Frasi su peggiore
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Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“L'uomo ha bisogno di quello che ha in sé di peggiore per raggiungere ciò che di migliore esiste in lui.”

The Devil and Miss Prym
Il diavolo e la signorina Prym
Variante: L'Uomo ha bisogno di ciò che ha in sé di peggiore, per raggiungere ciò che di migliore esiste in lui.

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“Non c'è deserto peggiore che una vita senza amici: l'amicizia moltiplica i beni e ripartisce i mali.”

Baltasar Gracián (1601–1658) gesuita, scrittore e filosofo spagnolo

da Saper usare degli amici, p. 105
Oracolo manuale e arte di prudenza
Origine: Citato nell'episodio 18 della nona stagione di Criminal Minds: «L'amicizia moltiplica le cose belle della vita e diminuisce quelle brutte.»

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“Lager, s. n.: campo
Da quando so pensare, mia madre dice:
Il freddo è peggiore della fame.
Oppure: Il vento è più freddo della neve.
Oppure: Una patata calda è un letto caldo.”

Herta Müller (1953) scrittrice tedesca

Origine: Da Parola d'autore. I lemmi del vocabolario europeo 2009, Corriere della sera, 8 ottobre 2009.

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“La peggiore delle vergogne è quella della parsimonia e della povertà.”

Marco Porcio Catone (-234–-149 a.C.) politico, generale e scrittore romano

citato in Tito Livio, XXXIV, 4; 2006

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“Una causa non buona diventa peggiore quando si vuole difenderla.”

I, 1, 26
Causa patrocinio non bona peior est.
Tristia

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“Qualcuno era comunista perché abbiamo avuto il peggiore Partito Socialista d'Europa.”

Giorgio Gaber (1939–2003) cantautore, commediografo e regista teatrale italiano

da Qualcuno era comunista, disco 2, n. 8
Il teatro canzone

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“Che ne dite? Sul ponte mi avete strappato una promessa. Vi premeva avere un bambino da prendere con voi come apprendista strigo, nient'altro. Perché quel bambino dovrebbe essere inatteso? Perché non potrebbe essere il contrario? Io ne ho due, che uno dei due studi da strigo. È un mestiere come un altro. Né migliore né peggiore.»
«Sei sicuro che non sia peggiore?» chiese piano Geralt.
Yurga socchiuse gli occhi. «Difendere la gente, salvare loro la vita, a vostro parere è una cosa buona o cattiva? Quei quattordici sull'altura, e voi sul ponte, che cosa avete fatto, del bene o del male?»
«Non lo so, Yurga. A volte mi sembra di saperlo. Vorresti che tuo figlio avesse certi dubbi?»
«Che li abbia pure. Perché sono una cosa umana e buona», rispose il mercante con aria seria.
«Che cosa?»
«I dubbi. Solo il male, signor Geralt, non ne ha mai. Ma nessuno sfugge al proprio destino.»”

Miecz przeznaczenia
La spada del destino
Variante: «Che ne dite? Sul ponte mi avete strappato una promessa. Vi premeva avere un bambino da prendere con voi come apprendista strigo, nient'altro. Perché quel bambino dovrebbe essere inatteso? Perché non potrebbe essere il contrario? Io ne ho due, che uno dei due studi da strigo. È un mestiere come un altro. Né migliore né peggiore.»
«Sei sicuro che non sia peggiore?» chiese piano Geralt.
Yurga socchiuse gli occhi. «Difendere la gente, salvare loro la vita, a vostro parere è una cosa buona o cattiva? Quei quattordici sull'altura, e voi sul ponte, che cosa avete fatto, del bene o del male?»
«Non lo so, Yurga. A volte mi sembra di saperlo. Vorresti che tuo figlio avesse certi dubbi?»
«Che li abbia pure. Perché sono una cosa umana e buona», rispose il mercante con aria seria.
«Che cosa?»
«I dubbi. Solo il male, signor Geralt, non ne ha mai. Ma nessuno sfugge al proprio destino.»

