Frasi su assurdo
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“[Su Stramaccioni] Penso che Moratti l'abbia scelto non perché sia giovane, che sarebbe assurdo, ma perché è bravo.”

Fabio Capello (1946) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in Paolo Condò, Capello e l'allarme russo. Milan, occhio allo Zenit http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Primo_Piano/13-09-2012/capello-allarme-russo-milan-occhio-zenit-912589734989.shtml, Gazzetta.it, 13 settembre 2012.

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“[Su "Quarto Potere"] Il film appare subito come qualcosa di incommensurabile, tanta è la sua portata e la sua novità, summa della tecnica cinematografica, laboratorio di nuove sperimentazioni, tragedia shakespeariana avvolta in atmosfere dell'assurdo e nel vuoto esistenziale. Il significato del film è ancora più complesso. La personalità di Kane è misteriosa nella sua linearità: un idealista? un approfittatore? un megalomane? Perché ci teneva tanto che la moglie diventasse una star? Un egoista incapace di amare? Perché costruì la finzione del giornale? Perché costruì la finzione della moglie star? Perché la finzione di Xanadu? "Rosebud" rimane un mistero, e tale rimane la personalità di Kane, e anche la congettura che il primo spiegherebbe la seconda. Forse non esisteva nessun movente, e nessun significato. O forse quell'informazione da sola non sarebbe servita a nulla. Il vero senso del film sta nella "ricerca del significato", più che nel significato in sé, una potente metafora della condizione umana. La risposta a questa ricerca sta nel cartello NO-TRESPASSING. Ma Kane "non ha significato": è un uomo senza principi e senza personalità. Kane è soltanto l'insieme dei propri gesti e delle proprie parole, che non hanno altro significato che quello di essere i suoi gesti e le sue parole. Esattamente come il grande ammasso di oggetti nel castello di Xanadu, che non fornisce altra personalità al castello che quella di essere un ammasso disordinato di oggetti. Kane riduce tutto e tutti ad oggetti: perciò è incapace di comunicare emozioni. Kane è inutile; e non a caso il suo ruolo nel film è trascurabile, fa soltanto da tema di discussione per i protagonisti, che sono i narratori e il giornalista.”

Piero Scaruffi (1955) informatico, critico musicale e scrittore italiano

da Orson Welles http://www.scaruffi.com/director/welles.html

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“[Su Escluso il cane] Il cane, più prende bastonate più ti è fedele: una figura politicamente assurda per i tempi che viviamo. La canzone nasce da questa considerazione.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

Origine: Ma il cielo è sempre più blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite, p. 37

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“Non rimane che gente assurda | con le loro facili soluzioni, | nei loro occhi c'è un cannone, | e un elisir di riflessione.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da Escluso il cane, n. 5
Aida

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“Sara: QUESTO È TROPPO!
Ozzy (voce narrante): La scena è questa: la finestra di cucina è aperta, con le tendine a ciliegine svolazzanti. La mamma strilla come un'ossessa aggrappata allo stivale di un vecchio che se ne sta a cavalcioni sul davanzale. No, non è un vecchio. È solo uno coi capelli così biondi che sembrano bianchi, come quelli di un albino.
Sara: ADESSO BASTA! SCENDI!
Ozzy (voce narrante): La cosa più assurda è che più lei strilla, più l'Albino si sganascia dalle risate. Eppure, uno in bilico sulla finestra di un settimo piano avrebbe più da piangere che da ridere. Il tizio allarga le braccia, mentre il vento gli scarruffa i ciuffi bianchi sulla capoccia.
Roddy: Guarda Sara, senza mani!
Ozzy (voce narrante): Grida l'Albino con uno spiccato accento americano. Ho detto uno spiccato accento… Cavolo, l'Albino è lui! In un attimo realizzo che il Californiano sta per buttarsi dalla finestra. Farà a tempo a sganciare l'assegno prima di spiaccicarsi sul cortiletto condominiale? Non farà a tempo: tira che ti tira, la mamma è rimasta col suo stivale in mano inorridita. In un balzo il pazzo scavalca il davanzale e piomba giù… Un istante dopo riappare sghignazzando, issandosi sul davanzale. Poi tonfa sul pavimento di cucina, facendo un bel rutto.
Roddy: Visto? Sono appena planato sul cornicione e non sono caduto di sotto. Prova che non sono affatto sbronzo come dici!
Ozzy (voce narrante): La mamma gli scaglia addosso lo stivale, ma lui si abbassa prontamente e io, che mi sono sporto un po' più del dovuto dalla porta, mi becco in piena faccia tacco e sperone (il Californiano ha in realtà stivali da Texano). Al mio grido soffocato i due si voltano di scatto.
Roddy: Porca zozza!
Ozzy (pensiero: "Che razza di linguaggio…")
Sara: Ozzy! Dio mio, stai sanguinando! Ozzy (voce narrante): Io mi passo la mano sulla bocca e la ritiro piena di sangue.
Ozzy (voce narrante): "Non è niente" faccio, accasciandomi svenuto sul pavimento. La vista del sangue non è per noi Loffi.”

