Frasi su salita

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema salita, vita, grande, essere.

Frasi su salita

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“Voglio una bella vita, mica una salita.”

J-Ax (1972) rapper e cantautore italiano

da Aqua nella scuola, n. 10
Di sana pianta

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“E quando pensi che sia finita, è proprio allora che comincia la salita. Che fantastica storia è la vita!”

Antonello Venditti (1949) cantautore italiano

da Che fantastica storia è la vita, n. 1
Che fantastica storia è la vita

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“Segesta. Il tempio si incastra nel paesaggio in una compatta unità di forza selvaggia e di armonia. Era una giornata nuvolosa e tirava vento; il moto delle nubi e l'equilibrio dei monti sembravano subire il dominio del santuario. Se non ci fosse il tempio a concedere una dilazione, le forze della natura si scaglierebbero titanicamente l'una sull'altra. Il rapporto ideale tra potenza e ordine è raggiunto nella distribuzione in linea orizzontale e verticale: con la contemplazione lo spirito acquista sicurezza e quietudine.
Simili edifici sono installazioni di ordine superiore, nella cui sfera d'influenza la vita artistica ed eroica si nutre per secoli. Vi si esterna in una volta sola l'intera forza terrestre; in questo senso è il suolo a sospingerli, come per effetto di un processo di cristallizzazione. Si sente che tra questi edifici e il suolo c'è un'affinità; eppure sono composizioni dello spirito – perciò si tratta al tempo stesso di formazioni della potenza incosciente e di quella cosciente.
Durante la salita verso il teatro mi voltavo spesso verso il santuario, constatando che il prodigio cresce con la distanza. Torna a onore dei greci la cognizione del rango della riduzione e del suo rapporto con la grandezza; similmente, anche il cristallo appare come il modello ridotto ma insieme intellegibile della terra.”

Ernst Jünger (1895–1998) filosofo e scrittore tedesco

da La Conca d'oro, Mondello 23 aprile 1929, pp. 31-32
Viaggi in Sicilia

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“La madre è orgogliosa del figlio che è salito in alto, ma darebbe la vita per l'altro: per il figlio senza fortuna.”

Libero Bovio (1883–1942) poeta, scrittore e drammaturgo italiano

Origine: Don Liberato si spassa, p. 16

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“So che non sono io al centro della vita | e tanto meno tento di apparire sicuro in questa salita.”

Nesli (1980) rapper, beatmaker e cantautore italiano

da Più che puoi, n. 14
Ego

“Ultimo giro! Gli ripassa vicino vicino! Gli ripassa vicino vicino, Valentino stavolta non la fa all'esterno, rischia la riga bianca! Attenzione, addosso! Dentro, rischiano la sportellata! Ultimo giro, con Lorenzo davanti e Rossi dietro! Attenzione! Attenzione, insieme tutta la gara! Staccata spaventosa al penultimo giro! E adesso Lorenzo si è rimesso davanti, Valentino cerca un posto, e trova un posto! Ed è dentro! Largo all'esterno, si ributta dentro Lorenzo! Attenzione, le due Yamaha! A casa di Lorenzo ci prova Valentino! Questa staccata passa indenne, con Lorenzo davanti, e Rossi dietro sta più stretto! Dà gas, c'è ancora una staccata che è cruciale, in fondo al rettilinetto! Aspetta un attimo! Salita, poi destra e in fondo al prossimo rettilinetto! Devi marcargli la coda! Dai Valentino, addosso! Addosso! Qua in fondo! Addosso, allunga Lorenzo! Addosso, è stato bravo a proteggere la staccata Lorenzo! Oh mamma mia, mamma mia, mamma mia… esterno! E adesso è dura, adesso è dura, vediamo dove si può inventare qualcosa… adesso è durissima, quasi impossibile, durissima, durissima! Sono insieme, è durissima! È durissima adesso! È durissima, Lorenzo davanti e Rossi dietro! Non c'è spazio qui, bravi! Ce la fa! È entrato, non ci credo! Non ci posso credere… cos'ha fatto, non ci posso credere, grande! Bravo! Rossi c'è! Che gara, che sorpasso! Rossi c'è! Che cavolo gli volete dire, bravo!”

