Frasi sulla storia
pagina 4

Chuck Palahniuk photo
Caparezza photo
Francesco Petrarca photo
Alessandro Baricco photo
Italo Calvino photo
Andre Agassi photo
Jean Paul Sartre photo

“Devi scegliere: vivere o raccontare storie.”

Jean Paul Sartre (1905–1980) filosofo, scrittore, drammaturgo e critico letterario francese
Cassandra Clare photo
Mauro Corona photo

“Sognava rocce alte, spazi aperti e cielo sopra la testa. Senza, era triste.”

Mauro Corona (1950) scrittore, alpinista e scultore italiano

libro Gli occhi del bosco Storie di animali e uomini

Rosa Luxemburg photo

“Non dobbiamo dimenticare che non si fa la storia senza grandezza di spirito, senza una morale elevata, e senza gesti nobili.”

Rosa Luxemburg (1871–1919) politica, teorica del Socialismo rivoluzionario, tedesca di origini polacche ed ebraiche
Stephen Hawking photo
Bertrand Russell photo

“Nelle mie storie, vedi ragazze fragili, facili | Che non vogliono delle fesserie, che le tengono in piedi.”

Tha Supreme (2001) produttore musicale e rapper italiano

da 2ollipop, n. 2
23 6451

Franz Liszt photo
Stephen King photo
Stephen King photo
Jorge Luis Borges photo
Charles Lamb photo
Honoré De Balzac photo

“Vi sono due storie: la storia ufficiale, menzognera, che ci viene insegnata, la storia ad "usum delphini", e la storia segreta, dove si trovano le vere cause degli avvenimenti, una storia vergognosa.”

Honoré De Balzac (1799–1850) scrittore, drammaturgo e critico letterario francese

Le illusioni perdute
Origine: Citato in Manuela Gandini, Ileana Sonnabend: the queen of art, Castelvecchi, 2008, p. 18.

Ivo Andrič photo
Walter Benjamin photo
Michel Foucault photo

“Dall'uomo al vero uomo, la strada passa per l'uomo pazzo.”

Michel Foucault (1926–1984) sociologo, filosofo e psicologo francese

da Storia della follia nell'età classica
Variante: Dall'uomo all'uomo vero, il cammino passa attraverso l'uomo folle.

Vilfredo Pareto photo
Marilyn Monroe photo
Italo Calvino photo
Italo Calvino photo

“Certe cose sulla vita partigiana nessuno le ha mai dette, nessuno ha mai scritto un racconto che sia anche la storia del sangue nelle vene, delle sostanze nell'organismo.”

Italo Calvino (1923–1985) scrittore italiano

Origine: Da un colloquio con Ferdinando Camon, citato in Corriere della sera, 29 agosto 2007.

Emily Dickinson photo

“La strega fu impiccata, nella storia, | ma la storia e io | troviamo le arti magiche | di cui abbiamo bisogno, giorno dopo giorno.”

Emily Dickinson (1830–1886) scrittrice e poetessa inglese

Witchcraft was hung, in History, vv. 1-4; 1992

Evgenij Aleksandrovič Evtušenko photo
Carl Gustav Jung photo
Alessandro Bergonzoni photo

“Non sempre chi si ferma è perduto: alle volte è semplicemente arrivato.”

Alessandro Bergonzoni (1958) comico e scrittore italiano

Origine: Da Opplero: storia di un salto, Garzanti.

Papa Giovanni Paolo II photo

“Benevento! È città legata per secoli al papato da molteplici vincoli di carattere religioso e civile, che affondano le radici nella storia. Dall'alto ho potuto ammirare la verde conca in cui sorge la vostra bella città, circondata da monti e da boschi. All'interno della Regione campana, nel cuore del Sannio storico, Benevento, lungi dal chiudersi in se stessa, è rimasta sempre aperta e disponibile ai contatti con le altre popolazioni della penisola e anche con le genti al di là del mare: la grande via romana – la "regina viarum"”

Papa Giovanni Paolo II (1920–2005) 264° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

che passava da qui, apriva le porte verso l'Oriente. Città di duchi e di signori, con i suoi monumenti essa ricorda la grandezza civile e religiosa che l'ha distinta nei secoli. Il suo è un nome augurale, che le fu dato dalla Roma pagana in sostituzione di "Maleventum"; ma il vigore più vero le è venuto dalla nuova Roma, quella cristiana, che le ha trasmesso la "buona novella" del Vangelo. Città di Benevento, io auspico che il tuo passato di rinomanza civile e di impegno religioso divenga ancora, per quanti oggi ti abitano, forza propulsiva per costruire un avvenire di autentico progresso! (da Incontro con la cittadinanza di Benvento, 2 luglio 1990 http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1990/july/documents/hf_jp-ii_spe_19900702_cittadinanza-benevento_it.html)

