Frasi su due-giorni
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“[Su Ronaldo] Il giocatore più determinante degli ultimi venticinque anni, come Messi oggi. Era un talento clamoroso. La differenza tra lui e me era che, pur essendo anche lui su di peso, la stessa domenica io facevo una partita allucinante e lui faceva due gol. Era chiamato il fenomeno.”

Antonio Cassano (1982) calciatore italiano

Ci sarà stato un motivo.
Origine: Citato in Cassano: "Juve rifiutata tante volte, Inter piazza top. Mazzarri mi tradì" http://www.fcinternews.it/in-primo-piano/cassano-juve-rifiutata-tante-volte-inter-piazza-top-mazzarri-mi-tradi-238286, fcinternews.it, 4 febbraio 2017.

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“«La fede senza lavoro è morta»: questo era il motto che Trotsky scelse per sé in quei giorni decisivi [della primavera del 1897].”

Max Eastman (1883–1969) saggista, scrittore e critico letterario statunitense

Origine: Il giovane Trotsky, p. 64

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“A qualche distanza sopra le latomie trovasi il gran teatro dell'antica Siracusa intagliato nella roccia, ed ancorché la scena ne sia totalmente distrutta, la sua grandezza, l'imponente maestà di un edificio così intagliato nel vivo della montagna, combinate alla più deliziosa delle situazioni, ispirano il rispetto, e l'ammirazione. Io ho passato colla più grande soddisfazione due giorni interi a esaminarlo; esso è uno de' colpi d'occhio i più pittoreschi che abbia riscontrato in Sicilia, ed io me ne attristo il più di non averlo potuto disegnare da un artista abile ed esatto.”

Johann Hermann von Riedesel (1740–1784) viaggiatore tedesco

Viaggio attraverso la Sicilia e la Magna Grecia
Origine: Da Vojage en Sicile et dans la Grande Grèce addressé par l'auteur a son Ami; citato in Maurizio Paoletti, «Questa rovina è indicibilmente bella e pittoresca»: le antichità della Sicilia e il culto della Grecia classica nel XVIII secolo https://www.academia.edu/2528879/_Questa_rovina_e_indicibilmente_bella_e_pittoresca_le_antichita_della_Sicilia_e_il_culto_della_Grecia_classica_nel_XVIII_secolo, traduzione di Gaetano Sclafani.

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“Un numero uno è grande solo se sa essere anche il numero due.”

Gioacchino Alfano (1963) politico italiano

http://www.gioacchinoalfano.com/mie-massime/

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“Sette d'Aprile! Giorno di partenza, | mattino desolato e pien di sole, | con ripetuti addii senza parole | eppoi la lunga mia convalescenza.”

Fausto Maria Martini (1886–1931) poeta, drammaturgo e critico letterario italiano

da Anniversario, in Poesie provinciali

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“Calma, signor mio, calma. Non dimenticare quel che nell'illuminato Settecento diceva il matematico e philosophe Jean-Baptiste d'Alembert. In un'isola selvaggia e disabitata diceva, un poeta (leggi scrittore) non sarebbe molto utile. Un geometra sì. Il fuoco non fu certo acceso da uno scrittore, la ruota non fu certo inventata da un romanziere. Quanto al mestiere più esaltante e più appagante del creato, aggiungerai, domandalo agli scrittori che scrivono ogni ora e ogni giorno per anni, che a un libro immolano la loro esistenza. Ti risponderanno colonnello, crede seriamente che per dare un tale giudizio basti scrivere qualche ora dopocena a Beirut? Crede seriamente che per scrivere un libro basti avere idee o costruire a grandi linee una storia? Crede seriamente che scrivere sia una gioia?!? Glielo spieghiamo noi che cos'è, colonnello. È la solitudine atroce d'una stanza che a poco a poco si trasforma in una prigione, una cella di tortura. È la paura del foglio bianco che ti scruta vuoto, beffardo. È il supplizio del vocabolo che non trovi e se lo trovi fa rima col vocabolo accanto, è il martirio della frase che zoppica, della metrica che non tiene, della struttura che non regge, della pagina che non funziona, del capitolo che devi smantellare e rifare rifare rifare finché le parole ti sembrano cibo che sfugge alla bocca affamata di Tantalo. È la rinuncia al sole, all'azzurro, al piacere di camminare, viaggiare, di usare tutto il tuo corpo: non solo la testa e le mani. È una disciplina da monaci, un sacrificio da eroi, e Colette sosteneva che è un masochismo: un crimine contro sé stessi, un delitto che dovrebb'esser punito per legge e alla pari degli altri delitti. Colonnello, c'è gente che è finita o finisce nelle cliniche psichiatriche o al cimitero per via dello scrivere. Alcoolizzata, drogata, impazzita, suicida. Scrivere ammala, signor mio, rovina. Uccide più delle bombe.”

l'immaginaria moglie del Professore: II, VI, IV; p. 418
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“Tutti abbiamo nel passato un giorno di felicità che ci disillude sull'avvenire.”

