita, io mi | farò l'acqua limpida, t'annaffierò. || Se tu ti fai l'acquetta limpida, io mi farò il | nuvolone, e me n'andrò ratto in America, lag- | giù [non mi raggiungerai] mai. || O Magali, se tu te ne vai lungi in America, | il vento del mare io mi farò, [là] ti porterò. || Se tu ti fai vento marino, io fuggirò d'un al- | tro lato, io mi farò un incandescente sbattimento | di sole, che fonde il ghiaccio. || O Magali, se tu ti fai raggio di sole, la verde | lucertola io mi farò, e ti beverò. || Se tu ti rendi la salamandra che si nasconde | nella macchia, io mi renderò la luna piena che | nella notte fa lume alle streghe. || O Magali, se tu ti fai luna serena, io bella | nebbia mi farò, t'avvolgerò. || Ma se la nebbia m'avvolgerà, non tu per ciò | mi terrai: io bella rosa verginella sboccerò nel | cespuglio. || O Magali, se tu ti fai la rosa bella, la far- | falla io mi farò, ti bacerò! || Va', seguitante, corri, corri. Giammai giam- | mai mi agguanterai. Io della corteccia d'una | gran quercia io mi vestirò nella foresta nera. || O Maddalena, se tu ti fai l'albero dei tristi, | io mi farò la rama dell'ellera, t'abbraccerò.”

Frédéric Mistral (1830–1914) scrittore e poeta francese

Origine: Da Mirèio, canto III, traduzione di Giosue Carducci in Edizione nazionale delle Opere di Giosue Carducci, volume ventinovesimo, Versioni da antichi e moderni, Nicola Zanichelli Editore, 1943, p. 343.

“L'esperienza alla Nunziatella mi ha insegnato a lottare contro il privilegio, a ribellarmi alla competizione per arrivare primi, alla guerra contro il collega, mi ha insegnato che bisogna restare uniti. In tutte le altre scuole ti insegnano il contrario: se studi arriverai primo e avrai un privilegio maggiore di quello che arriva ultimo. Se accetti il privilegio sei finito. Non ti insegnano a lavorare perché credi in quello che fai e vuoi costruire qualcosa. No! Se sei primo, ti danno la sede vicino a casa tua, se sei primo ti fanno la macchina più bella, se sei primo ti danno la cravatta migliore. È per questo che non sopporto la cravatta bella, la macchina bella, non me ne frega nulla di stare vicino a casa. […] Alla Nunziatella dormivamo nei corridoi in 15-20 persone, tutti insieme, e ricordo che delle sere tornando ero contento che tutti i miei amici fossero lì a dormire. Pensavo: "siamo tutti qui", ed ero felice. In ogni altro ambiente di lavoro non è così, ci si scanna. Ti voglio dire una cosa importante: il papà di un mio amico, un collega della Nunziatella, che mi ospitava quando ero a Napoli, era malato, e poco prima di morire aveva telefonato al figlio e aveva chiesto di salutare anche me, che occasionalmente stavo lì; mi disse al telefono: "vogliatevi bene", quasi ossessivamente, "vogliatevi bene sempre" – io gli chiedevo come stava – e lui rispondeva: "ricordatelo, vogliatevi bene sempre, ricordatelo, ricordatelo"”

Sergio De Caprio (1961) carabiniere italiano

si vede che lui già sapeva... Anche lui era della Nunziatella, per me.
Origine: Citato in Maurizio Torrealta, Ultimo. Il capitano che arrestò Totò Riina, Feltrinelli Editore, 2001, pp. 31-32 http://books.google.it/books?id=eNBwKglWafUC&pg=PA31. ISBN 8807815486

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“Abbiamo fatto una promessa che abbiamo giurato di ricordare sempre | Nessuna ritirata, bella, nessuna resa”

Bruce Springsteen (1949) musicista e cantautore statunitense

Born in the U.S.A.

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Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“In generale, quando una cosa diventa utile cessa di essere bella.”

Théophile Gautier (1811–1872) scrittore, poeta e giornalista francese

Origine: Da Poesie complete, prefazione.

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“(Al vecchio senatore) Ciao, bella.”

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“Benevento! È città legata per secoli al papato da molteplici vincoli di carattere religioso e civile, che affondano le radici nella storia. Dall'alto ho potuto ammirare la verde conca in cui sorge la vostra bella città, circondata da monti e da boschi. All'interno della Regione campana, nel cuore del Sannio storico, Benevento, lungi dal chiudersi in se stessa, è rimasta sempre aperta e disponibile ai contatti con le altre popolazioni della penisola e anche con le genti al di là del mare: la grande via romana – la "regina viarum"”

Papa Giovanni Paolo II (1920–2005) 264° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

che passava da qui, apriva le porte verso l'Oriente. Città di duchi e di signori, con i suoi monumenti essa ricorda la grandezza civile e religiosa che l'ha distinta nei secoli. Il suo è un nome augurale, che le fu dato dalla Roma pagana in sostituzione di "Maleventum"; ma il vigore più vero le è venuto dalla nuova Roma, quella cristiana, che le ha trasmesso la "buona novella" del Vangelo. Città di Benevento, io auspico che il tuo passato di rinomanza civile e di impegno religioso divenga ancora, per quanti oggi ti abitano, forza propulsiva per costruire un avvenire di autentico progresso! (da Incontro con la cittadinanza di Benvento, 2 luglio 1990 http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1990/july/documents/hf_jp-ii_spe_19900702_cittadinanza-benevento_it.html)

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“Ho una bella bambina, che assomiglia a fiori d'oro, | Cleis amatissima, | non la cambierei con la Lidia intera, né con l'amata.”

Saffo (-630–-570 a.C.) poetessa greca antica

2010, [fr. 132, Numerazione LP. Vedi discussione voce.]
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“O bella, o soave fanciulla.”

Saffo (-630–-570 a.C.) poetessa greca antica

2010, [fr. 153, Numerazione LP. Vedi discussione voce.]
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