Frasi su come pensare
pagina 3

Albert Einstein photo
Victor Hugo photo
Luigi Pirandello photo
Friedrich Nietzsche photo
Novalis photo

“Vera comunicazione ha luogo soltanto fra persone di uguali sentimenti, di uguale pensiero.”

Novalis (1772–1801) poeta e teologo tedesco

fr. 306
Frammenti

Søren Kierkegaard photo

“Dio non pensa, Egli crea; Dio non esiste, Egli è eterno. L'uomo pensa ed esiste e l'esistenza separa pensiero ed essere, li distanzia l'uno dall'altro nella successione […].”

Søren Kierkegaard (1813–1855) filosofo, teologo e scrittore danese

Origine: Da Postilla conclusiva non scientifica alle «Briciole di filosofia»; citato in Andrea Dalledonne, Il rischio della libertà: S. Tommaso – Spinoza, Marzorati Editore, 1990, p. 34.

Michel Foucault photo
Giacomo Leopardi photo
Arthur Schopenhauer photo
Georges Bernanos photo

“Una volta usciti dall'infanzia, occorre soffrire molto a lungo per rientrarvi.”

Georges Bernanos (1888–1948) scrittore francese

da Pensieri, parole, profezie

Michail Jurjevič Lermontov photo
Alessandro Bergonzoni photo

“La sessualità è il tarlo del legno. Ma il sesso non è nell'organo: è nel pensiero, nella creatività. Il coito è solo il momento più banale.”

Alessandro Bergonzoni (1958) comico e scrittore italiano

Origine: Da Il Resto del Carlino, 9 dicembre 2003, inserto Emilia-Romagna, p. 9.

Marco Aurelio photo
Marco Aurelio photo
Marco Aurelio photo

“Scava dentro. Dentro è la fonte del bene, che sempre ha il potere di sgorgare, a condizione che tu sempre scavi.”

Marco Aurelio (121–180) imperatore romano

VII, 59; 2008
A sé stesso

“Un uomo è convinto di essere morto. Dice ai familiari: «Sono morto» e i familiari lo mandano da uno specialista. Subito tra medico e paziente incomincia un'accanita discussione. Il medico fa appello ai sentimenti dell'uomo verso la vita, verso la famiglia. Poi prova a farlo ragionare, dimostrandogli l'intrinseca contraddizione di una frase come «Sono morto»: i morti non sono in grado di dire che sono morti, perché è appunto in questo che consiste l'essere morti. Alla fine il medico ricorre all'evidenza dei sensi. Domanda all'uomo: «I morti sanguinano?». «Certo che no» risponde l'uomo, spazientito dall'ottusa dabbenaggine della mente dei medici. «Lo sanno tutti che i morti non sanguinano». Al che il medico gli punge un dito. Ne esce una goccia di sangue. «Ma guarda un po', chi l'avrebbe mai detto» esclama l'uomo. «I morti sanguinano, eccome». Incorreggibile. Le percezioni e i ragionamenti confermano, anziché contraddirla, l'idea di essere morto. Il sentimento, la ragione e i dati di fatto collaborano alla costruzione di un sistema di difese volte a spiegare l'esperienza primaria, un'esperienza primaria che è uno stato di conoscenza, una realtà noetica dentro la quale il paziente è fissato e che conferisce significato a tutti gli altri eventi. «L'ambiente offre un mondo di nuovi significati. Tutta l'attività di pensiero è pensiero intorno ai significati … Si ha una conoscenza diretta e intrusiva del significato e questa appunto, in se stessa, è l'esperienza delirante.»”

James Hillman (1926–2011) psicoanalista, saggista e filosofo statunitense

La paranoia è un disturbo del significato.

Francesco De Gregori photo
Bryan Adams photo
Franchino photo

“Ogni pensiero è discutibile.”

Franchino (1953) disc jockey e cantante italiano

da [//www.youtube.com/watch? v=tloeO7RcuhQ Ogni Pensiero]

Giovanni Climaco photo
Andre Agassi photo
Lucio Anneo Seneca photo

“Non temiamo la morte, ma il pensiero della morte.”

