Frasi sulla pazzia
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“È una grande follia voler essere saggi da soli.”

François de La Rochefoucauld (1613–1680) scrittore, filosofo e aforista francese

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Massime, Riflessioni morali

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“Ci sono follie che si contraggono come le malattie contagiose.”

François de La Rochefoucauld (1613–1680) scrittore, filosofo e aforista francese

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Massime, Riflessioni morali

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“La follia, mio signore, come il sole se ne va passeggiando per il mondo, e non c'è luogo dove non risplenda.”

Feste: atto III, scena I; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber
La dodicesima notte

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“Ma amore è cieco, e gli amanti non vedono le amabili follie cui s'abbandonano.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Gessica: atto II, scena V; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber

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“Se riuscire a dimenticare è segno di sanità mentale, il ricordare senza posa è ossessione e follia.”

Jack London (1876–1916) scrittore statunitense

capitolo VI

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“Sapere che c'è una via d'uscita ti aiuta a restare dentro. Mi spiego? Altrimenti sarebbe la follia.”

Charles Bukowski (1920–1994) poeta e scrittore statunitense

13/9/91, 5:28 PM; 2000, p. 17
Il capitano è fuori a pranzo

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“Scrivo ancora. Nei primi quattro mesi di quest'anno ho scritto duecentocinquanta poesie. Sento ancora la follia scorrermi dentro, ma ancora non ho scritto le parole che avrei voluto, la tigre mi è rimasta sulla schiena. Morirò con addosso quella figlia di puttana, ma almeno le avrò dato battaglia. E se fra voi c'è qualcuno che si sente abbastanza matto da voler diventare scrittore, gli consiglio va' avanti, sputa in un occhio al sole, schiaccia quei tasti, è la migliore pazzia che possa esserci, i secoli chiedono aiuto, la specie aspira spasmodicamente alla luce, e all'azzardo, e alle risate. Regalateglieli. Ci sono abbastanza parole per noi tutti.”

Charles Bukowski (1920–1994) poeta e scrittore statunitense

da La mia pazzia; p. 93
Confessioni di un codardo
Variante: Sento ancora la follia scorrermi dentro, ma ancora non ho scritto le parole che avrei voluto, la tigre mi è rimasta sulla schiena. Morirò con addosso quella figlia di puttana, ma almeno le ho dato battaglia. E se fra voi c'è qualcuno che si sente abbastanza matto da voler diventare scrittore, gli consiglio va' avanti, sputa in un occhio al sole, schiaccia quei tasti, è la migliore pazzia che possa esserci, i secoli chiedono aiuto, la specie aspira spasmodicamente alla luce, e all'azzardo e alle risate. Regalateglieli. Ci sono abbastanza parole per noi tutti.

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“La follia è nei singoli qualcosa di raro – ma nei gruppi, nei partiti, nei popoli, nelle epoche è la regola.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

156; 2007

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“Come ricordo del misero che non la mania di grandezza ha condotto alla malattia, bensì la malattia alla follia.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

da una lettera a Olga Monod

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“Nell'amore c'è sempre un po' di follia. Ma nella follia c'è sempre un po' di saggezza.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

I, Del leggere e scrivere; Quattrocchi

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“Non esiste una sola cultura al mondo in cui sia permesso di fare tutto.”

appendice La follia, l'assenza di opera, p. 478
Storia della follia nell'età classica

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“Non che il suicidio sia sempre follia. Ma in genere non è in un accesso di ragione che ci si ammazza.”

Voltaire (1694–1778) filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e s…

Origine: Da Lettera a Mariott.

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“[…] è follia comune delle coppie felici non voler avere segreti per l'altro; ciò le porta a un mucchio di disillusioni.”

William Somerset Maugham (1874–1965) scrittore e commediografo britannico

Origine: La Signora Craddock, p. 90

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“La giovinezza di tutti è un sogno, una forma di follia chimica.”

Francis Scott Fitzgerald (1896–1940) scrittore e sceneggiatore statunitense

Origine: Da Il diamante grosso come l'Hotel Ritz, in Racconti dell'età del jazz, traduzione di Bruno Armando, Newton Compton Editori, 2011

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“È dunque, Donn'Anna, segno di follia desiderare di morire? Se io fossi folle io vorrei restar tra i vivi.”

