Frasi su voglia
pagina 3

Francesco Alberoni photo

“Ogni essere vivente […] porta in sé una volontà di sperimentare, vivere, espandersi, affermarsi, dominare sugli altri. Tutti gli animali delimitano un proprio territorio e lottano per espanderlo e impedire agli estranei di entrarvi. Tutti i maschi cercano di accoppiarsi con tutte le femmine più belle e le femmine con i maschi più forti o più vistosi. Tutti inoltre lottano per affermare e vedere riconosciuta la propria superiorità, il proprio rango. Nietzsche, che per primo ha capito questa tendenza universale, l'ha chiamata "volontà di potenza". […] Ciò che invece continua a contare, e sempre di più, è la volontà di potenza in se stessa, purché intesa nel suo senso più ampio, come energia vitale, volontà di creare, di realizzare, di superare gli altri. E questo in tutti i campi, nella scienza, nella musica, nel cinema, negli affari, nella politica. Dovunque il fattore decisivo resta questo slancio interiore che si presenta come irrequietezza, ambizione, curiosità, coraggio di sperimentare il nuovo, tenacia, voglia di riuscire. Lo si vede già nei bambini, negli adolescenti destinati al successo. Qualche volta si presenta come capacità specifica, come nei geni matematici o musicali precoci, ma spesso assume solo l'aspetto di una inquietudine evasiva, conturbante. Lo si vede negli uomini e nelle donne che riusciranno, che hanno tutti, indistintamente, una grande fede in se stessi, una caparbia volontà di realizzare la propria meta da cui nessuno riesce a distoglierli. Per cui cadono e si rialzano. E gli altri percepiscono la loro superiorità. Spesso li invidiano, li temono, cercano di fermarli, ma inutilmente.”

Francesco Alberoni (1929) sociologo, giornalista e scrittore italiano

da Leoni o volpi, in comune abbiamo la volontà di potenza, Corriere della sera, 5 luglio 2004

Fëdor Dostoevskij photo
Tommaso Buscetta photo
Mondo Marcio photo

“Ho una voglia di sfogarmi, grazie a Dio che c'è la droga | quando la macchi a va in fiamme accendi la canna col Fibroga!”

Mondo Marcio (1986) rapper, beatmaker e produttore discografico italiano

Fabri Fibra, da Abbi fede, n. 19
Fuori di qua

Nek photo
Avril Lavigne photo
Avril Lavigne photo
Avril Lavigne photo
Laura Pausini photo

“Poi delle vacanze quanto se ne parlerà storie leggere dell'età non voglio amare più così.”

Laura Pausini (1974) cantautrice italiana

da Mi rubi l'anima, n. 2
Laura Pausini

Kaká photo
Lady Gaga photo

“Urlo, mamma e papà perché non posso essere chi voglio essere?”

Lady Gaga (1986) cantautrice e attivista statunitense

da Hair n.º 6

Lady Gaga photo

“Voglio la tua bocca di Whiskey | su tutto il mio corpo biondo. Vino rosso, profumo economico | e un grido sporco.”

Lady Gaga (1986) cantautrice e attivista statunitense

da Heavy Metal Lover n.º 13

Haruki Murakami photo
Haruki Murakami photo
Usain Bolt photo

“Vorrei dire qualcosa a Carl Lewis: ho perso ogni rispetto per lui, tutto il rispetto. Il doping è una cosa seria e avanzare dubbi su un atleta mi fa davvero rabbia. Penso che lui voglia solo attirare l'attenzione su di sé perché si non parla più di lui.”

Usain Bolt (1986) atleta giamaicano

Origine: Citato in Londra, Bolt contro Carl Lewis «Non ho più nessun rispetto per lui» http://www.ilmessaggero.it/olimpiadi/bolt_lewis_doping_londra/notizie/213318.shtml, Il Messaggero, 10 agosto 2012.

Malala Yousafzai photo
Pino Daniele photo
Cassandra Clare photo
Charlie Chaplin photo
Charlie Chaplin photo
John Green photo
Murubutu photo

“Quand'è che mi porti con te? Voglio vedere quello che vedi.”

