Frasi su sapere
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“Oh, ma con i versi si fa ben poco, quando li si scrive troppo presto. Bisognerebbe aspettare e raccogliere senso e dolcezza per tutta una vita e meglio una lunga vita, e poi, proprio alla fine, forse si riuscirebbe poi a scrivere dieci righe che fossero buone. Poiché i versi non sono, come crede la gente, sentimenti (che si hanno già presto), sono esperienze. Per un solo verso si devono vedere molte città, uomini e cose, si devono conoscere gli animali, si deve sentire come gli uccelli volano, e sapere i gesti con cui i fiori si schiudono al mattino. Si deve poter ripensare a sentieri in regioni sconosciute, a incontri inaspettati e a separazioni che si videro venire da lungi, a giorni d'infanzia che sono ancora inesplicati, ai genitori che eravamo costretti a mortificare quando ci porgevano una gioia e non la capivamo (era una gioia per altri), a malattie dell'infanzia che cominciavano in modo così strano con tante trasformazioni così profonde e gravi, a giorni in camere silenziose, raccolte, e a mattine sul mare, al mare, a mari, a notti di viaggio che passavano alte rumoreggianti e volavano con tutte le stelle, e non basta ancora poter pensare a tutto ciò. Si devono avere ricordi di molte notti d'amore, nessuna uguale all'altra, di grida di partorienti, e di lievi, bianche puerpere addormentate che si richiudono. Ma anche presso i moribondi si deve essere stati, si deve essere rimasti presso i morti nella camera con la finestra aperta e i rumori che giungono a folate. E anche avere ricordi non basta. Si deve poterli dimenticare, quando sono molti, e si deve avere la pazienza di aspettare che ritornino. Poiché i ricordi di per se stessi ancora non sono. Solo quando divengono in noi sangue, sguardo e gesto, senza nome e non più scindibili da noi, solo allora può darsi che in una rarissima ora sorga nel loro centro e ne esca la prima parola di un verso.”

The Notebooks of Malte Laurids Brigge

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“Non credo che la pratica della scienza possa andar disgiunta dal coraggio. Essa tratta il sapere, che è un pro¬dotto del dubbio; e col procacciare sapere a tutti su ogni cosa, tende a destare il dubbio in tutti. […] I moti dei corpi celesti ci sono divenuti più chiari; ma i moti dei potenti restano pur sempre imperscruta-¬bili ai popoli. […] Finché l'umanità continuerà a brancolare nella sua nebbia millenaria di superstizioni e di venerande sentenze, finché sarà troppo ignorante per sviluppare le sue proprie energie, non sarà nemmeno capace di svilup¬pare le energie della natura che le vengono svelate. […] Se gli uomini di scienza non reagiscono all'intimidazione dei potenti egoisti e si li¬mitano ad accumulare sapere per sapere, la scienza può rimanere fiaccata per sempre, ed ogni nuova macchina non sarà fonte che di nuovi triboli per l'uomo. E quan¬do, coll'andar del tempo, avrete scoperto tutto lo scopribile, il vostro progresso non sarà che un progressivo allontanamento dall'umanità. Tra voi e l'umanità può scavarsi un abisso così grande, che ad ogni vostro eureka rischierebbe di rispondere un grido di dolore universa¬le… […] Se io avessi resistito, i naturalisti avrebbero po¬tuto sviluppare qualcosa di simile a ciò che per i medici è il giuramento d'Ippocrate: il voto solenne di far uso della scienza ad esclusivo vantaggio dell'umanità. Così stando le cose, il massimo in cui si può sperare è una progenie di gnomi inventivi, pronti a farsi assoldare per qualsiasi scopo. […] Per alcuni anni ebbi la forza di una pubblica autorità; e misi la mia sapienza a disposizione dei potenti perché la usassero, o non la usassero, o ne abusassero, a seconda dei loro fini.. Ho tradito la mia professione; e quando un uomo ha fatto ciò che ho fatto io, la sua presenza non può es-sere tollerata nei ranghi della scienza”

Bertolt Brecht (1898–1956) drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco

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“[…] alla fin fine, bisogna saper apprezzare i vantaggi che si traggono dalle proprie origini.”

