Frasi su tanto
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“Federer non gioca a tennis, è il tennis. Quando si parla di questo sport, mi emoziono parecchio. Se Federer vince, piango tantissimo. Ha fatto tanti sacrifici per arrivare a vincere così tanto. Quando gioca ha qualcosa di divino. Come se stesse sospeso nell'aria. Nel tennis, Roger è il mio Dio.”

Gianna Nannini (1954) cantautrice e musicista italiana

Origine: Citato in Gianna Nannini e quell'abbraccio a Federer: "Roger è il tennis, quando vince piango" http://www.tennisworlditalia.com/Gianna-Nannini-e-quellabbraccio-a-Federer--Roger-e-il-tennis-quando-vince-piango-articolo25420.html, TennisworldItalia.com, 16 dicembre 2014.

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“Le FEMEN sono un gruppo di ragazze che in tutta l'Europa si batte per i diritti civili e umani. Usano dei metodi alle volte un po' provocatori per lanciare i loro slogan. Per esempio, vedete, si scrivono sul petto. Praticamente sono come dei Salvini senza felpa. A me le FEMEN piacciono un po' perché adoro il loro stilista e un po' perché ogni tanto ci azzeccano.”

Maurizio Crozza (1959) comico, imitatore e conduttore televisivo italiano

da Crozza nel Paese delle Meraviglie, 17 aprile 2015
Origine: Visibile al minuto 00:02:00 di Crozza nel Paese delle Meraviglie - Puntata 17/04/2015 https://www.youtube.com/watch?v=MPhXfQ4xlak, La7 Intrattenimento, YouTube.com, 17 aprile 2015.

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“Una meravigliosa serenità, simile a questo dolce mattino di primavera, mi è scesa nell'anima e io ne godo con tutto il mio cuore. Sono solo e sono lieto di essere vivo in questo luogo creato per anime come la mia. Sono così felice, mio caro, così perduto nel senso di questa serena esistenza che la mia arte ne soffre. Ora non saprei disegnare nemmeno una linea, eppure non sono mai stato un pittore così grande come in questi momenti. Quando la bella valle effonde intorno a me i suoi vapori e il sole alto investe l'impenetrabile tenebra di questo bosco e solo qua e là qualche raggio riesce a penetrare in questo sacrario, e io mi stendo nell'erba alta accanto al torrente e, così vicino alla terra, scopro le piante più diverse e più singolari; quando sento vicino al mio cuore il brulichio del piccolo mondo in mezzo agli steli, le innumerevoli, incomprensibili figure dei bruchi e degli insetti e sento la presenza dell'Onnipotente che ci ha creati secondo la Sua immagine, l'alito del Supremo Amore che ci porta e ci sostiene in un'eterna beatitudine; quando, oh, amico mio!, i miei occhi si smarriscono in questa vertigine e l'universo e il cielo riposano nella mia anima come la figura di una donna amata, io provo allora l'angoscia di un desiderio e penso: oh, se tu potessi esprimere tutto questo, se potessi effondere sulla carta lo spirito di ciò che in te vive con tanta pienezza e con tanto calore, in modo da farne lo specchio della tua anima, come la tua anima è lo specchio del Dio infinito! Amico mio, io mi sento morire e soccombo alla forza e alla magnificenza di queste immagini!”

10 maggio; 1998, p. 9
I dolori del giovane Werther, Libro primo

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“In realtà l'imperatore Alessandro non era affatto un riformatore. Attribuendo a lui esclusivamente le riforme che caratterizzarono i primi anni del XIX secolo, si commette un errore storico tanto più grave in quanto poi ci si domanda quali furono le cause che lo spinsero a un cambiamento di quel suo indirizzo riformatore. certo, appena salito al trono, l'imperatore si era trovato di fronte a forme così gravi e multiformi di malcontento, che decise di correggere e modificare quelle cose che apparivano difettose, ma nessuna delle riforme fu sua opera personale e non vi fu riforma che gli venne ispirata senza difficoltà e che gli venne strappata senza sforzo. Nei primi anni del suo regno, si mostrò più conservatore di tutti i consiglieri che lo circondavano; finché costoro ebbero influenza su di lui ottennero ciò che avevano desiderato, ma appena questa azione cessò l'imperatore ritornò alle sue tendenze primitive.”