Domenica Luciani (1962) scrittrice italiana

Tostissimo!, Dialoghi

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“Solo coloro che tentano cose assurde possono raggiungere l'impossibile.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Errate

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“[Donald Trump] È terrificante ma la cosa più assurda per me è che c'è gente che lo ama. Capisco che siamo frustrati dai politici e dal loro modo di fare. Ma stiamo parlando di una persona nata ricca e che si interessa solo di diventarlo di più e di avere più potere. Non si è mai interessato a nessuno.”

Flea (1962) bassista, trombettista e pianista australiano

Origine: Dall'intervista rilasciata a Classic Rock; citato in Red Hot Chili Peppers: i rifiuti di David Bowie a lavorare con noi ed il nostro no a Donald Trump http://www.virginradio.it/news/rock-news/214199/red-hot-chili-peppers--i-rifiuti-di-david-bowie-a-lavorare-con-noi-ed-il-nostro-no-a-donald-trump--.html-, VirginRadio.it, 13 luglio 2016.

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“Voi siete qui dopo aver conquistato potenti nazioni e aver soggiogato il mondo, considero quindi assurdo dovervi incitare con discorsi come se non foste uomini provati dalle azioni. […] Infatti cos'è la guerra per voi se non una consuetudine? Oppure cosa per un uomo coraggioso è più piacevole che cercare vendetta con la propria mano? È un diritto naturale saziarsi l'anima con la vendetta. Quindi lanciamoci contro il nemico con ardore poiché sono sempre i più coraggiosi ad attaccare. Disprezzate questa accozzaglia di razze diverse. Chi si difende tramite un'alleanza dimostra codardia. Guardate, anche prima del nostro attacco sono tormentati dal terrore. Cercano le vette, si impossessano dei colli e poi, pentendosi troppo tardi, chiedono a gran voce una protezione dalla battaglia in campo aperto. […] Quindi giù nella mischia, con cuore gagliardo come siete abituati. Disprezzate il loro ordine di battaglia. Attaccate gli Alani, sbaragliate i Visigoti. […] Lasciate che il vostro coraggio si levi e la vostra furia scoppi. Ora, o Unni, mostrate la vostra scaltrezza e le vostre gesta d'armi. Chi rimane ferito pretenda in cambio la morte del suo avversario; chi è incolume si diverta a massacrare il nemico. Che nessuna lancia colpisca chi è sicuro di vivere, e che il fato colga anche in pace chi è sicuro di morire. Infine perché mai il destino avrebbe dovuto rendere gli Unni vittoriosi su così tante nazioni se non per prepararli alla gioia di questo conflitto? […] Chi ha fatto sì che degli uomini armati si arrendessero a voi quando eravate ancora disarmati? Nemmeno una massa di nazioni federate potrebbe resistere alla vista degli Unni. In questo non mi sbaglio […]. Io lancerò la prima lancia contro il nemico. Chi riposa mentre Attila combatte è un uomo morto.”