Murubutu (1975) rapper italiano

da I marinai tornano tardi, n. 9
Gli Ammutinati del Bouncin

Marshall Rosenberg photo
Stephen King photo
Harper Lee photo
Samuel Bellamy photo

“[Rivolgendosi al capitano di una nave che si lamentava dell'abbordaggio appena subito] Dannazione a voi. Siete un animale strisciante come tutti quelli che accettano di essere governati da leggi che i ricchi si sono fatti per sé; perché questi piccoli cani vigliacchi non hanno il coraggio di difendere in un altro modo quello che si sono procurati con la rapina. Dannazione a tutti: a loro, che sono un ammasso di astute canaglie, e a voi che siete al lor servizio, voi, una massa di codardi dal cuore pavido. Ci disprezzano, quelle canaglie, benché tra noi e loro ci sia una sola differenza: loro rubano ai poveri facendosi scudo della legge, già, proprio così, mio Dio, mentre noi rubiamo ai ricchi difendendoci soltanto con il coraggio. Non fareste meglio a diventare uno dei nostri invece di strisciare dietro quegli scellerati per un lavoro? Quanto a me, sono un principe libero e ho tanta autorità per fare guerra al mondo intero, come se disponessi di cento vascelli sul mare o centomila uomini sulla terraferma, ecco ciò che sento. Ma non serve a niente discutere con simili cuccioli mocciosi che accettano di essere presi a pedate su e giù per il ponte dai loro superiori finché questi ne hanno voglia, cuccioli che mettono la propria fede in mano a un ruffiano pastore, a un merlotto che non crede né pratica quello che ficca nelle teste ridicole degli sciocchi a cui predica.”

Samuel Bellamy (1689–1717) pirata britannico

Origine: Citato in Gilles Lapouge, Pirati (Les pirates. Forbans, flibustiers, boucanieres et autres gueux de mer), traduzione di Anna Benucci Serva, Excelsior, p. 87.

J-Ax photo
Roberto Benigni photo
Etty Hillesum photo
Cassandra Clare photo
Jane Austen photo
Matteo Salvini photo

“L'euro al Sud non se lo meritano. La Lombardia e il Nord l'euro se lo possono permettere. Io a Milano lo voglio, perché qui siamo in Europa. Il Sud invece è come la Grecia e ha bisogno di un'altra moneta. L'euro non se lo può permettere.”

Matteo Salvini (1973) politico italiano

Origine: Da un comizio tenutosi in Piazza Scala a Milano, 2 ottobre 2012; citato in Antonio Sicilia, Caro Salvini le scuse al Sud non bastano http://www.huffingtonpost.it/antonio-sicilia/salvini-scuse-sud_b_6677190.html, HuffingtonPost.it, 16 febbraio 2015.

Sigmund Freud photo
Hermann Hesse photo
Vladimir Vladimirovič Majakovskij photo
Charles Bukowski photo
George Orwell photo
Giovannino Guareschi photo

