Frasi su come pensare
pagina 12

Joseph Schumpeter photo
John Stuart Mill photo
Ferdinando Galiani photo
Italo Calvino photo
Karl Raimund Popper photo
Jeremy Bentham photo
John Locke photo
Alfred North Whitehead photo
Alfred North Whitehead photo

“Il progresso della civiltà non presenta una spinta uniforme verso le cose migliori. […] Le epoche nuove emergono relativamente improvvise, se consideriamo i millenni che la storia percorre. […] Il sedicesimo secolo della nostra era ha visto la scissione della cristianità dell'Occidente e l'avvento della scienza moderna. […] La Riforma fu un'insurrezione popolare e, per un secolo e mezzo, immerse l'Europa nel sangue. L'inizio del movimento scientifico non interessò invece che una minoranza dell'aristocrazia intellettuale. […] La tesi che intendo sviluppare è che il calmo sviluppo della scienza ha virtualmente dato un nuovo stile alla nostra mentalità, così che modi di pensare eccezionali in altri tempi sono ora diffusi in tutto il mondo civile. Ma il nuovo stile ha dovuto progredire lentamente per vari secoli trai popoli europei prima di sbocciare nel rapido sviluppo della scienza, che quindi, con le sue sempre più esplicite applicazioni, lo ha ulteriormente consolidato. […] Questa nuova sfumatura dello spirito moderno sta appunto nell'interesse appassionato e risoluto nel ricercare le relazioni tra i principi generali e i fatti irriducibili e ostinati. Nel mondo intero e in tutte le epoche sono esistiti uomini di mentalità pratica, occupati nell'osservazione di tali fatti; nel mondo intero e in tutte le epoche vi sono stati uomini di temperamento filosofico intenti a tessere la trama dei princìpi generali. È proprio dall'anione dell'interesse appassionato per i particolari materiali con una non minor passione per le generalizzazioni astratte che scaturisce la novità caratteristica della nostra attuale società. […] Questo equilibrio dello spirito è ormai diventato una tradizione che caratterizza il pensiero colto. È il sale, il sapore della vita. […] L'altra caratteristica che distingue la scienza. […] è la sua universalità. La scienza moderna è nata in Europa, ma il suo ambiente naturale è il mondo intero.”

Alfred North Whitehead (1861–1947) filosofo e matematico britannico

Science and the modern world

Jacques Maritain photo
Jacques Maritain photo
Emmanuel Mounier photo
Emmanuel Mounier photo
Voltaire photo
Voltaire photo

“La parola all'uomo è stata data per nascondere il pensiero.”

Voltaire (1694–1778) filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e s…

Attribuite

Giacomo Leopardi photo
Giacomo Leopardi photo

“Torna dinanzi al mio pensier talora | Il tuo sembiante, Aspasia.”

Giacomo Leopardi (1798–1837) poeta, filosofo e scrittore italiano

vv. 1-2

Giacomo Leopardi photo
Giacomo Leopardi photo

“È una mole di 4526 facce lunghe e larghe mezzanamente, tutte vergate di man dell'autore, d'una scrittura spesso fitta, sempre compatta, eguale, accurata, corretta. Contengono un numero grandissimo di pensieri, appunti, ricordi, osservazioni, note, conversazioni e discussioni, per così dire, del giovine illustra con se stesso su l'animo suo, la sua vita, le circostanze; a proposito delle sue letture e cognizioni; di filosofia, di letteratura, di politica; su l'uomo, su le nazioni, su l'universo; materia di considerazioni più ampia e variata che non sia la solenne tristezza delle operette morali; considerazioni poi liberissime e senza preoccupazioni, come di tale che scriveva giorno per giorno per sé stesso e non per gli altri, intento, se non a perfezionarsi, ad ammaestrarsi, a compiangersi, a istoriarsi. Per sé stesso notava e ricordava il Leopardi, non per il pubblico: ciò non per tanto gran conto ei doveva fare di questo suo ponderoso manoscritto, se vi lavorò attorno un indice amplissimo e minutissimo, anzi più indici, a somiglianza di quelli che i commentatori olandesi e tedeschi solevano apporre alle edizioni dei classici. Quasi ogni articolo di quella organica enciclopedia è segnato dell'anno del mese e del giorno in cui fu scritto, e tutta insieme va dal luglio del 1817 al 4 dicembre del 1832; ma il più è tra il '17 e il '27, cioè dei dieci anni della gioventù più feconda e operosa, se anche trista e dolente.”