Attila (406–453) sovrano e condottiero unno
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“Ammettere che il feto umano dall'istante della sua concezione riceva l'anima intellettiva, quando la materia non è ancora in nulla disposta a questo riguardo, è ai miei occhi, un'assurdità filosofica. È tanto assurdo come chiamare "bebé" un ovulo fecondato.”

Jacques Maritain (1882–1973) religioso, filosofo

Origine: Dal saggio Nota et vetera, 1967; citato in Paolo Veronesi, Il corpo e la Costituzione: concretezza dei "casi" e astrattezza della norma, Volume 52 di Pubblicazioni della Facoltà Giuridica dell'Università di Ferrara: Serie 2, Giuffrè Editore, 2007, p. 110 https://books.google.it/books?id=wK_bypiadLUC&pg=PA110. ISBN 8814135843

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“Può venir palpitante una fanciulla | ed un brivido assurdo: sei l'umano | incarnato nell'era degli dei.”

Alda Merini (1931–2009) poetessa italiana

Come polvere o vento

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“Michel Onfray si lamenta di ricevere critiche senza essere letto? Ebbene, l'ho quindi letto. L'ho fatto sforzandomi di mettere da parte, per quanto possibile, i vecchi cameratismi, le amicizie comuni, come anche la circostanza — ma questo era evidente — che entrambi siamo pubblicati dallo stesso editore. A dir la verità, sono uscito da questa lettura ancora più costernato di quanto lasciassero presagire le recensioni di cui, come tutti, ero venuto a conoscenza. Non che per me, come invece per altri, l'«idolo» Freud sia intoccabile: da Foucault a Deleuze, a Guattari e ad altri ancora, molti se la sono presa con lui e io, pur non essendo d'accordo, non ho mai negato che abbiano fatto avanzare il dibattito. E nemmeno sono il risentimento anti-freudiano, la collera, addirittura l'odio, come ho letto qua e là, a suscitare il mio disagio alla lettura del libro Crépuscule d'une idole. […] si fanno grandi libri con la collera! E che un autore contemporaneo mescoli i propri affetti con quelli di un glorioso predecessore, che si misuri con lui, che faccia i conti con la sua opera in un pamphlet che, nell'ardore dello scontro, apporta argomenti o chiarimenti nuovi è, in sé, qualcosa di piuttosto sano. Del resto, Onfray l'ha fatto spesso, altrove, e con vero talento. No, non è questo. Quel che infastidisce nel Crépuscule d'une idole è di essere banale, riduttivo, puerile, pedante, talvolta al limite del ridicolo, ispirato da ipotesi complottistiche assurde quanto pericolose.”

Bernard-Henri Lévy (1948) filosofo, giornalista e imprenditore francese
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“Non vi è peggior schiavitù di quella che s'ignora.”

Dario Martinelli (1974) musicologo e semiologo italiano

Origine: Lettera a un futuro animalista, p. 11

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“Oggi il Senato si appresta a votare alcune mozioni sul benessere animale (giusto), dove la sperimentazione animale viene di fatto equiparata alle crudeltà (assurdo), laddove invece la sperimentazione animale ha come presupposto che gli animali non devono soffrire. Si dice che gli scienziati oggi possono usare un computer, che sarebbe più predittivo della reazione o dell'efficacia di un trattamento rispetto a un modello animale. Senza spiegare chi istruirà il computer con algoritmi (fantascientifici) tali da mimare le risposte biochimiche dell'organismo, dei suoi circuiti umorali, degli organi connessi, di ogni loro singola cellula, ciascuna con i suoi trentamila geni tradotti in centomila proteine funzionali. Non dicono come computer o cellule in un piattino di plastica possono farci capire le basi di malattie multisistemiche, l'attività dei farmaci per la depressione, per i disturbi del movimento o dell'alimentazione, l'insonnia, la Sma, la Sla, la sclerosi multipla, l'Huntington, l'Alzheimer, il diabete, etc. Se è vero che gli animali non sono sempre predittivi, come può un computer essere più predittivo? Oggi il computer K giapponese (che simula solo 1 bilione di neuroni e costa 10 milioni di dollari l'anno) è 1.500 volte più lento della biologia e necessita di 4 anni per simulare una giornata di funzionamento di pochi semplici neuroni.”

