Frasi su strada
pagina 18

“Ciascuno per la sua strada,» gridò, «questa è la legge.”

Guido Cavani (1897–1967) scrittore italiano

cap. XXX, p. 246
Zebio Còtal, Citazioni dal libro

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“Recentemente un discepolo pensoso (tale Critone) mi ha chiesto: "Maestro, come si può bene appressarsi alla morte?" Ho risposto che l'unico modo di prepararsi alla morte è convincersi che tutti gli altri siano dei coglioni.
[…] cerca soltanto di pensare che, al momento in cui avverti che stai lasciando questa valle, tu abbia la certezza immarcescibile che il mondo (sei miliardi di esseri umani) sia pieno di coglioni, che coglioni siano quelli che stanno danzando in discoteca, coglioni gli scienziati che credono di aver risolto i misteri del cosmo, coglioni i politici che propongono la panacea per i nostri mali, coglioni coloro che riempiono pagine e pagine di insulsi pettegolezzi marginali, coglioni i produttori suicidi che distruggono il pianeta. Non saresti in quel momento felice, sollevato, soddisfatto di abandonare questa valle di coglioni?"
Critone mi ha allora domandato: "Maestro, ma quando devo incominciare a pensare così?" Gli ho risposto che non lo si deve fare molto presto, perché qualcuno che a venti o anche trent'anni pensa che tutti siano dei coglioni è un coglione e non raggiungerà mai la saggezza. Bisogna incominciare pensando che tutti gli altri siano migliori di noi, poi evolvere poco a poco, avere i primi dubbi verso i quaranta, iniziare la revisione tra i cinquanta e i sessanta, e raggiungere la certezza mentre si marcia verso i cento, ma pronti a chiudere in pari non appena giunga il telegramma di convocazione.
Convincersi che tutti gli altri che ci stanno attorno (sei miliardi) siano coglioni, è effetto di un'arte sottile e accorta, non è disposizione del primo Cebete con l'anellino all'orecchio (o al naso). Richiede studio e fatica. Non bisogna accelerare i tempi. Bisogna arrivarci dolcemente, giusto in tempo per morire serenamente. Ma il giorno prima occorre ancora pensare che qualcuno, che amiamo e ammiriamo, proprio coglione non sia. La saggezza consiste nel riconoscere proprio al momento giusto (non prima) che era coglione anche lui. Solo allora si può morire.
[…] È naturale, è umano, è proprio della nostra specie rifiutare la persuasione che gli altri siano tutti indistintamente coglioni, altrimenti perché varrebbe la pena di vivere? Ma quando, alla fine, saprai, avrai compreso perché vale la pena”

Umberto Eco (1932–2016) semiologo, filosofo e scrittore italiano

anzi, è splendido) morire.
Critone mi ha allora detto: "Maestro, non vorrei prendere decisioni precipitose, ma nutro il sospetto che Lei sia un coglione". "Vedi", gli ho detto, "sei già sulla buona strada."
Origine: Da Come prepararsi serenamente alla morte. Sommesse istruzioni a un eventuale discepolo, La bustina di Minerva, L'Espresso, 12 giugno 1997; citato in Umberto Eco: "Come prepararsi serenamente alla morte. Sommesse istruzioni a un eventuale discepolo" http://espresso.repubblica.it/attualita/2016/02/20/news/umberto-eco-come-prepararsi-serenamente-alla-morte-sommesse-istruzioni-a-un-eventuale-discepolo-1.251268, Espresso.repubblica.it, 20 febbraio 2016.

