Frasi su odore
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“E piangere senza sapere perché aveva l'odore sgradevole dell'anticamera di un manicomio…”

Stephen King (1947) scrittore e sceneggiatore statunitense

da Uscita per l'inferno

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“Alcuni son fatti come il vasellame nuovo, che s'impregna del primo odore, buono o cattivo che sia.”

Baltasar Gracián (1601–1658) gesuita, scrittore e filosofo spagnolo

da Non lasciarsi dominare dalla prima impressione, p. 136
Oracolo manuale e arte di prudenza

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“Se questa Londra non fosse così nera, e la sua gente così pesante, se non ci fosse quest'odore di carbone e nemmeno questa nebbia, mi metterei persino a studiare l'inglese.”

Frédéric Chopin (1810–1849) compositore e pianista polacco

citato in Nino Salvaneschi, Il tormento di Chopin, dall'Oglio Editore, 1943

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“Sileno: Or sotto questi faggi | Datemi bere. | Oh che soave odore | Esce di questo vaso!”

Giambattista Giraldi Cinzio (1504–1574) letterato, poeta e drammaturgo italiano

Atto I, Scena III
Egle

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“Balera
Ragazze buone | ragazze belle | con l'odore | di minestrone | sotto le ascelle.”

Marcello Marchesi (1912–1978) comico, sceneggiatore e regista italiano

Origine: Diario futile di un signore di mezza età, p. 108

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“Lev Nikolajevič manda un odore di chiesa, molto severo: di cipressi, di pinete, di pane consacrato.”

Valentin Bulgakov (1886–1966) scrittore e pacifista russo

Origine: Dal diario; citato in Enzo Biagi, Russia, Rizzoli editore, Milano, 1977, p. 50.

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“Da una finestra di ringhiera mio padre si pettinava, l'odore di brillantina s'impossessava di me.”

Franco Battiato (1945) musicista, cantautore e regista italiano

da Mal d'Africa

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“Ogni volta che respiro l'odore dell'erba mi ritorna addosso l'infanzia.”

Jorge Valdano (1955) dirigente sportivo, allenatore di calcio e ex calciatore argentino

Origine: Il sogno di Futbolandia, p. 41

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“Ogni odore è un ricordo che torna a bruciapelo”

Claudio Baglioni (1951) cantautore italiano

Notte di note, note di notte
La vita è adesso

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“Non va più via l'odore del sesso, che hai addosso…”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da L'odore del sesso, n. 8
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“E ci siamo mischiati la pelle, le anime, le ossa, ed appena finito ognuno ha ripreso le sue.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da L'odore del sesso, n. 8
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“La credenza in una virtualità che funzioni come sostituto dei rapporti umani è una sciocchezza di questi tempi. Noi ci affidiamo alle tecnologie telematiche anche quando ci rendiamo conto che ci stiamo forzando a farlo. Il miracolo del vedere vicino ciò che è lontano e la possibilità di una esplorazione praticamente infinita ci attraggono. La nostra pigrizia e la pubblicità convincente rendono il processo quasi automatico. Soddisfatti al massimo due sensi su cinque, costruiamo la grande illusione. Ma la vista e l'udito sono, nella nostra era, così bistrattati da aver perduto quasi completamente la capacità di differenziare, selezionare, preferire. Sono diventati due poteri maleducati e sgangherati. Chattare fa passare un po' di tempo e ci ingombra in quei pezzi di noi che sono o che lasciamo momentaneamente un po' più liberi e sensibili. […] Mi piacerebbe essere genericamente dissacratoria nei confronti della pratica della virtualità. Economia virtuale, amore virtuale, conoscenze virtuali, cultura virtuale, comunicazione virtuale, partecipazione virtuale. Devi per forza testare quale odore, quale sapore, quale consistenza abbia la persona, prima di decidere se o che ti piace. Solo dopo comparirà il livello di smaterializzazione e idealizzazione che, comunque, tutti adottano soprattutto affrontando il cosiddetto amore. Non un computer, ma il nostro cervello farà sufficiente casino per far sembrare bello ciò che non lo è, vicino ciò che non lo è, accettabile ciò che non lo è. Ma questa è un'altra storia. È la storia della libertà intellettuale e sentimentale che caratterizza la dimensione umana. Questa storia non ha, però, giustificazione di accadere prima di, e a prescindere da, olfatto, gusto e tatto.”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