“Scrissi col lapis, sopra la punteggiatura, come vogliono appunto le convenzioni internazionali che tutelano il diritto delle genti: "Signora, robustizza pacco pentachìlo a 1/2 cedola all'uopàta evitando medicincarte et infiammabili. Pàccami lancorredo, sigartabacco e seccacastagne. Se però credi castagne ben cotte possano giovare al bambino, non inviarle. Non mi manca niente. Di una sola cosa ti prego: che la sera della vigilia di Natale tu imbandisca la tavola nel modo più lieto possibile. Fai schiodare la cassa delle stoviglie e quella della cristalleria; scegli la tovaglia migliore, quella nuovissima piena di ricami; accendi tutte le lampade. E prepara un grosso albero di Natale con tante candeline, e prepara con cura il presepe vicino alla finestra, come l'anno scorso. Signora, io ho bisogno che tu faccia questo. Il mio pensiero ogni notte varca il reticolato: lo so, ti riesce difficile figurarti il mio pensiero che varca il reticolato. Il pensiero è un soffio di niente e non ha volto: e allora figurati che io stesso, ogni notte, esca dal recinto. Figurati un Giovannino leggero come un sogno e trasparente come il vento delle serenissime e gelide notti invernali. Io, ogni notte, approfitto del sonno degli altri e mi affido all'aria e trasvolo rapido gli sconfinati silenzi di terre straniere e città sconosciute. Tutto è buio e triste sotto di me, e io affannosamente vado cercando luce e serenità. Rivedo la Madonnina del Duomo, ma le strade e le piazze non sono più quelle di un tempo, e stento a ritrovare il nostro quarto piano. Signora, non dire che sono il solito temerario se entro in casa dal tetto: anzi, loda la mia prudenza se non mi avventuro lungo le macerie della scala. E poi il tetto è scoperchiato e si fa più presto. Riconosco lo scheletro delle nostre stanze e ricerco i nostri ricordi nascosti sotto i rottami dei muri crollati. Tutto è buio, freddo e triste anche qui, e soltanto se la luna mi assiste riesco a scoprire sui brandelli delle tappezzerie che ancora pendono alle pareti, i riquadri chiari e la topografia dei nostri mobili. Per le strade deserte, cammina soltanto la paura vestita di luna. Su un brano di tappezzeria dell'ex-anticamera vedo un fiorellino. Uno strano fiore nero a cinque petali. Signora, rammenti quando Albertino decorò le nostre stanze con la piccola sciagurata mano intinta nell'inchiostro di China? Inutilmente vado a ricercare vestigia di giorni lieti fra le pareti dell'ufficio; le pareti non ci sono più, e il grande edificio è un cupo mucchio di cemento annerito dal fumo. Fuggo dalla città buia e silenziosa, e rivedo i luoghi dove, zitella, tu mi conoscesti zitello. Ma anche qui è squallida malinconia, e io mi rifugio alla fine nella casupola dove si accatastano i miei ultimi effetti e i miei primi affetti. Tu dormi, Albertino dorme, mia madre, mio padre dormono. Tutti dormono, e cercano forse di ritrovare in sogno il mio ignoto, lontano rifugio. I nostri mobili si affollano disordinatamente nelle esigue stanze immerse nell'ombra, e dentro le polverose casse del solaio le parole dei miei libri si sono gelate. Signora, io cerco un po' di luce, un po' di tiepida serenità, e invece non trovo che buio e freddo, e non posso ravvisare nel buio il volto di mio figlio, e sui laghi e sulle spiagge tutto è spento e abbandonato, tutto è silenzio, e io rinavigo verso il recinto e torno al mio pagliericcio portando il gelo nelle ossa del numero 6865. Signora, bisogna che, almeno la notte di Natale, il mio pensiero, fuggendo dal recinto, possa trovare un angolo tiepido e luminoso in cui sostare. Voglio tanta luce: voglio rivedere il vostro volto, voglio rivedere il volto dell'antica serenità. Altrimenti che gusto c'è a fare il prigioniero?" Qui ebbi la sensazione che le 24 righe stessero per finire, e mi interruppi. Le righe erano in effetti 138, e io avevo riempito le 24 mie, le 24 della risposta e altri cinque foglietti che stazionavano nei paraggi. Con estrema cura cancellai tutto e ricominciai da capo: "Signora, robustizza pacco pentachìlo a 1/2 cedola all'uopàta evitando medicincarte et infiammabili. Pàccami lancorredo, sigartabacco…"”

Giovannino Guareschi (1908–1968) scrittore italiano

Origine: Diario clandestino, pp. 31 a 34

Jean Paul Sartre photo

“Non voglio essere letto perché Nobel, ma solo se il mio lavoro lo merita.”

Jean Paul Sartre (1905–1980) filosofo, scrittore, drammaturgo e critico letterario francese

Origine: Da dichiarazione su Le Figaro, 23 ottobre 1964.