Papa Francesco photo
Giuseppe Fava photo

“Vi racconto una piccola atroce storia per capire quale possa essere talvolta la posizione del potere politico dentro una vicenda mafiosa, una storia vecchia di alcuni anni fa e che oggi non avrebbe senso e che tuttavia in un certo modo interpreta tutt'oggi il senso politico della mafia. Nel paese di Camporeale, provincia di Palermo, nel cuore della Sicilia, assediato da tutta la mafia della provincia palermitana, c'era un sindaco democristiano, un democristiano onesto, di nome Pasquale Almerico, il quale essendo anche segretario comunale della DC, rifiutò la tessera di iscrizione al partito ad un patriarca mafioso, chiamato Vanni Sacco ed a tutti i suoi amici, clienti, alleati e complici. Quattrocento persone. Quattrocento tessere. Sarebbe stato un trionfo politico del partito, in una zona fino allora feudo di liberali e monarchici, ma il sindaco Almerico sapeva che quei quattrocento nuovi tesserati si sarebbero impadroniti della maggioranza ed avrebbero saccheggiato il Comune. Con un gesto di temeraria dignità, rifiutò le tessere.
Respinti dal sindaco, i mafiosi ripresentarono allora la domanda alla segreteria provinciale della DC, retta in quel tempo dall'ancora giovane Giovanni Gioia, il quale impose al sindaco Almerico di accogliere quelle quattrocento richieste di iscrizione, ma il sindaco Almerico, che era medico di paese, un galantuomo che credeva nella DC come ideale di governo politico, ed era infine anche un uomo con i coglioni, rispose ancora di no. Allora i postulanti gli fecero semplicemente sapere che, se non avesse ceduto, lo avrebbero ucciso, e il sindaco Almerico, medico galantuomo, sempre convinto che la Dc fosse soprattutto un ideale, rifiutò ancora. La segreteria provinciale s'incazzò, sospese dal partito il sindaco Almerico e concesse quelle quattrocento tessere. Il sindaco Pasquale Almerico cominciò a vivere in attesa della morte. Scrisse un memoriale indirizzato alla segreteria provinciale e nazionale del partito denunciando quello che accadeva e indicando persino i nomi dei suoi probabili assassini. E continuò a vivere nell'attesa della morte. Solo, abbandonato da tutti. Nessuno gli dette retta, lo ritennero un pazzo visionario che voleva continuare a comandare da solo la città emarginando forze politiche nuove e moderne.
Talvolta lo accompagnavano per strada alcuni amici armati per proteggerlo. Poi anche gli amici scomparvero. Una sera di ottobre mentre Pasquale Almerico usciva dal municipio, si spensero tutte le luci di Camporeale e da tre punti opposti della piazza si cominciò a sparare contro quella povera ombra solitaria. Cinquantadue proiettili di mitra, due scariche di lupara. Il sindaco Pasquale Almerico venne divelto, sfigurato, ucciso e i mafiosi divennero i padroni di Camporeale. Pasquale Almerico, per anni, anche negli ambienti ufficiali del partito venne considerato un pazzo alla memoria.”

Giuseppe Fava (1925–1984) scrittore, giornalista e drammaturgo italiano

da I Siciliani, gennaio 1983

Michael Ende photo

“[…] ma questa è un'altra storia e si dovrà raccontare un'altra volta.”

frase che si ripete più volte nel libro
La storia infinita

Pietro Mennea photo
Pietro Mennea photo
David Grossman photo
Emmanuel Anati photo
Marco Pantani photo