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“La Via Perfetta non conosce difficoltà, | esclude solo ogni preferenza: | allontanato odio e amore, | essa si rivela a pieno, senza maschera. | Basta introdurre una differenza di un decimo di pollice, | e terra e cielo si separeranno: | se vuoi che la Via ti sia manifesta | non concepire pensiero né per essa né contro di essa. | […] Non star dietro alle complicazioni dell'esterno | e non dimorare nel vuoto interno […] Verbalismi e raziocinazioni – | più ci diamo ad essi, più siamo fuori strada | […] Non tentare di cercare il vero, | cessa solo di attaccarti alle opinioni. | Non appoggiarti al dualismo, | evita con cura di fermartivici; | non appena concepisci un bene e un male | ne seguirà la confusione e lo spirito sarà perduto. | […] Quando la mente non è turbata, è come se essa non esistesse. | Il soggetto si fa calmo non appena l'oggetto viene meno | […] Nell'unità del vuoto i due sono uno | e ognuno dei due contiene in sé tutte le diecimila cose | […] I saggi non agiscono | mentre gli ignoranti vincolano se stessi. | […] L'Illuminato non ha né simpatie né antipatie […] | Se l'occhio non si addormenta, | ogni sogno cesserà da sé | […] Ciò che è, è lo stesso di ciò che non è, | ciò che non è, è lo stesso di ciò che è: | bada a non fermarti | finché non hai raggiunto questo stato | […] Questo è il punto in cui le parole vengono meno, | perché non c'è passato, né futuro, né presente.”

Sēngcàn (529–606) monaco buddhista cinese

Origine: Da Xìnxīn míng; citato in Daisetz T. Suzuki, Saggi sul Buddhismo Zen, Vol. 1, Edizioni Mediterranee, 2013, pp. 185-190.

“Abbiamo edifici più alti ma temperamenti più corti, strade più larghe ma punti di vista più ristretti; spendiamo di più ma abbiamo di meno; compriamo di più, ma gustiamo di meno; abbiamo case più grandi e famiglie piccole; più comodità, ma meno tempo; abbiamo più lauree ma meno buon senso; più conoscenza ma meno criterio; più specialisti, ma ancora più problemi; abbiamo più gadgets ma meno soddisfazione; più medicine, ma meno benessere; assumiamo più vitamine ma vediamo meno risultati. Beviamo troppo; fumiamo troppo; spendiamo troppo incautamente; ridiamo troppo poco; guidiamo in maniera spericolata; ci arrabbiamo troppo; rimaniamo alzati fino a tardi; ci svegliamo troppo stanchi; leggiamo troppo poco, guardiamo troppo la TV e preghiamo raramente.
Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori; voliamo con aerei più veloci per arrivare presto, per fare meno e tornare prima; firmiano più contratti solo per realizzare meno profitti; parliamo troppo; amiamo troppo poco e mentiamo troppo spesso; abbiamo imparato a condurre un'esistenza, ma non una vita; abbiamo aggiunto anni alla vita, non vita agli anni. Abbiamo raggiunto la Luna e ne siamo tornati, ma abbiamo problemi ad attraversare la strada per incontrare un nuovo vicino; abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non quello interiore; abbiamo fatto cose più grandi, ma non migliori; abbiamo pulito l'aria, ma inquinato l'anima; abbiamo separato l'atomo, ma non il nostro pregiudizio; scriviamo di più, ma impariamo di meno; pianifichiamo di più, ma realizziamo di meno; facciamo aerei più veloci, ma linee più lunghe; abbiamo imparato ad affrettarci, ma non ad aspettare; abbiamo più armi ma meno pace; redditi maggiori ma meno moralità; più feste, ma meno divertimento; più cibo ma meno appagamento; più conoscenze, ma meno amicizie; più fatica me meno successo. Costruiamo più computer per contenere più informazioni e produrre più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno; guidiamo macchine più piccole che hanno grandi problemi; costruiamo grandi fabbriche che producono di meno. Ci siamo allargati nella quantità, ma accorciati nella qualità. Questi sono i tempi dei fast food e della digestione lenta; uomini alti ma con carattere debole; profitti esorbitanti e relazioni poco profonde. Questi sono i tempi di pace nel mondo, ma di guerriglia domestica; più piacere e meno divertimento; francobolli più costosi, ma spedizioni più lente; più varianti di cibo, me meno nutrizione. Questi sono i giorni dei due stipendi in famiglia, ma più divorzi; questi viaggi brevi, pannolini usa e getta, soggiorni di cartone, moralità usa e getta, esperienze di una notte, fisici sovrappeso, pillole che fanno tutto dal rallegrarti, a prevenire, rilassare o uccidere. E' una epoca in cui c'e' molto in vetrina e poco in magazzino.”

Words Aptly Spoken (1995)

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“Malattia non è altro che non riconoscere, non trovare le strade della propria guarigione!”