Lucio Anneo Seneca (-4–65 a.C.) filosofo, poeta, politico e drammaturgo romano

30, 17

Archibald Joseph Cronin photo
Eduardo De Filippo photo
Fabrizio De André photo
Claude Lévi-Strauss photo

“Nel modo più inatteso, è proprio il dialogo con la scienza ciò che rende nuovamente attuale il pensiero mitico.”

Claude Lévi-Strauss (1908–2009) antropologo e etnologo francese

Origine: Da Razza e storia e altri studi di antropologia.

Renzo Novatore photo
Fabio Volo photo
Fabio Volo photo
Fabio Volo photo
Elisa photo

“Voglio strappare metà delle pagine, voglio creare un colore diverso, voglio rollare i tuoi pensieri e fumarmeli, voglio infrangere questa amara dolcezza.”

Elisa (1977) cantautrice, polistrumentista e produttrice discografica italiana

Pipes & Flowers

Michel Houellebecq photo
Romano Battaglia photo

“I pensieri sono spiriti in movimento come le onde del mare che fanno sentire la loro voce infrangendosi sulla riva.”

Romano Battaglia (1933–2012) scrittore italiano

Sulla riva dei nostri pensieri

Paolo Sorrentino photo
Parmenide photo

“Resta solo un discorso della via:
che "è". Su questa via ci segni indicatori
assai numerosi: che l'essere è ingenerato e imperituro,
infatti è un intero nel suo insieme, immobile e senza fine.
Né una volta era, né sarà, perché è ora insieme tutto quanto,
uno, continuo. Quale origine, infatti, cercherai di esso?
Come e da dove sarebbe cresciuto? Dal non-essere non ti concedo
né di dirlo né di pensarlo, perché non è possibile né dire né pensare
che non è. Quale necessità lo avrebbe mai costretto
a nascere, dopo o prima, se derivasse dal nulla?
Perciò è necessario che sia per intero, o che non sia per nulla.
E neppure dall'essere concederà la forza di una certezza
che nasca qualcosa che sia accanto ad esso. Per questa ragione né il nascere
né il perire concesse a lui la Giustizia, sciogliendolo dalle catene,
ma saldamente lo tiene. La decisione intorno a tali cose sta in questo:
"è" o "non è". Si è quindi deciso, come è necessario,
che una via si deve lasciare, in quanto è impensabile e inesprimibile, perché non del vero
è la via, e invece che l'altra è, ed è vera.
E come l'essere potrebbe esistere nel futuro? E come potrebbe essere nato?
Infatti, se nacque, non è; e neppure esso è, se mai dovrà essere in futuro.
Così la nascita si spegne e la morte rimane ignorata.
E neppure è divisibile, perché tutto intero è uguale;
né c'è da qualche parte un di più che possa impedirgli di essere unito,
né c'è un di meno, ma tutto intero è pieno di essere.
Perciò è tutto intero continuo: l'essere, infatti, si stringe con l'essere.
Ma immobile, nei limiti dei grandi legami
è senza un principio e senza una fine, poiché nascita e morte
sono state cacciate lontane e le respinse una vera certezza.
E rimanendo identico e nell'identico, in sé medesimo giace,
e in questo modo rimane là saldo. Infatti, Necessità inflessibile
lo tiene nei legami del limite, che lo rinserra tutt'intorno,
poiché è stabilito che l'essere non sia senza un compimento:
infatti non manca di nulla; se, invece, lo fosse, mancherebbe di tutto.
Lo stesso è il pensare e ciò a causa del quale è il pensiero,
perché senza l'essere nel quale è espresso,
non troverai il pensare. Infatti, nient'altro o è o sarà
all'infuori dell'essere, poiché la Sorte lo ha vincolato
ad essere un intero ed immobile. Per esso saranno nomi tutte
quelle cose che hanno stabilito i mortali, convinti che fossero vere:
nascere e perire, essere e non-essere,
cambiare luogo e mutare luminoso colore.
Inoltre, poiché c'è un limite estremo, esso è compiuto
da ogni parte, simile a massa di ben rotonda sfera,
a partire dal centro uguale in ogni parte: infatti, né in qualche modo più grande
né in qualche modo più piccolo è necessario che sia, da una parte o da un'altra.
Né, infatti, c'è un non-essere che gli possa impedire di giungere
all'uguale, ne è possibile che l'essere sia dell'essere
più da una parte e meno dall'altra, perché è un tutto inviolabile.
Infatti, uguale da ogni parte, in modo uguale sta nei suoi confini.”

