Frasi su cura
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“La questione reale è se sia giusto e opportuno che metà della razza umana attraversi la vita in uno stato di subordinazione forzata nei confronti dell'altra metà; se lo stato migliore della società umana sia quello di essere divisa in due parti, una di individui dotati di volontà e di un'esistenza indipendente, l'altra di umili compagne di questi, ciascuna attaccata a uno di essi allo scopo di crescere i suoi figli e rendere la sua casa piacevole per lui. Se questo è il ruolo assegnato alle donne, non è che una forma di gentilezza istruirle per esso e far loro credere che la più grande fortuna che possa loro capitare sia quella di essere scelte da un uomo per questo scopo e che ogni altra carriera che il mondo giudica felice e onorevole sia loro preclusa dalla legge, non delle istituzioni sociali, dalla natura e dal destino. Tuttavia, quando chiediamo perché l'esistenza di metà della specie dovrebbe essere meramente ancillare rispetto a quella dell'altra, perché ogni donna dovrebbe essere una mera appendice di un uomo, non autorizzata ad avere interessi propri in modo che nulla possa compete nella sua mente, con gli interessi e i piaceri di lui, l'unica ragione che ci può essere fornita è che agli uomini piace così. È gradevole per loro che essi vivano per se stessi e le donne per loro: ed essi sono riusciti per molto tempo a far sì che le loro sottoposte considerassero le qualità e la condotta che sono piacevoli per chi le governa le loro virtù appropriate.”

Harriet Taylor Mill (1807–1858) filosofa inglese

da The Enfranchisement of Women, 1851; traduzione di M. Reichlin in Sull'eguaglianza e l'emancipazione femminile, a cura di N. Urbinati, Einaudi, Torino, 2001, p. 52

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“Prenditi tutto il tempo, ma non lasciare che il tempo si prenda tutto.”

Massimo Gramellini (1960) giornalista e scrittore italiano

libro Avrò cura di te

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“Cara sorella mia, oggi il Vesuvio fuma parecchio, accidenti a tutto spiano.”

Wolfgang Amadeus Mozart (1756–1791) compositore, pianista, organista e violinista austriaco

Origine: Dalla Lettera alla sorella del 5 giugno 1770, in Lettere, a cura di E. Ranucci.

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“Mio Dio, abbiate ancora un po' di pazienza. Si prenderanno dei provvedimenti. D'altronde si parla di voi per la croce.”

Hector Berlioz (1803–1869) compositore francese

citato in Memorie a cura di Olga Visentini, Edizioni Studio Tesi, 1989

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“Come l'uomo singolo, così un'epoca intera può compiere grandi progressi nella conoscenza del vero, e rimanere invece molto indietro nella volontà del bene.”

Johann Heinrich Pestalozzi (1746–1827) pedagogista svizzero

citato in Friedrich Wilhelm Foerster, Scuola e carattere (Schule Und Carakter), traduzione di Valentino Giacomuzzi, a cura di Aldo Agazzi, Società Editrica "La scuola", Brescia 1961

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“L'Arte è fatta per turbare, la Scienza rassicura.”

Georges Braque (1882–1963) pittore e scultore francese

da Il giorno e la notte, a cura di M. Revol Cappelletti, Robin Edizioni, 2002

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“La bellezza ci è connaturale; perciò il nostro sobbalzo di gioia quando la riconosciamo.”

Ugo Bernasconi (1874–1960) pittore, scrittore e aforista italiano

da Pensieri ai pittori

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“La passione dell'animo caccia via la lussuria.”

Leonardo Da Vinci (1452–1519) pittore, ingegnere e scienziato italiano

Origine: Dal Codice Atlantico, 358 va, 994 v, in Scritti letterari, a cura di Augusto Marinoni, Rizzoli, 1974.

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“Quando […] ci rivolgiamo l'uno all'altro per chiedere consiglio, riduciamo il numero dei nostri nemici.”

Khalil Gibran (1883–1931) poeta, pittore e filosofo libanese

da Le parole dell'amicizia, a cura di Isabella Farinelli, Paoline

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“Ai fini di una vera cultura, un'educazione esclusivamente scientifica ha quanto meno lo stesso valore di un'educazione esclusivamente letteraria.”