Pavel Aleksandrovič Stroganov (1774–1817) nobile e ufficiale russo

dai Quaderni
Origine: Il granduca Nicola Michailovich di Russia ordinò e utilizzò gli archivi del conte Stroganov. In bibliografia a p. 80 di Alessandro I sono dati per Nicola Michailovich i seguenti riferimenti bibliografici: Le Tsar Alexandre I, Payot, Parigi, 1931; Le Comte Paul Stroganov, Parigi, 1905, 3 voll. (sul Comitato segreto e le riforme di Alessandro).
Origine: Citato in Giuseppe Berti, Alessandro I, C.E.I., Giano. I tascabili doppi, Roma / Milano, 1966, p. 59.

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“Che cosa, in effetti, può trattenere un essere umano da un gesto di solidarietà che, oltretutto, non "costa" nulla, visto che ciò che viene donato non ha più, per il donatore, alcuna utilità? Ho formulato apposta la domanda in un modo così semplicistico e brutale per suggerire che la risposta – non dico la giustificazione – è da cercare su un piano che non è né quello della conoscenza razionale né, tantomeno, quello del buon senso. A nessuno di noi, credenti o non credenti, è estraneo il sogno della resurrezione dei corpi: un sogno che non riguarda tanto il nostro, di corpo (del quale, del resto, è difficile se non impossibile immaginare la non – più – esistenza), quanto quello delle persone che abbiamo amato e che non ci sono più. Fra credenti e non credenti c'è, in questo, una sola anche se, certamente, essenziale differenza: che ciò che per i secondi è un sogno, per i primi è una speranza o, almeno, la volontà di una speranza. E io credo che da questo sogno o da questa speranza discenda il desiderio struggente di "salvare" non, ripeto, il proprio corpo, ma quello dei propri cari appena scomparsi, di difenderne l'integrità, di sentire come un ulteriore strazio, come un'ulteriore separazione, come un'ulteriore perdita il fatto che esso venga immediatamente – e, come la scienza e la tecnica esigono, a morte cerebrale accertata, ma a cuore ancora battente – lacerato, diminuito, privato di sé.”

Giovanni Raboni (1932–2004) poeta, scrittore e giornalista italiano

Origine: Da Trapianti e coscienza https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2000/aprile/01/TRAPIANTI_COSCIENZA_co_0_0004012997.shtml, Corriere della Sera, 1 aprile 2000, p. 11.

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“La podagra, malattia dolorosa delle articolazioni invade più che altro quei vecchi che dopo avere passato i migliori anni della vita nella mollezza e dilicatezza ed essersi dati all'ozio, alla crapula, alla venere, al vino e ad altri liquori spiritosi, aggravandosi l'età si tolgono dall'esercizio e menano una vita del tutto oziosa. Sebbene talora attacchi i giovani, e specialmente i gracili ed i macilenti, nulladimeno succede di rado, e principalmente per queste cause, vale a dire o per vizio ereditario o perché si dettero con troppa intemperanze o troppo presto ai piaceri della venere, o perché tralasciarono l'esercizio in loro in pria famigliare, furono edaci di troppo, bevvero in troppa quantità il vino ed i liquori spiritosi, quindi ad un tratto si dettero ai liquori refrigeranti ed umettanti; che offesero la funzione della prima cozione per troppo severi studii delle lettere, o per cure molto gravi dell'animo e per vessazioni. Coloro che vanno soggetti 'alla podagra hanno il cranio alquanto più grande, l'abito del corpo per lo più assai pieno, umido e lasso, la costitazione del corpo salace e robusta. Quando invade i vecchi non gli affligge tanto gravemente, quanto quelli della età media ed i giovani. I fanciulli, gli eunuchi e le donne, o mai o raramente vanno soggetti alla podagra.”

Giorgio Baglivi (1668–1707) anatomista e scienziato italiano

Della pratica medica, libro II, capitolo VI; p. 248

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“Mia nonna ha un grande senso dello stile, mi ha ispirata tanto. Mi ha insegnato che la moda non deve per forza essere costosa o complicata, basta indossarla con grazia e sicurezza. Lei, assieme a mia madre, è tra le donne più forti che io conosca e mi dà coraggio.”

Miranda Kerr (1983) modella australiana

Origine: Da un'intervista rilasciata a Clique, citata in Miranda Kerr: «Mi ispiro a mia nonna» http://www.vanityfair.it/people/mondo/13/22/miranda-kerr-nonna-celebrity-foto, Vanityfair, 22 novembre 2013.