Guido Meda (1966) giornalista e conduttore televisivo italiano

Ultimo giro del GP di Catalogna 2009, sorpasso decisivo di Rossi all'ultima curva
Tratte da alcune gare

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“Queste gare [le gare in montagna] bisogna prepararle molto più in discesa che in salita. […] Io non sono un discesista, me la cavo sulle gare lunghe.”

Marco Olmo (1948) atleta italiano

Origine: Dall'intervista di SONICTV, Il Corridore – Incontro con Marco Olmo , 3 dicembre 2011; visibile su YouTube http://www.youtube.com/watch?v=j01B6hrL1Y4.

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“In uno slancio d'amore, | sostenuto dalla speranza, | sono salito in alto, | in alto, | là dove è il sospirato bene.”

Giovanni della Croce (1542–1591) sacerdote e poeta spagnolo

citato in Innocenzo Alfredo Russo, San Pasquale Baylòn, Edizioni Apostolato Francescano, Napoli 1968

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“Per arrivare a essere tutto | non voler essere nulla in nulla.”

Giovanni della Croce (1542–1591) sacerdote e poeta spagnolo

da Salita del Monte Carmelo, a cura di P.P. Ottonello, TEA

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“Le vostre debolezze sono salite al cielo delle virtù.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco
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“Nel viaggio della vita non si danno strade in piano: sono tutte o salite o discese.”

Arturo Graf (1848–1913) poeta, aforista e critico letterario italiano

Ecce Homo

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“Dopo il 1494, sendo stati i principi della città cacciati da Firenze, e non vi essendo alcuno governo ordinato, ma più tosto una certa licenza ambiziosa, ed andando le cose publiche di male in peggio; molti popolari, veggendo la rovina della città, e non ne intendendo altra cagione, ne accusavano la ambizione di qualche potente che nutrisse i disordini, per potere fare uno stato a suo proposito, e tôrre loro la libertà; e stavano questi tali per le logge e per le piazze, dicendo male di molti cittadini, minacciandogli che, se mai si trovassino de' Signori, scoprirebbero questo loro inganno, e gli gastigarebbero. Occorreva spesso che di simili ne ascendeva al supremo magistrato; e come egli era salito in quel luogo, e che vedeva le cose più da presso, conosceva i disordini donde nascevano, ed i pericoli che soprastavano, e la difficultà del rimediarvi. E veduto come i tempi, e non gli uomini, causavano il disordine, diventava subito d'un altro animo, e d'un'altra fatta; perché la cognizione delle cose particulari gli toglieva via quello inganno che nel considerarle generalmente si aveva presupposto. Dimodoché, quelli che lo avevano prima, quando era privato, sentito parlare, e vedutolo poi nel supremo magistrato stare quieto, credevono che nascessi, non per più vera cognizione delle cose, ma perché fusse stato aggirato e corrotto dai grandi. Ed accadendo questo a molti uomini, e molte volte, ne nacque tra loro uno proverbio che diceva: Costoro hanno uno animo in piazza, ed uno in palazzo.”

libro I, cap. XLVII
Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio

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“Io sto vincendo questo tour, ma se ci fosse Pantani lo vincerebbe lui.”

Lance Armstrong (1971) ciclista statunitense

Origine: Citato in Tutto Pantani – Una vita in salita, a cura di Pier Bergonzi e Enzo Vicennati, La Presse group, Gazzetta dello Sport, Rai Trade, 2008.

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“Per condiscendenza un peso è più pesante in discesa che in salita.”

Marcel Duchamp (1887–1968) pittore, scultore e scacchista francese

citato in André Breton, Antologia dello humor nero, Einaudi 1970, p. 290

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“Paolo Luigi Courier descrive nelle sue lettere gli episodi quotidiani di questa guerra di parte, che aveva finito col prendere dai due lati un carattere atroce. «Figuratevi», egli dice, «sul pendio di qualche collina, lungo le rocce ornate come vi ho già detto, un distaccamento di un centinaio dei nostri, in disordine. Si marcia alla ventura, non si ha cura di nulla. Prendere delle precauzioni, stare attenti, perché? Da più di otto giorni non si sono avute truppe massacrate in questa zona. Alla base della collina scorre un ripido torrente che bisogna attraversare per giungere sull'altra salita: parte della fila è già in acqua, parte di qua e di là. Tutto a un tratto da diversi punti spuntano mille contadini, banditi, forzati, evasi, disertori, comandati da un suddiacono, bene armati, eccellenti tiratori; fan fuoco sui nostri, prima di esser visti; gli ufficiali cadono per primi; i più fortunati muoiono sul posto; gli altri, per qualche giorno, servono di balocco ai loro carnefici».
«Intanto il generale, colonnello o capo, non importa di qual grado, che ha fatto partire questo distaccamento senza pensare a nulla, senza sapere, quasi sempre, se il passaggio era libero, edotto della sconfitta, si vendica sui villaggi vicini; v'invia un aiutante di campo con 500 uomini. Si saccheggia, si viola, si sgozza, e quelli che sfuggono, vanno ad ingrossare la banda del suddiacono.»”

