Frasi su introduzione

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema introduzione, citata, essere, mondo.

Frasi su introduzione

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“Penso che la parte più difficile da affrontare con il passare degli anni, con l'invecchiare, sia imparare a convivere con il fatto che a questo mondo ci siano tanto dolore e tanta bellezza, uno di fianco all'altra.”

Bruce Springsteen (1949) musicista e cantautore statunitense

dall'introduzione all'esecuzione dal vivo di Born to Run, anni 1987-88; citato in Ernesto Assante e Gino Castaldo, Bruce Springsteen: Born to run, in Lezioni di Rock. Viaggio al centro della musica, 4 maggio 2008

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“Sono abituati a navigare in mari pericolosi, a vivere il mistero della tradizione Maori, la forza, il coraggio, e la capacità di soffrire.”

Fabio Caressa (1967) giornalista e conduttore televisivo italiano

telecronaca di introduzione a Italia-Nuova Zelanda

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“I record si accumulano in regular season, la storia si fa nei playoff. La vera storia si fa nelle finali NBA…”

Flavio Tranquillo (1962) giornalista e scrittore italiano

Oklahoma City Thunder vs Miami Heat, NBA Finals 2012, gara #1, introduzione
Citazioni tratte da telecronache, NBA, Introduzioni alle telecronache

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“La passione ci consacra alla sofferenza, giacché, in fondo, essa è la ricerca di un impossibile.”

Georges Bataille (1897–1962) scrittore, antropologo e filosofo francese

introduzione
L'erotismo

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“Per il giovane, la donna è quel che sicuramente c'è.”

Italo Calvino (1923–1985) scrittore italiano

Origine: Dall'introduzione a I nostri antenati.

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“E il meccanismo della sorpresa, inteso come improvviso manifestarsi di una realtà alternativa a quella presupposta, che in ogni tipo di narrativa è una semplice opzione nell'ambito della tecnica del racconto, nel romanzo apuleiano si rivela perciò – sia a livello della trama principale che dei racconti secondari – una vera e propria strategia compositiva e uno dei fili conduttori della storia, e di conseguenza un modello di percezione del mondo. Nel mondo delle Metamorfosi niente può considerarsi sicuro – e l'esempio perfetto di questo mondo delle apparenze, in cui ogni cosa appare precaria e ingannevole, è lo stesso protagonista imprigionato nella forma dell'asino e naturalmente ignorato per tutto il tempo dagli altri uomini. […] non ci sono certezze, tutto dev'essere verificato, toccato con mano. L'unica possibilità di sapere è l'esperienza, e la disposizione d'animo più giusta sembra appunto questa credulitas, quest'ansia di mirum che fin dall'inizio caratterizza il protagonista; non si tratta di ingenuità, ma di apertura mentale, un atteggiamento più volte lodato da Lucio stesso: mentre lo scetticismo dell'anonimo compagno di Aristomene – che è presumibilmente quello del lettore – si preclude molte possibilità, l'atteggiamento di chi «vuol sapere tutto, o almeno il più possibile» sembra il più consigliabile.”

Lara Nicolini, introduzione, 2005, p. 31
Le metamorfosi, Citazioni sull'opera

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“Napoleone è la Faccia di Dio nelle tenebre.”

Léon Bloy (1846–1917) scrittore, saggista e poeta francese

da Introduzione, cap. I, p. 29
L'anima di Napoleone

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“[…] il vero problema dell'attuale stato della nostra civiltà è che abbiamo smesso di farci delle domande.”

Zygmunt Bauman (1925–2017) sociologo e filosofo polacco

introduzione; p. 8
Dentro la globalizzazione

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“Sia i giovani nelle palestre, sia gli anziani nelle botteghe o seduti nei luoghi di ritrovo disegnavano carte geografiche della Sicilia e del mare che la circonda con i porti e i punti della costa dell’isola che guarda l’Africa.”

da Nicia, 12,1-2, introduzione di Luciano Canfora, traduzione e note di Daniela Manetti, Biblioteca Universale Rizzoli, Milano 1987
Vite parallele

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“Thackeray è la persona più inquieta che io conosca. Oggi tutto sole, domani ghiaccio e neve.”