Lise Deharme (1898–1980) scrittrice francese

Origine: Da Oh, Violette ou de la des végetaux, citato in Alexandrian, Storia della letteratura erotica, traduzione di Basilio Luoni, Rusconi, Milano, 1994, p. 327. ISBN 88-18-70077-4

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“L'angelo custode esiste, lo sento tutti i giorni, fa parte della grazia di Dio, io ci parlo. Io sento le sue indicazioni, mi illumina e a volte ho anche sconvolto qualcuno. Delle volte mi sono trovato a dover dare dei messaggi a delle persone.”

Alfonso Signorini (1964) giornalista, personaggio televisivo e scrittore italiano

Origine: Citato in Il Signorini che non ti aspetti. Una grande testimonianza di fede. http://www.lalucedimaria.it/il-signorini-che-non-ti-aspetti-una-grande-testimonianza-di-fede-anche-nelle-problematiche/, La luce di Maria.it, 15 ottobre 2015.

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“Quando sei un pilota di F1, ci sono due cose che si desiderano sempre: una è diventare campione del Mondo e l'altra è guidare per la Ferrari.”

Robert Kubica (1984) pilota automobilistico polacco

Origine: Citato in F1 | Kubica: senza l'incidente sarebbe potuto diventare pilota Ferrari nel 2012 http://www.formulapassion.it/2014/04/f1-kubica-senza-lincidente-sarebbe-potuto-diventare-pilota-ferrari-nel-2012/, FormulaPassion.it, 26 aprile 2014.

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“Felice lo scrittore, il quale, lasciando da parte i caratteri noiosi ed antipatici che lo hanno colpito per il loro banale, triste realismo, si dedica alla descrizione di quelli che rivelano l'alta dignità dell'uomo, e felice colui che dall'immenso turbine delle immagini ogni giorno ricorrenti, ne sceglie solo pochissime ed elette; felice lo scrittore che non ha mai tradito l'elevato tono della propria ispirazione, non si è abbassato dalla sua altezza al livello dei poveri confratelli mortali, si è tutto immerso nelle proprie immagini idealizzate, senza mai toccare la terra, da cui queste sono tanto lontane. Doppiamente invidiabile è la sua splendida sorte: sta in mezzo alle sue splendide creature come nella propria famiglia, e alte e lontane si diffondono le sue parole. Ha offuscato gli occhi degli uomini con fumi inebrianti, li ha meravigliosamente lusingati, celando le tristezze della vita e mostrando loro bellissimo l'uomo. Tutti, applaudendo, lo seguono e corrono dietro il suo carro trionfale. Lo dicono un grande universale poeta, che s'innanza sugli altri geni del mondo, come l'aquila al di sopra degli altri uccelli. Soltanto a sentirne il nome, palpitano i giovani ardenti cuori; lacrime gli rispondono, brillano negli occhi di tutti… Non v'è chi l'uguagli nella sua forza: egli è un dio! Ma non è questo il destino, ben diversa è la sorte dello scrittore, che osa far venire alla superficie quando sta sempre bene in vista, ma che gli occhi indifferenti non vedono, che osa smuovere la terribile melma delle piccinerie che sviano la nostra vita, che penetra nella profondità delle nature fredde, volgari e meschine, di cui brulica il nostro cammino sulla terra, a volte amaro e tedioso; guai allo scrittore che osa, con la potenza del suo scalpello implacabile, rappresentarle in preciso rilievo, agli occhi di tutti! Egli non raccoglie gli applausi del popolo, non scorge lacrime di riconoscenza, non conosce l'unanime plauso degli animi commossi; non gli vola incontro la fanciulla sedicenne, col cervello acceso, colma di eroico entusiasmo; a lui non è dato obliarsi nel dolce incantesimo dei suoni da lui stesso evocati; né può sfuggire al giudizio dei contemporanei, al giudizio ipocritamente insensibile dei contemporanei, un giudizio che dirà di nessun conto e degne di disprezzo le creature da lui vagheggiate, gli assegnerà un posto disprezzato tra gli scrittori che offendono l'umanità, attribuirà a lui le peculiarità dei personaggi che ha descritto, gli negherà il cuore, l'anima e la divina fiamma dell'ingegno, poiché il giudizio dei contemporanei non riconosce come siano egualmente belle le lenti che guardano il sole e quelle che ci mostrano i movimenti degli insetti invisibili; il giudizio dei contemporanei non riconosce che occorre una eccezionale profondità dello spirito per illuminare un quadro che ritrae il lato spregevole della vita e trasformarlo nella perla dell'opera d'arte: il giudizio dei contemporanei non riconosce che l'altisonante riso dell'entusiasmo è degno di stare a fianco agli elevati moti lirici e che un abisso si apre fra questo riso ed i contorcimenti di un pagliaccio da fiera! Non riconosce tutto questo, il giudizio dei contemporanei, e tutto volge a rimprovero e beffa dello scrittore misconosciuto: senza trovare partecipazione, rispondenza, simpatia, come un viandante che non abbia famiglia, egli resta solo sulla strada. Duro è il suo cammino e ben amara la sua solitudine.”

