Frasi su desiderio
pagina 17

Kim Gordon photo
Bertrand Russell photo
Gianni Farinetti photo
Eugenio Montale photo
Gwynne Dyer photo

“[Sulla Guerra civile siriana] È facile definire la strategia statunitense in Siria, anche se è più una lista dei desideri che una vera strategia. Si tratta di "contenere" il terribile gruppo Stato islamico che controlla ormai la Siria orientale e l'Iraq occidentale, oltre che rovesciare la brutale dittatura di Bashar al Assad e sostituirla con delle forze ribelli "moderate."”

Gwynne Dyer (1943) Giornalista canadese

Origine: Da Il futuro della Siria secondo la Russia http://www.internazionale.it/opinione/gwynne-dyer/2015/10/28/russia-siria-trattative, Internazionale.it, traduzione di Federico Ferrone, 28 ottobre 2015.

Lorde photo
Charles Fillmore photo

“Senza dubbio ci sono, in Cézanne, parecchi Cézanne: un uomo concreto e uno immaginoso, un sensuale e un intellettuale, un meridionale e un mediterraneo […] un barocco e un classico. L'uno amava il reale, che sentiva d'istinto e cui, di necessità, si rifaceva continuamente; pittore, maneggiava la sua materia come uno scultore la creta, come un cuoco i suoi impasti, come un contadino la terra del suo campo; l'altro si dilettava a vagare nei regni fantastici, affollati di tutti i pensieri del desiderio e dell'amore, dove i grandi romantici si recarono in rapida visita, e che Nerval e Baudelaire frequentarono intimamente. Quello si abbandonava voluttuosamente alle gioie che procurano lo spettacolo delle cose e una creazione artistica compiacente; questo, proclamando illusoria la natura, giudicava proprio dell'uomo conferire ad essa l'essenza col pensarla, e preconizzava una attività creatrice volontaria, ascetica. Il meridionale barocco amava il movimento, l'effetto, un lirismo non esente da retorica; l'ordine, la staticità, il ritegno, lo stile sollecitavano il classico mediterraneo. Se mai ad essere umano si poterono applicare i famosi versi di Racine: "Mon Dieu, quelle guerre cruelle. / Je trouve deux hommes en moi", fu al pittore Paul Cézanne.”

Bernard Dorival (1914–2003)

da Cézanne, 1948
Origine: Citato in Stefania Lapenta, Cézanne, I Classici dell'arte, Rizzoli - Skira, Milano, 2003, pp. 183-188 e frontespizio. ISBN 88-7624-186-8

Benjamin Graham photo
Villem Grünthal-Ridala photo

“Dietro il sole, vela lontana, impallidita | all'orizzonte, cinta dal crepuscolo, | rifluisce l'anima – come l'onda notturna | col suo fruscio di spuma, nella distanza colma | di desideri indistinti.”

Villem Grünthal-Ridala (1885–1942)

da Sulla duna di sabbia, Luitel, 1908
Origine: In I canti di Willem Grünthal, Willem Grünthali laulud, 1908; in Poeti estoni, a cura di Margherita Guidacci e Vello Salo, Edizioni Abete, Roma, 1973, p. 48.

Neale Donald Walsch photo
William Faulkner photo
Al-Hallaj photo
Giorgio Napolitano photo
Stendhal photo
Filone di Alessandria photo

“Il loro cibo [dei Terapeuti]… è del pane comune… La tavola è pura da ogni carne… La retta ragione insegna loro a essere sobri nella vita: perché il vino è la bevanda della follia e le carni esasperano ciò che la creatura ha di più insaziabile, il desiderio.”

Filone di Alessandria (-15–45 a.C.) filosofo ellenistico di cultura ebraica

Origine: Da De vita contemplativa; citato in Aa. Vv., La dieta vegetariana nel Cristianesimo, Edizioni Il Sentiero, Milano, 2011, p. 38. ISBN 978-88-86604-12-3

Guido Gozzano photo

“La Vita? Un gioco affatto | degno di vituperio, | se si mantenga intatto | un qualche desiderio.”

