Frasi su intero
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“Il vero è l'intero, e l'intero è un processo.”

Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770–1831) filosofo tedesco

prefazione; 1973
La fenomenologia dello spirito

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“I miei tweet nel corso di Inter-Novara? È successo un gran casino. Lo hanno detto ai giocatori e mi sono vergognato da matti. Io sono un grande tifoso dell'Inter e vedere perdere la mia squadra in casa contro una sulla carta più debole fa male, ma erano critiche costruttive.”

Valentino Rossi (1979) pilota motociclistico italiano

Origine: Citato in Valentino Rossi festeggia 33 anni e pensa all'Inter: 'Ci manca Mourinho' http://sport.virgilio.it/calcio/valentino-rossi-festeggia-33-anni.html, Virgilio.it, 16 febbraio 2012.

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“…io sono un principe libero e ho altrettanta autorità di fare guerra al mondo intero quanto colui che ha cento navi in mare.”

Samuel Bellamy (1689–1717) pirata britannico

Origine: Citato da Fabrizio De André in seconda di copertina dell'album Le nuvole.

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“A Milano ci sono due squadre: l'Inter e la primavera dell'Inter.”

Giuseppe Prisco (1921–2001) avvocato e dirigente sportivo italiano

Pazzo per l'Inter

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“I partiti politici specializzati nella denuncia anti-immigratoria non sono nient'altro che partiti demagogici piccolo-borghesi, che cercano di capitalizzare sulle paure e sulle miserie del mondo attuale praticando la politica del capro espiatorio. L'esperienza storica ci ha mostrato verso cosa conducono tali flautisti! Bisogna adesso distinguere l'immigrazione e gli immigrati. L'immigrazione è un fenomeno negativo, in quanto è lei stessa il frutto della miseria e della necessità, e i seri problemi che pone sono ben conosciuti. È quindi necessario cercare, se non di sopprimerla, almeno di rimuovere il carattere troppo rapido e troppo massiccio che la caratterizza attualmente. È chiaramente evidente che non risolveremo i problemi del Terzo mondo invitando i suoi popoli a venire ad installarsi in massa nei paesi occidentali! Nello stesso tempo, bisogna avere uno sguardo più globale dei problemi. Credere che è l'immigrazione a minacciare principalmente l'identità collettiva del paese d'accoglienza è un errore. Ciò che minaccia le identità collettiva, è inanzitutto il tipo di esistenza che prevale oggi nei paesi occidentali e che rischia di estendersi progressivamente al mondo intero. Non è colpa degli immigrati se gli Europei non sono più capaci di dare al mondo l'esempio di un modo di vita che sia loro! L'immigrazione, da questo punto di vista, è una conseguenza prima di essere un causa: costituisce un problema perché, di fronte a degli immigrati che hanno spesso saputo conservare le loro tradizioni, gli Occidentali hanno già scelto di rinunciare alle loro. L'americanizzazione del mondo, l'omogeneità dei modi di produzione e di consumazione, i regno della merce, l'estensione del mercato planetario, l'erosione sistematica delle culture sotto l'effetto della mondializzazione mettono in pericolo l'identità dei popoli molto di più dell'immigrazione.”

Alain de Benoist (1943) scrittore francese

Origine: C'est-à-dire, Les Amis d'Alain de Benoist, 2006.

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“Ora che le tue labbra riflettono il mondo intero io lo esploro bevendo una cosa con te.”

