Frasi su altro
pagina 44

Oriana Fallaci photo

“[…] non esiste vizio in amore. La teoria platonica, aristocratica ed individualistica, insegna che l'amore non ha altro scopo che se stesso.”

Carlo Maria Franzero (1892–1986) scrittore e giornalista italiano

Origine: Il fanciullo meraviglioso, p. 385

Daniel Brock photo
Federico De Roberto photo
Aleksandar Vučić photo
Henry De Montherlant photo
Slash photo
Giovanni di Bernardo Rucellai photo

“I sogni non son altro, che van'ombre | Immaginate dal pensier del giorno.”

Giovanni di Bernardo Rucellai (1475–1525) scrittore italiano

Olimpia: Atto I
L'Oreste
Origine: Citato in Harbottle, p. 421

Indro Montanelli photo

“I riformatori italiani, quando si tratta di riformare ciò che non ha bisogno di essere riformato, sono instancabili. L'attività dell'Ucas, Ufficio complicazioni affari semplici, come ricordava un altro lettore esasperato, è frenetica.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

13 dicembre 1995 https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1995/dicembre/13/Ufficio_complicazioni_affari_semplici_co_0_9512139920.shtml
Corriere della Sera, La stanza di Montanelli – rubrica

“Chi lo conosceva bene lo diceva nel privato chiuso, difficile, introverso, di poche parole e di idee appena essenziali. Coi tifosi era quasi solare, per loro la sua voce, al Filadelfia, quando Valentino guidava anche le partite di allenamento, era bellissima: anche se era strana, un po' chioccia. È possibile che nasca un altro come lui. È possibile: però Boniperti e anche chi scrive dicono che come Mazzola non hanno visto più nessuno.”

Gianpaolo Ormezzano (1935) giornalista, scrittore e personaggio televisivo italiano

Origine: Da È lui, Valentino l'ideale uomo-squadra http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,29/articleid,0934_01_1989_0102_0092_12754919/, La Stampa, 3 maggio 1989, p. 29.

“Un essere nato uomo | e un altro nato gatto | camminano insieme | per la via rugiadosa.”

Shūson Katō (1905–1993)

Origine: Citato in Alessandro Paronuzzi (a cura di), 101 gatti d'autore. Grandi autori, da Benni a Sepúlveda, dalla Morante a García Márquez, da Eco a Twain hanno descritto un gatto, F. Muzzio, Padova, 1997, p. XIII. ISBN 88-7021-844-9

Lucien Rebatet photo
Walt Whitman photo

“Un dopo l'altro i grandi attori si ritirano, | da quel dramma sublime sull'eterno teatro della storia, […].”

Morte del generale Grant, p. 638
Foglie d'erba, Foglie dei settant'anni (primo allegato)

George Carlin photo

“[…] in questo paese non si sente parlare d'altro che delle nostre differenze. […] È il modo in cui la classe dirigente agisce in tutte le società: tentano di dividere il resto della gente. Lasciano le classi inferiori e medie a combattere tra di loro cosicché loro, i ricchi, possano scappare con tutti i cazzo di soldi. […] Sapete come descrivo io le classi economiche e sociali di questo paese? La classe più alta si tiene tutti i soldi e non paga alcuna tassa, la classe media paga tutte le tasse e fa tutto il lavoro, i poveri sono lì solo per far cagare addosso la classe media. Per far sì che continuino a presentarsi al lavoro.”

George Carlin (1937–2008) comico, attore e sceneggiatore statunitense

[...] that's all you ever hear about in this country. It's our differences. [...] That's the way the ruling class operates in any society: they try to divide the rest of the people. They keep the lower and the middle classes fighting with each other so that they, the rich, can run off with all the fucking money! [...] You know how I describe the economic and social classes in this country? The upper class keeps all of the money, pays none of the taxes. The middle class pays all of the taxes, does all of the work. The poor are there just to scare the shit out of the middle class. Keep 'em showing up at those jobs.
Jammin in New York

Henry Miller photo
John Toland photo
Marvin Hagler photo
Edith Wharton photo
Piero Calamandrei photo
Gerone II photo
Jeffrey Moussaieff Masson photo
Lee Child photo
Joshua Loth Liebman photo
Noam Chomsky photo
Franco Fochi photo