Elena Cattaneo (1962) accademica italiana e senatrice a vita

Origine: Da Perché la scienza non può rinunciare a sperimentare sugli animali http://www.repubblica.it/scienze/2015/05/05/news/perche_la_scienza_non_puo_rinunciare_a_sperimentare_sugli_animali-113592288/, Repubblica.it, 5 maggio 2015.

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“Se la donna non fosse assurda, irrazionale, volubile, incoerente, folle, traditrice, non esisterebbe materia per la letteratura.”

Pitigrilli (1893–1975) scrittore e aforista italiano

Conferenza-stampa, p. 62
Queste coteste e quelle

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“Ho appena letto il magnifico racconto di Arcibašev Il sangue che per le sue qualità letterarie potrà meglio di ogni qualsivoglia argomento convertire la gente al vegetarismo o piuttosto toglierà loro quella assurda credenza della necessità di mangiare esseri viventi.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo

Origine: Da Lettera a Iosif Iosifovič Perper (1909), traduzione di Gianfranco Giorgi; in Perché sono vegetariano, p. 125.

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“Informato su testi ebraici più o meno esoterici, Kafka, non avendo trovato risposta alle sue interrogazioni su Dio, usa le invenzioni e le metafore di quei testi per abbozzare una teologia negativa. Dio non appare più circonfuso di assurdo, ma s'identifica con l'assurdo stesso. In questo senso è non solo un padre terribile, ma una specie di terribile dittatore. Kafka però descrive l'assurdo in termini burocratici e giuridici.”

Cesare Segre (1928–2014) filologo, semiologo e critico letterario italiano

dall'articolo Franz Kafka, Primo Levi e Carlo Emilio Gadda: tre modi diversi di confrontarsi con il potere https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/marzo/28/Franz_Kafka_Primo_Levi_Carlo_co_0_01032810667.shtml, Corriere della sera, 28 marzo 2001

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“Vedete, colleghi, per un uomo, con tutta l'apertura mentale di questo mondo, non è semplice comprendere il fenomeno della violenza sulle donne, perché, banalmente, fin da piccoli, non siamo abituati a scontrarci con questa problematica e, di conseguenza, non la facciamo nostra. Mi sono chiesto, allora, cosa generi la violenza e che ruolo abbia la donna in questi fenomeni, e a poco a poco mi sono fatto un'idea. La violenza non è contro la donna. Lo so che vi sembrerà assurdo, ma lasciatemi proseguire. Io credo che la violenza sia sempre orientata al diverso. L'uomo, l'infame, che picchia, abusa o, addirittura, uccide una donna, sta in realtà provando a sottomettere un diverso, percepito come tale in termini sia fisici sia ideologici, e lo fa usando ciò che intrinsecamente l'ha sempre contraddistinto, ovvero il predominio fisico. La donna di contro, come spesso avviene, tende ad accettare il suo ruolo di controparte debole del maschio, che la porterà, infine, a soccombere.”

Manlio Di Stefano (1981) politico italiano

Origine: Citato in XVII Legislatura – Camera dei deputati – Assemblea – Seduta n. 23 di giovedì 27 maggio 2013 – Resoconto stenografico dell'Assemblea – Discussione del testo unificato delle proposte di legge Mogherini ed altri; Spadoni ed altri; Migliore ed altri, Bergamini ed altri, Giorgia Meloni ed altri: Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, fatta ad Istanbul l'11 maggio 2011 (A.C. 118-878-881-940-968-A) http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?idLegislatura=17&sezione=assemblea&tipoDoc=alfabetico_stenografico&idSeduta=0023. Roma, 27 maggio 2013.

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“Non è facile innamorarsi di Mandzukic, ma è molto difficile non rispettarlo, perché alla fine si fa sentire sempre, ti dà una mano sempre. Io sinceramente preferisco altri numeri 9, se anche gli voglio un bene della Madonna, lo conosco da quando era piccolo, il suo miglior amico ha giocato con me, quindi ho tanti legami con Mandzukic. Quello che affascina di Mandzukic è questa continuità assurda nell'esserci dentro la partita, è assurda, cioè, non è croato, noi non siamo così. Tedesco? Peggio, come gli inglesi, quelli pazzi che rincorrono tutti. Però poi ha la logica e l'esperienza calcistica di trovarsi dove si deve trovare.”