Peter Altenberg (1859–1919) scrittore, poeta e aforista austriaco

Origine: Favole della vita, p. 354

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“Molti pensano che il mio cognome mi abbia spianato la strada. Con un cognome così, io ho sempre dovuto dimostrare di più. Sono entrato sempre in punta di piedi, nessuno mi ha mai garantito niente.”

David Chevalier (1978) doppiatore italiano

Origine: Da Buon sangue... si sente! David Chevalier https://ilovecoffeeing.wordpress.com/2014/10/02/buon-sangue-si-sente-david-chevalier/, ilovecoffeeing.wordpress.com, 2 ottobre 2014.

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“Camminavo lungo la strada con due amici, quando il sole tramontò. Il cielo si tinse all'improvviso di rosso sangue. Mi fermai. Mi appoggiai, stanco morto a un recinto. Sul fiordo nero azzurro e sulla città, c'erano sangue e lingue di fuoco. I miei amici continuavano a camminare e io tremavo ancora di paura e sentivo che un grande urlo, infinito, pervadeva la Natura.”

Edvard Munch (1863–1944) pittore norvegese

Origine: Dal Diario personale in Frammenti sull'arte, Abscondita, 2007, p. 48; citato in Francesco Eugenio Negro, L'uomo come opera d'arte: etica ed estetica in medicina, FrancoAngeli, 2012, p. 67 https://books.google.it/books?id=1FOUeUQoW8kC&pg=PA67. ISBN 8856844850

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“Si tratta di un autentico cult movie, tra i pochi che può vantare il cinema italiano del dopoguerra. Un'intuizione geniale è all'origine del film, che può essere definito un road movie; il confronto di due generazioni nel territorio neutro di una giornata di vacanza. La complementarietà dei caratteri dei due protagonisti è un supporto dalle solide basi. La sceneggiatura di Scola, Risi e Maccari è in perfetto equilibrio tra la commedia all'italiana e il dramma sociale, questo appena accennato con alcune allarmanti sequenze disseminate nel film e concluso nell'impietoso finale. Il cialtronesco Gassman, finalmente libero, come lui stesso ammette, dai vincoli delle caratterizzazioni, dai ghigni classicheggianti, esprime in alcune sequenze la sua dirompente fisicità. Distrugge con l'intuizione del superficiale i luoghi comuni che lo studente Trintignant si era costruito in un'intera vita, sui suoi parenti. Libera lo charme opaco di una zia del suo amico. In ogni spostamento, dalla Roma deserta del mattino di Ferragosto lungo le strade della Versilia fino alla Costa Azzurra, si gioca la sua dignità e persino la sua figura di padre. la partita a ping-pong con Gora è al riguardo esemplare. L'attonito Trintignant in questa scuola dei diritti è infatti l'unico a soccombere, emblematicamente. Non pochi hanno lamentato il cambio di atmosfera dell'epilogo: un brusco risveglio dalla partitura scoppiettante di una pellicola che sembrava dover dispensare un eclettico piacere a fior di pelle. Come in La grande guerra e Una vita difficile il cinema italiano aveva trovato, se non un vero e proprio stile, un equilibrio basato su una precisa rappresentazione della società italiana, senza dover ricorrere ai macchiettoni che il depravato cinema d'oggi mostra con lugubre allegria. Il rimpianto di quel cinema è presente in ogni spettatore che abbia solo visto quei film pur non facendo parte di quella generazione. Ed ecco allora la Lancia Aurelia Sport diventare un oggetto mitico. Così come alcune battute di questi film vengono tramandate con puntuale approssimazione, ma con sincera partecipazione. Il sorpasso, al suo apparire quasi snobbato dalla critica, si è ritagliato col tempo uno spazio che appartiene di diritto alle grandi memorie del cinema.”

Il Farinotti (1951) critico cinematografico italiano

Il sorpasso, p. 1892

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“Filosofia (s. f.). Strada con molte diramazioni, che conduce dal nulla a nessun posto.”

Ambrose Bierce (1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense

1988, p. 82
Dizionario del diavolo

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“In molte città d'Europa la prostituzione è legalizzata, in Italia no. Si fa finta di non vederla, ma c'è. Invece di mandare le prostitute per strada, sarebbe meglio un quartiere a luci rosse, e strutture nelle quali possano essere tutelate, nell'igiene e nei pericoli.”