Douglas William Jerrold (1803–1857) scrittore, drammaturgo

Origine: Citato in Silvano Sabbadini, introduzione a William Makepeace Thackeray, Le memorie di Barry Lyndon, traduzione di Mario Fanoli, Aldo Garzanti Editore, 1976.

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“Recitare una commedia non puramente sentimentale, fu cosa pericolosissima.”

Oliver Goldsmith (1728–1774) scrittore e drammaturgo irlandese

Origine: Citato in Enrico Piceni, introduzione a Christopher Morley, Tuono a sinistra, Arnoldo Mondadori Editore, 1947.

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“La poesia non è meno misteriosa degli altri elementi dell'Universo.”

Jorge Luis Borges (1899–1986) scrittore, saggista, poeta, filosofo e traduttore argentino

Introduzione
Elogio dell'ombra

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“[…] sola la miseria è senza invidia nelle cose presenti.”

Giovanni Boccaccio (1313–1375) scrittore e poeta italiano

IV giornata, introduzione
Decameron
Variante: Sola la miseria è senza invidia nelle cose presenti.

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“Chi cerca chello che non deve, trova chello che non vole.”

Giambattista Basile (1566–1632) letterato e scrittore italiano

Introduzione, p. 13
Il Pentamerone, Lo Cunto de li Cunti

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“Siamo nati in un mondo dove ci aspetta l'alienazione. Siamo uomini potenzialmente, ma siamo in uno stato alienato e questo stato non è semplicemente un sistema naturale. L'alienazione, a cui oggi siamo destinati, è stata raggiunta solo tramite l'oltraggiosa violenza perpetrata da esseri umani ai danni di altri esseri umani.”

Ronald Laing (1927–1989) psichiatra scozzese

p. 3 dell'Introduzione
Origine: Da The Politics of Experience and The Bird of Paradise http://thehealingproject.net.au/wp-content/uploads/2009/11/R.D.-Laing.-The-Politics-of-Experience.pdf, Penguin, 1967.

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“Godetevi la vita, è tutto ciò che abbiamo.”

Morrissey (1959) cantante inglese

dall'introduzione del video Sunny, presente sulla raccolta My Early Burglary Years, 1998

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“Lo scienziato non è l'uomo che fornisce le vere risposte; è quello che pone le vere domande.”

Claude Lévi-Strauss (1908–2009) antropologo e etnologo francese

Origine: Dall'introduzione a Il crudo e il cotto.

“In questi giorni sto scrivendo invece una introduzione alla Monarchia di Dante. È un'opera che ha degli spunti di attualità interessantissimi tra i quali una definizione di "laicità" credo insuperabile.”

Augusto Del Noce (1910–1989) politologo, filosofo e politico italiano

da Storia di un pensatore solitario, intervista a cura di M. Borghesi e L. Brunelli, in 30Giorni, n.° 4, aprile 1984
Origine: Ora in Filosofia e democrazia in Augusto Del Noce, op. cit., p. 232.

“L'introduzione nel dettato costituzionale del principio dell'equilibrio tra entrate e uscite è un risultato non banale e affatto scontato. È un momento solenne quello che stiamo vivendo, è una svolta di portata storica per il legislatore italiano, che sceglie, oggi, di vincolare le proprie decisioni future di politica economica al rigore finanziario, né più né meno di come richiesto a un buon padre di famiglia nella propria gestione domestica o a un buon amministratore nella gestione della propria azienda.”

Antonino Lo Presti (1954) avvocato e politico italiano

Origine: Citato in Seduta della Camera dei Deputati n. 555 del 30 novembre 2011 http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?idLegislatura=16&sezione=assemblea&tipoDoc=stenografico&idSeduta=0555&nomefile=stenografico&ancora=sed0555.stenografico.tit00080.sub00010.int00120#sed0555.stenografico.tit00080.sub00010.int00120 Dichiarazioni di voto finale – A.C. 4205-A ed abbinati – XVI Legislatura – Resoconto stenografico dell'Assemblea. Camera dei Deputati, 30 novembre 2011.

