Frasi sull'amicizia
pagina 3

Hans Urs Von Balthasar photo

“Tutta la mistica di Adrienne è interamente trinitaria, nonostante non abbia mai formulato una dottrina astratta della Trinità.”

Hans Urs Von Balthasar (1905–1988) presbitero e teologo svizzero

Origine: La vita, la missione teologica e l'opera di Adrienne von Speyr, p. 39

Gianluigi Paragone photo
Richard Bach photo
Esopo photo
J. K. Rowling photo

“"Comunque" continuò Hermione, come se non fossero stati appena aggrediti da un tronco di legno,"Lumacorno darà una festa di Natale, Harry, e non potrai evitarla stavolta, perché mi ha chiesto di controllare le tue serate libere in modo da organizzarla quando potrai esserci anche tu". Harry gemette. Nel frattempo Ron, che si era alzato in piedi e con tutta la sua forza stava cercando si spremere il baccello nella ciotola, sbottò, rabbioso: "E questa è un'altra festa riservata ai cocchi di Lumacorno, vero?" "Solo per il Lumaclub, sì" rispose Hermione.
Il baccello schizzò via dalla stretta di Ron, colpì il vetro della serra, rimbalzò sulla testa della professoressa Sprite e le fece volar via il vecchio cappello rappezzato. Harry andò a riprenderlo; quando tornò, Hermione stava dicendo: "Senti, non l'ho inventato io il nome Lumaclub…" "Lumaclub" ripeté Ron con un ghigno beffardo degno di Malfoy. "È penoso. Be', spero che ti diverta. Perché non provi a uscire con McLaggen, così Lumacorno potrà nominarvi Re e Regina dei Lumaconi…" "Possiamo portare degli ospiti" lo interruppe Hermione, che per qualche ragione era violentemente arrossita, "e stavo per chiederti di venire, ma se la pensi così allora lascio perdere!" Harry all'improvviso desiderò che il baccello fosse volato molto più lontano, in modo da non dover stare lì con quei due. Senza che lo notassero, prese la ciotola e cercò di aprire il baccello nel modo più rumoroso e violento che riuscisse a escogitare, ma questo purtroppo non gli impedì di sentire ogni parola.
"Stavi per invitare me?" chiese Ron in tutt'altro tono.
"Sì" rispose Hermione, adirata. "Ma se preferisci che esca con McLaggen…"
Ci fu una pausa durante la quale Harry continuò a pestare il baccello elastico con una paletta.
"No che non lo preferisco" bisbigliò Ron.
Harry mancò il baccello e colpì la ciotola, che andò in pezzi.
"Reparo" ordinò subito, picchiettando i frammenti con la bacchetta, e la ciotola tornò integra. Ma il fracasso evidentemente ricordò a Ron e Hermione che Harry era a un passo da loro. Hermione apparve turbata e cominciò subito a cercare la sua copia di Alberi Carnivori del Mondo per scoprire il modo corretto di spremere i baccelli di Pugnacio; da parte sua, Ron era imbarazzato ma anche compiaciuto.
[…] Non era veramente sorpreso, pensò Harry mentre lottava con un tralcio spinoso deciso a strangolarlo; aveva avuto il sospetto che prima o poi sarebbe potuto succedere. Ma non era sicuro di come si sentiva al riguardo. Lui e Cho ormai erano troppo imbarazzati per guardarsi, figuriamoci parlarsi; e se Ron e Hermione si fossero messi insieme e poi si fossero lasciati? La loro amicizia sarebbe sopravvissuta? Harry ricordò le poche settimane in cui non si erano parlati, al terzo anno; non si era affatto divertito a cercare di riconciliarli. E se invece non si fossero lasciati? Se fossero diventati come Bill e Fleur, e si fosse rivelato imbarazzante stare con loro, e lui fosse stato escluso per sempre?”

Origine: Harry Potter e il principe mezzosangue, pp. 260-262

Fernanda Pivano photo
Eleanor Roosevelt photo
Elsa Morante photo
Elizabeth von Arnim photo

“Un'amicizia incapace di aiutare potrebbe benissimo fare a meno di esistere.”

Elizabeth von Arnim (1866–1941) romanziera inglese

Lettere di una donna indipendente

Marco Tullio Cicerone photo
Ray Bradbury photo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
Bruce Lee photo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
Baltasar Gracián photo
Dag Hammarskjöld photo

“L'amicizia non ha bisogno di parole: è una solitudine liberata dall'angoscia della solitudine.”