François Lenormant (1837–1883) assiriologo e numismatico francese

Origine: La Magna Grecia. Paesaggi e storia, La Calabria (vol. III), pp. 40-41

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“Io sono nato il 23 giugno 1923. Dal 28 ottobre 1922, da otto mesi, poco meno, Benito Mussolini era salito al potere con la sua solita ridicola marcia su Roma, fatta in vagone letto. Penso Mussolini in pigiama, o forse in camicia (non nera, speriamo!) farsi la barba la mattina del 27 ottobre all'arrivo a Roma, dopo la sveglia del conduttore, con il giornale ed il caffè! Otto mesi dopo, in Piazza Calderini sono nato: e debbo quindi arguire di essere stato concepito un po' prima di quei fatidici giorni, in una Bologna ormai attesa al destino, ormai quasi pacificata, in vista di un futuro finalmente pieno di promesse. Alla fine di settembre del 1922, mio padre [Aldo Valori] era ancora al Resto del Carlino, il giornale degli agrari emiliani e romagnoli, il giornale liberal-massonico-conservatore che Missiroli aveva diretto e Monicelli spinto verso il fascismo alla fine di un processo di evoluzione incerto e prudente, ma senza speranza di liberazione dell'ormai decisiva rivoluzione reazionaria. Mio padre si trovò coinvolto in quella vicenda. Mi sono chiesto spesso negli ultimi anni dopo la seconda guerra mondiale, perché il babbo aderisse al fascismo. Se ripenso a tutta la vicenda, durata in fondo pochi anni, debbo concludere che noi non comprenderemo mai completamente questo dramma. Il babbo, per educazione e carattere, per formazione culturale e morale, non poteva essere fascista nel senso che ha acquistato in seguito questa parola. Estraneo ad ogni violenza, mansueto di carattere e di modi, anche se molto passionale ed impulsivo, (specialmente negli anni della giovinezza e della maturità), non poteva trovare la sua adesione al Fascismo squadrista. Né poteva trovare, romantico e liberale com'era affinità con il Mussolinismo (culto puerile e comodo della personalità).”

Michele Valori (1923–1979) urbanista e architetto italiano

Posta fatta in casa

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“Sono andati via come i ciclisti in salita, come faceva il "vecchio" Pantani.”

Guido Meda (1966) giornalista e conduttore televisivo italiano

Barcellona 2009 su Rossi e Lorenzo
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“Si riaffiancano! quasi si appoggiano! L'uno contro l'altro nella salita verso il cavatappi! Ripassa Casey Stoner, di nuovo in staccata Rossi dentro! Che duello, ragazzi! Grazie! Giù nel cavatappi, mamma mia! A momenti si prendono!”

Guido Meda (1966) giornalista e conduttore televisivo italiano

Gara di Laguna Seca 2008, duello avvincente tra Rossi e Stoner
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“[Famosa gaffe] In salita ho lottato più meglio degli scalatori.”

Claudio Chiappucci (1963) ciclista su strada, pistard e ciclocrossista italiano

Origine: Citato in Palla lunga e pedalare, p. 65.

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“Non ho bellissimi ricordi delle salite, che per me significavano sofferenza.”

Gianni Bugno (1964) ciclista su strada e dirigente sportivo italiano

da Sport Week, 12 maggio 2007

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“Salito a visitarci nel 225 a. C., il povero Catone sentiva chiamare marais (marè) queste paludi e ha tradotto marè in maria, al plurale, e così ha riferito ai romani che in Padania – la Gallia cis e traspadana – vi erano sette mari.”

Gianni Brera (1919–1992) giornalista e scrittore italiano

Storie dei Lombardi
Origine: Da Invectiva ad Patrem Padum, Guerin Sportivo, 28 ottobre 1963; citato in Storie dei Lombardi, pp. 423-424.

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