Frasi su debito

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema debito, essere, vita, stato.

Frasi su debito

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“Spesso ci indebitiamo con il futuro per pagare i debiti con il passato.”

Khalil Gibran (1883–1931) poeta, pittore e filosofo libanese

Sabbia e spuma

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“«Verrà il giorno in cui sarai convinta di essere al sicuro, di essere felice, ma di colpo la tua gioia si trasformerà in cenere. E allora saprai che il debito sarà stato pagato.»”

George R. R. Martin (1948) autore di fantascienza statunitense

Tyrion Lannister
a Cersei Lannister
2016, p. 746
La Regina di Draghi

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“I debiti, per un uomo d'onore, sono un'amara schiavitù!”
Alienum aes homini ingenuo acerba est servitus.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Sententiae

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“C'è chi fa debiti per necessità, chi per leggerezza, chi per vizio. Solo il primo, di solito, li paga.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

Il grillo parlante

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“L'idolo non si vorrebbe mai vedere dinanzi lo scultore che lo ha fatto, né chi ha un debito di riconoscenza vuol avere il benefattore sempre dinanzi agli occhi.”

Baltasar Gracián (1601–1658) gesuita, scrittore e filosofo spagnolo

da Saper fare il bene, p. 150
Oracolo manuale e arte di prudenza

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“Roland era ben diverso dalla creatura indomita in cui sarebbe maturato, ma i semi di quella tenacia c'erano già, piccoli semi duri che a tempo debito sarebbero cresciuti in alberi con radici profonde… e frutti amari. In quel momento uno di quei semi si aprì e spedì verso l'alto la prima lama affilata.
Ciò che è stato impegnato si può disimpegnare e ciò che è stato fatto si può disfare. Nulla è sicuro, ma… io la voglio.
Sì. Tale era l'unica certezza nel suo animo e bene lo sapeva quanto bene conosceva il volto di suo padre: la voleva. Non nel modo in cui aveva voluto la prostituta quando si era sdraiata nuda sul letto con le gambe aperte e lo aveva guardato da sotto le palpebre abbassate, ma nel modo in cui desiderava cibo quando aveva fame e acqua quando aveva sete. Nel modo, pensava, in cui voleva trascinare il corpo impolverato di Marten dietro il cavallo per la Via Maestra di Gilead come ricompensa per ciò che l'incantatore aveva fatto a sua madre.
La voleva. Voleva Susan.
Roland si girò sul fianco, chiuse gli occhi e si addormentò. Il suo riposo fu leggero e illuminato dalla rudimentale poetica che solo i sogni di adolescenti possiedono, sogni in cui l'attrazione fisica e l'amore romantico s'incontrano e risonano come mai accadrà nella realtà. In quelle visioni di desiderio Susan Delgado posava e riposava le mani sulle spalle di Roland e baciava e ribaciava la sua bocca, gli diceva e ripeteva di andre a lei per la prima volta, stare con lei per la prima volta, vederla per la prima volta, vederla molto bene.”

Stephen King (1947) scrittore e sceneggiatore statunitense

p. 162

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“Chi ha debiti non ama la soglia del creditore.”
Qui debet, limen creditoris non amat.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Sententiae

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“Chi accoglie un beneficio con animo grato paga la prima rata del suo debito.”

Lucio Anneo Seneca (-4–65 a.C.) filosofo, poeta, politico e drammaturgo romano

da De beneficiis, II, 22, 1

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“I debiti di riconoscenza si pagano entro le ventiquattro ore con l'antipatia.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