da Vanity Fair, n. 48, 7 dicembre 2011
Citazioni di Mina

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“Dall'odore dei campi al risveglio della terra | il vento è una carezza nel respiro | è come il primo sogno di chi ha smesso di soffrire | e finalmente in pace può impazzire.”

Gianna Nannini (1954) cantautrice e musicista italiana

da Io e Bobby McGee, traduzione della celebre Me and Bobby McGee
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“E questo odore d'incenso non basterà | a confondere il richiamo delle tue braccia. (da Laure”

Cristina Donà (1967) cantautrice italiana

Il profumo), n. 8
La quinta stagione

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“Dal suo punto di vista Berlusconi sta facendo una campagna assolutamente razionale. Ha rinunciato all'idea di convincere chi è dall'altra parte e persino a parlare agli indecisi. Lui si rivolge alla sua curva delusa, la rincuora, gli fa sentire l'odore del sangue, gli fa sentire che la vittoria è possibile. Punta a trascinare al voto i suoi possibili astenuti e ce la può fare. Chi non fa il suo mestiere è il centrosinistra. […] Rinunciare al confronto in tv sarebbe l'ultimo autogol di una lunga serie. Da Unipol alla candidatura D'Ambrosio per non parlare dell'atteggiamento scelto per catturare gli elettori: invece di indicare 5 cose da fare nei primi 100 giorni e costringere il centrodestra a discutere di questo, si tira fuori l'elenco del telefono detto programma dell'Unione, cioè 274 pagine scritte in corpo 11. Far questo vuol dire non avere una visione della realtà. […] C'è solo da guardare la fotografia di questi 10 anni, quello che è rimasto del suo sogno liberale del 1994. Doveva fare la grande riforma costituzionale e ci ha precipitato nel casino del proporzionale, doveva fare le grandi riforme economiche e abbiamo Tremonti che scrive libri da no global, doveva fare la grande riforma della giustizia e si è fatto solo gli affari suoi. Ha trasformato la Casa delle libertà nella Casa delle libertà vigilate.”

Daniele Capezzone (1972) politico italiano

da Corriere della Sera https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2006/febbraio/04/Capezzone_rinunciare_masochismo_co_9_060204022.shtml, 4 febbraio 2006, pagina 8

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“In fondo, gli animali sanno riconoscere ciò che è meglio per loro e, se avessero trovato disgustoso l'odore dell'immortalità, avrebbero rifiutato di bere.”

Philip José Farmer (1918–2009) scrittore e autore di fantascienza statunitense

Origine: Venere sulla conchiglia, p. 96

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“Io non ho mai dimenticato l'odore della terra | quando d'improvviso piove.”

Pippo Pollina (1963) cantautore italiano

da Due di due
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“Spendi per opere assistenziali, | per sciagure nazionali e ti guadagni l'aldilà | e puoi morire in odore di santità.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da Fabbricando case, lato A, n. 2
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“Era un medico in odore di sanità.”