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“Da ragazzo guardavo tanto il calcio italiano, perché c'erano grandi attaccanti come Trezeguet, Batistuta, Crespo e Montella. E poi c'era il migliore di tutti i tempi che per me è Ronaldo.”

Gonzalo Higuaín (1987) calciatore argentino

Origine: Citato in Higuain, niente Messi o Maradona: "Il migliore di sempre è Ronaldo" http://www.foxsports.it/2016/12/26/higuain-messi-e-maradona-migliore-sempre-ronaldo/, Foxsports.it, 26 dicembre 2016.

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“I dittatori sono propensi alla cinefilia. Lenin, che detestava la musica perché era irritato dal fatto che lo faceva diventare sentimentale, considerava che tra tutte le arti il cinema poteva essere la più utile alla causa del proletariato. Hitler vedeva quasi tutte le sere in una sala cinematografica perfettamente attrezzata operette viennesi d'epoca e musical americani, e regalò a Eva Braun una cinepresa per girare a colori scene che ancora oggi ci gelano il sangue, un misto di ridenti immagini domestiche e igure genocide che prendono il sole sulle terrazze con vista sulle Alpi. Anche a Stalin piacevano i musical americani e i film western e, dato che soffriva d'insonnia come Hitler e si divertiva a tenere svegli i suoi cortigiani fino a notte fonda, a volte prolungava la sessione cinematografica con una festa alcolica, durante la quale osservava in silenzio adulatori e future vittime come se stesse inventando per ognuno un copione sinistro dall'epilogo ignoto a tutti tranne che a lui. Il generale Franco non andava a letto tardi e non beveva, ma la sua passione per il cinema era altrettanto forte, al punto che scrisse la sceneggiatura di un film, Raza, che era una patetica fantasia ricamata sulla sua biografia, e una dimostrazione del fatto che il cinema può rovinare l'immaginazione di chiunque. Forse ai dittatori piacciono tanto i film perché hanno pochissime opportunità di uscire la sera e perché sono costantemente circondati da persone servili di cui non sanno più che fare.”

Antonio Muñoz Molina (1956) scrittore e saggista spagnolo

Origine: Da El tirano cinéfilo, País; tradotto in Il tiranno cinefilo, Internazionale n. 1101, 8 maggio 2015.

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“Del Giapan, o vero Giapon, scriverò quello che per l'esperienza insino adesso habbiamo conosciuto. Primieramente la gente che habbiamo conversata, è la migliore che insin adesso si sia scoperta, et fra gli infedeli mi pare non si troveria altra migliore; generalmente sono di buona conversatione; è gente buona et non malitiosa; et stimano mirabilmente l'honore più che nissun'altra cosa; communemente sono poveri, et la povertà tanto fra li nobili, quanto fra gli altri non si reputa a vergogna. È gente molto cortese fra loro et stimanosi, confidando molto nelle armi; portano sempre spade e pugnali, tanto li nobili quanto la gente bassa, cominciando dalli 14 anni; non patisce questa gente ingiuria alcuna, parola di dispregio, come la gente ignobile: porta gran reverentia alli nobili. Così tutti li gentilhuomini reputano gran laude servire al signore della terra, et essergli molto soggetti. È gente temperata nel mangiare, benché nel bere alquanto larga: fanno il vino de riso, perché non ci è altro in quelle bande. Giurano poco; et il giuramento loro è per il sole: gran parte della gente sa leggere et scrivere, il che è gran mezzo per brevemente apparare le orationi et cose di Dio.”

Francesco Saverio (1506–1552) gesuita e missionario spagnolo

da una relazione spedita a Ignazio di Loyola a Roma
Origine: Citato in Pacifico Arcangeli, Letteratura e Crestomazia giapponese, Cisalpino, Istituto Editoriale Universitario, Milano, 1990 (ristampa anastatica autorizzata dall'editore Ulrico Hoepli), p. 8. ISBN 8820506505

“[Aldo Palazzeschi] L'impressione di chi lo ascolta resta quella di un uomo che, pur sorvolando il tempo, non si è lasciato sfuggire in una vita tanto lunga nulla di ciò che lo interessava.”

Giacinto Spagnoletti (1920–2003) critico letterario, poeta e romanziere italiano

Origine: Citato in Angelo R. Pupino, La "follia" come premio, La Fiera Letteraria, n. 40, 14 novembre 1971.