Milano, 28 agosto 1953
La sua signora

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“Non più ministro! Il referendum del 5 luglio resterà nella storia come un momento unico per una piccola nazione che si è ribellata alla stretta del debito. Come tutte le battaglie per i diritti democratici, lo storico rifiuto dell'ultimo Eurogruppo del 25 giugno porta con sé un caro prezzo. È quindi essenziale che il grande capitale ottenuto dal nostro governo con lo splendido risultato del "No" sia investito immediatamente in un "Sì" a una soluzione più consona: a un accordo che comprenda la ristrutturazione del debito, meno austerità, la redistribuzione per i più bisognosi e nuove riforme. Poco dopo l'annuncio dei risultati del referendum, mi hanno fatto intendere che ci fosse una certa preferenza per una mia "assenza" da parte dei partecipanti all'Eurogruppo e di altri partner; un'idea che il primo ministro ha considerato potenzialmente favorevole per raggiungere un nuovo accordo. Per questo motivo lascio oggi l'incarico di ministro delle Finanze. Considero un mio dovere quello di aiutare Alexis Tsipras, nel modo che ritiene più opportuno, per ottenere il massimo dal risultato che ci ha affidato ieri il popolo greco tramite il referendum. Mi farò carico con orgoglio del disprezzo dei creditori. Noi di sinistra sappiamo come agire insieme senza curarci dei privilegi che comportano i nostri incarichi. Per questo motivo sosterrò pienamente il primo ministro Tsipras, il nuovo ministro delle Finanze e il nostro governo. Lo sforzo sovrumano per onorare il coraggioso popolo della Grecia, e il "No" che ha consegnato al mondo, è appena iniziato.”

Yanis Varoufakis (1961) economista e politico greco naturalizzato australiano

Origine: Da un messaggio sul suo blog dopo il risultato del referendum; citato in Le dimissioni di Yanis Varoufakis da ministro delle Finanze in Grecia http://www.ilpost.it/2015/07/06/yanis-varoufakis-dimissioni-grecia/, il Post.it, 6 luglio 2015.

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“Nella mia conferenza stampa di presentazione, quel 21 novembre 2013, dissi che avevo accettato l'incarico per un atto di amore e di riconoscenza. Non ho mai dimenticato che la Samp mi aiutò in un momento difficile della mia carriera di giovane calciatore. Quando in difficoltà c'è stato il club non ho potuto dire di no. Ora però la Samp sta bene e io credo di aver saldato il mio "debito" morale.”

Siniša Mihajlović (1969) allenatore di calcio e ex calciatore serbo

Origine: Dalla lettera di saluto ai tifosi della Sampdoria; citato in Filippo Grimaldi, Mihajlovic, lettera ai tifosi: "Samp, sempre casa mia" http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Sampdoria/01-06-2015/mihajlovic-lettera-tifosi-samp-sempre-casa-mia-1101066077855.shtml, Gazzetta.it, 1 giugno 2015.

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“Il quotidiano soffrire e il continuo procedere verso il pareggio dei debiti karmici, che l’acquisizione della libertà via via esige.”

Massimo Scaligero (1906–1980) filosofo e esoterista italiano

Origine: Reincarnazione e karma, p. 203

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“Senza crescita il debito non è sostenibile, mentre con la crescita il debito non conta nulla.”

Claudio Borghi Aquilini (1970) politico italiano

Origine: Dalla dichiarazione finale di voto alla Camera sul DEF 2018, http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-06-21/claudio-borghi-no-euro-eletto-guida-commissione-bilancio-161138.shtml?uuid=AEiNCIAF, Il sole 24 ore.it, 21 giugno 2018.

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“Un debito nazionale, se non è eccessivo, potrebbe essere per noi una benedizione nazionale.”

Alexander Hamilton (1757–1804) politico e economista statunitense

da Lettera a Robert Morris, 30 aprile 1781

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“L'orgoglio non vuol essere in debito e l'amor proprio non vuol pagare.”

François de La Rochefoucauld (1613–1680) scrittore, filosofo e aforista francese

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Massime, Riflessioni morali

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“L'uomo morendo salda tutti i debiti.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Stefano: atto III, scena II; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber
La Tempesta

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“La cosa più grande di Cesare erano i suoi debiti.”

Bertolt Brecht (1898–1956) drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco

Origine: Da Gli affari del signor Giulio Cesare, traduzione di Lorenzo Bassi, Einaudi Editore.

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“Ai giudizi dei nemici vuolsi avere sempre la debita osservanza.”

Giosue Carducci (1835–1907) poeta e scrittore italiano

serie prima, p. ii
Ceneri e faville

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“Le guerre si fanno per creare debiti. La guerra è il sabotaggio massimo, il sabotaggio più atroce.”