Eros Drusiani (1954) cabarettista e scrittore italiano
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“La favola o la leggenda scelgon sempre forme adatte: un animale di cui vengono spacciate e credute tante meraviglie, deve avere nella sua forma alcun che di particolare. Le iene confermano questo fatto. Somigliano ai cani, eppur ne sono diverse per ogni riguardo; fanno parte della famiglia, eppure si stanno isolate. Il loro aspetto non è per nulla gradevole, anzi è decisamente ributtante. Tutte le iene sono brutte perché sono soltanto abozzi d'una forma che conosciamo assai più perfezionata. Alcuni naturalisti le considerano come membri in transizione fra il cane ed il gatto. Ma non possiamo adottare questo modo di vedere, poiché le iene hanno per se stesse una forma affatto particolare […] Il collo tozzo, rigido in apparenza, la coda folta che non giunge all'articolazione del calcagno, il pelame lungo, ruvido, che si prolunga sulla schiena a mo' di criniera setolosa, il colore finalmente oscuro, notturno del pelo, tutto si riunisce per renderne affatto sgradevole l'impressione totale. Inoltre tutte le iene sono animali notturni, hanno spiacevole voce, discordante, stridula o sghignazzante, sono ingorde, voraci, diffondono intorno un pessimo odore, ed hanno movenze ignobili, come sciancate, e qualche cosa di affatto particolare nel complesso; insomma sarebbe cosa impossibile il dirle belle.”

Alfred Edmund Brehm (1829–1884) biologo e scrittore tedesco

Origine: La vita degli animali, Volume 1, Mammiferi, p. 501

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“[Parlando del tempeh] Si tratta di una poltiglia di semi di soia fermentati grazie ad un fungo che salda i semi in un viluppo di miceli bianchi. Si possono formare sulla superficie delle macchie, vede, e di spore nere o grigie. Ed è possibile percepire un leggero odore di ammoniaca. Dica la verità, non vede l'ora di assaggiarlo, vero?”

Maurizio Crozza (1959) comico, imitatore e conduttore televisivo italiano

da Crozza nel Paese delle Meraviglie, 1° aprile 2016
Personaggi originali, Germidi Soia
Origine: Visibile al minuto 57:45 di Crozza nel Paese delle Meraviglie - Puntata 01/04/2016 https://www.youtube.com/watch?v=cJs_PqVJkpE, YouTube.com, 3 aprile 2016.

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“Perché in quello stesso periodo in Sicilia e in tutto il sud ovest, anche Calabria, si muovevano delle strane leghe meridionali che, in sintonia con la Lega Nord – c'era stato addirittura a Lamezia Terme con un rappresentante della Lega Nord – si proponevano di secedere, di staccare Sicilia, Calabra… infatti si chiamavano "Sicilia libera", "Calabria libera". Era tutto un fronte di leghe molto strano: invece di esserci i padani inferociti lì c'erano strani personaggi legati un po' alla mafia, un po' alla 'ndragheta e un po' alla P2 e uno di questi, il principe Orsini che aveva legami con questi personaggi, aveva legami anche con Marcello Dell'Utri. Quindi noi sappiamo che Dell'Utri – lo ha dimostrato Gioacchino Genchi, ma guarda un po', andando a incrociare i telefoni e i tabulati di questi personaggi – aveva contatti diretti con questo Principe Orsini. Dell'Utri inizialmente tiene d'occhio questi ambienti, perché sono le organizzazioni mafiose, legate a personaggi della P2 e dell'eversione nera, che si stanno mettendo insieme perché sentono odore di colpo di Stato, sentono odore di nuova Repubblica e vogliono far pesare, ancora una volta, la loro ipoteca con un partito o una serie di partiti nuovi. Come Sicilia Libera, della quale si interessano direttamente boss come Tullio Cannella, Leoluca Bagarella, i fratelli Graviano e Giovanni Brusca.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

da I nuovi padri della patria http://www.beppegrillo.it/2009/03/passaparola_lun_22.html#comments, 30 marzo 2009
BeppeGrillo.it

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“Sono già stato qui, | ma quando o come non so dire: | conosco quell'erba davanti alla porta, | quel dolce intenso odore, | quel rumore sospirante, quelle luci attorno alla costa…”

Dante Gabriel Rossetti (1828–1882) pittore e poeta britannico

I have been here before, | But when or how I cannot tell: | I know the grass beyond the door, | The sweet keen smell, | The sighing sound, the lights around the shore...
Origine: Citato in Jorge Luis Borges, Introduzione a Adolfo Bioy Casares, L'invenzione di Morel, Bompiani, 1985.