Frasi su amico
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“Leo [Ortolani] è sempre stato per me un modello. Lo era e lo è tuttora dal punto di vista professionale, ma, da quando ho la fortuna di poterlo chiamare amico, lo è diventato anche sul piano personale. Perché nella vita non si incontrano tante persone di cui si è sicuri al cento per cento che non ti deluderanno mai, qualsiasi cosa dicano o facciano. E Leo, per me, è una di quelle, mano sul fuoco. E io con la mano ci lavoro.”

Giacomo Bevilacqua (1983) fumettista italiano

Origine: Citato in Paolo Pegoraro, Leonardo "Leo" Ortolani: credere è un "Fletto i muscoli e sono nel vuoto", come fa http://www.famigliacristiana.it/articolo/leonardo-leo-ortolani-credere-e-saltare-nel-vuoto-come-fa-rat-man.aspx, Famiglia Cristiana.it, 8 dicembre 2016

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“La decisione della Cassazione rende finalmente giustizia all'onorevole Previti. Dispiace solo che siano passati più di dieci anni. Siamo felici per l'amico Cesare Previti e ci auguriamo che questa vicenda serva a fare chiarezza sul modo di operare di chi per fini meramente politici ha negato in questi anni l'evidenza dei fatti e del diritto.”

Renato Schifani (1950) politico italiano

da Sme, la Cassazione annulla le sentenze "La prescrizione è ormai certa" http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/politica/sme-cassazione/sentenza-annulla/sentenza-annulla.html, la Repubblica, 30 novembre 2006

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“Non piangere per me, amico: proprio una morte così ingiusta e illegale mi rende superiore ai miei carnefici.”

Agide IV (-265–-241 a.C.) re di Sparta

citato in Plutarco, Apophthegmata Laconica, 216 D; traduzione di Giuseppe Zanetto, Adelphi, 1996, ISBN 978-88-459-1208-5
Attribuite

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“Fosti l'arcata audace | che mi posò dal ponte alla pianura | e la duna vorace | che spaventò l'invereconda luna.”

Alda Merini (1931–2009) poetessa italiana

Tu ti ricordi amico
La poesia luogo del nulla

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“Ha detto – "Segui il Signore e il Signore sarà buono!" – e poi ha iniziato a chiamarmi "figliolo"! Perché il Signore è stato buono col povero vecchio Johnny: ne ha nascosto la vita dietro le mura della religione. Ciò che è rimasto non è tanto da ridere, perché ho perso il mio amico a causa dela sua nuova posizione.
He says – "Follow the Lord and the Lord'll be good!"”

Mika (1983) cantautore libanese

and then he started callin me "son"! For Lord was good to poor old Johnny: he hid his life behind the walls of religion. What was left was not so funny, 'cause I lost my friend to his new found position. (da Holy Johnny)
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“Un amico è qualcuno che ti conosce completamente e ancora ti piace.”

Elbert Hubbard (1856–1915) scrittore, filosofo e artista statunitense

Note Book of Elbert Hubbard‎ - Pagina 112, Elbert Hubbard - Kessinger Publishing, 1998, ISBN 0766104168

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“Ma se Renzi ha fatto tutto questo a Letta, che era suo amico, a noi italiani che neanche ci conosce che cosa ci può fare?”

Maurizio Crozza (1959) comico, imitatore e conduttore televisivo italiano

da Ballarò, 16 febbraio 2014
Origine: Citato in BALLARÒ/ Video, Copertina di Crozza puntata 16 febbraio: il governo come le pizzerie in cui si mangia male e ogni sei mesi cambiano gestione http://www.ilsussidiario.net/News/Cinema-Televisione-e-Media/2014/2/16/BALLAR-Ospiti-Giovannini-Landini-Richetti-e-Gasparri-Puntata-16-febbraio-2014/468252/, Il Sussidiario.net, 16-17 febbraio 2014.

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“V'era anche a far da spettatore Palazzeschi, una gamba sull'altra, una mano sull'altra appoggiate al ginocchio, immobile: gatto sornione, e amico fidato.”

Ugo Ojetti (1871–1946) scrittore, critico d'arte e giornalista italiano

Origine: I taccuini, p. 315

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“David è stato il mio primo e unico amico.”

Ludwig Wittgenstein (1889–1951) filosofo e logico austriaco

Origine: Dalla lettera a Ellen F. Pinsent,; in David Pinsent, Vacanze con Wittgenstein, Pagine di diario, a cura di Georg Henrik von Wright, traduzione di Marina Premoli, Bollati Boringhieri, Torino, 1992, p. 146. ISBN 8833906914

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“Spesso nella tua vita tu troverai che un libro è migliore amico di un uomo.”

