Frasi sulla forza
pagina 3

“SMS CHE PASSIONE
Vorrei donarti un letto di rose, per dolce riposo, svegliarti con bacio e sfiorarti con delicate carezze.
Stai serena, la fortuna arriverà e un fuoco riscalderà gli animi e le stelle ci conforteranno illuminando le incertezze creando un viale, con un’unica ombra per intraprendere un cammino insieme.
La tua lacrima non si scioglie mai e asciuga le altre per rallegrare il tuo cuore.
Il vento mi porta il tuo profumo e mi accendi di passione vedo riflesso il tuo viso allo specchio mi ha rubato il cuore non riesco a stare senza sentire il tuo respiro sul mio, mi hai stregato e mi dai gioia col tuo animo dolce coraggioso e allegro che mi contagia.
Vedi quella farfallina variopinta volare dinnanzi al tuo sguardo? Guarda, sono io che mi poso sulle tue labbra e ti custodisco il sonno.
Avete acceso il mattino e colorate le vetrine di gioie. Allietato la giornata con canti leggiadri e soavi.
Io compro idee; spendendo tempo.
La collera perde il sapore attraverso leggeri baci dolci e delicati, una luce intensa colora il mio sorriso, sei una piccola gioia mangiamo le tensioni, immersi da sogni al di la delle nuvole in una forte intesa ed armonia. Quel bacio lo tengo stretto in bocca, respirando le tue emozioni.
Nel mare travolti da lievi onde, con lo spettacolo del cielo azzurro che ci copre e un sole tiepido e dorato ci accarezza, ma ci voltiamo ed è già tutto finito, sparisce… e vola al termine, fino a non riconoscere piu la giovinezza passata e consumata dal tempo che corre sfuggendo, non riusciamo a rincorrerla o fermare gli attimi più belli e intensi, bloccando i movimenti per rivedere il film della vita che avremo voluto creare.
E’ meraviglioso tutto ciò che ci gira attorno, in allegria, quante giornata spensierate, ti dò luce, ci restano i ricordi sbiaditi e il nostro amore scritto sopra una nuvola.
Buon risveglio, un fiocco di neve ti porta a me e si scioglie nella mia lingua arrivando al cuore infreddolito.
Ti arredo la casa con calore e appaghi ogni desiderio, mi cucino per te e mi insaporisco con tuo aroma. Ti accenderei l’entusiasmo con luci colorate, brillanti per rischiarire ogni parte, rubando il tuo sorriso, fermando il tempo per ammirarti e sorridere sempre insieme.
Accendi questo piccolo animo colorando il suo ingenuo sorriso e riempi il cuore di calore dando forma al suo cammino. Queste luci festose dipingono i suoi lineamenti che crescono e danno spazio alla fantasia. Campanelli gioiosi svegliano i dolci sogni e spengono il pianto per dar spazio ai sorrisi.
Svegliati che il freddo copre il mattino con manto bianco, ti trasmetto calore con vento delicato e tra poco il rosso vestirà le feste tanto attese, un cuore impacchettato per annunciarti una splendida festa con inni di gioia come te.
Luci e colori accendono la notte per riscaldare i cuori infreddoliti inni di gioia accompagnano i risvegli e la pace in ognuno di noi volge al cielo.”

Dani67

Giuseppe Tomasi di Lampedusa photo
Johann Sebastian Bach photo

“Ben al di là di tutti gli altri piaceri, più raro di gioielli o tesori, | più dolce del chicco della vite. Sì! Sì! Il più grande | dei piaceri! Caffè, caffè, quanto amo il suo gusto, | e se volete guadagnarvi la mia benevolenza, sì | Sì | Datemi il caffè, datemi il mio caffè forte.”

Johann Sebastian Bach (1685–1750) compositore, organista, clavicembalista e maestro di coro tedesco del periodo barocco

da Cantata del caffè
Origine: Citato in Andrew Weil e Winifred Rosen, Dal cioccolato alla morfina. Tutto quello che dovete sapere sulle sostanze che alterano la mente, traduzione di Fabio Bernabei, Arcana, Roma, 2007, p. 54.