Thomas Henry Huxley (1825–1895) biologo e filosofo inglese

Origine: Da Science and Education, p. 141; citato in William Boyd, Storia dell'educazione occidentale (The History of western education), a cura di Trieste Valdi, Armando Editore, Roma, 1966.

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“Chi ha un forte senso individualistico deve riconoscere che la vita è una lotta tra sacrificio e fierezza, tra il riconoscimento sociale e la salvezza della personalità.”

Hermann Hesse (1877–1962) scrittore, poeta e aforista tedesco

da Letture da un minuto, a cura di Volker Michels, traduzione di Maria Teresa Giannelli, Rizzoli, 1983
Letture da un minuto

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“Destino e carattere sono due nomi del medesimo concetto.”

Hermann Hesse (1877–1962) scrittore, poeta e aforista tedesco

Origine: Da La cura, traduzione di Italo Alighiero Chiusano, Adelphi, Milano, 1979. ISBN 88-459-0346-X

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“Fielding è capace di descrivere un cavallo o un asino ma non ci è mai riuscito con un mulo.”

Samuel Johnson (1709–1784) critico letterario, poeta e saggista britannico

da Johnson Miscellanies, a cura di George Birkbeck Norman Hill, I, pp. 273-4
Origine: Citato in Ian Watt, Le origini del romanzo borghese (The Rise Of The Novel), traduzione di Luigi Del Grosso Destrieri, Bompiani, Milano, 1985.

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“Prima diventare capace d'amore, poi imparare che spirito e corpo sono una cosa sola.”

Hugo Von Hofmannsthal (1874–1929) scrittore, drammaturgo e librettista austriaco

da Andrea o I ricongiunti, a cura di Gabriella Bemporad, Adelphi

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“Gli uomini veramente di profondo senso religioso non si scandalizzano mai. Insomma, non credo che Cristo si scandalizzasse mai… […] Anzi non si è mai scandalizzato. Si scandalizzavano i farisei.”

Alberto Moravia (1907–1990) scrittore italiano

Origine: Dal film-documentario Comizi d'amore (1964) di Pier Paolo Pasolini; citato in Pier Paolo Pasolini, Per il cinema, a cura di Walter Siti e Franco Zabagli, Mondadori, Milano.

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“Le esperienze che contano sono spesso quelle che non avremmo mai voluto fare, non quelle che decidiamo noi di fare.”

Alberto Moravia (1907–1990) scrittore italiano

Variante: Le esperienze che contano sono spesso quelle che non avremmo mai voluto fare, non quelle che decidiamo noi di fare.
ALBERTO MORAVIA (1907-1990)
Origine: Da Breve autobiografia letteraria, in Opere 1927-1947, a cura di G. Pampaloni, Bompiani, Milano, 1986.

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“L'umorismo è un fenomeno di sdoppiamento nell'atto della concezione; è come un'erma bifronte, che ride per una faccia del pianto della faccia opposta.”

Luigi Pirandello (1867–1936) drammaturgo, scrittore e poeta italiano premio Nobel per la Letteratura nel 1934

da Un critico fantastico, in L'umorismo e altri saggi, a cura di Enrico Ghidetti, Giunti, Firenze, 1994
Citazioni di Jacopo marino

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“García: Che cosa significa amare, Lucindo, se non ostinarsi pervicacemente?
Lucindo: Codesta è la migliore definizione dell'amore!
García: Il credere alle parole di una donna mi ha gettato in tanta confusione.
Lucindo: Chi ripone fiducia in una donna, ara nel vento e semina nel mare!
García: La fragile natura loro può scagionarle. Scrive un antico greco che un giorno si spezzò la prima corda della cetra di Apollo, e allora la corda stessa salì in cielo a lamentarsi del dio. «Chiedo giustizia a voi, giudici sommi, – disse al trono d'avorio, – giacché essendo io la più sottile sono quella che Apollo fa vibrare più spesso! Io sono debole ed egli non si stancaa di solleticarmi, mentre tocca molto meno spesso il bordone, che è ben più forte di me. Quindi Apollo non deve lagnarsi se talora mi spezzo mentre egli sta accompagnando il suo canto, giacché vengo costretta da lui a vibrare tante volte!» Con questo bel paragone lo scrittore vuol dire che quella corda così sottile e delicata che è la donna, l'uomo la carica di tanto onore, fiducia, amore, verità, piacere, cura, lealtà. verecondia, valore e patrimonio, che non è strano che talora, a furia di usarla, la perda, e spezzata in più parti gli sembra impazzita.
Lucindo: Quella corda parlò sottilmente, non per nulla era sottile e strumento nelle mani di Apollo! E da parte sua Seneca, che fra i pagani fu il più degno d'approvazione, affermò che la natura operò sapientemente negando potere e forza fisica alla donna, giacché se avesse anche quella non si potrebbe vivere!”

