Frasi su traduzione
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“L'uomo è una passione inutile.”

traduzione di G. Del Bo, Il Saggiatore, 1965², p. 738
L'essere e il nulla

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“La vita è ciò che gli ultimi di noi fanno provare alla maggior parte di noi, che gli ultimi sono la maggioranza.”

Willard Van Orman Quine (1908–2000) filosofo, logico

intervista all'Harvard Magazine, in Reuben Hersh, Cos'è davvero la matematica – Baldini Castoldi Dalai, traduzione di Rosalba Giomi

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“Basta avere paura quando gli altri sono avidi ed essere avidi quando gli altri hanno paura.”

Warren Buffett (1930) imprenditore e economista statunitense

Origine: Citato in Mary Buffett, David Clark, I segreti di Warren Buffett. Come avere successo negli affari evitando le trappole del mercato, traduzione di T. Moroni, Lindau

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“Il Paradiso dipende da noi. Chiunque voglia vive nell'Eden, nonostante Adamo e la cacciata.”

Emily Dickinson (1830–1886) scrittrice e poetessa inglese

da Poesie, BUR, traduzione di Margherita Guidacci

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“Amo come l'amore ama. | Non conosco altra ragione di amarti che amarti. | Cosa vuoi che ti dica oltre a dirti che ti amo, | se ciò che ti voglio dire è che ti amo?”

Fernando Pessoa (1888–1935) poeta, scrittore e aforista portoghese

da Faust, a cura di Teresa Sobral Cunha, traduzione di Maria José de Lancastre, Einaudi, 1989

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“La verità è l'errore che fugge nell'inganno ed è raggiunto dal fraintendimento.”

Jacques Lacan (1901–1981) psichiatra e filosofo francese

Origine: Da Il seminario, vol. I, in Gli scritti tecnici di Freud (1953-1954), traduzione di Giacomo Contri, Einaudi 1978.

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“Siamo tutti libri di sangue; | in qualunque punto ci aprano, | siamo rossi.”

da Infernalia, traduzione di Tullio Dobner, Sonzogno, 2000
Origine: Epigrafe dell'opera citata e di tutti i successivi libri della serie Books of Blood: Ectoplasm, Sudario, Creature, Visions e Monsters.

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“Dio appare, l'uomo si annienta; e più la Divinità si fa grande, più l'umanità diventa miserabile.”

Michail Bakunin (1814–1876) rivoluzionario, filosofo e anarchico russo

da Dio e lo stato, traduzione di Giuseppe Rose, RL, Pistoia 1974
Dio e lo Stato

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“…i suoi rapimenti erano,
tutti aria, e fuoco, a fare i suoi versi chiari,
perché quella bella follia ancora egli serbava
che giustamente dovrebbe occupare il cervello del poeta.”

Michael Drayton (1563–1631) poeta

da To Henry Reynolds, of Poets and Poesy; citato da Kay Redfield Jamison, in Toccato dal fuoco, traduzione di A. Serra, TEA, 2009

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“Nessuno è mai stato me. Può darsi che io sia il primo.”

Paul Auster (1947) scrittore, saggista e poeta statunitense

da Il libro delle illusioni, traduzione di Massimo Bocchiola, Einaudi

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“La donna africana sperimenta una triplice servitù, attraverso il matrimonio coatto, attraverso la dote e la poligamia che aumenta il tempo libero degli uomini e al tempo stesso il loro prestigio sociale, e, infine proprio attraverso l'ineguale divisione del lavoro.”

René Dumont (1904–2001) sociologo francese

Origine: Da L'Afrique noire est mal partie, 1962; citato in Juliet Mitchell, La condizione della donna (Woman's Estate), traduzione di Giovanna Stefancich, Einaudi, Torino, 1972.

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“La città di Alesia si trovava alla sommità di un colle molto elevato […] Le radici di questo colle erano bagnate da due parti da due fiumi. Davanti alla città si estendeva una pianura di circa tre miglia, dagli altri lati la città era circondata da colli di uguale altezza posti a non molta distanza.”