Andy Warhol photo
Erich Fromm photo
Karl Kraus photo
Rudyard Kipling photo
Walter Scott photo
Oscar Wilde photo
Louis-ferdinand Céline photo
Ernst Jünger photo
Jean Paul Sartre photo
Platone photo
Thomas Merton photo
Margaret Thatcher photo

“Signor presidente, mi hai invitato a parlare sul tema della Gran Bretagna in Europa. Forse dovrei congratularmi per il suo coraggio. Se conosce alcune delle cose dette e scritte e i miei punti di vista sull'Europa, deve sembrare un po' come invitare Gengis Khan a parlare sulle virtù della coesistenza pacifica! […] La Comunità europea è una [delle tante] manifestazione dell'identità europea, ma non solo. Non dobbiamo mai dimenticare che ad est della cortina di ferro, ai popoli che un tempo godevano di una piena condivisione della cultura europea, la libertà e l'identità sono state tagliate fuori dalle loro radici. Staremo sempre a guardare Varsavia, Praga e Budapest come grandi città d'Europa. […] Cercare di sopprimere una nazione e concentrare il potere al centro di un conglomerato europeo sarebbe altamente dannoso e metterebbe a repentaglio gli obiettivi che cerchiamo di raggiungere. L'Europa sarà più forte proprio perché la Francia è Francia, perché la Spagna è Spagna, la Gran Bretagna è la Gran Bretagna, ognuna con le proprie usanze, tradizioni e identità. Sarebbe una follia cercare di inserirli in una sorta di identikit della personalità europee […], è ironico che proprio nel momento in cui in quei paesi come l'Unione Sovietica, che hanno cercato di eseguire tutto dal centro, stanno imparando che il successo dipende dalla dispersione del potere e delle decisioni decentralizzate, ci sono alcuni nella Comunità che sembrano voler muoversi in direzione opposta. In Gran Bretagna non abbiamo implementato con successo le frontiere di Stato, solo per vederle nuovamente infrante a livello europeo con un super-stato europeo che esercita un nuovo dominio da Bruxelles.”

Margaret Thatcher (1925–2013) primo ministro del Regno Unito

dal Discorso di Bruges rivolto al presidente dell'Unione Europea Andreas Papandreou, 20 settembre 1988

Gustave Thibon photo
George R. R. Martin photo
Ronaldo photo
Roberto Baggio photo
Papa Benedetto XVI photo

“La prova più forte che siamo fatti ad immagine della Trinità è questa: solo l'amore ci rende felici, perché viviamo in relazione per amare e viviamo per essere amati.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/angelus/2009/documents/hf_ben-xvi_ang_20090607_it.html 7 giugno 2009
Angelus, Regina Coeli

Ignazio di Loyola photo

“Il nemico si comporta come una donna, poiché suo malgrado, è debole e vuole sembrar forte.”

Ignazio di Loyola (1491–1556) gesuita e santo spagnolo

sez. "Regole per riconoscere gli spiriti", Quinta Regola; 2006
Esercizi Spirituali

Sándor Márai photo
Carlo Cracco photo

“[«A quale piatto paragoneresti Fernando Alonso?»] A un risotto. Perché è un bel piatto forte, importante, che si presta a tante combinazioni e che non sbagli mai.”

Carlo Cracco (1965) cuoco italiano

Origine: Dall'intervista di Roberto De Ponti, Cracco, lo chef corre in pista «Fernando buono come un risotto Vettel è un piatto d'alta cucina» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2013/febbraio/18/Cracco_chef_corre_pista_Fernando_co_0_20130218_91f67842-7996-11e2-a975-c45771f9d634.shtml, Corriere della Sera, 18 febbraio 2013.

Andrea Pirlo photo
Emilio Lussu photo
Michail Alekseevič Kuzmin photo
Pamela Lyndon Travers photo
Claudia Cardinale photo
Barbara d'Urso photo

“Io ho sempre voglia di innamorarmi… Perché io sono così, una donna molto forte, sono con le palle ma ho delle grandissime fragilità.”

Barbara d'Urso (1957) conduttrice televisiva e attrice italiana

da Kalispèra!, 5 gennaio 2011
Citazioni di Barbara d'Urso

Chuck Palahniuk photo
Max Pezzali photo
Marco Simoncelli photo
Plutarco photo
Gianna Nannini photo
Nek photo
Lucio Sergio Catilina photo

