
“Chi colla parola ritiene inimicizia, accresce a se la fatica inutile.”
“Chi colla parola ritiene inimicizia, accresce a se la fatica inutile.”
“La fatica misura solo la nostra resistenza. La fatica non produce niente.”
libro Le piccole cose che cambiano la vita
“L'amore, con il solo amare, e senza operare null'altro, compie un’eroica fatica.”
Origine: Citato in Selezione dal Reader's Digest, settembre 1997.
“Subito dopo essere vivi, la fatica più grossa è fare del sesso.”
La cosa più bella di Firenze è McDonald's
“Le cose ci sono tanto più care quanta più fatica costano.”
“Io penso non esista al mondo una fatica così grande come una preghiera impegnata.”
“Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è la fatica.”
Origine: Il malpensante, Ottobre, p. 110
“Il non far niente è una fatica immane, e a me non dispiace faticare, purché lo faccia senza scopo.”
L'importanza di chiamarsi Ernesto
“Ah, che fatica mi costa | amarti come ti amo!”
da Es verdad, ne Le poesie, traduzione di Carlo Bo, Garzanti, 1979
dalle Epistole, a cura di Ugo Dotti, UTET, 1978
Restaurazione della persona umana
da Il Giorno, 30 luglio 1999, p. 69
A Rumba d' 'e scugnizze
Poesie
Origine: Peperoni.
Origine: Castagne da lessare (grandi come palloni).
Origine: Angurie rosse come il fuoco.
Origine: Merenda.
Origine: Ripara.
Origine: Lacci.
Origine: Polipo.
Origine: Il quotidiano.
Origine: Madonna.
Origine: Paga.
Tradizione e talento individuale
Per la storia del brigantaggio nel Napoletano
“Mai la vita diede ai mortali qualcosa se non a prezzo di grande fatica.”
I, 9, 59-60
Origine: Citato in Milito: "Inter nel destino. Madrid, il mio vice, quando Strama mi disse..." http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=101007, fcinternews.it, 19 dicembre 2012.
“La poesia è l'infanzia da cui a fatica emergo | è la realtà su cui finalmente svengo.”
da Shaker
Lo scatto tattile
Richiami del deserto
Origine: Citato in Stefania Lapenta, Cézanne, I Classici dell'arte, Rizzoli - Skira, Milano, 2003, pp. 183-188 e frontespizio. ISBN 88-7624-186-8
Tre cavalli
Tre Cavalli
Variante: C'è in me quello che si trova in molti uomini del mondo, amori, spari, qualche frase piena di spine, nessuna voglia di parlarne. Siamo dozzina noi altri uomini. Speciale è solo vivere, guardarsi di sera il palmo di mano e sapere che domani torna fresco di nuovo, che il sarto della notte cuce pelle, rammenda calli, rabbercia gli strappi e sgonfia la fatica.
dall'intervista di Marilia Piccone, wuz.it http://www.wuz.it/intervista-libro/3885/torey-hayden.html, 11 novembre 2009
“Fatiche ed umiltà rendono l'uomo un dio sulla terra.”
Discorsi ascetici – prima collezione
“La pittura è una lunga fatica di imitazione di ciò che si ama.”
ottobre 1980, citato in Enrico Crispolti, Leggere Guttuso, A. Mondadori, 1987
Origine: Citato in La mia stravaganza virtuosa, Io Donna, 10 novembre 2012.
da Gente in cammino, traduzione di Carla Maria Tresso, Giunti, Firenze, 1994, pp. 29-30. ISBN 8809014138
da Attacca da lontano e sgretola tutti È in giallo: ora ha il Tour in mano Scrive così una pagina epica di sport http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/luglio/28/Attacca_lontano_sgretola_tutti_giallo_ga_0_980728199.shtml, Gazzetta dello sport, 28 luglio 1998
“È una fatica servire gli stessi padroni e esserne comandato.”
frammento 84b
“I mariti fanno fatica a capire perché le mogli li tradiscono. Le mogli no.”
Origine: Dall'incontro Mercanti di luce. Narrare la bellezza tra padri e figli; citato in Salvo Intravaia, Vecchioni: Sicilia "isola di merda". Il sindaco di Palermo: "Ha ragione" http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/12/03/news/vecchioni_al_dibattito_a_ingegneria_sicilia_isola_di_merda_-128742146/, Repubblica.it, 3 dicembre 2015.
