Frasi su onesto
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“[Ferruccio Parri] Triste, modesto, onesto, personalmente mite, cortesissimo, alieno da violenza, molto miope, paziente.”

Giovanni Artieri (1904–1995) giornalista e storico italiano

Origine: Citato in Indro Montanelli e Mario Cervi, L'Italia del Novecento, BUR, Milano, 2001, p. 292. ISBN 88-17-86402-1

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“Si tratta … di un problema di aspettative. Tanto più una persona ritiene che il mondo circostante sia corrotto, tanto maggiore è per lui il costo di essere onesto e tanto minore quello di essere corrotto. Lo scopo della corruzione è proprio quello di sbilanciare le regole a favore dei corruttori, a tutto svantaggio degli onesti.”

Luigi Zingales (1963) economista italiano

Origine: Da Contro la tangente la legge non basta http://espresso.repubblica.it/opinioni/libero-mercato/2014/12/10/news/contro-la-tangente-la-legge-non-basta-1.191216, L'Espresso.it, 10 dicembre 2014.

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“Per il commerciante la stessa onestà è una speculazione di lucro.”

XLI, 74
Diari intimi, Il mio cuore messo a nudo

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“Lasciamo in pace i geni. Dico solamente che ai politici resta da fare la politica onesta. Nient'altro che questo. Ma sarebbe la rivoluzione.”

Gianni Cuperlo (1961) politico italiano

dall'intervista di Carlo Puca, Panorama, 26 settembre 2013

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“Il rispetto della parola è il fondamento della legge. Faremo perciò le battaglie che abbiamo sempre fatto in difesa dell'onestà, la trasparenza e la povertà che abbiamo sempre praticato contro l'arroganza dei troppo ricchi e dei padroni.”

Marco Pannella (1930–2016) politico e giornalista italiano

Origine: Dall'intervista di Giancarlo Perna, Bonino, la radicale libera che usa il Pd come un autobus http://www.ilgiornale.it/news/bonino-radicale-libera-che-usa-pd-autobus.html, il Giornale.it, 9 gennaio 2010.

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“La nostra coscienza non può venire meno quando ci sono di mezzo l'onore e l'onestà.”

Louisa May Alcott (1832–1888) scrittrice statunitense

cap. 14; 2016
Jack e Jill

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“Dell'Utri è un mio amico, lo conosco dai tempi dell'università: è una persona di una bontà, onestà e cultura difficile da trovare in altre persone.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2014
Origine: Dalla trasmissione televisiva Coffee Break, La7; citato in Fi. Berlusconi: Dell'Utri onesto, non gli ho detto di andare in Libano http://archivio.internazionale.it/news/fi/2014/05/15/berlusconi-dellutri-onesto-non-gli-ho-detto-di-andare-in-libano, Internazionale.it, 15 maggio 2014.

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“Quando A apprende che i pensieri di B sul medesimo oggetto differiscono dai propri, egli non rivede anzitutto il proprio pensiero per trovare l'errore, ma presuppone quest'ultimo nel pensiero dell'altro: l'uomo, cioè, per natura pretende di aver sempre ragione. […] Da cosa deriva questo? Dalla naturale malvagità dell'essere umano. Se questa non ci fosse, se noi fossimo fondamentalmente onesti, in ogni dibattito tenderemmo semplicemente a portare alla luce la verità, senza curarci che questa risulti conforme alla nostra opinione annunciata in precedenza o a quella dell'altro: ciò sarebbe indifferente o perlomeno una questione del tutto marginale. Ma ecco la questione principale: la vanità innata, che è particolarmente eccitabile riguardo alle forze della ragione, non vuole accettare che ciò che noi abbiamo enunciato in precedenza risulti falso, e ciò che ha detto l'avversario, giusto. Di conseguenza, ciascuno dovrebbe semplicemente impegnarsi a giudicare rettamente; e per farlo, dovrebbe prima pensare e poi parlare. All'innata vanità, però, si accompagnano nei più il cicaleccio e l'innata disonestà. Essi parlano prima di aver pensato, e anche se poi si rendono conto che la loro affermazione è falsa, deve tuttavia sembrare che sia il contrario. L'interesse per la verità, che è certamente l'unico movente della enunciazione della proposizione ritenuta vera, cede ora del tutto all'interesse per la vanità: il vero deve apparire falso, e il falso vero.”

L'arte di ottenere ragione

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“In nella casa che tu vuoi stare, | vivi onesto e non vi rubare.”

