Frasi su divinità

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema divinità, dio, essere, uomo.

Frasi su divinità

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“Fra eterni dubbi e nebbie persistenti ci sforziamo chiediamo nuovamente e con più forza: che promesse ha mantenuto il profeta? Dopo che l'olezzo delle divinità è stato spazzato via dal vento della nuova verità che fine ha fatto l'abisso misterioso dionisiaco nettare dio-non-dio di cui la nuova umanità doveva cibarsi? Che forse ci siamo nuovamente imbastarditi, dunque forse ci ritroviamo rimpinzati a adorare nuovi idoli moderni resi forti proprio dalla distruzione di tutto ciò che era vetusto antiquato, d'inciampo alla manifestazione della vita? Che ne è stato della volontà di potenza che ha permesso di poter proseguire su corde tese sull'abisso più tremendamente vertiginoso? Abbiamo sciolto i legacci che impedivano alle ali di avere l'aria per poi convincersi che volare è una storia da fanciulli? Abbiamo venduto per trenta denari d'argento il segreto in cambio dello sfatamento, del disincanto? Abbiamo rotto un eterno ritorno per un nuovo ciclo di diverso periodo e rivoluzione. Abbiamo fatto rapprendere il caos in caso. Abbiamo in definitiva preteso troppo e non siamo riusciti a non scoppiare per poi accasciarci divelti e lasciarci trasportare da quello che è il mondo. Ammettiamolo siamo stati a volte e di nascosto paghi e soddisfatti, anche noi abbiamo acceso qualche lume, bruciato del grasso odoroso ai nuovi dei, commesso nuovi peccati seguito nuove virtù. C'è un qualche scarto fra quello che profondamente siamo e quello che semplicemente pensavamo pensiamo d'essere. E come se la sovrapposizione fra le due cose fosse imperfetta. Ed è li che si insinua, in quelle crepe in quelle fessure, tutto ciò che non è libertà. Cos'è a questo punto l'Uomo. Anche i prefissi hanno fallito. Dobbiamo rassegnarci? A cosa dobbiamo rassegnarci. Al fatto di non poter tornare indietro che ciò che si smaschera non può essere rivelato? all'impossibilità di reggere il tremendo paradosso di un nulla adesso non più ricolmo e saturo di potenza ma sempre più vuoto? Giuravamo guerra a quelli dell'umanità e adesso non riusciamo a reggere i nostri inganni, ecco ciò che ci siamo ridotti a pensare. Come rispondere a questi tranelli come sfuggire a queste perseguitanti domande? Ecco la mia estrema panacea e rimedio: innalzate vorticose are all'esempio unico comandamento e redentore unica grazia e liberazione. Che vibri il fiato negli ottoni per annunciare l'Unico nostro strumento contro la nostra rassegnazione.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

