Frasi su fonda

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema fonda, vita, essere, notte.

Frasi su fonda

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“Lascia che la tua follia si fonda con la mia.”

Emma Marrone (1984) cantautrice italiana

da Purché tua, n. 9
A me piace così

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“La sicurezza del potere si fonda sull'insicurezza dei cittadini.”

Leonardo Sciascia (1921–1989) scrittore e saggista italiano

da Il cavaliere e la morte

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“Nelle società arcaiche il dono è l'istituzione che fonda la coesione sociale.”

Pierpaolo Donati (1946) sociologo e filosofo italiano

Il dono in famiglia

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“Lampedusa non è una zattera rocciosa alla fonda in un tratto di mare più vicino all'Africa che all'Europa. È un quartiere di Bruxelles.”

Claudio Baglioni (1951) cantautore italiano

da "Voce" di chi non ha voce, Famiglia Cristiana, n. 38, 17 settembre 2006

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“Una figura originale, singolarissima e troppo spesso dimenticata come Hannah Arendt ha scritto pagine illuminanti su questo, esplicitando l'antinomia: c'è la Rivoluzione francese, che presume di affrontare e risolvere definitivamente un problema "sociale" (fallendo); e c'è quella americana che invece si fa carico di un problema "istituzionale" e "costituzionale" (riuscendo). E non è un caso se "questa" Arendt continua ad avere scarso diritto di cittadinanza: come non è un caso se, nell'intellettualità "ufficiale" europea, il "paradigma" stesso di Rivoluzione continua ad essere rinvenuto solo negli eventi del 1789. In nuce, proprio lì c'è tutto ciò che ancora divide la nostra dall'altra sponda dell'Atlantico: la scarsa o nulla attenzione a limitare il potere pubblico (basato, pour cause, sulla "volontà generale": e siamo piuttosto lontani dal "nessuna tassazione senza rappresentanza" – cioè dallo sforzo di dare una cornice, un perimetro e una giustificazione al potere –, che fonda, invece, l'altra Rivoluzione); il ruolo dello Stato da riformare, da correggere – certo – ma che riesce comunque a transitare sostanzialmente indenne dall'assolutismo della monarchia a quello "repubblicano e democratico" (e che anzi, se possibile, consolida il suo essere superiorem non recognoscens); il richiamo giacobino alla Morale, alla Virtù (trasfuse nella Legge e quindi indicate dallo Stato) contrapposto al diritto americano a perseguire liberamente la felicità, anzi la "propria" felicità.”

Daniele Capezzone (1972) politico italiano

Euroghost. Un fantasma s'aggira per l'Europa: l'Europa

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“L’amore totale si fonda non sull’attaccamento, ma sull’altruismo, che costituisce la risposta più efficace alla sofferenza.”

Dalai Lama (1935) 14º Dalai Lama e Premio Nobel per la Pace 1989

libro Conosci te stesso

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“Ciò che noi sappiamo, ma non conosciamo, fonda ciò che noi conosciamo ma non comprendiamo.”

Eric Weil (1904–1977) filosofo tedesco

Origine: Da Problemi kantiani, traduzione di P. Venditti, Quattro Venti, Urbino, 1981, p. 33; citato in una nota in Immanuel Kant, L'arte di educare, a cura di Andrea Gentile, Armando Editore, 2001, p. 38 http://books.google.it/books?id=_YuyuMfsqJQC&pg=PA38. ISBN 8883582594

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“Così non andremo più vagando, | Nella notte fonda | Anche se il cuore vuole ancora amore | E la luna splende luminosa…”

George Gordon Byron (1788–1824) poeta e politico inglese

Origine: Da So we'll go no more a-roving, in Poesie, 1817

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“Quel che fonda una repubblica è la totale distruzione di tutto quel che ad essa si oppose.”

Louis Antoine de Saint-Just (1767–1794) rivoluzionario e politico francese

Origine: 13 marzo 1794; citato in Rudé.