Benvenuto Cellini (1500–1571) scultore, orafo e scrittore italiano

libro I, capitolo X

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“Io ogni tanto provo a aggrapparmi a Aldo Busi, uno dei pochi scrittori italiani a aver scritto romanzi veramente importanti, ma anche lui parla solo di società civile, dell'onestà, del governo in carica, come se fosse Beppe Grillo.”

Massimiliano Parente (1970) scrittore italiano

Origine: Da Se la cultura è ridotta a un talk show politico http://www.ilgiornale.it/cultura/se_cultura_e_ridotta_talk_show_politico/13-01-2012/articolo-id=566666-page=0-comments=1, il Giornale.it, 13 gennaio 2012.

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“Da molto tempo ormai Brad è la più grande star del cinema nel mondo e ammiro molto come conduce la sua vita, cerca di essere la versione più onesta di Brad Pitt che lui possa essere. E rimane una persona disponibile anche se non è facile.”

George Clooney (1961) attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense

Origine: Da un'intervista rilasciata ad Equire; citata in George Clooney spara a zero su Crowe e Di Caprio, salva solo Pitt http://www.rumors.it/notizie/74019/articolo.htm, Rumors.it, 13 novembre 2013.

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“Porta con mani di santo o soldato l'intimità col Re, Destra divina | che è dentro di noi, nel sonno. Credi nel borghese cieco di onestà, | anche se è un'illusione: perché anche i padroni hanno i loro | padroni, e sono figli di padri che stanno da qualche parte nel mondo.”

Pier Paolo Pasolini (1922–1975) poeta, giornalista, regista, sceneggiatore, attore, paroliere e scrittore italiano

Origine: Da Saluto e augurio, in La nuova gioventù; in Tutte le poesie, Mondadori, Milano, 2003, p. 517.

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“Penso che ogni tanto qualche scappellotto ci voglia per questo tipo di bambinacce. […] L'elemento della truffa è quello che più mi colpisce. Non c'è stata e non c'è fino ad ora –se ci sarà lo dirò– una censura della Rai e del cattivo Berlusconi contro la satira della Guzzanti. C'è stato un tentativo evidente di guadagnarsi la censura da parte della Guzzanti, che ha associato alla satira, cioè al suo mestiere, un altro mestriere, quello del comizio politico "de paese", "de borgata", quello violento, duro, in cui le è scappata anche la famosa espressione "razza ebraica", perché la ragazza è molto ignorante. E… questo non è bello. La censura se c'è stata risale al direttore di Rai 3, Paolo Ruffini, che ha avuto un ripensamento domenica 16 novembre al pomeriggio, poi ha deciso di mandarla in onda, e è andata in onda tranquillamente. Dopodiché la presidente di garanzia della Rai indicata dalla sinistra, Lucia Annunziata, all'unanimità con il resto del consiglio di amministrazione ha deciso che, prima di mandare in onda una cosa, vogliono sapere di cosa si tratta. Anche perché sennò si beccano le querele e soprattutto rendono un cattivo servizio al pubblico. […] Guardi, io faccio un giornale che per un terzo è satira, mi rendo colpevole di vilipendio tutti i giorni. Tutto sta a intenderci: c'è stile o non c'è stile? è una cosa fatta per comunicare con il pubblico e per essere onesti con sé stessi o una slealtà professionale e un tentativo di lucrare vantaggi politici da un contratto con la Rai? Ecco, secondo me è questa seconda cosa. […] La cosa che mi dispiace è la violazione del sacro canone del mestiere dell'attore. Un attore cosa fa? Un attore interpreta una parte, fa la satira – tra l'altro non l'ha mica inventata la Guzzanti la satira: la faceva pure Alighiero Noschese, voglio dire; se l'ha inventata qualcuno l'ha inventata la televisione commerciale dell'odiato Berlusconi, che ha rinnovato la televisione italiana e le ha aperto nuovi spazi di libertà. Uno fa la satira, punto e basta. Se uno attraverso la satira –come avvenne con Daniele Luttazzi– vuole fare campagna elettorale a favore del proprio partito, non va più in televisione. Molto semplice: non è censura, sono regole, regole sane.”

Giuliano Ferrara (1952) giornalista, conduttore televisivo e politico italiano

da Primo piano, RaiTre, 24 novembre 2003

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“[Subito dopo la Liberazione] Gli uomini nuovi verranno. Bisogna non lasciarsi scoraggiare dal feticismo delle competenze. Gli uomini onesti assumano con coraggio i posti di responsabilità, e attraverso l'esperienza gli adatti non tarderanno a rivelarsi.”