da una lettera al dott. Skitafka 24 agosto 1900

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“Eccola, dunque, finalmente, ci dicevamo, questa Sicilia, la mèta del nostro viaggio, l'argomento delle nostre discussioni da tanti mesi, eccola tutta intera sotto i nostri piedi. Girando su noi stessi possiamo percorrerla in un istante; ne tocchiamo con gli occhi tutti i punti; quasi nulla ce ne sfugge ed essa è ben lungi dall'occupare l'orizzonte. Noi venivamo dall'Italia: avevamo calpestato la cenere dei più grandi uomini che furono mai esistiti e respirato la polvere dei loro monumenti, eravamo pieni delle grandezze della storia. Ma qualcos'altro ancora parlava, qui, all'immaginazione: tutti gli oggetti che scorgevamo, tutte le idee che venivano ad offrirsi, numerosissime, alla nostra mente, ci riportavano ai tempi primitivi. Toccavamo le prime età del mondo, quelle età di semplicità e di innocenza in cui gli uomini non erano ancora rattristati dal ricordo del passato, né spaventati dall'incertezza dell'avvenire, in cui, contenti della felicità presente e fiduciosi nella sua durata, raccoglievano quel che la terra dava loro senza coltivarla, e, vicini agli déi per la purezza del cuore, ne incontravano ancora ad ogni passo la traccia e vivevano, in un certo senso, in mezzo a loro; è qui che la leggenda ci mostra i primi uomini. È questa la patria delle divinità della mitologia greca. Vicino a questi luoghi, Plutone rapì Proserpina alla madre; in questo bosco che abbiamo appena attraversato, Cerere sospese la sua rapida corsa e, stanca delle sue vane ricerche, si sedette su una roccia e, benché dea, pianse, dicono i Greci, perché era madre. Apollo ha custodito le mandrie in queste valli; questi boschetti che si estendono fin sulla riva del mare hanno risuonato del flauto di Pan; le ninfe si sono smarrite sotto le loro ombre e hanno respirato il loro profumo. Qui Galatea fuggiva Polifemo, e Akis, sul punto di soccombere sotto i colpi del suo rivale, incantava ancora queste rive e vi lasciava il suo nome… In lontananza si scorge il lago d'Ercole e le rocce dei Ciclopi. Terra degli déi e degli eroi!”

Alexis De Tocqueville (1805–1859) filosofo, politico e storico francese

cap. 1, Scritti giovanili, Frammenti del viaggio in Sicilia, p. 134
La rivoluzione democratica in Francia

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“Un buon modo per rappresentare efficacemente il nostro compito è immaginare che le creature viventi siano opera di un Artefice divino e tentare, applicando la progettazione inversa, di comprendere che cosa l'Artefice abbia voluto massimizzare. Qual era la funzione di utilità di Dio?
Il ghepardo indica in ogni dettaglio di essere stato superbamente progettato per qualche scopo, e dovrebbe essere abbastanza facile studiarlo applicando la progettazione inversa per comprendere la sua funzione di utilità. Il ghepardo sembra fatto apposta per uccidere la gazzella. I denti, gli artigli, gli occhi, il naso, la muscolatura degli arti, la colonna vertebrale e il cervello di questo predatore sono tutti come potremmo aspettarci se lo scopo di Dio nel progettarlo fosse stato quello di massimizzare le morti tra le gazzelle. Ma se applichiamo la progettazione inversa allo studio della gazzella troviamo evidenze ugualmente impressionanti dello scopo diametralmente opposto: la sopravvivenza delle gazzelle e la morte dei ghepardi per fame. È come se il ghepardo fosse stato progettato da una divinità e la gazzella da una divinità rivale. In alternativa, se vi è un solo Creatore che ha fatto la tigre e l'agnello, il ghepardo e la gazzella, qual è il Suo gioco? È un sadico che si diverte ad assistere a spettacoli cruenti? Cerca di scongiurare la sovrappopolazione tra i mammiferi africani? Oppure ha interesse a mantenere alta laudience dei documentari naturalistici di David Attenborough? Tutte queste supposizioni sono funzioni di utilità del tutto plausibili. All'atto pratico, ovviamente, sono del tutto false.”

Richard Dawkins (1941) etologo, biologo e divulgatore scientifico britannico

Il Fiume della Vita

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“Io sono un credente a modo mio: non riesco a pensare che tutto nasce e finisce, altrimenti la vita non avrebbe ragion d'essere; non scomodo divinità, credo prima di tutto nell'uomo. Non scelgo questa o quella confessione: le religioni creano troppi pregiudizi.”

Mango (cantante) (1954–2014) cantautore, musicista e poeta italiano

Citazioni di Mango
Origine: Citato in Mango al Saschall la voce degli angeli diventa bestseller http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/10/23/mango-al-saschall-la-voce-degli-angeli.html, Repubblica.it, 23 ottobre 2002.

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“Il desiderio di pace è certamente un sentimento comune a tutti, e non vi è alcuno che non la invochi ardentemente. La pace, tuttavia, una volta che si rinneghi la Divinità è assurdamente invocata: dove è assente Dio, la giustizia è esiliata; e tolta di mezzo la giustizia, invano si nutre la speranza della pace.”

