Frasi su sapore

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema sapore, vita, essere, color.

Frasi su sapore

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“«La stregoneria è la salsa piccante che gli idioti spargono sui loro fallimenti cercando di soffocare il sapore della propria incompetenza.»”

George R. R. Martin (1948) autore di fantascienza statunitense

Tyrion Lannister
2016, p. 471
La Regina di Draghi

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“Tutti gli uomini si nutrono, ma pochi sanno distinguere i sapori.”

Confucio (-551–-479 a.C.) filosofo cinese

da Il giusto mezzo, 4

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“Mi prenderò un gelato con il tuo sapore.”

Calcutta (1989) cantautore e compositore italiano

da Cosa mi manchi a fare, n. 2
Mainstream

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“Ci sono narratori dell'isola, come Bufalino, Sgalambro, Tomasi di Lampedusa, che hanno esordito tardi. È come se, per anni, avessero puntato un grande telescopio sul mondo circostante. Dando poi fondo alle proprie riserve e restituendoci, come fa Bufalino, romanzi di una sensualità straripante, una Sicilia dionisiaca, piena di sapori e di colori.”

Franco Battiato (1945) musicista, cantautore e regista italiano

Origine: Da Battiato bibliofilo: Credo nel passaggio da un'esistenza all'altra http://www.ragusanews.com/articolo/17372/battiato-bibliofilo-credo-nel-passaggio-da-un-esistenza-all-altra, Ragusa News, 13 settembre 2010.

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“Tutta la grandezza del lavoro è dentro l'uomo.”

Papa Giovanni Paolo II (1920–2005) 264° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

da Il sapore del pane

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“SMS CHE PASSIONE
Vorrei donarti un letto di rose, per dolce riposo, svegliarti con bacio e sfiorarti con delicate carezze.
Stai serena, la fortuna arriverà e un fuoco riscalderà gli animi e le stelle ci conforteranno illuminando le incertezze creando un viale, con un’unica ombra per intraprendere un cammino insieme.
La tua lacrima non si scioglie mai e asciuga le altre per rallegrare il tuo cuore.
Il vento mi porta il tuo profumo e mi accendi di passione vedo riflesso il tuo viso allo specchio mi ha rubato il cuore non riesco a stare senza sentire il tuo respiro sul mio, mi hai stregato e mi dai gioia col tuo animo dolce coraggioso e allegro che mi contagia.
Vedi quella farfallina variopinta volare dinnanzi al tuo sguardo? Guarda, sono io che mi poso sulle tue labbra e ti custodisco il sonno.
Avete acceso il mattino e colorate le vetrine di gioie. Allietato la giornata con canti leggiadri e soavi.
Io compro idee; spendendo tempo.
La collera perde il sapore attraverso leggeri baci dolci e delicati, una luce intensa colora il mio sorriso, sei una piccola gioia mangiamo le tensioni, immersi da sogni al di la delle nuvole in una forte intesa ed armonia. Quel bacio lo tengo stretto in bocca, respirando le tue emozioni.
Nel mare travolti da lievi onde, con lo spettacolo del cielo azzurro che ci copre e un sole tiepido e dorato ci accarezza, ma ci voltiamo ed è già tutto finito, sparisce… e vola al termine, fino a non riconoscere piu la giovinezza passata e consumata dal tempo che corre sfuggendo, non riusciamo a rincorrerla o fermare gli attimi più belli e intensi, bloccando i movimenti per rivedere il film della vita che avremo voluto creare.
E’ meraviglioso tutto ciò che ci gira attorno, in allegria, quante giornata spensierate, ti dò luce, ci restano i ricordi sbiaditi e il nostro amore scritto sopra una nuvola.
Buon risveglio, un fiocco di neve ti porta a me e si scioglie nella mia lingua arrivando al cuore infreddolito.
Ti arredo la casa con calore e appaghi ogni desiderio, mi cucino per te e mi insaporisco con tuo aroma. Ti accenderei l’entusiasmo con luci colorate, brillanti per rischiarire ogni parte, rubando il tuo sorriso, fermando il tempo per ammirarti e sorridere sempre insieme.
Accendi questo piccolo animo colorando il suo ingenuo sorriso e riempi il cuore di calore dando forma al suo cammino. Queste luci festose dipingono i suoi lineamenti che crescono e danno spazio alla fantasia. Campanelli gioiosi svegliano i dolci sogni e spengono il pianto per dar spazio ai sorrisi.
Svegliati che il freddo copre il mattino con manto bianco, ti trasmetto calore con vento delicato e tra poco il rosso vestirà le feste tanto attese, un cuore impacchettato per annunciarti una splendida festa con inni di gioia come te.
Luci e colori accendono la notte per riscaldare i cuori infreddoliti inni di gioia accompagnano i risvegli e la pace in ognuno di noi volge al cielo.”