Luigi Settembrini (1813–1876) scrittore e patriota italiano

da Scritti inediti

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“Poteva almeno leggere, amico mio.”

Mario Missiroli (1886–1974) scrittore e giornalista italiano

citato in Simonelli, p. 250 https://books.google.it/books?id=9zIaHnkNRPIC&pg=PA250

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“A Fabio Tombari, al fresco ingegno, che già con alcuna pagina mi sedusse, offro i talismani del Vittoriale, ricordandomi che fui l'animaliere, amico del Firenzuola.”

Gabriele d'Annunzio (1863–1938) scrittore, poeta e drammaturgo italiano

Origine: Citato in Lina Sacchetti, L'arte di Fabio Tombari e i giovani, Pellegrini Editore, p. 98.

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“Sì, ero amico di Federico, moltissimo. Mi telefonava spesso, in occasione delle mie vicende giudiziarie, e da lui ho avuto le parole più belle di solidarietà e amicizia.”

Giulio Andreotti (1919–2013) politico, scrittore e giornalista italiano

Origine: Citato in Jacopo Iacoboni, Caro Andreotti, caro Fellini l'amicizia tra due arcitaliani http://www.lastampa.it/2012/03/28/cultura/caro-andreotti-caro-fellinil-amicizia-tra-due-arcitaliani-7bjQzwOIzU5hhkHzZABW5J/pagina.html, LaStampa.it, 28 marzo 2012.

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“Non è vero che un amico si vede nel bisogno; un amico si vede sempre.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

Origine: Aforismi, p. 21

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“[A chi stava percuotendo un cagnolino] Cessa, non percuoterlo, poiché d'un uomo amico è l'anima che io riconobbi, udendo la sua voce.”

Pitagora (-585–-495 a.C.) matematico, legislatore, filosofo, astronomo, scienziato e politico greco

8, 36
Citato in Diogene Laerzio, Vite dei filosofi

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“Tre sono i pensieri che guidano il mio lavoro.
Il primo è di Vinicius De Moraes e recita: "La vita, amico, è l'arte dell'incontro".
Il secondo è di Federico Fellini: "È la curiosità che mi fa svegliare la mattina".
Il terzo è del sottoscritto: "Nelle pieghe del banale si nasconde l'animale."”

Vincenzo Mollica (1953) giornalista e scrittore italiano

Origine: La citazione, la cui forma corretta è: «Del resto, è solo la curiosità che mi fa svegliare la mattina», è in realtà tratta dal film di Federico Fellini La voce della Luna e viene pronunciata dal personaggio Ivo Salvini, interpretato da Roberto Benigni.
Origine: Da "Istantanee" (...Prima che dimentichi tutto...) https://web.archive.org/web/20060508131834/http://www.mollica.rai.it/credits.html, Rai.it.

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“Amico, è questo stile di vita che ci frutta la libertà.”

Agesilao II di Sparta (-444–-360 a.C.) re di Sparta

210 A
Citazioni di Agesilao

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“Il colore è il mio vero ed unico amico, che mi consola senza mai rimproverarmi di nulla.”

Paolo Salvati (1939–2014) artista, pittore italiano

Roma, febbraio 2003
Origine: Citato in Pierandrea Saccardo, Paolo Salvati. Opera creativa e vita da Espressionista Moderno http://www.artapartofculture.net/2015/02/22/paolo-salvati-opera-creativa-e-vita-da-espressionista-moderno/, Artapartofculture.net, 22 febbraio 2015.

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“Come un ultimo amico | questa sera sto cercando te, | ora che tutto muore | e che ho paura in fondo anche di me.”

Michele Zarrillo (1957) cantautore e chitarrista italiano

da Perdono, n. 10
Come uomo tra gli uomini

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“Finché sei mio amico, questo non ti farà alcun male, ma se mi diventerai nemico, t'impedirà di fare qualcosa a mio danno.”

Iperide (-390–-322 a.C.) politico e oratore ateniese

citato in Pseudo-Plutarco, Vita di Iperide, 849 E; traduzione in Oratori attici minori, p. 109

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“O amico, abbi cura di non far male a nessuna creatura vivente; ferire la sua creazione è come dimenticare il Creatore.”

Abd Allah Ansari di Herat (1006–1089) mistico persiano

Origine: Citato in Aa. Vv., La dieta vegetariana nel Cristianesimo, Edizioni Il Sentiero, Milano, 2011, p. 82. ISBN 978-88-86604-12-3

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“Un altro passo e sei storia, amico.”

