Frasi su varietà

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema varietà, età, vita, grande.

Frasi su varietà

Bertrand Russell photo
Charlie Chaplin photo
Umberto Eco photo
Friedrich Nietzsche photo
Adam Smith photo

“Un lavoratore fornisce abbondantemente agli altri ciò di cui necessitano ed essi gli procurano ampiamente ciò di cui necessita, e una generale abbondanza si diffonde attraverso tutti gli strati della società. Osserva la sistemazione del più comune artigiano o lavoratore giornaliero in un paese civile e fiorente, e ti accorgerai che del numero di persone della sua industria una parte, sebbene una piccola parte, che è stata impiegata per procurargli questa sistemazione, eccede ogni calcolo. Il cappotto di lana, per esempio, che copre i lavoratori giornalieri, grossolano e grezzo come può apparire, è il lavoro congiunto di una gran moltitudine di lavoratori. Il pastore, lo sceglitore, il pettinatore di lana o il cardatore, il tintore, il filatore, il tessitore, il lavatore, il sarto, con molti altri, devono tutti unire i loro differenti mestieri al fine di completare anche questo prodotto casalingo. Quanti mercanti e trasportatori, inoltre, devono essere impiegati nel trasportare i materiali da alcuni di questi lavoratori ad altri che spesso vivono in parti molto distanti del paese. Quanto commercio e quanta navigazione in particolare, quanti costruttori di navi, marinai, fabbricanti di vele e di funi devono essere stati impiegati al fine di mettere insieme le diverse sostanze usate dal tintore che spesso vengono dagli angoli più remoti del mondo! Che varietà di lavoro è anche necessario per produrre gli utensili del più umile di quei lavoratori! Per non parlare di quelle macchine complicate come la nave del marinaio, la fabbrica del follatore, o perfino il telaio del tessitore, consideriamo solo quale varietà di lavoro è richiesta per costruire quella semplicissima macchina, le cesoie con le quali il pastore tosa la lana. Il minatore, il costruttore delle fornaci per la fusione del minerale, il tagliaboschi, il bruciatore di carbone per far funzionare le fornaci, il produttore di mattoni, il dispositore di mattoni, i lavoratori che supervisionano la fornace, il riparatore di mulini, l'operaio della fucina, il fabbro devono tutti mettere insieme i loro differenti mestieri al fine di produrre questi. Dobbiamo esaminare allo stesso modo tutte le diverse parti del suo abito la mobilia di casa, la ruvida canottiera che indossa sulla pelle, le scarpe che coprono i suoi piedi, il letto in cui dorme, e tutte le diverse parti che lo compongono, la grata di cucina su cui prepara i suoi viveri, il carbone di cui fa uso per questo scopo, scavato dalle viscere della terra e portatogli forse attraverso un lungo trasporto per mare e per terra, tutti gli altri utensili della sua cucina, tutta la apparecchiatura del suo tavolo, i coltelli, le forchette, i piatti di coccio o di peltro sopra i quali egli serve e divide i suoi cibi, le differenti mani impiegate nel preparare il suo pane e la sua birra, le finestre di vetro che lasciano penetrare il caldo e al luce, e isolano dal vento e dalla pioggia con tutte le conoscenze e i requisiti del mestiere per preparare quella bellissima e felice invenzione senza cui queste parti nordiche del mondo avrebbero potuto scarsamente procurare un habitat confortevole, insieme con gli utensili di tutti i diversi lavoratori impiegati nel produrre queste diverse comodità; se noi esaminiamo, io dico, tutte queste cose, e consideriamo quale varietà di lavoro è utilizzato per ciascuna di esse, saremo coscienti che senza l'assistenza e la cooperazione di molte migliaia la persona più misera in un paese civilizzato non potrebbe provvedere perfino in accordo a quello che noi potremmo falsamente immaginare, la facile e semplice maniera in cui egli è comunemente sistemato.”

