Frasi su cap.
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“La ricchezza superflua può comperare solo cose superflue, ma per comprare ciò che è necessario all'anima non occorre danaro.”

Henry David Thoreau (1817–1862) filosofo, scrittore e poeta statunitense

cap. XVIII, 1988, p. 405

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“Scrittore originale non vuol già dir quello che non imita nessuno, ma sibben quello cui nessuno può imitare.”

François-René de Chateaubriand (1768–1848) scrittore, politico e diplomatico francese

parte II, lib. I, cap. III, 1854, p. 298
Variante: Libro originale non è quello che non imita nessuno, bensì quello che nessuno può imitare.

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“Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.”

Variante: Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti"
-La luna e i falò-
Origine: La luna e i falò, I

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“La scienza, che cominciò come ricerca della verità, sta divenendo incompatibile con la veridicità, poiché la completa veridicità tende sempre più al completo scetticismo scientifico. Quando la scienza è considerata contemplativamente, non praticamente, ci si accorge che ciò che crediamo lo crediamo per la nostra fede animale, e che alla scienza dobbiamo solo i nostri disinganni. Quando, d'altro canto, la scienza si considera come una tecnica per la trasformazione di noi stessi e di quanto ci sta attorno, vediamo che ci dà un potere del tutto indipendente dalla sua validità metafisica. Ma noi possiamo solo usare questa potenza, cessando di rivolgerci delle domande metafisiche sulla natura della realtà. Eppure queste domande sono la testimonianza dell'atteggiamento di amore verso il mondo. Così, solo in quanto noi rinunciamo al mondo come amanti, possiamo conquistarlo da tecnici. Ma questa divisione dell'anima è fatale a ciò che vi è di meglio nell'uomo. Non appena si comprende l'insuccesso della scienza considerata come metafisica, il potere conferito dalla scienza come tecnica si otterrà solo da qualcosa di analogo alla adorazione di Satana, cioè, dalla rinuncia dell'amore… La sfera dei valori sta al di fuori della scienza, salvo nel tratto in cui la scienza consiste della ricerca del sapere. La scienza, come ricerca del potere, non deve ostacolare la sfera dei valori, e la tecnica scientifica, se vuole arricchire la vita umana, non deve superare i fini a cui dovrebbe servire.”

Bertrand Russell (1872–1970) filosofo, logico e matematico gallese

cap. XVII, 1931
La visione scientifica del mondo

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“I comunisti possono riassumere le loro teorie in questa proposta: abolizione della proprietà privata.”

Karl Marx (1818–1883) filosofo, economista, storico, sociologo e giornalista tedesco

cap. II

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“La guerra non si lieva, ma si differisce a vantaggio d'altri.”

Niccolo Machiavelli (1469–1527) politico, scrittore, storico italiano

cap. III

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“Ognuno vede quello che tu pari, pochi sentono quello che tu se'.”

cap. XVIII
Variante: Ognuno vede quello che tu pari, pochi sentono quello che tu se

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“Scienza senza coscienza non è che rovina dell'anima!”

libro II, cap. VIII
Gargantua e Pantagruele

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“Amici, voi noterete che al mondo vi sono assai più coglioni che uomini; ricordatevene!”

Francois Rabelais (1494–1553) scrittore e umanista francese

libro quinto, cap. VIII; 1925

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“Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro.”

Richard Feynman (1918–1988) fisico statunitense

vol. I-1, cap. 5-2, 1994, p. 5-2

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“L'abitudine ci è data dall'alto: essa è il surrogato della felicità.”

Alexander Sergejevič Puškin (1799–1837) poeta, saggista, scrittore e drammaturgo russo

cap. II, st. XXXI
Evgénij Onégin

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“Amici si nasce, non si diventa.”

Henry Adams (1838–1918) scrittore e storico statunitense

cap. VII

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“Un insegnante ha effetto sull'eternità; non può mai dire dove termina la sua influenza.”

Henry Adams (1838–1918) scrittore e storico statunitense

cap. XX

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“Sopra i calici dai quali noi bevevamo la morte invisibile incrociava già le sue mani ossute.”

Joseph Roth (1894–1939) scrittore e giornalista austriaco

cap. IX, p. 46
La Cripta dei Cappuccini

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“Una nuova filosofia in generale significa in pratica l'espressione di qualche vecchio vizio.”

Gilbert Keith Chesterton (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista inglese

cap. 19
All things considered

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“Di tutti gli elementi che contribuiscono all'equilibrio famigliare, nessuno è più utile e opportuno del senso dell'umorismo.”

Archibald Joseph Cronin (1896–1981) scrittore britannico

da Avventure in due mondi, traduzione di Paolo Gobetti, Bompiani, 1952, cap. XXVII, p. 339

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“Vada come sta a cuore al dio. Alla legge si obbedisce. Difendersi si deve.”

Socrate (-470–-399 a.C.) filosofo ateniese

cap. 2
Platone, Apologia di Socrate

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“Mai temerò e fuggirò quelle cose che io non so se siano buone, per altre che, invece, so e riconosco cattive.”

Socrate (-470–-399 a.C.) filosofo ateniese

cap. 17
Platone, Apologia di Socrate

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“Il bambino, come un attore, è più aiutato dal desiderio degli applausi che dal timore dei fischi.”

