Frasi su fine
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“[Sulla richiesta degli scudetti 2004-05 e 2005-06 da parte di Silvio Berlusconi nel 2006] Quanto agli scudetti da restituire, e quali, e a chi, segnaliamo un bel libro di Carlo Petrini: «Le corna del diavolo» (Kaos). Vi si racconta come il Milan ha vinto i suoi, di scudetti. A cominciare da quello del 1987-88, quando il Napoli di Maradona ormai sicuro vincitore si suicidò a fine stagione. Poi si scoprì che alcuni giocatori partenopei avevano rapporti con la camorra, terrorizzata dall'idea di restituire le alte quote promesse col totonero a chi scommetteva sul Napoli. Ma soprattutto c'è il caso di Gianluigi Lentini, il fantasista passato nel '92 dal Toro al Milan per 64 miliardi [di lire], di cui 10 versati in nero da Berlusconi e Galliani al presidente-bancarottiere Gianmauro Borsano. L'acquisto avvenne in periodo proibito: marzo '92. Borsano voleva i soldi subito, ma il Milan non si fidava e pretendeva garanzie: alla fine ottenne «in pegno» la maggioranza azionaria della società granata sino al termine della stagione. Così, per mesi, il Cavaliere controllò due società di serie A: un illecito sportivo clamoroso, sul quale ovviamente la giustizia sportiva sorvolò. Non però quella penale: la Procura di Milano fece rinviare a giudizio Berlusconi e Galliani per falso in bilancio. Ma niente paura. Il processo fu poi assassinato nella culla dalla legge Berlusconi sul falso in bilancio. Prescrizione garantita per tutti: per il Cavaliere, quello che rivuole indietro gli scudetti, e per Galliani, quello del codice etico.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

da Il Codice da Perdi, l'Unità, 22 maggio 2006
l'Unità

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“Donna: mistero senza fine bello!”

La signorina Felicita ovvero la Felicità, [citation needed]
I colloqui

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“A livello personale è stato molto difficile per me essere fischiato senza aver fatto nulla di sbagliato: superare questo, dare la giusta risposta in pista e alla fine essere accettato mi rende molto orgoglioso.”

Sebastian Vettel (1987) pilota automobilistico tedesco

Origine: Citato in Vettel: "Sento di essere rispettato dai piloti" http://www.formulapassion.it/2013/10/f1-vettel-sento-rispettato-dai-piloti/, Formulapassion.it, 27 ottobre 2013.

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“«Ma insomma, che cos'avete oggi?» domandò la professoressa McGranitt, tornando se stessa con un debole pop e guardandoli tutti quanti uno a uno. «Non che sia importante, ma è la prima volta che la mia trasformazione non viene accolta da un applauso».
Tutti si voltarono di nuovo verso Harry, ma nessuno parlò. Poi Hermio-ne alzò la mano.
«Ci scusi, professoressa, abbiamo appena avuto la prima ora di Divinazione, e stavamo leggendo le foglie di tè e…»
«Ah, certo» esclamò la professoressa McGranitt accigliata. «Non c'è bi-sogno di aggiungere altro, signorina Granger. Ditemi, chi di voi morirà quest'anno?»
Tutti la fissarono.
«Io» disse Harry alla fine."Capisco" commentò la professoressa McGranitt guardando Harry con i suoi occhi piccoli e lucenti. "Allora è bene che tu sappia, Potter, che Sibilla Cooman ha predetto la morte di uno studente all'anno da quando è arrivata in questa scuola. Nessuno è ancora morto. Vedere presagi di morte dappertutto è il suo modo preferito di dare il benvenuto a una nuova classe. Se non fosse che non ho l'abitudine di parlar male dei miei colleghi…"
La professoressa McGranitt si interruppe, e tutti notarono che aveva le narici bianche e dilatate. Poi riprese, più tranquilla: "La divinazione è uno dei settori più imprecisi della magia. Non vi nasconderò che faccio fatica a tollerarla. I veri Veggenti sono molto rari, e la professoressa Cooman…"
Si interruppe di nuovo, e poi disse in tono molto pratico: "A me sembri in perfetta salute, Potter, quindi mi scuserai se non ti dispenso dai compiti oggi. Ti assicuro che se dovessi morire non sei tenuto a consegnarli."”