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“Quella sera l'usuraio infamato Yankel D portò a casa la bambina. Eccoci qui, le disse, saliamo il gradino. Siamo arrivati. Questa è la tua porta. Ed ecco, questo che sto girando è il pomolo della tua porta. Ed ecco, qui è dove mettiamo le scarpe quando entriamo. E qui è dove appendiamo le giacche. Parlava come se lei potesse capirlo, mai in toni striduli o a monosillabi infantili, e assolutamente mai con parole senza senso. Questo è il latte che ti do da mangiare. Arriva dal lattaio Mordechai, di cui un giorno farai la conoscenza. Lui tira il latte da una mucca, cosa che se ci pensi è molto strana e inquietante, quindi non ci pensare… Questa è la mia mano che ti accarezza la faccia. Certe persone sono mancine, e altre sono destrorse. Noi non sappiamo ancora cosa sei tu, perché te ne stai semplicemente lì seduta e lasci che sia io a usare la mano… Questo è un bacio. È quello che succede quando si arricciano le labbra e si premono contro qualcosa, a volte altre labbra, a volte una guancia, a volte ancora qualcos'altro. Dipende… Questo è il mio cuore. Lo stai toccando con la mano sinistra non perché sei mancina, anche se potresti esserlo, ma perché sono io che la tengo contro il mio cuore. Quello che senti è il battito del mio cuore. È quello che mi tiene vivo.
Fece un lettino con giornali accartocciati in una pentola fonda per cuocere il pane e lo infilò delicatamente nel forno in modo che la bambina non fosse disturbata dal rumore delle cascatelle. Lasciò aperto lo sportello del forno e restò seduto a guardarla per ore come si potrebbe guardare una pagnotta che lievita.”

Jonathan Safran Foer (1977) scrittore statunitense

p. 55

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“La folla fonda le sue opinioni sulle cose più incerte.”

VI, 23; 2006
Multitudo ex incertissimo sumit animos.
Ab urbe condita, Proemio – Libro X

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“Il cristianesimo è l'affermazione dell'uomo. La sua libertà si fonda sulla natura razionale della Creazione.”

José María Aznar (1953) politico spagnolo

Il significato "politico" dell'incontro tra ragione e fede

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“Di fronte a questo imbarbarimento, il Santo Bambino resta l'unica via, l'unica verità, l'unica vita dell'universo. Gli sforzi per costruire un mondo giusto e pacifico, al di fuori di Cristo, non sono che schiuma in un mare in tempesta. per raggiungere la pce e la tranquillità, il mondo non ha bisogno di incontri al vertice, di convegni internazionali, di discussioni tra esperti, ma solo di quella semplicità di cuore che penetra fin nel fondo delle cose, svelandone gli aspetti più reconditi. Oggi la pace è lontana dal mondo, quanto lo è la ricerca della gloria di Dio. Le radici cristiane sono estirpate e la notte è tornata a calare nel mondo, con il brivido di paura che l'accompagna. La Chiesa e la società vivono ore non di pace e di tranquillità, ma di dramma. Gli occhi si volgono verso il cielo e non vi scorgono che l'oscurità della notte più fonda. Ma il cristiano sa che il mistero del Natale, come quello della Resurrezione, è il simbolo, e la luminosa realtà, della luce che squarcia le tenebre più profonde. Così avvenne a Betlemme, così accadde spesso nella storia. "Natale" fu il grido di entusiasmo con cui nella notte del 25 dicembre dell'anno 496, i Franchi salutarono il battesimo del loro Re Clodoveo. La stessa acclamazione riecheggiò sotto le volte di San Pietro nella notte di Natale dell'anno 800, quando Carlo Magno fu incoronato Imperatore dal Papa san Leone III. I cuori orgogliosi rifiutano con sufficienza l'idea di una grande rinascita cristiana nel secolo XXI. I cuori semplici, pregando ai piedi del presepio, vedono nel Natale una luce di speranza nella tragedia del nostro tempo. Nel mondo, oggi, tutto è frastuono e disordine; nel Presepio tutto è ordine, raccoglimento, spirito soprannturale. Il Presepio è lo specchio di una società capace di rendere gloria a Dio e pace agli uomini di buona volontà.”