Dargen D'Amico (1980) rapper e cantautore italiano

da Bere una cosa, n. 1
D' Parte Prima

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“Resta solo un discorso della via:
che "è". Su questa via ci segni indicatori
assai numerosi: che l'essere è ingenerato e imperituro,
infatti è un intero nel suo insieme, immobile e senza fine.
Né una volta era, né sarà, perché è ora insieme tutto quanto,
uno, continuo. Quale origine, infatti, cercherai di esso?
Come e da dove sarebbe cresciuto? Dal non-essere non ti concedo
né di dirlo né di pensarlo, perché non è possibile né dire né pensare
che non è. Quale necessità lo avrebbe mai costretto
a nascere, dopo o prima, se derivasse dal nulla?
Perciò è necessario che sia per intero, o che non sia per nulla.
E neppure dall'essere concederà la forza di una certezza
che nasca qualcosa che sia accanto ad esso. Per questa ragione né il nascere
né il perire concesse a lui la Giustizia, sciogliendolo dalle catene,
ma saldamente lo tiene. La decisione intorno a tali cose sta in questo:
"è" o "non è". Si è quindi deciso, come è necessario,
che una via si deve lasciare, in quanto è impensabile e inesprimibile, perché non del vero
è la via, e invece che l'altra è, ed è vera.
E come l'essere potrebbe esistere nel futuro? E come potrebbe essere nato?
Infatti, se nacque, non è; e neppure esso è, se mai dovrà essere in futuro.
Così la nascita si spegne e la morte rimane ignorata.
E neppure è divisibile, perché tutto intero è uguale;
né c'è da qualche parte un di più che possa impedirgli di essere unito,
né c'è un di meno, ma tutto intero è pieno di essere.
Perciò è tutto intero continuo: l'essere, infatti, si stringe con l'essere.
Ma immobile, nei limiti dei grandi legami
è senza un principio e senza una fine, poiché nascita e morte
sono state cacciate lontane e le respinse una vera certezza.
E rimanendo identico e nell'identico, in sé medesimo giace,
e in questo modo rimane là saldo. Infatti, Necessità inflessibile
lo tiene nei legami del limite, che lo rinserra tutt'intorno,
poiché è stabilito che l'essere non sia senza un compimento:
infatti non manca di nulla; se, invece, lo fosse, mancherebbe di tutto.
Lo stesso è il pensare e ciò a causa del quale è il pensiero,
perché senza l'essere nel quale è espresso,
non troverai il pensare. Infatti, nient'altro o è o sarà
all'infuori dell'essere, poiché la Sorte lo ha vincolato
ad essere un intero ed immobile. Per esso saranno nomi tutte
quelle cose che hanno stabilito i mortali, convinti che fossero vere:
nascere e perire, essere e non-essere,
cambiare luogo e mutare luminoso colore.
Inoltre, poiché c'è un limite estremo, esso è compiuto
da ogni parte, simile a massa di ben rotonda sfera,
a partire dal centro uguale in ogni parte: infatti, né in qualche modo più grande
né in qualche modo più piccolo è necessario che sia, da una parte o da un'altra.
Né, infatti, c'è un non-essere che gli possa impedire di giungere
all'uguale, ne è possibile che l'essere sia dell'essere
più da una parte e meno dall'altra, perché è un tutto inviolabile.
Infatti, uguale da ogni parte, in modo uguale sta nei suoi confini.”

Parmenide (-501–-470 a.C.) filosofo greco antico
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“I cavalli del Palio sono senza dubbio fra gli animali più accuditi e curati nell'intero Paese. È inutile prendere a pretesto questi incidenti [la morte di un cavallo] per giustificare la richiesta di interruzione di una manifestazione storica come il Palio di Siena.”

Luca Sani (1965) politico italiano

Origine: Citato in Maurizio Bologni, Muore un cavallo, il ministro attacca http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/07/02/muore-un-cavallo-il-ministro-attacca.html, la Repubblica, 2 luglio 2011, p. 9.

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“Il coronavirus, il virus che solo nel mese di marzo 2020 ha devastato e ucciso intere generazioni di tutta Italia. Un mostro invisibile ed aberrante che ha messo in ginocchio il mondo intero. Ogni giorno un bollettino di guerra, in ogni paese e in ogni città si piangono morti di ogni ceto sociale dal più povero al più abbiente. Dal più giovane al più anziano senza nessuna distinzione di sesso. Un virus orribile e cruento che ha fatto chiudere i battenti a milioni di esercizi pubblici, fabbriche, piccoli e grandi imprenditori, dando lavoro in modo continuativo ed esasperante ma instancabilmente e sempre col cuore ai medici, paramedici, infermieri, personale dei supermercati, autotrasportatori, addetti alle pulizie e operatori ecologici, senza dimenticare le Forze dell'ordine così efficienti e umani in questo periodo così delicato e drammatico, che sta attraversando il nostro Paese. Un Paese irriconoscibile e deserto di cui possono uscire poche persone solo per il fabbisogno famigliare muniti di guanti e mascherine. Siamo tutti sottoposti alla quarantena ordinata dal Governo. Ora la nostra casa non è solo un rifugio ma è la nostra salvezza. Purtroppo non per tutti in quanto l'obbligo di vivere insieme costantemente tra le mura domestiche fanno emergere i lati peggiori degli esseri umani dando sfogo all'aggressività, l'intolleranza, l'esasperazione rendendo la convivenza forzata difficoltosa e ingestibile con la preoccupazione costante di ammalarsi anche a livello psicologico e mentale, danneggiando inevitabilmente e drasticamente i rapporti con la famiglia. In futuro ci saranno strascichi di persone che ne usciranno fragili e vulnerabili psicologicamente e fisicamente. Ma. Andrà tutto bene.”