Origine: Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, p. 94

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“Quando ero ragazzino i trentenni li vedevo adulti: avevano un loro preciso posto nel mondo. Rispetto a loro, per me e tanti miei coetanei la vita non è molto cambiata dalla fine della scuola. Siamo ancora in bilico fra un lavoretto e l'altro. Alcuni costretti a vivere con i genitori, altri a reinventarsi continuamente.”

Zerocalcare (1983) fumettista italiano

Origine: Dall'intervista di Elisabetta Pagani, Zerocalcare: "La mia generazione è stata tagliata fuori da tutto" http://www.lastampa.it/2015/12/02/societa/zerocalcare-la-mia-generazione-stata-tagliata-fuori-da-tutto-KMQGtokfiQy0kBErR9pnWI/pagina.html, Lastampa.it, 2 dicembre 2015.

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“Oh! chi morì senza fine, | non ha fine, non è spento, | non è qui.”

Giovanni Pascoli (1855–1912) poeta italiano

da A Verdi, p. 527, 1997
Odi e inni

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“Accadde che organi collocati ai vertici, e comunque all'interno degli apparati di sicurezza dello Stato, cominciano, ad un certo punto, a lavorare non a favore delle indagini, ma contro di esse, non per collaborare con i giudici, ma per intralciare e depistare il loro lavoro. Mi limiterò a ricordare, tra i molti, tre episodi. Il primo riguarda Marco Pozzan, uomo di fiducia di Franco Freda, colpito da mandato di cattura nel giugno 1972 per concorso nella strage di piazza Fontana. Il Pozzan aveva dato segni di cedimento in un precedente interrogatorio e rivelato dati di notevole rilievo sulla strategia della tensione e sulla sua matrice di Destra. Sarebbe stato perciò molto importante avere la disponibilità fisica del Pozzan. È risultato, invece, che verso la fine di quell'anno uomini del Sid avevano intercettato durante la sua latitanza il Pozzan, lo avevano condotto in via Sicilia, ove il Sid aveva gli uffici di copertura, lo avevano sottoposto ad un vero e proprio interrogatorio per saggiarne la tenuta e le conoscenze, e infine l'avevano fatto espatriare in Spagna con un passaporto falso.
Il secondo episodio riguarda Giovanni Ventura, anch'egli colpito da mandato di cattura per complicità nella strage. Anche il Ventura, nei primi mesi del '72, dava segni di inquietudine e mostrava di voler fare delle rivelazioni sulla strategia della tensione. Ebbene, il Sid anche questa volta interviene, ma non già per collaborare; infatti propone, attraverso un proprio emissario, al Ventura un piano di fuga e a tal fine mette nella sua disponibilità una chiave idonea ad aprire le celle del Carcere di Monza, dove il Ventura era allora detenuto, e due bombolette contenenti sostanze narcotizzanti per stordire gli agenti di custodia durante la programmata operazione di fuga.
II terzo episodio riguarda Guido Giannettini, uomo di Destra, legato al Sid da un rapporto di collaborazione organico e a tal fine retribuito. Anche il Giannettini, verso la metà del '72, dopo aver subito una perquisizione, viene sospettato di complicità nella strage, e contro di lui in realtà viene emesso mandato di cattura verso la fine di quell’anno. Il Sid interviene ancora una volta, non per collaborare, ma per indurre il Giannettini a sottrarsi alle investigazioni dell'autorità inquirente. Viene infatti fatto espatriare in Francia dove sarà tenuto sotto il controllo del Servizio che, anziché troncare ogni rapporto di collaborazione, continuerà addirittura a stipendiarlo.”

Pietro Calogero (1939) magistrato italiano

Origine: Dal programma televisivo La notte della Repubblica, Rai 2, 12 dicembre 1989.

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“La comprensione è contemporaneamente il mezzo ed il fine della comprensione umana”

Edgar Morin (1921) filosofo e sociologo francese

Origine: I sette saperi, p. 14

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“Il dolore più crudele è quello ricordato.”

