Frasi su secondo
pagina 32

Leonard Woolley photo
Frank Sinatra Jr. photo
Luca Zaia photo
Marco Travaglio photo
Rosi Mauro photo

“[Riferendosi a Roberto Maroni] Bah! Ogni volta che gli chiedono se ambisce a prendere il posto di Bossi, lui smentisce… Secondo me, però, il suo piano è proprio quello di prendersi la Lega.”

Rosi Mauro (1962) politica italiana

Origine: Citato in Fabrizio Roncone, Rosi Mauro: «Bossi mi avrebbe salvata. Adesso potrei lasciare la politica» http://www.corriere.it/politica/12_aprile_14/rosi-mauro-intervista-roncone_fb5ae658-85ed-11e1-a210-601cc21801c2.shtml, Corriere della Sera, 14 aprile 2012.

José Mourinho photo
Lance Armstrong photo
Jorge Valdano photo
Corrado Augias photo
Indro Montanelli photo
Aristotele photo
Albert Einstein photo
Renaud Camus photo
Platone photo
Rob Liefeld photo
Primo Levi photo
Michele Serra photo
Sergio Zavoli photo
Konrad Lorenz photo
Dalai Lama photo
Enzo Bearzot photo

“[Sulle accuse di combine riguardo Italia-Camerun] Provo a ricostruire la situazione. Pareggiando, noi passavamo il turno e andavamo nel girone a tre con Argentina e Brasile. Con una vittoria molto larga pescavamo due avversari più morbidi, Belgio e Unione Sovietica. Il Camerun poteva solo vincere per qualificarsi, col pareggio andava fuori. Domanda. Perché mai due squadre dovrebbero accordarsi per un risultato che non serve a nessuna delle due? Se qualcuno di noi avesse pensato di combinare una porcheria a tutti i costi, avremmo comprato la vittoria con molti gol di scarto, non certo il pareggio. Quella partita finì uno a uno e ci destinò ad Argentina e Brasile, mentre al Camerun costò l'eliminazione, per una serie di motivi assolutamente banali. Noi sbagliammo tre-quattro gol nel primo tempo, quando ancora era possibile la goleada; nel secondo andammo in vantaggio ma fummo subito raggiunti per una serie di esitazioni difensive; il poco tempo a disposizione non ci consentiva più di pensare a raddrizzare la differenza reti; a mezz'ora dalla fine era più importante pensare a salvare la qualificazione che a vincere rischiando. Avrebbe dovuto rischiare il Camerun, semmai, visto che col pareggio andava fuori, e fu la loro difesa a oltranza a mettere sull'avviso i cultori del sospetto. Ma quella era una squadra che sapeva solo difendersi, e piuttosto bene, come anche le successive edizioni dei mondiali e delle coppe d'Africa hanno dimostrato. Se vogliamo parlare seriamente la finiamo qui, premesso il fatto che nemmeno la dovevamo cominciare. Se la vogliamo colorire, allora è sicuro che nella combine gli stregoni non c'entravano, perché li ho beccati io di persona a farmi la macumba, mezz'ora prima della partita.”

Enzo Bearzot (1927–2010) allenatore di calcio e calciatore italiano

Origine: Il romanzo del vecio, p. 91

Marco Travaglio photo
Antipapa Giovanni XXIII photo
Cormac McCarthy photo
Nichi Vendola photo
Enzo Biagi photo
Salvatore Morelli photo

“[Su Gomorra - La serie] La forza della prima serie è stata proprio aver puntato su volti poco noti, quasi mai visti in tv, ma potentissimi. E che oggi sono icone. Caratteristica che è rimasta anche in questa seconda serie, soprattutto per i ruoli minori, con giovani rivelazioni. Credo che sia il prodotto televisivo di maggiore qualità visto in Italia.”

Gianfranco Gallo (1961) attore, cantante e drammaturgo italiano

Origine: Citato in Gomorra 3: i cattivi Scianèl e Avitabile prenotano la prossima serie http://ilmattino.it/spettacoli/televisione/gomorra_3_i_cattivi_scianel_e_avitabile_prenotano_la_prossima_serie-1796291.html, ilMattino.it, 14 giugno 2016.