Czeslaw Milosz (1911–2004) poeta e saggista polacco

Native Realm: A Search for Self-Definition

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“Le passioni umane sono una cosa molto misteriosa e per i bambini le cose non stanno diversamente che per i grandi. Coloro che ne vengono colpiti non le sanno spiegare, e coloro che non hanno mai provato nulla di simile non le possono comprendere. Ci sono persone che mettono in gioco la loro esistenza per raggiungere la vetta di una montagna. A nessuno, neppure a se stessi, potrebbero realmente spiegare perché lo fanno. Altri si rovinano per conquistare il cuore di una persona che non ne vuole sapere di loro. E altri ancora vanno in rovina perché non sanno resistere ai piaceri della gola, o a quelli della bottiglia. Alcuni buttano tutti i loro beni nel gioco, oppure sacrificano ogni cosa per un'idea fissa, che mai potrà diventare realtà. Altri credono di poter essere felici soltanto in un luogo diverso da quello dove si trovano e così passano la vita girando il mondo. E altri ancora non trovano pace fino a quando non hanno ottenuto il potere. Insomma, ci sono tante e diverse passioni, quante e diverse sono le persone.
Per Bastiano Baldassarre Bucci la passione erano i libri.
Chi non ha mai passato interi pomeriggi con le orecchie in fiamme e i capelli ritti in testa chino su un libro, dimenticando tutto il resto del mondo intorno a sé, senza più accorgersi di aver fame o freddo;
chi non ha mai letto sotto le coperte, al debole bagliore di una minuscola lampadina tascabile, perché altrimenti il papà o la mamma o qualche altra persona si sarebbero preoccupati di spegnere il lume per la buona ragione ch'era ora di dormire, dal momento che l'indomani mattina bisognava alzarsi presto;
chi non ha mai versato, apertamente o in segreto, amare lacrime perché una storia meravigliosa era finita ed era venuto il momento di dire addio a tanti personaggi con i quali si erano vissute tante straordinarie avventure, a creature che si era imparato ad amare e ammirare, per le quali si era temuto e sperato e senza le quali d'improvviso la vita pareva così vuota e priva di interesse; chi non conosce questo per sua personale esperienza, costui molto probabilmente non potrà comprendere ciò che fece allora Bastiano.
Fissava il titolo del libro e si sentiva percorrere da vampate di caldo e di freddo. Questo, ecco, proprio questo era ciò che lui aveva sognato tanto spesso e che sempre aveva desiderato da quando era caduto in preda alla sua passione: una storia che non dovesse mai aver fine. Il libro di tutti i libri.”

The Neverending Story

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“Volete sapere una cosa buffa? Nemmeno la gente in grado di tornare nel passato sa cosa le riservi il futuro”

Stephen King (1947) scrittore e sceneggiatore statunitense

22/11/63 Parte II

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“Viaggiare, voglio dire, s'apparenta alle due più esclusive ed esaltanti esperienze dell'uomo: amare e creare. Saper viaggiare è cosa creativa quanto una seduzione d'amore, una bella pittura, una frase musicale assoluta. Ove poi il luogo da visitare sia l'isola che dico io, ombrosa e lucente, gremita di vita e di morte, crogiolo di razze e crocevia di secoli, l'impresa risulterà più che mai portatrice di turbamento e di rischio: se ogni viaggio significa una scommessa di conoscenza e felicità, il viaggio in Sicilia è un esame senza confronto, è l'Esame.”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Variante: Viaggiare, voglio dire, s'apparenta alle due più esclusive ed esaltanti esperienze dell'uomo: amare e creare. Saper viaggiare è cosa creativa quanto una seduzione d'amore, una bella pittura, una frase musicale assoluta. Ove poi il luogo da visitare sia l'isola che dico io, ombrosa e lucente, gremita di vita e di morte, crogiolo di razze e crocevia di secoli, l'impresa risulterà più che mai portatrice di turbamento e di rischio: se ogni viaggio significa una scommessa di conoscenza e felicità, il viaggio in Sicilia è un esame senza confronto, è l'Esame.
Origine: La luce e il lutto, p. 56

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“Non ho paura. Gli orrori dei Khmer Rossi facevano paura. Ma sapere che stai perdendo la tua battaglia e il tuo paese è una sensazione di tristezza.”