Diego Cugia (1953) giornalista, scrittore e regista italiano

libro Tango alla fine del mondo

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“La morte di una persona cara è una strana cosa. Noi tutti sappiamo che il nostro tempo in questo mondo è limitato, e che alla fine ci ritroveremo tutti sotto un lenzuolo per non rialzarci più. E tuttavia è sempre una sorpresa quando succede a qualcuno che conosciamo. È come quando saliamo le scale al buio per andare a casa e pensiamo che ci sia un altro gradino, e invece non c'è. Il piede ricade pesantemente nell'aria, e c'è un momento di spiacevole sorpresa in cui cerchiamo di modificare la nostra idea delle cose.”

Lemony Snicket (1970) pseudonimo dello scrittore Daniel Handler e personaggio immaginario del suo universo narrativo

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Variante: La morte di una persona casa è una strana cosa. Noi tutti sappiamo che il nostro tempo in questo mondo è limitato, e che alla fine ci ritroveremo tutti sotto un lenzuolo per non rialzarci più. E tuttavia è sempre una sorpresa quando succede a qualcuno che conosciamo. È come quando saliamo le scale al buio per andare a casa e pensiamo che ci sia un altro gradino, e invece non c'è. Il piede ricade pesantemente nell'aria, e c'è un momento di spiacevole sorpresa in cui cerchiamo di modificare la nostra idea delle cose.

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“Idolatria e' scambiare il mezzo con il fine.”

Moni Ovadia (1946) attore teatrale, drammaturgo e scrittore italiano
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“« Non sarebbe meglio se rimanessimo separati fino alla fine, conservando il desiderio di incontrarci? In questo modo continueremmo a vivere mantenendo intatta dentro di noi la speranza di rivederci, un giorno ». Una speranza simile a una sorgente di calore piccola, ma preziosa, che avrebbe scaldato il loro cuore. Un’esile fiamma che le mani avrebbero circondato per proteggerla dal vento. Per evitare che le violente raffiche della realtà la spegnessero.”

1Q84
Variante: « Non sarebbe meglio se rimanessimo separati fino alla fine, conservando il desiderio di incontrarci? In questo modo continueremmo a vivere mantenendo intatta dentro di noi la speranza di rivederci, un giorno ». Una speranza simile a una sorgente di calore piccola, ma preziosa, che avrebbe scaldato il loro cuore. Un’esile fiamma che le mani avrebbero circondato per proteggerla dal vento. Per evitare che le violente raffiche della realtà la spegnessero. 2

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“Pertanto la nostra evoluzione naturale, con tutti i nostri impulsi e i nostri istinti più profondi, è avvenuta al fine di risolvere il problema economico. Ove questo fosse risolto, l'umanità rimarrebbe priva del suo scopo tradizionale. Sarà un bene? Se crediamo almeno un poco nei valori della vita, si apre per lo meno una possibilità che diventi un bene. Eppure io penso con terrore al ridimensionamento di abitudini e istinti dell'uomo comune, abitudini e istinti concresciuti in lui per innumerevoli generazioni e che gli sarà chiesto di scartare nel giro di pochi decenni.
Per adoperare il linguaggio moderno, non dobbiamo forse attenderci un "collasso nervoso" generale? […] Per chi suda il pane quotidiano il tempo libero è un piacere agognato: fino al momento in cui l'ottiene. Ricordiamo l'epitaffio che scrisse per la sua tomba quella vecchia donna di servizio: "Non portate il lutto, amici, non piangete per me che finalmente non farò niente, niente per l'eternità." Questo era il suo paradiso. Come altri che aspirano al tempo libero, la donna di servizio immaginava solo quanto sarebbe stato bello passare il tempo a fare da spettatore. C'erano, infatti, altri due versi nell'epitaffio: "Il paradiso risuonerà di salmi e di dolci musiche ma io non farò la fatica di cantare." Eppure la vita sarà tollerabile solo per quelli che partecipano al canto: e quanto pochi di noi sanno cantare!
Per la prima volta dalla sua creazione, l'uomo si troverà di fronte al suo vero, costante problema: come impiegare la sua libertà dalle cure economiche più pressanti, come impiegare il tempo libero che la scienza e l'interesse composto gli avranno guadagnato, per vivere bene, piacevolmente e con saggezza. […] Per ancora molte generazioni l'istinto del vecchio Adamo rimarrà così forte in noi che avremo bisogno di un qualche lavoro per essere soddisfatti. Faremo, per servire noi stessi, più cose di quante ne facciano di solito i ricchi d'oggi, e saremo fin troppo felici di avere limitati doveri, compiti, routines. Ma oltre a ciò dovremo adoperarci a far parti accurate di questo "pane" affinché il poco lavoro che ancora rimane sia distribuito tra quanta più gente possibile. Turni di tre ore e settimana lavorativa di quindici ore possono tenere a bada il problema per un buon periodo di tempo. Tre ore di lavoro al giorno, infatti, sono più che sufficienti per soddisfare il vecchio Adamo che è in ciascuno di noi.”