Parmenide (-501–-470 a.C.) filosofo greco antico
Haruki Murakami photo

“I ricordi e i pensieri invecchiano proprio come le persone. Ma ci sono pensieri che non invecchiano mai. Ricordi che non sbiadiscono.”

Haruki Murakami (1949) scrittore, traduttore e saggista giapponese

L'uccello che girava le viti del mondo

Sri Aurobindo photo
Murubutu photo
Erik Axel Karlfeldt photo

“Mi sono sentito in imbarazzo per lui, e il mio primo pensiero è stato il rifiuto - «no, povero Montanelli» - quando all'ingresso dei giardini di via Palestro mi sono trovato davanti alla sua statua, al punto che ho pensato che ci sono vandali che distruggono e vandali che costruiscono, e che anzi, per certi aspetti, il vandalismo che crea è ben peggiore, perché tenta di disarmarti con le sue buone intenzioni. Dunque era di mattina, molto presto, e i giardini erano vuoti, al sole. Ebbene in questo vuoto, la statua mi è apparsa all'improvviso: una figurina in gabbia che non ha niente a che fare con Montanelli, se non perché lo offende anche fisicamente, lui che era così "verticale", e che ci invitava a buttare via «il grasso» e la retorica monumentale. Il giornalista che ogni volta si ri-definiva in una frase, in un concetto, in un aforisma, in una citazione, è stato per sempre imprigionato in una scatola di sardine. Perciò ho provato il disagio che sempre suscita il falso, la patacca, la similpelle che non è pelle, perché non solo questo non è Montanelli, come ci ha insegnato Magritte che dipinse una pipa e ci scrisse sotto "questa non è una pipa". Il punto è che questa non è neppure una statuta di Montanelli, ma di un montanelloide in bronzo color oro, che ha la presunzione ingenua e goffa di imprigionare il Montanelli entelechiale, il Montanelli che era invece l'asciuttezza, era il corpo più "instatuabile" del mondo, troppo alto, troppo energico, troppo nervoso, incontenibile nello spazio e nel tempo com'è l'uomo moderno, che è nomade e ha un'identità al futuro. Era il più grande nemico delle statue il Montanelli che sempre ci sorprendeva, fascista ma con la fronda, conservatore ma anarchico, con la sinistra ma di destra, un uomo di forte fascino maschile che tuttavia non amava raccogliere i trofei del fascino maschile, ingombrante ma discreto, il solo che nella storia d' Italia abbia rifiutato la nomina a senatore a vita perché, diceva, «i monumenti sono fatti per essere abbattuti», come quello di Saddam, o di Stalin o di Mussolini. Come si può fare una statua ingombrante e discreta? Come si può fare un monumento all'antimonumento?”

Francesco Merlo (1951) giornalista e scrittore italiano
Diego Fusaro photo
Lucio Battisti photo

“Che ne sai tu di un campo di grano, | poesia di un amore profano, | la paura d'esser preso per mano, che ne sai…”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

da Pensieri e parole, lato B, n. 1
Lucio Battisti vol. 4

“Amo la droga, che se non è vero che è un siero è una mano nuova che fruga nel tuo pensiero.”