Lope De Vega (1562–1635) poeta, drammaturgo

Atto III, Scena Prima
San Giacomo il Verde

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“Molti di coloro che sono perseguitati perdono la facoltà di riconoscere i propri difetti.”

Bertolt Brecht (1898–1956) drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco

Origine: Citato in Pier Paolo Pasolini, Il caos. L'«orrendo universo» del consumo e del potere, a cura di Gian Carlo Ferretti, Editori Riuniti, Roma 1998, 20 settembre 1969.

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“Anche il bello deve morire.”

Friedrich Schiller (1759–1805) poeta, filosofo e drammaturgo tedesco

da Nenia, in Poesie filosofiche, a cura di Giovanna Pinna, Feltrinelli, 2005

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“Sospetto che Papini sia stato immeritatamente dimenticato.”

Jorge Luis Borges (1899–1986) scrittore, saggista, poeta, filosofo e traduttore argentino

Origine: Dalla prefazione a Giovanni Papini, Lo specchio che fugge, a cura di J. L. Borges, Franco Maria Ricci, Parma-Milano, 1975.

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“Al poeta impeccabile | al perfetto mago delle lettere francesi | al mio carissimo e veneratissimo Maestro e Amico | Théophile Gautier | con la più profonda umiltà | dedico | questi fiori malsani.”

Charles Baudelaire (1821–1867) poeta francese

dedica de I fiori del male; citato in prefazione a Théophile Gautier, Il romanzo della mummia, cura e traduzione di Laura Aga-Rossi, BEN, 1995

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“La carne è triste, ahimè! e ho letto tutti i libri.”

Stéphane Mallarmé (1842–1898) poeta, scrittore e drammaturgo francese

da Tutte le poesie, a cura di Massimo Grillandi, Newton e Compton, Roma 1990

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“La morte non conta un cazzo quando ti serve un posto per dormire.”

Charles Bukowski (1920–1994) poeta e scrittore statunitense

Origine: Da Il momento della verità, in Poesie (1955–1973), a cura di Vincenzo Mantovani, Mondadori, Milano.

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“I saggi non sono curiosi.”

Anatole France (1844–1924) scrittore francese

Origine: Citato in Sigmund Freud, Aforismi e pensieri, a cura di Massimo Baldini, Newton Compton, Roma, 1994.

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“In questa lunga digressione infatti nella quale mi sono lasciato trascinare accidentalmente, come in tutte le mie digressioni (a eccezione di una sola) c'è un colpo da maestro di abilità digressiva, il cui merito temo sia sempre sfuggito al lettore,--non per mancanza di acume da parte sua,—ma perché si tratta di una perfezione che di rado si cerca, o in verità ci si aspetta, in una digressione;---e precisamente di questa: Che sebbene nelle mie digressioni giochi sempre lealmente, come potete notare,—e mi allontani da quello di cui tratto, di tanto e tanto spesso quanto qualsiasi altro scrittore in Gran Bretagna, purtuttavia è sempre mia cura badare che le cose siano sistemate in modo, da non lasciare fermo in mia assenza il congegno principale. […]
Grazie a questo marchingegno il macchinario della mia opera costituisce una specie a parte; due movimenti contrari vi sono stati indotti, e conciliati, che si riteneva fossero inconciliabili fra loro. In una parola, la mia opera è digressiva, e progressiva,—a un tempo. […]
Le digressioni, inconfutabilmente, sono la luce del sole;——sono la vita, l'anima della lettura;---eliminatele da questo libro, per esempio,--tanto varrebbe che eliminaste con esse il libro stesso;—un freddo eterno inverno regnerebbe in ogni pagina; restituitele allo scrittore;----e si fa avanti baldanzoso come uno sposo;—augura Salute a tutti; riporta la varietà, e impedisce all'appetito di languire.
Tutta l'abilità consiste nel manipolarle e cucinarle a dovere, perché non siano solo a vantaggio del lettore, ma anche dell'autore, la cui difficile situazione, a questo proposito, è davvero da compatire: Se, infatti, incomincia una digressione,---da quel momento, a quanto posso notare, tutta la sua opera se ne sta ferma come un ciocco;—e se procede con l'opera principale,----è bell'e finita la digressione.
——È uno sporco lavoro.—Per il qual motivo, fin dall'inizio di questa, come vedete, ho costruito l'opera principale e le sue parti avventizie con tali intersezioni, e ho così intersecato e attorcigliato i movimenti digressivo e progressivo, una ruota dentro l'altra, che tutto l'ingranaggio ha continuato, in genere, a funzionare;---e per di più, continuerà a funzionare per i prossimi quarant'anni, se piacerà alla fonte della salute di concedermi tanto a lungo la benedizione della vita e del buonumore.”