Guido Gozzano (1883–1916) scrittore italiano

La via del rifugio, [citation needed]
Poesie

Nicole Krauss photo
J. K. Rowling photo
Nicholas Sparks photo
Rafael Nadal photo
Mikha'il Nu'ayma photo

“Credi forse che questa Terra sia la unica dimora dell'Uomo? I vostri corpi, anche se circoscritti nel Tempo e nello Spazio, sono tratti da tutto ciò che si trova nel Tempo e nello Spazio. Quanto di voi proviene dal Sole, vive nel Sole. Quanto di voi procede dalla Terra, vive nella Terra. E così con tutte le altre sfere ed infiniti spazi intermedi. Solo gli sciocchi amano credere che la Terra sia l'unica dimora dell'Uomo, e che le miriadi di corpi fluttuanti nello Spazio non siano altro che ornamenti per la sua residenza e distrazioni per i suoi occhi. La Stella del Mattino, la Via Lattea, le Pleiadi, non sono le dimore dell'Uomo meno di quanto lo sia questa Terra. Ogni volta che esse inviano un raggio al suo occhio, innalzano lui a se stesse. Tutte le volte che egli passa sotto di esse, le attira verso di sé. Tutte le cose sono incorporate nell'uomo ed egli, a sua volta, è incorporato in esse. L'universo è solo un singolo corpo. Entrate in comunione con la sua più minuta particella, e sarete in comunione con tutto. E come voi, da vivi, morite continuamente, così, da morti, vivete incessantemente; se non in questo corpo, in un altro di diversa forma. Ma voi continuerete a vivere in un corpo finché non vi dissolverete in Dio; il che è come dire, fino a quando non prevarrete su ogni mutamento. […] Il Tempo ha, come legge, la ripetizione. Una volta accaduta nel Tempo, una cosa è destinata a continue ripetizioni; gl'intervalli, nel caso dell'uomo, possono essere lunghi o brevi a seconda dell'intensità dei desideri di questi e della sua volontà per la ripetizione. Se voi, passando dal ciclo noto come vita a quello conosciuto come morte, vi porterete dietro brame inestinte per la Terra ed appetiti insoddisfatti per le sue passioni, allora la calamita della Terra vi attirerà nuovamente al proprio seno. E la Terra vi allatterà, ed il Tempo vi svezzerà, vita dopo vita e morte dopo morte, finché, consenzienti e d'accordo, non vi svezzerete da soli una volta per tutte.”

Mikha'il Nu'ayma (1889–1988) scrittore e poeta libanese

Origine: Il libro di Mirdad, pp. 133-134

Benito Mussolini photo

“Desidero rivolgere un elogio alla gente di Puglia perché è feconda e crede coi fatti nell'unico primato che veramente conta nella vicenda e nella lotta dei popoli: il primato dei figli, il primato della vita.”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

Lecce, 7 settembre 1934; da Opera omnia, vol. 26
Citazioni tratte dai discorsi

Nick Bollettieri photo

“Nadal ha qualcosa di selvaggio, un desiderio di vincere che lo rende unico, una tenacia che lo porterebbe a morire prima di perdere un match. Mi ricorda Agassi, anche per come si veste.”

Nick Bollettieri (1931) allenatore di tennis statunitense

Origine: Citato in Vincenzo Martucci, Nadal irrompe in casa Federer http://archiviostorico.gazzetta.it/2006/giugno/28/Nadal_irrompe_casa_Federer_ga_10_060628042.shtml, Gazzetta dello Sport, 28 giugno 2006.

Gautama Buddha photo
Orhan Pamuk photo

“Adesso che sono finalmente venuto in Sicilia, ho desiderio di conoscerla bene, non solo attraverso gli autori che ho letto, Verga, Sciascia, Tomasi di Lampedusa e soprattutto Pirandello. Voglio conoscerne le differenze e sono molto curioso di scoprire Palermo.”

Orhan Pamuk (1952) scrittore e saggista turco

Origine: Citato in Eleonora Lombardo, Diario da Taobuk: il Nobel Orhan Pamuk, l'innocenza contro i muri del mondo http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/09/21/news/diario_da_taobuk_il_nobel_orhan_pamuk_e_i_muri_dell_umanita_-123360254/, Repubblica.it, 21 settembre 2015.

Papa Pio XII photo
Henryk Sienkiewicz photo
Ljudmil Stojanov photo
Andrea Gallo photo
Tessa Gelisio photo
Anthony de Mello photo
Carlo Maria Martini photo
Lory Del Santo photo

“Tu che pensi, che immagini, | tu che trasformi la realtà in sogno, | esprimi il desiderio di esserci, di resistere. | Tu che hai voglia di dare, | vedi un universo senza argini e confini, | un mondo che crede nel progresso. | Tu che ami, tu che semplicemente sei.”

Lory Del Santo (1958) attrice italiana

Tu
dedicata a Silvio Berlusconi
Origine: Citato in Lory Del Santo dedica una poesia a Silvio Berlusconi http://www.blitzquotidiano.it/berlusconi/lory-delsanto-poesia-silvio-berlusconi-815284/, BlitzQuotidiano.it, 8 aprile 2011.