Benedetto Croce (1866–1952) filosofo, storico e politico italiano

Origine: Citato da Piero Calamandrei nel discorso tenuto il 28 febbraio 1954 al Teatro Lirico di Milano, alla presenza di Ferruccio Parri.

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“La repubblica è il governo della gente onesta, e se ne vide la prova in tutte le epoche. Esse durano mentre virtuose, e cadono quando corrotte e piene di vizi.”

Giuseppe Garibaldi (1807–1882) generale, patriota e condottiero italiano

Agli amici di Spagna, Caprera, 11 novembre 1868; p. 495
Scritti politici e militari, ricordi e pensieri inediti

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“Le prostitute sono le uniche donne oneste che presentano il conto subito.”

Alberto Giacometti (1901–1966) scultore e pittore svizzero

Origine: Citato in Focus, n. 97, p. 190

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“Mi scuso con il presidente Obama e gli altri presenti. Ho detto al presidente Obama che mi emoziono molto a parlare della rivoluzione. Mi scuso con lui perché il presidente Obama non ha responsabilità per questo. Io credo che il presidente Obama sia un uomo onesto.”

Raúl Castro (1931) politico cubano

Origine: Citato in Raúl Castro: «Il presidente Obama è un uomo onesto» http://www.ilpost.it/2015/04/11/castro-obama-uomo-onesto/, Il Post.it, 12 aprile 2015.

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“A me non piace la prostituzione intellettuale, a me piace l'onestà intellettuale. Mi sembra che negli ultimi giorni ci sia una grandissima manipolazione intellettuale, un grande lavoro organizzato per cambiare l'opinione pubblica per un mondo che non è il mio. […] Negli ultimi due giorni non si è parlato della Roma che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato del Milan che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli. Non si è parlato della Juve che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali. […] Ranieri? Se è al fianco di Spalletti, io sono al fianco di tutti gli allenatori che hanno perso punti contro la Juve per errori arbitrali. Mi sento vicino a Prandelli, a Del Neri, a Zenga. Io sono andato davanti alle telecamere per dire che la mia squadra ha vinto a Siena con un errore dell'arbitro. Il giorno dopo l'allenatore di una squadra con la maglia bianco e nera, che guarda le partite dell'Inter, è andato in televisione e ha ammesso di aver segnato un gol in fuorigioco… che bravo… […] Io parlo con la stampa perché sono obbligato. Spalletti parla prima della partita, parla durante l'intervallo e parla dopo la partita: è "primetime", è amico di tutti. Io non sono così.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Inter (2008-2010)
Origine: Citato in Mourinho contro tutti "Questa è prostituzione intellettuale" http://www.repubblica.it/2008/12/sport/calcio/serie-a/inter/mourinho-polemica-inter/mourinho-polemica-inter.html, Repubblica.it, 3 marzo 2009.

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“La precisione che ho appena indicato non è un artificio retorico; è affermazione dell'onestà, della pienezza con cui ogni circostanza del poema è stata immaginata. E altrettanto può dirsi dei dettagli di natura psicologica, così ammirevoli e al tempo stesso così semplici. Di tali dettagli è come intessuto il poema; ne citerò alcuni. Le anime destinate all'Inferno piangono e bestemmiano Dio; appena sulla barca di Caronte, il loro timore si trasforma in desiderio e intollerabile ansia (Inferno, III, 124). Dalle labbra di Virgilio Dante apprende che questi non avrà mai accesso al Cielo; subito lo chiama maestro e signore, sia per dimostrare che quella confessione non riduce il suo affetto, sia perché, sapendolo perduto, lo ama di più (Inferno, IV, 39). Nella nera bufera del secondo cerchio, Dante vuol conoscere la radice dell'amore di Paolo e Francesca; costei racconta che si amavano e non lo sapevano, «soli eravamo e sanza alcun sospetto», e che il loro amore fu rivelato da una lettura casuale. Virgilio confuta i superbi, che con la sola ragione pretendono di abbracciare la divinità infinita; subito china la testa e tace, perché uno di quegli sventurati è lui (Purgatorio, III, 34). Sull'aspro fianco del Purgatorio l'ombra del mantovano Sordello chiede all'ombra di Virgilio quale sia la sua patria; Virgilio dice Mantova; Sordello allora lo interrompe e lo abbraccia (Purgatorio, VI, 58).”

