Frasi su sveglia
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Origine: Favola registrata da Tolstoj il 19 luglio 1908 con un fonografo inviatogli in dono da Thomas Edison nello stesso anno, e pubblicata nel 1909 sulla rivista Il faro. Traduzione di Gianfranco Giorgi; citato in Perché sono vegetariano, pp. 16-17.

a Susan Gilbert, novembre-dicembre 1854, 176
Lettere
Variante: Susie – ci vuole poco a dire quanto si è soli – chiunque può farlo, ma portare la solitudine accanto al cuore per settimane, quando dormi, e quando sei sveglia, con sempre qualcosa che ti manca, questo, non tutti riescono a dirlo, e mi sconcerta. Ne dipingerei un ritratto che indurrebbe alle lacrime, se avessi la tela per farlo, e la scena sarebbe la solitudine, e le figure – solitudine – e le luci e le ombre, ciascuna una solitudine. Potrei riempire una stanza con paesaggi così solitari, la gente si fermerebbe là a piangere; poi andrebbe di fretta a casa, per ritrovare una persona amata. (a Susan Gilbert, novembre-dicembre 1854, 176

Origine: Citato in Aldo Cazzullo, La movida e i polizziotti. Torino ora somiglia all'Italia, Corriere della Sera, 25 giugno 2017, p. 29.

“Amore è stare sveglio tutta la notte con un bambino ammalato. O con un adulto molto in salute.”

“L'uomo è due uomini; l'uno è sveglio nel buio, l'altro è addormentato nella luce.”
Sabbia e spuma

Origine: La tentazione della silenziosa Veronika, p. 273

“Perché adesso che dormo credo di sognare di essere sveglio.”
La vita è sogno, Edizione sconosciuta

“Cos'è la poesia?
Non è la realtà, ma più della realtà… Non è un sogno, ma sognare da svegli…”
Dialogo fra il poeta e la figlia
Il sogno

“Un filosofo è uno tanto sveglio da trovarsi un lavoro in cui non bisogna sollevare pesi.”
Serie del Mondo Disco, 14. Tartarughe Divine (1992)

“Vi è nella giovinezza un ardore, un bisogno di entusiasmo che al minimo tocco si sveglia.”
Il nababbo

“Quando mi sveglierò dall'essere sveglio?”
da 'Una sola moltitudine a cura di Antonio Tabucchi con la collaborazione di M.J. de Lancastre, Adelphi, Milano 1979, vol. I, p. 43
Il poeta è un fingitore

“Mai starsene svegli la notte a rivolgersi domande a cui non si sa rispondere.”
Peanuts, Charlie Brown

“La determinazione è la sveglia del volere umano.”
Come migliorare il proprio stato mentale, fisico, finanziario

5 gennaio 1863, pp. 213-214

Variante: A me m'ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran. Non c'è una ragione. Perché proprio in quell'istante? Non si sa. Fran. Cos'è che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C'ha un'anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un'ora, un minuto, un istante, è quello, fran. O lo sapevano già dall'inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto tra sette anni, per me va bene, okay allora intesi per il 13 maggio, okay, verso le sei, facciamo sei meno un quarto, d'accordo, allora buonanotte, 'notte. Sette anni dopo, 13 maggio, sei meno un quarto, fran.
Non si capisce. È una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto. Quando cade un quadro. Quando ti svegli un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale e leggi che è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio. Quando, in mezzo all'Oceano, Novecento alzò lo sguardo dal piatto e mi disse: ""A New York, fra tre giorni, io scenderò da questa nave"". Ci rimasi secco. Fran.
Origine: Novecento, pp. 44-45
Galatea
Senza fonte, Citazioni da Mai dire Gol
citato in Marilyn, p. 149
“Ciò che un amante sospetta, un uomo sveglio lo sogna!”
Amans quod suspicatur, vigilans somniat.
Sententiae
da Dio non guarda l'orologio, Mondadori, pag. 80-81
Origine: Creature, p. 4

Origine: Il libro dei segreti, I segreti della trasformazione (vol. II), p. 21

Origine: Il libro dei segreti, I segreti della trasformazione (vol. II), p. 288
Parte terza, libro I, cap. XV, p. 850

Origine: Dall'intervista video nel programma Victor Victoria, visibile su la7.it http://www.la7.it/victoria/pvideo-stream?id=i65692, 4 marzo 2010.
Origine: In pasto ai leoni, p. 210

Origine: Citato in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/07/26/107326-citazioni_bordo_campo_giugno.shtml, Ubitennis.com, giugno 2008.

J.R. Isidore; 1986, p. 63
Ma gli androidi sognano pecore elettriche?
Origine: Tradotto come "palta" nelle edizioni Fanucci.

Origine: Cinema è sogno, p. 303

“Dopo otto storie cosi potrei star tranquilla, però, mi sento che qui qualcosa si sveglia.”
da 8 storie
7752
“Dove non è spirito che svegli la vita in qualsivoglia cosa, è morte.”
Origine: Lettera a Monsignor Carlemanuele Muzzarelli, p. XI

“Certe notti sei sveglio o non sarai sveglio mai…”
da Certe notti, n. 7
Il progresso tecnologico fa "boink"
C'è qualcosa che sbava sotto il letto
Il cristiano: nuova creatura
Storia dell'universo in comode dispense settimanali

da Certe nonne, n. 5, parodia di Certe notti di Ligabue
La mucca non è una vacca
“Ogni volta che faccio l'amore dopo un po' mi sveglio.”
Senza fonte
“Io la mattina appena mi sveglio per principio mi faccio due ore di sonno.”
Senza fonte

29 ottobre 1997
Corriere della Sera, La stanza di Montanelli – rubrica

5 maggio 1999
Corriere della Sera, La stanza di Montanelli – rubrica

Origine: Citato in Riccardo Romani, Macché ritiro, Jordan è sempre una macchina da canestri https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2002/marzo/31/Macche_ritiro_Jordan_sempre_una_co_0_02033110826.shtml, Corriere della Sera, 31 marzo 2002.

esclamò. «Dev'essere una sorpresa dei mio Mumino».
Il cappello del Gran Bau
Delio Cantimori, Conversando di storia, Bari, Laterza, 1967, p. 117
Origine: Il manuale della Playgirl, p. 86

Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 3, Come si può conoscere il mondo, p. 58

da Tu, forse non essenzialmente tu, n. 1
Ingresso libero