Papa Pio X (1835–1914) 257° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dall'enciclica E supremi, 4 ottobre 1903; disponibile su Vatican.va http://w2.vatican.va/content/pius-x/it/encyclicals/documents/hf_p-x_enc_04101903_e-supremi.html

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“Non l'attributo di divinità, ma la divinità dell'attributo è il primo vero essere divino.”

Ludwig Feuerbach (1804–1872) filosofo tedesco

L'essenza del cristianesimo

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“La virtù, la sanità fisica, ogni bene e la divinità sono armonia: perciò anche l'universo è costituito secondo armonia. Anche l'amicizia è uguaglianza armonica.”

Pitagora (-585–-495 a.C.) matematico, legislatore, filosofo, astronomo, scienziato e politico greco

8, 33
Citato in Diogene Laerzio, Vite dei filosofi

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“Credi che la divinità possa creare un luogo che non è il Paradiso? Credi che la Caduta sia qualcosa di diverso dal non sapere che siamo in Paradiso?”

Jorge Luis Borges (1899–1986) scrittore, saggista, poeta, filosofo e traduttore argentino

Origine: Da La rosa di Paracelso.

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“Ebrei, cristiani e musulmani affermano che le loro scritture hanno una conoscenza dei bisogni dell'umanità talmente approfondita che potrebbero solo essere state scritte sotto la direzione di una divinità onnisciente. Un ateo è semplicemente una persona che ha preso in considerazione tale affermazione, ha letto i libri e ha trovato l'affermazione stessa ridicola. Non c'è bisogno di prendere tutto per fede, o essere in alternativa dogmatici, per rigettare credenze religiose ingiustificate. Come disse una volta lo storico Stephen Henry Roberts (1901-71): «Io sostengo che siamo entrambi atei, solo che io credo in un dio di meno rispetto a voi. Quando capirete perché rifiutate tutti gli altri possibili dèi, capirete anche perché io rifiuto il vostro.»”

Sam Harris (1967) filosofo e saggista statunitense

Jews, Christians and Muslims claim that their scriptures are so prescient of humanity's needs that they could only have been written under the direction of an omniscient deity. An atheist is simply a person who has considered this claim, read the books and found the claim to be ridiculous. One doesn't have to take anything on faith, or be otherwise dogmatic, to reject unjustified religious beliefs. As the historian Stephen Henry Roberts (1901-71) once said: "I contend that we are both atheists. I just believe in one fewer god than you do. When you understand why you dismiss all the other possible gods, you will understand why I dismiss yours."
Origine: Da 10 myths - and 10 truths - about atheism http://www.latimes.com/news/opinion/la-op-harris24dec24,0,3994298.story?coll=la-opinion-rightrail, LA Times.it, 24 dicembre 2006.

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“Dio appare, l'uomo si annienta; e più la Divinità si fa grande, più l'umanità diventa miserabile.”

Michail Bakunin (1814–1876) rivoluzionario, filosofo e anarchico russo

da Dio e lo stato, traduzione di Giuseppe Rose, RL, Pistoia 1974
Dio e lo Stato

“Dopo Auschwitz possiamo e dobbiamo affermare con estrema decisione che una Divinità onnipotente o è priva di bontà o è totalmente incomprensibile.”