VII, 69, traduzione di F. Brindesi, Rizzoli, Milano
Ipsum erat oppidum Alesia in colle summo admodum edito loco [...] Cuius collis radices duo duabus ex partibus flumina subluebant. Ante id oppidum planities circiter milia passuum III in longitudinem patebat; reliquis ex omnibus partibus collis mediocri interiecto spatio pari altitudinis fastigio oppidum cingebant.
Commentarii de bello gallico

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“Tutti gli Italiani sono ormai Romani.”

da Geografia, V; traduzione di A. M. Biraschi in Strabone. Geografia. L'Italia. Libri V – VI, Milano 1988

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“[…] questo «io eroico» non si pone più autonomamente dinanzi ai propri avversari, come al tempo dei cinismi giovanili o delle prime dispute contro la pedagogia istituzionale, ma è certo d'agire per conto di un'istanza superiore ben identificata e inesauribile, la dottrina del Vangelo – del testo greco dei Vangeli ritradotto dallo stesso Tolstòj (un'ottima traduzione). Una dottrina che Tolstòj fa valere integralisticamente, ignorando di proposito la distanza di diciotto secoli, rifiutandosi di «storicizzare» e di attenuare come che sia i comandamenti di Gesù, e aprendo così un fronte immenso sul quale battersi nel mondo «pseudo-cristiano» o «cristiano-ecclesiastico» (come egli lo chiama) in cui non c'è versetto del Vangelo che, tradotto fedelmente, non suoni completamente sconosciuto e scandaloso. In questa sua ultima ed enorme scommessa sulla propria energia e forza d'urto, a Tolstòj non rimane più tempo né spazio per una dimensione privata, per una qualche quinta in cui riprendere fiato: tutto è messo in gioco, e tutto è illuminato dai riflettori. Da questa condizione Tolstòj trae adesso la forza e il gusto di continuare a vivere; da questa condizione – e dalla forza e dal gusto di vivere che gliene vengono – la sua arte trae vigore, volontà, argomenti; e di questa sua arte Tolstòj vive – scrittore com'egli è, fino al midollo. In questo cerchio virtuoso, trionfante, percorre i suoi cicli la dialettica tra pubblico e privato dell'ultimo periodo della vita di Tolstòj, vecchio conte che è diventato in tutto attore e non lo è più in nulla. (Non per nulla questo Tolstòj fu l'ultima grande passione di Nietzsche, prima della follia, e Nietzsche lo leggeva e compulsava avidamente, riconoscendo in lui lo stesso mito al quale anch'egli si sentiva forzato: la consumazione del confine tra «arte» e «vita», tra «volontà» e «realtà».)”

Igor Sibaldi (1957) traduttore, saggista e scrittore italiano

p. L

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“Viva la marijuana.”

Jacoby Shaddix (1976) cantante statunitense

la traduzione è nel vero senso in cui il termine Cucaracha è utilizzato e non quello letterale

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“Fidarsi di qualcuno è come tenere dell'acqua nelle mani chiuse a coppa: è facile perderla irrimediabilmente”

Ken Follett (1949) scrittore britannico

da Codice a zero, traduzione di Annamaria Raffo, Mondadori

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“Il Paradiso è all'ombra delle spade.”

Maometto (570–632) fondatore e profeta dell'Islam

Origine: Da Il libro del governo, 4681; citato in Tom Holland, Millennium. La fine del mondo e la nascita della cristianità, traduzione di Maria Eugenia Morin, Il Saggiatore, Milano, 2010, p. 106 http://books.google.it/books?id=o4ByLMumEwoC&pg=PA106. ISBN 8842815535

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“Riempi il tuo cranio di vino prima che si riempia di terra.”

ʿUmar Khayyām (1048–1131) matematico, astronomo e poeta persiano

citato in Nâzim Hikmet, «Riempi il tuo cranio di vino prima che si riempia di terra», disse Khayyam, in Poesie d'amore, traduzione di Joyce Lussu, Mondadori, 2010

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“Gli oratori sono simili ai serpenti; infatti i serpenti sono tutti odiosi, ma, anche tra essi, alcuni, le vipere, sono nocivi agli uomini, mentre altri, le parie, divorano perfino le vipere.”

Iperide (-390–-322 a.C.) politico e oratore ateniese

Contro Demade, fr. 80 Jensen, conservato da Arpocrazione in Lessico dei dieci oratori, voce παρεῖαι ὄφεις; traduzione in Oratori attici minori, p. 281
Orazioni, Frammenti, Di orazioni identificate

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“Non possiamo aiutare nessuno. Possiamo soltanto servire.”