Giacomo Leopardi (1798–1837) poeta, filosofo e scrittore italiano

Giosuè Carducci

Giacomo Leopardi photo
Georg Wilhelm Friedrich Hegel photo

“Tutto ciò che è umano, comunque appaia, è umano soltanto perché vi opera e vi ha operato il pensiero.”

Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770–1831) filosofo tedesco

Lezioni sulla storia della filosofia

Georg Wilhelm Friedrich Hegel photo
Georg Wilhelm Friedrich Hegel photo

“Persino il pensiero criminale di un furfante è più grande e più sublime delle meraviglie del cielo.”

Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770–1831) filosofo tedesco

Origine: Citato in Donald Nicholl, Il pensiero contemporaneo.

Georg Wilhelm Friedrich Hegel photo
Martin Heidegger photo

“Lo psichiatra ha bisogno dello psichiatra.”

Martin Heidegger (1889–1976) filosofo tedesco

citato in Roudinesco Elisabeth, Jacques Lacan. Profilo di una vita, storia di un sistema di pensiero, Cortina, 1995

Arthur Schopenhauer photo
Arthur Schopenhauer photo
Arthur Schopenhauer photo

“Il sigaro è per l'uomo limitato un gradito surrogato dei pensieri.”

Arthur Schopenhauer (1788–1860) filosofo e aforista tedesco

L'arte di insultare

Arthur Schopenhauer photo

“In India, le nostre religioni non attecchiranno mai; l'antica saggezza della razza umana non sarà oscurata dagli eventi in Galilea. Al contrario, la saggezza indiana fluirà indietro verso l'Europa, e produrrà cambiamenti fondamentali nel nostro pensiero e nelle nostre conoscenze.”

Arthur Schopenhauer (1788–1860) filosofo e aforista tedesco

Origine: In India, our religions will never at any time take root; the ancient wisdom of the human race will not be supplanted by the events in Galilee. On the contrary, Indian wisdom flows back to Europe, and will produce a fundamental change in our knowledge and thought. (da The World as Will and Representation, volume I, & 63 pp. 356-357; citato in A Tribute to Hinduism http://www.hinduwisdom.info/quotes1_20.htm#Q2)

Francesco Petrarca photo
Francesco Petrarca photo

“Da me son fatti i miei pensier diversi.”

Francesco Petrarca (1304–1374) poeta italiano autore del Canzoniere

num. II secondo il Marsand, canz. III dell'ediz. Mestica
Sonetto in vita di M. Laura

Theodor W. Adorno photo

“Veri sono solo i pensieri che non comprendono se stessi.”

Theodor W. Adorno (1903–1969) filosofo, musicologo e aforista tedesco

Minima moralia

Theodor W. Adorno photo
Martin Luther King photo

“Questo 4 di luglio è vostro, non mio.”

Martin Luther King (1929–1968) pastore protestante, politico e attivista statunitense, leader dei diritti civili

da Il sogno della non violenza. Pensieri
Il sogno della non violenza

Georges Bernanos photo

“Il peccato ci fa vivere alla superficie di noi stessi.”

Georges Bernanos (1888–1948) scrittore francese

da Pensieri, parole, profezie, a cura di Maria Antonietta La Barbera, Edizioni Paoline

Georges Bernanos photo

“L'ottimista è un imbecille felice, il pessimista un imbecille infelice.”

Georges Bernanos (1888–1948) scrittore francese

da Pensieri, parole, profezie

Michail Jurjevič Lermontov photo
Henri de Régnier photo

“Il vino è una specie di riso interiore che per un istante rende bello il volto dei nostri pensieri.”

Henri de Régnier (1864–1936) scrittore e poeta francese

Lui ou les femmes et l'amour

Andrej Arsen'evič Tarkovskij photo
Pëtr Il'ič Čajkovskij photo
Ludwig Wittgenstein photo

“Vi sconsiglio vivamente di diventare filosofi accademici. Tra loro la tentazione del pensiero fasullo è diffusissima.”

Ludwig Wittgenstein (1889–1951) filosofo e logico austriaco

citato in John Heaton, Judy Groves, Wittgenstein, traduzione di B. Amato, Feltrinelli, 2009³

Ludwig Wittgenstein photo

“La totalità dei pensieri veri è un'immagine del mondo.”

Origine: Tractatus logico-philosophicus, p. 3.01

Ludwig Wittgenstein photo

“Il pensiero è la proposizione munita di senso.”

Origine: Tractatus logico-philosophicus, p. 4

Ludwig Wittgenstein photo
Ludwig Wittgenstein photo
Ludwig Wittgenstein photo

“La proposizione della matematica non esprime un pensiero.”