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“La somma totale di questo intero universo è Dio stesso. È Dio, dunque, materia? No, certamente no; poiché la materia è Dio percepito dai cinque sensi. Dio percepito attraverso l'organo interiore è mente; e visto attraverso lo Spirito, è Spirito. Lui non è materia, ma tutto ciò che esiste nella materia è Lui.”

Vivekananda (1863–1902) mistico indiano

citato in Swami Vivekananda - Il Divino http://www.ramakrishna-math.org/index.php?option=com_content&view=article&id=118:swami-vivekananda-il-divino&catid=34:swami-vivekananda&Itemid=73

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“Noi siamo più grandi dell'universo intero; un giorno avremmo noi stesse un'esistenza divina.”

Teresa di Lisieux (1873–1897) religiosa e mistica francese

a Celina, 5 marzo 1889
Lettere

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“Anche i fatti diventano immaginari senza un modo adeguato di vedere "i fatti". Non abbiamo bisogno di tante teorie ma dell'esperienza, madre di ogni teoria. Non restiamo soddisfatti con la fede, nel senso di una ipotesi non plausibile irrazionalmente presa come punto di riferimento: noi chiediamo all'esperienza l'"evidenza".
Possiamo vedere il comportamento delle altre persone, ma non la loro esperienza. Ciò ha portato alcune persone a focalizzarsi sul fatto che la psicologia non ha nulla a che fare con l'esperienza della persona, ma solo con il suo comportamento.
Il comportamento dell'altra persona è una delle mie esperienze. Il mio comportamento è un'esperienza dell'altro. Il compito della fenomenologia sociale è quello di relazionare la mia esperienza del comportamento dell'altro all'esperienza dell'altro riguardo al mio comportamento. Essa si occupa della relazione tra esperienza ed esperienza: il vero oggetto di studio è l'inter-esperienza.
Even facts become fictions without adequate ways of seeing "the facts."”

Ronald Laing (1927–1989) psichiatra scozzese

We do not need theories so much as the experience that is the source of the theory. We are not satisfied with faith, in the sense of an implausible hypothesis irrationally held: we demand to experience the "evidence".
We can see other people"s behaviour, but not their experience. This has led some people to insist that psychology has nothing to do with the other person"s experience, but only with his behaviour.
The other person"s behaviour is an experience of mine. My behaviour is an experience of the other. The task of social phenomenology is to relate my experience of the other"s behaviour to the other"s experience of my behaviour. Its study is the relation between experience and experience: its true field is inter-experience.
Origine: Da The Politics of Experience, Routledge & Kegan Paul, 1967, capitolo 1, Persons and Experience.

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“Abbiamo fatto qualcosa di straordinario, guardatevi le rose dell'Inter di Mancini e della Juve di Capello, che hanno fatto meno punti di noi. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario soprattutto considerando da dove venivamo, ovvero da due settimi posti. Il resto sono chiacchiere. Ma si sa: quando il lupo non arriva all'uva dice che è amara…”

Antonio Conte (1969) calciatore e allenatore italiano

Origine: Citato in Conte: "Noi meglio dell'Inter di Mancini: guardate le rose!" Poi sbaglia il proverbio http://www.fcinter1908.it/?action=read&idnotizia=70021, Fcinter1908.it, 22 dicembre 2012.

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“Ho una bella bambina, che assomiglia a fiori d'oro, | Cleis amatissima, | non la cambierei con la Lidia intera, né con l'amata.”

Saffo (-630–-570 a.C.) poetessa greca antica

2010, [fr. 132, Numerazione LP. Vedi discussione voce.]
Frammenti

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“Sì [ero interista]. Il mio idolo era Mazzola. Ero stato comprato, diciamo, da tifoso, perché avevo mio cugino che viveva a Milano e mi aveva portato un completo dell'Inter, con la maglia e i pantaloncini, e da quel giorno ero diventato tifoso dell'Inter.”