“Aspetto con tanta verità sono stato umiliato per nulla e per 4 anni sono in tutti i tribunali, ho solo perso la mia voglia di essere come tanti altri sportivi ma il ciclismo ha pagato e molti ragazzi hanno perso la speranza della giustizia e io mi sto ferendo con la deposizione di una verità sul mio documento perché il mondo si renda conto che se tutti i miei colleghi hanno subito umiliazioni in camera, con telecamere nascoste per cercare di rovinare molti rapporti fra famiglie. E dopo come fai a non farti male. Io non so come ma mi fermo, in casi di sfogo, come questi, mi piacerebbe che io so di avere sbagliato con droghe ma solo quando la mia vita sportiva soprattutto privata è stata violata ho perso molto e sono in questo paese con la voglia di dire che basta la vittoria è un grande scopo per uno sportivo ma il più difficile è di avere dato il cuore per uno sport con incidenti e infortuni e sempre sono ripartito, ma cosa resta se tanta tristezza e rabbia per le violenze che la giustizia a te ti è caduta in credere, ma la mia storia spero che sia di esempio per gli altri sport che le regole si devono avere ma uguali non esiste lavoro che per esercitare si deve dare il sangue e controlli di notte a famiglie di atleti io non mi sono sentito più sereno di non essere controllato in casa in albergo da telecamere e sono finito per farmi del male per non rinunciare a la intimità che la mia donna gli altri colleghi hanno perso, e molte storie di famiglie violentate ma andate a vedere cosa è un ciclista e quanti uomini vanno in mezzo a la torrida tristezza per cercare di ritornare con i miei sogni di uomo che si infrangono con droghe ma dopo la mia vita di sportivo e se un po di umanità farà capire e chiedere cosa ti fa sperare che con uno sbaglio vero, si capisce e si batte per chi ti sta dando il cuore questo documento è verità e la mia speranza è che un uomo vero o donna legga e si ponga in difesa di chi come si deve dire al mondo regole per sportivi, uguali e non falso mi sento ferito e tutti i ragazzi che mi credevano devono parlare.”

Marco Pantani (1970–2004) ciclista su strada italiano

Parole scritte da Pantani nel suo passaporto durante il suo ultimo viaggio ai Caraibi

Mika photo

“Ci crederesti che la stessa storia non mi annoia mai, anche se l'ho già sentita?”

Mika (1983) cantautore libanese

The Boy Who Knew Too Much

Jean Daniélou photo
Niccolò Ammaniti photo
Carlo Levi photo

“Il loro cuore è mite, e l'animo paziente. Secoli di rassegnazione pesano sulle loro schiene, e il senso della vanità delle cose, e della potenza del destino. Ma quando, dopo infinite sopportazioni, si tocca il fondo del loro essere, e si muove un senso elementare di giustizia e di difesa, allora la loro rivolta è senza limiti, e non può conoscere misura. È una rivolta disumana, che parte dalla morte e non conosce che la morte, dove la ferocia nasce dalla disperazione. I briganti difendevano, senza ragione e senza speranza, la libertà e la vita dei contadini, contro lo Stato, contro tutti gli Stati. Per loro sventura si trovarono ad essere inconsapevoli strumenti di quella Storia che si svolgeva fuori di loro, contro di loro; a difendere la causa cattiva, e furono sterminati. Ma, col brigantaggio, la civiltà contadina difendeva la propria natura, contro quell'altra civiltà che le sta contro e che, senza comprenderla, eternamente la assoggetta: perciò, istintivamente, i contadini vedono nei briganti i loro eroi. La civiltà contadina è una civiltà senza Stato, e senza esercito: le sue guerre non possono essere che questi scoppi di rivolta; e sono sempre, per forza, delle disperate sconfitte; ma essa continua tuttavia, eternamente, la sua vita, e dà ai vincitori i frutti della terra, ed impone le sue misure, i suoi dèi terrestri, e il suo linguaggio.”

1990, p. 122
Cristo si è fermato a Eboli

Carlo Levi photo
Sergio Leone photo
Edward Bunker photo
Gian Francesco Giudice photo
Mario Merola photo

“A finale io dissi: Non voglio rimanere nella storia di Napoli, ma nei ricordi di Napoli!”

Mario Merola (1934–2006) cantante e attore italiano

Origine: Dalla trasmissione La voce di Napoli, La Vita In Diretta. Video https://www.youtube.com/watch?v=9nV4GNXPAZk visibile su YouTube.com.

Stefano Benni photo

“Se i grandi non si sono ribellati, lo faremo noi. La storia ci guarda e non vorrei che vomitasse.”

Stefano Benni (1947) scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano

Margherita Dolce Vita
Margherita dolcevita
Variante: La storia ci guarda e non vorrei che vomitasse.