Olga Visentini photo
Wilfred Bion photo
Michelle Pfeiffer photo

“Nelle nostre vite complicate non siamo attrezzati a trovare la gioia, non perché ce ne sia poca nel mondo, ma perché non sappiamo riconoscerla. Capire se stessi, i propri desideri più profondi spesso ci dice che inseguiamo falsi miti. Perciò continuamo a fare gli stessi errori.”

Michelle Pfeiffer (1958) attrice statunitense

Origine: Citato in Paola Piacenza, Michelle Pfeiffer torna in Dark Shadows http://www.iodonna.it/personaggi/interviste/2012/michelle-pfeiffer-intervista-30621759285.shtml, iodonna.it, 20 aprile 2012.

Laurell K. Hamilton photo
Stendhal photo
Umberto Saba photo
Lauren Kate photo

“Il matrimonio bisogna che sia un vero castigo, poiché fa diventar savi anche i matti. (Act III., Sc. IV.”

Alessandro Pepoli (1757–1796) scrittore italiano

Desiderio).
La Scommessa
Variante: Il matrimonio bisogna che sia un vero castigo, poichè fa diventar savi anche i matti.
Origine: Citato in Harbottle, p. 316.

Giuseppe Garibaldi photo
Lauro de Bosis photo
Giamblico photo
Giosue Carducci photo
Aldo Cazzullo photo
Johann Wolfgang von Goethe photo

“Una meravigliosa serenità, simile a questo dolce mattino di primavera, mi è scesa nell'anima e io ne godo con tutto il mio cuore. Sono solo e sono lieto di essere vivo in questo luogo creato per anime come la mia. Sono così felice, mio caro, così perduto nel senso di questa serena esistenza che la mia arte ne soffre. Ora non saprei disegnare nemmeno una linea, eppure non sono mai stato un pittore così grande come in questi momenti. Quando la bella valle effonde intorno a me i suoi vapori e il sole alto investe l'impenetrabile tenebra di questo bosco e solo qua e là qualche raggio riesce a penetrare in questo sacrario, e io mi stendo nell'erba alta accanto al torrente e, così vicino alla terra, scopro le piante più diverse e più singolari; quando sento vicino al mio cuore il brulichio del piccolo mondo in mezzo agli steli, le innumerevoli, incomprensibili figure dei bruchi e degli insetti e sento la presenza dell'Onnipotente che ci ha creati secondo la Sua immagine, l'alito del Supremo Amore che ci porta e ci sostiene in un'eterna beatitudine; quando, oh, amico mio!, i miei occhi si smarriscono in questa vertigine e l'universo e il cielo riposano nella mia anima come la figura di una donna amata, io provo allora l'angoscia di un desiderio e penso: oh, se tu potessi esprimere tutto questo, se potessi effondere sulla carta lo spirito di ciò che in te vive con tanta pienezza e con tanto calore, in modo da farne lo specchio della tua anima, come la tua anima è lo specchio del Dio infinito! Amico mio, io mi sento morire e soccombo alla forza e alla magnificenza di queste immagini!”

10 maggio; 1998, p. 9
I dolori del giovane Werther, Libro primo

Muriel Barbery photo
David Frost photo
Marguerite Yourcenar photo

“Ci si crede puri finché si disprezza quel che non si desidera.”

Marguerite Yourcenar (1903–1987) scrittrice francese

Alexis

“Gran parte degli animali superiori hanno qualcosa come desideri, pulsioni volitive e scopi rudimentali, la cui mutua soddisfazione costituisce il loro benessere o bene. Naturalmente noi possiamo avere buone ragioni per considerarli semplicemente come un peso, e negare che possiedano diritti; e per molti di loro, in particolare per le specie inferiori, abbiamo ben poche alternative rispetto all'agire in questo modo. Ma a me pare chiaro che, nonostante tutto, in generale gli animali siano tra quegli esseri i cui diritti possono significativamente asserirsi o negarsi. Ora, se si concorda con questa conclusione, cioè che gli animali sono tra quanti possono avere diritti, e se si aderisce inoltre al principio morale secondo cui noi avremmo il dovere di essere umani nei loro confronti, manca solo un'ultima considerazione per poter concludere che certi animali sono in realtà dotati di diritti. […] se decidessimo non solo di dover trattare umanamente gli animali, ma anche di dover agire così per il loro stesso interesse, se cioè decidessimo che tale trattamento è qualcosa di dovuto di cui noi siamo debitori verso di loro, qualcosa che può essere reclamato per loro conto, qualcosa il cui rifiuto sarebbe uningiustizia e un male e non solamente un motivo di fastidio, allora risulterebbe che noi attribuiamo diritti agli animali. Ho l'impressione che il senso morale di molti di noi abbia superato questo tipo di test fenomenologico, e che quindi la maggior parte di noi sia convinta che gli animali abbiano dei diritti […].”