“In altri termini, più forte della ragione è, nell’uomo comune, la paura d’usarla. […] Ma è così: l’uomo […] si china alle contraddizioni grottesche e alle buffe scappatoie. […] Una selva di domande s’affaccia in un momento; e l’una è legata all’altra, sì che non puoi dire: comincio da questo punto o da quello… È un bene la vita? è un male? Se è un bene, perché viene a cessare? Se è un male, perché c’è dato? E ancora: se è un male, perché tanta sua parte è bella e buona? E se è un bene, perché vedo tanto male intorno a me e anche dentro di me? Che cosa mi si offre, in compenso di questo male, così che io possa dire in piena coscienza: “Sì, la vita è, in fondo, solamente un bene”? E che cosa, soprattutto, mi verrà dato al posto del bene che dovrò cedere da un momento all’altro? Ho bisogno di sapere “se ciò che qualcuno ci prende,/ c’è qualch’altro che ce lo rende!” (G. Pascoli, Commiato, in Canti di Castelvecchio).
Quest’idea del compenso fa apparir chiaro che il problema di cui stiamo parlando coincide con quello, notissimo, della felicità: tormento vano della ragione umana e suo scoglio invalicabile. Dunque anche il Pensiero con la maiuscola […] non sa rispondere agli enigmi della vita e della morte. La risposta verrà solamente dal Verbo, fattosi carne e “sapienza nostra” (S. Paolo, 1a Corinzi, 1, 30): vera sapienza, antagonista vittoriosa di quella umana, che è “stoltezza dinanzi a Dio” (Id., 3, 19).”

Franco Fochi (1921–2007) linguista e saggista italiano

Origine: La festa turbata, p. 22

Pasquale Villari photo
Giorgio Morandi photo

“Della mia permanenza all'Accademia di Belle Arti debbo dire, per la verità, che gli insegnamenti che mi venivano impartiti non ebbero altro effetto che di porre il mio spirito in uno stato di profondo disagio. Ben dopo di ciò che ora serve alla mia arte vi appresi.”

Giorgio Morandi (1890–1964) pittore e incisore italiano

18 febbraio 1928
Origine: Autobiografia da L'Assalto, settimanale della federazione fascista di Bologna, dalla rubrica Autobiografie di scrittori e artisti del tempo fascista, 18 febbraio 1928, p. 3; in Lettere, a cura di Lorella Giudici, Abscondita, 2004, ISBN 978-88-8416-322-6

Stephenie Meyer photo
Charles Darwin photo
Nicoletta Braschi photo

“La felicità credo che sia vivere un momento del presente senza desiderare altro: né proiettati nel futuro, né nel passato.”

Nicoletta Braschi (1960) attrice italiana

Origine: Dall'intervista al programma televisivo Che tempo che fa, Rai 3, 9 settembre 2013; visibile su Rai.tv http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-07ec7dc7-d00e-440c-b02c-1322e476a634.html.

Evelyn Waugh photo
Pietro Abelardo photo
Gianluigi Buffon photo
Mauro Leonardi photo
Gianluca Buonanno photo

“[…] se mi chiedessero di celebrare nozze gay nel Comune dove sono sindaco direi che è meglio che si facciano un TSO [Trattamento sanitario obbligatorio]. Fosse per me li schederei: visto che vogliono pubblicizzare il loro amore, segniamoli su un registro. […] Altro che matrimonio, al massimo ai gay offro una banana. O un'insalata di finocchio.”

Gianluca Buonanno (1966–2016) politico italiano

Origine: Dal programma radiofonico La Zanzara, Radio 24; citato in Fiorella Mannoia Vs Gianluca Buonanno: "È per gente come lui che i giovani gay si suicidano. È una m...a" http://www.huffingtonpost.it/2014/09/19/mannoia-buonanno_n_5847906.html, HuffingtonPost.it, 19 settembre 2014.

Jean Baudrillard photo
Davide La Rosa photo

“[…] la redenzione non è altro che la vendetta di Dio.”