VII; 2003, pp. 146-147
Le anime morte, Parte prima

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“La tessera del tifoso in trasferta non mi piace. È una cosa che ghettizza. Anche se sono il ct della Nazionale, dico sinceramente che, a caldo, questo strumento non mi convince. A sentire l'espressione "scheda del tifoso" mi viene da pensare ai supporter che il sabato sera sono a cena e hanno in mente di andare a vedere la partita il giorno dopo a Milano o a Torino, ma poi non possono farlo perché non hanno la tessera. Diciamo che qualsiasi forma di schedatura non mi piace, tanto meno quella che riguarda i tifosi.”

Marcello Lippi (1948) allenatore di calcio e calciatore italiano

Origine: Dall'intervista rilasciata a Klaus Davi per il programma tv web KlausCondicio, YouTube, citato in Lippi boccia la tessera del tifoso Non mi piace, sa di schedatura http://www.repubblica.it/2009/08/sport/calcio/nazionale/lippi-tessera-tifoso/lippi-tessera-tifoso/lippi-tessera-tifoso.html?refresh_ce, Repubblica.it, 26 agosto 2009.

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“[Sull'adozione da parte di coppie dello stesso sesso] Piuttosto diversa si presenta la questione delle adozioni, e non solo perché coinvolgono una creatura impotente a decidere circa una scelta non pacifica. Già le rivolte edipiche, infatti, sono frequenti nelle famiglie con un babbo solo. Ove ce ne siano due, potrebbe raddoppiarsi anche l'Edipo?”

Alberto Arbasino (1930) scrittore, saggista e giornalista italiano

Origine: Da Matrimoni gay troppo froufrou http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/01/23/matrimoni-gay-troppo-froufrou.html, la Repubblica, 23 gennaio 1996.

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“[Su Kobe Bryant, alla notizia del suo ritiro] È la cosa più simile a Michael Jordan che si sia vista. Passerà probabilmente alla storia come la seconda miglior guardia di tutti i tempi. Era inarrestabile. La sua voglia di vincere era incredibile, e l'ha tenuto in palestra come nessun'altro. Si è dedicato completamente al basket, 24 ore su 24, 7 giorni su 7.”

Magic Johnson (1959) cestista, allenatore di pallacanestro e imprenditore statunitense

Origine: Da un'intervista a Yahoo; citato in Nba, Magic Johnson: "Bryant è stata la cosa più simile a Jordan" http://www.gazzetta.it/Nba/30-11-2015/nba-kobe-bryant-lakers-commissioner-magic-jordan-1301127375843.shtml, Gazzetta.it, 30 novembre 2015.

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“Gli uomini portano una maschera – le donne due.”

Iginio Ugo Tarchetti (1839–1869) scrittore, poeta e giornalista italiano

Pensieri, La donna

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“Status sociale, cultura, ricchezza, persino salute: il contrario stesso di tutto questo in Marie-Bernarde Soubirous, detta Bernadette, quattordicenne (ma con lo sviluppo di una decenne, secondo i medici che la visitarono, e non ancora donna, a causa dell'alimentazione insufficiente); asmatica; sofferente di stomaco; chiusa nel suo silenzio di timida e di introversa; analfabeta e considerata da qualche suo parente stesso incapace di imparare alcunché; incolta anche in materia religiosa, tanto da ignorare persino il mistero della Trinità; figlia della famiglia più miserabile della città; residente nella cella della prigione comunale, sgomberata dalle autorità perché considerata insalubre per gli stessi detenuti; con il padre non solo fallito e con la fama – seppure abusiva – di fannullone e di beone, ma con anche alle spalle un soggiorno in prigione per un sospetto di furto: rilasciato dopo nove giorni, si lasciò cadere l'accusa tanto era inconsistente, ma senza procedere ad alcun giudizio, così da lasciargli addosso un sospetto infamante.
Rendiamocene conto: in tutto questo, solo gli occhi della fede possono scorgere una misteriosa conformità al Vangelo e, dunque, le stigmate della verità. Solo l'adesione a una prospettiva rovesciata rispetto agli «occhi della carne» può far sentire gli echi del Magnificat intonato da Colei di cui Bernadette Soubirous fu testimone: «…ha guardato l'umiltà della sua serva […]; ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati; ha rimandato i ricchi a mani vuote…»”