Vivekananda (1863–1902) mistico indiano

citato in Sharon Gannon e David Life, Jivamukti Yoga, traduzione dall'inglese di Milvia Faccia, Edizioni Mediterranee, 2005, p. 109 http://books.google.it/books?id=8Fi7HLT0DNsC&pg=PA109

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“Padrone, non dovete aver paura. | L'isola è piena di questi sussurri, | di dolci suoni, rumori, armonie, | che non fanno alcun male, anzi dilettano.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Calibano: atto III, scena II; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber
La Tempesta
Origine: Citato in lingua originale nel film La dolce vita (1960).

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“È importante tener presente che nella fisica odierna, noi non abbiano cognizione di ciò che l'energia è. Non abbiamo un modello che esprima l'energia come somma di termini definiti.”

Richard Feynman (1918–1988) fisico statunitense

vol. I parte I, traduzione di E. Clementel, S. Focardi e L. Monari, Inter European Editions, 1975, 4–1

“Nessuno sa di essere fortunato fino a che non lo colpisce la sventura.”

Chaim Potok (1929–2002) scrittore e rabbino statunitense

da Danny l'eletto, traduzione di Marcella Bonsanti, Garzanti

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“Io non sapevo che la Bibbia fosse poesia! Pensavo che non fosse altro che religione!”

Sinclair Lewis (1885–1951) romanziere e drammaturgo statunitense

Origine: Da Opera d'arte, traduzione di Mario Borsa, Arnoldo Mondadori Editore, 1954, p. 24.

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“La nostra vera colpevolezza si trova assai più nei peccati di omissione che in quelle di opere.”

Louis Evely (1910–1985) religioso (sacerdote), scrittore (scrittore spirituale cristiano)

Origine: Da Sei tu, quest'uomo. Incontri con Cristo, Marietti, traduzione di M.E. Schepesi, 1962.

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“La vita, a mio parere, è un caval donato.”

J. D. Salinger (1919–2010) scrittore statunitense

Origine: Da Teddy, in Nove Racconti, traduzione di Carlo Fruttero, Einaudi, 1996.

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“Come ogni traduzione che si rispetti, il doppiaggio veicola il film al pubblico […]. Non esiste una lobby. Come in ogni cosa, troppa quantità mette a rischio la qualità. Ma c'è sempre la possibilità di vedere l'originale in dvd. E i sottotitoli esprimono una sintesi che molto toglie alla ricchezza del linguaggio.”

Pino Insegno (1959) attore, doppiatore e conduttore televisivo italiano

Origine: Citato in Arianna Finos, Cassel: "È una mafia il doppiaggio italiano" http://trovacinema.repubblica.it/news/dettaglio/cassel-e-una-mafia-il-doppiaggio-italiano/481868, Repubblica.it, 16 marzo 2016.

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“La questione reale è se sia giusto e opportuno che metà della razza umana attraversi la vita in uno stato di subordinazione forzata nei confronti dell'altra metà; se lo stato migliore della società umana sia quello di essere divisa in due parti, una di individui dotati di volontà e di un'esistenza indipendente, l'altra di umili compagne di questi, ciascuna attaccata a uno di essi allo scopo di crescere i suoi figli e rendere la sua casa piacevole per lui. Se questo è il ruolo assegnato alle donne, non è che una forma di gentilezza istruirle per esso e far loro credere che la più grande fortuna che possa loro capitare sia quella di essere scelte da un uomo per questo scopo e che ogni altra carriera che il mondo giudica felice e onorevole sia loro preclusa dalla legge, non delle istituzioni sociali, dalla natura e dal destino. Tuttavia, quando chiediamo perché l'esistenza di metà della specie dovrebbe essere meramente ancillare rispetto a quella dell'altra, perché ogni donna dovrebbe essere una mera appendice di un uomo, non autorizzata ad avere interessi propri in modo che nulla possa compete nella sua mente, con gli interessi e i piaceri di lui, l'unica ragione che ci può essere fornita è che agli uomini piace così. È gradevole per loro che essi vivano per se stessi e le donne per loro: ed essi sono riusciti per molto tempo a far sì che le loro sottoposte considerassero le qualità e la condotta che sono piacevoli per chi le governa le loro virtù appropriate.”

Harriet Taylor Mill (1807–1858) filosofa inglese

da The Enfranchisement of Women, 1851; traduzione di M. Reichlin in Sull'eguaglianza e l'emancipazione femminile, a cura di N. Urbinati, Einaudi, Torino, 2001, p. 52

Brasida photo

“In questa campagna farò quel che mi sono proposto o morirò.”