Zvonimir Boban (1968) calciatore croato

Origine: Dalla trasmissione televisiva Sky Calcio Club, Sky Sport, 24 aprile 2016; citato in Boban: "Non è facile innamorarsi di Mandzukic. Ho tanti legami con lui, ma preferisco altri 9. Ha continuità assurda nell'essere dentro la partita, non è croato. Pogba? Dominio assoluto" http://m.tuttojuve.com/altre-notizie/boban-non-e-facile-innamorarsi-di-mandzukic-ho-tanti-legami-con-lui-ma-preferisco-altri-9-ha-continuita-assurda-nell-essere-dentro-la-partita-non-e-cr-292555, Tuttojuve.com, 25 aprile 2016.

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“Nel 1970 in Parlamento furono votate leggi riguardanti le calamità naturali. Vengo a sapere adesso che non sono stati attuati i regolamenti di esecuzione di queste leggi. E mi chiedo: se questi centri di soccorso immediati sono stati istituiti, perché non hanno funzionato? Perché a distanza di 48 ore non si è fatta sentire la loro presenza in queste zone devastate? Non bastano adesso. Vi è anche questo episodio che devo ricordare, che mette in evidenza la mancanza di aiuti immediati. Cittadini superstiti di un paese dell'Irpinia mi hanno avvicinato e mi hanno detto: "Vede, i soldati ed i carabinieri che si stanno prodigando in un modo ammirevole e commovente per aiutarci, oggi ci hanno dato la loro razione di viveri perché noi non abbiamo di che mangiare". Non erano arrivate a quelle popolazioni razioni di viveri. Quindi questi centri di soccorso immediato, se sono stati fatti, ripeto, non hanno funzionato. Vi sono state delle mancanze gravi, non vi è dubbio, e quindi chi ha mancato deve essere colpito, come è stato colpito il prefetto di Avellino, che è stato rimosso giustamente dalla sua carica. Adesso non si può pensare soltanto ad inviare tende in quelle zone. Sta piovendo, si avvicina l'inverno, e con l'inverno il freddo. E quindi è assurdo pensare di ricoverarli, pensare di far passare l'inverno ai superstiti sotto queste tende. Bisogna pensare a ricoverarli in alloggi questi superstiti. E poi bisogna pensare a una casa per loro. Su questo punto io voglio soffermarmi, sia pure brevemente. Non deve ripetersi quello che è avvenuto nel Belice.”

Sandro Pertini (1896–1990) 7º Presidente della Repubblica Italiana

Dal discorso agli italiani https://www.youtube.com/watch?v=o1WChq0gQcA, TG2 Studio Aperto, 26 novembre 1980

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“[La satira politica] Si misura con le persone reali, insegue ideali e progetti collettivi per triturarli e irriderli, può infastidire e irritare, magari nei momenti di stanchezza, ma non saperla capire, buttarla fuori dal campo, addirittura censurarla è qualcosa di assurdo.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2001
Origine: Da un'intervista a Il Foglio; citato in Berlusconi: "Luttazzi calunnia. I Guzzanti sono fantastici" http://www.repubblica.it/online/politica/satitre/guzzanti/guzzanti.html, Repubblica.it, 21 marzo 2001.

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“Il mio rapporto con la comunicazione è per certi versi buono e per altri invece un disastro. Chi partecipa a Sanremo, per esempio, in quattro minuti deve raccontarti un po' il suo mondo. La televisione è un mezzo veramente assurdo, capace di massacrare qualunque tipo di artista.”

Mango (cantante) (1954–2014) cantautore, musicista e poeta italiano

Citazioni di Mango
Origine: Citato in I consigli di lettura di... Mango http://www.wuz.it/archivio/cafeletterario.it/367/cafecons.htm, Wuz.it, 18 marzo 2005.

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