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“Erano molto veri il dolore e il male di Napoli, uscita in pezzi dalla guerra. Ma Napoli era città sterminata, godeva anche d'infinite risorse nella sua grazia naturale, nel suo vivere pieno di radici.”

da Il «Mare» come spaesamento, aprile 1994, introduzione a Il mare non bagna Napoli, Adelphi, 1994<sup>10</sup>; Adelphi 1994, pp. 10-11
Il mare non bagna Napoli

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“Tra la casa e l'Ufficio ha distribuito tutte le sue esigenze e bisogni.”

Piero Jahier (1884–1966) scrittore e poeta italiano

Posizione personale, p. 77; citato in introduzione, p. 23
Gino Bianchi

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“Non c'è fonte di umorismo più ricca e affidabile della mente di un bambino. Gran parte degli autori di fumetti, essendo infantili, lo riconoscono, anche se, nel momento in cui tentano di catturare la natura tumultuosa dei giovanissimi, falliscono e finiscono per creare bambini che non sono bambini, ma noiosissimi adulti in miniatura che fanno dell'umorismo. È sorprendente, ma la stragrande maggioranza degli autori di strisce comiche per bambini (compresi gli autori dei Cosby) dimostra di aver ben poco feeling e fiducia nella vera fonte della comicità che è l'infanzia in tutta la sua fascinosa spensieratezza. Questo non vale per Bill Watterson, che si è distinto, come del resto i suoi personaggi alquanto insoliti, Calvin & Hobbes. Watterson ce l'ha fatta, è riuscito a cogliere l'infanzia in tutti i suoi innumerevoli stati d'animo. Chiunque stia vicino a un bambino sa che la realtà per lui non esiste. La fantasia nel suo mondo è così facilmente raggiungibile e lontana dalla realtà quotidiana. Guardate i genitori di Calvin, che vivono nell'angoscia di cadere nei suoi tranelli mentre, in realtà, per Calvin non esistono neanche. Il bambino è il re e custode del suo fantastico regno, ed è molto selettivo nello scegliere i suoi compagni. Il fatto che il suo regno sia così esclusivo non fa che provocare il tentativo, da parte di molti grandi, di riconquistare la serendipità della giovinezza per recuperare ciò che è irrecuperabile. Pochi disperati si sforzano a tal punto da guadagnarsi un bel posto al Betty Ford Center [clinica per recupero alcolisti]. Gli altri, dotati di un pizzico di sensibilità in più, leggono Calvin & Hobbes.”

Garry Trudeau (1948) fumettista statunitense

dall'introduzione di Bill Watterson, Calvin and Hobbes, Comix, 1998. ISBN 9788881930432

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“Ho dovuto constatare come la libertà declini laddove i diritti sono formulati dagli «esperti.»”

Ivan Illich (1926–2002) scrittore, filosofo, sociologo, teologo

introduzione, p. 14
Per una storia dei bisogni

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“Con la combinazione di due rappresentabili diviene così la notazione di qualcosa che graficamente è irrapresentabile… Ma questo è il montaggio!”

Sergej Michajlovič Ejzenštejn (1898–1948) regista, sceneggiatore, montatore, scrittore, produttore cinematografico e scenografo sovietico

Origine: Citato in Paolo Bertetto, Introduzione alla storia del cinema, UTET, 2002.

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“Nel Diavolo in corpo la pianta misteriosa che fu Radiguet racconta il segreto delle proprie origini. Nel Ballo del conte d'Orgel, essa fiorisce. E il suo profumo è parola.”

Jean Cocteau (1889–1963) poeta, saggista e drammaturgo francese

citato in Roberto Cantini, introduzione a Raymond Radiguet 1975

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“I miracoli sono incidenti propizi, le cui cause naturali sono troppo complesse perché si possano facilmente capire.”

George Santayana (1863–1952) filosofo, scrittore e poeta spagnolo

da Introduzione all'Etica di Spinoza; citato in Elena Spagnol, Citazioni, Garzanti, 2003

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“La Bibbia è letteratura, non dogma.”

George Santayana (1863–1952) filosofo, scrittore e poeta spagnolo

da Introduzione all'Etica di Spinoza

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“E solo nella stretta caverna del molare ondeggia l'anima.”