cap. 1 http://www.wsu.edu/~dee/ENLIGHT/WEALTH1.HTM
La ricchezza delle nazioni

Gustave Thibon photo

“La creazione, nella sua infinita varietà, costituisce un insieme armonioso, le cui parti sono legate fra loro e vivono le une in funzione delle altre. Dall'atomo all'angelo, dalla coesione delle molecole alla comunione dei santi, niente esiste da solo né per se stesso. Dio non ha creato che unendo. Il dramma dell'uomo è quello di separare. Egli si separa da Dio con l'irreligiosità, dai suoi fratelli con l'indifferenza, l'odio e la guerra, si separa infine dalla sua anima con la ricerca dei beni apparenti e caduchi. E quest'essere, separato da tutto, proietta sull'universo il riflesso della sua divisione interiore; egli separa tutto intorno a sé; porta le sue mani sacrileghe sulle più umili vestigia dell'unità divina; sbriciola tutto fin dentro le viscere della materia. L'uomo atomizzato e la bomba atomica rispondono l'uno all'altra. La metafisica della separazione è la metafisica stessa del peccato. Ma poiché l'uomo non può vivere senza un simulacro d'unità, queste sue parti, disgiunte ed uccise dal peccato, si ricongiungono, in quanto morte, non più come gli organi d'un medesimo corpo, ma come i granelli di sabbia dello stesso deserto. La separazione porta con sé la confusione, la rottura, l'uniformità. Non esistono più artigiani liberi ed originali, ma una «massa» di proletari; non ci sono più coppie che si amano di un amore unico, ma una bellezza standard ed una sessualità meccanicizzata. Non c'è possibilità di salvezza che nel ritorno all'unità nella diversità […].”

Gustave Thibon (1903–2001) filosofo e scrittore francese

Quel che Dio ha unito

Roger Federer photo
Ippocrate di Coo photo
Lucio Anneo Seneca photo
Charlie Chaplin photo
Romano Guardini photo
Jorge Luis Borges photo
Marcel Proust photo
David Hume photo
Karen Blixen photo

“Nella vita di Herr Cazotte trascorrere la prima notte di luglio all'aperto era una specie di rito. Ad esso fedele, anche il primo luglio di quell'anno, subito dopo che la Corte e tutti gli abitanti di Rosenbad si erano ritirati per la notte, egli uscì sotto le stelle pallide in un cielo terso, in un mondo rorido di rugiada e colmo di fragranza. A tutta prima camminò rapidamente per allontanarsi, poi rallentò il passo per guardarsi intorno. E men­tre così faceva sentì che il suo cuore traboccava di gratitudine. Si tolse il cappello. "Quale tremendo, insondabile potere di immaginazione" si disse "ha formato ognuno dei più piccoli oggetti che ho d'intorno, e li ha combinati in una possente unità! Io non sono una persona modesta, ho una notevole considerazione per i miei talenti, e oso cred­ere che avrei anche potuto immaginare l'una o l'altra delle cose che mi circondano. Avrei potuto inventare i lunghi fili d'erba, ma sarei stato capace di inventare la rugiada? Avrei potuto inventare l'oscurità, ma sarei stato capace di inventare le stelle? Di una cosa sono sicuro" disse tra sé mentre rimaneva perfettamente immobile e ascoltava "che non sarei mai stato capace d'inventare l'usignolo".
"I fiori del castagno" continuò "si tengono dritti come i ceri degli altari. I fiori del lillà sembrano erompere in tutte le direzioni dal tronco e dai rami, dando a tutto l'arbusto l'aspetto di un lussureggiante bouquet e i fiori del cìtiso si inchinano penduli come do­rati ghiaccioli estivi nell'aria di un pallido azzurro. Ma i fiori del biancospino si spandono lungo i rami come fragili strati di neve bianca e rosea. Non è possibile che una varietà così infinita sia necessaria all'economia della Natura, dev'essere per forza la manifestazione di uno spirito universale, inventivo, ottimista e giocondo all'estremo, incapace di trattenere i suoi scherzosi torrenti di felicità. E davvero, davvero: Domine, non sum dignus."”

Karen Blixen (1885–1962) scrittrice e pittrice danese

Si aggirò a lungo per i boschi. "Stanotte" pensò "sto rendendo omaggio al grande dio Pan".
Ehrengard

David Foster Wallace photo
Luigi Pirandello photo

“La terra madre che toglie e dà la vita, questa la Sicilia di Pirandello, isola favolosa e reale che racchiude una varietà inimaginabile di tipi, di caratteri, dimentalità, oltre che di dialetti, dovuta alle diverse ondate di invasori che si sono avvicendati nel tempo.”

Luigi Pirandello (1867–1936) drammaturgo, scrittore e poeta italiano premio Nobel per la Letteratura nel 1934

citato in Enzo Lauretta, Luigi Pirandello. Storia di un personaggio fuori di chiave, Milano, Ugo Mursia editore, 2008, p. 6

Federico Fellini photo

“Il cinema è come una vecchia puttana, come il circo e il varietà, e sa come dare molte forme di piacere.”

Federico Fellini (1920–1993) regista e sceneggiatore italiano

Origine: Citato in Portala al cinema, p. 170.