La prova decisiva

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“« Quello che avrei potuto dirle, per aiutarla, l'ho capito solo più tardi ripensando a quel giorno, al suo salto, alla sua follia. Le avrei dovuto dire che tanti saltano nello stesso modo via dalla loro vita, oltre se stessi, rischiando tutto per sentirsi davvero vivi. Avrei dovuto dirle che tutti lo fanno chiusi nelle loro paure, chiusi dentro la botte mefitica delle loro paure. Un posto piccolissimo, molto nero, dove sei solo, e fai fatica a respirare. Non c'è nulla che si possa fare per cambiare le cose e già si è fortunati se qualcuno ha avuto per noi l'attenzione di mettere una piccola musica, là dentro; o se capita di avere un amico ad aspettarci in un'ansa del fiume per riportarci a casa, in una qualche casa.
Questo, le avrei dovuto dire. Invece solo la strinsi fa le mie braccia, e non fui capace di dire niente. Piccola Rachel…
Davvero si sarebbe meritata un giorno di gloria, lei e quegli altri due matti, sa il cielo come mi mancano. Ma non è andata così, spesso non va così. Si semina, si raccoglie, e non c'è nesso tra una cosa e l'altra. Ti insegnano che c'è, ma… non so, io non l'ho mai visto. Accade di seminare, accade di raccogliere, tutto lì.
Per questo la saggezza è un rito inutile e la tristezza un sentimento inesatto, sempre.
Seminammo con cura, tutti, quella volta, seminammo immaginazione, e follia e talento. Ecco cosa abbiamo raccolto, un frutto ambiguo: la luce bella di un ricordo e il privilegio di una commozione che per sempre ci renderà eleganti, e misteriosi. Voglia il cielo che questo basti a salvarci, per tutto il tempo che ci sarà dato, ancora. »”

Alessandro Baricco (1958) scrittore e saggista italiano
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“Dunque," mormorò, "secondo lei le feste natalizie sono un'epoca poco favorevole ai delitti."
"E' quel che penso."
"Perché?"
"Perché?" Johnson parve un pò perplesso. "Perché, come ho detto, c'è un senso diffuso di allegria, di buona volontà… di buoni pranzi…"
"Come siete sentimentali, voi inglesi!"
"Bé, e anche se fosse così, che male ci vede? E' forse un male amare le tradizioni, le vecchie feste?"
"Oh no, nessun male, anzi è una cosa molto poetica! Ma esaminiamo i fatti. Lei ha detto che Natale è un'epoca di buoni pranzi. Questo significa che in questi giorni si mangia e si beve troppo… Per conseguenza… indigestioni, e all'indigestione si accompagna spesso una speciale irritabilità del carattere."
"Ma i delitti non vengono commessi per irritabilità."
"uhm! Non ne sono troppo sicuro… Ma partiamo anche da un altro punto di vista. A Natale impera lo spirito di "buona volontà". Vecchi litigi vengono dimenticati, coloro che si trovano in disaccordo fanno la pace… Sia pure provvisoriamente, le famiglie che sono state separate per tutto l'anno si raccolgono ancora una volta. In queste occasioni, amico mio, deve ammettere che i nervi possono venir sottoposti a dura prova. Persone che non hanno alcuna voglia di essere amabili fanno uno sforzo per apparirlo… C'è in essi molta ipocrisia, a Natale, onorevole ipocrisia, senza dubbio, ipocrisia pour le bon motif, ma sempre ipocrisia."
"Bé… io non presenterei le cose in questo modo," disse Johnson con aria dubbiosa.
Poirot gli sorrise.
"No, no, sono io che le presento così… e che sostengo come lo sforzo per essere buoni e amabili crei un malessere che può riuscire in definitiva pericoloso. Chiudete le valvole di sicurezza del vostro contegno naturale, e, presto o tardi, la caldaia scoppierà provocando un disastro."
Il colonnello Johnson guardò il piccolo belga.
"Non riesco mai a capire quando parla sul serio e quando si sta burlando di me."
"Non parlo sul serio, no!" disse Poirot ridendo. "Nemmeno per sogno. Ma sostengo che condizioni artificiali di vita finiscono sempre con una naturale reazione.”

Hercule Poirot's Christmas

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“«Benvenuto nel Cimitero dei Libri Dimenticati, Daniel.»