John Maynard Keynes (1883–1946) economista britannico

Prospettive economiche per i nostri nipoti
Variante: La nostra evoluzione naturale, con tutti i nostri impulsi e i nostri istinti più profondi, è avvenuta al fine di risolvere il problema economico. Ove questo fosse risolto, l’umanità rimarrebbe priva del suo scopo tradizionale. Sarà un bene? Se crediamo almeno un poco nei valori della vita, si apre per lo meno una possibilità che diventi un bene. Eppure io penso con terrore al ridimensionamento di abitudini e istinti dell’uomo comune, abitudini e istinti concresciuti in lui per innumerevoli generazioni e che gli sarà chiesto di scartare nel giro di pochi decenni.
Per adoperare il linguaggio moderno, non dobbiamo forse attenderci un ‘collasso nervoso’ generale’?... Per chi suda il pane quotidiano il tempo libero è un piacere agognato: fino al momento in cui l’ottiene. Ricordiamo l’epitaffio che scrisse per la sua tomba quella vecchia donna di servizio: "Non portate il lutto, amici, non piangete per me che finalmente non farò niente, niente per l’eternità." Questo era il suo paradiso. Come altri che aspirano al tempo libero, la donna di servizio immaginava solo quanto sarebbe stato bello passare il tempo a fare da spettatore. C’erano, infatti, altri due versi nell’epitaffio: "Il paradiso risuonerà di salmi e di dolci musiche ma io non farò la fatica di cantare." Eppure la vita sarà tollerabile solo per quelli che partecipano al canto: e quanto pochi di noi sanno cantare!
Per la prima volta dalla sua creazione, l’uomo si troverà di fronte al suo vero, costante problema: come impiegare la sua libertà dalle cure economiche più pressanti, come impiegare il tempo libero che la scienza e l’interesse composto gli avranno guadagnato, per vivere bene, piacevolmente e con saggezza.... Per ancora molte generazioni l’istinto del vecchio Adamo rimarrà così forte in noi che avremo bisogno di un qualche lavoro per essere soddisfatti. Faremo, per servire noi stessi, più cose di quante ne facciano di solito i ricchi d’oggi, e saremo fin troppo felici di avere limitati doveri, compiti, routines. Ma oltre a ciò dovremo adoperarci a far parti accurate di questo ‘pane’ affinché il poco lavoro che ancora rimane sia distribuito tra quanta più gente possibile. Turni di tre ore e settimana lavorativa di quindici ore possono tenere a bada il problema per un buon periodo di tempo. Tre ore di lavoro al giorno, infatti, sono più che sufficienti per soddisfare il vecchio Adamo che è in ciascuno di noi.

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“Vedere un gruppo sempre positivo, che ha voglia di arrivare a grandi obiettivi, al di là del fatto di poter giocare o meno, ti trascina. […] Qualsiasi giocatore che indossi la maglia della Juventus preferisce giocare meno partite ma vincere alla fine dell'anno, piuttosto che giocarle tutte ma non vincere nulla.”

Claudio Marchisio (1986) calciatore italiano

Origine: Da interviste a Sky e Mediaset; citato in Marchisio: «Vincere tutto? È un obbligo crederci» http://www.juventus.com/it/news/news/2017/marchisio---vincere-tutto----un-obbligo-crederci-.php, Juventus.com, 25 aprile 2017.

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“Quel che non ha principio né fine.”

Talete (-624–-547 a.C.) filosofo greco antico
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“Il Portogallo è una delle nazioni amiche con la quale l'Etiopia ha contatti sin dalla fine del quindicesimo secolo.”