“So assolutamente, o soldati, che le parole non aggiungono valore e che un esercito non diventa coraggioso da vile né forte da pavido per un discorso del generale. Quanto è grande il coraggio nell'animo di ciascuno per indole o per educazione, tanto grande è solito manifestarsi in guerra. Colui che né la gloria né i pericoli incitano, lo potresti esortare invano: il timore dell'animo tappa le orecchie. Ma io vi ho convocato per ammonirvi riguardo a poche cose e contemporaneamente per esporvi il motivo del mio piano. Invero certamente sapete, o soldati, qual grave danno abbiano portato a noi la viltà e l'indolenza di Lentulo, e anche a lui stesso, e per quale modo mentre aspettavo rinforzi dalla città, non sono potuto partire per la Gallia. Ora dunque a quale punto sia la nostra situazione, voi tutti lo capite insieme a me. Due eserciti nemici ci sbarrano la strada, uno dalla città e uno dalla Gallia; rimanere più a lungo in questi luoghi, anche se il nostro animo lo desidera moltissimo, lo impedisce la mancanza di frumento e di altre cose. Dovunque ci piaccia andare, bisogna aprirsi la strada con le armi. Perciò vi esorto ad essere forti e pronti e, quando entrerete in combattimento, a ricordare che voi portate nelle vostre mani destre ricchezze, onore, gloria, senza contare la libertà e la patria. Se vinceremo, non correremo più alcun pericolo; ci saranno vettovaglie in abbondanza, municipi e colonie spalancheranno le porte. Se, causa la paura, ci saremo ritirati, quei medesimi diventeranno ostili, nessun amico, nessun luogo potrà proteggere chi le armi non siano riuscite a proteggere. Inoltre, soldati, non è il medesimo bisogno ad incombere su di noi e su di loro: noi combattiamo per la patria, per la libertà, per la vita; per loro è superfluo combattere per il potere di pochi. Perciò, attaccate con maggior audacia, memori dell'antico valore! Vi sarebbe stato concesso passare la vita in esilio con il massimo disonore: alcuni di voi avrebbero potuto bramare a Roma, dopo aver perso le proprie, le ricchezze di altri. Poiché quelle azioni sembravano turpi ed intollerabili agli uomini, avete deciso di seguire queste. Se volete abbandonare questa situazione, c'è bisogno di coraggio; nessuno, se non da vincitore, ha mai cambiato in pace una guerra. In guerra il massimo pericolo è quello di coloro che di più hanno paura; il coraggio è considerato come un muro. Quando vi guardo, o soldati, e quando considero le vostre azioni, mi prende una grande speranza di vittoria. L'animo, l'età, il valore vostri mi incoraggiano, e la necessità, inoltre, che rende coraggiosi anche i pavidi. E infatti l'inaccessibilità del luogo impedisce che la moltitudine dei nemici possa circondarci. Se la fortuna si sarà opposta al vostro valore, non fatevi ammazzare invendicati, e neppure, una volta catturati, non fatevi trucidare come bestie piuttosto che lasciare ai nemici una vittoria cruenta e luttuosa combattendo alla maniera degli eroi!”

Lucio Sergio Catilina (-109–-62 a.C.) militare e senatore romano

Citato in Gaio Sallustio Crispo 1994

Elisabetta della Trinità photo
Erri De Luca photo
Ugo Foscolo photo
Ayrton Senna photo

“Pensi di avere un limite, così provi a toccare questo limite. Accade qualcosa. E Immediatamente riesci a correre un po' più forte, grazie al potere della tua mente, alla tua determinazione, al tuo istinto e grazie all'esperienza. Puoi volare molto in alto.”

Ayrton Senna (1960–1994) pilota automobilistico brasiliano

citato nel programma televisivo Record
Origine: Record: Ayrton Senna 1/5 http://it.youtube.com/watch?v=PFsvvUC2drM 1º maggio 2004.

Laura Palazzani photo
Publio Ovidio Nasone photo
Preben Elkjær Larsen photo

“Non ho il rimpianto della grande squadra, il Verona, quel Verona, era la più forte di tutte!”

Preben Elkjær Larsen (1957) calciatore danese

citato su una maglietta http://www.blackbrain.it/home.php?id=1&pro=21
Migliorare fonte

Jürgen Moltmann photo
Roger Federer photo
Renato Zero photo
Carmine Crocco photo
Cvetan Todorov photo
Agostino d'Ippona photo