Platone photo

“Il filosofo non tiene affatto conto di tutto ciò che vale poco o niente e guida il suo volo dappertutto, come dice Pindaro: «Sondando gli abissi della terra, e misurandone le superfici, seguendo il cammino degli astri nelle profondità del cieli e, di ciascuna realtà, scrutando la natura nel suo dettaglio e nel suo insieme senza mai lasciarsi irretire da ciò che è immediatamente vicino»
«Che vuoi dire con questo, Socrate?»
«Voglio dir questo. Un giorno Talete osservava gli astri, Teodoro, e con lo sguardo rivolto al cielo finì per cadere in un pozzo; una sua giovane serva della Tracia, intelligente e graziosa, lo prese in giro dicendogli che con tutta la sua scienza su quel che accade nei cieli, non sapeva neppure vedere quel che aveva davanti ai piedi. La morale di questa storia può valere per tutti coloro che passano la vita a filosofare, ed effettivamente un uomo simile non conosce né vicini né lontani, non sa cosa fanno gli altri uomini o altri esseri viventi. Ma che cosa sia un uomo, in che cosa per sua natura deve distinguersi dagli altri esseri nella attività o nella passività che gli è propria, ecco, di questo il filosofo si occupa a questa ricerca consacra le sue pene. Immagino che tu mi segua, Teodoro, o mi sbaglio?»
«Ti seguo e quel che dici è la verità»
«È questo dunque, mio buon amico, nei rapporti privati il nostro filosofo; ed è così anche nella vita pubblica, come ti dicevo all'inizio. Quando nei tribunali o altrove bisogna che, contro la sua volontà, tratti di cose che sono davanti a lui, sotto i suoi occhi, finisce non soltanto per far ridere la donne di Tracia, ma cade effettivamente nei pozzi, non esce dalle difficoltà della vita per mancanza di esperienza e la sua terribile goffaggine gli fa fare la figura dello stupido. Infatti, se è costretto a subire le cattiverie della gente, non sa lanciare a nessuno degli insulti perché non sa nulla dei mali di ciascuno: non se ne è mai occupato. Messo così in difficoltà, appare ridicolo. Di fronte agli elogi, all'arroganza di cui altri si gloriano, non fa affatto finta di ridere, ma ride davvero, e in modo così aperto da essere scambiato per uno stupido.»”

Teeteto

Papa Giovanni XXIII photo
Giuseppe Garibaldi photo

“In conseguenza io dichiaro, che trovandomi in piena ragione oggi, non voglio accettare in nessun tempo il ministero odioso, disprezzevole e scellerato d'un prete, che considero atroce nemico del genere umano e dell'Italia in particolare.”

Giuseppe Garibaldi (1807–1882) generale, patriota e condottiero italiano

Origine: Dal testamento; citato in G. Sacerdote, La vita di Giuseppe Garibaldi, Rizzoli, 1933, p. 938.

David Grossman photo

“Puoi chiamarlo snobismo. La verità è che si tratta solo di meschinità. Cosa credi? Che voglia stare sola? Ma sono fatta così, non riesco ad avvicinarmi veramente a nessuno. È un dato di fatto. È come se mi mancasse quella parte d'anima che si incastra negli altri, come nel Lego. Che ci unisce veramente a qualcun altro. Alla fine tutto cade a pezzi. Famiglia, amici. Non resta più niente.”

Tamar: p. 105
Qualcuno con cui correre
Variante: Cosa credi? Che voglia stare sola? Ma sono fatta così, non riesco ad avvicinarmi veramente a nessuno. È un dato di fatto. È come se mi mancasse quella parte d'anima che si incastra negli altri, come nel Lego. Che si unisce veramente a qualcun altro. Alla fine tutto cade a pezzi. Famiglia, amici. Non resta più niente.

Frédéric Beigbeder photo
Marco Mengoni photo

“Voglio essere importante per te e non per la gente.”

Marco Mengoni (1988) cantante italiano

da In un giorno qualunque, n. 4
Re matto

Robert Pattinson photo
Michela Marzano photo
Vasco Rossi photo

“Io non mi siedo qui | io voglio vivere sopra, | io voglio vivere una volta sola!”

Vasco Rossi (1980) cantautore italiano

da Brava Giulia, n. 5
C'è chi dice no

Claudio Marchisio photo

“Sicuramente non posso diventare l'erede di Alex come giocatore, ma voglio diventare una bandiera della Juventus. E per questo servono molti anni e molta esperienza. La fascia? Sarei orgoglioso di indossarla, la Juve è la mia casa e non mi vedrei mai con un'altra maglia.”