Rancore (rapper) (1989) rapper italiano

da Non esistono, n. 17, Bonus Track
Non incluse in album

Léon Bloy photo
Christopher Paolini photo
Neale Donald Walsch photo

“L. Ti ho creato a immagine e somiglianza di Dio.
2. Dio è il creatore.
3. Sei tre esseri in uno. Puoi definire questi tre aspetti dell'essere in qualunque modo tu voglia: Padre, Figlio e Spirito Santo; spirito, mente e corpo; super-io, io e inconscio eccetera.
4. La creazione è un processo che procede da queste tre parti del tuo essere. Messo in altri termini, tu crei a tre livelli. I mezzi della creazione sono: il pensiero, la parola e le azioni.
5. Tutta la creazione incomincia dal pensiero («Procede dal Padre»). Tutta la creazione poi continua con la parola («Chiedi e ti sarà dato, parla e per te sarà fatto»). Tutta la creazione si compie nell'azione («E il Verbo si incarnò e rimase tra noi»).
6. Quello che pensi, ma in seguito non esprimi mai in parole, viene creato su un certo livello. Quello che pensi ed esprimi in parole viene creato su un altro livello. Quello che pensi, esprimi e fai, diventa manifesto nella tua realtà.
7. Pensare, esprimere, e fare qualcosa in cui non si creda totalmente è impossibile. Perciò il processo della creazione deve includere la fede, ossia la consapevolezza. Questa è la fede assoluta. Questo va al di là della speranza. Questo è avere coscienza di una certezza. («Grazie alla tua fede sarai guarito».) Perciò la parte attiva della creazione include sempre la consapevolezza. Si tratta di una chiarezza a livello viscerale, una totale certezza, una completa accettazione di qualcosa come una realtà.
8. Questo luogo di autentica conoscenza è un luogo di intensa e incredibile gratitudine. Si tratta di un'anticipata riconoscenza. E questa, forse, è la più importante chiave per la creazione: essere grati in anticipo, e a causa della creazione. Dare la cosa per scontata in partenza, non solo è giustificato, ma incoraggiato. Costituisce il chiaro indice di una profonda conoscenza. Tutti i Maestri sanno in precedenza che l'azione si è compiuta.
9. Celebra e godi di tutto quello che crei, che hai creato. Respingere una qualsiasi parte di esso è respingere una parte di te stesso. Qualunque cosa si presenti adesso come una parte della tua creazione, possiedila, reclamala, benedicila, siine grato. Cerca di non condannarla («Dio la maledica!») perché condannarla vuol dire condannare te stesso.
10. Se esiste qualche aspetto della creazione che trovi insoddisfacente, benedicilo e limitati a cambiarlo. Fai una nuova scelta. Chiedi una nuova realtà. Pensa un pensiero nuovo. Pronuncia una nuova parola. Fai qualcosa di nuovo. Fallo in maniera magnifica e il resto del mondo ti seguirà. Chiedi che lo faccia. Pretendilo. Di': «Sono la Vita e la Via, seguitemi.»”

Neale Donald Walsch (1943) scrittore

Questo è il modo di manifestare la volontà di Dio «così in Cielo come in Terra».
Conversazioni con Dio

Daniel Kahneman photo

“Quello che si vede è l’unica cosa che c’è.”

libro Pensieri lenti e veloci

Dalai Lama photo

“Pensieri e azioni negativi producono risultati e condizioni negativi, così come pensieri e azioni positivi producono risultati e condizioni positivi.”

Dalai Lama (1935) 14º Dalai Lama e Premio Nobel per la Pace 1989

libro La via della liberazione

Elizabeth Gilbert photo

“Tu sei quello che pensi. Le tue emozioni sono schiave dei tuoi pensieri, e tu sei schiavo delle tue emozioni.”

Elizabeth Gilbert (1969) scrittrice statunitense

libro Mangia, prega, ama - Una donna cerca la felicità

Epitteto photo
Haruki Murakami photo
Albert Einstein photo
Cornelia Funke photo
Bram Stoker photo
Yamamoto Tsunetomo photo

“«In mezzo a ogni singolo respiro, dove i pensieri vani non trovano appiglio, lì è la Via».”

Hagakure: All'ombra delle foglie - Precetti per un Samurai

Massimo Scaligero photo
Wolfgang Amadeus Mozart photo
Karl Jaspers photo
John Henry Newman photo

“La mente poetica è una mente piena delle forme eterne della bellezza e della perfezione; queste sono il suo materiale di pensiero, il suo strumento e il suo mezzo di osservazione: queste colorano ogni oggetto al quale dirige il suo sguardo.”