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“Dipendesse da me, il crocifisso resterebbe appeso nelle scuole. E non per le penose ragioni accampate da politici e tromboni di destra, centro, sinistra e persino dal Vaticano. Anzi, se fosse per quelle, lo leverei anch'io. […] Se dobbiamo difendere il crocifisso come "arredo", tanto vale staccarlo subito. Gesù in croce non è nemmeno il simbolo di una "tradizione" (come Santa Klaus o la zucca di Halloween) o della presunta "civiltà ebraico-cristiana" (furbesco gingillo dei Pera, dei Ferrara e altri ateoclericali che poi non dicono una parola sulle leggi razziali contro i bambini rom e sui profughi respinti in alto mare). Gesù Cristo è un fatto storico e una persona reale, morta ammazzata dopo indicibili torture, pur potendosi agevolmente salvare con qualche parola ambigua, accomodante, politichese, paracula. È, da duemila anni, uno "scandalo" sia per chi crede alla resurrezione, sia per chi si ferma al dato storico della crocifissione. L'immagine vivente di libertà e umanità, di sofferenza e speranza, di resistenza inerme all'ingiustizia, ma soprattutto di laicità ("date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio") e gratuità ("Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno"). Gratuità: la parola più scandalosa per questi tempi dominati dagli interessi, dove tutto è in vendita e troppi sono all'asta. Gesù Cristo è riconosciuto non solo dai cristiani, ma anche dagli ebrei e dai musulmani, come un grande profeta. Infatti fu proprio l'ideologia più pagana della storia, il nazismo – l'ha ricordato Antonio Socci – a scatenare la guerra ai crocifissi. È significativo che oggi nessun politico né la Chiesa riescano a trovare le parole giuste per raccontarlo. […] Basterebbe raccontarlo a tanti ignorantissimi genitori, insegnanti, ragazzi: e nessuno – ateo, cristiano, islamico, ebreo, buddista che sia – si sentirebbe minimamente offeso dal crocifisso. Ma, all'uscita della sentenza europea, nessun uomo di Chiesa è riuscito a farlo. Forse la gerarchia è troppo occupata a fare spot per l'8 per mille, a batter cassa per le scuole private e le esenzioni fiscali, a combattere Dan Brown e Halloween, e le manca il tempo per quell'uomo in croce. Anzi, le mancano proprio le parole. Oggi i peggiori nemici del crocifisso sono proprio i chierici. E i clericali.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

da Ma io difendo quella croce, 5 novembre 2009
Il Fatto Quotidiano

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“Non ridere perché non fa più ridere, è la brutalità della realtà, sta succedendo nella tua città.”

Noyz Narcos (1979) rapper, beatmaker e writer italiano

da Il lato peggiore
Non dormire

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“Si dice che ci sono quattro tipi di cavalli: eccellenti, buoni, mediocri e cattivi. Il migliore correrà piano o forte, a destra o a sinistra, secondo la volontà del cavaliere, ancor prima di vedere l'ombra della frusta; il secondo miglior cavallo farà tutto bene come il primo, ma un attimo prima che la frusta lo raggiunga; il terzo correrà quando avvertirà dolore sul corpo; il quarto correrà solo dopo che il dolore gli sarà penetrato fin nel midollo delle ossa. Immaginate un po' quanto è difficile per il quarto cavallo imparare a correre! Ascoltando questa storia, quasi tutti vorremmo essere il cavallo migliore. Se non è possibile essere il migliore, vogliamo essere il secondo dopo di lui. È questo, credo, il modo consueto di intendere questa storia e lo Zen. Può darsi che pensiate che, sedendo in zazen, scoprirete se siete tra i migliori cavalli o tra i peggiori. Qui, tuttavia, ci troviamo di fronte a un fraintendimento dello Zen. Se pensate che scopo della pratica zen sia addestrarvi a diventare uno dei cavalli migliori, allora avrete veramente un grosso problema. Ma non è questo il retto intendimento. Se praticate lo Zen nel modo giusto non ha alcuna importanza che voi siate il cavallo migliore o peggiore. Se considerate la misericordia del Buddha, quale pensate sia l'atteggiamento del suo cuore nei confronti dei quattro tipi di cavalli? Egli avrà più simpatia per i peggiori che non per i migliori. Quando siete decisi a praticare lo zazen con la grande mente di Buddha, scoprirete che il cavallo peggiore è quello che vale di più. Proprio nelle vostre imperfezioni troverete la base per la vostra mente ferma, la mente che cerca la via.”

Shunryū Suzuki (1904–1971) monaco buddhista

Origine: Mente Zen, Mente di principiante, pp. 33-34

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“La peggior mostruosità è sempre figlia di una bambinata.”

Gimini: XXXIV; p. 174
Il paradiso degli orchi

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“Non bisogna accusare l'indisciplina. Non c'è niente di male ad essere indisciplinati se nell'indisciplina c'è una volontà. La cosa peggiore è quando l'indisciplina non c'è più, quando si sceglie di dare retta agli altri.”