1994, pp. 903-904
Civilization and Ethics
Origine: Da La dieta del digiuno, Mondadori, Milano, 2013, pp. [//books.google.it/books?id=gM5dEOtOqcgC&pg=PT21 21]-22. ISBN 9788852035647
Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 67. ISBN 88-8598-826-2
Citazione un po' troppo lunga: tagliarla
La democrazia in America
Variante: I governi democratici possono diventare violenti e anche crudeli in certi momenti di grande effervescenza e di pericolo, ma queste crisi saranno rare e passeggere.
Quando penso alle piccole passioni degli uomini del nostro tempo […] non temo che essi troveranno fra i loro capi dei tiranni, ma piuttosto dei tutori. Credo, dunque, che la forma d'oppressione da cui sono minacciati i popoli democratici non rassomiglierà a quelle che l'hanno preceduta nel mondo, […] poiché le antiche parole dispotismo e tirannide non le convengono affatto. La cosa è nuova, bisogna tentare di definirla, poiché non è possibile indicarla con un nome.
Se cerco di immaginarmi il nuovo aspetto che il dispotismo potrà avere nel mondo, vedo una folla innumerevole di uomini eguali, intenti solo a procurarsi piaceri piccoli e volgari, con i quali soddisfare i loro desideri. Ognuno di essi, tenendosi da parte, è quasi estraneo al destino di tutti gli altri: i suoi figli e i suoi amici formano per lui tutta la specie umana; quanto al rimanente dei suoi concittadini, egli è vicino ad essi, ma non li vede; li tocca ma non li sente affatto; vive in se stesso e per se stesso e, se gli resta ancora una famiglia, si può dire che non ha più patria.
Al di sopra di essi si eleva un potere immenso e tutelare, che solo si incarica di assicurare i loro beni e di vegliare sulla loro sorte. È assoluto, particolareggiato, regolare, previdente e mite. Rassomiglierebbe all'autorità paterna se, come essa, avesse lo scopo di preparare gli uomini alla virilità, mentre cerca invece di fissarli irrevocabilmente all'infanzia; ama che i cittadini si divertano, purché non pensino che a divertirsi. Lavora volentieri al loro benessere, ma vuole esserne l'unico agente e regolatore; provvede alla loro sicurezza e ad assicurare i loro bisogni, facilita i loro piaceri, tratta i loro principali affari, dirige le loro industrie, regola le loro successioni, divide le loro eredità; non potrebbe esso togliere interamente loro la fatica di pensare e la pena di vivere?
Così ogni giorno esso rende meno necessario e più raro l'uso del libero arbitrio, restringe l'azione della volontà in più piccolo spazio e toglie a poco a poco a ogni cittadino perfino l'uso di se stesso. L'eguaglianza ha preparato gli uomini a tutte queste cose, li ha disposti a sopportarle e spesso anche considerarle come un beneficio. Così, […] il sovrano estende il suo braccio sull'intera società; ne copre la superficie con una rete di piccole regole complicate, minuziose ed uniformi, attraverso le quali anche gli spiriti più originali e vigorosi non saprebbero come mettersi in luce e sollevarsi sopra la massa; esso non spezza le volontà, ma le infiacchisce, le piega e le dirige; raramente costringe ad agire, ma si sforza continuamente di impedire che si agisca; non distrugge, ma impedisce di creare; non tiranneggia direttamente, ma ostacola, comprime, snerva, estingue, riducendo infine la nazione a non essere altro che una mandria di animali timidi ed industriosi, della quale il governo è il pastore.
Ho sempre creduto che questa specie di servitù regolata e tranquilla, che ho descritto, possa combinarsi meglio di quanto si immagini con qualcuna delle forme esteriori della libertà e che non sia impossibile che essa si stabilisca anche all'ombra della sovranità del popolo.
[…] In questo sistema il cittadino esce un momento dalla dipendenza per eleggere il padrone e subito dopo vi rientra.
Sermão Pelo Bom Sucesso das Armas de Portugal contra as de Holanda
Vecchia talpa, p. 194
Ranocchi sulla luna e altri animali
citato in Gaio Sallustio Crispo, La guerra di Giugurta, LXXXV, 29-30; 2013
Non possum fidei causa imagines neque triumphos aut consulatus maiorum meorum ostentare, at, si res postulet, hastas, uexillum, phaleras, alia militaria dona, praeterea cicatrices aduerso corpore. Hae sunt meae imagines, haec nobilitas, non hereditate relicta, ut illa illis, sed quae ego meis plurimis laboribus et periculis quaesiui.