John Henry Newman (1801–1890) teologo e filosofo inglese

Origine: La freccia scintillante che colpì Chesterton di Enrico Reggiani, L'osservatore Romano del 20-21 settembre 2012 http://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/cultura/2010/217q04a1.html

Giordano Bruno photo

“Questo è il programma della magia di Giordano Bruno per il quale "non essendoci nell'universo parte più importante dell'altra" non è concesso all'uomo quel primato, prima biblico e poi cartesiano, che lo prevede "possessore e dominatore del mondo", ma semplice "cooperatore dell'operante natura (operanti naturae homines cooperatores esse possint)". Questa differenza è decisiva perché smaschera quella sotterranea parentela che, al di là delle dispute, lega la tradizione cristiana all'agnosticismo scientifico. L'una e l'altro infatti condividono la persuasione che l'uomo, disponendo dell'anima come vuole la religione o della facoltà razionale come vuole la scienza, è, tra gli enti di natura, l'ente privilegiato che può sottomettere a sé tutte le cose. A questa enfatizzazione cartesiana del soggetto (Ego cogito) preparata dalla tradizione giudaico-cristiana (per la quale l'uomo è immagine di Dio e quindi nel diritto di dominare su tutte le cose), Giordano Bruno contrappone un percorso radicalmente diverso da quello che caratterizzerà per secoli il pensiero europeo. Non il primato dell'uomo, ma il primato degli equilibri sempre instabili e sempre da ricostruire tra soggetto e oggetto, tra uomo e natura. La magia, che non è potere sulla natura, ma scoperta dai vincoli con cui tutte le cose si incatenano, secondo il modello eracliteo dell'"invisibile armonia", è la proposta filosofica di Bruno, antitetica sia alla scienza matematica che si alimenta della progettualità umana, sia alla religione che, se da un lato subordina l'uomo a Dio, non esita a considerarlo, fin dal giorno della sua cacciata dal paradiso terrestre, dominatore di tutte le cose.”

Giordano Bruno (1548–1600) filosofo e scrittore italiano

Umberto Galimberti
la Repubblica

Hermann Hesse photo
William Shakespeare photo

“Il pensiero della morte è come uno specchio, in cui la vita è apparenza, breve come un sospiro. Fidarsene è errore.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Pericle; atto I, scena II
Pericle, il principe di Tiro

Dante Alighieri photo
Dante Alighieri photo
Ralph Waldo Emerson photo
George Orwell photo
George Orwell photo
Louis-ferdinand Céline photo
Cesare Pavese photo
Niccolò Tommaseo photo

“Il riposo a voi sia, non letargo, ma preparazione di nuove forze e pensieri.”

Niccolò Tommaseo (1802–1874) scrittore italiano

Pensieri morali

Jonathan Swift photo

“Se un uomo mi tiene a distanza, la mia consolazione è il fatto che tiene a distanza anche se stesso.”

Jonathan Swift (1667–1745) scrittore e poeta irlandese

da Pensieri su vari argomenti
Pensieri su vari argomenti

Marilyn Monroe photo
Antonio Gramsci photo
Giacomo Leopardi photo
Georg Wilhelm Friedrich Hegel photo
Charles de Foucauld photo

“Sono felice della felicità di colui che amo ed il pensiero della sua immutabile pace calma la mia anima.”

Charles de Foucauld (1858–1916) religioso cattolico francese, esploratore e studioso della cultura Tuareg

Lettere a Mme de Bondy

Marco Aurelio photo
Marco Aurelio photo
Marco Aurelio photo
Marco Aurelio photo
Papa Giovanni Paolo I photo
Gilbert Keith Chesterton photo
Wilhelm Röpke photo
Herbert Hoover photo