Alexander Sergejevič Puškin (1799–1837) poeta, saggista, scrittore e drammaturgo russo

scena III
Il Convitato di Pietra

“Si comprende come Dio non possa fare altro che essere il contrappeso vivente di tutti i nostri rifiuti e di tutte le nostre follie.”

Maurice Zundel (1897–1975) poeta, filosofo, mistico, teologo

Vita, morte, risurrezione

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“[Il Monti nella Proposta dètte al Perticari dell' ingegno divino, sul che il Torti fece le seguenti osservazioni] Fino a qual punto avete potuto così obbliare voi stesso, e tutte le regole di ciò che conviene? Ma v'è anche di più. Egli è il suocero di Giulio, siete ancora voi stesso che avete stampato in faccia al pubblico, e col vostro nome le precise parole che si leggono alla pagina CXX, con cui lo dichiarate un'uomo divino; quel divino ingegno del Perticari. Una tale espressione, indecente nella vostra bocca, quando non fosse ridicola in quella d'ogni altro equivale, esattamente a questa: il divino marito di mia figlia. Qual rispetto dovrà il pubblico al domestico diploma di divinità spedito dal suocero al proprio genero? Siete voi che scrivete così? Quando Alessandro partecipò ad Olimpia sua madre, che egli era stato fatto già Dio ed acclamato per fìglio di Giove, quella buona regina benché donna, e madre tenera ebbe pietà della follìa di suo figlio, e si burlò di quella ridicola apoteosi. Non dimeno il gran Macedone era il conquistatore della terra; cento popoli vinti adoravano il suo nome; era il mondo attonito che ardeva gl'incensi avanti alla sua immagine. Ma mostrateci i titoli luminosi, le conquiste, i trofei letterari che hanno divinizzato il vostro piccolo Giulio?”

Francesco Torti (1763–1842) critico letterario italiano

Origine: Dante rivendicato: Lettera al sig. Cavalier Monti, p. 146

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“Per le case, per la via | Scorre libero il piacere; | Un'amabile follia | La ragion rapisce e il cor.”

Vincenzo Monti (1754–1828) poeta italiano

Origine: La pace di Campoformio, p. 418

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“Credo che sia una follia consumare i propri giorni ad accumulare ciò di cui non si potrà godere. Sollevate il velo e vi vedrete sotto l'egoismo che trova nella proprietà un mezzo per estendere e prolungare in qualche modo il personalismo. Io sento anche che quest'umile condizione in cui mi trovo, mi dà la capacità di meglio servire i miei simili. Se deve essere la lotta tra quelli che nulla hanno e quelli che troppo hanno, il nostro dovere di cristiani, è di interporci tra questi nemici irriconciliabili. Che l'uguaglianza si restauri! Che la carità faccia da sola ciò che la giustizia non riesce a fare! Io so che Dio e la Chiesa non hanno bisogno né di poeti né di dottori; ma quelli che ne hanno bisogno, sono i deboli credenti scandalizzati dalle defezioni. Sì, noi siamo degli inutili servitori; ma noi rimaniamo dei servitori, e il salario non ci verrà dato che a condizione del lavoro che faremo nella "vigne del Signore" nella parte che ci verrà assegnata. Sì, la vita è spregevole. Ma se noi vediamo l'uso che se ne possiamo fare, se noi la consideriamo come l'opera più perfetta. Del Creatore, la vita allora è degna di rispetto ed amore. Preghiamo l'uno per l'altro. Diffidiamo delle nostre noie, delle nostre tristezze e delle nostre diffidenze. Andiamo semplicemente dove la Provvidenza misericordiosa ci conduce. Superiamo spesso le distanze col pensiero, scriviamoci, consigliamoci, sosteniamoci.”

Frédéric Ozanam (1813–1853) storico e giornalista francese

A Francoise Lallier, 5 novembre 1836, p. 84
Lettere

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“È inevitabile oramai, come uno sbaglio di corsia, questo groviglio fra di noi, questa tua bocca sulla mia.”