Lc 1, 48 e 51 ss.
Origine: Ipotesi su Maria, p. 92

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“Oggi è il giorno del Gay Pride di Gerusalemme. C'è stata qualche polemica su questa sfilata, quindi voglio condividere con voi la mia prospettiva. Amare qualcuno non dovrebbe mai significare vivere nella paure e nel terrore. Per troppo tempo, la comunità LGBT in tutto il mondo ha affrontato la violenza e l'intimidazione. Settimane fa, decine di membri della comunità LGBT sono stati freddati a Orlando da un terrorista con un'ideologia fanatica. Abbiamo visto tutti le immagini orribili dell'ISIS che uccide le persone omosessuali gettandole dai tetti. E il regime iraniano li appende alle gru nelle piazze. Questo è a dir poco follia. Siamo attorniati da regimi che uccidono qualcuno solo per essere gay. In Israele, la comunità LGBT marcia con orgoglio. La mia convinzione incrollabile è che tutte le persone sono state create uguali. Questo principio di uguaglianza è il motivo per cui a 16 anni Shira Banki ha marciato alla parata lo scorso anno ed è per questo migliaia di voi sono in marcia oggi. Shira è stata assassinata da un estremista pieno di odio. E questo odio non ha posto nella società israeliana. Lotteremo contro di essa. Purtroppo, alcuni elementi della nostra società non sono ancora pronti ad accettare la comunità LGBT. La mia solenne promessa a voi oggi è quello di continuare a promuovere il rispetto per tutti i cittadini di Israele, senza eccezione. Sia che stiate marciando oggi o no, vi chiedo di essere solidali con i nostri fratelli e sorelle nella comunità LGBT. Non lasceremo che l'odio uccida l'accoglienza. Dignità, rispetto, accettazione. Questi sono i valori che trionferanno.”

Benjamin Netanyahu (1949) politico israeliano

Origine: Dal discorso al Gay Pride di Gerusalemme del 2016. Citato in Gay Pride Gerusalemme: il discorso del Primo Ministro Netanyahu è bellissimo http://www.lezpop.it/gay-pride-israele-discorso-del-primo-ministro-bellissimo-video/, Lezpop.it, 26 luglio 2016.

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“Il gioco degli scacchi è un gioco violento, forse il più violento tra gli sport – anche se io non riesco a considerarlo uno sport quanto piuttosto un modo di stare al mondo. Si può vivere con gli scacchi e si può vivere senza gli scacchi: sono due distinte categorie di persone, non ce n'è una terza.”

Roberto Saviano (1979) giornalista, scrittore e saggista italiano

Origine: Da Saviano: "Io e Kasparov, scacco ai dittatori" http://www.repubblica.it/esteri/2016/03/13/news/saviano_io_e_kasparov_scacco_ai_dittatori_-135355736/, Repubblica.it, 13 marzo 2016.

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“[…] da noi, un musulmano ammazzato può ancora fare notizia o scandalo, mentre parecchi cristiani bianchi ammazzati ogni giorno da bianchi cristiani per spacciare la droga fanno per lo più statistica.”

Alberto Arbasino (1930) scrittore, saggista e giornalista italiano

Origine: Da Uguali un corno http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/04/10/uguali-un-corno.html?ref=search, la Repubblica, 10 aprile 1991, p. 30.

“La libertà è per me il dio latino delle porte […]: ha due volti.”

Frederic Prokosch (1906–1989)

Origine: Cinque notti a camminare, p. 42

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“Si vive in tempi difficili! E si decade giorno per giorno!”

Salvator Gotta (1887–1980) scrittore italiano

Origine: Il nome tuo, p. 40

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“Oggi è un giorno perfetto per volare | per staccare l'ombra da questo cortile.”

Francesco De Gregori (1951) cantautore italiano

da Ragazza del '95, n. 8
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