vol. I, cap. XXII; 1982, p. 69
Vita e opinioni di Tristram Shandy

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“Forse ai nostri giorni l'obiettivo non è quello di scoprire che cosa siamo, ma di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire quello che potremmo essere.”

Michel Foucault (1926–1984) sociologo, filosofo e psicologo francese

da Perché studiare il potere: la questione del soggetto, traduzione di Roberto Cagliero, revisione di Marcella Pogatschnig, in Poteri e strategie, a cura di P. Dalla Vigna, Mimesis Edizioni, 1994

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“Il potere, lungi dall'impedire il sapere, lo produce. Se si è potuto costituire un sapere sul corpo, è stato attraverso un insieme di discipline militari e scolastiche. È solo a partire da un potere sul corpo che un sapere fisiologico, organico era possibile.”

Michel Foucault (1926–1984) sociologo, filosofo e psicologo francese

da Potere-corpo, in Microfisica del potere: interventi politici, a cura di Alessandro Fontana, Pasquale Pasquino, traduzione di Giovanna Procacci, Einaudi, 1982<sup>4</sup>

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“Sono un artificiere. Fabbrico qualcosa che alla fin fine serve a un assedio, a una guerra, a una distruzione. Io non sono per la distruzione, ma sono a favore del fatto che si possa passare, che si possa avanzare, che si possano abbattere i muri.”

Michel Foucault (1926–1984) sociologo, filosofo e psicologo francese

da «Io sono un artificiere», giugno 1975, in Conversazioni. Interviste di Roger-Pol Droit, a cura di Fabio Polidori, Mimesis Edizioni, 2007

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“Non è questa la più bella e piccola cosa che voi avete mai visto? Più di un anno fa ho tenuto questa cintura alta nell'aria dopo aver lottato la prima volta per essa contro Samoa Joe, in Dayton, in Ohio, proclamando questa cintura la cosa più importante per me. Adesso, nelle mie mani, in questo giorno 6/18/05 [ 18 giugno 2005], QUESTA diventa la più importante cintura del mondo! Questa cintura nelle mani di qualsiasi altro uomo è solo una cintura, ma nelle mie mani diventa il potere. Come anche questo microfono, che nelle mani di qualsiasi altro dei ragazzi dietro di me è solo un microfono, ma nelle mani di un uomo pericoloso come me diviene una pipe-bomb [nel senso di qualcosa di shockante, impressionante, sconvolgente]. Queste parole che ho pronunciato, dette da qualcuno altro, sono solo parole messe approssimativamente insieme per formare frasi. Quello che dico è ciò che voglio far intendere, e quello che voglio far intendere è ciò che dico, e le parole diventano automaticamente antifone [ dei versetti che precedono un salmo; nel senso di qualcosa di rilevante, di una certa importanza]! Guardate, se posso permettermelo, questo è il momento di una piccola storia. C'era una volta un vecchio uomo che tornava a casa da lavoro. Stava camminando nella neve e inciampò su un serpente immobilizzato nel ghiaccio. Prese quel serpente, lo portò a casa, si prese cura di lui, lo fece scongelare e lo curò per farlo tornare di nuovo in forma. Ed appena quel serpente tornò a stare abbastanza bene, morse il vecchio uomo. E come i vecchi uomini giaciono mentre stanno morendo, lui chiese al serpente, "Perché? Io mi sono preso cura di te. Io ti ho amato. Io ho salvato la tua vita." Il serpente lo guardò diritto negli occhi e gli disse, "Sei un vecchio uomo stupido. Io sono un serpente." La più grande cosa che il diavolo ha mai fatto è far credere alle persone che non esiste… e voi lo state guardando proprio adesso! IO SONO IL DIAVOLO IN PERSONA! E tutte le persone stupide e senza testa sono cadute per questo! Tutti voi credete nello stesso finto supereroe che è Ricky 'The Dragon' Steamboat, visto anni fa rispetto ad oggi. No, vedete, voi non sapete niente. Voi mi avete seguito e ve la siete bevuta completamente, tutti voi lo avete fatto, ed io non sono arrabbiato con voi… sono dispiaciuto per voi. Questo appartiene a me! Tutto quello che vedete qui appartiene a me, ed ho fatto quello che dovevo fare per avere le mie mani su questo. Oggi io sono il più GRANDE WRESTLER PROFESSIONISTA vivente della Terra! Questo è il mio palcoscenico, questo è il mio teatro, voi siete i miei burattini! Quando ho manovrato le corde delle marionette, alterando le vostre emozioni, giocando con esse, onestamente mi ha fatto piacere. Io odio tutti, detesto ogni singola persona tra voi e non mi fermerò… Io non mi fermerò finché non proverò che sono migliore di voi, migliore di Low Ki, migliore di AJ Styles! Io sono migliore di Samoa Joe. Signori e signore, il campione è qui! Voi non dovete amarlo, ma fareste meglio ad accettarlo. Perché io sto prendendo questo con me [la cintura di campione della ROH], e non c'è nessuna persona nello spogliatoio che può fermarmi!”