Dani67

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“La felicità per me non ha motivazioni, non ne ha mai avute, per me è fatta di cose ridicole… Io la felicità l’ho trovata sempre nelle cose terrene, concrete, negli odori, nei sapori, nei rapporti umani, non nella letteratura.”

Andrea Camilleri (1925–2019) scrittore, sceneggiatore e regista italiano

Origine: Citato in Raffaella De Santis, Quell’arancino sulla tomba di Camilleri, la Repubblica, 24 luglio 2019, pp 30-31.

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“Sentì non per la prima volta il sapore lanoso di una nausea dell'animo.”

Stephen King (1947) scrittore e sceneggiatore statunitense

p. 79

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“Fottiti, non mi piaceva il tuo sapore, comunque | ti ho scelta, tutto è andato sprecato, | È sabato | Esco e trovo un'altra tu.”

Robbie Williams (1974) cantautore e musicista britannico

da Sexed Up, n. 5
Escapology

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“Io credo che il senso di colpa dia più sapore al peccato.”

Mario Benedetti (1920–2009) poeta, saggista e scrittore uruguaiano

Origine: Grazie per il fuoco, p. 26

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“Guardandoti vedo il sole | penso se mi vuole | mi chiedo gustando già il sapore | delle sue labbra a mo di cuore.”

Dj Gruff (1968) disc jockey, beatmaker e rapper italiano

da Versi Di Passione
Zero Stress

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“Amo la Sicilia, come una terra a cui appartengo. Amo la sua luce, soffro per i suoi problemi, amo la sua gente, le sue architetture, i suoi sapori e in fondo il mio primo lavoro in un' istituzione lirica è stato proprio per un festival lirico a Trapani a 17 anni.”

Ezio Bosso (1971) contrabbassista, compositore e direttore d'orchestra italiano

Origine: Citato in Concerto di Ezio Bosso al Teatro Antico di Taormina: “Amo la Sicilia, amo la sua luce, amo la sua gente” http://www.strettoweb.com/2016/08/concerto-di-ezio-bosso-al-teatro-antico-di-taormina-amo-la-sicilia-amo-la-sua-luce-amo-la-sua-gente/443282/, Strettoweb.com, 3 agosto 2016.

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“Non dovete mangiare carne perché chi uccide le creature viventi prende tanto gusto al sapore della carne che, quando vede un essere, pensa a questa.”

Gautama Buddha (-563–-483 a.C.) monaco buddhista, filosofo, mistico e asceta indiano, fondatore del Buddhismo

Laṅkāvatārasūtra

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“La sapienza è nessun potere, un po' di sapere, un po' di intelligenza e quanto più sapore possibile.”

Roland Barthes (1915–1980) saggista, critico letterario e linguista francese

Origine: Da una lectio inaugurale all'Institut de France; citato in Ravasi, p. 106.

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“Ti lasci andare e chiudi gli occhi poi ti dimentichi del resto non parti più non parti mai e quando parti è sempre troppo presto.”

Raf (1959) cantautore italiano

da Il sapore di un bacio
Svegliarsi un anno fa

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“È stato come scoprire un'enorme enoteca riempita con bottiglie di un vino straordinario di tipo e sapore mai assaggiato prima. Ne fui decisamente preso.”

