Frasi sui libri
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“I morti sono morti e non rompono i coglioni a nessuno. Vanno lasciati in pace e vanno rispettati, fossero anche i nemici ed i rivali più acerrimi che uno possa avere. Perché i morti hanno mogli, figli e nipoti e dar loro una seconda atroce sofferenza, oltre quella che hanno già patito, è disumano. W la rivalità…. W lo sfottò….. W il campanilismo….. W la sportività…. W la vita nella pienezza dei suoi sentimenti, alcuni nobili, altri magari un po' meno. Ma quando si scrivono frasi indecorose o inopportuni striscioni, probabilmente senza piena consapevolezza, si è più morti dei morti. Mi provoca ribrezzo e rabbia sentire torturare ancor oggi i nostri 39 angeli dell'Heysel: non macchiamoci delle stesse colpe. Siamo uomini. Dobbiamo distinguerci se vogliamo seminare qualcosa di duraturo e costruttivo per l'umanità che arranca. Non accontentiamoci d'essere mediocri e vili solo per rifarci di uno sgarbo subito.”

Gianluigi Buffon (1978) calciatore italiano

Origine: Da un post https://www.facebook.com/GianluigiBuffon/posts/1317277295027611 su Facebook.com, 4 maggio 2017.
Origine: Riferito ad alcuni atti vandalici e a scritte infamanti sulla strada che conduce alla basilica di Superga. Torino, atti vandalici a Superga: scritte offensive contro il Grande Torino http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Torino/03-05-2017/torino-superga-vittima-atti-vandalici-scritte-offensive-contro-grande-torino-20027990869.shtml e Juve, Buffon ai vandali di Superga: "Siete più morti dei morti" http://www.gazzetta.it/Calcio/Champions-League/Juventus/04-05-2017/juve-buffon-superga-torino-20057806707.shtml, Gazzetta.it.

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“Così tanti libri, così poco tempo.”

Frank Zappa (1940–1993) chitarrista, compositore e arrangiatore statunitense

Origine: citazione frank zappa

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“Sono lieta che ci siano i Libri. Sono migliori del Cielo perché quello è ineluttabile mentre di questi si può fare a meno.”

Emily Dickinson (1830–1886) scrittrice e poetessa inglese

a F. B. Sanborn, 1873 circa, 402
Lettere

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“Equilibrio, questo è il segreto. Moderato estremismo.”

Edward Abbey (1927–1989) scrittore

Origine: Da Bedrock and Paradox.

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“Io non scrivo mai il mio nome sui libri che compro se non dopo di averli letti, perché allora soltanto posso dirli miei.”

Carlo Dossi (1849–1910) scrittore, politico e diplomatico italiano

n. 2334

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“Vorrei avere nella mia casa: una donna ragionevole, un gatto che passi tra i libri, degli amici in ogni stagione senza i quali non posso vivere.”

Guillaume Apollinaire (1880–1918) poeta, scrittore e critico d'arte francese

da Le bestiaire ou Cortege d'Orphée

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“Lionello: Affé mia, avete perduto la ferula, perché lo «spettegolatoio» pubblico è già occupato!
Barrildo: Come vi è andata a Salamanca?
Lionello: Storia lunga da raccontare.
Barrildo: Sarete diventato un Bartolo!
Lionello: Nemmeno un barbiere! Come vi dicevo, è cosa ben nota in questa facoltà quello che vi riferisco.
Barrildo: Mi sembra che abbiate tratto molto profitto dagli studi.
Lionello: Ho cercato di imparare quello che più importa.
Barrildo: Da quando escono tanti libri per le stampe, non c'è nessuno che non presuma di saper tutto.
Lionello: È appunto per questo, a mio parere, si sa ancor meno, poiché l'eccesso di nozioni genera confusione e risolve in vana schiuma i tentativi di sapere, sicché persino chi è più avvezzo a leggere si sente confondere a vedere tante pagine stampate. Io certamente non nego che l'arte della stampa abbia permesso a mille ingegni di distinguersi dalla massa dei ciarloni, e che custodisce quasi in luogo sacro le sue opere, poesie al riparo dalle offese del tempo, il quale poi le distribuisce e le classifica. Questa invenzione si deve a Gutemberg, um famoso tedesco di Magonza, la cui fama supera ogni altro valore. Tuttavia molti che ebbero idee degne di considerazione, le persero proprio per aver dato alle stampe le loro opere, senza contare che molti stamparono sciocchezze dandosi arie di sapienti, mentre altri, vittime di bassa invidia, scrissero indegne insulsaggini e le mandarono in giro per il mondo, stampate, sotto il nome di coloro che essi odiavano.
Barrildo: Non sono di codesta opinione.
Lionello: È fatale che l'ignorante si vendichi del letterato.
Barrildo: La stampa è una cosa molto importante, Lionello!
Lionello: Il mondo è rimasto per molti secoli privo di essa! Né vediamo nel secolo presente personalità eccelse come quelle di un san Gerolamo o di un sant'Agostino…
Barrildo: Lasciamo codesto discorso, e accomodatevi, ché mi parete stanco.”

Atto II, scena II, p. 30-31.
Fuenteovejuna

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“E poi c'erano i libri. Goodie Whemper era stata una specie di topo di biblioteca fra le streghe. Ce n'erano più di dieci.”