Haile Selassie (1892–1975) negus neghesti etiope

Citazioni tratte dai discorsi

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“Paul Levi vuole conquistarsi le simpatie della borghesia – e, conseguentemente, dei suoi agenti, la Seconda Internazionale e l'Internazionale due e mezzo – pubblicando proprio le opere di Rosa Luxemburg in cui ella aveva torto. A ciò noi rispondiamo citando poche righe di una vecchia favola russa: a volte un'aquila può volare più in basso di una gallina, ma una gallina non può mai salire tanto in alto quanto un'aquila. Rosa Luxemburg errò nella questione dell'indipendenza polacca; errò nel 1903 nel valutare il menscevismo; errò nella teoria dell'accumulazione del capitale; errò quando nel luglio 1914 si batté con Plechanov, Vandervelde, Kautsky e altri per l'unificazione dei bolscevichi con i menscevichi; errò nei suoi scritti dal carcere nel 1918 (anche se in gran parte ella stessa corresse i propri errori dopo essere uscita dal carcere, alla fine del 1918 e al principio del 1919). Ma nonostante tutti questi errori era e rimane un'aquila: e non solo la sua memoria rimarrà sempre cara ai comunisti del mondo intero, ma anche la sua biografia e l'edizione integrale delle sue opere […] costituiranno una lezione molto utile nell'educazione di molte generazioni di comunisti del mondo intero.”

Lenin (1870–1924) rivoluzionario e politico russo

Origine: Da Appunti di un giornalista scritto nel febbraio 1922 e pubblicato per la prima volta su Pravda, 16 aprile 1924; citato in Peter J. Nettl, Rosa Luxemburg, Milano, Il Saggiatore, 1970, II, p. 370.

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“Si può dire dunque che nell'uomo v'è una corrente pura della volontà, un impulso dell'Io indipendente dal karma — volto verso il futuro – di continuo impedito o alterato dalla coscienza razionale: si tratta di un potere impersonale impedito dall'elemento personale, o soggettivo, eccezionalmente però capace di affiorare nel pensiero puro, o nell'idea viva, della meditazione. Simultaneamente si può dire che v'è una corrente istintiva della volontà proveniente dal passato, che ha potere soggettivo mediante l'anima senziente-razionale, cioè mediante il corpo astrale, là dove si sottrae all'azione del pensiero puro. È la stessa forza in due forme diverse, polarmente opposte, ambedue necessarie alla liberazione dell'uomo, il cui còmpito è armonizzarle in sé e unirle secondo una direzione originaria. La libertà deve poter usare le forze della necessità, a fine di esprimere se stessa nell'umano, per nuove creazioni.”

Massimo Scaligero (1906–1980) filosofo e esoterista italiano

Variante: Si può dire dunque che nell'uomo v'è una corrente pura della volontà, un impulso dell'Io indipendente dal karma — volto verso il futuro – di continuo impedito o alterato dalla coscienza razionale: si tratta di un potere impersonale impedito dall'elemento personale, o soggettivo, eccezionalmente però capace di affiorare nel pensiero puro, o nell'idea viva, della meditazione. Simultaneamente si può dire che v'è una corrente istintiva della volontà proveniente dal passato, che ha potere soggettivo mediante l'anima senziente-razionale, cioè mediante il corpo astrale, là dove si sottrae all'azione del pensiero puro. È la stessa forza in due forme diverse, polarmente opposte, ambedue necessarie alla liberazione dell'uomo, il cui còmpito è armonizzarle in sé e unirle secondo una direzione originaria. La libertà deve poter usare le forze della necessità, a fine di esprimere se stessa nell'umano, per nuove creazioni. (p. 70)
Origine: Reincarnazione e karma, p. 70

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“Ci avevano raccontato che dopo il 1989, con la caduta del Muro di Berlino e nel 1991 con l'ammainamento della bandiera rossa dal Cremlino, era giunta la "fine della storia", che il capitalismo aveva vinto e che era l'unica strada da percorrere. Abbiamo visto in questi 20 anni che non è così.”