Joel Feinberg (1926–2004) filosofo statunitense

Origine: Da Gli animali possono avere diritti?, in Aa. Vv., Diritti animali, obblighi umani, Gruppo Abele, Torino, 1987, p. 196. ISBN 88-7670-097-8. La traduzione riportata in Diritti animali, obblighi umani è tratta da Silvana Castiglione (a cura di), I diritti degli animali: prospettive bioetiche e giuridiche, il Mulino, Bologna, 1985.

Giovanni Raboni photo

“Che cosa, in effetti, può trattenere un essere umano da un gesto di solidarietà che, oltretutto, non "costa" nulla, visto che ciò che viene donato non ha più, per il donatore, alcuna utilità? Ho formulato apposta la domanda in un modo così semplicistico e brutale per suggerire che la risposta – non dico la giustificazione – è da cercare su un piano che non è né quello della conoscenza razionale né, tantomeno, quello del buon senso. A nessuno di noi, credenti o non credenti, è estraneo il sogno della resurrezione dei corpi: un sogno che non riguarda tanto il nostro, di corpo (del quale, del resto, è difficile se non impossibile immaginare la non – più – esistenza), quanto quello delle persone che abbiamo amato e che non ci sono più. Fra credenti e non credenti c'è, in questo, una sola anche se, certamente, essenziale differenza: che ciò che per i secondi è un sogno, per i primi è una speranza o, almeno, la volontà di una speranza. E io credo che da questo sogno o da questa speranza discenda il desiderio struggente di "salvare" non, ripeto, il proprio corpo, ma quello dei propri cari appena scomparsi, di difenderne l'integrità, di sentire come un ulteriore strazio, come un'ulteriore separazione, come un'ulteriore perdita il fatto che esso venga immediatamente – e, come la scienza e la tecnica esigono, a morte cerebrale accertata, ma a cuore ancora battente – lacerato, diminuito, privato di sé.”

Giovanni Raboni (1932–2004) poeta, scrittore e giornalista italiano

Origine: Da Trapianti e coscienza https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2000/aprile/01/TRAPIANTI_COSCIENZA_co_0_0004012997.shtml, Corriere della Sera, 1 aprile 2000, p. 11.

Stephen King photo
Muriel Barbery photo
Emilio Isgrò photo
Domenico Tumiati photo

“Sappiamo forse perché desideriamo, perché amiamo? Desiderio e amore vengono dall'ignoto, e sono belli perché seminascosti da un velo d'infinito.”

Domenico Tumiati (1874–1943) scrittore e drammaturgo italiano

da Il mare dei corsari. Malta, 20 dicembre 1904; Le palme e il deserto, p. 5
Tripolitania

Antoine de Saint-Exupéry photo
Marguerite Yourcenar photo
Albert Einstein photo
Luigi Settembrini photo
Massimo Gramellini photo
Clive Staples Lewis photo
Walt Whitman photo
Anders Österling photo

“Senza alcun dubbio la severa educazione classica ha suscitato un impulso, non verso un'imitazione tradizionale, ma verso un controllo rigoroso di tutto ciò che concerne vigore della parola, e il desiderio di un'intima penetrazione stilistica del verso. Quantunque ritenuto uno dei moderni rinnovatori della poesia, Quasimodo resta, in un certo senso, legato alla tradizione per le sue qualità di vero erede del mondo classico.”

Anders Österling (1884–1981) poeta svedese

Origine: Da Discorso ufficiale per il conferimento del premio Nobel a Quasimodo; citato in Gaetano Munafò, Quasimodo, Poeta del nostro tempo, Introduzione e guida allo studio dell'opera di Salvatore Quasimodo. Storia e antologia della critica, Le Monnier, Firenze, 1973, p. 219.