Dag Hammarskjöld (1905–1961) 2º segretario generale delle Nazioni Unite

Origine: Tracce di cammino, p. 42

George Washington photo
Che Guevara photo
François de La  Rochefoucauld photo

“Se si giudica l'amore dalla maggior parte dei suoi effetti, assomiglia più all'odio che all'amicizia.”

François de La Rochefoucauld (1613–1680) scrittore, filosofo e aforista francese

72
Massime, Riflessioni morali

François de La  Rochefoucauld photo

“Per quanto raro sia il vero amore, lo è ancor meno della vera amicizia.”

François de La Rochefoucauld (1613–1680) scrittore, filosofo e aforista francese

473
Massime, Riflessioni morali

Lope De Vega photo

“Non c'è vera amicizia e nemmeno amore, dove c'è ostinazione.”

Lope De Vega (1562–1635) poeta, drammaturgo

Atto I, Scena Prima
San Giacomo il Verde

Théophile Gautier photo
Johann Wolfgang von Goethe photo
Thomas Bernhard photo
Albert Camus photo
Ambrose Bierce photo
Henry James photo
Charles M. Schulz photo
Giuseppe Prezzolini photo

“L'anima del Leopardi era nobilissima, delicatissima, quella d'una creatura angelica, straboccante di desiderio d'amore e di amicizia.”

Giuseppe Prezzolini (1882–1982) giornalista, scrittore e editore italiano

Storia tascabile della letteratura italiana

Antonin Artaud photo

“[Nel 1994] Boniperti è stato un alpino, e come tale ha e avrà sempre la stima di un vecchio alpino come il sottoscritto, ex vicepresidente nazionale. Con la stima, la mia amicizia e il mio grazie per quanto ha fatto (e forse tornerà a fare…) per il calcio. Non mi pare proprio che un personaggio così grande abbia bisogno di altre forme di difesa.”

Giuseppe Prisco (1921–2001) avvocato e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato da Gian Paolo Ormezzano, Prisco: «Juve presto al top» http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0003/articleid,0733_01_1994_0089_0041_17651933/, La Stampa, 2 aprile 1994, p. 3.

Carlo Gnocchi photo
Papa Benedetto XVI photo

“Soprattutto nella realtà del nostro tempo, non dobbiamo dimenticare che una via che conduce alla conoscenza e all'incontro con Dio è la vita della fede. Chi crede è unito a Dio, è aperto alla sua grazia, alla forza della carità. Così la sua esistenza diventa testimonianza non di se stesso, ma del Risorto, e la sua fede non ha timore di mostrarsi nella vita quotidiana, è aperta al dialogo che esprime profonda amicizia per il cammino di ogni uomo, e sa aprire luci di speranza al bisogno di riscatto, di felicità, di futuro. La fede, infatti, è incontro con Dio che parla e opera nella storia e che converte la nostra vita quotidiana, trasformando in noi mentalità, giudizi di valore, scelte e azioni concrete. Non è illusione, fuga dalla realtà, comodo rifugio, sentimentalismo, ma è coinvolgimento di tutta la vita ed è annuncio del Vangelo, Buona Notizia capace di liberare tutto l'uomo. Un cristiano, una comunità che siano operosi e fedeli al progetto di Dio che ci ha amati per primo, costituiscono una via privilegiata per quanti sono nell'indifferenza o nel dubbio circa la sua esistenza e la sua azione. Questo, però, chiede a ciascuno di rendere sempre più trasparente la propria testimonianza di fede, purificando la propria vita perché sia conforme a Cristo. Oggi molti hanno una concezione limitata della fede cristiana, perché la identificano con un mero sistema di credenze e di valori e non tanto con la verità di un Dio rivelatosi nella storia, desideroso di comunicare con l'uomo a tu per tu, in un rapporto d'amore con lui. In realtà, a fondamento di ogni dottrina o valore c'è l'evento dell'incontro tra l'uomo e Dio in Cristo Gesù. Il Cristianesimo, prima che una morale o un'etica, è avvenimento dell'amore, è l'accogliere la persona di Gesù. Per questo, il cristiano e le comunità cristiane devono anzitutto guardare e far guardare a Cristo, vera Via che conduce a Dio.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Udienze, L'Anno della fede. Le vie che portano alla conoscenza di Dio, 14 novembre 2012

Matteo Ricci photo
Matteo Ricci photo
Matteo Ricci photo
Antonino Zichichi photo
Carlo Ginzburg photo