“Gran professione quella dell'ingegnere!
Con l'aiuto della scienza ha il fascino di trasformare un pensiero in linee di un progetto per realizzarlo poi in pietra o metallo o energia. Quindi creare lavoro e case per gli uomini elevando il tenore di vita e aggiungendone conforto.
Questo è il grande privilegio dell'ingegnere e anche il grande rischio perché le sue opere, a confronto di quelle di altri uomini e professionisti, sono all'aperto, sotto lo sguardo di tutti.
I suoi atti – passo, passo – sono di dura materia.
L'ingegnere non può seppellire i suoi errori nella tomba come i medici; né può trasformarli in aria sottile o darne colpa ai giudici come gli avvocati. Egli non può coprire i suoi insuccessi con alberi o rampicanti come gli architetti, né, come i politici, riversare gli errori sugli oppositori sperando che la gente dimentichi. L'ingegnere, semplicemente, non può negare quello che ha fatto e viene condannato se l'opera non regge.
D'altra parte, in contrasto con quella dei medici, la sua non è vita in mezzo ai deboli, né la distruzione è il suo scopo, come per i militari, e le contese non sono il suo pane quotidiano come per l'avvocato.
All'ingegnere compete rivestire di vita, conforto e speranza lo scheletro della scienza.
Con il passare degli anni senza dubbio la gente, se mai lo ha saputo, dimentica l'ingegnere che ha costruito. Qualche politico avrà posto il suo nome o quella sarà stata attribuita a qualche promotore che ha fatto uso del denaro altrui.
L'ingegnere, con una soddisfazione che poche professioni conoscono, gode dei benefici senza fine che scaturiscono dai suoi successi: il verdetto dei suoi colleghi è il solo titolo d'onore che egli desidera. (da The Memoirs of Herbert Hoover: Years of Adventure, 1874-1929”

Herbert Hoover (1874–1964) 31º presidente degli Stati Uniti d'America

1951), cap. 11, "The Profession of Engineering"

Alessandro Del Piero photo
Anselm Grün photo

“Per alcuni pensieri è meglio non ammetterli, bensì allontanarli subito.”

Anselm Grün (1945) scrittore tedesco

L'accompagnamento spirituale

Alessandro Baricco photo
Alessandro Baricco photo

“Poi stettero un bel po' in silenzio, ognuno con i suoi pensieri, sembravano una coppia di quelle che si amano da tantissimo tempo e non hanno più bisogno di parlare.”

Mr Gwyn
Mr Gwyn
Variante: Poi stetterò un bel po' in silenzio, ognuno con i suoi pensieri, sembravano una coppia di quelle che si amano da tantissimo tempo e non hanno più bisogno di parlare.

Wallace Stevens photo

“A volte i pensieri sono come delle infezioni, e alcuni diventano vere e proprie epidemie.”

Wallace Stevens (1879–1955) poeta statunitense

Senza fonte

David Foster Wallace photo

“Ho imparato che il mondo degli uomini così com'è oggi è una burocrazia. È una verità ovvia, certo, per quanto ignorarla provochi grandi sofferenze. Ma ho anche scoperto, nell'unico modo in cui un uomo impara sul serio le cose importanti, la vera dote richiesta per fare strada in una burocrazia. Per fare strada sul serio, dico: fai bene, distinguiti, servi. Ho scoperto la chiave. La chiave non è l'efficienza, o la rettitudine, o l'intuizione, o la saggezza. Non è l'astuzia politica, la capacità di relazione, la pura intelligenza, la lealtà, la lungimiranza o una qualsiasi delle qualità che il mondo burocratico chiama virtù e mette alla prova. La chiave è una certa capacità alla base di tutte queste qualità, più o meno come la capacità di respirare e pompare il sangue sta alla base di tutti i pensieri e le azioni. La chiave burocratica alla base di tutto è la capacità di avere a che fare con la noia. Di operare efficacemente in un ambiente che preclude tutto quanto è vitale e umano. Di respirare, per così dire, senz'aria. La chiave è la capacità, innata o acquisita, di trovare l'altra faccia della ripetizione meccanica, dell'inezia, dell'insignificante, del ripetitivo, dell'inutilmente complesso. Essere, in una parola, inannoiabile. Ho conosciuto, tra il 1984 e l'85, due uomini così. È la chiave della vita moderna. Se sei immune alla noia, non c'è letteralmente nulla che tu non possa fare.”

David Foster Wallace (1962–2008) scrittore e saggista statunitense

p. 566-567

Papa Paolo VI photo

“La fede cattolica, non solo non teme questo poderoso confronto della sua umile dottrina con le meravigliose ricchezze del pensiero scientifico moderno, ma lo desidera.”

Papa Paolo VI (1897–1978) 262° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Gloria a Dio e onore a voi uomini artefici della grande impresa

Francesco Saverio Nitti photo