Jean Rostand photo
Isaac Newton photo
Ernst Jünger photo
Sant'Ambrogio photo
Antonio Raimondi photo
Paolo Bonolis photo
Ivano Fossati photo
Don Budge photo
Ennio Flaiano photo
Aphra Behn photo

“La varietà è l'anima del piacere.”

Aphra Behn (1640–1689) scrittrice, poetessa e drammaturga inglese

da Il vagabondo

Fausto Cercignani photo

“Se cerchi incessantemente la varietà, presto o tardi scoprirai di aver bisogno di più saggezza.”

Fausto Cercignani (1941) filologo, critico letterario e poeta italiano

p. 56

“Lentini è un paese fatto di botteghe, piccoli negozi storici, pasticcerie dove ci si confonde, tanta è la scelta e la varietà. Mi vengono in mente le lunghe passeggiate alla Villa, dove i ragazzi si incontravano il sabato per decidere la serata, che poi spesso finiva per concludersi lì, come succede quando si sta bene. La stagione che preferisco è la primavera: non è troppo afoso ed è tutto fiorito.”

Anna Valle (1975) attrice italiana

Origine: Citato in Style.it http://www.style.it/viaggi/speciali/2011/italia-meravigliosa/sud/sicilia/anna-valle-palermo--lentini--campagna--zagara--mandorle--escursioni--botteghe--piccoli-negozi-storici--pasticcerie--granita-di-mandorle--.aspx, 21 giugno 2011.

Italo Calvino photo
Luigi Pirandello photo
Gigi Proietti photo
Giuseppe Betori photo
Leonardo Sciascia photo
Jeffrey Eugenides photo
Flavio Claudio Giuliano photo
Gioacchino Rossini photo
Ivan Illich photo
Charles de Gaulle photo

“[Sulla Francia] Come si può governare un paese che ha duecentoquarantasei varietà differenti di formaggio?”

Charles de Gaulle (1890–1970) generale e politico francese

Origine: Citato sul Newsweek, New York, 1º ottobre 1962.

Wilhelm Von Humboldt photo
Paul Valéry photo
Robert Musil photo
Victor Hugo photo
Pietro Aretino photo
Giosue Carducci photo

“[Parlando della regione Marche] Così benedetta da Dio di bellezza di varietà di ubertà, tra questo digradare di monti che difendono, tra questo distendersi di mari che abbracciano, tra questo sorgere di colli che salutano, tra questa apertura di valli che arridono.”

Giosue Carducci (1835–1907) poeta e scrittore italiano

dal discorso tenuto a Recanati il 29 giugno 1898 in occasione del 1° centenario della nascita di Giacomo Leopardi, serie terza e ultima; p. 26
Ceneri e faville

Thomas Mann photo
Agatha Christie photo
Laurence Sterne photo

“In questa lunga digressione infatti nella quale mi sono lasciato trascinare accidentalmente, come in tutte le mie digressioni (a eccezione di una sola) c'è un colpo da maestro di abilità digressiva, il cui merito temo sia sempre sfuggito al lettore,--non per mancanza di acume da parte sua,—ma perché si tratta di una perfezione che di rado si cerca, o in verità ci si aspetta, in una digressione;---e precisamente di questa: Che sebbene nelle mie digressioni giochi sempre lealmente, come potete notare,—e mi allontani da quello di cui tratto, di tanto e tanto spesso quanto qualsiasi altro scrittore in Gran Bretagna, purtuttavia è sempre mia cura badare che le cose siano sistemate in modo, da non lasciare fermo in mia assenza il congegno principale. […]
Grazie a questo marchingegno il macchinario della mia opera costituisce una specie a parte; due movimenti contrari vi sono stati indotti, e conciliati, che si riteneva fossero inconciliabili fra loro. In una parola, la mia opera è digressiva, e progressiva,—a un tempo. […]
Le digressioni, inconfutabilmente, sono la luce del sole;——sono la vita, l'anima della lettura;---eliminatele da questo libro, per esempio,--tanto varrebbe che eliminaste con esse il libro stesso;—un freddo eterno inverno regnerebbe in ogni pagina; restituitele allo scrittore;----e si fa avanti baldanzoso come uno sposo;—augura Salute a tutti; riporta la varietà, e impedisce all'appetito di languire.
Tutta l'abilità consiste nel manipolarle e cucinarle a dovere, perché non siano solo a vantaggio del lettore, ma anche dell'autore, la cui difficile situazione, a questo proposito, è davvero da compatire: Se, infatti, incomincia una digressione,---da quel momento, a quanto posso notare, tutta la sua opera se ne sta ferma come un ciocco;—e se procede con l'opera principale,----è bell'e finita la digressione.
——È uno sporco lavoro.—Per il qual motivo, fin dall'inizio di questa, come vedete, ho costruito l'opera principale e le sue parti avventizie con tali intersezioni, e ho così intersecato e attorcigliato i movimenti digressivo e progressivo, una ruota dentro l'altra, che tutto l'ingranaggio ha continuato, in genere, a funzionare;---e per di più, continuerà a funzionare per i prossimi quarant'anni, se piacerà alla fonte della salute di concedermi tanto a lungo la benedizione della vita e del buonumore.”