Albert Einstein photo
Herbert Spencer Jennings photo
Henry Miller photo
Sergio Mattarella photo

“In occasione della nona Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia, istituita per iniziativa del Parlamento Europeo nel 2007, desidero incoraggiare quanti in questi anni si sono battuti e continuano a battersi contro ogni forma di discriminazione basata sull'orientamento sessuale delle persone. […] Il principio di uguaglianza, sancito dalla nostra Costituzione e affermato nella Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione europea, non è soltanto un asse portante del nostro ordinamento e della nostra civiltà. Esso costituisce un impegno incessante per le istituzioni e per ciascuno di noi. Rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della personalità umana è una responsabilità primaria, dalla quale discende la qualità del vivere civile e della stessa democrazia. […] Le discriminazioni, le violenze morali e fisiche, non sono solo una grave ferita ai singoli, ma offendono la libertà di tutti, insidiano la coesione sociale, limitano la crescita civile. Dobbiamo promuovere il rispetto delle differenze laddove invece la diversità scatena reazioni intolleranti. E dobbiamo parlarne con i giovani, perché purtroppo continuano a registrarsi atti di bullismo contro ragazze e ragazzi, che talvolta spingono alla disperazione. Si tratta di espressioni di disumanità insopportabili che vanno contrastate con un'azione educativa ispirata alla bellezza di una società aperta, solidale e ricca di valori. […] Contro l'inciviltà delle discriminazioni e delle violenze molta strada è stata fatta, eppure il cammino è ancora lungo. È il cammino di una libertà come pieno sviluppo dei diritti civili, nella sfera sociale come in quella economica, nelle sfera personale come in quella affettiva. Libertà anche come responsabilità. È compito della società nel suo insieme abbattere i pregiudizi dell'intolleranza. E costruire al loro posto una cultura che assuma l'inclusione come obiettivo sociale, che applichi il principio di eguaglianza alle minoranze, che contrasti l'omofobia e la transfobia, perché la piena affermazione di ogni persona è una ricchezza inestimabile per l'intera comunità.”

Sergio Mattarella (1941) 12º Presidente della Repubblica Italiana

2015
Origine: Citato in Mattarella: «Gay, discriminazioni e violenze offendono libertà di tutti» http://www.corriere.it/politica/15_maggio_17/mattarella-gay-discriminazioni-violenze-offendono-liberta-tutti-cb145de4-fc73-11e4-9e3e-6f5f0dae9d63.shtml, Corriere.it, 17 maggio 2015.

Aldous Huxley photo

“Un uomo invecchia, ha in sé il sentimento radicale della debolezza, dell'atonia, del malessere che accompagna il progredire dell'età e, provandolo, immagina di essere ammalato, calma i propri timori con l'idea che la sua condizione penosa sia dovuta a qualche causa particolare, dalla quale, come da una malattia, spera di guarire. Vane immaginazioni! La malattia è la vecchiaia ed è un'orribile malattia. Dicono che è la paura della morte e di ciò che segue alla morte che fa volgere gli uomini alla religione quando avanzano gli anni. Ma la mia propria esperienza mi ha dato la convinzione che, senza alcun terrore o effetto d'immaginazione, il sentimento religioso tende a svilupparsi a misura che noi invecchiamo; a svilupparsi perché le passioni essendosi calmate, l'immaginazione e la sensibilità essendo diventate meno eccitate o eccitabili, la nostra ragione è meno turbata nel suo esercizio, meno offuscata dalle immagini dei desideri e dalle distrazioni che solevano assorbirla; allora Dio emerge come da una nuvola; la nostra anima lo sente, lo vede, si volge verso di lui, sorgente d'ogni luce; si volge naturalmente e inevitabilmente; e poiché tutto si dissolve nel mondo delle sensazioni, la vita e la gioia hanno cominciato ad abbandonarci, l'esistenza fenomenica non è più sostenuta dalle impressioni esterne ed interne, noi sentiamo il bisogno di appoggiarci a qualche cosa che resta, a qualche cosa che non ci ingannerà, una realtà assoluta ed eterna. Sì, noi ci volgiamo inevitabilmente a Dio; perché il sentimento religioso è così puro, così dolce al cuore questa esperienza, che ci compensa di tutte le altre perdite.”

Origine: Il mondo nuovo, pp. 190-191

Mori Ōgai photo
Goffredo Parise photo
Salvatore Morelli photo
Francois Truffaut photo
Slash photo
Alessandro Manzoni photo
Mary Midgley photo

“Pochi resistono alla tentazione di voltarsi indietro nel desiderio di restituire alle cose una durata che di per sé non hanno.”

Luigi Pintor (1925–2003) giornalista, scrittore e politico italiano

Servabo

Stefano Baldini photo

“Uno degli effetti della corsa è l'aumento del desiderio sessuale, si fa l'amore di più e meglio, anche perché il sesso è anche una componente fisica e con la corsa questo si sviluppa.”

Stefano Baldini (1971) maratoneta italiano

Origine: Citato in Sesso e running. Chi corre lo fa meglio e... http://www.atleticaleggera.org/index.php?op=news&subop=single&id=731, atleticaleggera.org, 18 gennaio 2012.

Karl Raimund Popper photo
Laurell K. Hamilton photo
Giovanni Papini photo
Jeanette Winterson photo