Frasi su filo

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema filo, vita, essere, grande.

Frasi su filo

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“Nessun filo spinato potrà rallentare il vento, non tutto quel che brucia si consuma.”

Jovanotti (1966) cantautore, rapper e disc jockey italiano

da Mezzogiorno, n. 2
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“Un sorriso può aggiungere un filo alla trama brevissima della vita.”

dall'epistola dedicatoria
Vita e opinioni di Tristram Shandy

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“Ho raggiunto ciò che i dottori chiamano la Fine della Strada, e non durerò a lungo. Ma sapere che voi fate quello che fate, pensare che voi sarete qui quando io non ci sarò più, mi aiuta parecchio a esercitare quel dovere contro il nemico. A non dargli pace finché avrò un filo di fiato.”

Oriana Fallaci (1929–2006) scrittrice italiana

Origine: Dal discorso http://www.lisistrata.com/newlisistrata2007/013Fallaci11Annetayloraward.htm tenuto il 28 novembre 2005 in occasione della consegna dell'Annie Taylor Award e riportato in Libero, 1 dicembre 2005.

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“Per ordine del Podestà sono proibiti tutti i ragionamenti. Berardo provvide ad affiggere il cartello, in alto, sulla facciata. La sua condiscendenza ci sbalordiva assai. Ma poi Berardo disse: "Quello che il Podestà ordina da oggi, io l'ho sempre ripetuto. Coi padroni non si ragiona, questa è la mia regola. Tutti i guai dei cafoni vengono dai ragionamenti. Il cafone è un asino che ragiona. Perciò la nostra vita è cento volte peggiore di quella degli asini veri, che non ragionano. L'asino irragionevole porta 70 chili di peso, oltre non ne porta. L'asino irragionevole ha bisogno di una certa quantità di paglia. Tu non puoi ottenere da lui quello che ottieni dalla vacca, o dalla capra, o dal cavallo. Nessun ragionamento lo convince. Nessun discorso lo muove. Lui non ti capisce, o finge di non capire. Ma il cafone invece, ragiona. Il cafone può essere persuaso. Può essere persuaso a digiunare. Può essere persuaso a dar la vita per il suo padrone. Può essere persuaso ad andare in guerra. Può essere persuaso che nell'altro mondo c'è l'inferno benché lui non l'abbia mai visto. Vedete le conseguenze. Guardatevi intorno e vedete le conseguenze. Un essere irragionevole non ammette il digiuno. Se mangio lavoro. Se non mangio non lavoro. O meglio neppure lo dice, perché allora ragionerebbe, ma agisce così per natura. Pensa un po' se gli ottomila uomini che coltivano il Fucino, invece di essere asini ragionevoli, cioè addomesticabili, cioè convincibili, cioè esposti al timore del carabiniere, del prete, del giudice, fossero invece veri somari, completamente privi di ragione. Il principe potrebbe andare per elemosina. E cosa ci impedisce ora di strappare quel cartello che ci hai portato e strangolarti a morte? Ce lo può impedire solo il ragionamento delle possibili conseguenze dell'assassinio. Ma tu, di tua mano, hai scritto su quel cartello che da oggi, per ordine del Podestà, sono proibiti i ragionamenti. Tu hai rotto il filo al quale era legata la tua incolumità."”

Fontamara

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“Io sento fra le dita | ancor color di rosa | un lungo filo bianco, | cui relegata sta, | in alto, molto in alto, | la mia felicità.”

Michele Marzulli (1908–1991) poeta, pittore e scrittore italiano

da Aquilone, vv. 12-17, p. 48
C'è sempre un po' di buio

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“La vita dell'uomo è un filo di seta sospeso in un gioco di rasoi.”

Emilio Cecchi (1884–1966) critico letterario e critico d'arte italiano

Pesci rossi

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“O Signore dell'Universo ascolta questo figlio disperso | che ha perso il filo e che non sa dov'è | e che non sa neanche più parlare con te.”

Jovanotti (1966) cantautore, rapper e disc jockey italiano

da Questa è la mia casa, n. 4
Lorenzo 1997 – L'albero

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“Ho colto questo filo di brughiera | Ricordati che l'autunno è morto | Non ci vedremo più sulla terra | Odore del tenero filo di brughiera | Ricorda ancora che io ti aspetto.”

Guillaume Apollinaire (1880–1918) poeta, scrittore e critico d'arte francese

Poesie
Origine: Citato in Carlo Gasparini, Se questa notte andate sulla Plaia, La Fiera Letteraria, n. 14, aprile 1973.

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“Un uomo che dorme tiene in cerchio intorno a sé il filo delle ore, l'ordine degli anni e dei mondi.”