Wilhelm Busch (1832–1908) umorista e poeta tedesco

citato in Karl Popper – Konrad Lorenz, Il futuro è aperto, Die Zukunft ist offen Das Altenberger Gespräch, traduzione ed introduzione di Dario Antiseri, prefazione di Franz Kreuzer, Rusconi Editore, Milano 1989

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“[A proposito di I Canti di Maldoror] Quest'opera è apocalisse definitiva: tutto ciò che, nel corso dei secoli, si penserà e s'intraprenderà di più audace è qui formulato in anticipo, nella sua magica legge.”

André Breton (1896–1966) poeta, saggista e critico d'arte francese

Origine: Dall'introduzione di Lautréamont/Ducasse Opere Complete, Corti, 1953.

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“Un medium è qualsiasi tecnologia che crei estensioni del corpo e dei sensi, dall'abbigliamento al calcolatore.”

Marshall McLuhan (1911–1980) sociologo canadese

citato in Fabio Ciotti e Gino Roncaglia "Il mondo digitale: introduzione ai nuovi media"

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“Il genere umano è una zona del vivente che va definita circoscrivendone i confini.”

Italo Calvino (1923–1985) scrittore italiano

Origine: Dall'introduzione a Plinio il Vecchio, Storia naturale, Einaudi.

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“Nell'eros come nella ghiottoneria, il piacere è fatto di precisione.”

Italo Calvino (1923–1985) scrittore italiano

Origine: Dall'introduzione a Charles Fourier, Teoria dei quattro movimenti, Einaudi, 1971.

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“L'aula più grande che vi fosse a Jena risultò troppo piccola, il corridoio e il cortile erano stipati, su banchi e tavoli gli uditori stavano letteralmente gli uni sugli altri.”

Johann Gottlieb Fichte (1762–1814) filosofo tedesco

da una lettera alla moglie del 26 maggio 1794; citato nell'introduzione, p. IX
La missione del dotto, Citazioni sull'opera

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“[…] si può dire ancora che vi siano delle 'donne'? Certo la teoria dell'eterno femminino conta numerosi adepti […]; altri sospirano: 'La donna si perde, la donna è perduta.'. Non è più chiaro se vi siano ancora donne, se ve ne saranno sempre, se bisogna augurarselo o no, che posto occupano nel mondo, che posto dovrebbero occuparvi. 'Dove sono le donne?' […]. Ma innanzi tutto: cos'è una donna? 'Tota mulier in utero: è una matrice', dice qualcuno. Tuttavia parlando di certe donne, gli esperti decretano 'non sono donne', benché abbiano un utero come le altre. Tutti sono d'accordo nel riconoscere che nella specie umana sono comprese le femmine, le quali costituiscono oggi come in passato circa mezza umanità del genere umano; e tuttavia ci dicono 'la femminilità è in pericolo'; ci esortano: 'siate donne, restate donne, divenite donne'. Dunque non è detto che ogni essere umano di genere femminile sia una donna; bisogna che partecipi di quell'essenza velata dal mistero e dal dubbio che è la femminilità. La femminilità è una secrezione delle ovaie o sta congelata sullo sfondo di un cielo platonico? Basta una sottana per farla scendere in terra? Benché certe donne si sforzino con zelo di incarnarla, ci fa difetto un esemplare sicuro, un marchio depositato. Perciò essa viene descritta volentieri in termini vaghi e abbaglianti, che sembrano presi in prestito dal vocabolario delle veggenti. […] le scienze biologiche e sociali non credono nell'esistenza di entità fisse e immutabili che definiscano dati caratteri, come quelli della donna, dell'Ebreo o del Negro; esse considerano il carattere una reazione secondaria a una situazione. Se oggi la femminilità è scomparsa è perché non è mai esistita. […] il fatto è che ogni essere umano concreto ha sempre la sua particolare situazione. Respingere le nozioni di eterno femminino, di anima negra, di carattere giudaico non significa negare che vi siano, oggi Ebrei, Negri e donne: questa negazione non ha per gli interessati un significato di libertà ma una fuga dall'autenticità.”

dall'introduzione; Il saggiatore, 1949, p. 13
Il secondo sesso

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“È, a parer mio, la migliore introduzione al problema dei diritti animali che sia mai stata scritta.”

Tom Regan (1938–2017) filosofo statunitense

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