“Il cinema indipendente è il cinema della passione, unico motore di produzioni che non portano alti guadagni, quando ne portano. Giuseppe Lazzari, nel suo primo film ce ne ha messa di passione, portando avanti un progetto che ha realizzato interamente a sue spese. Primo lungometraggio italiano realizzato interamente in 4K, massimo grado di risoluzione digitale, "Sentirsidire" racconta le storie parallele di Ludovico e Filippo, benestante e superficiale il primo, dignitoso e umile il secondo. Due vite diverse, che si incroceranno nella città di Milano, per dare vita ad una profonda amicizia, capace di cambiare entrambi. Trattandosi di un'opera prima, non mancano momenti di debolezza narrativa, e a volte i dialoghi prendono una piega un po' retorica, se non moralistica, ma questo non deve distogliere l'attenzione dalla validità contenutistica e formale del film. Una regia per niente classica e un montaggio creativo, sono accompagnati da un suggestivo uso del sonoro, capace di comunicare perfettamente la cupezza e la drammaticità degli avvenimenti. Degna di nota è la colonna sonora, indubbiamente azzeccata, costituita dalle canzoni di tre artisti non nuovi al panorama cinematografico: Damien Rice, James Morrison e Nate James. Le vicende dei due protagonisti sono alternate seccamente, allo scopo di accentuare (anche attraverso la bella fotografia di Luca Coassin, che ben differenzia l'atmosfera di Agrigento da quella di Milano) il divario tra nord e sud Italia, tra un ambiente ricco ed uno povero, tra due ragazzi che hanno avuto dalla vita possibilità diverse, ma che provano uguale insoddisfazione. Esordio per il regista e prima esperienza sul set per i due attori protagonisti. Il ballerino Mariottini, si dimostra ben entrato nel ruolo di Ludovico e l'attore novizio Taormina, interpreta un Filippo a cui è impossibile non affezionarsi. Annunciato dal web, questo film di denuncia arriva a scuotere le coscienze dei giovani a cui piace sentire storie di giovani come loro. Il regista lo definisce "una spaccatura della parte cupa dell'Italia", e, in effetti, lo è. Si tratta di un film per niente leggero ma drammatico e di forte impatto emotivo. Un film in cui la macchina da presa si muove molto all'interno dello spazio perché vuole vederlo tutto, non vuole perderne nemmeno un frammento. Nessun dettaglio sfugge all'occhio attento di Giuseppe Lazzari, scrupoloso al massimo nel voler raccontare ai giovani (ma anche agli adulti, genitori e non) cosa succede agli altri giovani, e non c'è niente di irreale o di esagerato in questo: la storia dei due amici procede nell'assoluto rispetto di una realtà che l'Italia conosce bene da qualche anno a questa parte.”

Claudia Cardinale photo
Denis Ivanovič Fonvizin photo
Scarlett Johansson photo
Mario Vargas Llosa photo

“Neppure l'amicizia viene prima della rivoluzione per un rivoluzionario. […] La prima cosa è la rivoluzione. Poi, tutto il resto.”

Mario Vargas Llosa (1936) scrittore, giornalista e politico peruviano

Origine: Storia di Mayta, p. 70

Elsa Morante photo
Erri De Luca photo
Publio Ovidio Nasone photo

“Quel santo e venerabile nome dell'amicizia.”

Publio Ovidio Nasone (-43–17 a.C.) poeta romano

lib. I, el. VIII, v. 15

Fabio Caressa photo
Aelredo di Rievaulx photo
Ibico photo
Khaled Hosseini photo
Edith Wharton photo
Makoto Shinkai photo

“Le amicizie che si fondano sull'interesse, per interesse finiscono.”

Antonio de Guevara (1480–1545) scrittore spagnolo

da Epistoles familiares; citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, 2013

Albert Camus photo
Alphonse Karr photo

“L'amicizia fra due persone di sesso diverso o non è nulla o è amore.”

Alphonse Karr (1808–1890) giornalista e scrittore francese

Origine: Aforismi sulle donne, sull'uomo e sull'amore, p. 59

Samuel Richardson photo
Jean de La Bruyère photo
Mario Andrea Rigoni photo

“Ora senza amore non v'è amicizia, e senza stima non può esservi amore… La virtù non conosce invidia”

Alessandro Checcucci sacerdote, erudito e storico italiano

Gli uffizi l'amicizia e la vecchiezza di M. Tullio Cicerone

Pitagora photo

“Amicizia è uguaglianza.”