Claudio Marchisio (1986) calciatore italiano

Origine: Da un'intervista a Juventus Channel; citato in Marchisio: «Teniamo duro per vincere lo scudetto» http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/04/27-184544/Marchisio%3A+%C2%ABTeniamo+duro+per+vincere+lo+scudetto%C2%BB, Tuttosport.com, 27 aprile 2012.

Luciano Ligabue photo
Angelo Branduardi photo

“Donna sei luce, donna sei cenere | donna sei ansia, donna sei danza | e a volte nuvola sei…”

Angelo Branduardi (1950) cantautore, violinista e chitarrista italiano

da Donna ti voglio cantare, n. 4
Cogli la prima mela

Carlos Ruiz Zafón photo
Gianluigi Buffon photo

“Non voglio più sentire nulla su Calciopoli, il passato è importante ma il futuro lo è ancora di più.”

Gianluigi Buffon (1978) calciatore italiano

Origine: Citato in Juve-Inter? Basta parlare di Calciopoli... http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/juventus/2011/02/08/news/buffon_inter_basta_calciopoli-12213650/, Repubblica.it, 8 febbraio 2011.

Dargen D'Amico photo

“Rivederti da vicino convertirebbe Dio, | chissà se hai ancora voglia di fare l'amore con me.”

Dargen D'Amico (1980) rapper e cantautore italiano

da Bere una cosa, n. 1
D' Parte Prima

Nek photo

“Avrei voglia di riscrivere il mio film | nella storia lei sì c'è | senza ma e senza se.”

Nek (1972) cantautore e musicista italiano

da Con un ma e con un se, n. 7
In due

Nek photo
Fabri Fibra photo
Fabri Fibra photo

“Voglio dirti una cazzata e lo sanno i miei, | ma le rime non mi mandano in Hit Parade.”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Vaffanculo scemo, n. 12
Tradimento

Lady Gaga photo
Epitteto photo
Haruki Murakami photo
Adriano Olivetti photo
Jovanotti photo

“Ci sono trenta modi per salvare il mondo | ma uno solo perché il mondo salvi me: | che io voglia star con te | e tu voglia star con me.”

Jovanotti (1966) cantautore, rapper e disc jockey italiano

da 30 modi per salvare il mondo
Lorenzo 2002 – Il quinto mondo

Paolo Giordano photo
Gue Pequeno photo
Leonardo DiCaprio photo

“Io non voglio morire sobrio.”

Leonardo DiCaprio (1974) attore e produttore cinematografico statunitense

Film The Wolf of Wall Street

Cassandra Clare photo
Euripide photo
Cassandra Clare photo
Frida Kahlo photo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
Jimi Hendrix photo
John Lennon photo
John Lennon photo
Federico Fellini photo

“Non voglio dimostrare niente, voglio mostrare.”

Federico Fellini (1920–1993) regista e sceneggiatore italiano

Origine: Dalla rivista francese L'Are, n. 45, 1971; citato in Franco Pecori, Fellini, La Nuova Italia, 1974.

Woody Allen photo

“Non voglio raggiungere l'immortalità attraverso le mie opere; voglio raggiungerla vivendo per sempre. Non mi interessa vivere nel cuore degli americani; preferisco vivere nel mio appartamento.”

Woody Allen (1935) regista, sceneggiatore, attore, compositore, scrittore e commediografo statunitense

fonte in inglese e citazione in italiana
Citazioni tratte da articoli e interviste
Origine: DallObserver del 27 maggio 2001, p. 30.