Attribuite
10, p. 309
Citato in Giamblico, Summa pitagorica
Origine: Avventura nel primo secolo, p. 126
L'abito non fa il cuoco. La cucina italiana di uno chef gentiluomo
Origine: Citato in Pino Taormina, Sarri boccia il calcio italiano: «Non vedo un gran futuro, adesso siamo in Lega Pro» http://sport.ilmattino.it/calcio/sarri_il_futuro_del_calcio-1790598.html, IlMattino.it, 11 giugno 2016.
Me Since You
Prospettive economiche per i nostri nipoti
Variante: La nostra evoluzione naturale, con tutti i nostri impulsi e i nostri istinti più profondi, è avvenuta al fine di risolvere il problema economico. Ove questo fosse risolto, l’umanità rimarrebbe priva del suo scopo tradizionale. Sarà un bene? Se crediamo almeno un poco nei valori della vita, si apre per lo meno una possibilità che diventi un bene. Eppure io penso con terrore al ridimensionamento di abitudini e istinti dell’uomo comune, abitudini e istinti concresciuti in lui per innumerevoli generazioni e che gli sarà chiesto di scartare nel giro di pochi decenni.
Per adoperare il linguaggio moderno, non dobbiamo forse attenderci un ‘collasso nervoso’ generale’?... Per chi suda il pane quotidiano il tempo libero è un piacere agognato: fino al momento in cui l’ottiene. Ricordiamo l’epitaffio che scrisse per la sua tomba quella vecchia donna di servizio: "Non portate il lutto, amici, non piangete per me che finalmente non farò niente, niente per l’eternità." Questo era il suo paradiso. Come altri che aspirano al tempo libero, la donna di servizio immaginava solo quanto sarebbe stato bello passare il tempo a fare da spettatore. C’erano, infatti, altri due versi nell’epitaffio: "Il paradiso risuonerà di salmi e di dolci musiche ma io non farò la fatica di cantare." Eppure la vita sarà tollerabile solo per quelli che partecipano al canto: e quanto pochi di noi sanno cantare!
Per la prima volta dalla sua creazione, l’uomo si troverà di fronte al suo vero, costante problema: come impiegare la sua libertà dalle cure economiche più pressanti, come impiegare il tempo libero che la scienza e l’interesse composto gli avranno guadagnato, per vivere bene, piacevolmente e con saggezza.... Per ancora molte generazioni l’istinto del vecchio Adamo rimarrà così forte in noi che avremo bisogno di un qualche lavoro per essere soddisfatti. Faremo, per servire noi stessi, più cose di quante ne facciano di solito i ricchi d’oggi, e saremo fin troppo felici di avere limitati doveri, compiti, routines. Ma oltre a ciò dovremo adoperarci a far parti accurate di questo ‘pane’ affinché il poco lavoro che ancora rimane sia distribuito tra quanta più gente possibile. Turni di tre ore e settimana lavorativa di quindici ore possono tenere a bada il problema per un buon periodo di tempo. Tre ore di lavoro al giorno, infatti, sono più che sufficienti per soddisfare il vecchio Adamo che è in ciascuno di noi.
“Lo giorno se n'andava, e l'aere bruno
toglieva li animai che sono in terra
da le fatiche loro.”
The Divine Comedy (c. 1308–1321), Inferno
Origine: Da Lettere inedite, in Opere complete di s. Leonardo da Porto Maurizio, vol. IV, Tipografia emiliana, Venezia, 1868, pp. 557 https://books.google.it/books?id=v0sNlvkqkGwC&pg=PA557-558.
“Padre, nella vita spirituale quale virtù richiede maggiore fatica?”
Dice loro: "Perdonatemi, ma penso non vi sia fatica così grande come pregare Dio. Infatti, quando l'uomo vuole pregare, i nemici cercano di impedirlo, ben sapendo che da nulla sono così ostacolati come dalla preghiera. Qualsiasi opera l'uomo intraprenda, se persevera in essa, possederà la quiete. La preghiera invece richiede lotta fino all'ultimo respiro".