Paul Kammerer photo
Diego Armando Maradona photo
Angelino Alfano photo
Herman Melville photo

“I grandi classici, sono sempre degli scrittori "radicali", nel senso più proprio del termine, in quanto, appunto, "vanno alla radice delle cose", esplorano, sommuovono le profondità dell'essere, come un aratro che rovescia le zolle e ne mostra il lato a lungo nascosto. Rappresentare l'essere significa necessariamente tornare verso le origini, rimontare all'indietro o scendere in profondità al di là della civilizzazione. In ogni grande classico l'elemento barbarico, primitivo, è almeno altrettanto forte di quello che esprime la civiltà e la cultura. Dioniso sta dietro ad Apollo, ed è da lui che viene la forza primigenia del grande autore: prima di prender forma, prima di assumere l'involucro armonico che più facilmente scorgiamo, c'è uno sconvolgimento tellurico che cambia la forma del territorio e inonda di lava gli ordinati assetti dei letterati comuni, dei prosecutori, dei continuatori e degli esegeti. Chi vede solo Apollo, vede solo una metà del classico, e non sempre quella più significativa. In conclusione, niente è meno imitabile del processo attraverso il quale il grande classico arriva a costruire la sua opera. Secondo la nostra ottica, infatti, grande classico è l'artista che, per costruire un ordine, deve necessariamente spazzarne via molti altri. Di conseguenza, ciò che lui fa è talmente specifico e peculiare da non poter essere mai veramente ripetuto.”

Alberto Asor Rosa (1933) critico letterario italiano

Origine: Dal saggio introduttivo presente in Letteratura italiana. [Le opere], a cura di Alberto Asor Rosa, Einaudi, Torino, 1992, vol. I (Dalle origini al Cinquecento); citato in Alberto Asor Rosa, È un "classico", come mi inquieta http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/11/20/un-classico-come-mi.html, la Repubblica, 20 novembre 1992.

Cormac McCarthy photo
Palmiro Togliatti photo

“La discussione ha messo in luce un problema nuovo, che la scuola privata diventi una seconda scuola di stato.”

Palmiro Togliatti (1893–1964) politico e antifascista italiano

Origine: 22 ottobre 1946; citato in Mario A. Manacorda, Scuola pubblica o privata?, Editori Riuniti, Roma, 1999, p. 61.

Jacques Joseph Duguet photo

“Scrisse già Claudio Fauriel che l'Alighieri «ha voluto fare ed ha fatto di Sordello il tipo, l'ideale del patriotta in generale e più particolarmente forse del patriotta italiano; egli ne ha fatto un ghibellino, il quale non sa perdonare a Rodolfo d'Asburgo d'aver neglette le cose d'Italia, aggravandone con siffatta negligenza le condizioni; ma che tuttavia spera ed invoca ancora da un altro imperatore la salvezza della penisola». Vi sono in cotesto giudizio del dotto francese inesattezze gravi. Sordello non rappresenta già nel Purgatorio l'amor di patria in generale e neppur l'amore dell'Italia, bensì personifica, a mio avviso, nella sua forma più caratteristica, più primitiva, se così posso esprimermi, la carità verso il loco, la tenerezza, che lega indissolubilmente l'uomo al terreno dove posò pria, dove fu nudrito dolcemente, dove riposano l'ossa dell'uno e dell'altro suo parente. Dante ha voluto mostrare in lui non l'Italiano, bensì il Mantovano; e se egli sorge così impetuoso, obliando l'alterezza innata e l'abituale disdegno, ad abbracciare Virgilio, ciò è dovuto unicamente al magico suono di quel nome che spunta sul labbro del poeta: Mantua me genuit. S'egli non fosse nato tra i canneti del Mincio, se non trasse l'origine dal luogo ond'ei pure è venuto, avrebbe il cattano di Goito mutato sì prontamente contegno? No davvero. È dunque indubitabile: Sordello raffigura quel sentimento, quel vincolo che nasce dall'avere comuni, secondo dice Cicerone, i monumenti dei maggiori, i templi, i sepolcri.Ma codesto sentimento non esiste più nel petto degli italiani a' dì dell'Alighieri: esso ne è stato violentemente sradicato. In luogo suo i cuori non nutriscono che odio; e dall'odio son generate le fazioni, per colpa delle quali appaiono partiti non gli abitanti soltanto delle città tutte della penisola, ma quelli pure de' borghi, e fin de' villaggi.”