Ilona Staller (1951) attrice pornografica, cantante e politica ungherese naturalizzata italiana

Origine: Citato in Cicciolina intramontabile: "A 63 anni voglio fare un ultimo film porno, ma di qualità" http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11757889/Cicciolina-intramontabile---A-63.html, Libero.it, 18 febbraio 2015.

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“Quel che da tutti è venerato, è giusto considerarlo uno stesso ed unico essere. Noi guardiamo gli stessi astri, il cielo è comune a tutti, lo stesso universo ci circonda: che importanza ha la filosofia attraverso la quale ogni uomo cerca la verità?
Non si può approdare ad un mistero così grande attraverso una sola strada.”

Quinto Aurelio Simmaco (340–402) oratore, senatore e scrittore romano

Origine: Da Relatio III, 10, traduzione di G. Rapisarda Lo Menzo, Catania; citato in Bruno Gentili, Luciano Stupazzini e Manlio Simonetti, Antologia della letteratura latina, Editori Laterza, Roma-Bari, 1989, p. 899.

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“A Torino c'è la cultura della vittoria unita al temperamento riservato del piemontese. A Napoli c'è il contagioso entusiasmo che scorre per le strade della città.”

Marcello Lippi (1948) allenatore di calcio e calciatore italiano

Origine: Citato in Franco Ordine, "Higuain & C. come il Barça. Ma io dico ancora Juve" http://www.ilgiornale.it/news/sport/higuain-c-bar-io-dico-ancora-juve-1222418.html, Il Giornale.it, 10 febbraio 2016.

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“Fellini, Kurosawa e Buñuel si muovono nello stesso campo di Tarkovsky. Antonioni era sulla buona strada, poi è come spirato, soffocato dal suo stesso tedio.”

Ingmar Bergman (1918–2007) regista, sceneggiatore e drammaturgo svedese

Origine: Citato in Pedro Armocida, "Tossico", "fallito", "porco". Tra registi volano pernacchie http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/tossico-fallito-porco-registi-volano-pernacchie-1057364.html, IlGiornale.it, 6 ottobre 2014. Citato anche in Gabriele Capolino, 35 dichiarazioni di registi che criticano o insultano altri registi http://www.cineblog.it/post/200229/35-dichiarazioni-di-registi-che-criticano-o-insultano-altri-registi, Cineblog.it, 17 giugno 2013.

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“Egli [Balthasar] ci parlò fin dall'inizio di Adrienne e subito destò il nostro interesse appassionato, perché la sensibilità cristiana a cui siamo stati educati ci rendeva assetati di chi ha il dono di vivere un rapporto grande e significativo con Dio e di saperlo comunicare. Affascinati dalla teologia di von Balthasar non potevamo non inoltrarci con lui sulla strada di un nuovo connubio tra teologia e santità.”

Angelo Scola (1941) cardinale e arcivescovo cattolico italiano

Origine: Dalla Prolusione https://books.google.it/books?id=MeIBWogbfiUC&pg=PA7 in Aa. Vv., La missione ecclesiale di Adrienne Von Speyr. Atti del II° Colloquio Internazionale del pensiero cristiano, promosso da ISTRA (Istituto di Studi per la Transizione), Jaca Book, Milano, 1986. ISBN 88-16-30140-6

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“Deviarmi? La via del mio fermo proposito è segnata da rotaie di ferro per correre sulle quali il mio spirito è scanalato. Su precipizi senza fondo, attraverso i cuori infestati delle montagne, sotto i letti dei torrenti, io mi precipito infallibilmente. Nessun ostacolo c'è, nessun gomito su questa mia strada di ferro.”

Achab: XXXVII; p. 199
Moby Dick
Variante: Deviarmi? Voi non potete deviarmi. La via del mio fermo proposito è segnata da rotaie di ferro per correre sulle quali il mio spirito è scanalato. Su precipizi senza fondo, attraverso i cuori infestati dalle montagne, sotto i letti dei torrenti, io mi precipito infallibilmente. Nessun ostacolo c'è, nessun gomito su questa mia strada di ferro!

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“[…] Ci deve sempre essere un motivo per fare un film, ma amando molto l'azione mi sono chiesto come potevo alleggerirne la violenza e ho capito che la commedia era la mia strada.”