Carlo Ancelotti (1959) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in Ancelotti rivela: "Ero interista, ho pianto per l'Inter" http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcm5ld3MuaXQtMTA5OTM, Tuttomercatoweb.com, 27 novembre 2009.

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“[Dopo Roma-Inter 2-1 del 27 marzo 2010] La Roma la amo troppo, viene dopo mia figlia. Non è ruffianeria. Quando segno non posso fare le orecchie alla Toni, non ci riesco. Mi viene da baciarla la Roma.”

Daniele De Rossi (1983) calciatore italiano

Origine: Citato in De Rossi: «Io la Roma la amo, se segno la bacio» http://www.laroma24.it/archivio/17283/de-rossi-io-la-roma-la-amo-se-segno-la-bacio.html, Laroma24.it, 28 marzo 2010.

“L'Inter prima del 2006 arrivava a 15 punti dalla Juventus. Finito l'alone di Calciopoli è ritornata nell'ambito che le è più proprio, cioè a 23 punti dalla Juventus e al sesto posto. Questa è la dimostrazione migliore che il calcio era pulito e che c'era chi non sapeva operare.”

Luciano Moggi (1937) dirigente sportivo italiano

Origine: Da RTL 102.5; citato in Moggi: «La Juve ha ragione a chiedere 30 scudetti» http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/05/07-186471/Moggi%3A+%C2%ABLa+Juve+ha+ragione+a+chiedere+30+scudetti%C2%BB, Tuttosport, 7 maggio 2012

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“Si vive di più andando 5 minuti al massimo su una moto come questa, di quanto non faccia certa gente in una vita intera.”

Marco Simoncelli (1987–2011) pilota motociclistico italiano

Origine: Citato in Simoncelli muore in pista. Rossi: «Perdo un fratello» http://www.corrieredellosport.it/moto/motomondiale/motogp/2011/10/23-200279/Simoncelli+muore+in+pista, Corriere dello Sport, 23 ottobre 2011.

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“Le arti sono due… l'arte si divide in l'arte intera e l'arte parzialmente scremata.”

Nino Frassica (1950) attore, comico e personaggio televisivo italiano

I migliori anni

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“[Sul derby d'Italia] L'Inter è squadra femmina, quindi passionale, volubile, e pertanto agli antipodi del pragmatismo che caratterizza la Juventus.”

Gianni Brera (1919–1992) giornalista e scrittore italiano

Origine: Citato in Filippo Grassia e Giampiero Lotito, Inter. Il calcio siamo noi, Sperling & Kupfer editori, 2010, ISBN 8820049678.

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“Essere nerazzurri è un traguardo, un segno di eccellenza. Vi chiedo di urlare forza Inter con passione, ma senza rabbia.”

Giacinto Facchetti (1942–2006) calciatore e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Federico Pistone, Inter 1908-2008: un secolo di passione nerazzurra, Milano – Prodotto Ufficiale F.C. Internazionale 1908. ISBN 978-88-89370-13-1

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“La Curva Nord mi ha sempre stordito, la prima partita in amichevole non la dimenticherò mai. L'Inter mi ha portato la serenità di essere un uomo libero perché quando giochi per questa società che ti fa diventare il migliore, mi ha dato la fiducia, la verità di essere leader.”

Youri Djorkaeff (1968) calciatore francese

Origine: Citato in Parola di Djorkaeff: "Non dimenticherò mai la Nord" http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcm5ld3MuaXQtOTkzMjU, Tuttomercatoweb.com, 30 novembre 2011.

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“La salute non ha mai prodotto niente. L'infelicità è un dono. Io mangio solo per nutrire il dolore. La preparazione alla morte dura una vita intera.”

Alda Merini (1931–2009) poetessa italiana

Origine: Citato in Una vita vissuta tra follia e poesia https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1995/ottobre/17/Una_vita_vissuta_tra_follia_co_0_951017690.shtml, Corriere della sera, 17 ottobre 1995, p. 47.

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“Sessant'anni fa, il 23 ottobre 1956, l'Ungheria intera, compresi moltissimi comunisti, si ribellò unita contro la dittatura. Oggi manca quel coraggio.”