Jorge Luis Borges (1899–1986) scrittore, saggista, poeta, filosofo e traduttore argentino

dal prologo https://books.google.it/books?id=z7fFBQAAQBAJ&pg=PT4#v=onepage&q&f=false
Nove saggi danteschi

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“Non credo che la signorina Curie sia assetata di potere o di alcunché. È una persona senza pretese e onesta che ha avuto più responsabilità e fatiche del dovuto. Ha un'intelligenza scintillante ma nonostante la sua natura passionale non è tanto carina da rappresentare un pericolo per chicchessia.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: A proposito della presunta relazione extraconiugale tra Marie Curie e il fisico francese Paul Langevin, sposato. Pensieri di un uomo curioso, p. 47.
Origine: Da una lettera a Heinrich Zangger, 7 aprile 1911; riportato in Collected Papers of Albert Einstein, volume 5, The Swiss Years: Corrispondance, 1902-1914, a cura di Martin Klein, A.J. Kox e Robert Schulmann, Princeton University Press, Princeton, 1993, doc. 303.
Origine: Pensieri di un uomo curioso, pp. 46 -47

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“E se uno è primo nel gioco del cottabo, | vince una bacinella per le mani; | se invece è un uomo retto, un cittadino utile allo stato, | capace di superare in onestà, | non vince nemmeno una bacinella.”

Eupoli (-446–-411 a.C.) commediografo ateniese della Commedia antica

fr. 129 Kassel-Austin; citato in I comici greci, p. 271
Demi

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“Chi non ha la malattia dello scrupolo non deve nemmeno sognare di essere onesto.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

15 marzo 1910; Vergani, p. 283
Diario 1887-1910

“L'Italia è diventata un bordello. Non perché il premier va a escort e qualcun altro a trans, ma perché sono state sovvertite tutte le regole. Un bordello squallido e triste, la cui cupezza si respira nell'aria. Raccontavo qualche giorno fa a una mia giovane amica la Milano dei '50, di quando ero ragazzino. Eravamo poveri, allegri e spavaldi. I tram erano stipati fino all'inverosimile con la gente sui predellini aperti e qualcuno attaccato al troller. Uscivamo dalla guerra, ci eravamo salvati dai bombardamenti angloamericani e dai rastrellamenti tedeschi, non ci poteva certo spaventare una caduta dal tram. Tutti, uomini e donne, fumavano. Il terrorismo diagnostico era di là da venire. Noi ragazzini uscivamo di casa alle due del pomeriggio e rientravamo con le ginocchia sbucciate, alle otto, senza che i nostri genitori se ne preoccupassero. Perché nel quartiere c'era un controllo sociale e se un bambino si fosse messo nei guai ci avrebbero pensato gli adulti a tirarlo fuori e un pedofilo sarebbe stato avvistato a un chilometro di distanza. Eppoi c'era, "il ghisa", il vigile, autorità sovrana. La "pula" non aveva bisogno di farsi vedere. La malavita era professionale, conosceva le regole, stava attenta a non spargere una goccia di sangue (il colpo in banca della banda di via Osoppo, senza un ferito, tenne la scena sui giornali per mesi). Eravamo solidali perché eravamo poveri e anche quelli che non lo erano non lo davano a vedere. Il sordido gioco degli "status simbol" non era ancora cominciato. Lealtà e onore erano moneta sonante. Se fra noi ragazzi ci si scontrava a pugni sulla strada – dove ci siamo formati – e un gruppo era di dieci e l'altro, poniamo di otto, due si levavano per far pari. E l'onestà era un valore assoluto. Per la borghesia, se non altro perché dava credito. Per il proletariato, per il mondo contadino dove la stretta di mano contava più di un contratto. Mentre raccontavo queste e altre cose i begli occhi della mia amica si ingrandivano, si sgranavano. Alla fine mi ha detto "tu mi stai raccontando una favola, questa non è l'Italia."”

Massimo Fini (1943) giornalista, scrittore e drammaturgo italiano

Appunto.
Origine: Da Il Gazzettino, 6 novembre 2009.

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“La dignità dell'uomo povero e oscuro ma laborioso ed onesto, è maggiore di tutte le altre, e va innanzi a tutte le vanità della terra.”