Marco Rizzo (1959) politico italiano

Variante: Ci avevano raccontato che dopo il 1989, con la caduta del Muro di Berlino e nel 1991 con l'ammainamento della bandiera rossa dal Cremlino, era giunta la "fine della storia", che il capitalismo aveva vinto e che era l'unica strada da percorrere. Abbiamo visto in questi 20 anni che non è così.
Origine: Dal discorso conclusivo della manifestazione a Roma per i cento anni dalla Rivoluzione russa, 11 novembre 2017. Video https://www.facebook.com/ilpartitocomunista/videos/1846996375334898/ disponibile su Facebook.com (min. 2:30).

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“[Sul debutto in Serie A] Ero allo Juventus Stadium, sono uscito alla fine del primo tempo, avevo da fare la doccia e ancora non capivo dov'ero. Faccio per rientrare in campo, ma c'erano le porte chiuse, allora chiedo di poter entrare. "Aspetta che chiamo il mio superiore che ti deve vedere, non possiamo far entrare in campo chiunque" mi risponde lo steward, e io replico: "Mi scusi ma io avevo giocato prima."”

Federico Chiesa (1997) calciatore italiano

È stato divertente.
Origine: Da un'intervista a Violachannel.tv; citato in Chiesa: "Quella volta che allo Stadium non volevano farmi entrare..." http://www.premiumsporthd.it/serie-a/news/chiesa-quella-volta-che-allo-stadium-non-volevano-farmi-entrare--2017_8645.shtml, Premiumsporthd.it, 17 luglio 2017.

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Oggi non penso più a domani | come facevo ieri, | ho visto troppi inutili racconti senza fine.”

Filippo Gatti (1970) cantautore, musicista e produttore discografico italiano

da Uh! La rivoluzione, n.10
La testa e il cuore

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“Tu sei mia sorella – disse Jace alla fine. – Mia sorella, il mio sangue, la mia famiglia. Dovrei sentire il desiderio di proteggerti. – Rise in silenzio e senza umorismo.”

Proteggerti da tutti i ragazzi che vorrebbero fare con te esattamente quello che vorrei fare io.
Shadowhunters, Città di vetro

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“Nella vita è importante non accontentarsi, meditare al fine di realizzare ed ottenere.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

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“Suzie Rotolo, la mia fidanzata di New York, mi fece apprezzare i poeti francesi ma prima di quelli c'erano stati Jack Kerouac, Ginsberg, Corso e Ferlinghetti: Gasoline, Coney Island of the Mind… Oh era fantastico. "Ho visto le migliori menti della mia generazione distrutte dalla pazzia" che per me ha voluto dire più di qualunque cosa mi avessero insegnato fino a quel momento… Avveniva tutto al di fuori della società, non c'era una formula da seguire, non c'era una "cultura ufficiale" o cose che era obbligatorio dire o fare per stare al passo con i tempi. L'America era ancora molto perbene, molto dopoguerra, il suo segno di distinzione era un abito di flanella grigia. McCarthy, paura dei comunisti, puritana, molto claustrofobica. Le cose che avevano valore accadevano altrove, rimanevano nascoste alla vista e ci sarebbero voluti anni prima che i media se ne accorgessero, strangolassero tutto e lo riducessero a un'idiozia. Comunque io ho fatto in tempo a vederne la fine ed è stata una cosa magica…”

Bob Dylan (1941) cantautore e compositore statunitense

1985)
Variante: Suzie Rotolo, la mia fidanzata di New York, mi fece apprezzare i poeti francesi ma prima di quelli c'erano stati Jack Kerouac, Ginsberg, Corso e Ferlinghetti: Gasoline, Coney Island of the Mind... Oh era fantastico. Ho visto le migliori menti della mia generazione distrutte dalla pazzia" che per me ha voluto dire più di qualunque cosa mi avessero insegnato fino a quel momento... Avveniva tutto al di fuori della società, non c'era una formula da seguire, non c'era una "cultura ufficiale" o cose che era obbligatorio dire o fare per stare al passo con i tempi. L'America era ancora molto perbene, molto dopoguerra, il suo segno di distinzione era un abito di flanella grigia. McCarthy, paura dei comunisti, puritana, molto claustrofobica. Le cose che avevano valore accadevano altrove, rimanevano nascoste alla vista e ci sarebbero voluti anni prima che i media se ne accorgessero, strangolassero tutto e lo riducessero a un'idiozia. Comunque io ho fatto in tempo a vederne la fine ed è stata una cosa magica..." (1985)

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