Jackie Chan (1954) attore, regista e produttore cinematografico cinese

Origine: Citato in Adriano Aiello, Jackie Chan e il cast di Little Big Soldier a Berlino http://www.movieplayer.it/film/articoli/jackie-chan-e-il-cast-di-little-big-soldier-a-berlino_6618/, movieplayer.it, 17 febbraio 2010.

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“Ma in questo beatissimo secolo di Ferdinando la Sicilia in migliore e più felice stato si è ridotta. E tolti i pubblici ed antici ostacoli al diritto esercizio dell'umana ragione, e protetti gli studi e le arti, agevolato con le nuove strade il commercio, e rinvigorite le leggi, noi siamo non pure in speranza, ma in possesso di pubblica felicità.”

Rosario Gregorio (1753–1809) storico italiano

I, p. 26
Discorsi intorno alla Sicilia, Libro 1
Origine: Citato in http://books.google.it/books?id=SnQ1AAAAcAAJ&pg=PA348&lpg=PA348&dq=sicilia+invidia&source=bl&ots=DhEtEYcd-J&sig=HcontYKrwT6FSwOsJxm0jOnESaU&hl=it&sa=X&ei=4ldlVMiCIoPUOOHggZAP&ved=0CGcQ6AEwDA#v=onepage&q=sicilia%20invidia&f=false

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“Colgo il tuo cuore
se nell'alto silenzio mi commuove
un bisbiglio di gente per le strade.”

Vittorio Sereni (1913–1983) scrittore e poeta italiano

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“Se dieci guai ti vengono incontro lungo la strada puoi star tranquillo che nove cadranno in qualche buca prima di raggiungerti, e dovrai vedertela con uno soltanto.”

Calvin Coolidge (1872–1933) 30º presidente degli Stati Uniti d'America

Origine: Citato in «Spigolature», La settimana enigmistica, N. 4361, p. 12.

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“Quando le sinagoghe e i cimiteri ebraici devono essere sorvegliati come nei paesi islamici dove i mausolei cristiani ed ebraici sono distrutti perché la libertà di espressione e di fede non è un diritto costituzionale, questa è Eurabia. Il dialogo euro-arabo ha importato in Europa la tradizione anticristiana e antiebraica dell'islam inscritta nell'ideologia jihadista da tredici secoli. Quando in Europa critici dell'islam, musulmani e non musulmani, devono nascondersi o vivere sotto la protezione delle guardie del corpo, come Geert Wilders e molti altri, questa è Eurabia. Le celebri caricature di Flemming Rose, riprese anche da altri giornali, a cui hanno fatto seguito le minacce di morte al filosofo francese Robert Redeker, autore di un articolo, ritenuto blasfemo, apparso su Le Figaro il 19 settembre 2006, hanno esasperato l'opinione pubblica. Quando l'insegnamento nelle università, nella cultura, nell'editoria viene controllato in gran parte dalla Anna Lindh Foundation o dalla Alleanza delle civilizzazioni (strumento dell'Organizzazione della conferenza islamica, ndr), questa è Eurabia. Quando i bambini ebrei non possono frequentare una scuola pubblica senza essere aggrediti e i ragazzi ebrei sono minacciati per strada, o rapiti e uccisi come il francese Ilan Halimi, questa è Eurabia. Quando dimostrazioni islamiche di massa nelle città europee invocano la distruzione di Israele, questa è Eurabia. I nostri multiculturalisti non ci danno le chiavi per conciliare i valori della sharia con quelli della laicità europea, i contenuti della Carta islamica dei diritti umani con quelli della Dichiarazione universale, l'espandersi dell'imperialismo islamico e i principi di libertà e uguaglianza tra i popoli e tra i sessi.”

Bat Ye'or (1933) saggista egiziana

Origine: Citato in Giulio Meotti, L'eurabia è dentro di noi http://www.ilfoglio.it/articoli/2009/07/26/leurabia-e-dentro-di-noi___1-v-114624-rubriche_c154.htm, Il Foglio.it, 26 luglio 2009.

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“Non volevo un sentiero ma una strada larga e comoda.”

Adrienne von Speyr (1902–1967) mistica, medico e autrice svizzera

Origine: Dalla mia vita, p. 255