Roberto de Mattei (1948) storico italiano

N. 20, p. 3
Editoriali in Radici Cristiane

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“Chi guarda nel cannocchiale e vede cose diverse da quelle che vedo io è sempre uno che può insegnarmi molte cose, e lo leggerò con l'atteggiamento del discepolo che vuole capire ciò che ancora non gli è chiaro; se poi discuterò le sue conclusioni, lo farò col rispetto e con la riconoscenza che dobbiamo a quelli che hanno aperto la strada sulla quale ci prepariamo ad andare oltre, valutando il suo procedimento a posteriori sulla base degli argomenti, non a priori confrontando le sue conclusioni con le mie. È l'atteggiamento che il mio maestro Guido Calogero mi ha insegnato a chiamare «volontà di capire» o «spirito del dialogo». Ma al dialogo tra chi guarda nel cannocchiale e chi si rifiuta di guardarci non ho mai creduto: non è in nessun caso proficua una discussione tra uno storico che fonda su una serie di argomenti una nuova prospettiva e uno storico che, solo perché la nuova prospettiva non è ortodossa, si ritiene dispensato dalla fatica di saggiare ad uno ad uno gli argomenti e se la cava dicendo che il tutto «non è convincente»; né tra chi si pone come unico problema la verificabilità di una lettura storica e chi si preoccupa delle conseguenze che tale lettura porterà al quadro tradizionale della Geistesgeschichte; né tampoco tra chi ricostruisce un antico pensiero con la pazienza da formica del raccogliere instancabilmente nuovi elementi e chi deduce il pensiero di Parmenide dall'Eleatismo, l'Eleatismo dal Naturalismo Presocratico e il Naturalismo Presocratico dalla Spiritualità Greca; né, soprattutto, tra lo scrittore che lavora a inserire il «filosofo» in una prospettiva sincronica, che è poi sempre costituita dalla cultura e dalla società in cui quel «filosofo» visse e respirò, e il suo collega disposto a chiarirne i punti oscuri sempre e soltanto attraverso la rilettura di altri «filosofi», rifuggendo con disgusto dal contaminare il Puro Pensiero con l'utilizzazione dei poeti, degli oratori e degli storici.”

Antonio Capizzi (1926–2003) filosofo e storico italiano

Origine: La Repubblica cosmica, pp. 13-14

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“Lo Stato si fonda sulla schiavitù del lavoro. Se il lavoro diventerà libero, lo Stato sarà perduto.”

Max Stirner (1806–1856) filosofo tedesco

L'unico e la sua proprietà, Citazioni dal testo

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“«Che strana isola è la Tortuga. Sembra la patria stessa della libertà, eppure si fonda sullo schiavismo, esteso persino ai bianchi. Non riesco a cogliere ciò che collega queste contraddizioni». (Rogério)
«Un elemento c'è, se vi riflettetete bene. […] La società di qui si fonda sul denaro e non ha altri valori. Si rischia la vita per l'oro, e si passa il resto del tempo a spendere. Si comperano donne, uomini, cose, animali, generi da consumare in fretta, prima di morire. Non esistono altre leggi. È questo che dà una sensazione di libertà, a volte inebriante. Si uccide per guadagnare, si guadagna per spendere. Poi si torna a uccidere, finché non si è ammazzati da qualcuno più forte. Si contano sulle dita i filibustieri che muoiono nel loro letto. Ancora meno sono quelli che muoiono ricchi. L'oro che hanno accumulato è circolato in altre mani. L'unica norma etica della Tortuga è "homo homini lupus".» (Exquemeling)
[…] «Non sono molto d'accordo» obiettò. «Tra gli avventurieri, come anche tra i bucanieri, pare prevalere la fraternità.» (Rogério)
«Così credono anche loro, e se ne compiacciono. La verità è che si tratta di una sorta di fratellanza tra lupi. Non sono affatto amichevoli verso chi non appartiene al loro branco. Il calcolo che li unisce è elementare: per predare, è indispensabile fare gruppo.» (Exquemeling)
«Mi sono sembrati, tutto sommato, molto religiosi.» (Rogério)
«Altra illusione. Fra le tante cose che comperano, finché hanno soldi, vi è la grazia di Dio. L'Olonnais e Michel Le Basque erigevano chiese, sì, però dopo avere violato per mesi tutti i comandamenti possibili… Ma è inutile che io prosegua. Ormai l'avrete capito. La Tortuga sembra il paradiso. Invece è l'inferno.»”