Origine: Tractatus logico-philosophicus, p. 6.21

Ludwig Wittgenstein photo

“Il mio scopo […] è diverso da quello dell'uomo di scienza, il corso del mio pensiero è diverso dal suo.”

Ludwig Wittgenstein (1889–1951) filosofo e logico austriaco

1930
Pensieri diversi

Ludwig Wittgenstein photo

“L'ambizione è la morte del pensiero.”

Ludwig Wittgenstein (1889–1951) filosofo e logico austriaco

1948
Pensieri diversi

Robert Anson Heinlein photo

“Gli uomini sono più sentimentali delle donne. Questo confonde i loro pensieri.”

Robert Anson Heinlein (1907–1988) autore di fantascienza statunitense

Lazarus Long l'Immortale

Mária Margita Alacoque photo
William Somerset Maugham photo
Antoine Rivaroli photo

“Lo stomaco è il suolo da cui germina il pensiero.”

Antoine Rivaroli (1753–1801) scrittore, giornalista e aforista francese

da Maximes et pensées

Samuel Butler photo

“Le anime delle donne sono così piccole, che alcuni credono che non ne abbiano per nulla.”

Samuel Butler (1612–1680) scrittore britannico

da Pensieri diversi

Píndaro photo

“Ahi come s'inganna il pensiero degli uomini che passano senza sapere.”

Píndaro (-517–-437 a.C.) poeta

Origine: Da Frammenti, traduzione di Enzo Mandruzzato.

Fernando Pessoa photo

“Sono un guardiano di greggi. | Il gregge è i miei pensieri | e i miei pensieri sono tutti sensazioni.”

Fernando Pessoa (1888–1935) poeta, scrittore e aforista portoghese

da Il guardiano di greggi, p. 241
Poesie, Pessoa ortonimo, Gli eteronimi, Alberto Caeiro: Poemi completi

Fernando Pessoa photo
Fernando Pessoa photo
Ludwig Feuerbach photo
Platone photo
Sergej Aleksandrovič Esenin photo
Thomas Merton photo
Charles M. Schulz photo
Charles M. Schulz photo
Laurence Olivier photo
Michail Bulgakov photo
Mao Tsé-Tung photo

“Fate fiorire mille fiori, fate battersi cento scuole di pensiero.”

Mao Tsé-Tung (1893–1976) Presidente del Partito Comunista Cinese

Origine: 1957; citato in Aa. Vv., Antropologia e interpretazione: Il contributo di Clifford Geertz alle scienze sociali, Morlacchi, Perugia, 2004, p. 115 http://books.google.it/books?id=SoBfY0dtGVcC&pg=PA115. ISBN 88-88778-45-4

Gottfried Wilhelm von Leibniz photo

“È manifesto che le sostanze create dipendono da Dio, il quale le conserva e, anzi, le produce continuamente con una sorta di emanazione, come noi produciamo i nostri pensieri.”

Origine: Da Discorsi di Metafisica, 14; citato in Gottfried Wilhem Leibniz, Monadologia, a cura di Salvatore Cariati, Bompiani, 2011, p. 123.

Gottfried Wilhelm von Leibniz photo
Elias Canetti photo

“Abbandonarsi ai propri pensieri per un'ora, ogni giorno, senza scopo: basta questo per rimanere qualcosa che somigli a un uomo.”