Pitagora (-585–-495 a.C.) matematico, legislatore, filosofo, astronomo, scienziato e politico greco

162, p. 205
Citato in Giamblico, Summa pitagorica

Niccolo Machiavelli photo
Susanna Tamaro photo
Andrea Camilleri photo
Sara Tommasi photo

“Da quando ho avuto la storia con Ronaldinho mi succede che svengo, che mi sento strana, ho delle vertigini e poi questo impulso insopprimibile al sesso…”

Sara Tommasi (1981) showgirl, attrice e modella italiana

da Il blob del 2011. Le migliori frasi http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Altri_Sport/Altri/30-dicembre-2011/blob-2011-migliori-frasi-804163295835.shtml, Gazzetta.it, 31 dicembre 2011

Umberto Terracini photo

“L'Assemblea ha pensato e redatto la Costituzione come un patto di amicizia e fraternità di tutto il popolo italiano, cui essa la affida perché se ne faccia custode severo e disciplinato realizzatore.”

Umberto Terracini (1895–1983) politico e antifascista italiano

Origine: Da Come nacque la Costituzione, Editori Riuniti, Roma, 1997.

Giuseppe Baretti photo
Anthony Kiedis photo
Neale Donald Walsch photo
Ian Anderson photo

“Non credo sia molto facile fare amicizia con un musicista. Siamo tutti un po' paranoici. La cosa diventa presto molto pesante.”

Ian Anderson (1947) cantautore, musicista e polistrumentista scozzese

da NME Rock 'n' Roll Years, John Tobler, 1992

Dacia Maraini photo
Leonardo Sciascia photo
Luciano De Crescenzo photo

“[…] perché mi sono accorto che l'amicizia è un sentimento più vicino alla mia natura di uomo libero.”

Luciano De Crescenzo (1928–2019) scrittore italiano

Non parlare, baciami: La Filosofia e l'Amore

Iginio Ugo Tarchetti photo
Beppe Severgnini photo
Iginio Ugo Tarchetti photo
Charles Louis Montesquieu photo
Edmondo De Amicis photo
Marc Bloch photo
Plutarco photo

“L'amicizia è animale da compagnia, non da gregge.”

Plutarco (46–127) biografo, scrittore e filosofo greco antico
David Nicholls photo
Cassandra Clare photo
Cassandra Clare photo
Haile Selassie photo
Umberto Eco photo
Vere Gordon Childe photo
Ennio Flaiano photo
Gianluigi Buffon photo

“I morti sono morti e non rompono i coglioni a nessuno. Vanno lasciati in pace e vanno rispettati, fossero anche i nemici ed i rivali più acerrimi che uno possa avere. Perché i morti hanno mogli, figli e nipoti e dar loro una seconda atroce sofferenza, oltre quella che hanno già patito, è disumano. W la rivalità…. W lo sfottò….. W il campanilismo….. W la sportività…. W la vita nella pienezza dei suoi sentimenti, alcuni nobili, altri magari un po' meno. Ma quando si scrivono frasi indecorose o inopportuni striscioni, probabilmente senza piena consapevolezza, si è più morti dei morti. Mi provoca ribrezzo e rabbia sentire torturare ancor oggi i nostri 39 angeli dell'Heysel: non macchiamoci delle stesse colpe. Siamo uomini. Dobbiamo distinguerci se vogliamo seminare qualcosa di duraturo e costruttivo per l'umanità che arranca. Non accontentiamoci d'essere mediocri e vili solo per rifarci di uno sgarbo subito.”

Gianluigi Buffon (1978) calciatore italiano

Origine: Da un post https://www.facebook.com/GianluigiBuffon/posts/1317277295027611 su Facebook.com, 4 maggio 2017.
Origine: Riferito ad alcuni atti vandalici e a scritte infamanti sulla strada che conduce alla basilica di Superga. Torino, atti vandalici a Superga: scritte offensive contro il Grande Torino http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Torino/03-05-2017/torino-superga-vittima-atti-vandalici-scritte-offensive-contro-grande-torino-20027990869.shtml e Juve, Buffon ai vandali di Superga: "Siete più morti dei morti" http://www.gazzetta.it/Calcio/Champions-League/Juventus/04-05-2017/juve-buffon-superga-torino-20057806707.shtml, Gazzetta.it.

Richard Adams photo
Louis-ferdinand Céline photo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
Charles Lamb photo

“Le amicizie improbabili a volte sono intramontabili.”

Maria lo Monaco