Ezra Pound (1885–1972) poeta, saggista e traduttore statunitense

Aforismi e detti memorabili

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“In che senso può essere la sofferenza una compensazione di «debiti»? In quanto far soffrire arrecava soddisfazioni in sommo grado.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

II, 6; 1991

“Ho lavorato sodo per farmi un nome come giornalista e scrittore e sperare così di non essere preso per pazzo quando avessi assolto al mio debito: raccontare ciò che mi era avvenuto.”

André Frossard (1915–1995) giornalista e saggista francese

citato in Vittorio Messori, Inchiesta sul cristianesimo, Oscar Mondadori, 2010

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“Leggere significa prendere in prestito; tirare fuori qualcosa di nuovo di ciò che si è letto significa ripagare il debito.”

Georg Christoph Lichtenberg (1742–1799) fisico, scrittore e aforista tedesco

Osservazioni e pensieri

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“A debiti si aggiungono debiti per via dell'usura.”

II, 23; 1997
Id cumulatum usuris.
Ab urbe condita, Proemio – Libro X

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“La gloria disdegnata ritorna talvolta, a tempo debito, accresciuta.”

II, 47; 2010
Adeo spreta in tempore gloria interdum cumulatior rediit.
Ab urbe condita, Proemio – Libro X

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“Abolire il dovere di pagare i debiti mina alla base le regole della convivenza umana.”

Appio Claudio Crasso Inregillense: VI, 41; 1997
[F]idem abrogari cum qua omnis humana societas tollitur?
Ab urbe condita, Proemio – Libro X

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“A Dio per debito, a' letterati per affetto ho sacrificato solamento me stesso.”

Giuseppe Battista (1610–1675) poeta italiano

dalla Lettera a Giovamttista Manzo marchese di Villa, p. 82
Lettere

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“[…] Un allenatore non è nessun idiota! Un allenatore è… vedere cosa succedere in campo. In questo partita esistevano due, tre o quattro giocatori, loro erano deboli come una vuoto bottiglia. Avete mercoledì visto, quale squadra giocato ha mercoledì? Mehmet ha giocato, o giocuato Basler, o giocato Trapattoni? Questi giocatori lagnano più che gioco! Sapete, perché le squadra Italia comprano non questi giocatori? Perché noi visto abbiamo molta volte tali partita. Hanno detto, giocatori non sono per italianen, eh…, campionis. Struuunz! Strunz è qui da due anni, dieci partita ha giocato, è sempre ferito. Cosa permetten Strunz?! Anni scorsi diventato campione con Hamann, eh…, Nerlinger. Questi giocatori erano giocatori ed erano diventati campioni. È sempre ferito! Ha giocuato 25 partite in questo squadra, in questa club. Respectare deve gli altri collegen! Hanno molto simpatici collegen. Ponga a questo collegen la domanda! Non hanno nessuna coraggio rispondere, ma io so, cosa pensaren su questo giocatori. Devono dimostrare ora, io voglio, sabato, questi giocatori devono dimostrare me,…, i suoi tiffosi, devono vincere la partita da soli. Devono da soli vincere partita! Io sono ora stanco aspettare di queste giocatore, eh.., difendo sempre questi giocatoren. Io ho sempre i debiti [Trapattoni confonde le parole tedesche per "debiti" e "colpa"], su questi giocatori. Uno è Mario, uno, un altro è Mehmet. Strunz invece non è, ha solo giocato il 25 per cento questi partita!
Io sono finito”