Elias Canetti (1905–1994) scrittore, saggista e aforista bulgaro

La rapidità dello spirito

Elias Canetti photo

“Non c'è bisogno che vi ricordi [discorso di Kien ai libri della sua biblioteca] in modo particolareggiato la storia antichissima e superba delle vostre sofferenze. Scelgo soltanto un esempio per mostrarvi in maniera persuasiva quanto vicini siano odio e amore. La storia d'un paese che tutti noi in egual misura veneriamo, di un paese in cui voi avete goduto delle più grandi attenzioni e dell'affetto più grande, di un paese in cui vi si è tributato persino quel culto divino che ben meritate, narra un orribile evento, un crimine di proporzioni mitiche, perpetrato contro di voi da un sovrano diabolico per suggerimento di un consigliere ancor più diabolico. Nell'anno 213 avanti Cristo, per ordine dell'imperatore cinese Shi Hoang-ti − un brutale usurpatore che ebbe l'ardire di attribuire a se stesso il titolo di "Primo, Augusto, Divino" − vennero bruciati tutti i libri esistenti in Cina. Quel delinquente brutale e superstizioso era per parte sua troppo ignorante per valutare esattamente il significato dei libri sulla base dei quali veniva combattuto il suo tirannico dominio. Ma il suo primo ministro Li-Si, un uomo che doveva tutto ai propri libri, e dunque uno spregevole rinnegato, seppe indurlo, con un abile memoriale, a prendere questo inaudito provvedimento. Era considerato delitto capitale persino parlare dei classici della poesia e della storia cinese. La tradizione orale doveva venire estirpata a un tempo con quella scritta. Venne esclusa dalla confisca solo una piccola minoranza di libri; quali, potete facilmente immaginare: le opere di medicina, farmacopea, arte divinatoria, agricoltura e arboticoltura − cioè tutta una marmaglia di libri di puro interesse pratico. «Confesso che il puzzo di bruciato dei roghi di quei giorni giunge ancor oggi alle mie narici. A che giovò il fatto che tre anni più tardi a quel barbaro imperatore toccasse il destino che s'era meritato? Morì, è vero, ma ai libri morti prima di lui ciò non arrecò alcun giovamento. Erano bruciati e tali rimasero. Ma non voglio tacere quale fu, poco dopo la morte dell'imperatore, la fine del rinnegato Li-Si. Il successore al trono, che aveva ben capito la sua natura diabolica, lo destituì dalla carica di primo ministro dell'impero che egli aveva rivestito per più di trent'anni. Fu incatenato, gettato in prigione e condannato a ricevere mille bastonate. Non un colpo gli venne risparmiato. Fu costretto a confessare mediante la tortura i suoi delitti. Oltre all'assassinio di centinaia di migliaia di libri aveva infatti sulla coscienza anche altre atrocità. Il suo tentativo di ritrattare più tardi la propria confessione fallì. Venne segato in due sulla piazza del mercato della città di Hien-Yang, lentamente e nel senso della lunghezza, perché in questo modo il supplizio dura più a lungo; l'ultimo pensiero di questa belva assetata di sangue fu per la caccia. Oltre a ciò non si vergognò di scoppiare in lacrime. Tutta la sua stirpe, dai figli a un pronipote di appena sette giorni, sia donne che uomini, venne sterminata: tuttavia, invece di essere condannati al rogo, come sarebbe stato giusto, ottennero la grazia di venir passati a fil di spada. In Cina, il paese in cui la famiglia, il culto degli antenati, il ricordo delle singole persone sono tenuti così in gran conto, nessuna famiglia a mantenuto viva la memoria del massacratore Li-Si; solo la storia l'ha fatto, proprio quella storia che l'indegna canaglia, più tardi finita come ho detto, aveva voluto distruggere.”

1981, pp. 98-99
Auto da fé

Alexandre Dumas (padre) photo
Alexandre Dumas (padre) photo
Alexandre Dumas (padre) photo
Carl Gustav Jung photo
Carl Gustav Jung photo
Carl Gustav Jung photo
Carl Gustav Jung photo
Maksim Gor'kij photo

“Coi pensieri bisogna avere qualche riguardo, perché nessuno sa quali siano i giusti e quali no.”

Maksim Gor'kij (1868–1936) scrittore e drammaturgo russo

Origine: Racconto di un amore non corrisposto, p. 104

Maksim Gor'kij photo

“L'uomo non vive di pensieri, ma di un desiderio che non è meditato.”

Maksim Gor'kij (1868–1936) scrittore e drammaturgo russo

Origine: Racconto di un amore non corrisposto, p. 104

Maksim Gor'kij photo
Francesco Guccini photo
Francesco Guccini photo

“E i tuoi pensieri sono un cane in chiesa.. che tutti prendono a calci.”

Francesco Guccini (1940) cantautore italiano

da Signora Bovary
Signora Bovary

Francesco Guccini photo
Francesco Guccini photo
Alexandr Alexandrovič Blok photo
Alexandr Alexandrovič Blok photo

“Non esiste vicinanza interiore ai Vostri pensieri più grande che la mia reale lontananza da Voi.”

Alexandr Alexandrovič Blok (1880–1921) poeta russo

Origine: La fidanzata di lillà. Lettere a Ljuba, p. 24

Alexandr Alexandrovič Blok photo

“I miei pensieri sono tutti inermi, tutti smisurati, tutti beati, tutti di Te.”

Alexandr Alexandrovič Blok (1880–1921) poeta russo

Origine: La fidanzata di lillà. Lettere a Ljuba, p. 28

“I dogmi sono direzioni di pensiero.”

Maurice Zundel (1897–1975) poeta, filosofo, mistico, teologo

Quale uomo e quale Dio

Fidel Castro photo

“Lei crede in Amnesty International?!… Beh, è libero di farlo. Io non ci credo: rispetti almeno questo mio pensiero.”