Davide La Rosa (1980) fumettista, scrittore e sceneggiatore italiano

Ezechiele
Suore Ninja, 2 – Vaticano lost in space

Elio Germano photo
Zinedine Zidane photo
Jack Kerouac photo
Daniele Capezzone photo
Marco Malvaldi photo
Ferzan Özpetek photo
Ernst Jünger photo
Indro Montanelli photo

“Che gli italiani siano capaci di emanare leggi di riforma, ci credo senz'altro. L'Italia è la più grande produttrice di regole, ognuna delle quali è una riforma, è la riforma di un'altra regola. Gli stessi esperti pare che abbiano perso il conteggio delle leggi, dei regolamenti che vigono in Italia: c'è qualcuno che parla di 200.000, altri di 250.000. Ora, quando si pensa che la Germania ha in tutto 5.000 leggi, la Francia pare 7.000, l'Inghilterra nessuna, quasi nessuna – ha dei principi, così stabiliti. A cosa ha portato tutta questa proliferazione? A riempire gli scantinati dei nostri pubblici uffici, dove ci sono questi mucchi di legge che nessuno va nemmeno a consultare perché ognuna di queste leggi poi offre il modo di evaderle. Questa è la grande abilità dei legislatori italiani. I legislatori italiani sono quasi tutti degli avvocati. E gli avvocati a che cosa pensano? A ingarbugliare le leggi in modo da restarne loro i supremi e unici depositari. […] Riforme: hai voglia se ne faremo, continuiamo a farne, è la nostra vocazione, questa. Quanto poi all'attuazione, allora è un altro discorso: le leggi in Italia non vengono osservate, anche perché sono formulate in modo che si possano non osservare. Ed è questo che spiega l'abbondanza, la prodigalità delle nostre classi politiche, delle nostre classi dirigenti, nello sfornarne di continuo.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

da Dal Governo Dini all'Ulivo
Interviste

Roberto Saviano photo
Leonardo Da Vinci photo
J. K. Rowling photo
Joseph Joubert photo

“Nel cristianesimo, e soprattutto nel cattolicesimo, i misteri sono verità puramente speculative, da cui nascono, con la riunione di un mistero all'altro, verità eminentemente pratiche.”

Joseph Joubert (1754–1824) filosofo e aforista francese

Da Carnets; citato in Le petit philosophe de poche, Textes réunis par Gabriel Pomerand

Cesare Pavese photo
Aldous Huxley photo
Uesugi Kenshin photo
Patrick Leigh Fermor photo
Menno ter Braak photo
Andrea Riccardi photo

“Dal 2007 il mondo urbanizzato ha sopravanzato numericamente quello agricolo. È un mondo dell'incontro, delle differenze, del pluralismo, dai confini fluidi. Si diceva: crescendo la modernità, spariranno le religioni. Si sognava di trasformare il mondo in una grande Francia de la laicité. Non è stato così. C'è stata una grande rinascita religiosa, a volte connotata dall'aumento del fanatismo e conseguentemente dei conflitti interreligiosi. Ma non è tutto così, c'è anche altro, molto di positivo: la religione è ormai considerata come un fattore determinante dello sviluppo del mondo globale.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Dall'intervento alla Giornata di studio Cattolici e sciiti: responsabilità dei credenti in un mondo globale e plurale, Roma, 24 marzo 2015; citato in Giuseppe Rusconi, Pensieri sull'ISIS: Padre Samir, Sant'Egidio, gli imam sciiti http://www.rossoporpora.org/rubriche/vaticano/476-pensieri-sull-isis-padre-samir-sant-egidio-gli-imam-sciiti.html RossoPorpora.org, 26 marzo 2015.

Giovanni Battista Morgagni photo
Jean Baudrillard photo

“Una mobilità meravigliosa, incantevole, una vivacità aerea: il gatto.
Ogni seduzione è felina. Come se le apparenze si mettessero a funzionare da sole e a concentrarsi senza fatica.
Felinità delle apparenze. Niente se ne scatena, tutto vi s'incatena. Perché la felinità non è altro che la concatenazione suprema del corpo e del movimento.”