Ágnes Heller (1929–2019) filosofa ungherese

Origine: Dall'intervista Andrea Tarquini Agnes Heller: "La mia Ungheria ha perso il coraggio che ebbe 60 anni fa" http://www.repubblica.it/esteri/2016/10/23/news/agnes_heller_la_mia_ungheria_ha_perso_il_coraggio_che_ebbe_60_anni_fa_-150397888/, Repubblica.it, 23 ottobre 2016.

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“[In Italia] ci sono 50 milioni di tifosi, 12 sono della Juve, gli altri del Milan, dell'Inter, della Roma e via così. Tutti sono contro la Juve. Ora me ne rendo conto.”

Massimiliano Allegri (1967) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Da un'intervista al Corriere della Sera; citato in Juventus, Allegri: «Tutti sono contro di noi, ora me ne rendo conto anch'io» http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Juventus/15-10-2014/juventus-allegri-tutti-sono-contro-noi-ora-me-ne-rendo-conto-anch-io-90746952585.shtml, Gazzetta.it, 15 ottobre 2014.

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“La mia Inter era un gruppo fantastico, anche a livello umano; non era, però, la squadra più forte e per questo era costretta a lavorare il doppio. C'erano diversi giocatori con tanti titoli alle spalle, ma anche diversi ragazzi che in Champions non erano arrivati mai nemmeno ai quarti.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Real Madrid (2010 – 2013)
Origine: Citato in Mourinho: Inter fantastica non più forte http://www.corriere.it/sport/10_luglio_18/murinho-inter-fantastica_3514e950-928b-11df-929c-00144f02aabe.shtml, Corriere.it, 18 luglio 2010.

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“Nel mio computer c'era un'intera directory dedicata alle idee non sperimentate: aprii un nuovo file, e lo chiamai "reazione a catena della polimerasi."”

Kary Mullis (1944–2019) biochimico statunitense

Origine: Ballando nudi nel campo della mente, p. 16

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“Venezia è come mangiare un'intera scatola di cioccolata al liquore in una sola volta.”

Truman Capote (1924–1984) scrittore, giornalista e drammaturgo statunitense

citato in The Observer, 26 novembre 1961

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“La superstizione mette il mondo intero in fiamme; la filosofia le spegne.”

Voltaire (1694–1778) filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e s…

Dizionario filosofico

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“Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me. Queste due cose io non ho bisogno di cercarle e semplicemente supporle come se fossero avvolte nell'oscurità, o fossero nel trascendente, fuori del mio orizzonte; io le vedo davanti a me e le connetto immediatamente con la coscienza della mia esistenza. La prima comincia dal posto che io occupo nel mondo sensibile esterno, ed estende la connessione in cui mi trovo, a una grandezza interminabile, con mondi e mondi, e sistemi di sistemi; e poi ancora ai tempi illimitati del loro movimento periodico, del loro principio e della loro durata. La seconda comincia dal mio io invisibile, dalla mia personalità, e mi rappresenta in un mondo che ha la vera infinitezza, ma che solo l'intelletto può penetrare, e con cui (ma perciò anche in pari tempo con tutti quei mondi visibili) io mi riconosco in una connes­sione non, come là, semplicemente accidentale, ma universale e necessaria. Il primo spettacolo di una quantità innumerevole di mondi annulla affatto la mia importanza di natura animale che deve restituire nuovamente al pianeta (un semplice punto nell'universo) la materia della quale si formò, dopo essere stata provvista per breve tempo (e non si sa come) della forza vitale. Il secondo, invece, eleva infinitamente il mio valore, come [valore] di una intelligenza, mediante la mia personalità in cui la legge morale mi manifesta una vita indipendente dall'animalità e anche dall'intero mondo sensibile, almeno per quanto si può inferire dalla determinazione conforme a fini della mia esistenza mediante questa legge: la quale determinazione non è ristretta alle condizioni e ai limiti di questa vita, ma si estende all'infinito.”

dalla conclusione, ediz. 1966, pp. 201-202
Critica della ragion pratica

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“È davvero uno yogi chi vede se stesso nell'intero universo e l'intero universo in se stesso.”

Vivekananda (1863–1902) mistico indiano

citato in Swami Vivekananda - Meditazione e mente http://www.ramakrishna-math.org/index.php?option=com_content&view=article&id=94:swami-vivekananda-meditazione-e-mente&catid=34:swami-vivekananda&Itemid=73

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