vol. I, cap. XXII; 1982, p. 69
Vita e opinioni di Tristram Shandy

Jonathan Swift photo
Heinrich Böll photo
Ernst Jünger photo
Martina Navrátilová photo
John Stuart Mill photo
Baruch Spinoza photo
Friedrich August von Hayek photo
Francis Scott Fitzgerald photo
Giovanni Battista Niccolini photo
Venus Williams photo

“Penso di essere al meglio in questo momento, e ultimamente sto provando anche dei nuovi colpi, cercando di aggiungere un po' di varietà. Sto giocando il mio miglior tennis, soprattutto nella fase della comprensione del gioco.”

Venus Williams (1980) tennista statunitense

Origine: Citata in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/09/26/121263-citazioni_bordo_campo_settembre.shtml, Ubitennis.com, settembre 2008.

José Saraiva Martins photo
Vincenzo Monti photo
Augusto Conti photo
Karel van Mander photo
Alberto Manguel photo
Frédéric Beigbeder photo
Franco Fochi photo
Earl Wilson photo

“L'intento di Ščeglov è spiegare l'impressione comune, contraddittoria, che il mondo ovidiano lascia nel lettore: grande varietà e ricchezza, ma insieme grande unità, e parentela fra tutte le cose. Cercando di individuare i fattori che suscitano questa duplice impressione, Ščeglov – eccellente filologo – considera la strana insistenza con cui nel poema vengono usati epiteti che a prima vista possono apparire superflui o ornamentali (lungo serpente, umide paludi ecc.), e nota come questi abbinamenti abbiano invece la precisa funzione di isolare proprietà oggettive, di fissare tratti distintivi mediante concetti geometrici e fisici; e passando alla tecnica delle descrizioni ovidiane, in prima linea quelle delle trasformazioni, ci mostra come la riduzione di ogni fenomeno a un ristretto numero di elementi fondamentali (le proprietà, i tratti distintivi) abbia tutta una catena di effetti: da un lato Ovidio caratterizza non singole cose, ma classi di cose; dall'altro, dato che i concetti geometrici e fisici sono applicabili alle cose piú disparate, tutto diventa commensurabile e quindi riducibile ad altro: e qui appunto è riposto il segreto della facilità con cui le trasformazioni avvengono nel poema e sono da noi accettate, e il mondo per le infinite combinazioni possibili si allarga, e al tempo stesso, però, riportato a un livello unico, ci si presenta come un sistema.”

Piero Bernardini Marzolla (1929–2019) glottologo, filologo e traduttore italiano

Origine: Metamorfosi, p. XXI

Raffaele Conforti photo
Jim Courier photo

“Mi piace però l'energia che mette Nadal in campo, ma Roger è diverso. È il giocatore più completo che conosco. Ha una varietà di colpi impressionante, può giocarli in ogni momento. Lo ammiro e rimango meravigliato ogni volta, parla una lingua diversa dagli altri sul campo.”

Jim Courier (1970) tennista e allenatore di tennis statunitense

Origine: Citato in Alessandro Varrassi, Courier: "Federer in campo parla una lingua diversa dagli altri" http://www.tennisworlditalia.com/Courier-Federer-in-campo-parla-una-lingua-diversa-dagli-altri-articolo2223.html, TennisWorld Italia, 3 febbraio 2011.

Pietro Custodi photo

“La gioia è infinita, in tutta la sua varietà, ma la sofferenza è sempre uguale.”

Charles Coleman Finlay (1964) scrittore statunitense

Origine: Prigioniero politico, p. 80

Daniel Barenboim photo
Roger Federer photo
Vandana Shiva photo
Vandana Shiva photo
Luciano Ligabue photo
Amartya Sen photo
Amartya Sen photo
Nicola Piovani photo
Anton Raphael Mengs photo

“Il Caravaggio non aveva né varietà, né correzione; e perciò era tutto cattivo nel disegno.”

Anton Raphael Mengs (1728–1779) pittore, storico dell'arte e critico d'arte tedesco

da Lezioni pratiche di pittura, VIII, 73, in Opere, p. 246

Papa Leone XIII photo
Manuel José Quintana photo
Emil Cioran photo