1990, p. 4
Alla ricerca del tempo perduto, Dalla parte di Swann

“La «funzione vendetta» è un filo rosso sangue che percorre il cinema fino a oggi. V per Vendetta evoca sistemi oppressivi alla Orwell, ma i propositi di rivalsa del misterioso protagonista sono mossi non solo da ragioni ideali o civili.”

Paolo Di Stefano (1956) scrittore italiano

Origine: Da Quel filo rosso da Mosè a Tarantino. L'eterna sofferenza dei giustizieri https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2011/novembre/01/Quel_filo_rosso_Mose_Tarantino_co_9_111101033.shtml, Corriere della Sera, 1° novembre 2011.

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“Nella leggenda del labirinto può essere ravvisata la rappresentazione di una nascita anale; i corridoi aggrovogliati sono l'intestino, il filo di Arianna il cordone ombelicale.”

Sigmund Freud (1856–1939) neurologo e psicoanalista austriaco, fondatore della psicoanalisi

Origine: Da Introduzione alla psicoanalisi, Nuova serie di lezioni; citato in Alain Daniélou, Śiva e Dioniso, traduzione di Augusto Menzio, Ubaldini Editore, 1980.

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“Dove va l'ago va anche il filo.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo

Origine: Da Ivàn lo scemo, cap. IX, p. 62.
Origine: Nel contesto del racconto, questa frase significa che la moglie deve seguire il marito; difatti è stata ampliata in questo senso («Dove va l'ago va anche il filo, la moglie segua il marito») in un adattamento per la cultura indiana (cfr. Prem Chand, Racconti per contadini – I racconti di Tolstoj, Mimesis, Milano, 1999, p. http://books.google.it/books?id=qseisUqBV2wC&pg=RA1-PA167. ISBN 8887231427).

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“Mi trasferisco a Milano per lavoro, e lì formerò una squadra di veri diavoli che vi darà parecchio filo da torcere.”

Herbert Kilpin (1870–1916) calciatore britannico

ibidem
Verso il venticinquennio del football

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“È giusto vedere il filo d'erba verde anche quando stiamo attraversando una steppa.”

Andrea Santoro (1945–2006) presbitero italiano

Lettere dalla Turchia

“Chi mi tiene per un filo non è forte; forte è il filo.”

Antonio Porchia (1885–1968) scrittore e aforista italiano

Voci

“In tutte le analisi che Gramsci conduce, io trovo la presenza di un filo rosso che le guida, presente in tutti i Quaderni.”

Luciano Gruppi (1920–2003) politico italiano

Origine: Il concetto di egemonia in Gramsci, p. 84

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“Niente filo né sassi | per orientarsi | nel mio labirinto.”

Cristina Donà (1967) cantautrice italiana

da Labirinto, n. 4
Tregua

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“La vita sedentaria aveva un che di fisso, di monotono, di definitivo, che mi metteva addosso la disperazione. Era come un po' di morte che sopravveniva già a nutrirsi della vita. Non si sarebbero più vissute quelle lunghe giornate in cui, spossati e con la testa vuota, si andava, con passi da automa, fino al limite di sé. Al limite delle nostre sofferenze sorgeva l'oasi con le sue promesse; le palme maestose che mettevano i cuori in festa; le dune la cui sabbia mordorè era una fortuna per i corpi paralizzati dalla stanchezza; e, talvolta, addirittura, un magro filo d'acqua nel quale i bambini si gettavano con allegria. La felicità! Un bel mattino, si piegavano le tende e si ripartiva. Come se la vita valesse solo il peso dei suoi passi. Come se bisognasse assolutamente annientare il corpo per ingrandire i miraggi dell'arrivo e offrirli a mo' di ebrezza allo spirito che vacillava. Come se i nostri passi fossero necessari per districare le maglie scintillanti della luce, legate insieme dal filo nero delle notti… Una luce così intensa che era come una quintessenza di sguardi. Gli sguardi di tutte quelle generazioni di nomadi che, da secoli, passano e vanno nel deserto senza mai lasciare traccia. Solo i loro sguardi, come una memoria, abitano nella luce. Per questo la luce è così ardente. Per questo quanti ancora camminano hanno la strana sensazione della presenza di un'anima che veglia e sorveglia, di uno sguardo. La luce di quegli sguardi allontana la solitudine e, quando il corpo vacilla per la fatica, tende un po' più forte l'arco della volontà. Allora ci si rialza, e il piede che prima zoppicava ora si affretta, con la speranza di accedere alla nobiltà di una morte che non è soltanto polvere, ma anche raggio del firmamento.”

Malika Mokeddem (1949) scrittrice algerina

da Gente in cammino, traduzione di Carla Maria Tresso, Giunti, Firenze, 1994, pp. 29-30. ISBN 8809014138

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“Chi ha perso il filo può dirsi fortunato se trova la fune.”

Anacleto Verrecchia (1926–2012) filosofo italiano

Rapsodia viennese