Giovanni Trapattoni (1939) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano
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“Quali possono essere le cause del fascino discreto che l'austerity tuttora esercita tra le masse popolari, soprattutto tra gli eredi del movimento operaio? Una parziale risposta risiede probabilmente in alcuni tipici luoghi comuni diffusi tra le macerie di quella che un tempo veniva orgogliosamente definita la cultura di sinistra, e che oggi pare essersi ridotta a una zavorra ideologica, un intralcio alla comprensione della realtà. Tra di essi vi è ad esempio l’illusione che una politica di restrizioni finanziarie possa indurre i cambiamenti strutturali indispensabili per rendere collettivamente fruibili i benefici del progresso tecnico, e possa addirittura contribuire al trapasso verso una società maggiormente rispettosa dell’ambiente, magari persino fondata sulla “decrescita”. E vi è pure l’idea naive secondo cui l’arma dell’austerità potrebbe essere finalmente rivolta non sui lavoratori ma contro i dissipatori, i corrotti, i membri della “casta”. La realtà, tuttavia, è un’altra. I dati evidenziano che proprio nelle fasi in cui si impone la logica dei tagli emergono pure nuove tipologie di dualismi tecnologici, di aggressioni all’ambiente e al territorio, di dilapidazioni di risorse pubbliche, di privilegi e di malversazioni, che in proporzione risultano ancor più pervasive e letali di quelle che si verificavano in epoche di minore restrizione dei bilanci pubblici. Un esempio emblematico su tutti: i costi della famigerata “casta”, guarda caso, sono aumentati proprio nella lunga epoca dei sistematici avanzi primari, vale a dire del surplus di entrate fiscali sulla spesa pubblica calcolata al netto del pagamento degli interessi sul debito. Contro il senso comune, ancora una volta, l’austerity è correlata allo spreco e al privilegio dei pochi".”

Emiliano Brancaccio (1971) economista italiano

dal capitolo Il fascino discreto dell'austerity

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“Checché ne sia di questi racconti favolosi, certo, Cecco per ingegno poetico non è neppure paragonabile al genio sovrano dell'Alighieri; e l'Acerba, al cui grandioso disegno non poté dare il debito svolgimento, rimane una nebulosa di fronte al sole sfolgorante della Commedia; ciò non pertanto anch'egli fu molto stimato nei tempi suoi e nei posteriori, e godette di una certa popolarità, anche alla stregua dei codici e delle edizioni della sua Acerba.
Né vi è storia politica e letteraria, che occupandosi di Dante non consacri un ricordo a Cecco d'Ascoli, e alle loro relazioni; e non celebri più o meno la sua Acerba. Basti rammentare che l'Alidosi la chiamò opera divina, certo esagerandone il merito. Dante, che è Dante, non ebbe sempre lo stesso culto, stando al numero delle edizioni della sua Commedia, il quale nel sec. XVII fu scarsissimo, a cagione del cattivo gusto predominante.
La civiltà italiana si può misurare alla stregua della varia fortuna di Dante, come direbbe il Carducci, ossia del culto di Dante rivelato principalmente dalle edizioni e dalle illustrazioni del suo poema. Qui cade opportuna la osservazione del Labriola, che essendo stata composta lAcerba quando appena si conosceva e forse non intera la Commedia, non aveva ancora potuto aver luogo quella educazione letteraria, che poi andò facendosi sul gran Poema, dal quale data e non prima lo svolgimento largo e magnifico della nostra letteratura.”

Carlo Lozzi (1829–1915)

da Cecco d'Ascoli e la musa popolare, pp. 35-36

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“Ah-ah! È impensabile che il dottor Berlusconi entri in politica. Deve occuparsi dei suoi debiti. Stia fermo, tanto prenderebbe pochi voti. Non siamo mica in Brasile!”

Massimo d'Alema (1949) politico italiano, presidente del Consiglio dei Ministri dal 1998 al 2000

Origine: Nel 1993; citato in Le ultime parole famose http://d.repubblica.it/argomenti/2011/05/24/news/25_5-massimo_d_alema-349226/, D.Repubblica.it, 24 maggio 2011.

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“L'azzeramento [del debito] è solo un primo passo, poi si dovrebbe passare agli investimenti, e qui entra in gioco l'illuminazione dei nostri governanti. Noi, club dei bianchi, finché abbiamo una distanza geografica sufficiente a garantire la nostra incolumità, non ci rendiamo conto del pericolo. I popoli che muoiono di fame preannunciano guerre e atrocità.”

Andrea Bocelli (1958) cantante lirico italiano

Origine: Citato in Bocelli: ma la Chiesa non è una discoteca https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2000/maggio/01/Bocelli_Chiesa_non_una_discoteca_co_0_0005012244.shtml, Corriere della Sera, 1º maggio 2000.