Hans Jonas (1903–1993) filosofo tedesco

Origine: Citato in Eugenio Spedicato, La strana creatura del caos: idee e figure del male nel pensiero della modernità, Donzelli Editore, Roma 1997. ISBN 88-7989-348-3

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“Nella divinità è più importante ritrovare i nostri vizi che le nostre virtù.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Il funesto demiurgo

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“[Ultime parole rivolte ai figli] Non vogliate pensare, o figli miei dilettissimi, che nel lasciare questo mondo, io cessi di essere in mezzo a voi e rientri nel nulla. Anche nel corso della mia vita non fu mai da voi veduta l'anima mia, tuttoché quanto fu da me operato fosse per voi argomento di credere che essa abitasse questo corpo. Persuadetevi della di lei esistenza anche se vi è invisibile. Per verità sarebbero inutili gli onori resi alle mute ceneri dei trapassati, se alla nostra pietà non venissero chiesti dal voto delle anime di essi, cui torna dolce di vedere conservata la propria memoria. Non crederò mai che l'esistenza dell'anima sia vincolata al corpo, e che spengasi nell'uscirne, e molto meno che inerte rimanga nel disgiungersi dall'inerte materia. Bensì che sciolta una volta dalla sostanza corporea, l'anima ritorni alla limpidezza e semplicità primitiva. In allora soltanto scintillerà il lampo della suprema intelligenza. E siccome in morte la natura dell'uomo cade in dissoluzione, ed ogni di lei elemento vediamo ritornare alla sua origine, ed ogni cosa ridursi ai principi da cui derivò: l'anima sola sì nell'atto di vestire che d'abbandonare la fragile spoglia terrena, sfugge ai nostri sensi. Osservate la morte; nulla più del sonno le rassomiglia. E tuttavia dormendo l'anima palesa la propria divina essenza, a tale punto che nella libertà dei sogni talora udiamo predire l'avvenire. Da ciò è permesso di immaginare cosa sia per divenire una essenza così sottile disciolta da ogni terreno legame. Se dunque l'anima è aspettata da tanto destino, venerate la mia quale partecipe della divinità. Se poi perisse con il corpo, voi però devoti agli Dei, che presiedono a così mirabile prodigio, non cessate di serbarmi pia ed onorata memoria.”

Ciro II di Persia (-600–-530 a.C.) imperatore persiano

Citazioni di Ciro II
Origine: Parole riportate da Cicerone in Cato Maior de Senectute, XXII.

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“Una buona fortuna è un dio tra gli uomini, è più di una divinità stessa.”

Eschilo (-525–-456 a.C.) tragediografo ateniese

59-60

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“Non siamo scimmie evolute ma divinità decadute.”

Origine: Fai bei sogni, p. 149

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“Incapaci sono gli Amati di morire | perché l'Amore è Immortalità, | anzi, è Deità – || incapaci coloro che amano – di morire | perché l'Amore trasforma la Vitalità | in Divinità.”

Emily Dickinson (1830–1886) scrittrice e poetessa inglese

J809 – F951, vv. 1-6
Lettere
Origine: In Tutte le poesie. J801 – 850 http://www.emilydickinson.it/j0801-0850.html, EmilyDickinson, traduzione di G. Ierolli.

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“Maria è la finestra attraverso cui la nostra umanità ha una prima visione della divinità sulla terra.”

Fulton J. Sheen (1895–1979) arcivescovo cattolico statunitense

La Madonna

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“Ti dirò. [Gli egizi] Non adoravano Giove, come lui fusse la divinità, ma adoravano la divinità come fusse in Giove […].”

Giordano Bruno (1548–1600) filosofo e scrittore italiano

Sofia: III dialogo

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“Che i avessero in somma stima la scienza de i numeri, e che Platone stesso ammirasse l'intelletto umano e lo stimasse partecipe di divinità solo per l'intender egli la natura de' numeri, io benissimo lo so, né sarei lontano dal farne l'istesso giudizio.”

Galileo Galilei (1564–1642) scienziato italiano

giornata prima, p. 35; citato in Koyré 1979, p. 292
Dialogo sopra i due massimi sistemi
Origine: In margine: Misteri de numeri Pitagorici, favolosi.

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“Il Dio di Dante è divinità ineffabile, Il Dio di Milton è un essere pignolo con un hobby, Dante è metafisico, mentre Milton è solamente settario.”

Ezra Pound (1885–1972) poeta, saggista e traduttore statunitense

Origine: Aforismi e detti memorabili, p. 66

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