Gesualdo Bufalino photo
Thomas Mann photo

“L'uomo non vive soltanto la sua vita personale come individuo, ma – cosciente o incosciente – anche quella della sua epoca e dei suoi contemporanei, e qualora dovesse considerare dati in modo assoluto e ovvio i fondamenti generali e obiettivi della sua esistenza ed essere altrettanto lontano dall'idea di volerli criticare quanto lo era in realtà il buon Castorp, è pur sempre possibile che senta vagamente compromesso dai loro difetti il proprio benessere morale. Il singolo può avere di mira parecchi fini, mete, speranze, previsioni, donde attinge l'impulso ad elevate fatiche e attività; se il suo ambiente impersonale, se l'epoca stessa, nonostante l'operosità interiore, è in fondo priva di speranze e prospettive, se furtivamente gli si rivela disperata, vana, disorientata e al quesito formulato, coscientemente o no, ma pur sempre formulato, di un ultimo significato, ultrapersonale, assoluto, di ogni fatica e attività, oppone un vacuo silenzio, ecco che proprio nel caso di uomini dabbene sarà quasi inevitabile un'azione paralizzante di questo stato di cose, la quale, passando attraverso il senso morale psichico, finisce con l'estendersi addirittura alla parte fisica e organica dell'individuo. Per aver voglia di svolgere un'attività notevole che sorpassi la misura di ciò che è soltanto imposto, senza che l'epoca sappia dare una risposta sufficiente alla domanda "a qual fine?", occorre o una solitudine e intimità morale che si trova di rado ed è di natura eroica o una ben robusta vitalità.”

La montagna incantata

Dylan Thomas photo
Sergej Aleksandrovič Esenin photo
Francesco Guccini photo
Anna Frank photo

“Sono felice di natura, mi piace la gente, non sono sospettosa e voglio vedere tutti felici e insieme.”

Anna Frank (1929–1945) ebrea tedesca vittima del nazismo

2005

Suzanne Collins photo

“Voglio passare ogni minuto che resta della mia vita con te.”

Peeta a Katniss
La ragazza di fuoco

Mika photo

“Voglio essere qualsiasi cosa ti tocchi.”

Mika (1983) cantautore libanese

The Boy Who Knew Too Much

Frank Zappa photo
Fëdor Dostoevskij photo
Antonio Vivaldi photo

“Se questa non piace, non voglio più scrivere di musica.”

Antonio Vivaldi (1678–1741) compositore e violinista italiano esponente di spicco del tardo barocco veneziano

Origine: Scritto sulla musica di un'aria in Orlando finto pazzo.

Tommaso Moro photo
Antonio Albanese photo
Max Stirner photo

“Osservate un po' quel sultano, che provvede con tanto affetto ai suoi. Non è egli forse l'immagine più schietta del disinteresse? Non sacrifica egli forse incessantemente se stesso al bene dei suoi? Sì, proprio dei suoi! Prova un po' a fargli capire che non sei suo bensì tuo: in premio dell'esserti sottratto al suo egoismo, tu sarai gettato in carcere. Il sultano non conosce altra causa che la propria: egli è per sé il tutto nel tutto, è l'unico, e non consente ad alcuno di non essere dei "suoi". E da tutti questi esempi illustri non volete apprendere che il miglior partito è quello dell'egoista? Io per mio conto faccio tesoro di queste lezioni e piuttosto che servire disinteressatamente a quei grandi egoisti, voglio essere l'egoista io stesso. Dio e l'umanità non hanno riposto la loro causa che in se stessi. Epperciò voglio riporre anch'io in me stesso la mia causa, io, che, al pari di Dio, sono nulla per ogni altra cosa, e per me sono il mio tutto, l'unico. Se Dio e l'umanità son ricchi abbastanza per esser tutto a se stessi, io sento che a me manca ancor meno e che non potrò lagnarmi della mia vanità. Io non sono il nulla del vacuo, ma il nulla creatore, il nulla dal quale io stesso creo ogni cosa. Lungi dunque da me ogni causa, che non sia propriamente e interamente la mia! Voi pensate che la mia causa debba essere per lo meno la buona causa? Ma che buono, ma che cattivo! Io sono per me stesso la mia causa, ed io non sono né buono né cattivo. Tutto ciò per me non ha senso alcuno. Il divino è cosa di Dio, l'umano dell'"uomo."”

Max Stirner (1806–1856) filosofo tedesco

La mia causa non è divina né umana, non è la verità, non è la bontà, né la giustizia, né la libertà, ma unicamente ciò che è mio: e non è una causa universale, bensì unica, come unico sono io. Nessuna cosa mi sta a cuore più di me stesso.
L'unico e la sua proprietà, Citazioni dal testo

Fabrizio De André photo