Robert Pattinson photo

“Karin Ebnet: Raccontaci del tuo passato, quando a Londra dividevi l'appartamento con il tuo amico Tom Sturridge [co-protagonista in La fiera delle vanità].
Robert Pattinson: Era un periodo molto difficile. Non era facile trovare lavoro e i soldi scarseggiavano. Un po' per scaldarci, un po' per tirarci su, per un anno abbiamo passato ogni sera ad ubriacarci. A salvarmi è stato Harry Potter…
Karin Ebnet: La stampa britannica ti ha definito il nuovo Jude Law: ti ci ritrovi in questa definizione?
Robert Pattinson: A dire il vero non vedo una gran somiglianza anche se da ragazzino ho fatto anch'io il fotomodello. Almeno finché ho smesso di sembrare una bambina…
Karin Ebnet: Qual è stata la scena di Twilight più impegnativa da girare?
Robert Pattinson: Sembrerà strano ma è quella in cui mi mostro per la prima volta a Bella alla luce del sole. È stato difficilissimo rendere il modo in cui la pelle reagisce alla luce. Abbiamo provato ad utilizzare su di me dei sali minerali che riflettono la luce, poi abbiamo testato una tinta bluastra sulla faccia di un assistente di produzione ma non ha funzionato molto bene…
Karin Ebnet: Imparare a volare è stato quindi più semplice…
Robert Pattinson: Non proprio. Sembra facile: tu stai lì tranquillo e aspetti di essere sollevato coi cavi. Ma è molto difficile mantenere il baricentro e l'equilibrio e, al contempo restare abbastanza "sciolti" per farsi trasportare qua e là.
Karin Ebnet: Come definiresti Edward?
Robert Pattinson: È un vampiro ma non vorrebbe esserlo, è pieno di conflitti interiori. È un poeta, una persona molto profonda e straordinariamente inquieta.
Karin Ebnet: Come ti sei preparato al ruolo?
Robert Pattinson: Nel libro la storia è raccontata dalla prospettiva di Bella, così ho letto alcuni capitoli del romanzo scritto dal punto di vista di Edward (Midnight Sun, ancora inedito). Inoltre, ho cercato di sviluppare i pettorali ma è stata un'impresa impossibile!”

Robert Pattinson (1986) attore britannico
Michel Onfray photo
Roger Federer photo

“Con il passare degli anni, accarezzo sempre più l'idea di giocare contro le generazioni future giocando con la storia.”

Roger Federer (1981) tennista svizzero

2009
Origine: Citato in L'Equipe, 4 luglio 2009; citato in I silenzi di Federer, p.64.

Giovanni Lindo Ferretti photo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
Chuck Palahniuk photo
Max Pezzali photo
Max Pezzali photo
Fabio Volo photo
Enzo Biagi photo

“Nella storia dell'umanità non cala mai il sipario. Se solo ci si potesse allontanare dal teatro prima della fine dello spettacolo.”

Enzo Biagi (1920–2007) giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano

da Fatti personali

Papa Leone X photo

“La storia ha insegnato quanto quella favola riguardo a Cristo ci abbia giovato.”

Papa Leone X (1475–1521) 217° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Historia docuit quantum nos iuvasse illa de Christo fabula.
Quantum nobis nostrique que ea de Christo fabula profuerit, satis est omnibus seculis notum.
[Citazione errata] Secondo quanto riporta Bale nella sua opera The Pageant of Popes, il papa Leone X avrebbe scritto questa frase in una lettera al cardinale Bembo. Sembra che il primo a narrare tale episodio sia stato proprio Bale nella sua opera. La citazione fu poi riportata da centinaia di scrittori che la estrapolarono proprio dal The Pageant of Popes. Dal momento che Bale era in guerra aperta contro il Papa e la Chiesa Romana, è ragionevole pensare che l'episodio e la citazione riportati da Bale siano in realtà falsi.
Attribuite
Origine: William Roscoe, The Life and Pontificate of Leo the Tenth: In Four Volumes, Volume 4, Cadell and Davies, 1805, p. 328 http://books.google.it/books?id=GPo-AAAAcAAJ&pg=PA328.

Flavio Tranquillo photo

“I record si accumulano in regular season, la storia si fa nei playoff. La vera storia si fa nelle finali NBA…”

Flavio Tranquillo (1962) giornalista e scrittore italiano

Oklahoma City Thunder vs Miami Heat, NBA Finals 2012, gara #1, introduzione
Citazioni tratte da telecronache, NBA, Introduzioni alle telecronache

Amos Oz photo

“Impariamo a rispettare gli altri popoli: ogni uomo è creato a immagine divina, anche se se lo dimentica continuamente.”