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“Ma no, accomodati. Tanto è lo stesso articolo che scrivo da trent'anni…”

Mario Missiroli (1886–1974) scrittore e giornalista italiano

citato in Simonelli, p. 30 https://books.google.it/books?id=9zIaHnkNRPIC&pg=PA30

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“[Dopo l'ordine di ritirata totalitaria in Cirenaica] Duce, gli ultimi avvenimenti hanno fortemente depresso i miei nervi e le mie forze, tanto da non consentirmi di tenere più il comando nella pienezza delle mie facoltà. Se per falso sentimento di amor proprio lo facessi, mi sentirei grandemente colpevole. Ho cercato in tutti i modi di far comprendere la verità. Non sono stato ascoltato. Sono sicuro che una nuova energia potrà rendere assai più di me nella fase risolutiva delle operazioni, che qui si preparano.”

Rodolfo Graziani (1882–1955) generale e politico italiano

Origine: da Africa Settentrionale (1940-1941), pp. 236 - 37
Origine: Citato in Angelo Del Boca, La tragica fine della X armata e del suo comandante http://www.fondazione-bondonipastorio.eu/DelBoca_TragicaFine_L.pdf, "I sentieri della ricerca. Rivista di storia contemporanea" 3, 2006, pp. 73-90.

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“A volte mancavano i ruoli, altre la voglia. Il cinema mi piaceva, anche più del teatro e della tv, ma recitare in fondo non ha mai rappresentato la mia priorità. Di lavorare tanto per lavorare, non mi è mai importato nulla.”

Giovanna Ralli (1935) attrice italiana

Origine: Citato in Cinema da combattimento – Giovanna Ralli fa 80 e scodella incantevoli memorie su Fabrizi, Mastroianni, Marisa Merlini, Flajano, Furio Scarpelli, ecc. http://www.lanazione.it/firenze/cultura/2012/07/13/743401-lando-buzzanca-intervista.shtml, Dagospia, 3 Novembre 2014.

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“Fu un uomo [Pitagora] tanto prodigioso che i suoi discepoli erano detti voci molteplici del dio […].”

Diogene Laerzio (180–240) storico greco antico

VIII, 14; 2009, p. 325
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“[Parlando di Morgan] Ho sempre apprezzato la sua voglia di fare Tv intelligente, e mi sarebbe piaciuto tanto fare il programma con lui. Sarebbe stata un'edizione epica.”

Elio (cantante) (1961) cantante, compositore e polistrumentista italiano

Citazioni di Elio
Origine: Dall'intervista di Andrea Scarpa, Elio: «Salvate l'artista Morgan» http://www.style.it/vanitypeople/show/musica/2010/08/elio-salvate-l-artista-morgan.aspx, Style.it, 17 agosto 2010.

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“A due giorni dal Santo Natale il Presidente del Consiglio [Silvio Berlusoni] giungerà in pompa magna con tanto di slitte, ma soprattutto carico di pacchi. […] Basterebbe che il Governo [Berlusconi IV] badasse più al concreto e meno all'effetto spot dei suoi ormai consueti annunci.”

Giuseppe Ruvolo (1951) politico italiano

tratto da PONTE STRETTO: RUVOLO (UDC), PRIMA PIETRA? SARA? ANCHE L'ULTIMA. GOVERNO DIA SPAZIO A PRIORITA' NON A SPOT". http://www.giusepperuvolo.it/index.php?option=com_content&task=view&id=166, Sito ufficiale Giuseppe Ruvolo 20° ottobre 2009

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“In d'un gran tempio con pochi ornamenti; e in simili comparazione sogliono dire i nostri uomini a tanto per tanto, o pur del tanto, come disse il Villani…”

Vincenzo Borghini (1515–1580) filologo e storico italiano

Origine: Citato in Walter Binni e Riccardo Scrivano, Antologia della critica letteraria, p. 92

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“Qual è la prima cosa che ho percepito nello spogliatoio della Juventus? La mentalità del lavoro. Penso che è questa l'impressione che ho avuto. Qua si lavora tanto a 360 gradi, puntando sulla prestazione al massimo. Quindi è quella la mentalità che c'è in questo ambiente.”

Hernanes (1985) calciatore brasiliano

Origine: Dall'intervista rilasciata a Sky Sport 24; citato in Hernanes: Juve squadra da battere http://m.calciomercato.com/news/hernanes-ho-parlato-con-allegri-faro-il-trequartista-juve-squadr-581736, Calciomercato.com, 9 settembre 2015.

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