Fidel Castro (1926–2016) rivoluzionario e politico cubano

Origine: Intervistato dal regista Oliver Stone in Looking for Fidel.

Nikolaj Vasiljevič Gogol photo
Nikolaj Vasiljevič Gogol photo

“Non questo è ciò che v'è di piú mirabile al mondo: il lieto in un baleno si converte in triste, se appena un po' a lungo ti ci fermi innanzi; e Allora Dio sa che cosa ti potrebbe frullar per la testa. Chissà, potresti addirittura finire a pensare: «Ma in fin dei conti, soltanto la Koròbočka sta cosí in basso sulla scala infinita della perfettibilità umana? È proprio tanto grande l'abisso che la divide dalla sorella inaccessibile fra le pareti d'una casa aristocratica, con infiorate scale di ghisa, bronzi splendenti, legni preziosi e tappeti, mentre sbadiglia su un libro che si forza a finire, in attesa d'una visita mondano-intellettuale, durante la quale avrà campo di far scintillare il suo spirito e di metter fuori pensieri imparati a memoria, pensieri che secondo le leggi della moda interessano la città per la durata d'una settimana: pensieri che non riguardano già quel che avviene in casa sua e nei suoi possedimenti, trascurati e in isfacelo per l'insipienza dei padroni, bensí quale rivolgimento politico stia preparandosi in Francia, o quale indirizzo abbia preso il cattolicesimo di moda?» Ma avanti, avanti! Perché parlare di questo? Ma perché, dunque, proprio nei momenti che non si pensa a nulla, e si è allegri, senza inquietudini, d'improvviso, per conto suo, ci traversa un'altra bizzarra corrente? Ancora il riso non ha fatto in tempo a sparire del tutto dal volto, e già sei diventato un altro fra le stesse persone di poc'anzi, già un'altra luce t'illumina il volto…”

III; 1977, pp. 55-56
Le anime morte, Parte prima

Nikolaj Vasiljevič Gogol photo

“Cosí diranno molti lettori, e rimprovereranno l'autore d'inverosimiglianza, o daranno dell'imbecille ai poveri funzionari, giacché l'uomo è generoso di questa parola imbecille, e pronto a somministrarla venti volte al giorno al suo prossimo. È sufficiente, di dieci lati, averne uno un po' sciocco, per esser spacciato imbecille a onta dei nove buoni. Ai lettori riesce facile trinciar giudizi guardando dal loro angolo tranquillo, da una sommità da cui è tutta aperta la visuale su tutto quanto avviene in basso, dove l'uomo scorge soltanto gli oggetti vicini. Anche negli annali universali dell'umanità vi sono addirittura molti secoli, che, si direbbe, andrebbero cancellati e annullati, come superflui. Molti errori si sono compiuti a questo mondo, tali che, si direbbe, ora non li farebbe neppure un bambino. Che strade tortuose, cieche, anguste, impraticabili, lontane dal giusto orientamento, ha scelto l'umanità nel suo conato di pervenire alla verità eterna, mentre pure aveva innanzi tutta aperta la retta via, simile a quella che conduce alle splendide stanze, destinate all'imperatore in una reggia! Piú larga di tutte l'altre vie, piú fastosa era questa, rischiarata dal sole e illuminata tutta notte dai fuochi: ma fuori di essa, nella fitta oscurità, ha proceduto il flusso degli uomini. E quante volte, già guidati da un pensiero che scendeva dai cieli, essi hanno ancora saputo deviare e smarrirsi, hanno saputo nel pieno fulgore del giorno cacciarsi un'altra volta nei fondi impraticabili, hanno saputo un'altra volta spandersi l'un l'altro negli occhi una cieca nebbia, e vagando dietro ai fuochi fatui, hanno pur saputo spingersi fin sull'orlo dell'abisso, per poi, inorridendo, domandarsi l'un l'altro: – Dov'è l'uscita? dov'è la via? – Ora tutto appare chiaro alla generazione che passa, e si meraviglia degli errori, ride della semplicità dei suoi antenati, e non vede che un fuoco celeste irradia tutti questi annali, che grida da essi ogni lettera, e che di là, penetrante, un dito s'appunta proprio su essa, su essa, la generazione che passa. Ma ride la generazione che passa, e sicura di sé, orgogliosa, dà inizio a una nuova serie di errori, sui quali a loro volta rideranno i posteri.”

Nikolaj Vasiljevič Gogol (1809–1852) scrittore e drammaturgo ucraino

I, 10; 1977, p. 210

Arthur Rimbaud photo
Alexandre Dumas (figlio) photo
Marco Aurelio photo