Norodom Sihanouk (1922–2012) re della Cambogia

I am not frightened. The Khmer Rouge horrors were frightening. But to know that you are losing your battle, losing your country, is a feeling of sadness.
Citazioni tratte dalle interviste

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“È un uomo simpatico. Sì, simpatico. È molto educato, con maniere cortesi. Quando parla del nostro paese, lo fa bene, sul bisogno di unirci tutti, ecc. Se nessuno ti disse che Pol Pot fosse Pol Pot, che era dei Khmer Rossi, se lo vedessi senza sapere chi fosse, potresti finire sedotto.”

Norodom Sihanouk (1922–2012) re della Cambogia

Variante: È un uomo simpatico. Sì, simpatico. È molto educato, con maniere cortesi. Quando parla del nostro paese, lo fa bene, sul bisogno di unirci tutti, ecc. Se nessuno ti diceva che Pol Pot era Pol Pot, che era dei Khmer Rossi, se lo incontravi senza sapere chi fosse, potrevi restare sedotto.

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“Credo di sapere perché gli americani l'hanno scelto. Donald Trump è entrato per molti anni come star della televisione nelle case degli americani, è diventato qualcuno a cui si dà del tu. Come gli italiani mi chiamano Silvio, lui lo chiamano Donald.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2017
Origine: Da una video intervista condotta da Shane Smith, Vice News, aprile 2017. Visibile al minuto 02:45 di Inside Italy's Silvio Berlusconi: VICE News Tonight (HBO) https://www.youtube.com/watch?v=-7Co-fbIFcQ, YouTube.com, 24 aprile 2017.

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“Un uomo privo di istruzione è un mondo al buio. (da Il sapere e il valore concorrono entrambi a dar grandezza, p. 35)”

Baltasar Gracián (1601–1658) gesuita, scrittore e filosofo spagnolo

Oracolo manuale e arte di prudenza

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“Ciò che l'uomo può indagare, sapere, conoscere, le idee e i concetti ch'egli conquista, e pure le immaginazioni, ispirazioni e intuizioni della chiaroveggenza ch'egli conquista, tutto ciò è, se è lecito dir così solo post-vissuto dall'uomo, ma è già stato pre-vissuto e pre-saputo appunto dalle entità che stanno al di sopra dell'uomo. Se ci è lecito usare un paragone alla buona, diremo che l'orologiaio anzitutto ha l'idea, il pensiero dell'orologio, poi, secondo quest'idea, costruisce l'orologio. L'orologio è costruito secondo le idee dell'orologiaio che hanno preceduto la costruzione; in seguito poi qualcuno potrà smembrare l'orologio, analizzarlo e studiare da quali pensieri dell'orologiaio esso abbia avuto origine; egli ripenserà allora i pensieri dell'orologiaio. Solo così, in sostanza, l'uomo, al suo stadio normale d'evoluzione, può contenersi di fronte all'antichissima saggezza cosmica primordiale delle entità spirituali a lui superiori.”

Rudolf Steiner (1861–1925) filosofo, esoterista e pedagogista austriaco

2010, p. 10
Gerarchie spirituali e loro riflesso nel mondo fisico – Zodiaco, Pianeti e Cosmo
Variante: Ciò che l'uomo può indagare, sapere, conoscere, le idee e i concetti ch'egli conquista, e pure le immaginazioni, ispirazioni e intuizioni della chiaroveggenza ch'egli conquista, tutto ciò è, se è lecito dir così solo post-vissuto dall'uomo, ma è già stato pre-vissuto e pre-saputo appunto dalle entità che stanno al di sopra dell'uomo. Se ci è lecito usare un paragone alla buona, diremo che l'orologiaio anzitutto ha l'idea, il pensiero dell'orologio, poi, secondo quest'idea, costruisce l'orologio. L'orologio è costruito secondo le idee dell'orologiaio che hanno preceduto la costruzione; in seguito poi qualcuno potrà smembrare l'orologio, analizzarlo e studiare da quali pensieri dell'orologiaio esso abbia avuto origine; egli ripenserà allora i pensieri dell'orologiaio. Solo così, in sostanza, l'uomo, al suo stadio normale d'evoluzione, può contenersi di fronte all'antichissima saggezza cosmica primordiale delle entità spirituali a lui superiori. (2010, p. 10)