Piero Angela (1928) divulgatore scientifico e giornalista italiano

cap. XIII, p. 250
Da zero a tre anni

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“Questa laicità «nuova», che pretende di far convivere pluralismo e neutralità con privilegi, assomiglia a una pallida reincarnazione del passato, una sorta di «semi-laicità» che rappresenta ciò che rimane dell'antico sogno della «repubblica cristiana» che inconsapevolmente si appoggia sull'opposto del principio di Westfalia: cuius religio, eius et regio. Le chiese, le fedi religiose, i rispettivi dèi chiedono di disporre di territori su cui organizzarsi e imporsi. In questo tempo di paura e di ostilità crescenti nel mondo, anche le religioni, nelle loro espressioni istituzionali, si mobilitano per creare identità e coesione spirituale da gettare nel conflitto. L'epoca della neutralizzazione politica rispetto alle religioni sembra terminare la sua curva ascendente. Gli Stati laici vengono percepiti come ostacoli a una nuova confessionalizzazione degli spazi. Dove non è possibile imporre direttamente regimi teocratici o ierocratici, si parla almeno di «nuova» laicità. L'intensità è diversa; il movimento è lo stesso.
Che, poi, questa «nuova» laicità sia anche «sana», oltre che «giusta», sembra da escludere. Essa, contraddicendo l'equidistanza dello Stato dalle manifestazioni di fede, religiosa o laica che sia, contraddice il suo ruolo pacificatore, che è venuto a imporsi nelle società pluraliste e che oggi appare ancor più necessario e urgente nelle società interculturali odierne.”

Gustavo Zagrebelsky (1943) giurista italiano

cap. 2, p. 33
Contro l'etica della verità

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“Vorrei non sapere scrivere.”
Vellem nescire literas.

Nerone (37–68) imperatore romano

attribuita da Lucio Anneo Seneca nel trattato De Clementia, lib. 2, cap. 1

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“Se non è rispettata la giustizia, che cosa sono gli Stati se non delle grandi bande di ladri? Perché anche le bande dei briganti che cosa sono se non dei piccoli Stati?”

da La città di Dio, Città Nuova, Roma, 2006, cap. IV, 4, p. 171 http://books.google.it/books?id=0KVKmRt7pdAC&pg=PA171

“Il castello di Nocera è posto in una terra assai fertile e dall'aria salubre: infatti, il suolo di essa produce un ottimo vino bianco e rosso, grano, segale e altri ottimi frutti in grande abbondanza. C'è una bella pianura con intorno alti monti e sorgenti abbondanti ed amene, e gli abitanti di questa valle amena seminano quattro volte all'anno; i campi producono svariati raccolti, dalle viti stese sopra gli olmi si ricava il vino in abbondanza e così l'olio dagli olivi. Le montagne sono coperte d'alberi, soprattutto enormi castagni, su cui crescono le castagne più grandi che io abbia mai visto. Dalla base dei monti dal lato verso la città di Amalfi, fino alla strada che dal castello va a Salerno, vi è una piantagione di noci o noccioli della lunghezza di 3-4 miglia e della larghezza di un miglio, e questi alberi di noci danno ogni anno tanta copia di frutti che basterebbero a molte regioni, se le raccogliessero: ma se ne nutrono i maiali, le cui carni, sia salate che fresche, si mantengono a lungo e sono ottime e saporite e non ho mai visto capponi più grandi e grassi e a buon mercato di quelli che si trovano in questa piana. Perciò i Curiali, finché furono sicuri, vi soggiornarono più volentieri che in qualsiasi altra parte del Regno di Sicilia. Dall'altro lato, verso il castello di Torre, sorge quel fertilissimo monte che chiamano volgarmente Somma, estremamente fruttifero, assai alto e dalla circonferenza assai ampia. Dista otto miglia dal castello di Nocera alla quale somiglia per ubertosità… Vi si producono ottimi vini greci, di almeno tre qualità, grande, mediocre e minore, che vengono portati nei vari luoghi e paesi. Ho sentito ripetere che i loro dazi ammontano ogni anno a più di 200 fiorini. Ogni anno, al tempo della vendemmia, si possono vedere oltre centomila recipienti costruiti dagli abitanti di questa zona con legno dei castagni di quei monti: ognuno di essi ha la capacità di otto barili secondo la misura romana; vi sono inoltre infiniti altri recipienti detti caratelli, che contengono di solito ognuno quattro barili. Il mosto raccolto dalle vigne di questo monte viene riposto in tali recipienti, e poi trasportato nei luoghi di mare, a Napoli, e nei vari paesi del mondo dai mercanti, attraverso il mare che dista dal monte tre miglia italiche. In molte località esso vien venduto come malvasia o altro vino di pregio.”

Teodorico di Nieheim (1340–1418) storico tedesco

libro I, cap. XXXVIII
De schismate libri III

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“La sventurata rispose.”

cap. X
I promessi sposi

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“Napoleone è la Faccia di Dio nelle tenebre.”

Léon Bloy (1846–1917) scrittore, saggista e poeta francese

da Introduzione, cap. I, p. 29
L'anima di Napoleone

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“Comanda chi può e ubbidisce chi vuole.”

cap. XIV, citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 583
I promessi sposi

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“La Juventus era una squadra che non avevo mai amato e che probabilmente non amerò mai, […]. La Juventus era un ambiente totalmente nuovo per me. Diverso. Non mi sono mai sentito a casa, mi sembrava di essere l'ingranaggio di una grande azienda. Per il sentimento, prego rivolgersi altrove. Sul lavoro tutto bene, fuori zero contatti.”

Carlo Ancelotti (1959) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

cap. 15
Preferisco la coppa
Origine: Ripreso dal quotidiano sportivo spagnolo Marca alla vigilia dell'incontro Juventus-Real Madrid del 5 maggio 2015, valevole per le semifianli di Champions League 2014/15. Ancelotti: «Juve? Un club che non ho mai amato» http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2015/05/04-330041/Ancelotti%3A+%C2%ABJuve%3F+Un+club+che+non+ho+mai+amato%C2%BB, Tuttosport.com.

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