Amos Oz (1939–2018) scrittore e saggista israeliano

da Una storia di amore e di tenebra

Dino Campana photo
Sacco e Vanzetti photo
Primo Mazzolari photo

“Siamo la novità, anche se portiamo sulle spalle duemila anni di storia. Il Vangelo è la novità.”

Primo Mazzolari (1890–1959) presbitero, scrittore e partigiano italiano

Rivoluzione cristiana

Erri De Luca photo

“Gesù Cristo è il centro della storia perché è il Figlio di Dio.”

Elio Guerriero (1948) teologo e scrittore italiano

Il Giubileo

Lady Gaga photo

“Rah-Rah-Rah Ah-Ah-Ah. Roma-Roma-Mah-Ah. Gaga Oooh La-La. Voglio la tua grande storia d'amore.”

Lady Gaga (1986) cantautrice e attivista statunitense

da Bad Romance n.º 1

Oreste Benzi photo

“Un altro essere come voi non ci sarà mai più sulla terra. Non buttate via la vostra vita: fareste un buco nella storia.”

Oreste Benzi (1925–2007) presbitero italiano

Pane quotidiano – novembre/dicembre 2008

Martha Nussbaum photo
Mitch Albom photo
Patrizia Valduga photo
Zygmunt Bauman photo
Umberto Galimberti photo
Arundhati Roy photo
Leiji Matsumoto photo
Lorella Cuccarini photo
Corrado Alvaro photo
Xavi photo
Ettore Sottsass photo
Shigeru Miyamoto photo

“Più di 200 persone qui alla Nintendo hanno lavorato per creare la serie di The Legend of Zelda: si può dire che, dopo un quarto di secolo, la storia stessa di questo videogioco sia ormai una leggenda!”

Shigeru Miyamoto (1952) autore di videogiochi giapponese

Origine: Citato nel pieghevole del CD musicale allegato al gioco The Legend of Zelda: Skyward Sword.

George Carlin photo

“La vita è sacra? E chi l'ha detto? Dio? Ehi, se leggi la storia, ti rendi conto che Dio è una delle principali cause di morte. È successo per migliaia di anni! Hindu, musulmani, ebrei, cristiani; tutti a uccidersi l'un l'altro perché Dio ha detto loro che era una bella pensata. La spada di dio, il sangue dell'agnello, la vendetta è mia; milioni di figli di puttana morti. Milioni di figli di puttana tutti morti perché hanno dato la risposta sbagliata alla domanda di Dio: "Credi in Dio?" "No." BAM! Stecchito. "Credi in Dio?" "Sì." "Credi nel mio Dio?" "No." BAM! Stecchito. "Il mio Dio ha un cazzo più grande del tuo Dio!"”

George Carlin (1937–2008) comico, attore e sceneggiatore statunitense

Life is sacred? Who said so? God? Hey, if you read history, you realize that God is one of the leading causes of death. Has been for thousands of years. Hindus, Muslims, Jews, Christians all taking turns killing each other 'cuz God told them it was a good idea. The sword of God, the blood of the land, vengeance is mine. Millions of dead motherfuckers. Millions of dead motherfuckers all because they gave the wrong answer to the God question. "You believe in God?" "No." *Pdoom*. Dead. "You believe in God?" "Yes." "You believe in my God?" "No." *Poom*. Dead. "My God has a bigger dick than your God!"
Back in Town
Origine: Trascritto in George Carlin On the Sanctity of Life http://windupwire.com/tag/george-carlin/, windupwire.com.

John Dos Passos photo
Adrienne von Speyr photo
Oscar Wilde photo

“L'essenza di ogni storia d'amore è l'incertezza!”

Algernon: I; 2004, p. 41
L'importanza di chiamarsi Ernesto

Benito Mussolini photo
Giorgio Gaber photo

“Vivere, non riesco a vivere | ma la mente mi autorizza a credere | che una storia mia, positiva o no | è qualcosa che sta dentro la realtà.”

Giorgio Gaber (1939–2003) cantautore, commediografo e regista teatrale italiano

da Far finta di essere sani, CD 1, n. 2
Far finta di essere sani

Jules Verne photo

“[…] città i cui nomi sono i più poetici della storia antica: Roma, Palmira, Siracusa.”

Incipit di alcune opere, Una città galleggiante

Vittorio Imbriani photo
Marguerite Yourcenar photo
Ignazio Silone photo
Gianna Nannini photo
Benito Mussolini photo
Pablo Neruda photo