“A proposito dei Patriarchi viene messo in rilievo che erano allevatori di bestiame fin dalla loro infanzia, come lo erano stati i loro genitori. E a ragione: poiché senza dubbio giusta servitù e giusto dominio si ha quando le bestie sono sottomesse all'uomo e l'uomo ha il dominio sulle bestie. Così infatti fu detto quando l'uomo fu creato: Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza; e abbia il potere sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo e su tutte le bestie che sono sulla terra (Gn 1, 26). Con ciò si fa vedere che la ragione deve avere il dominio su gli esseri privi di ragione. Ma a far sì che una persona divenisse schiava di un'altra persona è stato il peccato o l'avversità: il peccato, come è detto: Sia maledetto Canaan! Schiavo sarà dei suoi fratelli (Gn 9, 25); l'avversità, al contrario, come accadde allo stesso Giuseppe di diventare schiavo di uno straniero dopo essere stato venduto dai suoi fratelli. Pertanto furono le guerre a creare schiavi coloro ai quali nella lingua latina fu posto questo nome. Infatti un uomo che fosse stato vinto da un altro uomo e che per diritto di guerra poteva essere ucciso, poiché veniva invece salvato, fu chiamato servus (schiavo); per lo stesso motivo si chiamano anche mancipia (schiavi) perché sono stati manu capta (presi con la mano). Tra gli uomini vige anche l'ordine della natura per cui le donne siano soggette ai mariti e i figli ai genitori, poiché anche in questo caso è giusto che la ragione più debole sia soggetta alla più forte. Riguardo perciò al comandare e al servire è evidentemente giusto che coloro i quali sono superiori quanto alla ragione siano superiori anche quanto al comando. Quando quest'ordine di cose viene sconvolto nel nostro mondo dall'iniquità degli uomini o dalla diversità delle nature carnali, i giusti sopportano il pervertimento temporale per possedere alla fine la felicità eterna assolutamente conforme all'ordine.”

Agostino d'Ippona (354–430) filosofo, vescovo, teologo e santo berbero con cittadinanza romana

da Questioni sull'Eptateuco, Libro I, § 153

Dalila Di Lazzaro photo
Goffredo Mameli photo
Ignazio Fresu photo
Niccolò Ammaniti photo
Giorgio Gaber photo
J. K. Rowling photo
Alda Merini photo
Andrzej Towiański photo
Donato Carrisi photo
Daniel Bryan photo
Gaio Valerio Catullo photo
Shunryū Suzuki photo

“Si dice che ci sono quattro tipi di cavalli: eccellenti, buoni, mediocri e cattivi. Il migliore correrà piano o forte, a destra o a sinistra, secondo la volontà del cavaliere, ancor prima di vedere l'ombra della frusta; il secondo miglior cavallo farà tutto bene come il primo, ma un attimo prima che la frusta lo raggiunga; il terzo correrà quando avvertirà dolore sul corpo; il quarto correrà solo dopo che il dolore gli sarà penetrato fin nel midollo delle ossa. Immaginate un po' quanto è difficile per il quarto cavallo imparare a correre! Ascoltando questa storia, quasi tutti vorremmo essere il cavallo migliore. Se non è possibile essere il migliore, vogliamo essere il secondo dopo di lui. È questo, credo, il modo consueto di intendere questa storia e lo Zen. Può darsi che pensiate che, sedendo in zazen, scoprirete se siete tra i migliori cavalli o tra i peggiori. Qui, tuttavia, ci troviamo di fronte a un fraintendimento dello Zen. Se pensate che scopo della pratica zen sia addestrarvi a diventare uno dei cavalli migliori, allora avrete veramente un grosso problema. Ma non è questo il retto intendimento. Se praticate lo Zen nel modo giusto non ha alcuna importanza che voi siate il cavallo migliore o peggiore. Se considerate la misericordia del Buddha, quale pensate sia l'atteggiamento del suo cuore nei confronti dei quattro tipi di cavalli? Egli avrà più simpatia per i peggiori che non per i migliori. Quando siete decisi a praticare lo zazen con la grande mente di Buddha, scoprirete che il cavallo peggiore è quello che vale di più. Proprio nelle vostre imperfezioni troverete la base per la vostra mente ferma, la mente che cerca la via.”

Shunryū Suzuki (1904–1971) monaco buddhista

Origine: Mente Zen, Mente di principiante, pp. 33-34

Franco Zeffirelli photo
Yiannis Kouros photo
Esopo photo

“Tanto è più forte la concordia, quanto facile a battersi è la discordia.”

Esopo (-620–-564 a.C.) scrittore e favolista greco

da L'agricoltore e i figli discordi, 86
Favole
Origine: In The Fables of Æsop, a cura di Joseph Jacobs (1922) parafrasato in «Union gives strength», corrispondente al proverbio italiano «L'unione fa la forza». Cfr. Plutarco, De garrulitate, 511c.