Pietro Thouar (1809–1861) scrittore italiano

da Nuovi racconti offerti alla gioventù italiana

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“Non c'è che una sola cosa al mondo che possa veramente dormire bene — è un cadavere. Ce ne sarebbero due se l'uomo onesto esistesse.”

Xavier Forneret (1809–1884) poeta, scrittore, giornalista, drammaturgo

Citato in Dictionnaire des citations, sous la direction de Robert Carlier, Jean-Louis Lalanne, Pierre Josserand e Samuel S. de Sacy, Citato in Le petit philosophe de poche, Textes réunis par Gabriel Pomerand

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“[Su Fiorenzo Magni] Si è spento un grande faro che illuminava la via maestra. Ma non siamo rimasti al buio. A indicare la strada giusta ci sono i suoi esempi di onestà, intelligenza, fermezza. Anche stavolta è stato imprevedibile, come nelle corse. Era dotato di grande forza, fisica e morale, sapeva credere in se stesso. Noi viviamo del suo esempio, delle sue invenzioni che hanno salvato lo sport.”

Alfredo Martini (1921–2014) ciclista su strada e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Luca Gialanella, Monza, ultimi applausi per Magni. Martini: "Sii sereno in Paradiso" http://www.gazzetta.it/Ciclismo/20-10-2012/monza-ultimi-applausi-magni-martini-sii-sereno-paradiso-912965526423.shtml, Gazzetta.it, 20 ottobre 2012.

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“O vince la legalità e il sommerso soccombe, o vince il sommerso a scapito della legalità, della sopravvivenza delle aziende oneste, delle conquiste di civiltà e dignità dei lavoratori, degli stessi interessi dei consumatori. Noi non ci daremo pace fino a che non avrà prevalso la prima.”

Pasquale Natuzzi (1940) imprenditore italiano

Origine: Dalla Lettera aperta al Sen. Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica Italiana, Il Sole 24 Ore, La Gazzetta del Mezzogiorno, 4 dicembre 2013.

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“In una sua memorabile inchiesta un giornalista d'incrollabile fede sinistrorsa, ma di esemplare onestà, Giampaolo Pansa, mise benissimo in luce questo contrasto fra i due atteggiamenti e mentalità, che ieri ha trovato una eloquente conferma nella manifestazione di Torino. Niente chiasso, niente sceneggiate, niente slogans, niente insomma che appartenga al repertorio del buffonismo nazionale. Nessuno ha rotto le righe per andare a rovesciare auto o a fracassar vetrine. Questa, sì, era Danzica, sia pure senza Madonne; non i picchettaggi e i pestaggi di Mirafiori, sia pure con le Madonne. Ora sappiamo già cosa diranno gli altri, oggi e domani. Diranno che gli operai non c'erano. Infatti. Doveva trattarsi di quarantamila presidenti, consiglieri delegati, ingegneri: insomma, la solita «maggioranza silenziosa»: termine che soltanto nella lingua italiana ha significato spregiativo. La maggioranza silenziosa esiste in tutti i Paesi del mondo, dove nessuno si vergogna di appartenervi perché è essa, in definitiva, che ristabilisce gli equilibri. Fu la maggioranza silenziosa – autoqualificatasi come tale – di seicentomila parigini che dodici anni fa pose fine al carnevale sessantottesco, riportò De Gaulle all'Eliseo e restituì alla Francia la stabilità di cui tuttora essa gode. […] Il motivo vero che farà i dimostranti bersaglio delle peggiori critiche e accuse è ch'essi rappresentano la rivolta delle persone serie contro gli arruffoni della «conflittualità permanente», dei «modelli di sviluppo» e via baggianando. E in questo Paese nulla fa più paura, perché nulla è più rivoluzionario, della serietà.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

15 ottobre 1980
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“L'epiteto di sciocco è sempre un brevetto di persona onesta.”

Napoleone Bonaparte (1769–1821) politico e militare francese, fondatore del Primo Impero francese

L'arte di comandare, Appendice

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“Forse l'onestà è tutta un pregiudizio, ma io tengo a questi pregiudizi.”

Augusto Guerriero (1893–1981) giornalista e scrittore italiano

Origine: Citato in Claudio Taccucci, Augusto Guerriero (Ricciardetto), p. 47.

“Il carcere, e talvolta anche solo un semplice interrogatorio, sono una grande vergogna per gli uomini onesti.”

Carlo Biotti (1901–1977) Giudice della Corte Suprema di Cassazione, Presidente del Tribunale di Milano, Consigliere di Amministrazio…
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