Terry Pratchett (1948–2015) scrittore e glottoteta britannico

Serie del Mondo Disco, 13. Streghe di una notte di mezza estate (1992)

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“Fra i vecchi libri, rari sono quelli che, in mezzo all'incomprensibile e al troppo comprensibile, hanno conservato un contenuto vivo.”

Karl Kraus (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista austriaco

Detti e contraddetti

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“La carne è triste, ahimè! e ho letto tutti i libri.”

Stéphane Mallarmé (1842–1898) poeta, scrittore e drammaturgo francese

da Tutte le poesie, a cura di Massimo Grillandi, Newton e Compton, Roma 1990

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“Da quando si è messo in piedi sugli arti posteriori, l'uomo non sa più riacquistare l'equilibrio.”

Stanisław Jerzy Lec (1909–1966) scrittore, poeta e aforista polacco

Pensieri spettinati

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“E poi, a poco a poco, i romanzi cederanno il passo ai diari, alle autobiografie: libri avvincenti, purché chi li scrive sappia scegliere, fra ciò che egli chiama le sue esperienze, quella che davvero è esperienza, e il modo per raccontare veramente la verità.”

Ralph Waldo Emerson (1803–1882) filosofo, scrittore e saggista statunitense

Origine: Citato in epigrafe a Henry Miller, Tropico del Cancro, traduzione di Luciano Bianciardi, Feltrinelli, 1987.

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“È un uomo civilizzato colui che dà una risposta seria ad una domanda seria. Di per sé la civiltà non è altro che un sano equilibrio di valori.”

Ezra Pound (1885–1972) poeta, saggista e traduttore statunitense

Aforismi e detti memorabili

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“Là dove si bruciano i libri si finisce per bruciare anche gli uomini.”

Heinrich Heine (1797–1856) poeta tedesco

dall'Almansor, v. 243f

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“I libri pensano per me.”

Charles Lamb (1775–1834) scrittore, poeta e drammaturgo inglese

da Ultimi saggi di Elia

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“I libri migliori sono proprio quelli che dicono quel che già sappiamo.”

George Orwell (1903–1950) scrittore britannico

Origine: Citato in Ciro Pisaturo, Appunti di psicomotricità: la pratica psicomotoria nella clinica neuropsichiatrica dell'età evolutiva, Piccin, Padova, 1996, p. 315.

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“Tutti i libri storici che non contengono menzogne sono mortalmente noiosi.”

Anatole France (1844–1924) scrittore francese

Origine: Da Il delitto di Sylvestre Bonnard.

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“Lettori miei, era opinione del reverendo Lorenzo Sterne, parroco in Inghilterra, che un sorriso possa aggiungere un filo alla trama brevissima della vita, ma pare che egli inoltre sapesse che ogni lacrima insegna a' mortali una verità. Poiché assumendo il nome di Yorick, antico buffone tragico, volle con parecchi scritti, e singolarmente in questo libricciuolo, insegnarci a conoscere gli altri in noi stessi, e a sospirare ad un tempo e a sorridere meno orgogliosamente su le debolezze del prossimo. Però io lo aveva, or son più anni, tradotto per me: ed oggi io credo d'essere una volta profittato delle sue lezioni, l'ho ritradotto, quanto meno letteralmente e quanto meno arbitrariamente ho saputo, per voi.
Ma e voi, lettori, avvertite che l'autore era d'animo libero, e spirito bizzarro, ed argutissimo ingegno, segnatamente contro la vanità dei potenti, l'ipocrisia degli ecclesiastici e la servilità magistrale degli uomini letterati; pendeva anche all'amore e alla voluttà; ma voleva ad ogni parere, ed era forse, uomo dabbene e compassionevole seguace sincero dell'Evangelo, ch'egli interpretava a' fedeli. Quindi ci deride acremente, e insieme sorride con indulgente servilità; e gli occhi suoi scintillano di desiderio, par che si chinino vergognosi; e nel brio della gioia, sospira; e, mentre le sue immaginazioni prorompono tutte ad un tempo discordi e inquietissime, accendendo più che non dicono, ed usurpando frasi, voci ed ortografia, egli sa nondimeno ordinarle con l'apparente semplicità di certo stile apostolico e riposato.”

Laurence Sterne (1713–1768) scrittore britannico

Ugo Foscolo

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“La satira è una sorta di specchio dove chi guarda scopre la faccia di tutti tranne la propria.”

Jonathan Swift (1667–1745) scrittore e poeta irlandese

Origine: Da Battaglia dei libri.

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“C'è chi stima i libri dal loro peso, quasi che si scrivesse per fare esercizio di braccia più che di ingegno.”

Baltasar Gracián (1601–1658) gesuita, scrittore e filosofo spagnolo

da Badare più all'intensità che all'estensione, p. 45
Oracolo manuale e arte di prudenza

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“I libri servono per sedercisi sopra. Saranno venti anni che non ne leggo uno… La mia ignoranza è la mia cultura.”

Oliviero Toscani (1942) pubblicitario, fotografo

Origine: Citato in Beniamino Placido, Il vangelo secondo Toscani, la Repubblica, 23 gennaio 1994, p. 31.