Anna Frank photo
Faiz Ahmad Faiz photo
Dalai Lama photo
Aristotele photo
Dalai Lama photo
Beppe Grillo photo

“Matteo Renzi non dice mai una cosa vicina alla gente comune, all'operaio che, tornato dalle ferie, ha trovato la fabbrica chiusa, al disoccupato, all'infermiere. Niente. È più forte di lui. Non ci riesce. Il fu giovane Renzie lo si ricorda per le sue comparsate, in giubbetto di pelle, da Maria De Filippi e per le sue blindate cene milanesi con l'alta finanza. È l'uomo delle banche e dei capitali.”

Beppe Grillo (1948) comico, attore, attivista, politico e blogger italiano

Da Il Blog di Beppe Grillo
Origine: Da I pensieri di Renzie http://www.beppegrillo.it/2013/08/i_pensieri_di_r_1.html, BeppeGrillo.it, 27 agosto 2013; citato in Grillo avverte i dissidenti: "Andatevene". E attacca Renzi: "Uomo delle banche http://www.repubblica.it/politica/2013/08/27/news/grillo_dissidenti_renzi-65383602/?ref=HREC1-1, Repubblica.it, 27 agosto 2013.

Luciano Ligabue photo
Carlo Maria Martini photo
Esopo photo
Stefano Benni photo
Carl von Clausewitz photo
Jovanotti photo

“A tutti i prepotenti dirò forte, con me voi non l’avrete vinta mai.”

Jovanotti (1966) cantautore, rapper e disc jockey italiano

libro Gratitude

Italo Svevo photo
Cesare Pavese photo
Kim Il-sung photo
Carlo Zannetti photo

“L'amore è strano. Spesso è così forte e non finisce mai perché si trasforma in un legame indissolubile che dura per sempre e vive in un'altra dimensione che non è più quella umana ma va al di là della vita, della morte e della ragione.”

Carlo Zannetti (1960) chitarrista, cantautore e scrittore italiano

Variante: L’amore é strano. Spesso é così forte e non finisce mai perché si trasforma in un legame indissolubile che dura per sempre e vive in un’altra dimensione che non é più quella umana ma va al di là della vita, della morte e della ragione..
Origine: Da Dalida, ciao amore ciao https://spettacolomusicasport.com/2017/07/08/dalida-ciao-amore-ciao/, SpettacoloMusicaSport.com, 8 luglio 2017.

Pino Caruso photo
Nilde Iotti photo
Marco Rizzo photo
Valeria Luiselli photo

“Quest’ultima riga è sottolineata a matita, poi cerchiata con inchiostro nero, e anche evidenziata a margine con un punto esclamativo. Chi è stato a sottolinearla, io o lui? Non ricordo. Ricordo, però, che nel leggere Sontag la prima volta, proprio come la prima volta che ho letto Hannah Arendt, Emily Dickinson e Pascal, avevo di continuo sottili forme di estasi, improvvise e forse di natura microchimica – come piccole luci che sfarfallano nel profondo del tessuto cerebrale – quelle che prova una persona quando finalmente trova le parole giuste per definire una sensazione molto semplice e tuttavia rimasta inesprimibile fino a quel momento. Quando le parole di un altro entrano nella tua coscienza a quel modo, diventano piccoli fari concettuali. Non devono essere per forza fari illuminanti. Un fiammifero acceso in un corridoio buio, la brace di una sigaretta fumata a letto in piena notte, la cenere ardente di un fuoco quasi spento: nessuna di queste cose brilla di una luce forte per rivelare alcunché. E lo stesso è per le parole altrui. Ma talvolta una piccola luce può renderti consapevole del mondo buio e ignoto attorno a quel bagliore, dell’enorme ignoranza che avvolge quel che crediamo di conoscere. E quell’ammissione, quel venire a patti con l’oscurità è più prezioso di tutta la conoscenza che potremo mai accumulare.”

Valeria Luiselli (1983) scrittrice messicana

Origine: Valeria Luiselli, Archivio dei bambini perduti (Lost children archive, 2019) tradotto in italiano da Tommaso Pincio per "La nuova frontiera". Citato in La luce nelle parole degli altri https://www.ilpost.it/2019/09/17/archivio-dei-bambini-perduti/,

Ian McEwan photo
Axel Munthe photo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
Oscar Wilde photo
Prevale photo

“Crescendo non impari ad essere forte, impari ad essere attento.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

Leonardo Da Vinci photo
Khalil Gibran photo

“Spesso ho odiato per difendermi; ma se fossi stato più forte non sarei ricorso a quest'arma.”

Khalil Gibran (1883–1931) poeta, pittore e filosofo libanese

Sabbia e spuma