Francesco Novati (1859–1915) filologo italiano

Origine: Citato in Maria Acrosso, La critica letteraria, pp. 78-79

Francesco Storace photo
J. K. Rowling photo
Giorgio Napolitano photo

“La strada maestra da seguire è sempre stata quella della fiducia e del rispetto verso la magistratura, che è chiamata a indagare e giudicare in piena autonomia e indipendenza alla luce di principi costituzionali e secondo le procedure di legge.”

Giorgio Napolitano (1925) 11º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Citato in Dichiarazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Notizia&key=38015&printPDF=yes, Quirinale.it, 2 agosto 2013.

Andrea Riccardi photo
Andrea Camilleri photo
Leonard Woolley photo
Paola Taverna photo
Margherita D'Amico photo
Andrea Riccardi photo
Zadie Smith photo
Friedrich Schiller photo
Lionello Venturi photo
Lucius Shepard photo
Saturnino Secondo Salustio photo

“Tutto il rituale precedente viene adesso esposto secondo i metodi del Kula.”

2013, 1
Tantrāloka, Capitolo XXIX

“La totalità del mondo, che accoglie in sé tutto quanto è umano e divino […] si genera, cioè si rivela nella parola, ma non – si badi bene – in una parola "cercata", costruita con i procedimenti astratti e scompositivi dell'intelletto, bensì in una parola che sigilla prodigiosamente in se stessa, in una sorta di estatica trasparenza, la compenetrazione di interno ed esterno, così da ricomporre l'identità antepredicativa del divino e dell'umano; è la parola impronunciata del divenire che cerca la metafora e si fa metafora così da poter ripetere, nel suo "discorrere", l'innocente ebbrezza della metamorfosi, l'intatta pienezza della vita vivente.”

Ferruccio Masini (1928–1988) germanista, critico letterario e traduttore italiano

da Parte terza, cap. secondo, I "campi di significato" del parlò Zarathustra, I, La scrittura metasemantica , p. 256
Lo scriba del caos
Origine: «Gotes sprechen ist sîn gebern» (il parlare di Dio è il suo generare); «got ist ein wort, ein ungesprochen wort [...] daz sich selber sprichtet» ([...] Dio [...] è parola non pronunciata che pronuncia se stessa). Meister Eckhart, Predigten, Traktate, a cura di F. Pfeiffer in Deutsche Mystiker des 14. Jahrhunderts, 2 voll., Leipzig, 1857, (rist. Aalen 1962) (note bibliografiche – con più dettagliati riferimenti nel testo – di Ferruccio Masini a p. 256), citato da Ferruccio Masini in Lo scriba del caos, p. 256.

Richard Benson photo
Matteo Renzi photo
Daniela Santanchè photo

“[In merito al «sistema prostitutivo» di Arcore] Ognuno nella vita fa… dei propri gusti privati… fa quello che gli pare. […] Guardi che tutti gli uomini, quando parlano di noi donne, o quando sono tra di loro, secondo lei che cosa si dicono? Dicono che noi donne siamo intelligenti?”

Daniela Santanchè (1961) politica e imprenditrice italiana

da Le invasioni barbariche, LA7, 11 marzo 2015
Origine: Visibile al minuto 18:20 del video Le Invasioni Barbariche - Puntata 11/03/2015 https://www.youtube.com/watch?v=cIEx2KBnvLI, LA7, YouTube, 11 marzo 2015.

Charles Baudelaire photo
Paul Krugman photo
Dacia Maraini photo
Oriana Fallaci photo
Dacia Maraini photo
Charles Baudelaire photo
Apollonio di Tiana photo
Daniel Pennac photo
Il Farinotti photo
Emma Bonino photo
Joumana Haddad photo
Konrad Lorenz photo
Paolo Giordano photo
Giovanni Boccaccio photo
Pierre Bayle photo