Exquemeling
Origine: Tortuga, pp. 176-177

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“È illegittimo dire o supporre che il mondo costituito delle idee esista in qualche luogo. In quale maniera esso sia organizzato, lo ricaveremo dall'attenta osservazione di certe analogie con esso presenti nelle cose del nostro mondo. Quando si fonda una città, per soddisfare la smisurata ambizione di un re o di un qualche governante… capita a volte che si presenti un architetto provvisto di una specifica formazione il quale… in un primo momento abbozza nella propria mente un piano di quasi tutte le parti che dovranno costituire la futura città… poi, dopo aver fissato nella propria anima, come su un modello di cera, la delineazione di ogni singola parte, porta impressa in sé l'immagine della città creata dal suo pensiero. In seguito, grazie alla memoria innata in lui, rievoca le immagini e, mentre ne accentua ancora più i caratteri, alla maniera di un valente artigiano comincia a costruire la città fatta di pietre e di legname, con l'occhio della mente fisso al modello, adeguando le realtà materiali a ciascuna delle idee incorporee. Qualche cosa di analogo si deve appunto pensare riguardo a Dio e supporre che, quando concepí il disegno di fondare "la grande città", in una prima fase ne strutturò nella propria mente i modelli secondo cui sarebbe stata creata, componendo i quali portò a compimento prima il mondo intelleggibile e poi, servendosi di esso come prototipo, quello sensibile.”

Filone di Alessandria (-15–45 a.C.) filosofo ellenistico di cultura ebraica

Origine: Da De opificio mundi; citato in Giulio Busi, Qabbalah visiva.

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“Chi crede ai sogni fonda i suoi pensieri nella nebbia.”

Le sottilissime astuzie di Bertoldo, Detti sentenziosi di Bertoldo innanzi la sua morte

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“Wikipedia fonda il suo sogno su un altro sogno: il senso di responsabilità di una comunità scientifica. E ai sogni, ogni tanto, bisogna crederci.”

Aldo Grasso (1948) giornalista, critico televisivo e docente italiano

Origine: Da Wikipedia, un sogno a cui bisogna credere http://www.corriere.it/spettacoli/10_aprile_25/wikipedia-un-sogno-a-cui-bisogna-credere-aldo-grasso_e211e69a-5040-11df-a78b-00144f02aabe.shtml, Corriere.it, 25 aprile 2010.

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“La politica ha un'enorme responsabilità nel garantire la tutela dei diritti delle persone, perché un Paese civile fonda, necessariamente, le sue basi sulla cultura della tolleranza, dell'integrazione e dell'aiuto ai più deboli, agli ultimi, a coloro che non hanno nulla.”

Silvia Chimienti (1985) politica italiana

Origine: Citato in Camera dei deputati della Repubblica Italiani – XVII Legislatura – Resoconto stenografico dell'Assemblea – Seduta n. 46 del 4 luglio 2013 http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?idLegislatura=17&sezione=assemblea&tipoDoc=pdf&idseduta=046 – Sull'ordine dei lavori e per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo (ore 13,43).. Roma, 4 luglio 2013.