Brasida militare spartano

citato in Plutarco, Apophthegmata Laconica, 219 D; traduzione di Giuseppe Zanetto, Adelphi, 1996, ISBN 978-88-459-1208-5

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“Allen Steele, Galassia nemica (Galaxy Blues, 2007), traduzione di Fabio Feminò, Urania 1566, Mondadori, 2011.”

Allen Steele (1958) autore di fantascienza statunitense

Bibliografia

“Una croce nera sul petto dell'italiano, | senza intaglio, rabesco, splendore, | conservata da una famiglia povera | e portata dall'unico figlio…| Giovane nativo di Napoli! | Cos'hai lasciato sui campi di Russia? | Perché non hai potuto esser felice, | circondato dal celebre golfo? | Io che ti ho ucciso vicino a Mozdòk | sognavo tanto il vulcano lontano! | O, come sognavo nelle distese del Volga | almeno una volta di andare in gondola! | Ma io non son venuto con la pistola | a portarti via l'estate italiana | e le mie pallottole non hanno fischiato | sulla santa terra di Raffaello! | Qui ho sparato! Qui dove sono nato, | dov'ero orgoglioso di me e degli amici, | dove gli epici canti dei nostri popoli | non risuonano mai in traduzioni. | Forse che l'ansa del medio Don | è studiata da uno scienziato straniero? | La nostra terra, la Russia, la Rus, | l'ha seminata una camicia nera? | T'hanno portato qui in una tradotta | per conquistare lontane colonie, | perché la croce del cofanetto familiare | crescesse alle dimensioni d'una croce di tomba… | Non permetterò che la mia patria sia portata | oltre le distese di mari stranieri! | Io sparo. E non c'è giustizia | più giusta della mia pallottola! | Non sei mai stato né vissuto qui!… | Ma è sparso sui campi nevosi | l'azzurro cielo italiano, | sotto il vetro degli occhi morti.”

Michail Arkad´evič Svetlov (1903–1964) poeta russo

L'Italiano
Origine: Traduzione di Vittorio Strada, citato in Salvatore Giujusa, Uomini e tempi, [Corso di Storia per il triennio degli Istituti Tecnici, vol. 3, Dai combattenti delle barricate quarantottesche ai pedoni dello spazio], Morano Editore, Napoli, 1970, pp. 419-420.

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“Il suo cuore è un liuto sospeso; | appena lo sfiori, risuona.”

Pierre-jean De Béranger (1780–1857) poeta e musicista francese

Origine: Citato in Edgar Allan Poe, Il crollo della casa Usher, traduzione di Gabriele Baldini e Luciana Pozzi, Garzanti, Milano, 1981, p. 219.

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“Questa terra è la tua terra, questa terra è la mia terra, certo, ma tanto il mondo è gestito da coloro che non ascoltano mai musica.”

Bob Dylan (1941) cantautore e compositore statunitense

da Tarantula, traduzione di Andrea D'Anna, Feltrinelli, 2007

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“[Su Franz Liszt] Soffre più moralmente che fisicamente. Gli rimane il suo eroismo che lo renderà vittorioso, spero, del duplice male che l'opprime.”

Hans Von Bülow (1830–1894) direttore d'orchestra, pianista e compositore tedesco

citato in Claude Rostand, Liszt, traduzione di Paolo Castaldi, Mondadori, Milano, 1961

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“Miratelo, un marine: mera ombra e rimembranza d'un essere umano, uomo tumulato vivo e all'impiedi, sepolto sotto le armi, con accompagnamento di marce funebri…”

Henry David Thoreau (1817–1862) filosofo, scrittore e poeta statunitense

da Disobbedienza civile; citato in Gustav Hasford, Nato per uccidere, traduzione di Pier Francesco Paolini, Bompiani, 1989

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“Come l'uomo singolo, così un'epoca intera può compiere grandi progressi nella conoscenza del vero, e rimanere invece molto indietro nella volontà del bene.”

Johann Heinrich Pestalozzi (1746–1827) pedagogista svizzero

citato in Friedrich Wilhelm Foerster, Scuola e carattere (Schule Und Carakter), traduzione di Valentino Giacomuzzi, a cura di Aldo Agazzi, Società Editrica "La scuola", Brescia 1961

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“Coltiva la pietà, non chiuder fuori l'angelo.”

William Blake (1757–1827) poeta, incisore e pittore inglese

da Giovedì Santo, in Canti dell'innocenza e dell'esperienza, traduzione di Roberto Rossi Testa, SE, Milano 1997
Versi e Canti

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“Nascono alcuni al soave diletto, | Nascono alcuni ad infinita notte.”