Vittorio Foa (1910–2008) politico, giornalista e scrittore italiano

Origine: Dal sito www.cgil.it del 20 ottobre 2008, per ricordare la scomparsa di Vittorio Foa.

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“La quarantena
Capitolo lll

Il Coronavirus, il virus
che solo nel mese
di marzo 2020 ha devastato
e ucciso intere generazioni
di tutta Italia.
Un mostro invisibile
ed aberrante che ha messo
in ginocchio il mondo intero.
Ogni giorno un bollettino
di guerra, in ogni paese
e in ogni città si piangono
morti di ogni ceto sociale
dal più povero al più abbiente.
Dal più giovane
al più anziano senza nessuna
distinzione di sesso.
Un virus orribile e cruento
che ha fatto chiudere i battenti
a milioni di esercizi pubblici,
fabbriche, piccoli e grandi
imprenditori, dando lavoro
in modo continuativo
ed esasperante ma instancabilmente
e sempre con il cuore ai medici,
paramedici, infermieri, personale
dei supermercati, autotrasportatori,
addetti alle pulizie e operatori
ecologici senza dimenticare
le Forze dell'ordine così efficenti
e umani in questo periodo
così delicato e drammatico
che sta attraversando il nostro paese.
Un paese irriconoscibile e deserto
di cui possono uscire poche persone
solo per il fabbisogno famigliare
muniti di guanti e mascherine.
Siamo tutti sottoposti alla quarantena
Ordinata dal Governo, ora la nostra casa
non è solo un rifugio è anche la nostra
salvezza.
Purtroppo non per tutti in quanto
l'obbligo di vivere insieme
costantemente tra le mura
domestiche fanno emergere
i lati peggiori degli esseri umani
dando sfogo all'aggressività,
l'intolleranza, l'esasperazione
rendendo la convivenza forzata
difficoltosa e ingestibile
con la preoccupazione costante
di ammalarsi anche a livello
psicologico e mentale danneggiando
inevitabilmente e drasticamente
i rapporti familiari.
In futuro ci saranno strascichi
di persone che ne usciranno
fragili e vulnerabili
psicologicamente
e fisicamente.
Ma. Andrà tutto bene.”

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“Se uno ti porta via la moglie, non c'è peggior vendetta che lasciargliela.”

Sacha Guitry (1885–1957) attore, regista e sceneggiatore francese

da Elles et toi; citato in Elena Spagnol, Citazioni, Garzanti, 2003

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“Nelle democrazie, i governanti raramente sono peggiori dei governati.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

Il grillo parlante

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“A volte, la cosa peggiore che può capitare alle domande è la risposta.”

Romain Gary (1914–1980) scrittore francese

Origine: L'angoscia del re Salomone, p. 21

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“Veggio 'l meglio ed al peggior m'appiglio.”

Francesco Petrarca (1304–1374) poeta italiano autore del Canzoniere

Num. XVII nell'ed. Marsand, sonetto XXI nell'ed. Mestica
Sonetto in vita di M. Laura
Variante: Veggio 'l meglio ed al peggior m'appiglio.

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“[Su Pete Sampras nel 2002] Credo che il nostro peggior incubo sia svegliarsi il mattino seguente e ritrovarsi nei panni dell'altro.”

Andre Agassi (1970) tennista statunitense

Origine: Citato in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/07/26/107326-citazioni_bordo_campo_giugno.shtml, Ubitennis.com, giugno 2008.

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“Chi diventa peggiore è dannoso non solo a sé, ma anche a tutti coloro ai quali avrebbe potuto giovare, se fosse diventato migliore.”

Lucio Anneo Seneca (-4–65 a.C.) filosofo, poeta, politico e drammaturgo romano

da De otio

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“Se siamo innocenti. Meno parlerete e più vi si crederà. Non passano per i peggiori criminali quelli che tacciono.”

Claude de la Colombière (1641–1682) gesuita e scrittore francese

Il libro dell'interiorità.

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“Vedo ed approvo le cose migliori, ma seguo le peggiori.”

VII, 20
Video meliora proboque, deteriora sequor
Metamorfosi

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“L'unica cosa peggiore che dover guardare un brutto film è averci recitato.”