John Ronald Reuel Tolkien (1892–1973) scrittore, filologo, glottoteta e linguista britannico

La realtà in trasparenza, lettera n. 163

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“È come un nuovo sapore, che mi fa ingordo e senza ingrassare.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da Non fai più male
Non incluse negli album

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“Avendo fatto molti film insieme a Turi Ferro, siamo diventati molto amici e mi ha insegnato i sapori della Sicilia. Ho imparato la "parlata" catanese, che considero il vero dialetto. Vivendo con lui, ogni volta, per me era una scoperta all'insegna di questa straordinaria terra. Aveva ragione Brancati, il quale diceva "per essere siciliani bisogna essere diversi."”

Giancarlo Giannini (1942) attore italiano

Essendo poi io del nord, ho vissuto in maniera particolarmente intensa tutto questo.
Origine: Citato in Giancarlo Giannini: "Grazie a Turi Ferro amo la Sicilia" http://catania.livesicilia.it/2014/01/12/giancarlo-giannini-grazie-a-turi-ferro-amo-la-sicilia_276415/, Live Sicilia.it, 12 gennaio 2014.

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“Cara Mita, questo è Eliot – il mio Thomas detestato ed amato, dove si mischia come in nessun altro, sapore di vita e di morte, l'acqua dolce e salata della foce dei fiumi.
Non ho da offrire al suo silenzio che questi bimbi tra le foglie, sulle cerimonie dei morti, questo sole che riempie d'acqua le conche vuote degli anni; e queste incerte, tormentose stagioni tutte smarrite una nell'altra in lampi di fuoco e neve.”

Cristina Campo (1923–1977) scrittrice, poetessa e traduttrice italiana

Lettere a Mita
Origine: Il riferimento è ad alcuni passi dei Quattro Quartetti tradotti in francese da Pierre Leyris dattiloscritti da Cristina Campo per M. P. Harwell. Il testo di Cristina Campo è scritto in margine ai passi. più in dettaglio la nota di M. P. Harwell a p. 307 di Lettere a Mita.
Origine: Dalla lettera a Margherita Pieracci Harwell [prima del 13 maggio 1956], p. 17.

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“[…] poiché le parole sono come il vino: hanno bisogno di respiro e di tempo perché il velluto della voce riveli il loro sapore definitivo.”

Luis Sepúlveda (1949) scrittore, giornalista e sceneggiatore cileno

La lampada di Aladino e altri racconti per vincere l'oblio, La lampada di Aladino

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“Sorvolavo rapidamente su tutto questo, imperiosamente sollecitato, com'ero, a cercare la causa di quella felicità, del carattere di certezza con cui si imponeva, ricerca un tempo rinviata. Ora, quella causa, la presagivo paragonando tra loro quelle diverse impressioni beate e che avevano questo in comune: che avvertivo il rumore del cucchiaio sul piatto, la disuguaglianza del lastricato, il sapore della madeleine nell'attimo presente e al tempo stesso in un istante lontano, al punto di far sconfinare il passato sul presente, di esitare non sapendo in quale dei due mi trovasi; a dire il vero, l'essere che allora assaporava in me quell'impressione, la assaporava in ciò che essa aveva di comune in un giorno remoto e nel presente, in ciò che aveva di extratemporale, un essere che appariva solo quando, per una di quelle identità tra il presente e il passato, poteva trovarsi nell'unico ambiente in cui potesse vivere, gioire dell'essenza delle cose, vale a dire al di fuori del tempo. Ciò spiegava perché le mie inquietudini a proposito della mia morte fossero cessare nel momento in cui avevo riconosciuto inconsapevolmente il sapore della piccola madeleine, poiché, in quel momento, l'essere che ero stato, era un essere extratemporale, e dunque incurante delle vicissitudini dell'avvenire. Viveva della sola essenza delle cose, e non poteva coglierla nel presente dove, non entrando in gioco l'immaginazione, i sensi erano incapaci di fornirgliela; lo stesso avvenire verso cui tende l'azione la abbandona a noi. Quell'essere non era mai venuto a me, non si era mai manifestato se non al di fuori dell'azione, del godimento immediato, ogni volta che il miracolo di un'analogia mi aveva consentito di sfuggire al presente. Lui solo aveva il potere di farmi ritrovare i giorni passati, il tempo perduto, dinanzi al quale gli sforzi della mia memoria e della mia intelligenza si arenavano sempre.”

Marcel Proust (1871–1922) scrittore, saggista e critico letterario francese

pp. 2319 sg.

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