Raf (1959) cantautore italiano

da Inevitabile Follia
Svegliarsi un anno fa

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“Ma invece dell'eternità di questa splendida follia, l'amore si consumerà in una lenta eutanasia.”

Raf (1959) cantautore italiano

da Inevitabile Follia
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“Disperazione o follia?", disse Gandalf. "Non è disperazione, perché la disperazione è solo per coloro che vedono la fine senza dubbio possibile. Non è il nostro caso. È saggezza riconoscere la necessità quando tutte le altre vie sono state soppesate, benché possa sembrare follia a chi si appiglia a false speranze. Ebbene, che la follia sia il nostro manto, un velo dinnanzi agli occhi del Nemico! Egli è molto saggio, e soppesa ogni cosa con estrema accuratezza sulla bilancia della sua malvagità. Ma l'unica misura che conosce è il desiderio, desiderio di potere, ed egli giudica tutti i cuori alla stessa stregua. La sua mente non accetterebbe mai il pensiero che qualcuno possa rifiutare il tanto bramato potere, o che, possedendo l'Anello, voglia distruggerlo. questa dev'esser dunque la nostra mira, se vogliamo confondere i suoi calcoli.”

Variante: "Disperazione o follia?", disse Gandalf. "Non è disperazione, perché la disperazione è solo per coloro che vedono la fine senza dubbio possibile. Non è il nostro caso. È saggezza riconoscere la necessità quando tutte le altre vie sono state soppesate, benché possa sembrare follia a chi si appiglia a false speranze. Ebbene, che la follia sia il nostro manto, un velo dinnanzi agli occhi del Nemico! Egli è molto saggio, e soppesa ogni cosa con estrema accuratezza sulla bilancia della sua malvagità. Ma l'unica misura che conosce è il desiderio, desiderio di potere, ed egli giudica tutti i cuori alla stessa stregua. La sua mente non accetterebbe mai il pensiero che qualcuno possa rifiutare il tanto bramato potere, o che, possedendo l'Anello, voglia distruggerlo. questa dev'esser dunque la nostra mira, se vogliamo confondere i suoi calcoli".
Origine: Il Signore degli Anelli, La Compagnia dell'Anello, p. 339

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“L'illusione di una purezza dell'identità o della razza è follia ideologica.”

Bruno Forte (1949) arcivescovo cattolico e teologo italiano

La Torre di Babele del nostro tempo

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“La speranza di avere una finale vera era soprattutto legata alla presenza in campo della "parte logica" di Ivanisevic, il dottor Jekyll, e non dell'"ectoplasma negativo", quel mister Hyde che spesso costringe il croato ad indicibili follie.”

Roberto Lombardi (1950–2010) giornalista e tennista italiano

Origine: Da La sinfonia di Sampras vale doppio https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1998/luglio/06/sinfonia_Sampras_vale_doppio_co_0_9807062699.shtml, Corriere della sera, 6 luglio 1998.

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“Le mie tele mi calmano facendomi dimenticare le scene di inquietudine e follia — e peggio — la scena che mi circonda. Ogni sprazzo di sole è per me alla fine nell'arte appassito. Perciò ci si può chiedere perché dipingo sempre tempeste. "Tempesta sopra tempesta sovrasta"”

John Constable (1776–1837) pittore inglese

ancora l'"oscurità" è maestosa.
Origine: Lettera a C.R. Leslie (1834), John Constable's Correspondence, ed. R.B. Beckett, (Ipswich, Suffolk Records Society, 1962-1970), vol. 3, p. 122; anche citata da Hugh Honour, Romanticism (Westview Press, 1979, ISBN 0-064-30089-7), ch. 3, p. 91.

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“Nulla somiglia più ad un matto, sotto l'accesso, quanto un uomo di genio, che mediti e plasmi i suoi concetti.”

Cesare Lombroso (1835–1909) medico, antropologo e criminologo italiano

Origine: Da Genio e follia.

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“Forse la follia è soltanto un dispiacere che abbia smesso di evolversi.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Il funesto demiurgo

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