Jean Baudrillard (1929–2007) filosofo e sociologo francese

Cool memories
Origine: Citato in Alessandro Paronuzzi (a cura di), 101 gatti d'autore. Grandi autori, da Benni a Sepúlveda, dalla Morante a García Márquez, da Eco a Twain hanno descritto un gatto, F. Muzzio, Padova, 1997, p. 7. ISBN 88-7021-844-9

Ludwig Feuerbach photo
Felice Orsini photo
Walter Scott photo

“Quella giovane donna [Jane Austen] aveva, secondo me, il miglior talento che io abbia mai incontrato per descrivere i coinvolgimenti, i sentimenti e i personaggi della vita quotidiana. Del grande babau io scrivo come nessun altro; ma mi è negato lo squisito tocco che rende interessanti cose e personaggi comuni attraverso la verità della descrizione e del sentimento.”

Walter Scott (1771–1832) scrittore e poeta britannico

Origine: Citato in William Somerset Maugham, Pride and Prejudice, in «Atlantic», 181, 5 maggio 1948; trad. it. di Marco Fiocca in Jane Austen, Orgoglio e pregiudizio, Oscar Mondadori, Milano, 2014, pp. 383-384. ISBN 978-88-04-50615-7

Charles Péguy photo
John Fante photo
Umberto Eco photo

“Il fenomeno twitter permette a certa gente, in fondo, di essere in contatto con gli altri, benché abbia una natura leggermente onanistica ed escluda la gente da tanti contatti faccia a faccia. Crea però da un lato un fenomeno anche positivo, pensiamo a cose che succedono in Cina o a Erdogan in Turchia. È stato anche un movimento di opinioni. Qualcuno ha detto se ci fosse stato internet ai tempi di Hitler, i campi di sterminio non sarebbero stati possibili perché la notizia si sarebbe diffusa viralmente. Ma d'altro canto […] dà diritto di parola a legioni di imbecilli, i quali prima parlavano solo al bar dopo due o tre bicchieri di rosso e quindi non danneggiavano la società. […] Sono della gente che di solito veniva messa a tacere dai compagni […] e che adesso invece ha lo stesso diritto di parola di un premio Nobel. […] Credo che dopo un poco si crei una sindrome di scetticismo, la gente non crederà più a quello che gli dice Twitter. All'inizio è tutto un grande entusiasmo, a poco poco a poco dice: chi l'ha detto? Twitter. Allora tutte balle.”

Umberto Eco (1932–2016) semiologo, filosofo e scrittore italiano

Origine: Dall'incontro con i giornalisti in occasione della laurea honoris causa in Comunicazione e cultura dei media conferitagli dall'Università di Torino, 10 giugno 2015; video visibile su Umberto Eco e i social: "Danno diritto di parola a legioni di imbecilli" https://video.repubblica.it/tecno-e-scienze/umberto-eco-e-i-social-danno-diritto-di-parola-a-legioni-di-imbecilli/203952/203032, Video.Repubblica.it, 11 giugno 2015.

Anne Brontë photo
Roberto Cammarelle photo
Mark Twain photo
Anton Giulio Barrili photo
Jack Kerouac photo
Alessandro Zan photo

“Il mio pensiero va al ragazzo di diciott'anni di Bari che martedì scorso ha fatto il gesto estremo di lanciarsi sotto un treno perché aveva confidato agli amici che, dopo essersi dichiarato in famiglia, i genitori non lo accettavano. Lui non si rassegnava, aveva un fidanzato, ha lottato, ma non ce l'ha fatta. Era insopportabile l'idea di non essere accettato per ciò che era: un ragazzo come gli altri, un ragazzo di diciott'anni che amava un altro ragazzo. Come lui ce ne sono tanti di ragazzi che non ce l'hanno fatta a reagire. Essere respinti a quell'età per ciò che si è rappresenta un dramma che, a volte, appare insuperabile, soprattutto a quell'età. Tutti abbiamo bisogno di essere accettati dalla scuola, dalla società, dalla famiglia. Immagino cosa possa aver provato quel ragazzo, capisco bene quelle sue paure: anch'io ero terrorizzato che mia madre e mio padre non mi accettassero. Pensavo alle cose più brutte. Io sono stato fortunato, e per questo li ringrazio. […] Loro sono stati dalla mia parte da subito, altri sono stati meno fortunati; ed è anche per questo che la legge sulle unioni civili non è soltanto un istituto giuridico che dà diritti e chiede doveri, ma è una legge che fa cultura, che migliorerà la nostra società e che aiuterà anche tanti genitori a non vergognarsi più dei propri figli, accettandoli anziché rifiutarli, e che sancirà, una volta per tutte, che gli omosessuali non sono più dei fantasmi, ma cittadini a cui riconoscere il diritto alla felicità come a tutti gli altri, permettendo loro di progettare un futuro insieme. Colleghi, cosa si guadagna, del resto, nel continuare a impedire la felicità degli altri? Cosa perdiamo nell'ammettere la possibilità che una coppia di persone che si amano venga tutelata dall'assunzione reciproca di diritti e di doveri stabiliti dalla legge? La risposta è sempre la stessa: nulla.”