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“Bokassa aveva la rara capacità di saper mescolare comicità e tragedia. Credeva davvero che il trattamento riservatogli fosse ingiusto. Scrisse al Papa. Nessuna risposta. Scrisse al Segretario Generale dell Nazioni Unite. Nessuna risposta. Scrisse ad Amnesty International! Lui, che a suo tempo era stato uno dei governanti più denunciati dall'organizzazione a tutela dei diritti umani, ne chiedeva ora la protezione. Dimenticava che non c'era motivo per difenderlo. Il castello di sua proprietà, dove abitava, era un autentico palazzo che contrastava con i penitenziari che aveva creato in Centrafrica.”

Albert Sánchez Piñol (1965) scrittore e antropologo spagnolo

Variante: Bokassa aveva la rara capacità di saper mescolare comicità e tragedia. Credeva davvero che il trattamento riservatogli fosse ingiusto. Scrisse al Papa. Nessuna risposta. Scrisse al Segretario Generale dell Nazioni Unite. Nessuna risposta. Scrisse ad Amnesty International! Lui, che a suo tempo era stato uno dei governanti più denunciati dall'organizzazione a tutela dei diritti umani, ne chiedeva ora la protezione. Dimenticava che non c'era motivo per difenderlo. Il castello di sua proprietà, dove abitava, era un autentico palazzo che contrastava con i penitenziari che aveva creato in Centrafrica. (p. 56)
Origine: Pagliacci e mostri, p. 56

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“La razza Amhara deve sapere che ha un dovere da parte sua di lavorare nel campo tecnico, non importa a quale livello. Preservare l'eredità del proprio onore e della propria cultura è lodevole, ma oltrepassare i limiti può rivelarsi dannoso.”

Haile Selassie (1892–1975) negus neghesti etiope

Citazioni tratte dai discorsi
Origine: Da un discorso per la laurea in sanità pubblica, Gondar, 18 maggio 1959; citato in Discorsi di sua maestà imperiale Haile Selassie I tradotti in italiano.

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“Saper volare alto, esperienza umana tra le più belle, dipende dal saper toccare terra per alimentarsi.”

Gioacchino Alfano (1963) politico italiano

http://www.gioacchinoalfano.com/mie-massime/

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“Come ci si sente a stare da solo senza sapere dove è casa, come un completo sconosciuto, come una pietra che rotola?”

Bob Dylan (1941) cantautore e compositore statunitense

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“La distanza giova a purificare certi difetti che di presenza risultavano intollerabili. (da Saper usare degli amici, p. 104)”

Baltasar Gracián (1601–1658) gesuita, scrittore e filosofo spagnolo

Oracolo manuale e arte di prudenza

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“Nella mia carriera è stata molto importante anche la famiglia in cui sono cresciuto, i valori che mi hanno trasmesso, e il modo di saper gestire il successo. Avere avuto una famiglia di sportivi di alto livello mi ha senza dubbio facilitato il compito, aiutandomi a non esaltarmi nei momenti di grande euforia ed a reagire nei momenti di difficoltà.”

Gianluigi Buffon (1978) calciatore italiano

Origine: Da interviste a Sky e Mediaset; citato in Buffon: «Fase bella e importante della stagione» http://www.juventus.com/it/news/news/2017/buffon-fase-bella-e-importante-della-stagione.php, Juventus.com, 29 marzo 2017.

“Come si fa a scrivere una lettera? Non conosco miglior ricetta di quella che Alessandro Manzoni suggerì a quel tale che voleva sapere da lui come si scriveva un romanzo: pensaci su.”

Ridolfo Mazzucconi (1889–1959) giornalista e scrittore italiano

Dello scrivere una lettera. p. 57
Guida allo scrivere corretto

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“C'è uno scrittore come Marcel Proust, considerato mondano, frivolo, che non si è mai impegnato in nulla, a parte firmare per Dreyfus; ma se oggi vuoi sapere che cos'era la Francia dell'Ottocento devi leggere la Recherche.”