Elvis Presley (1935–1977) cantante, chitarrista e attore statunitense

citato in Portala al cinema, p. 101

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“Mi sono sentito in imbarazzo per lui, e il mio primo pensiero è stato il rifiuto - «no, povero Montanelli» - quando all'ingresso dei giardini di via Palestro mi sono trovato davanti alla sua statua, al punto che ho pensato che ci sono vandali che distruggono e vandali che costruiscono, e che anzi, per certi aspetti, il vandalismo che crea è ben peggiore, perché tenta di disarmarti con le sue buone intenzioni. Dunque era di mattina, molto presto, e i giardini erano vuoti, al sole. Ebbene in questo vuoto, la statua mi è apparsa all'improvviso: una figurina in gabbia che non ha niente a che fare con Montanelli, se non perché lo offende anche fisicamente, lui che era così "verticale", e che ci invitava a buttare via «il grasso» e la retorica monumentale. Il giornalista che ogni volta si ri-definiva in una frase, in un concetto, in un aforisma, in una citazione, è stato per sempre imprigionato in una scatola di sardine. Perciò ho provato il disagio che sempre suscita il falso, la patacca, la similpelle che non è pelle, perché non solo questo non è Montanelli, come ci ha insegnato Magritte che dipinse una pipa e ci scrisse sotto "questa non è una pipa". Il punto è che questa non è neppure una statuta di Montanelli, ma di un montanelloide in bronzo color oro, che ha la presunzione ingenua e goffa di imprigionare il Montanelli entelechiale, il Montanelli che era invece l'asciuttezza, era il corpo più "instatuabile" del mondo, troppo alto, troppo energico, troppo nervoso, incontenibile nello spazio e nel tempo com'è l'uomo moderno, che è nomade e ha un'identità al futuro. Era il più grande nemico delle statue il Montanelli che sempre ci sorprendeva, fascista ma con la fronda, conservatore ma anarchico, con la sinistra ma di destra, un uomo di forte fascino maschile che tuttavia non amava raccogliere i trofei del fascino maschile, ingombrante ma discreto, il solo che nella storia d' Italia abbia rifiutato la nomina a senatore a vita perché, diceva, «i monumenti sono fatti per essere abbattuti», come quello di Saddam, o di Stalin o di Mussolini. Come si può fare una statua ingombrante e discreta? Come si può fare un monumento all'antimonumento?”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

Francesco Merlo

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“Come può un uomo accontentarsi di prendere semplicemente in considerazione una opinione, e compiacersi di ciò? Di che cosa si compiace se la sua opinione è che viene danneggiato? Se il vostro prossimo vi truffa anche per un solo dollaro, non vi accontentate di constatare che siete stati truffati, o di dire che siete stati truffati, e neppure di chiedergli quanto vi spetta, ma fate subito passi concreti per ottenere l'intera somma, e cercate di non lasciarvi mai più imbrogliare.
L'azione in base a un principio, la percezione e l'attuazione del giusto, trasforma le cose e i rapporti; essa è essenzialmente rivoluzionaria, e non si concilia interamente con niente che già esisteva. Non solo divide Stati e Chiese, divide anche le famiglie: sì, divide lindividuo, separando il diabolico che è in lui dal divino.
Le leggi ingiuste esistono: dobbiamo essere contenti di obbedirvi, o dobbiamo tentare di emendarle, obbedendovi fino a quando non siamo riusciti nel nostro intento, oppure ancora dobbiamo trasgredirle da subito? Generalmente gli uomini con un governo come questo, pensano di dovere aspettare fino a quando avranno persuaso la maggioranza a modificare tali leggi. Ritengono che se opponessero resistenza, il rimedio sarebbe peggiore del male. Ma è colpa del governo stesso, se il rimedio è peggiore del male. È lui a renderlo peggiore.”

1992, pp. 24-25
Disobbedienza civile

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“Ho sposato una siciliana, il che mi ha permesso di conoscere da vicino la sicilianità. Ma grazie all'arte di Tornatore ho avuto la conferma delle mie sensazioni su questa terra che è bella anche per le sue contraddizioni oltre che per la sua umanità. Quello siciliano è un popolo eletto nei migliori casi e nei peggiori. E credo che a prevalere sia certamente il suo lato positivo.”

Ennio Morricone (1928–2020) compositore, musicista e direttore d'orchestra italiano

Origine: Citato in Morricone, musica per la Sicilia http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/08/20/morricone-musica-per-la-sicilia.html, Repubblica.it, 20 agosto 2010.

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