Phil Brooks (1978) wrestler statunitense

Promo tenuto durante Death Before Dishonor III, il 18 giugno 2005, dopo aver sconfitto Austin Aries per il ROH World Championship. Questo promo rappresenta il suo turn heel. Direttamente dopo questo, Christopher Daniels ha fatto la sua prima apparizione in ROH dopo oltre un anno per sfidarlo per il titolo. Questo promo fa riferimento a una vecchia parabola, dove un animale compie un gesto di gentilezza verso un altro animale velenoso che in seguito lo avvelenerà: il gesto è dovuto alla natura stessa di chi ha compiuto l'azione

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“Nel segreto della cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no.”

Giovannino Guareschi (1908–1968) scrittore italiano

Manifesto elettorale 1948, da Mondo Candido 1946-1948, a cura di C. e A. Guareschi, Rizzoli, pag. 417

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“Mentre giace supino, | Vede assai lungi il cielo; | Sente, fra stelo e stelo, | La terra assai vicino.”

Arturo Graf (1848–1913) poeta, aforista e critico letterario italiano

da Sull'erba, in Poesie, Edizioni Giovanni Chiantore, Torino, in Libro di poesie, a cura di Rosa Fumagalli, G. B. Paravia, Torino, 1937

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“Le teorie generali e il nulla sono, presso a poco, la stessa cosa.”

Ferdinando Galiani (1728–1787) economista

da Sentenze e motti di spirito, a cura di Marco Catucci, Salerno, 1991

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“Il metodo della scienza è razionale: è il migliore che abbiamo. Perciò è razionale accettare i suoi risultati; ma non nel senso di confidare ciecamente in essi: non sappiamo mai in anticipo dove potremmo essere piantati in asso.”

Karl Raimund Popper (1902–1994) filosofo austriaco

da Poscritto alla logica della scoperta scientifica, a cura di Alberto Arosi, W.W. Bartley e Roberto Festa, traduzione di Margherita Mancini e Sabrina Benzi, Il Saggiatore

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“La storia dell'evoluzione suggerisce che l'universo non abbia mai smesso di essere creativo o «inventivo.»”

Karl Raimund Popper (1902–1994) filosofo austriaco

da Karl Popper, John C. Eccles, L'io e il suo cervello, a cura di Barbara Continenza, traduzione di Giuseppe Mininni, Armando Editore, 2001

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“Se un lettore coscienzioso trova che un passaggio è oscuro, questo deve essere riscritto.”

Karl Raimund Popper (1902–1994) filosofo austriaco

da La ricerca non ha fine, traduzione e cura di Dario Antiseri, Armando Editore, 1997