William Blake (1757–1827) poeta, incisore e pittore inglese

da Presagi di innocenza; citato in Nadine Gordimer, Il salto, traduzione di Franca Cavagnoli, Feltrinelli, 1992, p. 50
Versi e Canti

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“Certe anime sono come spugne. Non si riesce a spremerne nulla se non quello che hanno assorbito dagli altri.”

Khalil Gibran (1883–1931) poeta, pittore e filosofo libanese

da Scritti dell'ispirazione, traduzione di E. Dornetti, Feltrinelli

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“Una linea geografica coincidente con un principio morale e politico determinato, una volta concepita e conservata a prezzo di passioni esacerbate, non potrà mai venir cancellata. Qualsiasi nuova irritazione non farebbe altro che approfondirla.”

Thomas Jefferson (1743–1826) 3º presidente degli Stati Uniti d'America

Origine: Citato in Maurice Denuzière, Louisiana, traduzione di Augusto Donaudy, Rizzoli, Milano, 1980.

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“Il proverbio suggerisce di non mordere la mano che ti nutre. Ma forse dovresti farlo, se quella mano ti impedisce di nutrirti da solo.”

Thomas Szasz (1920–2012) psichiatra

Origine: Da Schizofrenia, traduzione di Orio Buonomini, Armando, 1984.

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“Chi ha un forte senso individualistico deve riconoscere che la vita è una lotta tra sacrificio e fierezza, tra il riconoscimento sociale e la salvezza della personalità.”

Hermann Hesse (1877–1962) scrittore, poeta e aforista tedesco

da Letture da un minuto, a cura di Volker Michels, traduzione di Maria Teresa Giannelli, Rizzoli, 1983
Letture da un minuto

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“Quasi ogni dottore ha la sua malattia favorita.”

Henry Fielding (1707–1754) scrittore, drammaturgo e giornalista inglese

da Tom Jones, traduzione di Decio Pettoello, Feltrinelli, 2003

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“Le stelle ruotano, il tempo corre, l'orologio | suonerà, verrà il demonio e Faust sarà dannato.”

Christopher Marlowe, Il Dottor Faust, traduzione di Nemi D'Agostino, Ugo Guanda editore, 1980, atto V, scena II, vv. 1936-1937
La tragica storia del Dottor Faust

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“Dormendo non si sente il mal di denti.”

Primo carceriere; atto V, scena IV; traduzione di Goffredo Raponi
Cimbelino

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“E la verginità, la vostra buona vecchia verginità, somiglia tanto a quelle pere vizze di Francia, brutte fuori e dentro acide.”

Parolles, atto I, scena I; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber
Tutto è bene quel che finisce bene

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“I clamori avvelenati di una donna gelosa sono più micidiali dei denti di un cane idrofobo.”

Madre Badessa, atto V, scena I, in "Opere complete", traduzione di Gabriele Baldini, Rizzoli, 1963
La commedia degli errori

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“La follia, mio signore, come il sole se ne va passeggiando per il mondo, e non c'è luogo dove non risplenda.”

Feste: atto III, scena I; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber
La dodicesima notte

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“Il principe delle tenebre è un gentiluomo.”

Edgardo, atto III, scena III; traduzione di Carlo Rusconi, Cugini Pomba e comp http://books.google.it/books?id=Zv4VAAAAYAAJ&pg=PA55&dq=Il+principe+delle+tenebre+%C3%A8+un+gentiluomo.&cd=4#v=onepage&q=Il%20principe%20delle%20tenebre%20%C3%A8%20un%20gentiluomo.&f=false, 1852
Re Lear

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“Noi siamo per gli dèi quello che son le mosche pei monelli: ci spiaccicano per divertimento.”

Gloucester: atto IV, scena I; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber
Re Lear

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“Gli angeli sono sempre rilucenti anche se il più rilucente fra loro è caduto.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Malcolm: atto IV, scena III; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber

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“Il diavolo non si fa scrupolo, pei suoi disegni, di citar le Scritture.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Antonio: atto I, scena III; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber

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“Ma amore è cieco, e gli amanti non vedono le amabili follie cui s'abbandonano.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Gessica: atto II, scena V; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber

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“Oh, fortunati strazi quando chi mi tortura mi insegna le risposte per liberarmi!”

Bassanio: atto III, scena II; traduzione di Carlo Rusconi, p. 92
Il mercante di Venezia