«Questo luogo è un mistero, Daniel, un santuario. Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un'anima, l'anima di chi lo ha scritto e di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie a esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza. Molti anni fa, quando mio padre mi portò qui per la prima volta, questo luogo era già vecchio, quasi come la città. Nessuno sa con certezza da quanto tempo esista o chi l'abbia creato. Ti posso solo ripetere quello che mi disse mio padre: quando una biblioteca scompare, quando una libreria chiude i battenti, quando un libro viene cancellato dall'oblio, noi, i custodi di questo luogo, facciamo in modo che arrivi qui. E qui i libri che più nessuno ricorda, i libri perduti nel tempo, vivono per sempre, in attesa del giorno in cui potranno tornare nelle mani di un nuovo lettore, di un nuovo spirito. Noi li vendiamo e li compriamo, ma in realtà i libri non ci appartengono mai. Ognuno di questi libri è stato il miglior amico di qualcuno. Adesso hanno soltanto noi, Daniel. Pensi di poter mantenere il segreto?»”

The Shadow of the Wind
Variante: «Benvenuto nel Cimitero dei Libri Dimenticati, Daniel.
...
«Questo luogo è un mistero, Daniel, un santuario. Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un'anima, l'anima di chi lo ha scritto e di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie a esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza. Molti anni fa, quando mio padre mi portò qui per la prima volta, questo luogo era già vecchio, quasi come la città. Nessuno sa con certezza da quanto tempo esista o chi l'abbia creato. Ti posso solo ripetere quello che mi disse mio padre: quando una biblioteca scompare, quando una libreria chiude i battenti, quando un libro viene cancellato dall'oblio, noi, i custodi di questo luogo, facciamo in modo che arrivi qui. E qui i libri che più nessuno ricorda, i libri perduti nel tempo, vivono per sempre, in attesa del giorno in cui potranno tornare nelle mani di un nuovo lettore, di un nuovo spirito. Noi li vendiamo e li compriamo, ma in realtà i libri non ci appartengono mai. Ognuno di questi libri è stato il miglior amico di qualcuno. Adesso hanno soltanto noi, Daniel. Pensi di poter mantenere il segreto?»

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“Robert Lindet, ossessionato creatore di quella piovra che aveva la sua testa nel comitato di sicurezza generale e che stendeva le braccia, ventunmila!, su tutta la Francia attraverso i comitati rivoluzionari; Lebuef, sul quale Girey-Duprè scrisse nel suoquesto verso: «Lebouf vit Legendre et beugla»; Thomas Paine, americano, incline alla clemenza; Anacharsis Cloots, tedesco, barone, milionario, ateo, hébertiano, animo candido; l'integerrimo Lebas, amico dei Duplay; Rovère, una delle rare creature che godono della perfidia come uno può godere dell'arte per l'arte, il che avviene più frequentemente di quanto non si creda; Charlier, il quale voleva che si trattassero gli aristocratici con il; Tallien, elegiaco e feroce, dai cui amori nascerà il 9 termidoro; Cambacéres, un procuratore che diverrà principe; Carrier, un procuratore che si paleserà tigre; Laplanche, il quale esclamò un giorno: «Voglio che sia data priorità al cannone d'allarme»; Thuriot, che propose la votazioneda parte dei giurarti del tribunale rivoluzionario; Bourdon de l'Oise, che sfidò a duello Chambon, denunciò Paine e fu denunciato da Hébert; Fayau, il quale propose l'invio nella Vandea di «un'armata incendiaria»; Tavaux, che il 13 aprile tentò la mediazione tra Gironda e Montagna; Vernier il quale chiese che i capi girondini e quelli della Montagna andassero a servire la patria come semplici soldati; Rewbell, che si chiuse dentro Magonza assediata; Bourbotte, che ebbe il suo cavallo ucciso alla presa di Saumur; Guimberteau, che fu a capo dell'armata delle Côtes di Cherbourg; Jard-Panvilliers, il quale comandò le truppe della Côtes de la Rochelle; Lecarpentier, che comandò la squadra di Concale; Roberjot, vittima dell'imboscata di Radstadt; Prieur de la Marne, che si compiaceva di indossare sul campo di battaglia le sue vecchie spalline di comandante si squadrone; Levasseur de la Sarthe, il quale, con una sola parola, indusse al sacrificio Serrent, comandante del battaglione di Saint-Armand; Reverchon, Maure, Bernard de Saintes, Charles Richard, Lequinio, e, in testa a questo gruppo un Mirabeau che portava il nome di Danton. Estraneo a questi due gruppi e dominatore di entrambi, Robespierre.”

Victor Hugo (1802–1885) scrittore francese
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