Cees Nooteboom (1933) scrittore olandese

Origine: Citato in Cristina Taglietti, La Germania occuperà il vuoto lasciato da Londra. Sono un idealista, ma l'Ue è nata dall'avidità. È la paura che alimenta i nazionalismi, La Lettura, supplemento del Corriere della Sera, 9 aprile 2017, pp. 3 e 5.

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“Saper giocare ogni tanto è di chi prende la vita sul serio.”

Gioacchino Alfano (1963) politico italiano

http://www.gioacchinoalfano.com/mie-massime/

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“Di me si vuol dare sempre l'idea del duro. Invece sono uno che di botte ne prende tante e sta zitto. Se mi lamentassi anch'io, come fanno tutti… Ma non è nel mio carattere. In campo bisogna saper accettare di tutto.”

Sergio Brio (1956) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in Strano black-out bianconero. Zitti sempre, ma non su TV2 http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/10/10/strano-black-out-bianconero-zitti-sempre-ma-non.html, la Repubblica, 10 ottobre 1987.

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“Per saper se 'l demonio e come pare,
S'egli e si brutto com' egli e dipinto.”

Francesco Berni (1497–1535) scrittore e poeta italiano

Rifacimento of Orlando Innamorato

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“Per le stragi italiane, il principio di non contraddizione non vale. Sono infatti vere due affermazioni contraddittorie: "non sappiamo niente"; e "non c'è niente da sapere."”

Gianni Barbacetto (1952) giornalista e scrittore italiano

Dal suo blog su Il fattoquotidiano.it
Origine: Da Segreti di Stato, sappiamo già tutto? https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/28/segreti-di-stato-verita-e-propaganda/966741/, 28 aprile 2014.

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“A San Vittore ci sono entrata con la testa della criminologa. Ho visto una massa indistinta di gente, ma non riuscivo a capire quali fossero i detenuti e quali le guardie. Per me il carcere deve essere un carcere e i detenuti devono saper fare il loro mestiere. Mi sento più sola oggi, qui a Sulmona, in mezzo a queste montagne dove il vento soffia sempre, l'aria è gelida e i detenuti sanno solo lamentarsi e scrivere alle Procure. La mia unica compagnia sono i miei cani, Leon e Luna. Io mi identifico spesso con gli uomini; quando cammino, dicono, incuto timore, fumo Super senza filtro, metto la mimetica militare. Ho 41 anni, sono sempre stata così, e morirò così, e non chiamatemi direttrice che mi manda su tutte le furie, io sono il direttore e basta.”

Armida Miserere (1956–2003) funzionaria italiana

Variante: A San Vittore ci sono entrata con la testa della criminologa. Ho visto una massa indistinta di gente, ma non riuscivo a capire quali fossero i detenuti e quali le guardie. Per me il carcere deve essere un carcere e i detenuti devono saper fare il loro mestiere. Mi sento più sola oggi, qui a Sulmona, in mezzo a queste montagne dove il vento soffia sempre, l'aria è gelida e i detenuti sanno solo lamentarsi e scrivere alle Procure. La mia unica compagnia sono i miei cani, Leon e Luna. Io mi identifico spesso con gli uomini; quando cammino, dicono, incuto timore, fumo Super senza filtro, metto la mimetica militare. Ho 41 anni, sono sempre stata così, e morirò così, e non chiamatemi direttrice che mi manda su tutte le furie, io sono il direttore e basta.
Origine: Da un'intervista a Io Donna del 1997; citato in Simona Mammano, I motivi del suicidio di una "servitrice dello Stato" http://www.poliziaedemocrazia.it/live/index.php?domain=rubriche&action=articolo&idArticolo=1345, Polizia e Democrazia, gennaio 2007

“Quando qualcuno vuol sapere gli studi preparatori che feci per scrivere la trentina di volumi da me pubblicati, rispondo: calze e camicie.”

Origine: Citato in Matteo Marchesini, Neera a cento anni dalla morte http://www.leparoleelecose.it/?p=33202, Leparoleelecose.it, 19 luglio 2018, già pubblicato sul Domenicale del Sole 24 ore del 15 luglio 2018.