Alessandro Zan (1973) politico e attivista italiano

da un intervento alla Camera durante la votazione del ddl Cirinnà, 11 maggio 2016
Origine: Visibile al minuto 03:45 di Unioni Civili: Alessandro Zan annuncia il voto favorevole del Partito Democratico https://www.youtube.com/watch?v=XHJLneydSsc, YouTube.com, 11 maggio 2016; citato in Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n. 622 di mercoledì 11 maggio 2016 http://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0622&tipo=stenografico, Camera.it, 11 maggio 2016, pp. 69-70.

Tom Bissell photo
Henri Poincaré photo

“Supponiamo, ad esempio, un mondo rinchiuso un una grande sfera e soggetto alle seguenti leggi:
1) la temperatura non è uniforme;
2) è massima al centro, diminuisce man mano che ci si allontana da esso, per ridursi allo Zero Assoluto quando si raggiunge la superficie della sfera che racchiude questo mondo.
Preciso meglio la legge secondo cui la temperatura varia. Sia R il raggio della sfera limite: sia r la distanza fra il punto considerato e il centro di tale sfera. La temperatura assoluta sarà proporzionale a R2 – r2. Suppongo ancora che, in questo mondo, tutti i corpi abbiano lo stesso coefficiente di dilatazione, in modo tale che la lunghezza di un qualunque regolo sia proporzionale alla sua temperatura assoluta. Supporrò infine che un oggetto, trasportato da un punto all'altro, essendo diversa la sua temperatura, si ponga immediatamente in equilibrio calorifico con il suo nuovo ambiente. In queste ipotesi, nulla è contraddittorio o inimmaginabile. Un oggetto mobile diverrà allora sempre più piccolo nella misura in cui ci si avvicinerà alla sfera limite. Osserviamo innanzitutto che, se questo mondo è limitato sul piano della nostra abituale geometria, apparirà come infinito ai suoi abitanti. Se essi volessero avvicinarsi alla sfera limite, si raffredderebbero e diverrebbero sempre più piccoli. I loro passi sarebbero sempre più brevi, al punto che essi non potrebbero mai raggiungere la sfera limite. […] Farò ancora un'altra ipotesi. Supporrò che la luce attraversi mezzi diversamente rifrangenti e in modo tale che l'indice di rifrazione sia inversamente proporzionale a R2 – r2. E' facile constatare che, in queste condizioni, i raggi luminosi non sarebbero rettilinei, ma circolari. […] Se fondassero una geometria, essa non sarebbe come la nostra, e cioè uno studio dei movimenti dei solidi invariabili. Sarebbe […] la geometria non euclidea. Così, individui come noi, la cui educazione si realizzasse in un mondo simile, non avrebbero la nostra stessa geometria.”

Henri Poincaré (1854–1912) matematico, fisico e filosofo francese

Origine: La scienza e l'ipotesi, pp. 73-ss.

Flea photo
Ambrose Bierce photo

“[Regola] Non avrai altro Dio all'infuori di me.
Sarebbe troppo costoso averne di più.”

Ambrose Bierce (1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense

1988, p. 60
Dizionario del diavolo

Luigi Settembrini photo
Polibio photo
Nick Cave photo